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Ekklesia = Assemblea/Riunione/Adunanza (essendo sottointesa la semantica di

<<convocazione>>).

Menzioni al plurale di chiese


chiese non determinate (1Co.7:17; 2Co.8:18s; 11:28);
tutte le chiese dei santi (1Co.14:34);
tutte le chiese dellAsia (1Co.16:19);
le chiese della Macedonia (2Co.8:1);
tutte le chiese dei gentili (Ro.16:4);
tutte le chiese di Cristo (Ro.16:16).

Lasciano intendere lesistenza di una fitta rete di comunit, concretamente dislocate non solo
genericamente nelle citt menzionate negli indirizzi, ma in quartieri diversi delle stesse citt (a Roma erano
almeno 3, e probabilmente 5). Oltre che in case private funzionanti come luoghi di raduno (Ro.16:4, 23;
1Co.16:19; Fil.2; At.2:46; Col.4:15-16).

Col.4:16

Chiesa distinta in 3 gruppi


1) Chiese precedente lentrata in scena di Paolo: chiese della giudea (Gal.1:22; 1Te.2:14), chiesa di
Antiochia (At.13:1);
2) Chiese fondate da Paolo:
3) Chiese non fondate da Paolo (Roma)

In senso distributivo gli Atti usano molteplici denominazioni, che riflettono sia il punto da vista interno degli
adepti, sia quello degli osservatori esterni:

Fratelli (At.1:15)
Credenti (At.2:44)
Discepoli (At.6:1)
Seguaci della Via (At.9:2)
Santi (At.9:13)
Cristiani (At.11:26)
Nazorei (At.24:5)

Paolo ne fa menzione diverse volte (44 volte) come designazione diretta dei suoi destinatari (1Co.1:2;
2Co.1:1; Ga.1:2; 1Te.1:1; Fil.2). Evitando altri termini che erano pi disponibili nel lessico societario del
tempo (eranos, hetaireia, paneghyris, synagoghe, synodos, thiasos).

Quando Paolo entra in scena come cristiano la Chiesa esisteva gi, essendo sorta prima di lui (At.2).
Paolo stesso perseguitava la chiesa di Dio (1Co.15:9; Ga.1:13; Fi.3:6).

Chiesa in termini generali in senso universale (Col.1:18, 24; Ef.1:22; 3:10, 21; 5:23-25, 27, 29, 32).

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