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Se sei dentro la PED ne hai senzaltro sentito parlare. stata adottata una nuova Direttiva che
sostituisce quella attualmente in vigore, e gi lo fa dallanno scorso per alcune parti.
Certo non hai trovato il tempo di leggerla, la nuova, anche se hai gi sbito lassalto di quelli che
ti hanno spiegato che intanto entrato in vigore lArt. 13.
E comunque per capirci qualcosa andrebbe fatto un accurato lavoro di confronto tra la vecchia e
la nuova, per sapere davvero il necessario. Troppa roba. Non hai tempo.
Allora abbiamo deciso di venirti incontro, COME SEMPRE, il lavoro labbiamo fatto noi (anche
perch ci piace: siamo specializzati proprio in SICUREZZA DEI MACCHINARI), e questo libretto
ti dar tutte le informazioni che ti servono.
Se per non hai tempo di leggere bene nemmeno questo: allora ecco la soluzione:
Una verifica della documentazione esistente per i tipi marcati CE, con
eventuali precisi suggerimenti per gli adeguamenti futuri. Finita la
verifica scriviamo una relazione tecnica su quanto abbiamo riscontrato.
PRIMA PARTE
ESEMPI CONCRETI - domande
LA DICHIARAZIONE DI CONFORMIT
Attenzione: cambia la forma, certi contenuti, e si chiama DICHIARAZIONE DI
CONFORMIT EU.
Nella seconda parte questo contenuto riportato completamente.
No. Per marcare PED bisogna essere un fabbricante. Solo il fabbricante ha tutte
le informazioni necessarie. Lo si ricava anche da quanto spiegato poi.
[considerando 19: Il fabbricante, possedendo le conoscenze dettagliate relative al processo di progettazione e
produzione, si trova nella posizione migliore per eseguire la procedura di valutazione della conformit. La
valutazione della conformit dovrebbe quindi rimanere obbligo esclusivo del fabbricante.]
[All. IV comma 3: La presente dichiarazione di conformit rilasciata sotto la responsabilit esclusiva del
fabbricante]
VECCHIA DIRETTIVA
I = Modulo A
II = Moduli A1, D1, E1
III = Moduli B1 + D, B1 + F, B + E, B + C1, H
IV = Moduli B + D, B + F, G, H1
NUOVA DIRETTIVA
I =Modulo A
II = Moduli A2, D1, E1
III = Moduli B (tipo di progetto) + D, B (tipo di progetto) + F, B (tipo di
produzione) + E, B (tipo di produzione) + C2, H
IV= Moduli B (tipo di produzione) + D, B (tipo di produzione) + F, G, H1
LA CERTIFICAZIONE SCADE?
Una Certificazione del 2009, ad esempio, che ti costata un bel po di soldi e di fatica, ancora
valida?
La Direttiva PED 97/23/CE viene adottata il 29 maggio 1997 dal Parlamento Europeo. Si
d tempo ai singoli stati membri per ladeguamento.
In Italia, col D. Lgs 9 del 25 febbraio 2000, viene data attuazione alla Direttiva europea.
Insomma si conosce di dover applicare la PED per gli apparecchi in pressione da oltre una
decina danni.
Da questo punto di vista bisogna constatare che la capacit di adeguamento delle
imprese (non solo le italiane) sono ancora ridotte, spesso carenti. Spesso si preferisce
evitare la cosa anche per evitare di dover poi sottostare ai controlli della 329/2004 da
parte dellINAIL e delle ASL.
Capita cos di dover intervenire per chiarire studiando- competenze e obblighi
nella catena di fornitura/messa in commercio dei prodotti (progettazione
fabbricazione distribuzione installazione utilizzazione). Ecco perch ci
definiamo ingegneri legali.
Dobbiamo intervenire con documentazione esplicativa perch nella 97/23/CE c ben
poco.
Ma hanno provveduto: Il 15 maggio 2014 stata adottata dallEuropa la Direttiva
2014/68/UE.
Questa entra in vigore pienamente e completamente il 19 luglio 2016, ma soggetta ai
recepimenti nazionali.
Buona parte delle modifiche riguardano i recepimenti delle disposizioni qui sotto citate e-per ogni
buon conto- in sintesi riportate. Cos si capisce meglio la direttiva.
La lettura di queste consente una conoscenza pi approfondita delle norme ed un
comportamento pi consapevole dei vari soggetti che intervengono nella catena di fornitura.
Nel dirimere le varie questioni che sorgono nella pratica [e che ci troviamo per lavoro
a risolvere] necessario rifarsi a questo.
Primo fattore
Innanzitutto adeguarsi alla Decisione N. 768/2008/Ce del 9 Luglio 2008 relativa a un quadro
comune per la commercializzazione dei prodotti e che abroga la decisione 93/465/CEE - che
prescrive che:
ALLEGATO I
DISPOSIZIONI DI RIFERIMENTO PER LA NORMATIVA COMUNITARIA DI
ARMONIZZAZIONE PER I PRODOTTI
Capo R1
Definizioni
Articolo R1
Definizioni
immissione sul mercato: la prima messa a disposizione di un prodotto sul
mercato comunitario;
fabbricante: una persona fisica o giuridica che fabbrica un prodotto o lo fa
progettare o fabbricare, e lo commercializza apponendovi il proprio nome o
marchio;
importatore: una persona fisica o giuridica stabilita nella Comunit che immette
sul mercato comunitario un prodotto originario di un paese terzo;
distributore: una persona fisica o giuridica nella catena di fornitura,
diversa dal fabbricante o dallimportatore, che mette a disposizione sul
mercato un prodotto;
[..]
Articolo R5: Obblighi dei distributori
secondo fattore:
Come ausilio ad ulteriore chiarimento, possiamo anche consultare documenti emessi dalla
Commissione europea, di tipo non prescrittivo ma di supporto interpretativo, come la Guida alle
Direttive del nuovo approccio
Guida allattuazione delle direttive fondate sul nuovo approccio e sullapproccio globale.
I ruoli della catena produttiva e commerciale definiti esistenti che devono essere
applicati in tutte le direttive sono:
3.1 Fabbricante
3.2 Rappresentante autorizzato
3.3 Importatore/responsabile dell'immissione nel mercato
3.4 Distributore
3.5 Responsabile dell'assemblaggio e dell'installazione
3.6 Utilizzatore (datore di lavoro)
Noi dobbiamo esaminare i ruoli dei punti 3.1; 3.4; 3.5; 3.6, perch gli altri non sono
evidentemente attinenti.
[]
3 RESPONSABILIT
3.1 Fabbricante
Secondo il nuovo approccio il fabbricante la persona responsabile della progettazione e
della fabbricazione di un prodotto al fine di immetterlo nel mercato nella Comunit per
suo conto.
Il fabbricante deve garantire che i prodotti da immettere sul mercato comunitario siano
progettati e fabbricati nel rispetto dei requisiti essenziali fissati nelle direttive di nuovo
approccio applicabili e che sia effettuata una valutazione della conformit.
Il fabbricante pu utilizzare prodotti finiti, pezzi gi pronti o componenti o pu
subappaltare le operazioni che gli competono.
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Terzo fattore
Ancora adeguarsi ad un altro dispositivo legislativo europeo che regola i principi generali per la
marcatura CE:
CAPO IV
MARCATURA CE
Articolo 30
Principi generali della marcatura CE
2. La marcatura CE, come presentata allallegato Il, apposta solo su prodotti per i quali
la sua apposizione prevista dalla specifica normativa comunitaria di armonizzazione e
non apposta su altri prodotti.
6. Senza pregiudizio dellarticolo 41, gli Stati membri garantiscono lapplicazione corretta
del regime che disciplina la marcatura CE e promuovono le azioni appropriate contro luso
improprio della marcatura. Gli Stati membri istituiscono inoltre sanzioni per le infrazioni,
che possono comprendere sanzioni penali per le infrazioni gravi. Tali sanzioni sono
proporzionate alla gravit dellinfrazione e costituiscono un deterrente efficace contro
luso improprio.
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[..]
Le norme europee svolgono un ruolo molto importante nel mercato interno, ad esempio
grazie alluso di norme armonizzate nella presunzione di conformit dei prodotti da
immettere sul mercato alle prescrizioni fondamentali relative a tali prodotti stabilite dalla
pertinente legislazione dellUni0ne sullarmonizzazione. Tali prescrizioni dovrebbero
essere definite con precisione al fine di evitare errori di interpretazione da parte delle
organizzazioni europee di normazione.
Denizioni
Ai fini del presente regolamento si intende per:
1)norma: una specifica tecnica, adottata da un organismo di normazione riconosciuto,
per applicazione ripetuta o continua, alla quale non obbligatorio conformarsi, e che
appartenga a una delle seguenti categorie:
a) norma internazionale: una norma adottata da un organismo di normazione
internazionale;
b) norma europea: una norma adottata da unorganizzazione europea di normazione;
c) norma armonizzata: una norma europea adottata sulla base di una richiesta della
Commissione ai fini dellapplicazione della legislazione dellUnione sullarmonizzazione;
d) norma nazionale: una norma adottata da un organismo di normazione nazionale;
[]-
Nel dirimere le varie questioni che sorgono nella pratica necessario rifarsi a questo.
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DICHIARAZIONE DI CONFORMIT UE
TAVOLA DI CONCORDANZA
Per comodit riportiamo la tavola dellAll. VI, da cui si vede la diversa composizione natura della
nuova direttiva.
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Il Rischio Concreto
Mettere in circolazione macchinari che si dichiara essere rispondenti a Norme ormai
scadute, o comunque non adeguatamente sicuri secondo le tecnologie di oggi, espone il
costruttore a possibili conseguenze, inizialmente soprattutto economiche.
Ad esempio:
pu esserci una prescrizione di un UPG per una tua macchina presso un tuo
cliente;
pu esserci la richiesta di adeguamento da parte del cliente (iniziano a diffondersi
i controlli sulla sicurezza al ricevimento del macchinario);
pu esserci una chiamata in causa come posizione di garanzia in caso di verbale
ASL e conseguente segnalazione alla Procura della Repubblica (art. 21 D. Lgs
758/94).
.
ALLORA : PROPOSTA
Una verifica della documentazione esistente per i tipi marcati CE, con eventuali precisi
suggerimenti per gli adeguamenti futuri. Finita la verifica scriviamo una relazione
tecnica su quanto abbiamo riscontrato.
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http://ec.europa.eu/DocsRoom/documents/10538
http://eur-lex.europa.eu/legal-
content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:32014L0068&from=IT
Per contattarci:
ing. Claudio Delaini 3346405454 claudio.delaini@dedorisorse.it
ing. Renato Delaini 3351361462 renato.delaini@dedorisorse.it
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