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Europa occidentale

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L'Europa occidentale è principalmente un concetto socio-politico
coniato e utilizzato durante la Guerra fredda. Tale espressione identifica
in particolare i Paesi europei del primo mondo, la distinzione rispetto
all'Europa Orientale ha carattere principalmente economico, politico e
religioso piuttosto geografico. Queste definizioni sono però soggette a
fluttuazioni storiche, il che rende mutevole la definizione di oriente e
occidente.

Oggi il termine Europa occidentale ha meno a che fare con la geografia e


più con l'economia. Il concetto è anche comunemente associato con la Europa occidentale
democrazia liberale, il capitalismo e anche con l'Unione europea. La
maggior parte dei paesi della regione condividono la cultura occidentale e
molti hanno legami politici ed economici con il Nord e il Sud America e con l'Oceania. In aggiunta, la Scandinavia, nel
Nord Europa, è comunemente associata alla socialdemocrazia e rimane neutrale durante le dispute internazionali.

In alternativa, Europa occidentale è anche una subregione geografica dell'Europa che è ancora più restrittiva di
quanto detto in precedenza e, come definito dalle Nazioni Unite, comprende i seguenti 11 stati:

Austria

Regno Unito
Belgio
Francia
Germania
Italia
Liechtenstein
Lussemburgo
Monaco La definizione di regione continentale utilizzata dalle
Paesi Bassi Nazioni Unite.
Svizzera

Indice
L'Europa prima della Guerra Fredda
L'Europa divisa in due blocchi dalla Guerra
Fredda
Europa Orientale
Europa occidentale
Turchia
Sviluppi politici recenti e Europa occidentale
moderna
Voci correlate
Altri progetti

L'Europa prima della Guerra Fredda


All'inizio del XX secolo, erano presenti due principali alleanze sullo scacchiere politico d'Europa: gli Imperi centrali e
la Triplice intesa. Nel 1914, questi due blocchi si confrontarono nella prima guerra mondiale.

La Triplice Intesa, anche conosciuta come Potenze Alleate (Impero britannico, Italia, Francia e USA, mentre l'Impero
russo si ritirò nel 1917), sconfisse gli Imperi Centrali (Germania, Austria-Ungheria e Impero ottomano). I tre membri
principali delle Potenze centrali persero anche le loro dinastie monarchiche, che furono obbligate ad abdicare e furono
mandate in esilio. I sistemi politici di questi paesi furono trasformati in repubbliche e furono obbligati ad accettare i
termini del Trattato di Versailles. L'Impero russo, ora divenuto Unione delle repubbliche socialiste sovietiche, stipulò
una pace separata con gli Imperi Centrali con il Trattato di Brest-Litovsk.

Il Trattato di Versailles impose la responsabilità del conflitto ai paesi perdenti, che subirono la perdita di territori e il
pagamento di ingenti danni di guerra. Tutto questo portò alla rabbia della popolazione e alla mancata accettazione dei
regimi post-bellici. Lo scontento generale fu utilizzato da Adolf Hitler per la sua scalata al potere: in molti dei suoi
discorsi il dittatore denunciava il Diktat von Versailles - "il diktat di Versailles". Questa fu una delle cause scatenanti
la seconda guerra mondiale.

L'Europa divisa in due blocchi dalla Guerra Fredda


Durante gli stadi finali della seconda guerra mondiale, il futuro
dell'intera Europa era stato deciso dagli Alleati durante la
Conferenza di Jalta, con il Primo Ministro del Regno Unito
Winston Churchill, il Presidente degli USA Franklin Delano
Roosevelt, e il dittatore dell'Unione Sovietica Josif Stalin. L'Europa
post-bellica si dovrebbe dividere in due sfere principali: il blocco
occidentale, principalmente sotto l'influenza degli Stati Uniti, e il
blocco orientale (comunista), dominato dall'URSS. Con l'inizio
della Guerra Fredda, l'Europa fu divisa dalla Cortina di ferro, una
linea che correva da Trieste fino al Mare del Nord e che divideva le
due aree di influenza. Alcuni paesi erano ufficialmente neutrali
(Movimento dei Non-Allineati), ma questi erano classificati a
seconda dei loro sistemi politici ed economici.

L'Europa occidentale fu principalmente


Europa Orientale definita durante la Guerra fredda: la cortina
di ferro la separava dai Paesi del Patto di
L'Europa Orientale era composta da tutti i paesi occupati Varsavia
dall'esercito dell'Unione Sovietica sin dalla liberazione
dall'occupazione tedesca o dai regimi fascisti. A questi fu unita la
Repubblica Democratica Tedesca (RDT), che rappresentava le zone di occupazione sovietica della Germania. Per
ordine di Stalin, in tutti questi paesi furono istituiti regimi comunisti che, sebbene formalmente indipendenti, erano
in realtà fortemente limitati nell'autonomia. la Jugoslavia e l'Albania, paesi comunisti che erano indipendenti
dall'URSS, appartenevano per convenzione anche al blocco orientale.

La maggior parte di questi paesi era unita dal Patto di Varsavia (militare) e dal suo gemello economico
COMECON, i cui ruoli predominanti spettavano all'Unione Sovietica (che allora comprendeva anche Estonia,
Lettonia, Lituania e Ucraina). Gi altri paesi dominati dall'URSS erano la RDT, la Polonia, la Cecoslovacchia,
l'Ungheria, la Bulgaria e la Romania.
La Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia (nata dopo la seconda guerra mondiale e smembrata nel 1991)
non faceva parte del Patto di Varsavia. anche se presentava un regime comunista, era indipendente dall'URSS,
anche se, per le condizioni politiche, è considerata come facente parte del blocco comunista.
L'Albania era indipendente dall'Unione Sovietica e preferì allearsi con la Cina; nonostante questo, aveva un
regime comunista e pertanto era considerata parte del blocco comunista.

Europa occidentale
L'Europa occidentale era composta dai paesi liberati dagli Alleati occidentali (USA, Canada, Regno Unito etc.)
dall'occupazione tedesca, dai paesi liberatori stessi più l'Italia (una ex-Potenza dell'Asse che si era arresa ed era stata
occupata dagli Alleati) e la Repubblica Federale Tedesca, formata dalle tre zone di occupazione inglese, francese e
statunitense.

Gli altri Paesi che si unirono alla NATO, all'UE o all'EFTA divennero in seguito parte dell'Europa occidentale.

Quasi tutti i paesi dell'Europa occidentale ricevettero assistenza economica dagli Stati Uniti, secondo il Piano
Marshall.

In dettaglio:

il Regno Unito e la Francia, vincitori della seconda guerra mondiale


i Paesi Bassi, il Belgio e il Lussemburgo, Paesi che erano stati occupati dalla Germania nazista e in seguito
liberati
la RFT, formata dalle tre zone di occupazione inglese, francese e americana
l'Italia, una ex-Potenza dell'Asse che si era arresa agli Alleati
la Repubblica d'Irlanda, che si rese indipendente negli anni venti dal Regno Unito. Rimase neutrale nella guerra e
non fu mai invasa. Non si unì mai alla NATO, ma aderì all'UE nel 1973. È considerata parte dell'Europa
occidentale.
i paesi che erano sottoposti a dittature (Portogallo, Spagna e Grecia) diventarono democrazie parlamentari nella
metà degli anni settanta. I primi due sono situati nella regione geografica dell'Europa sud-occidentale, mentre
l'ultimo si trova a sud-est. Tutti questi si sono uniti alla NATO e all'UE.
i Paesi del Nord furono un caso anomalo. La Danimarca e la Norvegia erano state conquistate dalla Germania
nazista. La Svezia era rimasta neutrale, e mentre la Finlandia era stata alleata delle Potenze dell'Asse contro
l'Unione Sovietica, era stata sconfitta ma mai conquistata e occupata. Il trattato di pace tra Finlandia e URSS
decise la cessione di alcuni territori della prima all'URSS, decise la non partecipazione finlandese alla NATO e
impose relazioni amichevoli tra i due stati. Nonostante questo, tutti questi Paesi del Nord sono considerati come
facenti parte dell'Europa occidentale.
l'Austria e la Svizzera sono anch'esse un caso a parte. L'Austria era stata annessa dalla Germania nazista con
l'Anschluss prima della guerra, mentre la Svizzera era sempre rimasta neutrale; dopo la seconda guerra
mondiale entrambe rimasero neutrali. In seguito, l'Austria si unì all'EFTA e all'UE ma non alla NATO.
gli stati insulari dell'Islanda, Malta e Cipro sono generalmente considerati dell'Europa occidentale, ma la maggior
parte delle volte sono semplicemente ignorati.
i microstati europei della Città del Vaticano, San Marino, Principato di Monaco, Andorra e Liechtenstein sono
considerati nell'Europa occidentale; molti di questi stati hanno speciali accordi e trattati con l'Unione europea.
lo status legale di molti Territori dipendenti d'oltremare in Europa (Gibilterra, le Isole del Canale,le Isole Fær
Øer,l'Isola di Man) sono trattate diversamente, caso per caso. Nonostante queste differenze, vengono incluse
nell'Europa occidentale.
Turchia
La Turchia fu accettata come membro della NATO perché appartenente al blocco occidentale, ma nonostante
questo, non entrò a far parte dell'Unione europea (attualmente, è invece uno dei paesi candidati all'allargamento
dell'Unione Europea). La Turchia è il tipico esempio di stato intercontinentale, situato tra l'Europa Meridionale e
l'Asia occidentale.

Sviluppi politici recenti e Europa occidentale moderna


Il mondo è cambiato drammaticamente dopo la caduta della cortina di ferro nel 1989. La RFT ha assorbito
pacificamente la RDT, portando alla riunificazione tedesca; nei paesi nell'Europa Orientale si sono dissolte le
organizzazioni del COMECON e il Patto di Varsavia; altri stati hanno visto riconosciuta la loro indipendenza: la
Lituania, l'Estonia, la Lettonia, l'Ucraina ecc. Molti di questi si sono uniti nella NATO e alcuni sono stati ammessi
come membri dell'UE.

Fino all'allargamento dell'Unione Europea del 2004, l'Europa occidentale era fortemente associata all'UE, anche se
venivano inclusi stati non-membri come Islanda, Norvegia e Svizzera.

Il termine Europa Centrale ha iniziato a riapparire. Ad esempio, la Germania è ora riunita e sarebbe pertanto sbagliato
definirla nell'Europa Orientale o occidentale.

Sebbene il termine Europa occidentale sia stato un prodotto della Guerra Fredda, 15 anni dopo la fine rimane ancora
molto utilizzato, specialmente dai media e nel linguaggio quotidiano nelle regioni occidentali dell'Europa,
principalmente per ragioni di differenza economica e culturale o anche per sentimento di superiorità degli abitanti
della parte ovest del continente.

È generalmente noto che il termine Vecchia Europa coniato da Donald Rumsfeld si riferisce alla Vecchia Europa
occidentale. Egli intendeva chiaramente i paesi dell'Europa Orientale col termine Nuova Europa. C'è discussione sul
fatto se includere o meno il Regno Unito nella Vecchia Europa.

La divisione est-ovest esiste ancora, anche in campi differenti, sebbene non sia così fortemente accentuata come
durante la Guerra Fredda.

Quello che di solito si intende parlando di Europa occidentale è l'insieme dei seguenti Paesi:

Isole Britanniche:Regno Unito e Irlanda


Benelux: Belgio, Lussemburgo e Paesi Bassi
Francia e Principato di Monaco
Germania
Grecia e Cipro
Alpi Centrali:Svizzera, Liechtenstein e Austria
Italia: Repubblica Italiana, San Marino, Città del Vaticano e Malta [1] (http://www.ibe.unesco.org/links/weurope.ht
m)
Penisola Iberica: Spagna, Portogallo, Andorra, e Gibilterra (territorio d'oltremare britannico)
Paesi nordici: Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia, e Svezia

Voci correlate
Primo Mondo
Piano Marshall
Altri progetti
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