Le proteine con ancora GPI segregavano in nanodomini, a differenza delle proteine
transmembranarie che con i loro residui Le proteine con lancora GPI andavano tutte ai poli della cellula. Il traffico di queste proteine polarizzato Associazione e segregazione di microdomini resistenti a detergenti. Con un determinato detergente, queste proteine con ancora GPI e glicosfingolipidi non erano solubili, formando una nuvoletta flottante che galleggia nelle fasi a bassa densit di saccarosio. Questo era associato alla presenza delle proteine con ancora GPI, che durante la lisi rimanevano aggregate e potevano costituire dei domini di membrana. Questo fenomeno vale sia per le cellule polarizzate sia per quelle non polarizzate, che in questo caso la secrezione avviene in microdomini diffusi in tutta la cellula. Oggi si pu simulare una membrana plasmatica in vitro, con numerose componenti che riproducano la membrana plasmatica della cellula, e studiando queste membrane sintetiche, laggiunta di colesterolo permetteva la formazione di microdomini di membrana. Questo fenomeno importante in quanto la segregazione delle proteine in nanodomini predispone alla trasduzione del segnale, in quanto questo permette un livello di attivazione pi basso, influenzato dalla concentrazione di un enzima. Se un enzima fosse concentrato in uno di questo microdomini, possibile la loro segregazione in essa. Questo fenomeno aggregativo rende la cellula pi sensibile ad un segnale. Il significato di non omogeneit della membrana plasmatica quello di rendere sensibile la cellula in determinate regioni ad un particolare segnale cellulare. Le proteine i associate a GPI sono in grado di attivare sengali intracellulari. Purificazione di complessi di proteine della famiglia sarc kinasi, e di quelle associate a GPI mediante detergenti a freddo. Viene aggiunta una molecola di acido palmitico, ovvero unancora lipidica che ne determina lassociazione alla membrana plasmatica in uno di questi microdomini. Quello che accade che in questi rafts si trovano microdomini enzimatici utili alla trasduzione del segnale. La responsivit ai segnali esterni pu dipendere dalla non omogeneit della membrana e dalla segregazione in determinate regioni, in modo da determinare una risposta veloce. Il modello di Singer e Nicholson, ovvero quello del mosaico fluido, pu essere perferzionato con laggiunta di microdomini e proteine segregate in diversi domini. C un ulteriore livello di complessit nella struttura della membrana plasmatica. Il citoscheletro corticale sta a contatto con la membrana plasmatica della cellula. Parlando delle propriet delle proteine del citoscheletro, esso non una struttura stabile, ma in continuo riarrangiamento, tanto che attraverso la concentrazione di elementi in determinate regioni si possono creare microdomini, che si oppongono alla diffusione di lipidi o proteine liberamente lungo tutta la membrana. La cellula pu stabilizzare con la polimerizzazione di actina i domini. La modificazione di questi domini possono essere correlati a livello patologico. Il reticolo endoplasmatico in certi casi si pu associare alla membrana plasmatica, e quindi costituire dei punti di associazione, limitando il movimento di proteine o lipidi, fungendo da barriera fisica che si oppone alla dinamicit della membrana plasmatica. La matrice extracellulare rappresenta linsieme dei polimeri che costituiscono il tessuto in cui una cellula si trova, con cui strettamente in rapporto. Essa pu essere pi o meno restrittiva rispetto ai componenti della membrana plasmatica. Essa importante per evitare la crescita dei tumori, tanto che cellule tumorali sviluppano sostanze per degradare la matrice. Questo rappresenta anche un meccanismo protettivo, e pu limitare lattivit delle componenti della membrana plasmatica. Ci sono proteine transmembranarie che determinano concentrazione di proteine, pur senza microdomini specifici. Si possono formare cluster tra domini che determinano il legame tra due domini. Trasduzione del segnale Processi di trasduzione del segnale sono in maggior parte regolati da protein chinasi, interruttori molecolari che regolano la biologia della cellula, fosforilando un substrato quando viene attivato, nei confronti di amminoacidi particolari: serina, treonina e tirosina. Esistono due famiglia di chinasi: treonina-serina chinasi e tirosin-chinasi. Lo spegnimento di questi interruttori avviene attraverso le fosfatasi, che eliminano dai substrati il fosforo. Un fenomeno importante controllato delle chinasi il ciclo cellulare. Si tratta di esperimenti che hanno avuto unaccelerazione soprattutto grazie alla scoperta della proteina Sar. Le definizioni del genoma ha permesso la determinazione di tutti i geni presenti nel genoma di un individuo. Il chinoma umano definisce tutte le chinasi presenti nelluomo, organizzate in base alle loro caratteristiche strutturali, ovvero per similitudine, definendo i capostipiti, cio le chinasi che sono state scoperte per prime, e che danno il nome ai vari gruppi. La grande maggioranza delle chinasi sono le treonin-serin chinasi, mentre le tirosin chinasi rappresentano un gruppo non molto nutrito. Le chinasi sono regolate anche attraverso fosforilazione. Esisteranno chinasi a monte che ha come substrato una chinasi, oppure la stessa chinasi che si fosforila. La autofosforilazione un fenomeno importante per attivare le tirosin chinasi. Sono molto importanti a livello patologico e negli ultimi anni stata particolarmente approfondita la ricerca correlata allo studio delle chinasi, in quanto un gran numero di esse associato a malattie, a causa delle loro disfunzioni. Pi del 30% delle chinasi sono correlate a patologie. Le modificazioni del singolo nucleotide viene abbondantemente studiato, in quanto una singola modificazione pu causare suscettibilit maggiore o minore ad una malattia rispetto ad unaltra. Il sequenziamento genomico permette di studiare e verificare fattori di rischio per determiante patologie. Queste infatti possono essere associate a geni che direttamente vengono trascritte in proteine, oppure anche geni con funzione regolatoria. Una cellula secerne un segnale proteico solubile, come un ormone o un ligando. Laltro tipo di comunicazione tra cellule pu avvenire tramite il contatto diretto tra cellule. Se due cellule vengono in contatto tra loro ed hanno un recettore e un ligando appositi possono indurre un determinato segnale. Laltra cosa cruciale tra i recettori per ormoni o ligandi, che si trovano esposti nello spazio extracellulare, e recettori che si trovano allinterno della cellula, nel citosol. Nel caso di un recettore intracellulare, il ligando/ormone, come gli ormoni steroidei, che vengono veicolati nel sangue attraverso un carrier, passivamente entrano nella cellula e trovano allinterno un recettore per regolare lattivit metabolica della cellula. Nei recettori di superficie, un recettore di superficie che si lega ad un ligando, trova una cellula recettore, ed il legame dellormone al recettore provoca laumento di secondo messaggero nella cellula. Quello che accade per gli ormoni un meccanismo di trasduzione del segnale completamente diverso, in quanto lormone entra nella cellula e a questo punto si lega al recettore intracitoplasmatico, inducendo direttamente una risposta trascrizionale, senza bisogno del secondo messaggero. Gli ormoni, nel processo endocrino, vengono rilasciati nel sangue e possono agire su bersagli lontani. Il segnale paracrino caratterizzato dalla vicinanza tra la cellula bersaglio e quella secretoria. Il segnale di tipo autocrino quando la cellula che induce lormone la stessa che risponde, autostimolandosi. Un tipo di comunicazione cellulare a parte, specializzata, la sinapsi, che pu essere considerata alla stregua ad un segnale paracrino, sebbene comunque le strutture coinvolte abbiano una specifica differenziazione. presente anche secrezione polarizzata delle vescicole, in modo da far agire la secrezione direttamente sul recettore per il neurotrasmettitore, che si trova in prossimit della porzione postsinaptica, con uno spazio centrale virtuale. Il segnale autocrino serve anche per la sincronizzazione di cellule identiche in un determinato contesto, in modo da massimizzare una risposta funzionale attraverso un segnale privato di una determinata cellula. Ci sono cellule che sulla loro membrana plasmatica hanno delle emistrutture, che necessitano per svolgere la loro funzione di associarsi ad emicanali sullaltra cellula. A contatto tra loro formano una gap junction, in modo da mettere in comunicazione il materiale citoplasmatico tra le due cellule, permettendo il passaggio di solo determinate molecole, come gli ioni. Le gap junctions permettono la propagazione del segnale, importante soprattutto a livello nervoso per esempio, o cardiaco. Questo meccanismo di comunicazione intercellulare molto importante soprattutto nel sistema nervoso. Altro concetto importante quello della sinergia tra segnali. Lassenza di un segnale pu determinare la morte cellulare programmata, che avviene entro un determinato tempo. Larrivo di un tipo di segnale, detto tonico, permette di mantenere la cellula in vita, a cui si aggiungono altri segnali che permettono la duplicazione della cellula. Una cellula che non ha segnale di mantenimento non pu ricevere anche quelli di proliferazione o di metabolismo, quindi si parla di cooperazione dei segnali, in modo che agiscano se sono insieme. Muscolatura volontaria e involontaria hanno risposte diverse alla medesima molecola di acetilcolina, che da una parte contrae e dellaltra rilassa, e questo significa che la risposta non dipende solo dalla sostanza, ma soprattutto dalla struttura cellulare specifica. Un recettore intracitoplasmatico lega lormone, che permette lapertura di un poro nucleare e lingresso di questa struttura. Questo si lega al dna, e determina la sintesi di una proteina codificata dallmRNA trascritto direttamente dal dna a cui si legato. Lormone steroideo legando il recettore libera la proteina inibitoria che lo manteneva allinterno del nucleo, permettendo ora lingresso nel nucleo, che permeabile al complesso ormone recettore, e la regione che precedentemente aveva la proteina inibitoria, e che ora libera, pu legare il dna. Il recettore varier molto nella porzione di legame e nel dominio di dna. I recettori intracellulare sono sempre per steroidi, tranne nel caso degli ormoni tiroidei, che sono di natura proteica ma seguono lo stesso meccanismo. I recettori intracellulari degli ormoni steroidei attivano risposte primarie e secondarie, cio quello che accade che lormone fa trascrivere determinati geni, e la proteina trascritta determina la trascrizione di altri geni che caratterizzano la risposta secondaria. Recettori -Associati a proteina G: Si lega alla proteina G che quando arriva il ligando attiva un effettore, adenilato ciclasi e fosfolipasi C, che generano secondi messaggeri, in particolare AMP e altri due. Epinefrina, glucagone, serotonina. -Associato a canale ionico: quando arriva il ligando il canale, che a riposo chiuso, e permette lapertura del canale che garantisce un flusso di ioni pi o meno selettivo a seconda della cellula. -Associati a chinasi: quando arriva leritropoietina, per esempio, c unoligomerizzazione di recettori che si associano fisicamente a una tirosin chinasi che viene reclutata e fosforiler recettore e se stessa. -Con attivit chinasica intrinseca: non si devono associare ad una chinasi, ma hanno direttamente capacit di fosforilare. Quando arriva il ligando, come il fattore di crescita neuronale, il recettore cambia conformazione, attivando la chinasi. Il fattore natriuretico atriale funziona con un recettore associato ad unattivit adenilato- ciclasica, che produce guanosina monofosfato ciclico. Due gruppi molto importanti, tra quelli elencati, sono chinasi e proteine g, che avvengon attraverso questi due fenomeni, associati alla fosforilazione. La cellula deve modificare la sua attivit funzionale in relazione allo stimolo, operando dei cambiamenti, con degli eventi che sono associati alla fosforilazione. Questo determinato da una chinasi, con una fosforilazione associata alla chinasi, con una proteina G, che lega un nucleotide trifosfato o difosfato. Quando essa non attivata legata a GDP, e quando viene attivata lo scambia con GTP, determinando lattivazione del segnale. La fosforilazione un meccanismo molto utile per la cellula, in grado di determinare il cambiamento di funzione di una proteina, per svolgere lavoro nella cellula. La proteina G ha funzione GTPasica, in grado di idrolizzare la molecola a GDP, e quindi di tornare a riposo. Per dare pi funzione ad una cellula, coinvolgendo pi elementi, si pu avere il coinvolgimento di proteine che non hanno funzione enzimatica ma una caratteristica funzionale che agisce da scaffold, cio adattatore, per reclutare elementi diversi. Un singolo recettore non potrebbe legare molti elementi, e gli adattatori permettono di creare complessi multi proteici di trasduzione del segnale. Quando ladattatore viene reclutato, recluta altri enzimi. Questa cascata enzimatica influenza la cellula, per esempio il citoscheletro, coinvolgendo diversi aspetti funzionali della cellula. Tanti elementi diversi vengono controllati da un singolo recettore, attraverso adattatori. Se qualcuno di questi non funziona, c difetto nella cellula. Secondi messaggeri Si legano a diversi target determinando un cambiamento funzionale della cellula -cAMP e cGMP -diacilglicerolo e inositolo trifosfato A questi vanno aggiunti gli ioni calcio, in quanto laumento citosolico del calcio che pu avvenire attraverso diversi meccanismi, gli ioni calcio fungono da secondi messaggeri, inducendo fenomeni analoghi a quelli indotti da secondi messaggeri.