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I NOMI

I nomi indicano persone, animali, cose, pensieri, idee, sentimenti. Sono:

• comuni quando indicano una persona, un animale o una cosa.


Si scrivono con la lettera minuscola: dottore, cane, città.

• propri quando precisano a quale persona, animale o cosa ci si riferisce.


Si scrivono con la lettera maiuscola: Carlo, Tom, Genova

• singolari quando indicano una sola persona, animale, cosa:


falegname, tigre, carota

• plurali quando indicano più persone, animali, cose:


falegnami, tigri, carote

• femminili quando sono preceduti dagli articoli la, le o una:


la matita, le gomme, una palla

• maschili quando sono preceduti dagli articoli il, lo, i, gli, un, uno:
il leone, i vigili, lo gnomo, gli orsi, un bambino, uno specchio

• concreti quando indicano qualcosa che si può vedere, toccare, udire, annusare,
gustare:
tavolo, calza, pizza

• astratti quando indicano stati d’ animo, emozioni, sentimenti, sensazioni.


Amore, sincerità, libertà, fantasia

• collettivi quando indicano un insieme di più persone, animali, cose, anche se


sono espressi al singolare:
gregge, flotta

• composti quando sono formati dall’ unione di due parole, ciascuna con un
significato proprio: tostapane , sempreverde

•primitivi quando non derivano da altri nomi: libro, acqua, dente

•derivati quando derivano da nomi primitivi: libreria, acquario, dentifricio

•alterati quando alterano il nome da cui derivano per attribuirgli una sfumatura
particolare.
Possono essere: diminutivi (cappellino), vezzeggiativi (cappelluccio), accrescitivi
(cappellone), dispregiativi (cappellaccio).
GLI ARTICOLI

Gli articoli determinativi sono:il, lo (l’), la (l’), i, gli, le:


il cane, lo specchio, l’armadio, la stella, l’uva, i gelati, gli ufo, le viole

Gli articoli indeterminativi sono: un, uno, una (un’):


un quaderno, uno zufolo, una poltrona, un’arancia

Gli articoli partitivi sono: del, dello, della, dei, degli, delle. Indicano una
parte di un insieme: vorrei delle mele, degli spinaci e dei pomodori.

I GRADI DELL’AGGETTIVO QUALIFICATIVO

Gli aggettivi esprimono una qualità del nome a cui si riferiscono e con esso
concordano nel genere e nel numero :
la bocca rossa-le bocche rosse, il campo arato-i campi arati

Gli aggettivi qualificativi possono essere:


di grado positivo se esprimono la qualità di un nome: forte

di grado comparativo se esprimono la qualità di un nome facendo un


confronto, un paragone tra due elementi:
c. di minoranza c. di uguaglianza c. di
maggioranza
meno forte di forte come più forte di

di grado superlativo relativo se esprimono una qualità al massimo livello in


relazione ad un gruppo: il più forte di, il meno forte di

di grado superlativo assoluto se esprimono una qualità al massimo livello:


fortissimo, molto forte, extra forte

RICORDA!

positivo comparativo superlativo assoluto


buono migliore ottimo
cattivo peggiore pessimo
grande maggiore massimo
piccolo minore minimo
alto superiore supremo/sommo
basso inferiore infimo
GLI AGGETTIVI DETERMINATIVI

Specificano alcuni aspetti del nome cui si riferiscono.


Essi sono:
● i possessivi,che indicano a chi appartiene ciò di cui si parla: il mio libro, i suoi
gatti

● i dimostrativi che indicano la posizione del nome cui si riferiscono: questa


matita, quel cane, codesta lettera

● gli indefiniti, che indicano in modo non definito, la quantità o la qualità del
nome cui si riferiscono: molte case, troppi errori, qualche volta, un foglio
qualsiasi

● i numerali cardinali, che specificano la quantità del nome cui si riferiscono


(sette pagine), e i numerali ordinali, che indicano la posizione in un certo
ordine (settimo posto)

● gli interrogativi, che introducono una domanda relativa al nome cui si


riferiscono:quale maglia?,quanti bambini?

● gli esclamativi, che introducono un’esclamazione relativa al nome cui si


riferiscono: che sorpresa! Quante girandole!

LE PREPOSIZIONI
Le preposizioni collegano le parole o le frasi di un testo.possono essere:

● semplici (di, a, da, in, con, su, per, tra, fra)

● articolate quando si uniscono agli articoli determinativi

+ il lo la l’ i gli le
di del dello della dell’ dei degli delle
a al allo alla all’ ai agli alle
da dal dallo dalla dall’ dai dagli dalle
in nel nello nella nell’ nei negli nelle
su sul sullo sulla sull’ sui sugli sulle

I PRONOMI PERSONALI

persona soggetto compl. oggetto compl. indiretto


1 sing. io Me,mi
2 sing. tu
3 sing. masch. egli/lui/esso
3 sing.femm. ella/lei/essa
1 plur. noi
2 plur. voi
3 plur. masch. essi/loro
3 plur.femm. esse/loro

I PRONOMI RELATIVI

I pronomi relativi evitano la ripetizione di un nome e collegano tra loro due


frasi .possono essere :

• invariabili :che,cui chi


Ho visto una lepre che scappava. / il motivo per cui sono arrabbiata è grave/ chi
ha detto questo è sciocco
• variabili : il quale, la quale ,i quali
Ho giocato con Giulio il quale è un mio amico

LE CONGIUNZIONI

GLI AVVERBI

Gli avverbi precisano il significato di verbi, avverbi e aggettivi.


Essi sono:
• di modo (bene, male…)
• di luogo (dentro, fuori…)
• di tempo (sempre, prima… )
• di quantità (tanto, poco… )
• di negazione (non, neppure…)
• di affermazione (si, certamente…)
• di dubbio (forse, probabilmente…)
I VERBI

I verbi indicano le azioni di una persona, di un animale o di una cosa, o anche com’
è quella persona, quell’ animale, quella cosa :
la tigre rincorre la preda
la tigre è un felino selvatico.
I verbi si dividono in tre coniugazioni :
• 1a coniugazione : verbi che terminano in – are ( giocare )
• 2aconiugazione : verbi che terminano in – ere ( leggere )
• 3aconiugazione : verbi che terminano in – ire ( dormire )
Il verbo ha quattro modi finiti, che precisano il tempo, il numero e la persona
che compie l’azione. Essi sono :
• indicativo : tu giochi
• congiuntivo : che tu giochi
• condizionale : tu giocheresti
• imperativo : gioca !
Il verbo ha tre modi indefiniti, che non definiscono il tempo, il numero e la
persona che compie l’ azione. Essi sono
• infinito : giocare
• participio : giocato
• gerundio : giocando

Il verbo ha tre persone e due numeri :


1a,2a,3a persona singolare 1a,2a,3a persona plurale

Il verbo può essere di genere transitivo, se l’azione dal soggetto passa


direttamente sul complemento oggetto (Marina legge un libro);intransitiva, se il
verbo indica uno stato, o se l’azione si esaurisce sul soggetto che la compie
(Marina corre./Marina piace a tutti).

Il verbo può avere forma attiva quando il soggetto compie l’azione (la mamma
lava la frutta);passiva, quando il soggetto subisce l’azione (la frutta è lavata
dalla mamma);riflessiva quando il soggetto compie e nello stesso tempo subisce
l’azione (la mamma si lava).

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