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Programma
Suolo: definizione e componenti; Proprietà fisiche del suolo; Movimento dell'acqua
nel suolo; Proprietà chimiche del suolo (scambio cationico e anionico, pH, potere
tampone, reazioni redox); La sostanza organica del suolo; Sostanze umiche:
estrazione, struttura, funzioni; Ciclo del carbonio; Qualità del suolo: definizioni e
categorie di indicatori; Cicli degli elementi nel suolo (ciclo dell'azoto, del fosforo e
dello zolfo nel sistema suolo-pianta; i micronutrienti); Enzimi del suolo: attività e
applicazioni; Interazione suolo-radice: la rizosfera; Richiami di fisiologia delle
piante concernenti l'assorbimento dei nutrienti; Assorbimento dei nutrienti;
Assorbimento e assimilazione dell'azoto; Cenni sui metalli pesanti e sulle
problematiche ambientali connesse alla loro presenza nel suolo.
Qualità ambientale
Piante Suolo
1
LE FUNZIONI DEL SUOLO
ECOLOGICHE SOCIO-ECONOMICHE
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IL SUOLO
Il suolo si trova all'interfaccia
tra litosfera, idrosfera e
atmosfera. Tra questi, è il
sistema più tamponato (in
grado di modificare la
concentrazione delle sostanze
con cui è a contatto)
Cos’è il suolo? Da dove proviene? Quali tipi di suolo esistono? Tutti i suoli
sono fertili? Quanto cibo può produrre? Come funziona il suolo? Può
formarsi ovunque? Come lo si perde? Come si prevengono le perdite? Come
si può rendere tale risorsa sostenibile sfruttandola per l’agricoltura?
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I componenti del suolo
Fase solida: definita dalla presenza di componenti inorganici (valore
medio 45%) (frammenti di rocce, minerali primari e secondari, materiali
amorfi) e organici (vm 7%)(residui vegetali e animali più o meno
decomposti, biomassa, sostanze umiche di neogenesi)
minerali inorganici
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TESSITURA
=
ANALISI GRANULOMETRICA
=
DISTRIBUZIONE DIMENSIONALE
PARTICELLE
Terreno
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Classificazione dei terreni in base alla loro
composizione granulometrica, secondo il criterio USDA
6
Argille
Fillosilicati
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I Fillosilicati costituiscono uno dei migliori esempi di 'strutture
modulari' nel senso che la loro struttura cristallina e' basata
sulla combinazione e ripetizione di certe unita' di base chimico-
geometrico che possono combinarsi insieme in una grande
varieta' di modi dando origine ad una serie di 'tipi strutturali' i
quali si trovano ad avere tratti comuni ma, allo stesso tempo,
si vengono a differenziare in base alla diversita' di
combinazione dei moduli che in esse intervengono.
ottaedro
tetraedro
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I cationi con raggio maggiore
coordinano un numero più
elevato di atomi di O:
Si4+ → A=4
Al3+ → A=4, 6
Fe3+ → A=6
Fe2+ → A=6
Mn2+ → A=6
Mg2+ → A=6
Na+ → A=8
K+ → A=8
Ca2+ → A=8
ARGILLE
Le argille sono le particelle minerali aventi diametro inferiore a 2 µm.
Hanno struttura analoga a quella dei fillosilicati caratterizzata dalla
presenza di due unità strutturali:
il tetraedro di Si (SiO4) e l’ottaedro di Al (AlO6).
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SOSTITUZIONE ISOMORFA
=
UN CATIONE VIENE SOSTITUITO DA UN ALTRO CON UGUALE (A)
E
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Tipo 1:1
Caolinite
La struttura è caratterizzata dalla sovrapposizione di un foglio
tetraedrico e di un foglio ottaedrico
Non si verificano sostituzioni isomorfe
Tipo 2:1
Montmorillonite
La struttura è caratterizzata da un foglietto ottaedrico di Al compreso tra due
foglietti di tetraedri di Si (struttura a sandwich di Bragg)
Le sostituzioni isomorfe riguardano essenzialmente l’Al negli ottaedri (Mg)
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Tipo 2:1
Miche (muscovite, biotite, illite)
La struttura è simile a quella della montmorillonite
Localizzazione delle sostituzioni isomorfe sui foglietti tetraedrici
Tipo 2:1:1
Cloriti
La struttura prevede la sovrapposizione allo strato 2:1 di un foglietto
ottaedrico brucitico [Mg3(OH)6]
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STRUTTURA: modo in cui i costituenti inorganici e
organici del suolo si dispongono tra loro
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I fattori che regolano le qualità strutturali dei terreni sono tutti
quelli che intervengono sulla formazione, flocculazione e
aggregazione dei colloidi argillosi ed umici, sulla liberazione dal
substrato pedogenetico degli idrossidi di Fe e di Al e sulla loro più
o meno spinta polimerizzazione.
DENSITA’
REALE APPARENTE
ρr = ms / Vs ρa = ms / Vt
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POROSITA’
rapporto tra il volume degli spazi vuoti e il volume totale
macroporosità microporosità
> 60 µm < 60 µm
“POTERE ADSORBENTE”
"COMPLESSO DI SCAMBIO"
sostanze solide
· sia di tipo minerale, come le argille e gli ossidi ed idrossidi
· sia organico, come le sostanze umiche
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Il fenomeno dell’adsorbimento definisce anche la capacità di scambio
cationico, ossia la massima quota di elementi trattenuta dal complesso
di scambio e mantenuta a disposizione delle colture
La capacità di scambio cationico rappresenta uno dei parametri per
l'immediata valutazione del livello di fertilità chimica del terreno
Potere adsorbente e capacità di scambio cationico sono
fondamentalmente riconducibili alle proprietà colloidali di scambiatori
quali le argille e la sostanza organica, entrambi caratterizzati da una
forma di immobilizzazione dei cationi di tipo fisico-chimico.
Perché? Superficie
Carica
SUPERFICIE:
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Area superficiale specifica
(m2/g)
Limo 1.0
Caolinite 5 - 100
Carica:
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Densità di carica
⇓
rapporto tra carica di superficie (meq di cationi
scambiabili / g di materiale argilloso) e superficie
specifica (m2 / g) e si esprime quindi in meq / m2
Caolinite 3-5
Illite 10-40
Clorite 10-40
Vermiculite 100-150
Montmorillonite 80-150
Sostanze umiche 300-450
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Importanza agronomica della CSC
La capacità di scambio cationico esprime la frazione dei cationi
adsorbita dai colloidi argillosi ed organici: in una dinamica di
equilibrio, essa si colloca in posizione intermedia tra la frazione di
riserva e la frazione disciolta nella soluzione circolante.
N.B.
1. la capacità di scambio cationico è importante al fine di
soddisfare le necessità alimentari dei vegetali durante ogni fase
fenologica del loro sviluppo
2. il valore che necessariamente assumono tutte quelle pratiche
agronomiche che tendono a mantenere e/o migliorare l’intensità
di tale fattore, al cui aumento corrisponde sempre una maggiore
quantità di elementi scambiabili
C.S.C. (meq/100 gr) GIUDIZIO AGRONOMICO
>5 Livello molto basso
5 - 10 Livello basso
10 - 20 Livello medio
20 - 40 Livello alto
> 40 Livello molto alto
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Le superfici dei colloidi presentano una carica netta negativa,
per cui nelle loro vicinanze si verifica contemporaneamente
adsorbimento positivo dei cationi e adsorbimento negativo o
repulsione degli anioni (Cl-, NO3-, SO42-).
ADSORBIMENTO ANIONICO
non specifico specifico
3CaCO3 + 2H3PO4 →
Ca3(PO4)2 + 3H2O + 3CO2
L’adsorbimento non è dovuto
alle particolari caratteristiche Gli anioni sostituiscono i
dell’anione ma solo alle gruppi OH di vertice e di
proprietà del colloide spigolo dei fillosilicati
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La capacità di scambio anionico è la capacità
del terreno di trattenere anioni ed è attiva solo per
alcuni anioni (per il fosfato e il solfato e non per il
cloruro e il nitrato).
IL GRADO DI REAZIONE
Ioni H+, o più precisamente H3O+, sono sempre presenti nella fase
liquida del suolo risultando funzione di equilibri che si
stabiliscono fra le diverse fasi e sono riferibili a:
1. meccanismi di scambio a livello delle superfici dei colloidi
argillosi e umici
2. dissociazione degli OH- dalla struttura dei fillosilicati o da
gruppi carbossilici e fenolici delle sostanze umiche
3. idrolisi degli ioni Al3+: Al3+ + 3H2O ↔ Al(OH)3 + 3H+
4. ossidazione chimica e biochimica di solfuri, polisolfuri e S,
decomposizione della sostanza organica e ossidazione di NH3
e H2S a HNO2, HNO3 e H2SO4 e per ossidazione di NO2 e SO2
atmosferici
5. solubilizzazione di CO2 in fase liquida.
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Formazione di ioni H+ nel suolo:
Classificazione dei
suoli in base al pH
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La misura del pH del suolo
Convenzionalmente
pH in acqua (pH attuale) Misurato nella dispersione suolo+acqua (1g+2,5ml)
stima concentrazione ioni H+
nella soluzione del suolo
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Effetto del pH su attività biologica
Rallentano: Mineralizzazione,
azotofissazione e nitrificazione (che
può avvenire solo in micrositi)
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POTERE TAMPONE
La capacità di un suolo di opporsi
entro certi limiti alle variazioni di pH
conseguenti all’aggiunta di acidi o basi
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