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2015 - 2016
Alcune definizioni
Silvio Brusaferro
Health Promotion
Prevention
Differenze tra promozione della
salute e prevenzione
Area della prevenzione
Include le attivit rivolte al mantenimento e
miglioramento della salute
Sono attivit attuate prima del
dellinsorgenza della malattia
Si possono suddividere in attivit di:
PREVENZIONE
PROMOZIONE DELLA SALUTE
PROMOZIONE DELLA SALUTE
def. OMS
La promozione della salute il processo che consente
alla gente di esercitare un maggiore controllo sulla
propria salute e di migliorarla.
Questa prospettiva deriva dal concetto di salute come
estensione di ci che un individuo o un gruppo sia
capace di fare, da un lato di identificare e realizzare le
proprie aspirazioni e soddisfare i propri bisogni, dallaltro
di modificare o adattarsi allambiente
La salute come risorsa di vita di ogni giorno non come
obiettivo di vita
Concetto positivo che enfatizza le risorse sociali e
personali ed anche le capacit fisiche
Promozione della salute
un processo culturale che permette alla
gente di raggiungere livelli di
consapevolezza tali da poter fare scelte
ponderate e non di subirle
Si tratta di un processo a spirale che pu
essere percorso nel senso del
miglioramento ma anche nel senso
inverso
PREVENZIONE
Si propone il mantenimento dello stato di
salute
Prevenzione e Profilassi sono termini
equivalenti anche se riferiti storicamente
il primo alle malattie cronico degenerative
Il secondo alle malattie infettive
In funzione del momento della storia naturale
della malattia in cui si opera lintervento la
prevenzione si pu distinguere in
Primaria
Secondaria
Terziaria
PREVENZIONE PRIMARIA
Consiste nellattuazione di misure, a livello
individuale o di popolazione, atte a diminuire
lincidenza nella popolazione di una qualsiasi
patologia mediante leliminazione o la riduzione
dellesposizione ad agenti etiologici e a fattori di
rischio o comunque a qualsiasi fattore avente un
ruolo nel favorire lesposizione stessa.
Si definisca anche ETIOLOGICA perch
eliminando lesposizione ai fattori favorenti e/o
determinanti la malattia si evita la stessa ma
anche le sue conseguenze (complicanze
recidive, invalidit, morte, ecc.)
PREVENZIONE SECONDARIA
Consiste nella adozione di interventi atti
ad impedire linsorgere della malattia in
soggetti gi esposti ad agenti etiologici o a
fattori d rischio.
Gli interventi si attuano nel periodo di
latenza della malattia e questo condiziona
restringe lambito di intervento ad alcune
patologie
Caratteristiche delle patologie nelle
quali si pu operare la prevenzione
secondaria
Storia naturale della malattia ben conosciuta per
poterne prevedere levoluzione
Periodo di latenza sufficientemente lungo
Disponibilit di un test (di screening) in grado di
differenziare i soggetti sani da quelli
apparentemente sani ma gi malati
Disponibilit di terapia efficaci in grado di guarire
la malattia o di ritardarne significativamente
levoluzione letale
Test di screening
Non costituiscono di per se la prevenzione secondaria
ma ne sono una parte; occorre infatti
successivamente anche un intervento terapeutico
efficace
Requisiti dei programmi di screening
Rilevanza sociale della patologia
Efficacia del trattamento
Disponibilit di servizi di approfondimento diagnostico
Esistenza di uno stadio pre clinico riconoscibile
Disponibilit di un test attuabile e privo di rischio
Accettazione del test da parte degli utenti
Previa definizione dei parametri di normalit
Favorevole rapporto costi benedfici
Attuazione continuativa del programma
Test di screening
a veri positivi
b falsi positivi
c falsi negativi
d veri negativi
Sensibilit e specificit
le presentano.
Test di screening
malato non malato
Test a b a+b
positivo
Test c d c+d
negativo
a+c b+d a+b+
c+d
Sensibilit: a/a+c
Specificit: d/d+b
Valore predittivo positivo: a/a+b
Valore predittivo negativo: d/d+c
Sensibilit - 1
la capacit di identificare correttamente i soggetti
ammalati.
In termini di probabilit, la sensibilit la probabilit che un
soggetto ammalato risulti positivo al test; si pu anche
dire che essa la proporzione dei soggetti ammalati che
risultano positivi al test.
soggetti ammalati a+c
positivi al test a
sensibilit a/(a+c)
VPN = d/c+d
Risponde alla seguente domanda: si tratta di un negativo-vero o di un negativo-
falso?
PNP 2014 - 2018
PNP 2014 - 2018
Esempi di screening raccomandati
US Preventive Service Task Force 1 -
DA 0 A 12 ANNI
Altezza e peso
Pressione arteriosa
Disturbi della vista (3-4 anni)
Fenilchetonuria (alla nascita)
Ipetiroidismo congenito (alla nascita)
Emoglobinopatie (alla nascita)
DA 11 A 24 ANNI
Pressione arteriosa
Peso e altezza
PAP test (donne > 20 anni)
Screening per Chlamydia (donne > 20 aa)
Rosolia: vaccinazione o sierologia (donne >12 anni)
Problemi alcol correlati
Esempi di screening raccomandati
US Preventive Service Task Force 1 -
DA 25 A 64 ANNI
Pressione arteriosa
Altezza e peso
Test colesterolo (uomini 35 665aa. Donne 45-65 aa)
Pap test (donne)
Mammografia ed es. clinico al seno (donne 50 -69 aa)
Test sangue occulto nelle feci e/o sigmoidoscopia (>50aa)
Problemi alcol correlati
Rosolia: vaccinazione o sierologia (donne in et fertile)
OLTRE I 65 ANNI
Pressione arteriosa
Altezza e peso
Pap test (donne se sessualmente attive, interrompere se i
precedenti erano normali)
Mammografia ed es. clinico al seno (donne fino a 69 aa)
Test sangue occulto nelle feci e/o sigmoidoscopia (>50aa)
Problemi alcol correlati
valutazione udito e vista
INTERVENTI DI COUNSELING
RACCOMANDATI
US Preventive Service Task Force
PREVENZIONE INCIDENTI
Cinture di sicurezza
Casco per bicicletta e moto
Rilevatori di fumo
Depositi sicuri/rimozione armi da fuoco, farmaci, sostanze
tossiche
Protezioni alle scale e finestre (< 12 aa)
Prevenzione cadute (>65 aa)
Controllo temperatura acqua calda (>65 aa)
IGIENE DENTALE
Regolari viste di controllo
Uso giornaliero di spazzolino e pasta dentifricia al fluoro
INTERVENTI DI COUNSELING
RACCOMANDATI
US Preventive Service Task Force
DIETA ED ESERCIZIO FISICO
Limitare grassi e colesterolo
Mantenere il bilancio calorico
Enfasi su frutta, verdura, cereali (>2aa)
Allattamento al seno (< 2 aa)
Dieta ricca di ferro (<12aa)
Regolare attivit fisica
Apporto adeguato di calcio (donne)
COMPORTAMENTI SESSUALI
Prevenzione delle MST
Uso mezzi di barriera
Gravidanza consapevole
USO DI SOSTANZE
Cessazione del tabacco
Evitare uso di alcolici e sostanze illecite durante la guida
PREVENZIONE TERZIARIA
Consiste nella accurata messa in atto di tutte le
procedure cliniche, terapeutiche e riabilitative
per impedire linsorgere di invalidit e facilitare il
raggiungimento di un accettabile compenso in
persone gi ammalate
Opera soprattutto nel periodo post clinico e si
identifica in larga misura con la riabilitazione, la
rieducazione, e la prevenzione di ricadute e
recidive.
Prevenzione
Livello di Bersaglio Obiettivo
prevenzione
Primaria Soggetti sani Riduzione
incidenza
Secondaria Soggetti con Riduzione
danno mortalit
asintomatici
Terziaria Ammalati o Riduzione
convalescenti recidive e
invalidit
Public Health
Sanit Pubblica
( WHO 1998)
Lambeth 18 19 133
0.9
EPIDEMIOLOGIA
Il termine epidemiologia deriva
dallunione di 3 parole greche
epi attorno
dmos popolo o societ
logos studio o ragionamento
Last 1988
DEMOGRAFIA
Definizione
Una scienza che studia le popolazioni descrivendone
alcune caratteristiche fondamentali quali la
numerosit, la densit abitativa, la distribuzione in et
e sesso la frequenza di nascite, morti, matrimoni,
divorzi, migrazioni, ecc.
Tale studio soprattutto finalizzato a studiare gli
effetti che questi fattori possono avere sulle
condizioni economiche, sociali e culturali della
popolazione
Lopalco, Tozzi
2004
STATISTICA
La statistica studia serie di dati provenienti
dallosservazione di popolazioni.
Laccezione di popolazione diversa tra
epidemiologia, statistica e demografia
In statistica per popolazione si intende una
qualunque aggregazione di elementi che
generano dati.
La statistica una scienza esatta basata in
gran parte sullo studio di campioni di
popolazioni (scienza probabilistica)
Lepidemiologia spesso usa il metodo
statistico.
Epidemiologia
classificazioni
osservati/attesi x 100
Misure di frequenza pi utilizzate
Tasso di morbosit
n ammalati / popolazione x 100 (in un dato
tempo)
Tasso di letalit
n deceduti per malattia Y / ammalati per
malattia Y x 100 (in un dato tempo)
Prevalenza ed incidenza
PREVALENZA: numero di casi di una
malattia in una popolazione definita in uno
specifico momento nel tempo
INCIDENZA : numero di nuovi casi che si
verifica in una popolazione in un dato arco
di tempo
STUDI DI PREVALENZA
infezione
|
infezione infezione
|
|
infezione
|
tempo
studio 1 studio 2
infezione
|
infezione infezione
|
|
infezione
|
tempo
inizio studio termine studio
RISCHIO ASSOLUTO
RISCHIO DIFFERENZIALE
RISCHIO RELATIVO
ODDS RATIO
E+ a b Tot E +
E- c d Tot E -
non c d c+d
esposto
a+c b+d a+b+c
+d
tempo
Direzione dellindagine
malattia
esposte
No malattia
Persone
popolazione Senza
malattia malattia
Non
esposte
No malattia
La tabella 2 x 2
M+ M-
E+ a b Tot E +
E- c d Tot E -
RR = 188/100.000 = 9.9
19/100.000
Studi caso controllo
disegno di uno studio caso-controllo
tempo
Direzione dellindagine
Si esposizione
Casi
Persone con
malattia
No esposizione
popolazione
Si esposizione
Controlli
Persone senza
No esposizione malattia
La tabella 2 x 2
studio caso controllo
M+ M
(casi) (controlli)
E+ a b Tot E +
E- c d Tot E -
Tot M + Tot M -
Misure di associazione
ODDS RATIO