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Stele

Pax Pleroma

L’eresia Medioevale: i
Patarini e i Catari in
Toscana

Dal Glossario Gnostico

Valentino il Filosofo
Gnostico

La Gnosi e il sistema
filosofico di Valentino

Gli Eoni di Valentino

Gli Eoni di Tolomeo

Un Vangelo Perduto

La Papessa Giovanna

La Passione di Cristo e la
Passione dell’Anticristo

Serapide

Il Monofisismo e la
Cristologia Gnostica

ABRAXAS
.:. Rivista di diffusione del pensiero gnostico .:.

24 Aprile 2011 – Numero 11


Rivista digitale gratuita, in supplemento trimestrale a Lex Aurea, registrazione
presso il tribunale di Prato 2\2006. Ogni diritto riservato, ogni riproduzione
totale o parziale dei contenuti della rivista necessità di debita autorizzazione.

Contatti: abraxas@fuocosacro.com

www.fuocosacro.com e www.paxpleroma.it

1
Indice

ARTICOLO AUTORE Pag.

Stele 3
Pax Pleroma 3
Hannes Schick 4
L’eresia medioevale: Patarini e
Cateri in Toscana
Dal Glossario Gnostico www.paxpleroma.it 9
Valentino il filosofo gnostico Filippo Goti 10
La gnosi nel sistema di Filippo Goti 13
Valentino
www.paxpleroma.it 17
Eoni di Valentino
Eoni Tolomeo www.paxpleroma.it 18
Un Vangelo perduto che i catari Marco Moretti 19
conoscevano
La Papessa Giovanna Francesca Fuochi 21
La passione di Cristo e la Marco Moretti 23
passione dell’Anticristo
Il Misterioso Dio Serapide Fulvio Mocco e 23
Phileas Gage
Il Monofisismo e la Cristologia Massimo Cogliandro 26
Gnostica

Per maggiori informazioni www.fuocosacro.com e www.paxpleroma.it


Indirizzo di posta elettronica di contatto abraxas@fuocosacro.com

2
STELE

Pax Pleroma
www.paxpleroma.it
Il numero che vi apprestate a leggere di
Abraxas, si presenta sicuramente
eterogeneo raccogliendo spunti e riflessioni
che provengono da ricercatori con diverse
sensibilità verso quell‟affascinante mondo
che è lo gnosticismo. 01 Gennaio 2011,

Ma più che trattare del numero in questione


di Abraxas, che spero susciterà il vostro Eccoci quindi giunti, come da tempo ci
interesse, così come ha suscitato il nostro proponevamo, a dare vita ad un luogo la cui
piacere, mi preme di comunicare la nascita unica divulgazione è incentrata attorno a
di www.paxpleroma.it , un sito che vuole quel fenomeno chiamato gnosticismo.
raccogliere e offrire una visione attorno al
fenomeno dello gnosticismo priva di ogni Qualcuno, forse in mala fede o forse
strumentalizzazione moderna. poco preparato, si potrebbe chiedere che
senso abbia mai dare vita ad un sito
Pax Pleroma vuole essere un‟oasi di ristoro internet legato allo gnosticismo. Non basta
e fonte sicura nel panorama virtuale, dove il digitare tale parola, o una affine, in
viandante bisognoso di una parola certa, e qualsiasi motore di ricerca per dare luce ad
priva di inflessioni moderne, di storture una collezione pressoché infinita di links ?!
teosofiche e paramassoniche, di velleità
sacerdotali, o isterie verso il mondo Ebbene la questione che noi andiamo
religioso, potrà ottenere degli utili spunti di proponendo già da anni, attraverso la
riflessione. nostra divulgazione e testimonianza, è che
ciò che la moltitudine intende per
Il sito si compone di una doverosa e nutrita gnosticismo, e ciò che alcuni spacciano per
biblioteca di testi gnostici e del tale, non si tratti di gnosticismo. Siamo in
cristianesimo primitivo, di due sezioni presenza di sofisticazioni, di interpretazioni
dedicate a saggi e ricerche sullo posticce di seconda e terza lettura, oppure
gnosticismo antico e moderno, e della di fantasticherie, e vaneggiamenti teosofici
sezione Fraternitas dove nel corso del vari.
tempo verranno proposte iniziative e
momenti di aggregazione. Colui che ha avuto la bontà di
formarsi in rigorosi studi, o di aprire il
Spero che la nuova avventura virtuale proprio Intelletto al sempiterno Logos
possa incontrare il vostro interesse, e la comprende, e non può non comprendere,
vostra volontà di partecipare. come lo gnosticismo abbia ben poco a che
spartire con questi suoi epigoni moderni, e
Per ogni forma di contatto potete usare: come la comunicazione che gli gnostici
abraxas@fuocosacro.com o ponevano in essere è ben lontana dalle
fuocosacroinforma@fuocosacro.com caricature odierne.

Questi ed altri argomenti saranno


trattati in questo Luogo, sia attraverso i
saggi che sapremo produrre, come
attraverso selezionati contributi esterni in
grado di gettare una luce divulgativa in
colui che seriamente è alla ricerca dello

3
Gnosticismo.

L'articolazione di questo luogo


prevede diversi modi di comunicare. Il
primo è attraverso la staticità del sito testo,
la seconda attraverso la rivista Abraxas che
da qualche anno offre ai lettori italiani L’Eresia Medievale: Patarini
contribuiti legati allo gnosticismo e al e Catari in Toscana
cristianesimo, ed infine attraverso la
Fraternitas che ha come missione quella di Di Hannes Schick
far vivere nei corpi e nelle anime, e quindi Tratto da http://shantaram.splinder.com/
non solo nelle menti, la fiamma dello
gnosticismo.

Abbiamo privilegiato una grafica


semplice, ai limiti dello spartano, in modo
che non siano offerte distrazioni di sorta al
lettore. Il taglio dei vari temi proposti sarà
netto, al fine di evitare fraintendimenti e
Storia negata: la Francigena e il ruolo di
coni d'ombra in cui si annida l'errore che
Poggiobonizio nell‟ascesa di Firenze
tanto ha contribuito a ferire la tradizione
occidentale.

Concludo augurando a tutti noi di Sul ruolo dell‟Abbazia di Marturi nella


riscoperta del Diritto Giustinianeo: il Placito
trovare la via del ritorno al Pleroma.
di Marturi, Pepone, la rinascita del Diritto e
la nascita delle università;

Sul concetto di „castello‟ e di „città‟ nel


medioevo; Poggiobonizio, città imperiale di
Federico II: Il concetto di città dal
medioevo all‟epoca moderna;

Sulla cinta urbana: Mura urbane: crescita e


sviluppo delle città medievali in Toscana tra
XIII e XIV secolo;
Sulle fonti pubbliche: Poggiobonizio e le
città toscane tra XII e XIII secolo: Le fonti
pubbliche a confronto;

Sulle chiese urbane di Poggiobonizio:


Poggiobonizio e le città medievali della
Valdelsa: le chiese urbane;

Sull‟edilizia civile: Poggiobonizio e le città


toscane del medioevo: l‟edilizia civile;

Sulla demografia e le corporazioni dei


mestieri: Poggiobonizio e le città della
Valdelsa nel medioevo: la demografia e i
mestieri;

Sui patti di allenza e la popolazione delle


città del Duecento: Giuramenti e
popolazione nel Duecento. Lo studio di
Enrica Salvadori sull‟alleanza tra Pisa,

4
Siena, Poggiobonizio e Pistoia del 1228; Per quanto riguarda la Toscana medievale,
vedi anche lo studio di Enrica Salvadori sul la storia dei catari appare comunque di
patto tra Pisa, Siena, Poggiobonizio e difficile ricostruzione dato che testimoni
Pistoia del 1228 abitualmente ricchissimi di notizie sulla vita
fiorentina, come lo stesso Dante, non ne
Su Corrado dei marchesi del Monferrato, parlano mai esplicitamente, nonostante sia
signore di Poggiobonizio, cesare dell‟impero provato, [1] che Farinata degli Uberti sia
d‟Oriente e re di Gerusalemme; morto con il Consolamentum. Il
Consolamentum era il sacramento
Su Guido di Montfort e la presa di battesimale dei Catari, che richiedeva le
Poggiobonizio; parole rituali nelle quali - non credendo i
Catari nella Trinità - veniva menzionato solo
il nome del Cristo e si effettuava
l‟imposizione delle mani e del Vangelo di
Su Arrigo VII e la fondazione di Poggio
San Giovanni sulla testa del battezzato.
Imperiale: L‟epopea italiana di Arrigo VII e
Come il Battesimo, il Consolamentum
la fine dell‟utopia ghibellina;
veniva impartito una sola volta, sebbene in
Gli ebrei della Valdelsa nella Toscana tra
due diverse circostanze. Ai fedeli adulti di
medioevo e rinascimento
ambo i sessi che, aspirando alla vita
ascetica, una volta battezzati divenivano
Dei Càtari si parla già nel primo concilio di Perfetti, ovvero persone estremamente
Nicèa, convocato dall‟imperatore Costantino virtuose che vivevano santamente, in totale
dal 19 giugno al 25 luglio (?) del 325: celibato, seguendo un regime alimentare
vegetariano e dedicando la loro vita alla
“VIII. Dei cosiddetti càtari. diffusione delle dottrine catare. Altrimenti il
Quanto a quelli che si definiscono càtari, Consolamentum era impartito in punto di
cioè puri, qualora si accostino alla chiesa morte, permettendo al fedele di iniziare
cattolica e apostolica, questo santo e l‟endura, un digiuno volontario con totale
grande concilio stabilisce che, ricevuta astinenza di cibo e di acqua, quale estrema
l’imposizione delle mani, rimangano negazione del sé, a vantaggio di una totale
senz’altro nel clero. E’ necessario però, separazione dal mondo materiale, che per i
prima di ogni altra cosa, che essi dichiarino catari era dominato dal male. Con questo
apertamente, per iscritto, di accettare e sacrificio finale il cataro si assicurava la
seguire gli insegnamenti della chiesa riunificazione della sua anima con il dio del
cattolica, che cioè essi comunicheranno con bene.
chi si è sposato per la seconda volta e con
chi è venuto meno durante la persecuzione, Certamente la diffusione sul nostro
per i quali sono stabiliti il tempo e le territorio di questo fervore culturale dovette
circostanze della penitenza, così da seguire beneficiare del fatto di trovarsi
in ogni cosa le decisioni della chiesa direttamente sull‟asse della via Francigena,
cattolica e apostolica. Quando, sia nei che garantendo un notevole afflusso di
villaggi che nelle città, non si trovino che merci e persone, favoriva al contempo lo
ecclesiastici di questo gruppo essi scambio di idee ed opinioni. E‟ grazie a
rimangano nello stesso stato. Se però questo fervido clima culturale che nella
qualcuno di essi si avvicina alla chiesa ghibellina Poggiobonizio troviamo un‟attiva
cattolica dove già vi è un vescovo o un scuola catara. Sull‟associazione ghibellini-
presbitero, è chiaro che il vescovo della patarini (o catari), affermata anche da un
chiesa avrà dignità di vescovo e colui che successivo detto popolare di coniazione
presso i càtari è chiamato vescovo, avrà guelfa, appare esplicita una Cronica
dignità di presbitero, a meno che piaccia al fiorentina del secolo XIII, nella quale si
vescovo che quegli possa dividere con lui la legge che “e’ Ghibellini s’apellarono parte
stessa dignità. Se poi questa soluzione non d’Inperio, avegnadio che’Ghibellini fossero
fosse per lui soddisfacente, gli procurerà un publici paterini. Per loro fu trovato lo
posto o di corepiscopo o di presbitero, ‘nquisitore della eresia.” [2] Non a caso lo
perché appaia che egli fa parte veramente stesso Dante collocherà Farinata degli
del clero e che non vi sono due vescovi Uberti all‟inferno come eresiarca.
nella stessa città.”

5
La presenza degli Albigesi in Toscana è così che l‟ordine venne ribadito anche dai
attestata almeno dal 1173; [3] il vescovato consoli dei giudici e notai fiorentini.
cataro di Firenze si estendeva fino a Pisa, L‟inquisitore Frà Ruggero Calcagni si oppose
Arezzo, Montepulciano e Grosseto. La vita alla richiesta podestarile di annullare la
delle comunità, che risentiva dell‟alternanza sentenza e la vicenda diede avvio ad
di guelfi e Ghibellini al governo, trovò sotto un‟aspro confronto tra autorità laiche ed
questi ultimi un terreno eccellente: i ecclesiastiche che fu caratterizzato da
documenti citati dall‟erudito Lami ripetuti tentativi di delegittimazione
testimoniano della presenza di tre scuole reciproca, fino all‟accusa di connivenza con
catare in Toscana: a Poggibonsi, Pian di gli eretici scagliata contro lo stesso podestà
Cascia e Pontassieve. [4] E proprio in ed il seguente ricorso alle supreme autorità
Valdelsa era presente una rilevante del papa e dell‟imperatore. Il vescovo e
comunità catara. [5] Nel 1173 venne l‟inquisitore confermarono le condanne
lanciato un primo interdetto; nel 1194 il precedentemente scagliate e i volontari
vescovo di Worms, ovvero il legatus di cittadini, guidati dal podestà Pace
Enrico VI, emanò specifiche disposizioni Pesamigola (non a caso un bergamasco),
contro gli eretici fiorentini. [6] Nel 1229 il condussero un clamoroso assalto contro il
vescovo cataro Pietro Lombardo, venne convento domenicano fiorentino, nel quale
arrestato in città, ma abiurerà a Perugia alloggiava l‟inquisitore Fra‟ Ruggero
davanti alla corte pontificia. [7] Anche la Calcagni. [14]
vera conquista catara di Orvieto avvenne ad
opera di missionari fiorentini. [8] Nel 1233 La Firenze dell‟epoca, proliferante di eretici,
Gregorio IX segnalò al vescovo di Firenze divenne il centro dell‟attività
Foraboschi che a Prato sussistevano gruppi dell‟inquisizione, che già operante in città
di eretici superstiti. [9] Tre anni prima, nella dal 1239, dal 1244 si avvalse dell‟opera del
chiesa di Sant‟Ambrogio a Firenze, si era frate predicatore Pietro da Verona, già
verificato un miracolo eucaristico; [10] anche distintosi per il suo operato milanese.
a Ferrara, nel 1197, stando a quanto L‟eresia appare presente in tutti gli strati
affermato nella Gemma ecclesiastica di sociali, nonostante che il maggior numero
Girardo Cambrese, un miracolo eucaristico di adepti si concentrasse tanto nella ricca
aveva scatenato la reazione dei “paterini”. classe dirigente quanto nelle antiche casate
[11]
L‟episodio si ripeterà con maggior fama e nelle famiglie di recente origine
a Bolsena 33 anni dopo. mercantile. Nonostante che, dalle
deposizioni rese dalle numerose persone
In quegli anni a Firenze, sede sottoposte al giudizio del tribunale
dell‟episcopatao cataro, esisteva una ecclesiastico, appaia che l‟eterodossia fosse
grande comunità patarina, a Siena il diffusa indistintamente tra guelfi e
catarismo era ancora vivo, come a Colle val ghibellini, resta evidente che le accuse
d‟Elsa e a S. Gimignano, dove i catari dell‟inquisizione erano rivolte contro i
avevano dato un gran daffare agli membri delle famiglie che partecipavano al
Inquisitori, mentre a Poggiobonizio, dove governo cittadino.
già era esistita una florida scuola di La lotta della chiesa contro l‟eresia
catarismo, verso il 1245 certi Gerardo e fiorentina rivela quindi chiaramente la sua
Giacomo d‟Acquapendente erano stati natura prettamente politica ed il preciso
condannati al rogo. [12] scopo di colpire il governo cittadino che,
invece di sostenere il pontefice, aveva
Sempre nel 1245 a Firenze, due fratelli, preferito appoggiare l‟imperatore. Lo stesso
Barone e Pace del fu Barone Giubelli, fatto che molti degli eterodossi accusati
liberarono a mano armata un‟eretico appartenessero al Popolo, oltre a
incarcerato. [13] In seguito a numerose confermare il ruolo determinate svolto dallo
testimonianze rese davanti all‟inquisitore ed stesso popolo nella politica fiorentina
al vescovo, i due fratelli vennero condannati dell‟epoca, è chiaro indice della politica
dal tribunale ecclesiastico, ma decisero di filosveva del comune e del suo
appellarsi al podestà, Pace Pesamigola da avvicinamento a Federico II.
Bergamo, il quale, nonostante l‟esplicito Erano gli anni del grande conflitto tra
divieto della Santa Sede, ingiunse ad un Federico II, già scomunicato e poi deposto,
notaio di fare atto pubblico di tale richiesta, e il pontefice Innocenzo IV, che
intenzionato ad avere la meglio

6
sull‟imperatore, non disdegnò di ricorrere a identificare la presenza di un‟altra
qualsiasi tipo di armi ed anzi utilizzò comunità, probabilmente minore, a Lucca
[18]
ampiamente a questo scopo la lotta
antiereticale. Si inserisce in questo contesto
il ruolo giocato, dopo la deposizione dello Nella seconda metà del secolo le azioni
svevo nel luglio 1245, dagli ordini repressive diminuiscono, ma aumentano le
mendicanti ed in particolare dai indagini retroattive; nel 1283 viene stilata
domenicani, ripetutamente invitati dal la condanna postuma di Farinata degli
pontefice a diffondere pubblicamente, nelle Uberti e di sua moglie; nel 1290 a Siena
loro chiese, la sentenza di deposizione viene bruciato sulla piazza del Campo un
dell‟imperatore. “patarino”. [19]

E‟ a questo punto che venne di fatto Ricadendo sotto la provincia monastica


teorizzata una nuova eresia di chi non della Tuscia anche la Sardegna, dal 1285
intendeva accettare l‟intromissione della Onorio IV vi inviò degli inquisitori con
curia romana negli affari civili: con la l‟incarico di verificare l‟eventuale presenza
nascita dell‟eresia politica, in base di rifugiati albigesi fuggiti dal continente; la
all‟opposizione dell‟autonomia del laico e del scarsa documentazione al riguardo sembra
civile contro l‟ingerenza del potere religioso, indicare che le ricerche ebbero esito
viene di fatto introdotta l‟equazione negativo [20]
“ghibellino uguale patarino”.
Dunque all‟inizio del 1245 la chiesa in lotta Infine, dopo un lungo silenzio, l‟ultima
contro il potere imperiale fini per provocare notizia pervenutaci è quella della della
eccessi nell‟uso del tribunale della fede; cattura, a Figline, nel 1321, di un tal Cione
l‟attività degli inquisitori, spintasi oltre i di ser Bernardi, che viene citato come
limiti sopportabili dalle autorità comunali, “vescovo cataro”. [21] Il fatto appare
costrinse queste ultime a reagire contro un completamente fuori tempo e senza
vero e proprio attacco perpetrato alla collegamenti con l‟eresia albigese in Italia.
società civile dalle gerarchie ecclesiastiche.
Per questa opposizione lo stesso podestà
Ancora allo scadere del XIV secolo, epoca
venne tacciato d‟eresia, ed è in questa
delle „Trecentonovelle‟, [22] era possibile fare
accusa, rivolta al podestà dal vescovo
dei riferimenti al catarismo dando per
fiorentino e dall‟inquisitore, che è
sottintesa la conoscenza dei fatti da parte
chiaramente individuabile un caso
dei lettori. [23]
esemplare di eresia politica. [15]
BIBLIOGRAFIA
A Siena, il vescovo Bonfiglio, fino al
novembre 1253, portò avanti una politica
moderata in materia di eresia: solo dopo il BISCARO, G., Inquisitori ed ertici a Firenze
1251 si incontrano le prime tracce di in “Studi medievali”, n.s., II, 1929.
condanne di patarini a Siena e nell‟area
circostante. [16] CORSI, D., Aspetti dell‟Inquisizione
fiorentina nel ‟200, in Eretici e ribelli del
Nel 1258 a San Gimignano l‟inquisitore XIII e XIV secolo, a cura di D. Maselli,
Giovanni Oliva arresta e consegna al Pistoia 1974, pp. 65-91.
braccio secolare il “consolato” Graziano di
Persignano; lo stesso religioso l‟inquisitore DUVERNOY, J., La religion des cathares,
aveva scovato una comunità catara presso i Toulose, Privat, 1976.
minatori di Montieri, nei pressi di Volterra.
[17]
DUVERNOY J., L‟histoire des cathares,
Le indagini condotte dall‟inquisizione ibidem, 1979.
francescana sull‟eretico fiorentino Paganelli
consentirono di stilare un‟elenco dei D‟ALATRI, M., Eretici e inquisitori, Roma,
“perfetti” catari residenti nella regione fra il Istituto Storico dei Cappuccini, 1987, 2 voll.
1250 e il 1280; il documento è della
massima importanza dato che, attorno ad D‟ALATRI M., L‟inquisizione francescana
ogni “perfetto” gravitavano numerosi nell‟Italia centrale del Duecento, Ibidem,
“credenti”. In base a ciò è possibile 1966.

7
LAMI G., Lezioni di antichita toscane e 6. Manselli, 1963, p. 289 ↩
spezialmente della citta di Firenze, Firenze 7. Savini, p. 86. ↩
1766. 8. Manselli, 1963, p. 289. ↩
9. Savini, p. 86. ↩
MANNA J., L‟albero di Jesse nel medioevo 10. Jacopo Manna, L‟Albero di Jesse nel
italiano. Un problema di iconografia, . medioevo italiano, un problema di
Nuovo Rinascimento, Disponibile in rete, iconografia, p. 81; vedi anche Savini
2001 p. 119. ↩
11. M.G.H., ss, XXVIII, 412. ↩
MANSELLI R., L‟eresia del male, Napoli, 12. Cfr.: Giuseppe VATTI, Montieri
Morano, 1963. notizie storiche, 1930 p. 17. Ed.
anast. 1970-1983. ↩
MANSELLI R., Testimonianze minori sulle 13. Tocco, pp; 54-57. ↩
resie: Giocchino da Fiore di fronte a Catari e 14. Silvia Diacciati, Popolo e regimi
Valdesi, in “Studi Medievali”, s. III, XVIII, politici a Firenze nella prima metà
II, 1977. del Duevento, in Annali di Storia di
Firenze, I -2006- pp. 58-59 ; Jacopo
Manna, L‟Albero di Jesse nel
MANSELLI R., Eresia, in AA. VV.,
medioevo italiano. Un problema di
enciclopedia dantesca, Roma, Istituto
Iconografia, in Banca dati Nuovo
dell‟Enciclopedia Italiana, 1970-1978, 6
Rinascimento, 2001, pp. 81-82 . Per
voll., ad voc.
i documenti relativi all‟attività
antiereticale degli inquisitore
MANSELLI R., Per la storia dell‟eresia nel Ruggero Calcagni e Pietro da
secolo XII, in “Bullettino dell‟Istituto Storico Verona, si veda Tocco, F. Quel che
Italiano per il Medioevo e Archivio non c‟è nella Divina Commedia o
Muratoriano”, LXVII, 1995. Dante e l‟eresia, con documenti e
ristampa delle questioni dantesche,
SAVINI S., Il catarismo italiano e i suoi Bologna, Zanichelli, 1899, pp. 3-50.
vescovi nei secoli XIII e XIV, Firenze, Le ↩
Monnier, 1958. 15. Cfr.: Diacciati S., Popolo e regimi
politici a Firenze nella prima metà
TOCCO F., Quel che non c‟è nella Divina del Duecento, pp. 58-60, saggio
Commedia o Dante e l‟eresia, Bologna, tratto da Il Popolo ed il sistema
Zanichelli, 1899. politico fiorentino dalla fi ne del XII
secolo alla metà del Duecento, Tesi
VATTI G., Montieri notizie storiche, 1930 p. di laurea in Istituzioni medievali,
17. Ed. anast. 1970-1983. presentata presso l‟Università degli
Studi di Firenze, anno accademico
2001-2002. ↩
16. G. Severino, Note sull‟eresia a Siena
fra i secoli XIII e XIV, in Studi sul
Note all‟articolo:
medioevo cristiano offerti a Raffaello
Morghen, Roma 1975 in Studi
1. Dalle ricerche di Felice Tocco, p. 7. storici, 83-92, p. 893; L. Zdekauer,

La vita privata cit., pp. 21-22, nota.
2. Cronica fiorentina compilata nel
Per la politica di Bonfiglio in materia
secolo XIII, in „Testi fiorentini del
di eresia si veda. Pellegrini, Chiesa e
Dugento e dei primi del Trecento‟,
città, cit., p. 154; per testimonianze
con introduzione, annotazioni
fin dal 1251 di patarini condannati a
linguistiche e glossario a cura di
Siena si veda Severino, Note
Alfredo Schiaffini, edizione
sull‟eresia cit., nota alle pp. 893-
anastatica, Firenze 1954, pp. 83-
894. Inoltre vedi Gabriella Piccinni,
150, a p. 119. ↩
„Un intellettuale ghibellino nell‟Italia
3. Cfr.: Annanles Florentini in M.G.H., del Duecento. Ruggieri Apugliese,
ss, XVIII, p. 224. ↩ dottore e giullare in Siena. Note
4. DUVERNOY 1979, p. 172. ↩ intorno all‟uso storico di alcuni testi
5. D‟Alatri 1996, p. 106, n. 2 ↩ poetici‟, p. 80; per il rogo previsto

8
per crimini come l‟eresia, la
stregoneria, la sodomia vedi A.
Zorzi, Rituali di violenza, cerimoniali
penali, rappresentazioni della
giustizia nelle città italiane centro- Dal Glossario Gnostico
settentrionali -secoli XII-XV-, in Le
da www.paxpleroma.it
forme della propaganda politica cit.,
pp. 395-425, alla p. 409. ↩
17. D‟Alatri, 1966, pp. 78-79. ↩
18. Jacopo Manna, L‟Albero di Jesse nel
medioevo italiano, un problema di
Il glossario dei termini gnostici, è una
iconografia, p. 116; D‟Alatri, 1966,
sezione di www.paxpleroma.it in continua
p. 116. ↩
crescita. Raccoglie brevi spiegazioni attorno
19. D‟Alatri, p. 120; Jacopo Manna,
ai termini utilizzati dagli gnostici antichi. La
L‟Albero di Jesse nel medioevo
finalità di questa sezione del sito è quella di
italiano, un problema di iconografia,
fornire una corretta lettura del mondo dello
p. 120. ↩
gnosticismo, al riparo dalla
20. D‟Alatri, p. 1996, pp. 76-77. ↩
strumentalizzazioni moderne.
21. Savini, p. 134; Biscaro, p. 363. ↩
22. Scritte da Francesco Sacchetti
attorno al 1392. ↩ Teudas, è stato maestro di insegnamenti
23. Manselli, 1970-71, p. 721. ↩ cristiani a carattere iniziatico in Alessandria
d'Egitto, dove svolse la sua predicazione
attorno al 130 d.c. Teudas si proclamava
diretto discepolo di Paolo di Tarso e custode
delle rivelazioni segrete confidate
all‟apostolo direttamente dal Cristo. Di
impronta neoplatonica fra i suoi allievi
figura Valentino.

Tolomeo. Maestro gnostico del II secolo


dopo Cristo, è stato allievo diretto
di Valentinoinserendosi quindi nella
tradizione gnostica alessandrina, che ha
come caratteristica quella di una
cosmogonia fondata su una serie
di ipostasi eoniche.

Tolomeo fu il successore di Valentino nella


scuola romana, sviluppando un proprio
modello gnostico che in parte differisce da
quello del suo maestro.

I punti fondamentali della speculazione di


Tolomeo sono:
1. Il Demiurgo non è malevolo verso
l'uomo.
2. In Cristo sussiste il pneuma, e il corpo
psichico, in conseguenza di ciò anche gli
psichici hanno la possibilità di salvarsi.
3. A seguito della crocifissione la parte
pneumatica del Cristo è tornata
nel Pleroma, mentre la parte psichica siede
alla destra del Demiurgo.

Vi sono inoltre delle sostanziali differenze

9
nella struttura delle ipostasi degli eoni fra Valentino il filosofo
Valentino e Tolomeo.
gnostico
Pleroma (dal greco pienezza) è il mondo di
luce e di puro spirito dove tutto è di Filippo Goti
emanazione divina. Nel Pleroma hanno
sostanza ed azione gli Eoni, esseri spirituali
emanazione del Pleroma stesso.
Con il termine Pleroma è possibile
24 Aprile 2011, questo mio scritto rettifica,
intendere, oltre al mondo spirituale, anche
integra, e ammenda ogni mio scritto
la radice prima che ha generato gli eoni, e
precedente.
fra di essi la Sophia che nella cosmogonia
gnostica alessandrina determina la nascita,
La Vita
dall'errore e dalla vergona, del mondo
inferiore.
«Lo Spirito indistruttibile saluta gli
L'auspicio di ogni gnostico è quello del
indistruttibili! A voi svelo segreti senza
ritorno al Pleroma.
nome, ineffabili, sopracelesti, che non
possono essere compresi né dalle
dominazioni, né dalle potenze, né dagli
esseri inferiori, o dalla completa
mescolanza, ma sono stati rivelati solo
all'Ennoia dell'Immutabile» (Epiph., "Haer."
31, 5, 1 s.)

E' avvolta nell'incertezza la data nascita di


Valentino, collocabile sicuramente prima del
135 anno in cui abbiamo le prime notizie
sulla sua opera di divulgazione, così come
non è sicura la sua città natale.
Alcuni la indicano in Cartagine, mentre altri
studiosi in Phrebonis sul delta del Nilo.
Sicuramente sappiamo che si recò ad
Alessandria d'Egitto, dove entrò in contatto
con il cristianesimo e la filosofia
neoplatonica. La tradizione vuole che in
Alessandria studiò presso un caposcuola
misterico chiamato Teudas, il quale
affermava di essere diretto discepolo di
Paolo di Tarso, e di avere appreso da questi
gli insegnamenti segreti del Cristo. Questi
insegnamenti esoterici o iniziatici
compongono gli scritti della scuola
valentiniana, come il famoso Vangelo di
Filippo attribuito allo stesso Valentino.

Prima della venuta del Cristo, non c'era


pane nel mondo, così come nel paradiso, il
luogo dov'era Adamo. C'erano molti alberi
per il nutrimento degli animali, ma non
c'era frumento per il nutrimento dell'uomo.
L'uomo si nutriva come gli animali, ma
quando venne Cristo, L'Uomo perfetto,
portò il pane dal cielo affinché l'uomo
potesse nutrirsi con un cibo da uomo. (dal
Vangelo di Filippo)

Alessandria d'Egitto rappresentava in quel


periodo storico la città culturalmente più

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feconda del vasto impero romano, dove si come Vescovo di Roma, a quel tempo era la
incontravano la filosofia greca, i culti stessa comunità dei fedeli che disegnava il
misterici, e le religioni tradizionali, dando Vescovo, e che a causa della mancata
corpo e voce ad arditi scambi culturali, a elezione abbandonò la Chiesa per
feconde commistioni, e a confronti fra gli intraprendere decisamente il sentiero dello
aderenti delle diverse scuole. Quando gnosticismo. Con tutta probabilità, non
parliamo di cristianesimo, dobbiamo essendo a quel tempo netto e marcato il
ricordarci che questo non ebbe la propria confine che separava l'eresia
origine a Roma o ad Atene, ma bensì nel dall'ortodossia, in quanto veniva tracciato
Nord Africa ed in Medioriente, fiorendo non dagli orientamenti prevalenti della fazione
solo in un crocevia di civiltà ma anche di vincente, Valentino fu semplicemente
culture, ed in un periodo storico dove emarginato, e allontanato da Roma dai suoi
l'uomo dell'impero che già era oggetto avversari.
dell'inquietudine di un futuro incerto.
Secondo Tertulliano la prima scomunica che
Di questo fermento Valentino è sicuramente colpì Valentino risale al 143 da parte di
figlio, e nel crogiuolo di Alessandria unisce Papa Pio I, a cui altre ne seguiranno, pare
un pensiero filosofico tipicamente ellenico, addirittura una post mortem nel 175.
con i miti, le immagini del cristianesimo. Sappiamo che attorno al 160 d.c. Valentino
Dando a quest'ultimo non solo una nuova lascia Roma, per stabilirsi definitivamente a
prospettiva, ma anche imponendo la Cipro circondato dai suoi allievi fino al 165
riflessione attorno agli elementi costitutivi d.c (secondo altri il 180 d.c.) anno della sua
dello stesso. Inevitabilmente gli avversari di ipotetica morte.
Valentino, per confutarlo, finiranno per
aprire il proprio campo ad idee e concetti, Il Pensiero di Valentino
fino a quel momento a loro estranei.

Possiamo e dobbiamo interrogarci quindi se Vedremo adesso alcuni degli elementi


il cristianesimo, o cosa intendiamo con tale principali della scuola valentiniana.
termine, ha avuto un'origine eterogenea,
oppure se non è il nome o etichetta con cui «In verità il Tutto era alla ricerca di Colui
noi andiamo a delimitare un fenomeno di dal quale essi provenivano. Ma il Tutto era
cui non comprendiamo esattamente la in Lui, quell'Uno Incomprensibile,
genesi e gli sviluppi. Inconcepibile, che è superiore ad ogni
pensiero» (E. V. 17, 4-9).

L'attività di Valentino non ha termine ad Esiste il Pleroma, un mondo spirituale, che


Alessandria. Terminati i suoi studi, si dispone attorno al Progenitore. Questi è
Valentino diviene egli stesso teologo e la radice spirituale di ogni cosa, ed attorno
predicatore fondando una propria scuola, a lui esistono gli Eoni, degli esseri spirituali.
per poi trasferirsi attorno al 140 d.c. nel Il Progenitore, eguale ed immutabile a se
cuore pulsante dell'impero: a Roma. Nella stesso, genera un unica volta, e il frutto di
città eterna assume il ruolo di diacono sotto questa generazione è l'Unigenito Nous, la
Papa Igino, a dimostrazione dell'estrema Mente. A sua volta questa generazione
flessibilità dottrinale della Chiesa dei primi determina la creazione di altri esseri
tempi, e della benevolenza di certi ambienti spirituali, ma di gradazione inferiore alla
nei confronti della filosofia greca e dei prima, in quanto solamente il Nous è della
misteri egizi. Non va dimenticato come stessa sostanza della radice prima, e
nella Roma imperiale convivessero le conosce il Progenitore, che rimane avvolto
divinità di ogni popolo assoggettato, ed è nel mistero per tutti gli altri Eoni.
quindi lecito affermare che tale
predisposizione al confronto poteva in «Era un grande prodigio che essi fossero
qualche modo essere presente anche nelle nel Padre senza conoscerlo» (E. V. 22, 27
sfere religiose cristiane. Quello che è certo s.)
è che Valentino inizia ad assumere un ruolo
sempre più rilevante all'interno delle
comunità romana cristiana. La tradizione Gli Eoni desiderano conoscere la radice
vuole che Valentino ebbe a concorrere spirituale di tutte le cose, e questo

11
imponeva un movimento di conoscenza, Sophia, arso dal desiderio di ricongiungersi
che desumo dalla speculazione valentiniana alla radice di tutte le cose.
doveva essere progressiva, e frutto della
composizione o ricomposizione delle parti
scisse essendo gli eoni organizzati a coppie, Nella visione di Valentino il mondo degli
e gerarchicamente disposti. Uno degli Eoni uomini è tripartito in funzione di qualità
periferici, la Sophia arsa da questo desidero spiritale. Questa qualità spirituale è la
di conoscenza decide di percorrere non conoscenza, unico elemento di salvezza.
tanto una via progressiva e reintegrativa, Ecco quindi gli uomini divisi in Ilici
quanto piuttosto di gettarsi direttamente (completamente materiali, ed esclusi da
nel cuore del Pleroma. Questo tentativo ogni salvezza), Psichici (ignorano un mondo
viene arrestato, la Sophia è respinta, e il spirituale superiore a quello creato dal
suo preciptare oltre il Demiurgo) e Penumatici (gli
limitare del Pleroma, da vita Gnostici, consapevoli
così al mondo inferiore. dell'esistenza del Pleroma).
Questo mondo non è frutto Gli Ilici torneranno alla terra
dell'Amore e della che gli ha generati, gli
Conoscenza, come il mondo Psichici alla morte potranno
del Pleroma, ma accedere al paradisio del
dell'ignoranza e del Demiurgo, e i Pneumatici
desiderio. Rivelandosi quindi prenderanno posto all'interno
essere una copia tremula ed del Pleroma stesso.
imperfetta del primo, dove L'antropologia valentiniana
gli spiriti degli uomini sono ha come discriminante una
imprigionati nei corpi e nelle conoscenza non solo
anime, e il loro anelito di salvifica, ma antica e
ritorno al Pleroma si precedente alla creazione di
infrange attorno allo natura questo mondo. Una
di opposizione delle cose. conoscenza che non è tanto
un costrutto intellettuale, ma
Il desidero della Sophia si bensì contenuto, ed
cristallizza e viene espulso elemento costitutivo degli
dalla stessa Sophia, uomini.
prendendo la forma del
Demiurgo, il creatore del I valentiniani si definivano
mondo inferiore. Il cristiani, e come tali
Demiurgo è identificato da partecipavano alle cerimonie
Valentino, così come da altri gnostrici, nel e funzioni religiose. Al termine delle stesse
Dio del Vecchio Testamento, ed egli crea ed si riunivano fra loro, per commentare in
organizza la creazione inferiore in funzione chiave allegorica e simbolica gli
del ricordo ereditato dalla madre del mondo insegnamenti del Cristo. Il quale assume
superiore. caratteristica di

Quanto ci viene presentato è una creazione Eone che giunge sulla terra per portare agli
frutto di una serie di emanazioni superiori uomini la conoscenza del mondo superiore
ed inferiori, dove le prime sono frutto del a quello demiurgico. Come ogni essere
Logos divino, le seconde a causa dell'Errore spirituale esso non è formato di carne, e
della Sophia. Un sistema che non assume i quindi non può subire i tormenti della
tratti di un netto e radicale dualismo fra il crocefissione, e neppure è composto di
mondo dello Spirito e della Materia, in anima e mente, e quindi non può subire le
quanto è completamente assente un passioni di questo mondo. Il Cristo di
principio ontologico del male o Valentino non soffre in croce, non viene
dell'ignoranza. Siamo invece alla presenza ingannato, ma anzi inganna i signori di
di un tentativo di ricondurre la frattura, la questo mondo, illudendoli di subire le loro
scissione, ad un movimento completamente torture e vessazioni. E' questo il docetismo,
interno al Pleroma, e dettato da un'istanza cioè negazione della realtà carnale del
di conoscenza da parte di un Eone, la Cristo. Quanto è superiore e spirituale, non

12
può subire gli effetti di quanto è inferiore e pensieri-qualità della mente stessa. Dando
carnale. così vita ad un sistema per cui è la
conoscenza di se, la sua degenerazione, o
reintegrazione, che determina ogni
«Ogni giorno ciascuno di loro inventa creazione.
qualche cosa di nuovo, e nessuno è
considerato perfetto se non è produttivo in
tal senso» (I, 18, 5)

La scuola valentiniana si caratterizza come


una fucina di maestri gnostici, fra cui
Tolomeo e Marco, che una volta lasciato
l'insegnamento del maestro a loro volta
apriranno altre scuole all'interno dei confini
dell'impero romano. Ciò ha portato a
conoscere il pensiero di Valentino, non
tanto attraverso i suoi scritti, di cui peraltro
siamo carenti, quanto piuttosto quelli dei
suoi allievi di seconda generazione. Tale
prolificità dimostra come il rapporto che
sussisteva all'interno di questo particolare
ambito, era più simile ad una scuola
filosofica greca, piuttosto che a quello di
una comunità religiosa. Dove una volta che
l'allievo raggiungeva la maturità
intellettuale, poteva sentirsi libero a sua
volta di tenere rapporti ed insegnare al di
fuori dei confini tracciati dal suo formatore.

Sono attribuiti a Valentino i seguenti scritti:

Vangelo della Verità, Preghiera dell'apostolo


Paolo, Trattato sulla resurrezione, Trattato
tripartito, Vangelo secondo Filippo.

Volendo riassumere il pensiero di Valentino


in poche righe, possiamo sicuramente
affermare che la Conoscenza assume valore
centrale. Essa è forma e veicolo di salvezza,
in quanto è attraverso la Conoscenza che
l'uomo pneumatico si salva dalle cose di
questo mondo, in quanto essa opera una
trasformazione nello stesso rendendolo
assolutamente altro rispetto al mondo
inferiore. La conoscenza del mondo
Superiore, è per Valentino profonda, e
come tale deve essere ricercata all'interno
dell'uomo stesso. Questo è per Valentino
l'Uomo Interiore, lo gnostico, che guarda
alla sostanza delle cose, e non si fa
ingannare dai loro aspetti esteriori. L'ardita
catena di Eoni, ipostasi e creazioni, deve
essere letta non tanto come un sistema
mitologico, quanto alla luce del primo
generato il Nous-Mente. Il Progenitore
compie un atto di autocoscienza e genera la
Mente, che a sua volta le varie coppie di
Eoni, che possono essere viste come singoli

13
La Gnosi nel sistema all'ignoranza, ma come elemento
sostanziale di forma e contenuto di
filosofico di Valentino salvezza.
di Filippo Goti
La conoscenza a cui anelano i valentiniani
non è erudizione, in quanto l'erudizione
investe la psiche, e come sottolineano la
psiche è corruttibile ed ingannevole. La
24 Aprile 2011, questo mio scritto rettifica, conoscenza non è neppure un'espressione
integra, e ammenda ogni mio scritto fenomenologica, in quanto verrebbe dalle
precedente. cose di questo mondo, e le cose di questo
mondo sono state create in difetto. La
«Non si deve compiere il mistero del conoscenza al centro delle riflessioni di
potere ineffabile e invisibile per Valentino è aliena a questo mondo, ed
mezzo delle cose assume un valore di
visibili e
"vera salvezza", cioè di
corruttibili della
elemento assestante e
creazione, né
quello degli esseri sostanziale rispetto a
impensabili e tutti i fenomeni e a
immateriali per tutte le creazioni.
mezzo delle cose
sensibili e Tale specificazione non
corporee. La ha valore puramente
"salvezza perfetta" formale, ma assume
è la "conoscenza" carattere di sostanza
stessa spirituale, ed elemento
dell'ineffabile di differenziazione
grandezza: perché antropologica fra gli
essendo venuti uomini. I quali
attraverso
potranno aspirare o
l''Ignoranza', il
non aspirare a ad un
'Difetto' e la
'Passione', tutto diverso destino in virtù
il sistema generato della Gnosi che
dall'Ignoranza è incarnano. La quale è
dissolto dalla così concepita sia come
conoscenza. Perciò elemento distintivo
la conoscenza è la dell'essere umano, così
salvezza dell'uomo come elemento
interiore; e non è differenziale fra i vari
corporea, perché il corpo e tipi di uomini. La gnosi, la conoscenza,
corruttibile; non è psichica, perché coincide che la vera natura umana, il corpo
anche l'anima è un prodotto del e la mente sono dei rivestimenti, delle
difetto ed è come un abitacolo per lo matasse frutto dell‟immersione in questo
spirito: spirituale deve essere
mondo, e come tali destinate a perire con
perciò anche la salvezza. Per mezzo
della conoscenza l'uomo interiore, esso. La Conoscenza, che quindi possiamo
spirituale, è salvato; perciò "a noi vedere come una qualità del pneuma
è sufficiente la conoscenza gnostico, attende sotto questa matassa di
dell'essere universale": questa è la essere scoperta, ed innestare un processo
vera salvezza» (Iren. I, 21, 4). che come vedremo porterà l‟uomo a
liberarsi delle cose di questo mondo.

Quanto sopra riportato, tratto da Ireneo, Il sistema valentiniano pone l'origine della
rappresenta la sintesi del sistema filosofico frattura, della separazione fra uomo e
della scuola valentiniana. Vedremo come in radice spirituale, all'interno stesso del
tale ambiente filosofico occupa un posto Pleroma. Tale stato di cose viene
centrale la Conoscenza, intesa non come determinato da un movimento mosso da
frutto dell‟erudizione, e neppure come passione di un eone dal nome di Sophia. La
espressione fenomenologica in antitesi quale ardente dal desiderio di conoscere il

14
Progenitore, cerca di ricongiungersi a Lui, generazione è il Nous o Mente,
sovvertendo la quiete e le regole che suggerendoci che siamo quindi in presenza
dominano il Pleroma. Il desiderio di di un processo di lenta frammentazione
conoscenza si tramuta in passione, che è auto coscienziale. L‟Ente genera la Mente,
una qualità dell'animo che intorpidisce ed la Mente è l‟unica che conosce l‟Ente, essa
appesantisce, e a causa di essa la Sophia genera i pensieri e distingue le qualità, ciò a
viene respinta oltre il Pleroma stesso, poco a poco inevitabilmente diviene altro
dando vita al mondo inferiore. rispetto alla mente stessa, così come la
mente diviene altro rispetto all'ente, che a
In questo sistema emerge quindicome la sua volta distoglie la propria attenzione da
causa della frattura, non sia dettata quanto in precedenza partorito.
dall'esistenza di due principi coevi, o La conoscenza assoluta coincide con l'Ente
variamente ordinati fra loro, ma bensì primordiale, e l'ignoranza è una condizione
proprio da un'iniziale tentativo conoscenza progressiva di privazione della conoscenza,
verso la radice del Pleroma : Il Progenitore. che porta ad un fumoso ed illusorio stato di
Tentativo che si risolve in un dramma coscienza, di percezione del se. Il mondo
cosmico, a causa della degradazione nel inferiore, non è qui più il fomentatore
turbinio delle passioni che snaturano dell'ignoranza e della tenebra che ne segue,
l‟anelito alla conoscenza, da cui prende ma bensì il parto della stessa Ignoranza. Gli
forma e sostanza la creazione del mondo Arconti, e l'uomo, si muovono, compiono
inferiore, come serie di cristallizzazioni del azioni, in quanto ignoranti di un sistema a
desiderio e della passione. Questo mondo loro superiore, e in forza di tale ignoranza
inferiore non è in contrasto il Pleroma, ma aumentano le distanze fra essi e tale
semplicemente ne è una stridula e difettosa origine spirituale. Ecco quindi che in tale
copia. In quanto le forze e gli elementi sistema la conoscenza ha valore ontologico.
inferiori tendono a riorganizzarsi secondo
modelli e archetipi superiori, malgrado che In forza di tale argomento filosofico i
di questo non abbiano ne la purezza ne valentiniani si rifiutano di accostarsi ai
l‟armonia, e questo deriva dalla sostanziale misteri dell'Assoluto, tramite i riti, le
ignoranza che li pervade. cerimonie, gli atti del mondo finito. In
quanto se questo mondo è stato generato
Nel mito della Sophia, centrale in molte dalla passione, e dall'ignoranza, allora
speculazioni gnostiche, volta rigettata ai anche gli strumenti che pone a disposizione
limiti del Pleroma, a seguito della profonda sono strumenti di passione ed ignoranza,
vergogna, espelle da se la passione dando che inevitabilmente conducono ad un
vita al Demiurgo, un essere si spirituale ma maggior grado di separazione, o di
non generato dal Progenitore. Tale illusione.
generazione è una seconda frattura, esso
incarna un embrione spirituale, ma non ha Il corpo è corruttibile e limitato, e la stessa
conoscenza diretta del mondo superiore, anima-mente è corruttibile e limitata,
finendo per ritenersi esso stesso il Dio quindi niente che proviene da questi due
Supremo e come tale da forma e sostanza elementi è perseguibile per la salvezza dello
ad una nuova creazione. gnostico, anzi sono guardati con sospetto in
quanto a loro volta possono svolgere azione
Valentino identifica l'Ente Primordiale o corruttrice e limitante. Solamente la
Radice Spirituale, come la Conoscenza Conoscenza che proviene dallo Pneuma,
assoluta, la quale coincide con la Coscienza permette di salvarsi. Quella che i
Assoluta. E' da questa immobile presenza a valentiniani chiamano la conoscenza
se stesso, che si origina la frattura, che dell'Assoluto, di quel quid inalterabile,
coincide con il disperato bisogno degli Eoni, imperituro, ed immodificabile, che è
e uno in particolare, di conoscere la fonte particola ma anche indiviso, con il
stessa della loro esistenza. Gli Eoni altro Progenitore.
non sono che qualità, o espressioni stesse
della dell'Ente primordiale, che nella loro La conoscenza di tale elemento, conduce ad
singolarità risultano essere autonome, e una Coscienza superiore che
variamente disarticolate dalla radice stessa, automaticamente libera dai vincoli del
ma nel loro complesso sono cosa unica con mondo inferiore, ponendo quindi la
il Progenitore. E' indicativo che la prima conoscenza sia su di un piano ontologico,

15
ma dando ad essa anche una valenza religione. La sua risposta è inserire tale
soterologica (principio di salvezza). In tale condizione in un ambito maggiore, quello
sistema la Gnosi assume forma e veicolo di del perchè dell'esistente, e la soluzione che
salvezza: E' attraverso di essa che lo trova è degna di nota e riflessione.
gnostico si salva da questo mondo frutto
dell'ignoranza, ma è la conoscenza è anche L'intero processo della caduta pneumatica,
veicolo che permette allo gnostico di la frattura all'interno del Pleroma, le
annullare la distanza fra se stesso e la contraddizioni interiori ed esteriori
radice spirituale. dell'uomo, si riflettono l'una con le altre. Il
microcosmo riflette il macrocosmo, e
Il valentiniano parla di se dipingendosi viceversa. In quanto entrambi altro non
come un Uomo Interiore o Spirituale. In sono che il parto della degenerazione della
quanto non ricerca i segni dell'Assoluto Coscienza, a causa delle passioni, che pur
nelle cose del mondo, nella carne, o nelle hanno preso mossa da un intendimento di
passioni dell'anima, ma bensì nelle conoscenza. Il dramma del primo è il
profondità del suo essere, intraprendendo dramma del secondo, e la redenzione del
una ricerca profonda, a ritroso di ogni secondo è l‟integrazione del primo.
manifestazione.
La condizione umana è posta agli estremi
(7)...la materia sarà distrutta, oppure no? Il della condizione dell'Assoluto. In una sorta
Salvatore disse: “ Tutte le nature, tutte le di continuo spiraloforme, dove ogni azione
formazioni, tutte le creazioni sussistono tesa alla conoscenza parziale di quanto è
l‟una nell‟altra e l‟una con l‟altra, e saranno posto attorno, si traduce in un movimento
nuovamente dissolte nelle proprie radici. di caduta verso il basso, allontanando il
Poiché la natura della materia si dissolve soggetto pensate dalla fonte primordiale.
soltanto nelle (radici) della sua natura. Chi Viceversa ogni azione tesa a comprendere
ha orecchie da intendere, intenda ”. le radici dell‟esistenza, permette la risalita
dell‟uomo verso la fonte prima.
Questo passo assume una profonda
rilevanza per comprendere gli insegnamenti Il dramma dell'uomo di valentino, dello
di Valentino. La sua visione della creazione gnostico è il dramma dell'Universo stesso.
è concentrica, dove ogni cerchio esterno è Così come la Sophia si muove per un
frutto del cerchio immediatamente disperato bisogno di colmare quanto la
precedente, e così a ritroso fino alla radice separa dalla fonte, così lo gnostico cerca di
stessa di tutte le cose. Ecco quindi che ogni colmare l'abisso che lo separa dalla fonte.
azione materiale o psichica volta Ma mentre la Sophia a causa di questo
all'esterno, non è volta alla conoscenza movimento, di questo anelito al
primitiva e radicale, ma bensì allontana da ricongiungimento coscienziale determina il
essa, in quanto è solamente un nuovo dramma da cui scaturisce l'universo stesso,
costrutto che non sana la frattura. Se già il in una girandola ipostatica, così lo gnostico
terreno è cedevole ed insicuro, come potrà tentando di ricongiungersi alla fonte, dalla
la casa costruita su di esso non essere sua di estrema periferia, sana la frattura
cedevole ed insicura ?! stessa. In quanto integrando se stesso con
la fonte, depriva l'ignoranza, e il cosmo che
Conclusioni ne è figlio, di un elemento.

Quanto esposto in precedenza ci deve porre Ecco quindi che così come l'ignoranza ha
il lecito dubbio, che il sistema di Valentino, rappresentato fattore di turbamento e
che l'ardita cosmogonia del Pleroma abitato frattura all'interno del Pleroma, così la
da Eoni, che la tragedia della Sophia, il mito riconquista della conoscenza rappresenta
degli Arconti, non si riferisca tanto ad un fattore di integrazione del Pleroma stesso.
affresco mitologico fine a se stesso, ad una Assumendo quindi valenza non solo
naif rappresentazione del perchè ontologica, così come abbiamo evidenziato
dell'esistente, ma a ben altro. Valentino era all'inizio del presente lavoro, ma anche
un filosofo, e come tale si pone innanzi al Cosmogonica: la reintegrazione dello
perchè della condizione umana, e del gnostico nel mondo superiore, porta una
perchè del male che affligge la creazione deprivazione al mondo inferiore, in quanto il
malgrado le parole rassicuranti della pneuma viene ricondotto nel Pleroma,

16
togliendo sostanza alla creazione Gli Eoni nel sistema di
demiurgica. L'ignoranza della radice prima
ha creato il Cosmo, la moltitudine, la Valentino
frammentazione, l'individualizzazione da www.paxpleroma.it
fumosa, così la Conoscenza della radice
prima distrugge ogni effimera identità degli
esseri. Conoscenza ed Ignoranza, sono i
veri titani del sistema di Valentino, ed ogni
spazio e movimento è determinato
dall'assenza o presenza di uno dei due
contendenti, o dal loro combinarsi. La Bythos (Abisso), e Sige (Silenzio),
conoscenza per essere tale deve avere
caratteristica di assoluta, in assenza di tale Kaen (Potere) e Akhana (Amore)
condizione ogni lacuna da vita all'ignoranza,
che si traduce in un‟ingannevole creazione. Nous (Mente) e Aletheia (Verità)

Sermo (Parola) e Vita


In ultima analisi la scuola valentiniana è
una scuola che narra come la Anthropos (Uomo Primogenio) ed Ecclesia
degenerazione del pensiero divino, porta (Chiesa)
alla creazione di questo mondo. La
degenerazione del pensiero in emozione o Bythios (Profondo) e Mixis (Miscuglio)
passione porta ad un movimento, ad una
frattura, che a sua volta comporta la Ageratos (Mai vecchio) ed Henosis (Unione)
creazione del mondo del fare e della
materia. Del resto come non cogliere una Autophyes (Natura essenziale) ed Hedone
grande verità nell'assunto valentiniano che (Piacere)
noi interpretiamo ?! Ogni pensiero che
viene formulato dalla mente, nell'istante Acinetos (Inamovibile) e Syncrasis (Unione)
stesso che viene partorito rappresenta un
universo assestante rispetto a quanto
Monogenes (Unico-generato) e Macaria
espresso in precedenza, e successivamente.
(Felicità)
Come non accettare che la Mente e l'Ente
nel momento che l'attenzione viene a
Paracletus (Consolatore) e Pistis (Fede)
decadere, danno vita ad un processo
separativo. Che porta il primo ad occultarsi
alla seconda, e la seconda ad estraniarsi dal Patricas (Paterno) ed Elpis (Speranza)
primo ?!
Un processo separativo, di frattura, a cui Metricos (Materno) ed Agape (Amore
solamente lo gnostico può opporsi. Solo Fraterno)
colui che è Uomo Interiore, può risalire di
manifestazione in manifestazione, fino alla Ainos (Preghiera) e Synesis (Intelligenza)
radice prima.
Ecclesiasticus (Figlio ella Ecclesia) e
Macariotes (Beatitudine)

Theletus (Perfetto) e Sophia (Saggezza)

“Pertanto tutti (gli Eoni) sono posti sullo


stesso piano per quel che riguarda la loro
forma e la loro conoscenza, ridotti tutti ad
essere quello che è ciascuno. Nessuno è
altro poiché tutti sono gli altri” (Tertulliano,
Contro i Valentiniani, 12, 1).

17
“Tutti quanti (gli Eoni) sono oramai uguali Gli Eoni nel sistema di
anche per la forma, a maggior ragione per il
pensiero […] e pongono in comune tutto Tolomeo
quello di più buono e più bello in cui da www.paxpleroma.it
ciascuno eccelleva” (Tertulliano, Contro i
Valentiniani, 12, 3).

“Tutti quanti (gli Eoni) mettevano insieme


un unico bene, cioè quello che erano tutti
quanti” (Tertulliano, Contro i Valentiniani, Prima generazione:
12, 4). Bythos (l'Uno) e Sige (Silenzio, Charis,
Ennoea ecc.)
“Gli Eoni risultano tutti della stessa natura
del Padre, solo quanto alla grandezza e non Seconda generazione (concepita dall'Uno):
quanto alla natura differendo gli uni dagli Caen (Potere) e Akhana (Amore)
altri poiché completano la grandezza del
Padre come le dita completano la mano” Terza generazione, emanata da Caen ed
(Ireneo di Lione, Contro le Eresie, II, 17, Akhana:
6). Ennoae (Pensiero) e Thelesis (Volontà)

Quarta generazione, emanata da Ennoae e


Thelesis:
Nous (o Monogenes) e Aletheia

Quinta generazione, emanata da Nous ed


Aletheia:
Anthropos (Homo,) ed Ecclesia (Chiesa)

Sesta generazione, emanata da Anthropos


ed Ecclesia:
Logos e Zoe

Settima generazione:
Emanata da Logos e Zoe:
Bythius e Mixis
Ageratos ed Henosis
Autophyes ed Hedone
Acinetos e Syncrasis
Monogenes e Macaria

Emanati da Anthropos ed Ecclesia:


Paracletus e Pistis
Patricos ed Elpis
Metricos ed Agape
Ainos e Synesis
Ecclesiasticus e Macariotes
Theletos e Sophia

18
Un Vangelo Perduto che i altri tipi di carne sono create tramite la
corruzione e rendono la propria carne
Catari conoscevano orgogliosa. E detto questo, il Figlio di Dio
Di Marco Moretti disse a Barjona: Non permettete a nessuno
di porre mano al mio aratro finché non
desideri afferrarlo con fermezza, perché
sarà benedetto colui che darà una coppa
d'acqua ai miei Pargoli, perché egli riceverà
il centuplo e più. Vedete quindi, se il Santo
Scrittori dell'Hibbert Journal riportano Padre ci promette molto, ciononostante chi
passaggi da testimonianze del avrà tradito i miei Pargoli panche solo per
quattordicesimo secolo. un singolo obolo, la sua anima non varrà un
CREDENZA NELLA TRASMIGRAZIONE altro obolo."
Origine egizia delle Dottrine, che sono state Altre parole attribuite al Salvatore in questo
ottenute da un Cataro rinnegato. documento sono:
Che gli Ussiti, i Lollardi e gli Anabattisti del "Dove ci fosse uno che fosse il Suo Pargolo,
sedicesimo secolo derivassero la loro Egli stesso sarebbe con lui, e così dove ce
ispirazione da canali che non possono ne fossero due, e dove ce ne fossero tre
essere rintracciati al giorno d'oggi; in altre allo stesso modo."
parole, che essi possedessero, anche di
seconda mano, Sacre Scritture che ora sono Questo, viene fatto notare, è molto simile
perdute, è la notevole teoria che è il tema ad un'espressione nell'oggi famoso Papiro di
di un articolo dell'Hibbert Journal, che è Oxyrinchus. Un altro passaggio, che è
intitolato "Frammenti di un antico Vangelo ritenuto pre-Manicheo, riporta:
(egiziano?) usato dai Catari di Albi", di F. P. "Così il Padre iniziò a scrivere un libro, che
Badham e F. C. Conybeare. egli compose nello spazio di quarant'anni, e
Negli ultimi pochi mesi le fatiche degli in questo libro erano scritte appieno le
scavatori in Egitto e degli studiosi in Europa sofferenze, le privazioni, le afflizioni, la
e in America che hanno esaminato i povertà, le infermità, le contumelie, le
manoscritti che gli scavatori hanno ingiurie, le invidie, l'odio, la malizia, e
scoperto, hanno avuto come risultato generalmente parlando, tutte le pene che
importanti aggiunte non solo agli Apocrifi, possono capitare agli uomini in questa vita.
ma forse anche ai Vangeli <canonici>. E vi era contenuto che chi voleva sostenere
L'articolo dell'Hibbert Journal inizia col tutte le pene sopra descritte, e di insegnare
riferimento alla confessione di Guilielmus che avrebbe sopportato le pene in
Bavilus di Monte Alione. Fa parte degli atti questione, sarebbe stato un Figlio del Padre
dell'Inquisizione in Linguadoca all'inizio del Santo. E quando il detto Padre Santo iniziò
quattordicesimo secolo, ed è stato tratto da il libro, Isaia il Profeta iniziò a profetizzare
un manoscritto del Vaticano. Bavilus era un che sarebbe arrivato un ramo che avrebbe
rinnegato della Chiesa Catara, e nella sua redento gli spiriti umani. E quando il Santo
confessione ha fatto frequenti riferimenti Padre ebbe composto il libro suddetto, lo
agli insegnamenti di un Eresiarca chiamato collocò nel mezzo degli Spiriti che erano
Belibasta. Quest'ultimo, secondo quanto rimasti nei Cieli con Lui, e disse: Colui che
credono gli autori dell'Hibbert Journal, deve compirà le cose che sono scritte in questo
avere avuto accesso a un Vangelo libro, sarà mio Figlio. E molti degli Spiriti
sconosciuto. Una citazione da questo Celesti, volendo essere figli del Santo Padre
Vangelo perduto è la seguente: ed essere onorati sopra gli altri, andarono
"Il Figlio di Dio disse quando ritornò al fino al libro e lo aprirono; ma quando
Cielo: Miei Pargoli, non siate tristi per lessero le pene che vi erano contenute, che
questo, perché colui che sta nella Verità e avrebbe dovuto sopportare colui che avesso
nella Giustizia, e non come altri uomini, voluto andare tra gli uomini ed onorare la
ritornerà al Regno del Padre mio. Ci sono razza umana, dopo aver letto una piccola
tre tipi di carne: una è quella dell'uomo, parte del libro in questione, si sentirono
l'altra delle bestie, e un terzo tipo è quella cadere in deliquio, e nessuno di loro volle
dei pesci, che nascono nell'acqua. Voi, miei perdere la gloria che possedeva e
Pargoli, non dovete mangiare altra carne assoggettarsi alle pene di questa vita per
che quella nata nell'acqua, perché tale diventare Figlio di Dio. E il Padre Santo,
carne è creata senza corruzione, mentre gli vedendo questo, disse: Non c'è quindi

19
neanche uno che voglia diventare mio contiene tutto il materiale disponibile con
Figlio? E allora uno degli Spiriti si alzò, e testo latino a fronte. Pubblicato nel 1997 e
disse che egli voleva diventare il Figlio del nel 2000 da Luni, il volume non è purtroppo
Padre, e completare tutte le cose che erano facile a reperirsi, dato che ogni
scritte nel libro. Ed egli salì fino al libro e lo pubblicazione è sottoposta a una delle tante
aprì, e così rimase per tre giorni e tre notti. leggi inique di questo mondo diabolico:
E allora, avendo vegliato fino al deliquio, quella della domanda e dell'offerta. Va
soffrì molto e si lamentò; e, poiché aveva comunque detto che alcune biblioteche lo
promesso che avrebbe compiuto queste hanno in dotazione.
cose che erano contenute nel suddetto
libro, per quanto dolorose potessero Quello che l'articolo del 1913 riporta,
essere; ed egli discese dal Cielo ed apparve difficilmente sarà stato capito dai lettori. Ci
a Betlemme come un bambino appena parla di argomenti di capitale importanza,
nato." lontani dalla sensibilità dei religiosi
Segue un resoconto della Crocifissione, americani: il Mito della Caduta, il Docetismo
troppo lungo per essere riportato, in cui e la dieta dei Buoni Uomini. Il primo testo
appare uno strano passaggio: riportato dovrebbe essere letto con grande
"Lo misero su una croce e lo ferirono, ed attenzione da tutti coloro che storcono il
inflissero su di lui molte ferite. E quando naso davanti all'evidenza della dieta
questo fu fatto, egli stesso, senza che ittiovegetariana. Molti Neocatari fanno
intervenisse la morte, perché il Figlio di Dio infatti affidamento solo sulla moderna
non può morire, ascese al Padre Santo, si Scienza dei materialisti - che definisce il
inginocchiò davanti a Lui e disse: Padre pesce nato da riproduzione sessuale - e non
Santo, ho completato tutte le cose che sul Vangelo, in cui Cristo stesso definisce
erano scritte nel libro, che Tu hai scritto, in lecito per i suoi Pargoli il nutrirsi di pesce,
obbedienza alla Tua Volontà. E il Padre stabilendo senza dubbio che i prodotti ittici
disse: Poiché hai fatto tutte le cose che ho non sono generati tramite la corruzione.
scritto nel libro, tu sarai mio Figlio." Così è tutto molto semplice. Se anche i
Più volte, gli autori dell'articolo dell'Hibbert palombi e gli squali martello congiungono i
<Journal> fanno notare che la Dottrina loro corpi, tale accoppiamento è un atto
della Trasmigrazione e dell'ascesa meccanico che non comporta concupiscenza
dell'anima attraverso gli animali fino né corruzione come avviene invece per le
all'uomo è inculcata nel Vangelo Albigese, bestie della terra. Eppure i suddetti
ed aggiungono che in quello che è Neocatari rifiutano la Parola di Dio
chiamato"Vangelo secondo gli Egiziani"c'è tramandata dai Veri Catari, per ascoltare
lo stesso insegnamento. "E' ragionevole quella dei materialisti, senza esitazione
supporre", essi concludono, "che i Catari alcuna, senza prestare attenzione
usassero il Vangelo degli Egiziani". all'evidenza e senza leggere i documenti.
Pubblicato sul New York Times il 10 Agosto Non si può in nessun modo pretendere di
1913 e da me tradotto dalla lingua inglese. dare nuova vitalità a una religione creduta
morta dalle genti, se se ne ignorano fonti,
E' possibile scaricare il testo nella versione argomentazioni e Scritture.
originale sul sito http://query.nytimes.com/
http://antikosmikos.splinder.com/
Detto questo, non è data una grande
risonanza in Rete all'interessante
documento (forse la mia è la prima
traduzione dell'articolo ad essere
pubblicata). Noto innanzitutto
un'inesattezza: per Bavilus di certo si
intende il traditore Baille Sicre, che non si
chiamava Guilhelm, ma bensì Arnaud. Per
quanto riguarda gli atti dell'Inquisizione
relativi a Guilhelm Belibasta e alla Dottrina
che apprese dai Fratelli Autier, rimando per
il momento al bel volume curato da Lidia
Flöss ed intitolato "Il Caso Belibasta", che

20
La Papessa Giovanna travaglio prematuro, cosicché tutti si
accorsero che il papa era in realtà una
Di Francesca Fuochi da donna. Accusata di sacrilegio e di essere
una creatura demoniaca, il popolo,
inferocito, la legò per i piedi ad un cavallo e
la fece trascinare per le strade, quindi la
donna venne lapidata a morte nei pressi di
Ripa Grande. Le si diede sepoltura nella
strada dove la sua vera identità era stata
Secondo un‟antichissima leggenda svelata, tra San Giovanni in Laterano e San
popolare, nel secolo IX per due anni, fra Pietro in Vaticano, zona apparentemente
l‟855 e l‟857, esercitò le funzioni di papa evitata dalle successive processioni papali.
Giovanni VIII, una donna che con l‟inganno Nella tumulazione, il suo corpo fu coperto
era riuscita a percorrere tutti i gradini della con una grande pietra sulla quale venne
gerarchia ecclesiastica fino al pontificato. inciso il misterioso versetto delle sei P:
Petre Pater Patrum
Costei sarebbe stata Papissa Pandito
una donna di nascita Partum. Si hanno
inglese, educata a diverse e discordanti
Magonza. Favorita dalla versioni sull‟origine di
sua predilezione per questo versetto: alcuni
indossare in maniera sostengono fossero le
convincente abiti parole che avrebbe
maschili, fu ammessa proferito un
in un convento di indemoniato durante il
monaci col nome di passaggio della
Johannes Anglicus. In papessa nella
seguito si trasferì in cerimonia; altri
Italia, presso la sede aggiungono che la
papale, dove prima fu donna si sarebbe
notaio di corte, poi fermata davanti al
cardinale, infine - alla posseduto per praticare
morte di papa Leone IV un esorcismo,
(17 luglio 855), venne domandando al
eletta papa prendendo demonio quando
il nome di Giovanni avesse cessato di
VIII. tormentare il
La papessa, che non poveretto. In risposta,
praticava l‟astinenza il diavolo avrebbe
sessuale, rimase gridato quella frase,
incinta di uno dei suoi che stava ad indicare
amanti. Il suo stato, che se ne sarebbe
ovviamente, all‟inizio andato solo a parto
venne tenuto segreto, avvenuto.
tuttavia fu
pubblicamente A Giovanna successe
scoperto in occasione papa Benedetto III,
della processione di che regnò per breve
Pasqua, durante la tempo, ma si assicurò
quale il Papa tornava al che il suo predecessore
Laterano dopo aver venisse omesso dalle
celebrato messa in San registrazioni storiche e
Pietro: nei pressi della che il nome papale che Giovanna assunse
basilica di San Clemente, la folla si strinse venisse in seguito utilizzato da un altro
attorno alla papessa a cavallo, tanto da far papa (così fu per Giovanni VIII, registrato
imbizzarrire la bestia, infastidita, che quale pontefice dal 872 al 882).
disarcionò Giovanna facendola stramazzare
a terra. Questo incidente la indusse ad un Come per tutte le leggende, elementi della

21
realtà storica si confondono col mito. cronologia e nelle biografie dei papi.
Un aspetto che inficia la veridicità della La papessa Giovanna venne citata anche da
storia è il fatto che non vi sarebbero fonti Sigiberto di Ghembloux, un monaco morto
ad essa coeve, ovvero del IX secolo: dal nel 1112, autore della Chorographia.
periodo in cui Giovanni VIII fu eletto papa e Persino il Boccaccio si interessò della
la comparsa del primo documento riguardo vicenda: verso la fine della sua vita, scrisse
alla papessa, trascorsero ben quattro secoli. un'operetta in latino, De claris mulieribus,
Inoltre, parecchi scritti sono apocrifi e nella quale tracciò i ritratti di più di cento
sovente i brani sarebbero interpolazioni. Le donne che ebbero un ruolo importante nel
uniche fonti attendibili dunque risalirebbero mondo classico e cristiano. Uno di questi
appunto al XIII secolo. ritratti è dedicato a una certa Giovanna
L'unica cosa che certa è che l'intera vicenda Angelica papessa, la quale era una giovane
non fece che intersecarsi con la tradizione tanto desiderosa di studiare che si vestì da
alquanto diffusa, che pone in stretta maschio e seguì un monaco che partiva per
relazione la nascita dell'Anticristo a tutte l'Oriente. Quando il monaco morì, lei,
quelle narrazioni esprimenti valori intenzionata a non tornare alla grama vita
fortemente trasgressivi e peccaminosi, riservata alle donne della sua epoca, decise
nonché alle correnti anticlericali e avverse di correre il rischio e vestì gli abiti monacali
al potere temporale e alla ricchezza della del maestro. Ben presto si distinse fra gli
Chiesa dell‟epoca. altri monaci per sapienza e cultura
Gli studiosi, infatti, teologica, tanto che in
ritengono che il occasione del conclave per
personaggio della Papessa l'elezione del nuovo
Giovanna sia stato ispirato pontefice la scelta cadde
dalla presenza di alcune proprio su di lei. In seguito
donne viziose presenti ed la storia andò come in
influenti nel secolo X precedenza riportato.
presso la sede papale. Una
di esse, la più celebre, fu La prima registrazione
Marozia, appartenente ad compiuta della leggenda
una potente famiglia appare per la prima volta
aristocratica di Roma, nei testi attorno al 1240 e
quella dei conti di Tuscolo. 1250 della "Cronaca
Quello fu un periodo molto Universale di Metz"
buio per il Papato, tanto attribuita al domenicano
che viene appellato “Epoca Giovanni de Mailly. Egli
della Pornocrazia”, per scrisse:
significare che il potere «Si tratterebbe di un papa
era nelle mani delle cortigiane. Marozia o piuttosto di una papessa, perché era
riuscì a far eleggere papa suo figlio, con il donna. Travestendosi da uomo in virtù
nome di Giovanni XI, il cui padre era inoltre dell'integrità del suo ingegno, divenne
Papa Sergio III (904-911), esercitando su prima notaio della curia, poi cardinale ed
di lui notevole influenza. E‟ possibile, infine papa. Un giorno che montò a cavallo
dunque, che per scherno venisse chiamata diede alla luce un bambino e
“papessa” con il nome del papa al immediatamente la giustizia romana lo fece
femminile, ossia Giovanna, perché in realtà legare per i piedi e attaccare alla coda di un
era lei a fare le scelte che spettavano al cavallo; fu trascinato, lapidato dal popolo
pontefice. per mezza lega e seppellito nel luogo in cui
morì. Qui venne posta un'iscrizione: Pietro,
Il primo storico ad occuparsi della papessa Padre dei Padri, rendi Pubblico il Parto della
Giovanna fu Mariano Scoto (1028- Papessa. Sotto il suo pontificato fu istituito
1086), benedettino, teologo e matematico, il digiuno delle Quattro tempora che fu
autore di una Cronaca, nella quale scrisse chiamato digiuno della papessa».
che, nell'anno 854 morì Leone IV e a lui Un altro domenicano, Martino il polacco o
successe Giovanna, donna, per due anni, “Polono” (ovvero in una versione ritoccata
cinque mesi e quattro giorni. Questa fonte della sua “Chronica de romanis pontificibus
sarebbe però inattendibile, poiché et imperatori bus” risalente poco dopo il
presenterebbe una serie di errori nella 1260), diede forma così al racconto,

22
chiamando la papessa Giovanni l'inglese e Blondel, storico e pastore protestante della
datando il suo pontificato 854-856: metà del Seicento. Blondel, attraverso
«La Papessa, venendo dal Laterano verso S. un'analisi dettagliata delle affermazioni e
Pietro nella strada che conduce al Colosseo delle tempistiche suggerite, argomentò che
stretta dalle angustie del parto partorì in nessun evento di questo tipo poteva essere
mezzo alla strada. La memoria di lei avvenuto. Tra le prove che discreditano la
scolpita su pietra esiste ancora oggi. E quel storia sottolinea:
vicolo fu detto vicolo della Papessa. Essa in - la tradizionale processione papale di
verità venne subito deposta; vestita d'abito Pasqua non passava nella strada dove la
monacale visse in penitenza finché suo presunta nascita sarebbe avvenuta;
figlio divenne vescovo di Ostia. Sentendosi - non esiste alcun documento d'archivio su
poi prossima alla morte ordinò di essere un tale evento;
seppellita nel luogo stesso in cui aveva - papa Leone IV (santo) regnò dall'847 fino
partorito: la qual cosa però non volendo alla sua morte nell'855 (e papa Benedetto
permettere suo figlio, trasportato il corpo III gli succedette nel giro di settimane),
presso Ostia lo tumulò con onore in una rendendo impossibile che Giovanna avesse
chiesa più grande». regnato dall'853 all'855.
Il romanista Cesare d'Onofrio, citando
Martino Polono, scrive: Concludendo, gli storici concordano in
«Dopo Leone IV, Giovanni Anglico, nato a generale che la storia della papessa
Magonza, fu papa 2 anni, 7 mesi e 4 giorni, Giovanna sia una satira essenzialmente
morì a Roma, la sede resto vacante un anti-papale.
mese. Costui, secondo quanto si racconta, Ciò che potrebbe aver preso avvio come
fu femmina; ancora adolescente da un suo irrisione da presentare nei carnevali di tutta
innamorato fu condotta ad Atene vestita Europa, finì per essere una realtà accettata,
d'abiti maschili. Qui trasse tanto profitto tanto da comparire anche in alcuni elenchi
nelle diverse scienze che nessuno le stava di Papi (ad esempio nel Duomo di Siena,
alla pari, fino al punto che qualche tempo dove la sua immagine appare tra quella dei
dopo a Roma, tenendo lezioni sulle tre veri pontefici). La leggenda acquisì
discipline, per discepoli ed uditori ebbe supporto anche a causa della confusione
grandi maestri. E dato che nell'Urbe essa sull'ordine dato ai papi di nome Giovanni, il
godè di si grande reputazione, per i suoi nome di papa più usato, dato anche ad
costumi e per la sua scienza, all'unanimità alcuni antipapa, così da rendere incerti
fu eletta papa. Ma, durante il pontificato fu quali numeri appartenessero ai veri papa
resa incinta da un suo familiare. Non Giovanni.
conoscendo il tempo del parto, mentre era
diretta da S. Pietro verso il Laterano,
trovandosi pressata (dalla folla) partorì tra
il Colosseo e la chiesa di S. Clemente,
quindi morì e qui stesso, come si racconta,
fu sepolta. E dato che il pontefice
(arrivando in questo punto) sempre compie
una deviazione, da moltissimi si crede che
ciò egli faccia per detestazione di quel fatto.
Questa Papa non viene posto nel catalogo
dei santi pontefici a causa del suo sesso
femminile».
Ben più "definitivo" e popolare divenne tale
leggenda alla pubblicazione dell'influente
"Cronaca di papi ed imperatori" del
domenicano Martino di Troppau, secondo la
quale a papa Leone IV succedette tale
Giovanni Anglico che governò la Chiesa per
due anni circa e che in realtà era una
donna.

Il mito della papessa Giovanna fu


totalmente screditato dagli studi di David

23
La Passione di Cristo e la Il Misterioso Dio Serapide
Passione dell’Anticristo di Fulvio Mocco e Phileas Gage
Di Marco Moretti

I Romani pensavano che i Cristiani fossero


http://antikosmikos.splinder.com/ solo una delle tante sette di
Galilea, sovversive, ma tollerate se
Fratelli carissimi, come voi ben sapete, due rispettavano l'idea imperiale, ma è curioso
sono i Princìpi Principiali, che fanno capo a che gli adoratori di Serapide siano stati
Cristo e a Belial. Come disse Giovanni di assimilati ad essi, se hanno persino
Lugio, Dottore della Chiesa Catara di ammazzato San Marco venuto a predicare
Desenzano, che aveva l'Ordine di in Egitto, a quanto dice De Rachewiltz.
Dragovitsa, non ci fu mai patto o accordo Le raffigurazioni del dio Serapide sembrano
tra il Figlio di Dio e il Figlio di Satana. E' ricordare Gesù, per i capelli alla nazarena, e
così necessario distinguere le si potrebbe immaginarlo come un volto
manifestazioni divine da quelle diaboliche. poco chiaro di Cristo, sul tipo dello Zeus
Come è scritto nel Vangelo, testo dualista e Infero o dell‟Osiride Nero, poi assimilato,
anticosmico per eccellenza, non si possono nell‟Egitto tolemaico, appunto proprio al dio
servire assieme due Padroni: si apprezza Serapide, e che avrebbe spaventato i primi
l'uno e si disprezza l'altro, per necessità cristiani.
intrinseca. Ma ora mi domando: a chi si può
applicare la definizione di doppiezza e di
ipocrisia? Ai Farisei, ossia ai Prìncipi della
maligna Chiesa Romana. Infatti tale
Congrega di Satana che strombazza di
essere la sola interprete e rappresentante
del Vangelo, poi pratica tutto l'opposto della
Legge di Dio: accumula proprietà su
proprietà, casa su casa, eredità su eredità,
e con queste sostanze accresce il suo
potere mondano, materialista, pretendendo
di dettare la sua volontà sulle genti.
Estende i suoi artigli e i suoi tentacoli sulla
politica e sulle banche, negando alla radice
la Parola di Cristo, che disse di separare Dio
da Cesare. Queste cose sono sotto gli occhi
di tutti, chiunque le può vedere. Eppure
accade sempre che le masse non
comprendano ciò che hanno davanti. La
stessa ragione si paralizza quando si parla
della Chiesa del Male, che ha sede in
Vaticano. Eppure le evidenze sono
innumerevoli, e durano ormai da molti
secoli di iniquità e di barbarie. Non ci sono
alternative: o si crede in un testo sacro e si
ripudia il potere che agisce in
contraddizione con esso, oppure si deve
ammettere di adorare grettamente ogni
ingiustizia promossa dalle organizzazioni del Da dove proviene, nelle immagini di
mondo. Così nessuno potrà dirsi in buona Serapide, l'idea dei capelli lunghi? Forse
fede, se aderirà scientemente a un potere erano visti come i raggi solari delle aureole
temporale che pratica l'ipocrisia e agisce pagane? Serapide, tuttavia, aveva ben poco
di solare.
per conseguire il Male. omana.

24
A pag. 73 di "From fetish to God in ancient pressi dell‟antica Edessa, oggi Urfa (e da
Egypt" di E. A. Wallis Budge (Oxford qui una parte passò, nei secoli seguenti, al
University Press, Londra 1934, poi mondo islamico).
Dover), c'è un' illustrazione del
dio Searapide (Asar-Hap) proveniente da un Come scrive E. Zolla in “Archetipi” (Marsilio,
rilievo di Meroe. Nessuna testa Venezia 2002): "Settimio Severo e
taurina, volto umano, copricapo Caracalla si presentarono come emanazioni
osiriaco, niente capelli, corti o lunghi, e di Serapide-Sole, il cui tempio sorse sul
invece una barba e un' aria grave, forse per Quirinale. Un giorno Caracalla notificò al
questo sarà poi identificato con uno Zeus Senato che gli era entrato in corpo
infero, con Ade o Asclepio. Hap o Hep è Alessandro Magno"...
però anche il dio del Nilo e quindi Serapide Non a caso Alessandro Magno, scrive
poteva essere un dio "sommovitore" di sempre Zolla, “aveva ottenuto la
acque sotterranee o del Nilo Celeste. Non consacrazione imperiale egizia, iranica e
tutti sono d'accordo sull'identificazione forse ambìto a quella vedica. Si era
Serapide = User (Osiride) + Apis; c'è chi tramutato in cornuto figlio di Ammone in
sostiene che in origine fosse un dio marino Egitto, con riti che parvero inesplicabili ai
asiatico importato da Tolomeo I, Shar- suoi laici greci. Fece suoi il fuoco sacro di
Apshu, analogo ad Ea. Dario, e di lui sposò la figlia e uccise
l'assassino, assumendo così il carisma
In realtà, sembra che ai tempi dell‟assalto iranico. In figura di Dioniso ebbro, ora
cristiano al Serapeo di Alessandria e soave ora omicida, invase l'India, ma il
relativa distruzione di uomini e libri, rajasuya, la consacrazione vedica che
comandato dall‟arcivescovo Teofilo (391 trasforma un re in embrione e primizia del
d.c.), il luogo fosse, sì, frequentato da cosmo e quindi in Imperatore, non seppe
cristiani, però di dottrina gnostica (Francis carpire".
Legge, Forerunners and Rivals of Zeus Ammone era il corrispondente
Christianity, From 330 B.C. to 330 grecizzato del dio criocefalo Amon, da qui le
A.D.,1914); dunque non assimilabili corna nell‟iconografia consueta di
esattamente alle idee che confluiranno nella Alessandro, iniziato a quel dio nell‟oasi di
cristianità cattolica. Siwa, in mezzo al deserto.

Nel Serapeo di Alessandria, erano Una curiosità diversa: nella perduta


conservate copie dei testi presenti nella biblioteca di Alessandria si trovava la
celebre biblioteca, all‟interno gigantesca “Storia del mondo” di Beroso,
del Museo, sorto attorno al 280 a.C. I rotoli che conosciamo ormai solo dai frammenti di
di pergamena del Serapeo, a differenza di Eusebio da Cesarea ed altri. Essi narrano di
quelli del Museo, erano accessibili al strane creature anfibie, gli Apkallus, che
pubblico, non avrebbero visitato la terra da altri mondi,
solo agli specialisti. Le opere della biblioteca portandovi la loro scienza. Anche i Dogon,
furono catalogate, attorno al 250 d. C., da la tribù del Mali, ha leggende analoghe
Callimaco riguardanti creature anfibie provenienti da
di Cirene: si tratta dei “Cataloghi delle Sirio. Realtà o leggenda, tutto ciò è andato
persone perduto nell‟incendio del 646 d.C.
eminenti in ogni campo del sapere”, in 120
rotoli di E' molto probabile che il porto di Canòpo,
papiro (si calcola che il Museion contenesse dove si trovava il Serapeum, fosse legato
circa 500 mila rotoli; 40-50 mila nel all'apparizione dell' omonima stella, la più
Serapeo). Va detto, però, che dopo il III brillante del cielo dopo Sirio, cioè alla sua
secolo d. C dell‟originale biblioteca di levata eliaca sull'orizzonte locale nel
Alessandria rimaneva ben poco: il Museion periodo tolemaico. Canòpo, come si sa, era
subì infatti numerosi incendi, soprattutto il pilota della nave di Menelao, morto per un
durante le incursioni di Giulio Cesare e morso di cobra proprio in quella
Aureliano. C‟è chi sostiene che il colpo di località. Curiosamente, nell'Alessandria
grazia fu inferto alla fine del IV secolo d.C. greco-romana, c'erano due vie
Quel poco che è rimasto lo si deve alla cura perpendicolari che s'incrociavano, la via
di qualche benefattore, che fece trasportare Canopica e quella di Serapide.
i rotoli a Costantinopoli o ad Harran, nei

25
Per quel che ne sappiamo, il Serapeum di aIl Monofisismo e la
Alessandria e la statua di Serapide, già
visitate dall'ammirevole Adriano, fecero poi Cristologia Gnostica
una brutta fine ad opera del patriarca di Massimo Cogliandro
Teofilo, come accennato. Dopo i pagani,
con Cirillo, fu la volta degli Ebrei ad essere
perseguitati dai Cristiani, quasi a favorire
un secondo esodo. Malgrado ciò, al Cairo,
vicino alla chiesa di S. Sergio (Abu Sarga)
si trova ancora una sinagoga che ospita la tana che strombazza di essere
più antica Torà della storia... (cfr. J. L. Premessa
Bernard, "Histoire secrète de L' Egypte",
Albin Michel, Paris 1983).
Questa chiesa di S. Sergio ha una cripta La teologia monofisita è nata nella prima
dove secondo la tradizione si sarebbe metà del V° secolo dal tentativo del monaco
fermata la Sacra Famiglia nella sua bizantino Eutiche di inserire gli elementi
misteriosa fuga in Egitto; oggi però è per lo fondamentali della cristologia gnostico-
più sommersa dalle acque del Nilo. Quanto manichea in uno scheletro teologico di tipo
invece al Serapeum più famoso, quello di “ortodosso”.
Saqqara, con un sarcofago del modesto I monofisiti, al pari dei più antichi maestri
peso di settanta tonnellate, è gnostici del II°-III° secolo (penso in
un sotterraneo solitario degno particolare a Valentino, Apelle e Marcione),
d'essere visitato, proprio perché i turisti lo affermavano sostanzialmente che in Cristo
snobbano del tutto... vi è una sola natura, quella divina.
La derivazione della cristologia monofisita
da quella gnostica balza immediatamente
Abbiamo accostato all‟inizio Serapide all‟ agli occhi se riportiamo alla mente certi
Osiride Nero; questi aveva un culto che si passi del De carne Christi di Tertulliano, in
celebrava a Denderah, in una cripta, più cui l‟antico polemista cattolico ha descritto
precisamente sotto l‟ottava cappella della gli elementi fondamentali della cristologia
cripta Sud, uno strettissimo budello di gnostica.
pietra nera dove sono descritte le ere
dell‟umanità. Un uomo cosmico, gigantesco,
solleva un loto chiuso che racchiude il
serpente del tempo sacro. Si nota l‟asse del La cristologia gnostica
mondo, o pilastro Ded, dotato di braccia,
per indicare che la coscienza umana era
ancora in sintonia coi processi cosmici. In
un graffito successivo le braccia sono Tertulliano ci rivela come già Valentino,
sparite, la coscienza umana essendosi senza dubbio il più grande dei maestri
oscurata, e restano solo quattro piani. Il gnostici del II° secolo, avesse posto il
loto si è ormai aperto, e il serpente del problema della natura essenzialmente unica
tempo, profano e non più sacro, inizia e spirituale di Cristo:
ormai a svolgere le sue spire. S

Anche Valentino, nella sua privilegiata


condizione di eretico, si è immaginato che
la carne di Cristo sia composta di spirito
(Tertulliano, De Carne Christi, XV, 1).

Per Valentino, Cristo ha un‟unica natura,


quella spirituale, ma bisogna tenere
presente che nella teologia gnostica lo
spirito divino è solo un modo di essere della
carne:

26
Girando attorno a una mola un asino fece
cento miglia; quando fu sciolto si trovò
ancora allo stesso posto. Certi uomini
Tu dici: “Lo Spirito è nella carne, e anche camminano molto, ma non arrivano mai da
questa luce è nella carne”. Anche il logos è nessuna parte; quando per loro giunge la
nella carne, poiché qualunque cosa tu sera non vedono né città né villaggio né
menzioni, non menzioni nulla fuori della creazione né natura né forza né angelo.
carne (Vangelo di Filippo, 57, 10). Miserabili, hanno sofferto invano (Vangelo
di Filippo, 63, 10 – 20)

I valentiniani del ramo occidentale sono Tertulliano, pur non riuscendo a capire il
giunti ad affermare apertamente che anche sottile significato esoterico che si cela dietro
l‟anima di Cristo era composta di carne: la cristologia gnostica, ci ha lasciato un
quadro abbastanza preciso del modo
distorto in cui venivano interpretate dalla
Grande Chiesa le giustificazioni teologiche
Mi rivolgo, ora, a quegli altri, non meno che i seguaci di Valentino portavano a
saggi ai loro propri occhi, secondo i quali la favore della radicale cristologia monofisita
carne di Cristo sarebbe composta di anima, del loro maestro:
poiché l‟anima sarebbe divenuta carne.
Anche la carne, di conseguenza, è divenuta
anima, e come la carne è composta di
anima, così l‟anima è composta di carne Mi è capitato di leggere, infatti, negli scritti
(Tertulliano, De carne Christi, X, 1). di un appartenente al gruppuscolo di
Valentino, che essi, in primo luogo, si
rifiutano di credere che Cristo sia stato
formato da una sostanza terrestre ed
Naturalmente, lo spirito di Cristo umana. Temono che il Signore venga a
rappresenta qui lo spirito degli uomini trovarsi in una condizione inferiore agli
pneumatici, cioè di quegli uomini che hanno angeli, che non sono costituiti di carne
una coscienza chiara e immediata della terrestre; inoltre se la sua carne fosse
sostanziale immanenza dell‟Assoluto nella simile alla nostra, dovrebbe nascere
realtà che li circonda e nella loro stessa necessariamente non dallo spirito né da
realtà di uomini … Dio, ma dalla volontà dell‟uomo.
Gli uomini psichici, cioè gli uomini comuni, (I valentiniani dicono:) “Che dire, dunque,
al contrario, diventano in grado di mutare la delle parole della Scrittura: non dalla
propria natura da “carnale” in “spirituale” o corruzione, ma dalla incorruttibilità? E
“pneumatica” solo mano a mano che perché la nostra carne, se è simile alla sua,
prendono coscienza della sostanziale non viene anch‟essa assunta,
immanenza dell‟Assoluto in ogni aspetto immediatamente in cielo? Così infatti è
della realtà. Tuttavia, solo raramente gli stato della carne di Cristo. O per qual
psichici giungono ad un tale grado di motivo la sua carne, se è simile alla nostra,
pienezza (“pleroma”), cioè di comunione non si è ugualmente dissolta nella terra?”
spirituale con l‟Assoluto, da divenire degli (Tertulliano, De Carne Christi, XV, 3)
esseri totalmente pneumatici, cioè
completamente liberi dai legami con il
mondo sensibile. L‟uomo psichico è
destinato ad un irrisolvibile dualismo tra la La cristologia monofisita
sua natura “carnale”, cioè legata al
contingente e al molteplice, e la sua natura
“pneumatica”, determinata dalla perenne
tensione che egli sente verso l‟Assoluto. La presenza di una certa continuità tra i
La maggior parte degli psichici giunge fino principali temi della cristologia gnostica e
alla morte cercando inutilmente una quelli della teologia monofisita del V°-VI°
soluzione a questa contraddizione: secolo dimostra che la tesi secondo cui
Eutiche si sarebbe limitato a “difendere la
dottrina cirilliana della unica 'natura' senza

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capirla, interpretandola fondamentalmente “eretico” di tutta la
letteralmente=un‟unica natura incarnata del teologia bizantina anteriore e citava a titolo
Dio logos” (Mario Maritano) è totalmente di esempio la dottrina sulla resurrezione del
priva di fondamento e che invece si è patriarca di Costantinopoli Eutichio, che
limitato ad inserire la dottrina gnostica affondava le proprie radici nella teologia di
dell‟unica natura di Cristo all‟interno del tipo gnostico di Marcione:
sistema teologico della Grande Chiesa
senza probabilmente riuscire a cogliere
tutte le implicazioni di fondo che questa
scelta comportava dal punto di vista della Ed io a lui: “Bisogna bruciare col cauterio
teologia politica. proprio quel membro in cui regna il morbo!
Il monofisismo gnostico aveva una lunga Da voi trassero tutte le eresie, e presso di
tradizione alle proprie spalle ed è difficile voi attecchirono; da noi, invece, cioè
credere che nella prima metà del V° secolo, occidentali, furono soffocate, da noi furono
quando ancora sopravvivevano numerose spente! Non annoveriamo fra i sinodi quelli
comunità gnostiche e manichee, che di Roma o di Pavia, quantunque siano stati
affermavano appunto l‟unicità della natura frequentati.
di Cristo e che erano violentemente Infatti il chierico Romano, che poi divenne
accusate di eresia anche per questo, un papa universale Gregorio, da voi chiamato
teologo anche solo di media levatura come Dialogo, liberò il patriarca eretico di
Eutiche potesse essere indotto in Costantinopoli, Eutichio, da un‟eresia di tal
confusione. genere. Eutichio diceva, e non soltanto lo
In realtà, Eutiche ha tratto le linee diceva, ma l‟insegnava anche, lo gridava e
fondamentali della propria cristologia dai l‟andava scrivendo, che noi nella
sistemi teologici delle comunità gnostiche di resurrezione avremmo assunto non quella
ambiente costantinopolitano, mentre i suoi carne che abbiamo in vita, ma un‟altra
seguaci e i più tardi teologi monofisiti si fantastica: ed il libro suo, assertore di
sono basati soprattutto sullo studio della questo errore, fu giustamente bruciato da
cristologia manichea. Gregorio” (Liutprando, La relazione di
La tesi dell‟influenza decisiva esercitata un‟ambasceria a Costantinopoli)
dalla cristologia manichea sullo sviluppo
della teologia monofisita successiva alla
morte di Eutiche trova un‟evidente
conferma in fonti attendibili come l‟anonimo La teoria della resurrezione di Eutichio
autore del libro intitolato “Dottrina dei Padri prende le mosse dalla cristologia di
sull‟Incarnazione del Verbo” e Anastasio il Marcione.
Sinaita, ambedue della fine del VII° secolo, Chi parte dalla negazione della nascita,
che hanno affermato apertamente che i morte e resurrezione corporea di Cristo,
teologi monofisiti hanno attinto gli elementi naturalmente non può non giungere alla
principali della propria cristologia dalla negazione della possibilità della
lettura dei libri manichei e, in particolare, resurrezione corporea di tutti gli esseri
delle Lettere di Mani. umani alla fine dei tempi.
Tutto questo dimostra ancora una volta che Marcione per negare l‟incarnazione di Cristo
non si può parlare di una radicale scriveva:
discontinuità tra il pensiero teologico delle
comunità gnostiche del II°-IV° secolo e
quello delle cosiddette “eresie cristologiche”
dei secoli successivi, perché queste ultime Ma proprio per questo non posso credere
sono nate in un ambiente culturale come che Dio sia realmente divenuto uomo,
quello bizantino che, anche nei momenti di passando addirittura attraverso la nascita e
maggiore repressione nei confronti delle prendendo un corpo di carne. Colui che non
comunità che professavano dottrine conosce fine non può conoscere
dualiste, non ha mai cessato di esprimere mutamento, poiché il mutarsi in altro pone
una cultura e una religiosità latente di tipo fine a ciò che si era (Tertulliano, De carne
gnostico. Christi, III, 4).
Liutprando, vescovo di Cremona, ancora nel
X° secolo rinfacciava all‟imperatore romano
d‟Oriente Niceforo il carattere

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“È inconcepibile, per Marcione, che il Cristo a Bisanzio sono stati trasmessi per circa un
possa essersi rivestito di questa carne, millennio testi come il Corpus Hermeticum,
creata dal Dio malvagio da cui viene a che sono sorti in un ambiente culturale
liberarci: non può avere, dunque, che una dominato dalle idee proprie della Gnosi
semplice apparenza di carne” (Claudio Cristiana.
Micaelli).
Ecco come Tertulliano descrive
polemicamente la “carne fantastica” di cui
parla Marcione: Conclusioni

Credimi, ha preferito senz‟altro nascere La cristologia gnostica è monofisita nel


piuttosto che mentire contro se stesso, senso che essa ritiene che Cristo, lo
portando una carne compatta ma priva di gnostico per eccellenza, da un punto di
ossa, solida ma senza muscoli, sanguinante vista fisico sia stato un uomo come tutti gli
ma senza sangue, vestita ma senza tunica, altri, cioè costituito di carne e di ossa, ma
affamata ma senza fame, e che per di più che contemporaneamente la sua natura
mangiava senza denti e parlava senza fosse esclusivamente spirituale, cioè
lingua, tanto da ingannare le orecchie di totalmente pervasa dal senso dell‟Assoluto.
tutti con una fantomatica parvenza di voce. La cristologia di Eutiche e dei suoi seguaci
Fu dunque un fantasma anche dopo la trasforma la cristologia gnostica, che è una
resurrezione, quando invitò i discepoli a forma di antropologia, nell‟asse portante di
esaminare le sue mani e i suoi piedi, una nuova religione di tipo alienante, che
dicendo: “Guardate, sono proprio, perché conducendo alla negazione della storicità di
uno spirito non ha delle ossa, come voi Cristo, la cui natura è intesa come “divina”
vedete che io ho” (Tertulliano, De carne nel senso ortodosso del termine, conduceva
Christi, V, 9). alla negazione della legittimità della
successione apostolica rivendicata dalla
burocrazia clericale di ambiente romano.
Una teologia politica di questo genere si
Eutichio, dopo aver letto gli scritti di adattava perfettamente alle necessità della
Marcione, che evidentemente nel VI° secolo aristocrazia burocratica di Stato bizantina,
dopo Cristo circolavano ancora a che vedeva nella burocrazia clericale
Costantinopoli, è giunto alla conclusione cattolica un settore della classe sociale
che alla fine dei tempi gli uomini non dominante estremamente irrequieto e
risorgeranno nella carne che avevano in pericoloso per la sopravvivenza dello stesso
vita, ma in un nuovo tipo di carne, una sistema di rapporti sociali di produzione
carne resa spirituale dalla conoscenza tardo-antico su cui da secoli essa fondava la
(Gnosis) dei sacri misteri. propria stessa esistenza in quanto classe
Il carattere plastico di “questo nuovo tipo di sociale dominante.
carne”, polemicamente descritto in maniera
caricaturale da Tertulliano, ritorna in tutta Roma, 8-3-2001
l‟iconografia bizantina del VI°-X° secolo. http://digilander.libero.it/maximusmagnus/
Tutto questo dimostra ancora una volta che Gnosi/eutiche.htm
non si può parlare di una radicale
discontinuità tra il pensiero teologico delle
comunità gnostiche del II°-IV° secolo e
quello delle cosiddette “eresie cristologiche”
dei secoli successivi, perché queste ultime
sono nate in un ambiente culturale come
quello bizantino che, anche nei momenti di
maggiore repressione nei confronti delle
comunità che professavano dottrine
dualiste, non ha mai cessato di esprimere
una cultura e una religiosità latente di tipo
gnostico. La veridicità di questa tesi trova
una prova ulteriore nella stessa cura con cui

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