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ef Vy SOCHOV, eg all freh, dell” Unione. Propr degli Buitovi. MILANO Ry STABILINENTO: RICORDI. nolt ROMA — Firenne LONDRA F.GIORGETT1. PREFAZIONE EL alto-Fiota, questo stramento cosi omogenco, cosi interessante, e tanto indispensis- bile per un perfelto iusieme nei concerti musicali, era da qualehe tempo trascurato, al- meno qui fra noi. Io mi trovava spesse volte nel caso di non poter fare il mio eserci- zio seltimanale di quartetto, per non esservi uno fra i miei senolari che potesse disim - peguare convenientemente Ia parte della Viola. Allora mi risolsi di destinare wn numero di quei giovanetti ad ocouparsi di questo strumento: e scelsi di mano a mano quelli, il di cui carattere ¢ le attitidini materiali mancavano in qualche modo della energia e vivacita necessarie, onde riescire violinisti di qualche distinzione. E non gia perchd lo strumento di cui ora si tratta, non richieda per ben suonarlo- uno squisito sentimento musicale, come pure una certa tal qual forza di e- secuzione: ma, essendo indole dell’ Allo-Viola agsai pid dolce e piti pacato del violino, e co- me destinato quasi sempre alle parti intermedie, ha bisogno nell’ individuo che lo esercita, pile che forsu e vivacitd, intelligensa € pacatessa. Questa operetta adunque, che io intitolai Metodo per esereitarsi.a ben suonare V’ Alto - Viola, premette che lo studioso, oltre ad esser: perfeffamente istruito nei prineipj generali della musica, sia eziandio iniziato sufficientemente nel suonare il violino; trattandosi ora: esclusivamente di prender particolaré eognizione delle proprieta e del carattere dell’ Alto- Fiola, e condurre in pari tempo lo studioso a divenire Fiolista perfetto, ponendosi nel ca- ili d’insieme, ma giungere altre- so di bene eseguire, non solo de compasizioni le pit sial grado di abile concertista.- * Questo Metodo & diviso in tre parti. Nella prima si da cognizione della chiave nella quale suona U4lto-Fiola: della sua accordatura: della sua estensione: e quindi “qualche breve cenno sulla posizione della mano: sinistra ¢ sul portamento dell’ arco. Queste teorie, sebbene comuni con Pinsegnamento del violino, credo sia tanto necessa- rio che restino bene impresse nella mente dello studioso, che, presumendo.ancora che egli le conosca, non reputo’ cosa inutile il ripeterne ora qui qualcuna’ fra esse, almeno dello pitt essenziali. . m, 37624 m Seguita questa prima parte con un Esercizio sulla scala diatoniva ascendente e disc dent con la pratica det diversi intervalli, e della Scdla cromatica. parimente che monla discende. Questo esezcizio sara bene che sia fatto all”unisono col maestro, accid lo seuo- lave acquisti sicurezza nel leggere la chiave di contralto, non meno che nella intyou: zione, portamento d’arco, ecc. Dopo ne succedono le Scule con accompagnamento, neile cingue prime posisioni; ed annesso a ciascheduna scala un Dnettino per la pratica della posizione alla quale ap- partiene. Questi piccoli Duetti, sebhene di un genere ognuno ui poco diverso fra lo- ro, ho procurata perd, che sieno tutti nek carattere dello strumento per il quale sono seritti, Questa prima parte termina con un riepilogo delle einque posizioni, fatto. col mezzo di fn Beerci is, in forma dé preludio, e nel quale vengono poste in pratica ¢ - ziandio la sesta, la-seitime e-Vottuca posizione. La seconda parte é formata di sei Stadj caratteristiei, per la pratica di tutti i colpi arco,-¢ per bene istrairsi nella doppia e tripla corde. La terza ed ullima parte contiene wn_Gras Solo ‘per V Alto-Viola in forma di Serna Lrammatica, con accompsgnamento di pianoforte. Tu quest’ ultima p: rte del presente Meiods son posti in pratiea tutti gli eséreizj e stu ij precedentemente fatti nel corso di questa operetta; e pez quanto. pare a me, visi ccn- ammissibili, nel carattere dell’ Alto-Viola. tenon tatte ke di Fires’ Oitube VL Aurore. Wea PARTE PRIMA L Alto-Viola suona, nella chiave di contralto. Questa chiave hala nota Do posta: nel terzo vi- ges ‘ousidera una settima discendente dalla chiave di Violino. Do Do. SE = ACCORDATURA DELL ALTO-VIOLA. Do Sot ke 3 == ° ° ESTENSIONE DELL ALTO-VIOLA. Per VP Orchestra rn <2 i = Kose yo = | os o oo L Tis Rema Sat i Nee Fe yrottava Sit ota “Per il Quartettos Le note al disopra di quest ati ie sei note della TV" ottava yuestaltimo La rie - seono fioche € di po- ncerto, per una sola volta, e in una cadenza, si pud co elfeltos ciononostante, un gran solo di ¢ F_ . Abusandone, si esce dal carattere dello strumento. anche tocare il St BREVE CENNO SULLA POSIZIONE DELLA MANO SINISTRA. Per situare convenientemente la mano sinistra sul manico dell’Alto-Viela si impostera, eseguendo le no- seguenti: dito Ae aa r : stent oh dito 28 dito 32 dito ¥ sulla corda Za sulla corda Ae sulla corda Sod sulla corda Do Quando lo studioso-avra abituata fa sua mano sinistra a posarsi sulla tastiera nel modo me 2162. ne que quattro. note, dovra porre ogni era acid una tal posizione esti sempre wariabile, almes ile, anéora mentre ei suona, e in manicra che le dita si presentino perper dicolari sulla corda che devon modifica per quanto po: , tenendo le falangi piegate a guisa di martelletti, ¢ pres mendo Ie corde con nettezea, ed in. modo che mai oscillino tra dito e tastiera. Di pid, bisogna pro- curare di tenere uno, 0, pit: diti (se lo rende possib e il passaggio che si eseguisce) fermi sulle note gid fattes il che, olire a facilitare moltissimo Pintuonazione, rende pit agevoli le difficolti. avendo il dito che succede un punto @’ appoggio nell’ altro che lo ha preceduto: oltredich’ il volume della voce riesce pil forte e pid rotonda. A tale effete si troveranno nel corso di questo Metodo alcuni .numeri indicanti Ie dita, i quali sono accompagnati da una lineetta, pid o meno prolungata, e sopra_la medesima céllocati altri. nu- me in tal caso si avr cura di tener fermo il dito indicato col numero accompagnato dalla line~ etla, nel mentre cte si eseguiscono Te altre note indicate con i numeri al disopra di essa. Fsempio ossivero aa2gort atk Questo sistem: di diteggiare, oltre al vantaggio di facilitare la intuonazione, (come si rilevd di-( soprs senza la quale non esiste pid vera musica) rende fra loro le dita indipendenti; cosa del avsimo rilievo, giaccht, se il movimento di un dito forza gli altri a muoversi nello stesso senso, Tesecazione sara. sempre confusa, il suonatore fatichera’ molto, e mai otterra un resultato veramente perfetto. L Alto-Viola, come il Violino, si situa sotto il mento, e questo si posa leggermente e senza trop- | po forzarlo sulla cordiera. SUL MODO DI TENER L ARCO, E SUL PORTAMENTO DI ESSO. L Arco, che’ io chiamai alte volte la lingua del Fiolino, :percht & quello che accenta il discors» musicale, e che ora posso appellare la lingua dell’ Alto-Fiola, dopo la intuonazione, ¢ quello che ratterizza VP eccellenza dell’ artista; ed @ assai importante che i maestri non trascurino ne’ lore scolari Losservanza scrupolosa di quélle regole ormai rigonosciute ottime, con Pevidenza di ottimi resultati. . “L Avco deve esser tenuto dal suonatére con molta naturalezza-e flessibilita. II police si situa al disotto della baccketta, ¢ precisamente nell angolo che forma la bietta, o tallone, con la bavchetta medesima. Le altre quattro dita si pongono al disopra di detta bacchetta, le quali sostengono P Areo leggermente, € com la prima falange,-Si osservi che esse sien fra loro bene unite: sollanto il dito mi- pud scostarsi alcun poco dalle altre, specialmente allorquando V’arcata in tirare & presso al suo m 6m termine. Hl dito minimo de trovar. a poca distanza dal pallino che regge Ia vite, ¢ deve appe tocear Ia bacchetta> (*) Se I’Arco non sostenuto in qdesta ,modo, non potra mai bilanciare in maniera da render per- i alcuni, :olpi (arco, come i pigchettato, il balsato, lo staccato a mess’arco, cee; ec; le difficolt? in generale, oltre a rende si fatiew al suonatore che ‘le eseguisce, faticheranno benanchy chi lo vede, € Io sente. SUL PORTAMENTO. I crini dell’ Arco deggiono strisciare sulla corda sempre parallelli alla linea che descrive il ponti cello ove posano, Ie corde, e alla distanza di un pollice searso. Quando Parcata & in tirare, (cid che s'indica col segno “+ gid accennato nella gcorsa nota) DArco deve essere attaccato esattamente al tallone, ed il polso, voltato con grazia, ma senza caricatura, verso la bocca del suonatore. Liat- davviso che lo studioso si -esercitasse ad. tuceo deve essere corto ¢ netto; ed a tale effelta sar eseguire delle note (per esempio quelle istesse che gli dimostrarono Ia situazione della. mano si stra) le eseguisse in picciolissima porzione d’Arco, e ben distinte tra loro. Esempio. tallone Quando V'arcata comincia in levare (che @ indicata col segno /\ 0 con questo Y) T Arco deve essere attaccato decisanente alla punta, + con nettessa. Tanto salendo che. discendendo, il braccio destro non deve scostarsi dalla vita del suonatore,e st-deve suonare. con Vavanbraceio, non cola spalla; nel girare che fanno i crini per ivovare le corde basse, la parte superiore ¢ inferiore del braccio pud essere alzata; basta perd osservaee che giammai il gomito sporga jn fuori facendo angolo contro il corpo di chi suona: in questo caso, In vera forza dell’ avambraccio sarebbe perduta, ¢ ne suecrilerch he un genere di forza che, partendosi totalmente daila spalla, non é pid quella che ‘Tichiedesi vera mente per trarre dei bei suoni dal’ Alto-Viola, 0 dal Violino. Suonando. in piedi, tutto il corpo dél sucnatore deve posarsi sulla gamba destra, Ia qualo si~ tucrA. un poco indietro dalla sinistra. Queste positura, oltre a disegnare dignitosamente ¢ con ele- ganza il suonatore, da agio al braccio destro di lavorare pitt Tiberamente, ¢ nel ealare che fa nel- Is areate in discondere, scostarsi il meno possibile dal totale del corpo di chi suona. Ainalmente si raccomanda di non abituarsi a marcare’ il tempo con i piedi, mertoché dirigendy pezzo d’insieme, come un quartetto, un quintetto ecc: ed in questo caso pure, solamente alle ©) it segno Us indica arco tn rérare, civd: attaccarlo sulla corda dal fallone, e portarlo alla punta. Ral- tro sega indica Zareo in febare, viok: affaccarto alla punta © portarte al talline. Quando un intiern si deve eseguire al tallone dell'are si indica le parole fadds disegno melo: m 6M om 6 prime battute per indicarne il mayimento; 0 in qualche altro caso, “come in un‘ritardinide, dopo ana commne, 0 corona, ec, Il tempo nella must deve misuraSi,con Ia imente; e coloro che hanno la gofla abitadine di affidarne la direzione alle estres inferiori, dimostrano chiaramente. di aver pit fiducia nei loro: piedi che nella loro testa, Nella divezione di un’ Orchestra inticra, il caso & diverso. La soi troppe le.menti per trovarsi- tutte in buon accordo,e si rende indispensabile: che ne unisea i-sgntifnento u, na norma materiale, mareata da chi ha,Vincarico della direzione. Alora il capo orchestra. non suona, ed & Ia sua baechetta che indica i+ movimenti. - Per_ultimo voglio rammeniare che, essendo la Stramento-e UVArco i due messi che deggion da noi essere*impiegati onde ottenere quel felice resaltato, scopo dei nostri stadj, cio’ quello di eseguir Bene e con bron effetto della buon ¢ bella musica; noi potremo arrivare alla meta dei nostri desider} Gon minor difficolté,se queste due macehinette saranno ‘tenute fra loro pia unite che sara possibile. ESERCIZIO PRELIMENARE ALLE POSIZIONI. Ogni nota deve essere eseguita in. una areata: grandiosa e ben distinta,-facendo una piccola pausa prima di cambiar Parco, per abituarsi ad attaccarlo con nettezza: ¢ ciascheduna nota deve-avere la fgradazione di forza che trovasi indicata alla prima della scala seguente. Largo, - : Scala diatonica ascendente. dito? dite 3 Nell’eseguire questa Scala ascendente, si facia bene attenzione accid il quarto dito: non si ripie- i 5 ghi, ma bens? résti sopra alla tastiera, inclinato verso le corde, ¢ pronto. sempre a modificarle. me XT6U me. Corda La * — = Scala diatonica discendente. Corda Sot” . — ‘Corda Do ‘ “nani . 49 40 . Quando s'incontrerd una _npta della medesima denominazione segnata-cost 22 86, significa esegui- re la moti del valore della nota sistessa col quarto dito, Valtra meti edn Payvuoto; € cid si usa spe- cialmente nei movimenti lenti, per togliere alla nota istessa quell effetto poco omogeneo che ha sempre ; seccilano si doeei gli.avyuoti che discendono si deggion fare sempre col la corda ouota, se il yalore & prolungato. Co Largo, quarto dito, per Punita della voce, giacché ill passaggio, per sempio, dal La al Sol Largo oS oa wro dal La al Fa, o dal La al Mi wsione del miagolio del gatto, piutostochd assomigliare ad una Bella portata di voce aman. Se eseguiti con Uaveuoto, hanno I'e- trattasse di un movimento rapido, Ove quel cattivo effetto si perde, ed anzi in qualche caso pud fatilitarne Vesecuzione, e rendexlo pid br illante, allora si marea Io sero sull’avvuoto che discende, co- nfé'trovasi qualche: volta negli studj per violino di P. Rode. INTERVALLI, DI TERZA. 4 sot 2 st 9 2 Sostenuto e con tutto Parco. i413. — BEE per PF INTERVALLI DI QUARTA, ANDANTE. con tutto Parco tall SF 3? a ° EE oe Quando si & nel caso di riprender Parco, sia in tirare, “sia levare, bisogna far conoscere che & per propria volonti, 0 per maggiore espressione nell’ accentare una frase che si ri- preude. A chi non & bene esperto 1 diversi colpi d’arca! e nelle risprse che si hanno, onde ri , 0 in-discendere, sensu riprender UVarcata, accade talvolta di mancare erlo o in Levan un passaggio, per non aver preveduta Parcata medesima che in un punto determinato si era stabi- Tita, in levare, 0 in discender + Dell’ Arco, bisogna che il suonatore ne sia padrone, come lo della sua spada il bravo spadac ino. Se ta munchi una parata, se non conduct bene una ca- vasione, se tu ti lased scoperto; Pavyersario ne profitta, e ti stende morto, Nel nostro caso non muore fisicamente: ma un passaggio mancato, o male eseguito, ti toglie Papprovazione di chi ti ascolta; ¢ un silenzio profondo, in vece di un applauss clamoroso, ti ghiaccia anima, poco meno di una stoceata nel, cuore. INTERVALLI DI QUINTA E SESTA. we Po rol ANDANTE con tutto Parco ce a t2NT ION F pcs ee INTERVALLI COMPOSTI DI OTTAYA, DE SETTIMA E DI TERZA. sP #8 rie ul LENTO. $ = = —— ‘eon tutto Pareo. : a = 7 reais sa gt Tt ft ae, PPT pF a eet Fy ipo % TP SCALA ASCENDENTE CROMATICA PER DIESIS. wo LARGO. tale uw — fe ee wey hee hy be a rf 7 : SCALA DISCENDENTE CROMATICA PER BEMOLLI. wit bebe be >, "yg LARGO. rn 7 9) 4 4 'o 4 § 1 0 4 5 22 1 Queste due Scale si eseguiranno impiegands tutto Parco; sostenendolo bene; cd osservando di impie- gerne in ciascheduna nota quella porzione che le si conviene, a seconda del suo valore. Prima di Yncomineiave lo studio sulle diverse posizioni, sara opportuno, mi pare, di esporre qualche esempio relative alle note di abbellimento; come dell’ appoggiatare, dei gruppetti, 0 mordenti, del tril- To, eves; accid, incontrando lo studioso certi segni di convenzione con i quali si sol marcare talvolta, questi abbellimenti, sappia come si deggiono interpretare, . m8 DELL’ APPOGGIATURA. Lappoggiatara § una nota’ che pone di grado congiunto e per ornamento ad un’ altra not: essa pud aver luogo o al disotto, o al disopra della nota che si vuole ornare, si de Pere = U appoggiatura ha generalmente la metd del valore della nota sulla quale posta Esempio- Feco come bisogna leggere la frase che si & data in esempio, L istesso Esempio. Ti compositore di musica pud segnare le appoggiature, colle piccole note, come nel prime E- sempio, o nel modo che si & dimostrato la seconda volta. Ena nota pud averé ancora due -note di abbellimento, o appoggiature, cioé una al disotto, al disopra, \nella maniera seguent A se prea Vi sono inoltre certi abbellimenti 0 nate di gusto segnano nella maniera seguente: + 2!’ Bsempio. ff Ee=— FF ceo come si deve leggere questa frase: = = Listesso Esempio in un tempo celerelie Listesso in un movimento pid lento. stesso Esempio, oes y m XT a i DEL TRILLO. Il Trillo * una reiterata appoggiatura, che “fa ad ula nota qualunque. Se grappetto di duc o tre note: il Trillo vien posto sopra una nota di qualche valore, allora richiede diesser terminato in un tr + 2S A! Esempio. Gli ultimi due trilli, della penultima battuta, richiedono un gruppetto che li termini. Questa frase dell’ Esempio N? 4+ deve essere eseguita come appresso. Esempio. gruppetto che termi- na i trillo Fssendo. il Trillo un’ appoggiatura che si fa-ad una nota, la quale vien ripetuta a seconda - del valore della nota medesima, le si dara il movimento coerente a quello della composizione ché si eseguisce, Un Adagio, un Largo, tutti i movimenti enti deggiono per conseguenza aver de" trilli pid lentamente eseguiti; soltanto si pud rinforzare ed accelerare verso il suo termine, se ¢- gli 8 di qualehe durata. Esempio 5: AND" SOSTENUTO. sta tetrontatrtateses yf? ff > In un movimento Presto bisognerebbe accrescere il valore delle note che compongono la battuta ¢ per sonseguenza diminuiine Ia quantiti, facendo crome le semicrome ecc.; ma in tutti i casi, il wile Io, 0 Jungo o breve che sia, dene esser sempre misurato con la mente di chi lo eseguisce, imm: ginandoselo come se realmente fosse scritto distesamente con le note tutte di altrimenti que~ sto genere di abbellimento, che, non abissandone, produce un bell’ effetto, ri ebbe confuse” di effetto. non brono. m 262A me 12 SCALA IN 4. POSIZIONE. Gorda Bo SOSTENUTO. a 2 NB. Quando-si trova un segno cost —~ sopra o sotto una nota, quello vuole indicare di dare alla nota stessa una tal’ vibrazione col mezzo del dito, il quale ben calcato sulla corda, fa una piccola on- dulazione, precisamente nel modo che accenna il segno medesimo —~ e delJa quale non bisogna abusare , onde non diventi caricatura. m 26m Kposizioxe. And’ Sostenato. S DUETTO AD ae 4 SCALA IN 2? POSIZIONE. corda Do >>. 5-77 corda Sol © sorda Re Largo. £ , Andantino un poco mosso. ‘2 POSIZIONE. con tutto Varco. ; u ty DUBTTO = = 2" ei—— |¥ Fatace. F r f e dimin. a? ¥ legate. boeere: ale e. legate. re Fp oO St at 2 ee Tp — erescendo crescendo f P18 fF dimin.F legate. atempe. u Fs : le ye v Tee ght? RF > crescendo al poco_a poco. TF PI SO? A a 46, crescendo pts TP er _ SCALA IN 3: POSIZIONE, corda, > Largo. & S 7? grandiose. “F grandiose. F >. AZ MRe> ou PP tutto arco. uw str Larghetto. * 1 3! POSIZIONE.. ° 5 oa ror DEBTTO Preantubile. x pro te EY Re aN wna GB. koe ee me : Toe imate K'pos. TLCallungando jantinato sibrate il dito_ia V" ee *| ae # Epos. m V6 -m rr pO Op oF oo pit | animato * ee a A i es ieee: 5 m 2X76 SCALA IN 4. POSTZIONE. corda Do. , corda Sol. L, corda Re. wom og mew Bg Andante un poco mosso, a= A! POSIZIONE. AIL? comodo. DUBTTO AK. we Fon tutty farce, o> a? pl C | 2621 ow F PF bene aniti. fe eee SE ae ee IN fre ek PP LF piaotaed, of raf 7! eae Te pissicato, $ ge fe eff fe ef o m 6M m 0 crescendd . SCALA IN 3. POSIZIONE. corda Do ? FP tr " Sostenuto. corda Sol corda” Re corda Le corda Re corda ta Ip II Iie’ hid We, * the ld i "my r7624 24 AIL! Moderato. B: POSIZIONE. ua DUETTO LM we =. Fugato. 7 soqgetto ben mareato. 260» of OF Fiat. * 76 om — ft diminuendo € un poco ritard DP din. ITrilli che servono di cadenza per terminare un periodo musicale, specialmente se + un <4 € an poco ritard: jodo finale, sara bene che sieno fatti con Varco in levare, accid Pultima nota che forma P la cadenza medesima. sia eseguita naturalmente con Varco in tirare. Riepilogo di tutte le posizioni antecedenti, toccando di pid Ia 6%, la 7: e I’8: posizione. Esercizio in forma di Preludio. AM! Moderato Se OO reas 524, z 3 /#hee~ 2 ) Nem NB. Dopo che Io studioso avr’ imparato bene Ja parte superiore delle cinque Seale, evi rispettivi Duetti nil Ie prime cinque posizioni, nonché quest ultimo Esercizio, sara assai profittevole se il maestro Io eserciter’ ancora ad eseguire quella di accompagnamento. L Alto-Fiola essendo il pid delle volte destinato ad accom- pagnare, bisogna che colui che studia questo strumento si abitui per tempo all’ intelligenza che richiede que- sla specie. di esecuzione. A tale effetto ho poste delle segnature ben anche nella detta parte, le quali pote nza di doverla quindi eseguire Jo Scuolare. -ssere tralaseiate, senza Ia cireosta m Wenow FINE DELLA PANT: 28 ¥F.GIORGETTI. PARTE SECONDA éseguire non solo delle melodie, ma benanche delle. armonie, composte L Alto-Viola @ suscettibile di Ora, ognun sa che, per rendersi ragione di una successione di accordi, come mo luogo sulla nota pid hassa dell'armonia; di due, tre;e quattro parti pure di-un solo accordo, si ferma la nostra attenzione in p tanfaehe, in alcune composizioni si trova questa nota solamente “decifrata, con sopra apposti dei numeri, che.indicano i diversi intervalli eon i quali s’intende armonizzare la nota: medesima. Gon, questo sistesso sistema, di attensione primuria alla nota pit bassa, si doyranno accuralamente le corde, ponendo sempre, prima di ogni altro, il dito che de- isposizione. Dictro reiterata esp-- IV alto —pratico le déppie e tri sseguire Ja nota pid bassa, e quindi le altre, a seconda della loro za di successi sorldisfacentissimi, raccomando questo sistema di studisyper le doppie e triple corde Avwegnachd in questa seconda e terza parte della presente operetta s’ incontreranno anche intiere nel genere che al'armonia pid propriamente appartengono sia in accordi simultaned (che i Francesi chi; mano plaqués) sia in accordi spessati, 0 arpeyyiuti; credo cosa non inutile dare ora qualche pio del modo pratico di applicarsi allo studio delle doppie corde, come pure di far preeedere un Everci- zio di doppia e tripla corda ai sei studj caratteristici, accemati nella prefazione. studiar si Esempio 4° Qualunque sia il movimento col quale dovranno eseguirsi,le doppie~ triple corde, sempre il ditw che deve eseguire la nota pitt bassa dell’ accordo dovra situarsi il primo, procurando che quellam- ta che deve dare il carattere all’ accordo medesimo sia perfetta e ben marcata. AIL? mosso. 4 = YV."pos. Ecco come deve essere studiato questo periodo. AIL! mosso. 2 Uni sola secezione pud aver luego a questa regola, ed ¢ nel caso che in un accordo siavi la no- ta del bi fuor” della posizione fissa, come p. es: ‘ Esempio 3° Be=sze tye nel primo accordo di 7? diminuita, il Do# bisogna eseguirio in mezza posizione, mentre il iD, il Sul it Mi per il prime il dito indice per fare il Doh, te altre dita vengono facilmente fori di posizione, trasportate indietro dal? indice*medrsimo, ¢ rie fanno in prima po - Ora, se si pom calanti. Per eseguire quel primo accordo con sicurezza dintuonazione si pongano Je dita come segue 2 Tee, 3 Esemplo AL Besta # id che icon V'esercizio si arrivera a fare con tanta celeriti, che al momento di dovere eseguire quell’ ac- cordo, sia’ pure il movimento rapidissimo, il primo dito sard gia in ordine, per far’ sentire il suo Do per prima nota dell’accordo, e Te altre dita saranno. alla distanza necessaria da quello, per Yntuonare perfettamente Ie note che gli competono, Cosi pure negli accordi di5! diminuita, o in un passaggio di terze, nel quale non si voglia mutar posizione, avrd Iuoge Ia medesima cecezione. (*) el tutto in EY posiziome- Esempio Ecéo come fa duopo. TLE. Questo periodo deve essere studiato, ponendo te dita nella maniera seguente. an : all, eee eiees 4 gu. + ss 6 to Esempio si studicra in un movimento assai Jento, fintantoché le dita sieno abituate a situarsi pronta~ a seconda del modo indicato. Quindi, se ne accelerera la esecuzione sino al-prestissimo, osservando che, mentre Te dita péseranno come all’ Esempio N6., 'effetto deve risultare come all’ Eévmpio N! 5. ment oO seguato afiz significa, com allungature del dito. a ” ESERCIZIO PER LA DOPPIA E TRIPLA CORDA: And’ molto sostenuto. ve TT os op a) = » F IW: TPR rer Plegate| f PP pF Plegute. ‘me 27622 CL eye Px gh oy or > SS SS ~ r r ; eva ff ritard. -Yorale ~~ ? fo of Ff? Fritard. renee % m AT6Y om 52 AVVERTENZE CHE SERVONO D'INTRODUZIOVE AI SEI STUDI CARATTERISTICI. Li musica, essendo un’ arte dispirazione, avente un Tinguaggio suo proprio,e che’ si vidente col mezzo dei suoni; non copia oggetti ‘materiali, ma pud ssprimere bensi (e forse meglio di ogni altra fra le arti belle) i sentimenti e Ie passioni dell animo ¢ pud farlo talvolia anche in modo evidentissimo, e senza il soccorso della poesia seritta. In fatti, vi hgino delle composizioni puramente strumentali, ove vi & pideapoesia, maggiore e- sp! ione, pid sentimento, e ti parlano pid al cuore, che certi poemi, alcuni 'drammi, e molti so netti. Vero @ -perd che la musica strumentale fa di mesfieri che sia concepita con ispir wziune , che la ispirazione ed il concetto sieno interpretati con giusto’ eriterio da chi la eseguisce, affine chi ella prodyca tali- mirabili: effetti. Lo studio’ della musica -applicato ‘ad und strumento qualunque deve essere, a parer mio, divi in tie periodi, Nel-primo, acquistare co} iizione perfetta del meccanismo e rendere, per cost ive, Ja materia obbediente alla volonti, Nel secondo,’ colorire la esecuzione e dare al discurso musicale quel sentimento ¢ quella espressione che. rendono quest’ arte cosa pit dello spirito che dei sensi. Nel‘terzo, scorrere le composizioni di tutte le epoche — di tutti gli autori, per divenire buon leg- gitore, e quindi attingendo da tutti, for arsi_un gusto suo proprio, e indiyiduale di esecustone. A tale effetto io diedi un titolo caratteristico ai sci studj che seguono, accioch’ Lo studioso, TAlto-Viola, e che sono esposte nella prima parté di questo metodo, incominci a puetissare un poco la sua esecusione, dando ad essa un deciso carattere. Il Chiaccherone, Ht Retrogrado, Lé-Irrequieto, It Matto, La Marcia fanebre, I Tran- quillo, sono i titoli che” portano in fronte questi sei studj; e ciascheduno di questi titoli ne dopo aver superate molte delle; difficolt& di meceadismo, delle quali & suscettibil indica.. il relative concetto. EF’ quanto al secondo, I! Retrogrado, lu.intitulai cosi, perch in esso ho imitato i} genere di comporre del passato secolo, sia nello stile, sia nelle forme, come nella maniera di cadenzare, ecc., ¢ pit. specialmente procurai di accostarmi al fare del Corelli ¢ del Veracini, Intesi con questo mezeo di dare un’ idea allo studioso di quella musica, la quale, co- me improntatadi an sentimento molto dissimile dalla maniera di comporre dei nostri tempi, ri- chiede eziandio una,agsai diversa maiitera nell’ eseguirla. To sarei di parere che-P Opera quinta del Corelli, é le composizioni del. Veracini, trasportate da, Je chiave di violino’ a quella di contralto, (@ trasportalido pure il basso una 8% sotto,) sareblinu- cliente anche per chi si & dedicato esclusivamente ally strumento dell’ Alto-Violu, ultimo dird, che consigliérei la studioso di esercifarsi, nolf’ solo nella’ parte protagonista di questi sei_ studj, ma benanche in quella di actompagnansento, 1a quale essendo scritta in chiave di hi tenore (quella di Violino @ gia conosciuta dallo studioso) egli potrd contemporaneamente: | prender cognizione di queste due chiavi, cosa assai giovevole, se non indispensabile; come pur ad esercitarsi nel modo di accompagnare conveni temente una parte principale, esereizio di-primaaim- portanza per 1’ Alto-Fiola. m 21622

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