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Ellipticon
Favola Metafisica
Immagine in copertina:
“Vescica Pisces” - di Alysha Bonini
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Prefazione
Buona lettura.
A.B.
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Prologo
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1 – Beltram e Kildakel
Era il segnale che tutto era tranquillo e che per lui era giunta l’ora
del cambio.
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- “Salve Kildakel.”
- “Salve.”
- “Sempre di poche parole, eh?”
- “Non ho niente da dire, Beltram.”
Quello che aveva detto Beltram non era vero: solo poche
settimane prima alcuni di quei porci si erano insinuati, di notte,
fino al villaggio e avevano gettato della carne putrida nei pozzi; in
più, tre donne erano state attaccate, pochi giorni dopo, mentre
raccoglievano l’acqua al ruscello.
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stanno cercando di oscurarci con nuvole d’angoscia e di terrore.
Non dobbiamo ascoltare la paura se vogliamo vincere!” – diceva
spesso Grimdell, un vecchio con una lunga e nobile barba. I più lo
credevano pazzo, ma sarebbe stato più saggio ascoltare le sue
parole, talvolta il divino si esprime attraverso la bocca dei folli.
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Un breve suono e Beltram saltando l’ultimo gradino della scaletta,
scese a terra senza aspettare il cambio.
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controllare il mare, dalle altre due le sentinelle potevano avvistare
gli attacchi dalla vicina foresta.
Brunfir era originario delle Terre del Sud; non parlava ancora
molto bene la Lingua del Nord.
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Arrivò Brunfir con uova e latte.
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2 – Dalmar
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Questo bruciava la sua mente.
Una leggenda narrava che quel villaggio era protetto dal potere di
un lago sacro inscritto in un cerchio d’altissime montagne, col
potere di donare forza e saggezza, ma il Re non aveva mai
creduto a tali sciocchezze.
Nel corso della sua vita aveva imparato bene che il vero potere si
conquistava e manteneva solo con temibili armate e con le
capacità della mente.
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3 – Le Creature
Anche se non era loro costume cacciare per nutrirsi erano terribili
in battaglia.
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paralizzava le vittime col suo veleno, quindi con denti eterei
succhiava loro parte della forza vitale, lasciandole quasi morte per
alcuni giorni.
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e pietre preziose che trovavano tra le acque del lago.
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4 - Il Viaggio di Dana
Per molti giorni aveva implorato suo padre di mandare dei soldati
in difesa di quel sacro luogo.
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donna molto pericolosa, bravissima con l’arco e i pugnali da
lancio.
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5 – Il Lago
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bisogno di respirare un po’ d’aria pulita.” – disse dirigendosi verso
la porta sul muro settentrionale.
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pianeta.
Sistemò la torcia nel suo supporto sul muro. Di fronte a lui la porta
che conduceva ad Ellipticon. Complicati disegni dipinti con colori
incredibili decoravano il portale privo di chiavistelli.
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Kildakel si sedette vicino al lago e attese.
Un respiro.
L’aria fresca nei suoi polmoni gettò scintille azzurre nel rosso.
Una grande forza salì dai suoi piedi fino alla sua mente. Ora il
rosso e il nero stavano acquistando consistenza, luci bianche e
blu in essi.
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Dentro … fuori!
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6 – Herrick e Drusilla
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- “Tutti i giorni questa merda di tempo! Nebbia, nuvole e vapori
puzzolenti dalle paludi. Uno di questi giorni dovrò ordinare a quei
vermi di buttare giù tutto e di costruire una bella serra di palme da
cocco.”
- “Sì.” – disse piano Drusilla dal letto – “Faremo l’amore tutto il
giorno tra i fiori tropicali.”
- “Puah!” – sputò Herrick – “Mettiamoci al lavoro! Per favore
chiama Hugo, voglio sapere se quei maiali degli Orck stanno
arrivando o se sputtanano il loro tempo per fottersi tutte le Etheridi
che incontrano per strada.”
- “Va bene. Vuoi mangiare qualcosa prima?”
- “No, cara, grazie. Ho una fogna nello stomaco. Magari più tardi.”
- “Non dovresti bere così tanto.”
- “E’ solo stress Drusilla, non ti preoccupare… sto bene.”
Hugo entrò nella stanza dopo pochi minuti con una pila di carte.
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comunicato che hanno accettato di buon grado di unirsi al Vostro
esercito, hanno lasciato le Montagne Nascoste una settimana fa.
Possiamo presupporre che attualmente stiano attraversando le
Colline Blu…”
- “Le Colline Blu?”
- “ … Vostra Maestà, gli Orck sono creature molto pigre, in più la
maggior parte di loro non hanno cavalli, il viaggio è molto
lungo…”
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7 – Dana e l’Obscurno
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antenati avevano sempre combattuto in difesa dei deboli e per il
giusto trionfo della libertà.
- “Ciao carina.” – disse il lupo. La sua voce era dolce, come una
melodia.
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- “Fermo dove sei! Un altro passo e la tua vita è finita!”
- “Perché sei così spaventata. Ti posso guidare io, il ponte non è
lontano, solo pochi minuti in quella direzione.”
Il lupo indicò il luogo con una zampa come se fosse una mano; la
sua voce era davvero affascinante e catturò la mente di Dana
come un incantesimo.
Non c’era tempo per lanciare il pugnale, il lupo era troppo vicino
ormai, un altro salto e sarebbe stato sopra di lei.
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nascondersi nel corpo di un lupo.
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8 – La Foresta
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I maschi non potevano volare.
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9 – Il Consiglio
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Quello era un consiglio pubblico; tutti potevano partecipare ed
esprimere il loro pensiero.
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10 – Dana e Theodore
Le porte della città erano aperte, ma due guardie con gli emblemi
di Herrick sulle uniformi la guardarono minacciose.
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- “Hail!” – urlò di rimando il soldato.
- “Vai al palazzo del Governatore e chiedigli se conosce una certa
Rose da Sinthia.” – ordinò la guardia.
- “Aspetta!” – disse Dana scendendo da cavallo – “Per favore
soldato, puoi dare questo a Sir Theodore.” – sorrise porgendogli
un anello.
- “Aha!” – rise la guardia, posso immaginare che tipo di
messaggio hai per Theodore…
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- “Soldato!” - rispose impassibile – “Non hai il permesso di
indagare nella mia vita privata!”
- “Chiedo scusa, Signore. Ma sto eseguendo le direttive di Re
Herrick.” – replicò prontamente, sbarrandogli la strada con la
lancia.
- “Soldato!” - ruggì Theodore – “Sono ancora io il Governatore
di questa città! Non dimenticartelo...! Ho ancora il potere di
sbatterti in una segreta!”
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11 – Il Tempio
Un grosso falò era stato acceso alcune ora prima. Ora il carbone,
rosso e vivo, stava pulsando nel braciere.
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Dopo una breve preghiera batté il suolo con un lungo bastone.
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Beltram fu accompagnato fuori dell’assemblea con una bottiglia di
sidro.
Due sedili erano vuoti ora, e due donne, dopo aver chiesto
licenza al Druide presero parte all’assemblea.
Il fuoco si spense.
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possiamo sentire la malvagità di quell'uomo. E’ molto forte;
incenso ed erbe non sono sufficienti! Questa magia è potente! Se
non trovate presto una soluzione, le vostre menti non
riconosceranno più la Vera Luce ...posso dirvi di più: quel Mago
ha un esercito d’Obscurni al suo comando. Tutto ciò mi è stato
riferito dalle nostre sorelle che abitano le Colline Blu. Siate
prudenti! Devo andare ora; questo posto sta diventando troppo
tetro per i miei gusti.”
Ellipticon non aveva mai visto una folla così grande radunarsi
attorno alle sue acque.
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Tutti tacevano.
Il braciere più grande fu posto nel punto più a nord del Tempio,
così come aveva disposto il Druide.
I rimanenti quattro furono posti in punti equidistanti tra loro vicino
al perimetro del lago.
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lincxss! Allosh ta! Allosh ta!”
Un cristallo luminoso.
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Le nubi scure implosero, come risucchiate dalla colonna di roccia.
Due spirali ora si muovevano rapide attorno ad esso: una
luminosa saliva verso l’alto, ed una nera, dal cielo, s’inabissava
nelle profonde acque di Ellipticon.
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12 – Il Mago Duregall
Drusilla aveva sempre avuto molta cura della sua pelle dorata.
Ma ultimamente in Dalmar il sole splendeva sempre più di rado;
per questo, Herrick aveva ordinato al mago di trovare subito una
soluzione.
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piacevole tepore.
- “Sì, disturbate!”
Duregal non si curò di lui a lungo; versò altra cera nera, delle
misture d’erbe e carbone e tuonò:
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Quindi spense le candele e accese le torce appese alle pareti.
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- “Aha! Un’altra magia! E’ andata via la luce! Che l’Oscurità
avvolga Dalmar!” - continuò il Re.
- “Vi ho già detto di non scherzare sulla magia; tutto ciò ha l’aria di
essere un vile contrattacco!” - disse gravemente Duregal.
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Un acre odore di pelle bruciata inondò la Stanza della Sera.
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13 – La Festa al Villaggio
Kildakel non stava ridendo per nulla, aveva ancora nelle narici
l’odore del sangue dell’ultima battaglia.
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Aveva combattuto soltanto una volta sino ad ora contro un Orck.
Non aveva mai temuto gli uomini; nel momento in cui un altro
guerriero decideva di sfidarlo, Kildakel non aveva alcun pensiero
oltre la sua sopravvivenza.
Gli Orck erano meno degli animali; così per vincere si doveva
essere più bestiali ancora per intuire in anticipo le loro mosse.
Come Kildakel, gli Orck non temevano la morte. Gli Orck non si
curavano neppure della stessa vita.
Per trovare pace nei suoi pensieri, cavalcò per un po’ sulla
spiaggia, respirando la fresca aria del mattino.
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14 – Lutracon
Da secoli il grande drago non aveva trovato nel suo cuore una
buona ragione per svegliarsi.
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15 – La Ricerca di Dana
Dana dormì solo poche ore. Passo la maggior parte del suo
tempo a parlare con Theodore circa gli ultimi avvenimenti.
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Il cavallo di Dana stava lappando un po’ d’acqua, quando la
giovane guerriera si avvicinò. L’animale alzò di scatto la testa
scrollando gocce tutt’intorno a se.
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16 – Gli Orck
L’altra metà stava scavando tra gli escrementi del giorno prima in
cerca di qualcosa di commestibile per colazione.
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17 – L’Armata di Dalmar
Il Re apri la porta:
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porta.
- “Buongiorno Sire.”
- “... volevo dire ... spero abbia trascorso una buona notte, Sire.”
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- “Sempre ai vostri ordini, Vostra Maestà.” - replicò Hugo
- “Baciami il culo!” - rispose Drusilla dal bagno.
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- “Bene! E’ giunta l’ora della riscossa!”
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- “E non è tutto!”
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18 – Il Sogno del Drago
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Ruggì inconsciamente e tastò l’aria con la sua lingua. I suoi sensi
svegliarono una piccola porzione della sua coscienza quiescente.
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19 – Il Tormento di Beltram
Il Druide gli aveva insegnato che nutrire il dolore col dolore era
molto pericoloso, ma in quei giorni era sordo ad ogni buon
consiglio.
Rivisitava con la mente tutti i momenti in cui era stato con lei,
rivivendo gli episodi in cui aveva avuto torto, in cui lei aveva avuto
torto.
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Ogni nuovo pensiero creava un altro filo nella ragnatela di
pensieri: Beltram era il ragno e la mosca nel medesimo istante.
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20 – L’Ira di Kildakel
- “Queste tecniche vanno bene per gli esseri umani, non per le
bestie!” - pensava mentre tirava fendenti alle piante – “Non posso
rispettare una bestia!” - urlava la sua anima.
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spalle.
- “Dio!” - sussurrò.
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sollievo.
Vergogna...
Il rumore delle foglie mosse dal vento echeggiò nelle sue orecchie
trasformandosi in un fastidiosissimo ronzio, il mormorio del
ruscello divenne un tuono.
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permesso che le passioni prendessero il controllo sulle sue
azioni.
Nel sogno vide i rami degli alberi come braccia disarmate anelanti
a raggiungere la salvezza, nel cielo limpido.
Tagliò, uccise, distrusse, polverizzò ogni cosa nella sua vista, fino
a quando intorno non rimase altro che un desolato deserto di
polvere. Quindi puntò la sua spada al cielo e ruggì una diabolica
risata di vittoria.
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Stava ancora dormendo quando l’odio saturò completamente la
sua mente.
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Il suo morbido e seno danzava, invitante; i lunghi capelli color
smeraldo, mossi dal vento, lasciavano intravedere la schiena
delicata.
- “Ho visto che sei molto coraggioso contro degli alberi disarmati.”
- disse l’Etheride dando l’ultima carezza lenitiva all’albero ferito.
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fossero guarite. Quindi, soddisfatta del proprio lavoro, volò in
direzione di una roccia vicino a Kildakel e vi si sedette accanto,
con un’espressione interrogativa dipinta sul volto.
Il suo volto era bellissimo, così come il corpo; gli occhi color
smeraldo erano profondi ed intelligenti, e terribilmente sensuali.
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dimenticò tutto: la guerra, il dolore, la sofferenza; la vergogna per
quello che aveva fatto poche ore prima svanì come d’incanto.
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21 – Una sosta per Dana
Il tramonto era prossimo quando Dana scorse i rami più alti della
Foresta crescere lentamente sopra l’orizzonte.
Si era avvicinata molto alle terre del nord; nelle sue speranze
avrebbe dovuto già essere ai margini della Grande Foresta.
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Gli appigli taglienti sulla roccia sembravano solidi sotto le sue
dita, e stimò che avrebbero retto il suo peso senza problemi.
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abbastanza.
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22 – La Sala del Vino
Herrick era nella Sala del Vino; stava riflettendo sopra una
raffinata bottiglia di Rosso di Dantaria.
Più che alla guerra era molto più interessato a come pareggiare le
questioni con Drusilla.
In ogni caso non voleva agire in fretta. Aveva tutto il tempo per
lasciare che la rabbia scavasse i giusti canali nel suo cervello,
rivelandogli il modo migliore di agire su di un piatto d’argento.
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Di tanto in tanto si stancava di recitare la parte del “Nobile Re”.
In quei momenti, soprattutto quando pensava a Drusilla, perdeva
volentieri ogni controllo, rendendo manifesta agli altri la sua totale
assenza di pietà.
Herrick era uno specialista nel percepire la paura negli altri e nel
trovare l’esatto istante quando colpire e sentirla crescere.
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l’esercito degli Orck nella pianura ai margini della foresta. Le due
navi ammiraglie della Flotta Reale sono pronte per l’attacco dal
mare.”
- “Sir Duregal!”
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Fortunatamente per Duregal il vino stava cominciando a far
sentire i suoi effetti, e Herrick si stava annoiando di quella
pantomima.
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difficoltà.
Uno di essi gli stava rammentando che tutte le terre che aveva
conquistato, tutte le persone che aveva ucciso, tutti gli
avvenimenti che gli erano occorsi e ogni azione che aveva
compiuto sembravano finalizzati ad incontrare e conoscere
Drusilla.
Era molto giovane a quel tempo, ed aveva sentito in cuor suo che
se avesse continuato a subire quella situazione passivamente,
tutta la felicità della gioventù sarebbe svanita, lentamente, sotto
l’azione erosiva degli ipocriti insegnamenti di quell’uomo stanco
della vita. Avrebbe permesso, prostrato, che le radici della
tristezza attecchissero, profonde, nel suo animo.
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quale poteva ancora contare: lo uccise senza pietà né rimorsi.
Drusilla...
Incontrò quella donna per puro caso. Non era di nobili origini, ma
nei suoi occhi aveva provato un sentimento a lui sconosciuto: la
pace.
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Per quello non si rammaricava di tutti gli omicidi che aveva
commesso.
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Per il momento tale comportamento aveva soddisfatto Herrick.
Ciò che Herrick non poteva mandare giù era la ragione per cui gli
abitanti di quel villaggio nel nord preferissero morire piuttosto che
innalzare una semplice bandiera di Dalmar sulle sue porte.
Drusilla...
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fissarla a lungo, aspettando di addormentarsi ascoltando il suo
respiro.
Ancora una volta, sentì nel suo animo, che avrebbe potuto
sterminare il mondo intero senza esitazioni per quella donna e
che la felicità di quella meravigliosa creatura era l’unica cosa per
la quale sarebbe stato felice di morire.
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23 – Piccoli Geyser
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per trascorrere la notte. Tuttavia non riusciva a prendere sonno,
l’aria era troppo calda per rimanere vestita nella coperta di lana.
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24 – Una Nuova Arpa
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esse ... non l’amore.
Rientrò nella sua stanza e sedette di nuovo sul letto; la sua arpa
gli giaceva a fianco.
Forse la sola che fosse stata in grado di dargli ciò di cui aveva
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veramente bisogno. Ma non era con lui ora...
- “Lascialo passare!”
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La voce del Druide li calmò.
Si sentì invadere dalla rabbia. Si voltò per ritornare sui suoi passi,
ma vide il Druide chiudere la porta, bloccandogli l’uscita.
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Toccando quella sbagliata avrebbe attivato un meccanismo che lo
avrebbe ucciso, una lama avrebbe potuto trapassargli il cuore,
oppure una voragine avrebbe potuto aprirsi sotto i suoi piedi.
Paura...
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- “Ascolta il tuo cuore!” - la voce del Druide echeggiò di nuovo
nella sua testa.
Un passo ancora.
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Riprese a suonare il suo dolce strumento, fissando l’immagine
della luna riflessa nell’acqua...suonò la più triste melodia che
Ellipticon non avesse mai udito prima di allora.
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Una singola nota scaturì dal piccolo strumento quando questo
toccò l’acqua.
Ritornò verso la porta del Tempio, l’animo era sereno, ora; decise
di dare un’ultima occhiata a quel luogo incantato, e con sua gran
sorpresa vide, vicino alla riva del lago, la sua arpa.
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Corse vicino a lei e s’inginocchiò. E nonostante la sua enorme
eccitazione, non poté far a meno di notare che adesso le corde
sembravano d’argento.
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25 – L’Iwiri
L’Iwiri era l’unica zona della foresta dove gli uccelli non
cantavano. Era un luogo molto silenzioso, con alti alberi scuri. Il
terreno era povero d’erba, e il muschio sulle rocce era scuro e
secco.
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Una leggenda narrava che l’Iwiri fosse un luogo abitato da
presenze malvagie, e ogni ragazzo del villaggio doveva, prima o
poi, trascorrere una notte intera da solo per dimostrare la propria
virilità.
Ora la sola emozione che provava in quel tetro luogo, era una
profonda nostalgia della sua giovinezza.
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26 – L’incontro con i Gup
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Dopo alcuni istanti Dana si rese conto di essere completamente
nuda; arrossì e si chinò per raccogliere i vestiti.
Dana sulle prime si stupì, poi si rese conto che era assurdo
pensare che quella piccola creatura potesse essere
sessualmente attratta da lei; sicuramente stava cercando di
comunicarle qualcos’altro.
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La creatura sorrise felice, e la prese per mano. Entusiasta, la
condusse saltellando, al lago.
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Dana intuì il significato dei loro gesti; rivolse lo sguardo alle atre
creature e domandò.
- “Gup?”
Al suo ritorno trovò vicino alla riva una grande foglia piena di frutti,
per lo più mirtilli. Li mangiò con supremo piacere.
Quindi ringraziò tutti i Gup con cui aveva “parlato”, con un piccolo
bacio sulla guancia.
Loro la ricompensarono con sorrisi colmi di felicità.
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27 – Dragon’s Inn
Sulla cima del portale, con colori brillanti erano dipinti altri simboli.
Tutto questo era stato dipinto sul portale, anche per ricordare a
tutti i visitatori che in quel villaggio era possibile entrare solo nel
rispetto di Madre Natura e delle Sue creature.
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La guardia apri il portale, Kildakel entrò.
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- “Vedo che hai cambiato le corde dell’arpa.” - Disse Kildakel
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Kildakel stava ridendo forte.
- “Può darsi che non sia cattivo come dicono.” - rispose Beltram
dopo qualche istante.
- “D’accordo, non sei obbligato a combattere se non lo vuoi.”
- “Sono un musicista!” - Beltram prese la sua arpa e suonò alcune
note.
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osservava in silenzio.
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28 – Misteriosi Presagi
Caffè caldo! Ecco di cosa aveva bisogno. Tirò una delle stole che
pendevano sopra il letto per chiamare Hugo.
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caff...”
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Non ce n’era alcun bisogno.”
- “Ho sempre odiato quella rana.” - disse Herrick sorridendo.
- “Quando uccidi i tuoi occhi diventano più verdi, lo sai?” - disse
Drusilla dandogli un profondo bacio.
Herrick si alzò dal letto, e spinse il corpo di Hugo fuori della porta.
Lei rise.
Herrick non era dell’umore giusto per quello, ma dato che Drusilla
amava leggere i tarocchi, la lasciò fare.
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Drusilla stese le carte e le osservò attentamente.
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29 - Duregal e gli Obscurni
Non poteva tenerli incantati per sempre; temeva che una volta
ritornati in sé, potessero pianificare una vendetta contro di lui.
Con i sacri poteri del lago, Herrick non sarebbe stato altro che
una misero bambolotto alla sua mercé.
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30 – Trundle e gli Orck
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totale fiducia.
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31 – La Caverna degli Obscurni
Il sole tramontò.
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La sola parola intelleggibile in quella cacofonia era una soltanto:
Duregal.
- “Okaum!”
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32 – La Tomba Profanata
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- “Sono ossa umane.” - trasalì.
Per Dana quella situazione era troppo strana: non poteva girarsi e
ritornare sui suoi passi. Trasse un profondo respiro ordinando
mentalmente al suo stomaco di tenere duro, ed iniziò a scendere
le scale.
Le voci erano molto più chiare, ora; almeno due donne stavano
facendo qualcosa di veramente piacevole, ovviamente per loro,
da qualche parte, giù, nell’oscurità.
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vita.
Dana impugnò uno degli stiletti che portava alla cintola tenendolo
per la lama, pronta a lanciarlo se necessario; lo stingeva così
forte che alcune gocce di sangue caddero nella polvere di quel
luogo sacro.
La sua gloriosa lama che aveva salvato il suo popolo dalla morte
era conficcata nel terreno, il suo nobile teschio era stato
malamente fissato sull’elsa della spada e sfigurato con macchie di
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sangue.
Sul lato destro, una piccola bimba stava piangendo in una gabbia
metallica; le sue braccia erano rosse di sangue. Sedeva sul
pavimento lurido, con la testa nascosta tra le ginocchia, per non
vedere la scena che si stava svolgendo innanzi a lei.
Una delle due donne girò la testa nella sua direzione, sorridendo;
aveva una strana luce negli occhi.
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- “Abbiamo un ospite Booassa.” - disse la giovane donna
accarezzando il seno dell’altra.
- “Vedo...” - sussurrò l’altra – “...cosa ce ne facciamo di questo
pezzo di carne fresca, Sqooassa?”
- “...hmm...non saprei ...” - rispose Sqooassa, sorridendo, la sua
voce era modulata come in una cantilena.
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volando rapide nella direzione di Dana.
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L’altra era rimasta a guardare, attonita, Dana era stata troppo
rapida.
Dana non attese la sua prossima mossa, spinta dal dolore, rientrò
in possesso delle piene energie e la fronteggiò mostrandole il
volto ustionato.
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Il grifone legato al muro le stava parlando.
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resto del corpo.”
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- “Che cosa?” - urlò Dana.
Gli occhi del grifone erano profondi e fieri; Dana rimase immobile
fissando la loro nera profondità.
Dana vide nuvole scure sotto di lei, alti picchi rocciosi bucavano le
nubi.
Stava volando.
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Tra immensi picchi rocciosi, nascosto tra spesse nubi, un
maestoso tempio si alzava nel cielo terso, invisibile e
irraggiungibile dal suolo, centinaia di miglia più sotto.
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- “Posso attraversare la foresta in poche ore, non sei troppo
pesante per le mie spalle.”
- “Davvero? Farai questo per me?”
- “Mi hai salvato la vita, cara, noi grifoni abbiamo una memoria
molto lunga.” - rispose Och’n’heim ridendo.
- “Grazie!” - urlò Dana abbracciando la creatura; ma gettandogli le
braccia attorno al collo si rese conto che le dolevano ancora, e si
rabbuiò di nuovo in viso.
- “Non ti preoccupare di un po’ di pelle bruciata, le Etheridi ti
aiuteranno.”
- “Etheridi?” - domandò Dana.
- “Non preoccuparti! Basta con le domande!” - concluse
rudemente il grifone.
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- “Sembra un grosso accampamento, vuoi dare un occhiata più
da vicino?”
- “Sarebbe magnifico!”
- “Andiamo!”
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In questo modo, spiegandole di nuovo, sarebbe stato in grado di
risalire di nuovo in alto nel cielo, in caso di pericolo.
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33 – La Partenza di Herrick
- “Perché sei così triste questa sera? Non è la prima volta che
parto per una battaglia.”
- “Non è niente...”
Herrick l’abbracciò.
- “Sarò di ritorno tra pochi giorni, prenditi cura della tua pelle.”
- “Sarà guarita al tuo ritorno.” - sorrise maliziosa.
- “Devo andare ora.”
- “Non ti dimenticherò mai.” - disse Drusilla cercando di
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nascondere una lacrima.
- “Cosa mi vuoi dire?”
- “Non farci caso.” - gli disse baciandolo di nuovo – “Ti aspetto.”
- “D’accordo, non tradirmi con Hugo.”
- “Sei tremendo!” - sorrise lei scompigliandogli i capelli.
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34 – La Mancanza di Umorismo
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muscoli, solo con le parole...” - Grimdell si accomodò meglio
aggiustandosi la schiena contro il tronco dell’albero. –
“Probabilmente stasera ho bevuto troppo sidro, non avrei dovuto
sprecare la mia frase migliore per delle misere ferite alle mani.” -
rise forte.
- “Noi tutti ti rispettiamo Grimdell, non hai bisogno di scusarti.”
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attirò la loro attenzione.
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piazza. Immediatamente un cerchio di persone si radunò attorno
a lui.
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a casa, posso curarla.” - disse la donna a Dana.
Il Druide trasalì.
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- “Mia cara, le frecce sono totalmente inutili contro quelle
creature, sono incorporei, non si può uccidere un Obscurno con
una freccia.”
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Druide.
- “Duregal, il mago, crede stupidamente di averci incantato con
una delle sue magie, e così Herrick. In realtà noi rispettiamo
Ellipticon; il lago per voi è un luogo sacro, per noi è il mezzo per
ritornare a casa. Non deve cadere nelle mani di Duregal: è troppo
malvagio. Vi aiuteremo a combattere gli Orck. In cambio vi
chiediamo di leggere le parole scritte sulla pergamena in vostro
possesso nel Tempio.»
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35 – La Battaglia nella Foresta
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E così avvenne: al tramonto, gli Orck si avvicinarono al luogo
dell’imboscata, molti di loro caddero sotto le frecce e le spade, ma
solo dopo il tramonto, l’enorme armata degli Orck terminò la sua
corsa.
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36 – Il Ritorno degli Obscurni
Mancava poco all’alba: entro poche ore la luce del sole avrebbe
acceso le potenti acque d'Ellipticon.
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facendo.” - disse l’Obscurno prima di raggiungere i suoi
compagni.
“A-O-B-A-O-B”
- “A-O-B-A-O-B”
Gli Obscurni volarono nella luce, il loro corpo etereo virò dal nero
al bianco. Divennero presto un tutt’uno con la luce.
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37 – La Visione di Lutracon
Nel suo sogno vide due pianeti di galassie differenti collegarsi con
raggio di luce.
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38 – Il Mistero di Ellipticon
Nove soldati giacevano morti alle sue spalle; alcuni di loro caduti
nelle trappole, gli altri uccisi da una lama nascosta lungo il tunnel
che conduceva al Tempio.
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cuore gli pompò sangue freddo nel cervello.
144
determinazione stava muovendo quell’animale antico verso la
luce del sole.
Nulla!
145
Una scarica d'energia gli squassò il corpo; si sentì un dio: come
se fosse antico, incredibilmente antico. Più antico del Tempio
stesso.
Il sole stava brillando luminoso, alto nel cielo; le figure scure dei
due uomini erano gli unici punti di riferimento in quell’arcobaleno
di colori.
146
- “Questa è la tua Tomba!” - urlò il re spostandosi
inaspettatamente rapido.
Kildakel non poté far altro che parare una seconda volta; le sue
mani stavano tremando sotto la potenza dei colpi.
147
Kildakel nuotò verso di lui lasciando una scia di sangue
nell’acqua.
- “Il pesciolino non può più nuotare...! Non più, mi dispiace, caro!”
148
Improvvisamente, un’ombra oscura calò su di loro. Herrick alzò lo
sguardo giusto in tempo per vedere un enorme artiglio avvicinarsi
sopra di lui.
149
I suoi profondi occhi rossi stavano studiando i due umani.
150
Il tempo accelerò: il Sole calò rapido dietro le montagne, la Luna
sorse e salì rapida nel cielo.
Dopo breve tempo il cristallo rientrò nella sua sede, nel fuoco
settentrionale d’Ellipticon.
151
- “Dana, sto diventando troppo vecchio per questo lavoro, penso
che Ellipticon sia pronto per una nuova Sacerdotessa. Torniamo
al villaggio, abbiamo molto di cui parlare.”
152
Epilogo
Suona il campanello.
- “Sono io.”
153
Thomas si guarda corrucciato tra le gambe.
154
Sommario
Ellipticon 2
Prefazione 3
Prologo 4
1 – Beltram e Kildakel 5
2 – Dalmar 11
3 – Le Creature 13
4 - Il Viaggio di Dana 16
5 – Il Lago 18
6 – Herrick e Drusilla 23
7 – Dana e l’Obscurno 26
8 – La Foresta 30
9 – Il Consiglio 32
10 – Dana e Theodore 34
11 – Il Tempio 37
12 – Il Mago Duregall 44
13 – La Festa al Villaggio 49
14 – Lutracon 51
15 – La Ricerca di Dana 52
16 – Gli Orck 54
17 – L’Armata di Dalmar 55
18 – Il Sogno del Drago 60
19 – Il Tormento di Beltram 62
20 – L’Ira di Kildakel 64
21 – Una sosta per Dana 72
22 – La Sala del Vino 75
23 – Piccoli Geyser 84
24 – Una Nuova Arpa 86
25 – L’Iwiri 95
26 – L’incontro con i Gup 97
27 – Dragon’s Inn 101
28 – Misteriosi Presagi 106
29 - Duregal e gli Obscurni 110
30 – Trundle e gli Orck 111
31 – La Caverna degli Obscurni 113
32 – La Tomba Profanata 115
33 – La Partenza di Herrick 129
34 – La Mancanza di Umorismo 131
35 – La Battaglia nella Foresta 138
36 – Il Ritorno degli Obscurni 140
37 – La Visione di Lutracon 142
38 – Il Mistero di Ellipticon 143
Epilogo 153
155