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~ = 1 (B
A ~ ^ ~r) (3)
2
come e possibile verificare dallidentita
~ (X
r ~ ^ Y~ ) = Y~ (r
~ ^ X)
~ ~ (r
X ~ ^ Y~ ) (4)
Inserendo leq.(3) nelleq.(2) il terzo termine del lato destro dellequazione si scrive
q ~ q ~ q ~ ~
A p~ = B (~r ^ p~) = Bl (5)
mc 2mc 2mc
dove abbiamo usato lidentita vettoriale
~ ^ ~r) p~ = B
(B ~ (~r ^ p~) (6)
ed abbiamo indicato con ~l = ~r ^~p il momento angolare. Leq.(5) ha la forma dellenergia dinterazione
q ~ ~ .
di un momento di dipolo magnetico ~ = 2mc l con un campo magnetico B
Leq.(1) puo essere scritta per N particelle di uguale carica e massa nella forma
N
( 2 )
X 1 q ~
H= p~i Ai +q i (7)
i 2m c
dove abbiamo indicato con ( i , A ~ i ) il potenziale elettromagnetico nella posizione ~ri della i-ma
particella di momento p~i . Sviluppando il quadrato, nella gauge eq.(3), si ha
1 X 2 ~2 + q
~ L
~
H= p~i + A i i B (8)
2m i
F~ = r(~
~ B)
~ (9)
1
Se lungo lasse z e presente un campo magnetico non uniforme, un dipolo magnetico e soggetto ad
una forza
@ @
Fz = z Bz = cos Bz (10)
@z @z
Quindi un insieme di dipoli con momento magnetico orientato a caso, in presenza di un campo
magnetico non uniforme, vengono separati in maniera continua, secondo il valore di cos , dove
e langolo di orientazione del momento magnetico rispetto allasse z.
Passando ad un sistema quantistico, la trattazione rimane analoga, ma adesso nello sviluppare il
quadrato della hamiltoniana eq.(1) dobbiamo fare attenzione perche p~ e adesso un operatore e vale
~ , p~] = ih r
[A ~ A
~ (11)
Inoltre adesso il momento angolare L ~ e un operatore e gli autovalori di Lz sono disceti. Quindi un
fascio di atomi con valore del momento angolare L in presenza di un campo magnetico non uniforme
si separa in 2L + 1 fasci cioe per L 2 Z+ in un numero dispari di fasci. Nel 1922 Stern e Gerlach
fecero un esperimento con un atomo di argento la cui distribuzione elettronica e a simmetria sferica
piu un elettrone con ~l = 0 =) L ~ = 0 . Contrariamente alle previsioni di nessuna separazione,
osservarono che il fascio si separava in due fasci. Il risultato sperimentale si puo capire attribuendo
allelettrone un momento angolare intrinseco SPIN di valore S = h/2 . Se introduciamo le matrici
2x2 hermitiane, a traccia nulla di Pauli
! ! !
0 1 0 i 1 0
x = y = z =
1 0 i 0 0 1
i j = ij + i"ijk k (14)
[ i, j] = 2i"ijk k (15)
2
Usando lo sviluppo in serie delloperatore esponenziale e leq.(14) lequazione precedente si pup
scrivere
U (~n) = 1 cos + i ~n ~ sin (18)
2 2
Gli operatore di spin si scrivono
h
Si = i (19)
2
in uno spazio a due dimensioni in cui i vettori di base sono
! !
1 0
+ = =
0 1
Si ha
1
S3 = h
2
S = 0
S = h (21)
e definito da !
c
( , ') = (a b ) = a c + b d 2 C (22)
d
Tale definizione soddisfa tutte le proprieta del prodotto scalare
Gli stati sono ortonormalizzati rispetto al prodotto scalare riga per colonna
!
0
( +, ) = (1 0) =0
1
!
1
( +, +) = (1 0) =1 (24)
0
3
Il valore medio di un osservabile Si su uno spinore si calcola
!
a
( , Si ) = (a b ) ||Si || (25)
b
dove ||Si || e la matrice 2x2 rappresentante losservabile Si nella base dei . Per esempio
! !
h 0 1 a h
( , Sx ) = (a b ) = (a b + ab ) (26)
2 1 0 b 2
Per tenere conto dei risultati dellesperienza di Stern-Gerlach allelettrone si attribuisce un momento
magnetico dato
qg ~
~ = S (27)
2mc
dove g 2 e chiamato il fattore giromagnetico. Le funzioni donda che descrivono un elettrone
appartengono ad un spazio dHilbert H che e il prodotto diretto di uno spazio dHilbert He delle
funzioni donda dipendenti dalle variabili spaziali e di uno spazio dHilbert Hi delle funzioni dipen-
denti dalla variabile interna (spin). Quindi per descrivere lo stato dellelettrone in un punto ~r dello
spazio dobbiamo assegnare due funzioni donda (~r) , il modulo quadro della funzione + (~r)
(rispettivamente (~r) ) ci da la probabilita di trovare lelettrone nel punto ~r con valore della
componente z dello spin uguale a 1/2h, che chiameremo spin in su, (rispettivamente 1/2h, spin
in giu). Possiamo scrivere
(~r) = + (~
r) + + (~r)
! ! !
1 0 + (~
r)
= + (~
r) + (~r) = (28)
0 1 (~r)
dove (~r) 2 H = He Hi , (~
r) 2 He e 2 Hi . Il prodotto scalare in H si scrive
Z
( , )= d3 r ( + (~
r) + (~
r) + (~r) (~r)) (29)
Gli operatori di spin commutano con gli operatori di posizione, momento e parita
~ ~r] = [S,
[S, ~ p~] = [S,
~ P ] = 0 =) [S,
~ L]
~ =0 (30)
Nel formalismo di Dirac i due vettori di base della funzione donda di spin o spinore si denotano
con
| "> + | #> (31)
Lo stato generico di spin !
c+
| > = c+
| "> + c | #>
(32)
c
dove |c 2
| e la probabilita cho lo spin sia in su (+) o in giu (-), se lo stato e normalizzato, cioe se
|c+ 2 2
| + |c | = 1 (33)
4
Lhamiltoniana di un elettrone in campo magnetico esterno, considerando lo spin, si scrive (B =
eh/2mc magnetone di Bohr)
2
1 e ~ ~
H= p~ A +e + B ~ B (35)
2m c
ed agisce su un vettore colonna a 2 righe, vedi eq.(28). Dalleq.(35) per campi magnetici omogenei,
esplicitando il quadrato e trascurando il termine nel quadrato del potenziale vettore, si deduce
lequazione di dipendente dal tempo, nota coma equazione di Pauli
!
@ + (~
r)
ih
@t (~r)
" 2
! # !
h ~ 2 B ~ ~ ~ + (~
r)
= r +e + l B 1 + B ~ B (36)
2m h (~r)
dobe abbiamo indicato co 1 la matrice identita 2x2. Si noti che lesistenza di un momento magnetico
orbitale; proporzionale a ~l , e di un momento magnetico di spin, proporzionale a S ~ , introduce
uninterazione (accoppiamento spin-orbita) che e stato trascurato nelleq.(36).