sani e salvi, a casa nostra. La grande SOSIA MERCURIO guerra è finita, il nemico è vinto e SOSIA L'avete mai visto un tipo più sterminato, e le legioni ritornano a casa, coraggioso, più spavaldo di me? Eccomi zum zum, con l'onore della vittoria. E la qua, in piena notte, solo come un cane, io città nemica, quella che ci infliggeva tanti che le conosco bene le usanze di certi lutti, è finalmente caduta, espugnata dal giovinastri. E se per caso la polizia mi coraggio e dalla forza dei nostri soldati, e caccia dentro? Come la metto, eh? soprattutto dal comando e dalla guida del Domattina mi tirano fuori dalla dispensa e mio signore Anfitrione. Terre, bottino, mi servono fresco fresco per la frusta. gloria, lui ne haingozzato i suoi Potrò spiegarmi, difendermi? No. Potrò concittadini, rinforzando pure il regno di contare sull'aiuto del padrone? No. E tutti Creonte a Tebe. Mi ha spedito avanti, dal a giurare, sì sì, che me le sono meritate, porto, perché io racconti tutto asua che mi sta bene, sì sì. Otto forzuti mi moglie: come ha condotto la campagna, pesteranno peggio di una incudine. Ahi, con quale intuito, con quale strategia. ahi, povero me. Non faccio in tempo a Come glielo racconterò, quando sarò a ritornare dall'estero che già mi ritrovo nel casa? Ora faccio laprova, per quando sarò patrio ospizio. E tutto per le smanie del in sua presenza. Se mi scappa qualche mio padrone che, nel pieno della notte, bugia non è la fine del mondo, dato che ci mi ha sbattuto fuori dal porto, alla faccia sono abituato. Il guaio è che nel culmine mia. Ma non poteva aspettare che della battaglia io ero al culmine della facesse giorno? L'è grama la vita di chi è fuga. Be', farò finta di esserci stato, nella a servizio di un grande. Se il padrone è mischia, e racconterò quello che ho ricco, povero il servo. Giorno e notte, c'è sentito. Ma come debbo parlare? Voglio sempre da fare e da dire e ce ne avanza, pensarci un momentino. Ecco, comincerò e mai un minuto di pace, mai. È ricco, il così. Toccata terra, appena arrivati, subito padrone, non ha niente da fare, e che ne Anfitrione nomina i suoi ambasciatori, sa del lavoro e della fatica; perciò crede scegliendoli tra i capi più in vista. Il che sia possibile tutto ciò che gli gira per messaggio per i Teleboi che gli affida è la testa. Possibile e anzi naturale. E la questo: se volete renderci la preda e fatica? Non sa neanche che cosa sia. E consegnarci i predoni, seci restituite tutto mica ci pensa, lui, se è giusto o ingiusto con le buone, io me ne torno a casa col quello che comanda. Chi è servo, molte mio esercito, gli Argivi sgombrano il ingiustizie gli cascano addosso. La soma campo e voi godrete di pace e di bisogna prenderla e portarla, con tutte le tranquillità. Non vi garba così? Non fate sue spine. come vi domando io? Tanto peggio per MERCURIO E io? Avrei più ragione io di voi perché vi salto addosso con tutti i miei lamentarmi della schiavitù. Stamattina soldati e le mie armi. Gli ambasciatori di ero libero come l'aria, ora Giove mi ha Anfitrione ripetono a puntino le sue fatto servo. E lui, lui che è nato schiavo, parole ai Teleboi, ma quegli energumeni, ha la faccia di lamentarsi. confidando nel loro coraggio e nella loro SOSIA Io, schiavo, sono una vera pelle da forza, fan la faccia feroce e inveiscono frustate.Solo adesso mi viene in mente di pure, dicendo che la guerra gli va bene, a ringraziare per l'arrivo gli dèi e di pregarli. loro, per difendere se stessi e i loro cari. Te ne sei fregato, eh, di tutto il bene che Perciò, Tebani, via di qui e di corsa, con ti han fatto. Bravo! E se quelli, ora, per armi e bagagli. Hanno appena finito, gli ricambiarti, ti mandano qualcuno che ti ambasciatori, di riferirgli queste cose, che riceva a calci sulla faccia? già Anfitrione fa uscire tutto l'esercito dal MERCURIO Questo qui è diverso dagli campo. I Teleboi rispondono mandando altri. Sa quello che si merita. SOSIA fuori le loro legioni, dotate di bellissime Salvare la pelle, chi ci sperava più, io e armi. Eccoli lì, al completo, i due eserciti, pregano, ci scongiurano, le maniavvolte l'uno contro l'altro. Uomini e schiere si in supplici bende, di perdonare i loro dispongono, ciascuno corre al suo posto. peccati. Si arrendono senza condizioni, Noi, secondo la tattica nostra, i nemici consegnando ogni cosa umana e divina, e secondo la loro. Poi i due generali sifanno la città e se stessi e i loro figli, a avanti, in mezzo al campo di battaglia, e discrezione del popolo tebano. Al mio si parlano lontano dalle truppe. Stringono padrone, in premio del suo valore, viene un patto solenne: chi perde, perde tutto, offerta una coppa d'oro, quella da cui era e il nemico dovrà abbandonare se stesso, solito bere re Ptérela. Ecco, alla mia la città, le terre, i templi, i focolari. padrona parlerò proprio così. Raggiunto questo accordo, le trombe E adesso in casa, subito, a portare a squillano da una parte e dall'altra, termine il mio incarico. perepè, perepè, la terra gli fa eco, s'alza il MERCURIO Viene da questa parte, ma io grido di guerra. Ciascuno dei generali fa gli taglio la strada. No, non glielo voti a Giove e arringa il suo esercito. E permetto, oggi, di entrare in casa. La sua viene il momento che ciascuno mostra ciò figura gliela ho presa io, dunque me lo che può, ciò che vuole, sferrando colpi di posso rigirare come voglio. E poiché ho spada.Le lance si spezzano, rimbomba il assunto il suo aspetto e il suo stato, cielo per le grida umane. Dai fiati, dagli bisogna che gli assomigli anche nel modo aneliti sorge una densa nebbia. Cadono i di essere e di fare. Dunque, sarò carogna, combattenti sotto la violenza dei colpi e maligno, furbastro. Lo scaccerò dalla dei cozzi. Infine uno sforzo, uno sforzo porta con la sua arma: la furbizia. Ma supremo,e la vittoria è nostra. Si cosa succede? È lì col naso per aria. abbattono a mucchi, i nemici, i nostri non Vediamo un po' cosa combina. danno tregua. Così li abbiamo vinti, SOSIA Se mai c'è cosa che posso credere grazie al nostro valore, quei tracotanti. e tenere per certa, è che questa notte si è Nessuno di essi però si dà alla fuga, addormentato sbronzo, il dio Notturno. In nessuno si ritira dalla lotta. Lasciano la cielo non si muovono, le Orse, niente, e la vita, non il loro posto. Ciascuno giace là Luna è sempre lì, dove è spuntata, e dove combatteva, nell'ordine della sua Orione e le Pleiadi e Venere non si fila. Vedendo ciò, Anfitrione ordina che la sognano di tramontare. Tutte le stelle cavalleria avanzi sull'ala destra. sono ferme lassù, e la notte non vuole Obbediscono di slancio, i cavalieri, con cedere al giorno. grande clamore, con impeto furente. MERCURIO Continua così che vai bene, Colpiscono, travolgono le schiere dei Notte. Fagli questo piacere, al padre mio. nemici. La giustizia si abbatte sugli Al buon dio buon servizio e buona notte. ingiusti. Faglielo, il piacere, che non ci rimetterai. MERCURIO Mica parla a vanvera, sinora. SOSIA No, non l'ho mai vista una notte Io c'ero, sul campo di battaglia, e c'era così lunga, tolta quella che non finiva anche mio padre. SOSIA Sbandano in mai, quando venni appeso e bastonato. fuga, i nemici. Il nostro coraggio si Accidenti, questa notte è più lunga anche moltiplica. Sui Teleboi in rotta piovono i di quella. Mi sa che il Sole dorme della dardi. E Anfitrione, proprio lui, con la sua grossa, sbronzo fradicio. Sarebbe strano mano, mozza la testa al re Ptérela. La se non si fosse trattato bene a tavola. pugna fu pugnata dall'alba al tramonto e MERCURIO Come ti permetti, pelle da io me lo ricordo bene, questo fatto, frustate? Cosa ti credi, che gli dèi siano perché me ne restai a pancia vuota tutto tuoi pari? Ti sistemo io, pendaglio da il giorno. Ma come dio vuole scende la forca, per queste tue bestemmie. Su, notte e pone finealla battaglia. bello, vieni avanti, che ti buschi del L'indomani i capi dei Teleboi si presentano brusco. al nostro accampamento, e piangono, ci SOSIA Voi che non volete dormire da soli, che non riesco a chiudere un occhio. razza di puttanieri, dove siete? Questa MERCURIO No, tutto sbagliato. Se io gli notte è per voi. C'è da sfiancare una sgancio un gancio sulla guancia, mica puttana mal pagata. può essere uno sguincio. Il mio pugno, MERCURIO A sentire quello, ora mio padre dove arriva, deve cambiare i connotati. sta facendo tutta la sua parte. A letto con SOSIA Ma cosa vuole farmi? La plastica Alcmena, l'abbraccia e l'ama e se la gode. facciale? SOSIA Vado da Alcmena a raccontarle MERCURIO Basta che lo centri, io, e flash, quello che Anfitrione ha comandato. Ma la sua faccia si sfascia. chi è quel tipo che sta davanti alla casa a SOSIA Giuro che sta pensando di ridurmi quest'ora di notte? Non mi piace. come uno spezzatino. Via, via da questo MERCURIO Mai visto un fifone così. squartatore! Se mi ha visto sono un uomo SOSIA Mi sorge un dubbio: che voglia morto. rifarmi nuovo il mantello? MERCURIO Qui c'è qualcuno che puzza. MERCURIO L'uomo ci ha fifa. Adesso lo Peggio per lui. prendo per il bavero. SOSIA E quando mai ho puzzato? SOSIA I denti, mi prudono i denti. Sono MERCURIO Mica dev'essere lontano, però fritto. Questo qui mi riserva è stato lontanoper un pezzo. un'accoglienza pugnace. Certo è SOSIA È pure indovino, questo qui. un'anima buona. Il mio padrone vuole che MERCURIO To', mi prudono le mani. stia sveglio? E lui mi farà dormire a suon SOSIA Per piacere! Se ti vuoi allenare su disberle. Sono morto e sepolto. Dio mi di me sfogati prima contro il muro. salvi, guarda che muscoli, che spalle! MERCURIO Sssst. Una voce è volata al MERCURIO Ora gli parlo forte, così mi mio orecchio. sente bene e glicresce la fifa. Avanti, SOSIA Ma guarda che disgraziato! Ci ho la pugni miei. Purtroppo tempo che non voce alata e non le ho tarpato le ali. date foraggio alla mia pancia. Quant'è, un MERCURIO Ma che vuole da me? Mi sa secolo?, che ieri ne avete mandato che cerca guai per quattro a far la nanna, nudi e crudi? la sua bestia da soma. SOSIA Povero me, qui mi cambio il nome. SOSIA Bestia da soma? e chi ce l'ha? Quinto invece di Sosia. Dice che ne ha MERCURIO Eh, sì, bisogna caricarlo di messi quattro a dormire. Che tocchi a me pugni. di far crescere il numero? SOSIA Caricare me? Il viaggio per mare MERCURIO Lo dico e lo voglio. Ecco. mi ha distrutto, ci ho ancora la nausea, SOSIA Che fa? Si aggiusta la veste, si puh. Sto in piedi per scommessa senza prepara. carico.Non pensarci nemmeno, che io MERCURIO Eh no, mica se la scampa, lui. possa andare in giro con il carico. SOSIA Chi? MERCURIO Eppure parla, questo non so MERCURIO Chiunque si presenti, si chi. abbuffa di botte. SOSIA Sono salvo! Non mi vede. Dice che SOSIA E chi vuole abbuffarsi? A quest'ora, parla Nonsochi. Io mi chiamo Sosia. poi. Ho già cenato, io: tienla per chi ha MERCURIO Da qui, mi pare, ma sì, dalla fame, la tua cena. mia destra, unavoce colpisce il mio MERCURIO Che stazza, questo pugno; orecchio. niente male. SOSIA La mia voce colpisce? Chissà le sue SOSIA Sta pesando il suo pugno, sono bastonate. fritto. MERCURIO Ma bene! Eccolo che viene qui MERCURIO E se lo accarezzassi, tanto da da me. farlo addormentare? SOSIA Che fifa! Mi sento tutto di ghiaccio. SOSIA Mi faresti un piacere. Sono tre notti Se qualcuno mi chiede dove sono, non lo filate so più. Non mi posso neanche muovere, per colpa della paura. Povero me! Che brutta fine per gli ordini del padrone e per Sosia! Però, però, se gli vado incontro a muso duro, e gli parlo, può darsi che mi prenda per un fusto e tenga giù le sue manacce. MERCURIO Dove diavolo vai, tu che porti Vulcano chiuso nel corno? SOSIA Ma che diavolo vuoi, tu che disossi la gente con i pugni?