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cicloviaggio al femminile
alla scoperta dei territori
militarizzati italiani
Vicenza, 30 agosto 2010 - Dopo i cicloviaggi nelle zone militarizzate della Sicilia e di
Napoli, Centodonnecentobici torna a promuovere la cultura della nonviolenza con un
nuovo viaggio in Toscana all’insegna dell’eco-sostenibilità, sobrietà e autogestione.
Quest’anno è la volta di Pisa e dintorni dove il gruppo si trasferirà dal 1° al 5 settembre
per visitare su due ruote le aree militarizzate locali e incontrarsi con persone e
associazioni che sostengono valori di pace, solidarietà, giustizia sociale e lotta agli
stereotipi di genere.
“Per il nostro viaggio di quest’anno abbiamo scelto Pisa per un motivo molto semplice: a
Camp Darby è attualmente custodito uno dei piu’ grandi arsenali statunitensi
fuori dal territorio degli USA” commenta Vania De Preto, una delle fondatrici di
Centodonnecentobici. “Per molti versi, è per noi incredibile pensare che decine di
migliaia di tonnellate di munizioni e alto esplosivo sono ospitati a pochissimi chilometri
dalla Torre di Pisa,” continua De Preto, “ma chiaramente Pisa non è un’eccezione. In un
mondo piagato da guerre che uccidono ogni giorno centinaia di persone, promuovere
una cultura nonviolenta è per noi un modo per contribuire nel nostro piccolo a un futuro
meno violento e piu’ giusto per tutti. Non solo, condividere questo viaggio con
associazioni come Rebeldia e la Casa della Donna che da anni si impegnano
attivamente per costruire un “mondo diverso” è un’occasione di grande impegno civile e
crescita per tutte noi.”
Cosè’ Centodonnecentobici
Centodonnecentobici è un cicloviaggio al femminile alla scoperta dei territori militarizzati italiani, una
proposta nata da un gruppo di donne della Rete Lilliput di Vicenza.
Obiettivo principale dell’iniziativa è tessere reti fuori dalla propria città per scambiare idee ed esperienze
comuni a tutti coloro che vivono nelle aree militarizzate italiane. Il tutto percorrendo chilometri di strade
italiane in sella a un mezzo rispettoso dell’ambiente e a disposizione di tutte e di tutti quale la bicicletta.
L’idea nasce dall’esperienza di alcune donne vicentine “amiche della nonviolenza” che nel 2008 hanno
percorso la Sicilia in bicicletta per incontrarsi con associazioni e gruppi informali del territorio siciliano che
promuovono pace, solidarietà e giustizia sociale. Durante questa occasione, è stata anche organizzata
un’azione simbolica davanti alla base di Sigonella in collaborazione con l’associazione “Beati i costruttori
di pace” di Catania. Nell’estate del 2009 Centodonnecentobici ha deciso di proseguire l’esperienza a
Napoli e dintorni, un altro territorio fortemente militarizzato, dove ha organizzato diverse tappe e azioni
simboliche nei pressi delle numerose zone militarizzate, in collaborazione con il “Comitato pace disarmo e
smilitarizzazione del territorio campano” e con l’associazione “Cicloverdi”.
L’anno scorso Centodonnecentobici ha inoltre partecipato alla “Marcia mondiale per la pace e la
nonviolenza” sostenuta da migliaia di associazioni e individui in tutto il mondo e che ha attraversato tutti i
continenti passando per Vicenza l’8 novembre scorso.