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Erodoto Da Wikipedia, lenciclopedia libera. « Poiché, se si proponesse a tutti gli uomini di fare una scelta fra le varie tradizioni c li si invitasse a scegliersi le pii belle, ciascuno, dopo opportuna riflessione, preferirebbe quelle del suo paese: tanto a ciascuno sembrano di gran lunga migliori le proprie costumanze. » (rodoto, 38) Erodoto (in greco antico: Hpdéotos, Hérddotos; Alicarnasso, 484 a.C. — Thurii, dopo il 430 a.C.) é stato uno storico greco antico, famoso perché considerato da Cicerone come il «padre della storia!" Nella sua opera, ispirata a quella dei logografi (in particolare Ecateo di Mileto), egli cerca di individuare le cause che hanno portato alla guerra fra le poleis unite della Grecia e I'Impero persiano ponendosi in una prospettiva storica, utilizzando I'inchiesta e diffidando degli incerti resoconti dei suoi predecessor Indice 1 Biografia 2 I mondo concettuale di Erodoto 3 Le Storie Busto erodoteo 4 La fortuna 5 Note 6 Bibliografia 7 Altri progetti 8 Collegamenti estemi Biografia Erodoto nacque, presumibilmente, nel 484 a.C.?] da una famiglia aristocratica di Alicarnasso (Asia minore), citta della Caria (colonizzata fin dall’XI secolo aC, dai Dori), da madre greca, Dry, e padre asiatico, Lyxes, Politicamente fu sempre avverso, assieme al cugino Paniassit"l, a Ligdami II, tiranno di Alicarnasso, che governava la citta grazie all'appoggio del Gran Re di Persia Dario I. Paniassi, anzi, accusato da Ligdami di aver preso parte a una congiura di aristocratici per eliminarlo, fu messo a morte, mentre Erodoto riusci a fuggire a Samo, citta aderente alla Lega delio-attica d'orientamento antipersiano (457 a.C. circa), dove ebbe la possibilita di perfezionare la sua conoscenza del dialetto ionico!l, Ritornd in patria intomo al 455 a.C. vedendo cosi la cacciata di Ligdami II, dopo la quale, nel 454 a.C., Alicamasso entrd nella lega ateniese, divenendo tributaria della citta attica Erodoto viaggio e visitd gran parte del Mediterraneo orientale, in particolar modo I'Egitto dove, affascinato da quella civilta, rimase per quattro mesi®l, [ viaggi gli avrebbero fornito materiali utili destinati alla stesura della sua opera (le Storie). Dal 447 a.C. soggiorné ad Atene, dove conobbe Pericle, il poeta tragico Sofocle", l'architetto Ippodamo di Mileto, i sofisti Eutidemo e Protagora. Nel 445 a.C. partecipd alle Panatenee, durante le quali lesse pubblicamente i brani della sua opera, ricevendone in premio la notevole somma di 10 talentil” Lo scrittore si stabili, infine, nella colonia panellenica di Thurii (in Magna Grecia, nel Iuogo ove sorgeva l'antica Sibari), alla cui fondazione collabord intomo al 44 a.C. ottenendone la cittadinanza. La tradizione vuole che vi morisse negli anni successivi allo scoppio della Guerta del Peloponneso, alla quale accenna nella sua opera! Tl mondo concettuale di Erodoto Per capire bene la grande rivoluzione operata da Erodoto, considerato, come detto, "padre della storiografia", va premesso che il concetto di storia nell'antica Grecia era leggermente diverso da quello modemo, ossia una sequenza cronologica di avvenimenti descritta in modo obiettivo e con metodo scientifico, tanto che per molto tempo Tucidide fu considerato il pitt vero e antico storiografo greco, per quanto riguarda la scientificita della narrazione. Nell'antica Grecia, infatti, la storia era considerata anzitutto come magistra vitae ¢ aveva quindi un fine pedagogico e solo secondariamente scientifico. Il fine della narrazione erodotea, come & possibile desumere dalla dichiarazione proemiale, era quello di raccontare «gesta degli eroin, anche se poi tale premessa sari solo parzialmente mantenuta. L'ottica con la quale Erodoto considera gli avvenimenti, i valori della storia e le azioni umane & analog paragonabile a quella dominante nel mondo dell'epos (epica), in cui gli uomini agiscono spinti dal desiderio di gloria nellintento di lasciare un ricordo imperituro di sé. Sebbene la ricerca storiografica tenda alla razionalizzazione del presente nella ricerca di una dinamica cause~ conseguenze, la composizione erodotea non pud fare a meno di ammettere I'esistenza di un'entita divina, terribile e sconvolgente cui, in ultima istanza, andavano ricondotti i rovesci del destino. Llopera era destinata a una lettura publica ¢ questa fu certo una delle prime forme di trasmissione del testo; per questa ragione lo stile adottava espressioni formulari di carattere epico e procede secondo una dinamica circolare, sempre cereando di rimanere a suo modo impersonale ¢ oggettivo nonostante attinga a piene mani dal materiale epico ¢ dalla logografia (termine che indicava originariamente la "scrittura in prosa", i cui autori raccolsero in opere organicamente strutturate descrizioni di paesi stranieri, leggende locali eroiche, ecc.), Erodoto sara il primo a ricercare un filo logico nella successione degli ceventi, che si traduce nel rapporto causa-effetto. Bassorilievo ritraente Erodoto (Museo del Louvre). Busto di Erodoto La storia non & considerata da Erodoto come una semplice serie di avvenimenti che si susseguono nel tempo, ma come un insieme di fatti collegati fra loro da una complessa rete di rapporti logici, ben intelligibile. 1 principi chiave su cui si fonda la metodologia erodotea sono l'Syis (vista), la ékor, (ascolto) ¢ la yvGun (criterio con il quale seleziona i dati raccolti da vista e ascolto nel caso in cui essi siano in contraddizione, 0 li divide fra quelli visti da lui e quelli che ha sentito raccontare)!) Erodoto, quindi, dichiara espressamente lI'uso di un metodo che rende i suoi racconti veridici, anche se accosta in maniera asistematica dati autentici a fatti palesemente favolistici, al fine di pilotare Mattenzione degli spettatori, quindi trovandosi ancora in una via di mezzo fra il logografo e lo storico, un narratore di storie pit che uno storico in senso moderno®!, Qualora gli si prospettano due versioni diverse e non abbia elementi per decidere, si basa su un criterio di logica e verosimiglianza; talvolta lascia al lettore le scelta o respinge una determinata notizia, ritenendola incredibile. vov dx’ Aiyumtioy heyopévoiot zpaa00 9 Ta Toradta mOavé fort Fpoi BE mapa navea Tv oyov mdxertan Sui ta AeyOpeve dx’ EKAoTOV axoj ypAQE. » a) « A queste cose raccontate dagli Egizi prestino pure fede coloro per i quali faccende del genere risultano eredibili; ma per me in tutta la narrazione & dato per sottinteso che scrivo, per averle sentite narrare, le cose che mi vengono dette da (Erodoto Storie, Il, 123) Erodoto introduce nel suo pensiero anche quella che noi oggi potremmo chiamare filosofia della storia. Secondo Frodoto, infatti, protagonista della storia é la divinita, che & garante delVordine universale ed ¢ quindi una divinitd conservatrice, Nellattimo stesso in cui l'ordine viene compromesso la divinita interviene, in base a quel principio che Mautore definisce come p86vos Gedv ("invidia degli dai"). Tale principio filosofico si basa su una concezione arcaica della divinita: nell'antica Grecia, gli dei possedevano caratteristiche umane ed erano gelosi della propria gloria e del proprio potere. L'uomo che ottiene tropa fortuna, 82Bos (“olbos", "feliciti" fortuna") compie un atto di ips ("hybris", "tracotanza”) incorrendo nella g06vos Dev ("fthonos theon’, invidia degli dei"), e di conseguenza deve ricevere una punizione da parte degli dei, che pud essere morte, sofferenza o perdita della xAgos ("kleos", "gloria"), Gli uomini devono quindi adeguarsi alla loro volonta, cercando di capirla con le divinazioni, gli oracoli ¢ Yoneiromanzia (interpretazione dei sogni). Con questa convinzione Erodoto riproduce uno schema mentale di asservimento alla divinitd, tipico dell'eti arcaica. Una visione della Storia mescolata, secondo la logica dei tempi dell'autore, alla religione, ma di cui Erodoto supera i tranelli grazie alla sua limpida onesta e logica intellettuale!") Llambiente con cui viene a contatto lo storico & I'Atene di Pericle, nella quale i valori tradizionali dell'aristocrazia naturale vengono contestati veementemente dai sofisti, intellettuali polemici che fondano la propria critica nella condanna dei vojiot ("nomoi", "signori") convenzionali, ovvero artificiali e quindi non degni di rispetto, importanza e interesse. Si tratta quindi di elementi critici anche delI'impianto periegetico di Erodoto che analizza e studia proprio i nomoi delle popolazioni barbare, che, se da una parte venivano criti dai sofisti per la loro non corrispondenza alla gvors ("fysis, "natura"), venivano anche osteggiati dagli esponenti del cosiddetto tradizionalismo etico, che vedevano nel nomos propriamente greco l'unica fonte di verita, giustizia e sicurezza. te Erodoto risponde unendo e facendo propri aleuni aspetti contrari delle due visioni, riuscendo a sfuggire alle ctitiche e dando significato proprio alla sua ricerca. Egli, attraverso il relativismo di Protagora rifiuta di riconoscere come unica degna di attenzione la tradizione greca, affermando che a ogni uomo i propri costumi appariranno sempre i migliori, e contesta ai sofisti imutilita 0 la dannosita dei nomoi affermando che essi meritano attenzione e rispetto in quanto espressione per ciascun popolo della propria tradizione e cultura, La modernita di Erodoto é chiara proprio in questo passaggio culturale e storiografico!"), Le Storie Llopera storiografica di Erodoto, le Storie (lotopia), é divisa in 9 libri, secondo una divisione operata dai ‘grammatici alessandrini, Nel proemio, dopo aver indicato il proprio nome e quello della citta natale, Erodoto presenta la sua opera, illustrandone lo scopo generale ¢ il tema: (GRE) an « Hpoddrtov Akikapynooéog iotoping ambde£ig fiSe, dog pire Ta yevdpeva EE avopdnov 13 zp5ver ékiemha. yevntan, pice Epya weyaha te Kai « Questa & lesposizione della ricerca di Erodoto di Alicamasso, perché gli eventi umani non svaniscano con il tempo e le imprese grandi e Govpacté, ta pav EXnon, va 5% apBaporor meravigliose, compiute:siadai.Greci sia dai dnodeySivta, axed yévntan, ta te GAa Kai &r'fiv barbari, non diventino prive di gloria; in aitiny éxokgmoay adAiRowt » particolare egli ricerea per quale ragione essi combatterono tra di loro. » Heosoror (Erodoto, Storie, 1.) reo sean amr btetr ‘aint ec i a on sposizione della | admuataaes lst nx hae ricerca", che ha riguardato sia le imprese umane (vi yevopeva && Peelers Bain Erodoto presenta opera come "iotoping ané8e£1c", " fae Me er a) as eg et éevOpcnoov) che non devono essere dimenticate, sia le gesta grandi e Bea ee te. maravigliose (Epya peyaha te kai Ocovpiacté), compiute "sia daiGreci marge eae oes geo sia dai barbari" paeaty aicalys hy toal ee In Persia il re Ciro il Grande intende conquistare tutti possedimenti degli altri governatori tra i quali Candaule, Gige e Creso. Nel primo libro Erodoto narra di vari episodi fantastici come quello della moglie di ‘Candaule scoperta nuda da Gige e un aneddoto pieno di coraggio e onore raccontato da Solone a Creso, Sconfitto in una battaglia quest'ultimo da Ciro, egli diventa il sovrano assoluto della Persia e si trasferisce in Babilonia dove muore (529 a.C.). SEE Nel secondo libro vengono esposte tutte le qualita e le curiosita della Inizio delle Storie in un‘edizione terra d Egitto, ove ora governa Cambise Il, Facendo riferimenti ai suoi Viaggi compiuti in giovinezza, Erodoto fomisce una dettagliata descrizione dei luoghi, dei pacsaggi, delle usanze popolari e delle mi dell'Egitto, sottolineando in particolare le funzioni del fiume critica Nei libri III e IV viene narrato come Cambise conquista con ripetuti assalti "Egitto, terra dei faraoni, e di come Dario I gli succede alla sua morte, Egli immediatamente nota che la Grecia & un punto strategic dove fondare nuove cittd e insediamenti perché fornisce l'accesso dei commerci tra l'Oriente e l'Occidente mediante il Mar Mediterraneo. Immediatamente Dario comincia a conquistare le colonie greche ioniche dell'Asia Minore (odierna Turchia) e a dividerle in satrapie ponendo a capo di ciascuna un governatore. Leonida ¢ Vesercito spartano alle Termopili,dipinto ottoventesco di Jacques-Louis David Nel V libro delle citta ioniche guidate da Aristagora insorgono contro il dominio di Dario I e di seguito la ribellione viene sostenuta in Ellade dai politici Milziade e Aristide i quali formano un esercito oplita, La battaglia si svolge ne! 490 a.C. a Maratona e lesercito greco, di gran lunga inferiore di numero a quello nemico, riesce a sconfiggere Dario, La vittoria la si deve allunione delle polis Sparta e Atene e al coraggio degli uomini cllenici. ‘Non molti anni dopo il figlio di Dario Serse riprende il progetto espansionistico del padre e assalta aleune citta ioniche come Mileto (libro VII). Ora veramente 'intera Grecia ¢ minacciata e tutte le polis, dopo il sactificio dello spartano Leonida alle Termopili, si uniscono politicamente e militarmente per fronteggiare il copioso esercito di Serse. Nell'ottavo libro Erodoto narra delle battaglie condotte da Temistocle prima a Capo Artemisio nei pressi di ‘Atene, ove i greci si ritirano strategicamente ma permettendo cosi ai persiani di radere al suolo la capitale, ¢ di seguito la battaglia finale di Salamina svoltasi in una sorta di piccolo golfo. I persiani, recatisi nel piccolo spazio con tutte le navi, rimangono incagliati e quindi sorpresi dalle navi greche che le distruggono una dopo Taltra. La guerra combattuta per la seconda volta contro i persiani dalla Grecia é vinta nuovamente (IX libro). Nell'ultima parte dell'opera Erodoto dirige un'invocazione a Calliope, dea dei poeti, e di seguito narra la battaglia tra la Grecia e lusurpatore Mardonio. Le premesse sostanziali su cui si fonda il dibattito su quest’opera riguardano le discrasie prospettiche e la frammentarieta della visione che coinvolgono I'intera opera erodotea!'4) Una prima ipotesi sistemerebbe l'opera mettendo prima le guerre petsiane e poi i Ayot (discorsi) introduttivi. Jacoby, nel 1913, ipotizzd che in origine opera fosse stata composta in chiave acroamatica (destinata cioe alla pubblica lettura, in discorsi separati) e che poi Erodoto, venuto a contatto con lideologia periclea, abbia fuso assieme tutti i vari discorsi. Secondo Jacoby, Erodoto aveva seritto prima i logoi sui persiani e la loro espansione ¢ in seguito il racconto pit lineare della guerra greco-persiana, De Sanctis nel 1926 teorizzd invece che Erodoto avesse raccontato la storia dal punto di vista dei Persiani e che, di Frammento del Papiro di Ossirinco conseguenza, abbia presentato i vari popoli da essi incontrati. Secondo 2099 (datato alla prima parte del IT queste due teorie quindi, l'opera non é il risultato di un progetto preciso, _*e0l0 4.C.), contenente un brano ma del caso, delle Storie di Erodoto, Libro VIL. | | Infine, l'ipotesi unitaria, formulata nel 1933 da Schadewaldt, afferma che Erodoto racconté la storia delle colonie greche secondo un'ottica universalistica, rappresentando lo scontro fra Oriente e Occidente. I sostenitori di tale ipotesi mettono in luce "episodio iniziale del opera, Vassoggettamento delle colonic greche da parte di Creso (560 a.C.), € lepisodio finale, la liberazione di Sesto, ultima citta greca in mano ai Persian. Molte discussioni sono nate proprio dal fatto che opera erodotea si concluda con un evento minore, come é la presa di Sesto, avvenuta nel 478 a.C.; a questo si aggiungono alcune promesse dell'autore, disattese (come un 2605 assiro o la narrazione della morte di Efialte), e imperfezioni e incongruenze. Secondo alcuni critici, opera é stata interrotta da circostanze esterne, mentre il lavoro era in corso, come la Guerra del Peloponneso di Tucidide: Wilamowitz ¢ Jacoby, ipotizzarono che Erodoto avesse voluto giungere fino al momento della costituzione della lega delio-attica (477 a.C.). I sostenitori della completezza dell'opera analizzano soprattutto ultimo libro; Luciano Canfora sostiene che i colloquio tra Artembare e Ciro, che si conclude con la frase "prepararsi a non essere pitt dominatori ma dominati", appare "palesemente conclusivo", adatto al tema della "Storia persiana". Le promesse non rispettate dall'autore sono « spiegate invece come sviste. Anche Erodoto, come Omero, aveva il volta. » iritto di sonnecehiare qualche (A.Lesky, Storia della letteratura greca, Milano, Il Saggiatore, 1962, vol. 1) Inoltre bisogna ricordare che opera era destinata a un uso orale-aurale, per cui non vi era la necessaria presenza di un finale. La fortuna Le citazior ii Erodoto in opere successive sono numerosissime, sia per quel che riguarda i contenuti, sia per quel che riguarda il suo stile.("I Dionigi di Alicarnasso fu un grande es |, mentre Plutarco serisse un intero trattato contro di lui, il De Herodoti Malignitatel"™ atore del suo stile!" La tradizione papiracea di Erodoto ne documenta 'ampia fortuna lungo tutta l'antichit’, ma soprattutto per quel che riguarda episodi ¢ narrazioni famose!"®, con 45 papiri che contengono frammenti del testo delle Storie ¢ 10 papiri che attestano il nome dello storico in altre opere o documenti, come in un famoso frammento papiraceo afferente a un commento di Aristarco a Erodoto.!"7) Le stesse storie sono attestate nel Medioevo in opere compilative, tra le quali anche opere tarde di Boccaccio (Il De Casibus Virorum Ilustrium e De Mulicribus Claris). La fortuna di Erodoto & amplissima ne! Rinascimento, momento nel quale cominciano anche a comparire le prime traduzioni, quali quella dei primi capitoli di Guarino Veronese (prima del 1446), la traduzione di Mattia Palmieri (prima edizione a stampa nel 1474, ma scritta forse prima di quella del Valla)!"®), la traduzione latina di Lorenzo Valla (dopo il 1457)! = la prima traduzione volgare, di Matteo Maria Boiardo (la prima di 5 edizioni a stampa é del 1533)" e Vedizione, la traduzione e le due apologie di Henri Estienne. Alla fine del XV secolo risale anche la prima edizione a stampa di Erodoto (1502), della quale é conservato anche il codice di riferimento utilizzato per la sua produzione, il Norimbergensis V, 10/2 Le modeme edizioni critiche cominciano a comparire nel XVI secolo: anzi, l'attuale suddivisione in capitoli risale proprioa questo periodo 22) ote * Cicerone, De legibus, 1, I, 5. 1 2. 4 Aulo Gellio, XV 23, 1 ss. 3.4 Suda, n 536. 4,9 H.R. Immerwahr, Storiografia. 1. Erodoto, in Letteratura Greca Cambridge, Milano, Mondadori, 2008, vol. 2, p. 3 5. ©@H, R, Immerwaht, Storiografia, 1. Erodoto, in Letteratura Greca Cambridge, Milano, Mondadori, 2005, vol. 2, p.4. 6. * Plutarco, An seni res publica gerenda sit, 3, 785b. 7. * Plutarco, De Herodoti malignitate, 26, 862b. 8. * Plutarco, De exilio, 13, 604f. 9. H.R. Immerwahr, Storiografia. 1. Erodoto, in Letteratura Greca Cambridge, Milano, Mondadori, 2005, vol. 2, pp. 24-28. 10, “H.R. Immerwahr, Storiografia. 1. Erodoto, in Letteratura Greca Cambridge, Milano, Mondadori, 2005, vol. 2, pp. 25-26. 1, * Sul tema, eff. A. Dihle, I Greci e il mondo antico, Firenze, Giunti, 1997, pp. 38-43. 12. * Cf, per quanto segue, H.R. Immetwaht, Storiografia, 1. Erodoto, in Letteratura Greca Cambridge, Milano, Mondadori, 2005, vol. 2, pp. 6-7. 13, * Aristotele Retorica 1409a (http:/data.perseus.ong/citations/urn:cts:greckL it-tlg0086.tlg038.perscus-grcl:1409a) 14, * Ad Pompeium III (http://remacle.org/bloodwolf/historiens/denys/pompee.htm) 15, * , anche se nelle sue opere utilizza abbondantemente l'opera di Erodoto, 16, * West 2011 17. * una lista aggiomata si pud trovare in questo documento (https://www:academia.edu/7069303/Papiri_di_Erodoto_estr atto_tesi_dottorato_) 18, * Pagliaroli 2012 19, * Pagliaroli 2006 20, ® Fumagalli 1998 21. * Mondrain 1995 22. * Hemmerdinger 1981 Bibliografia Herodotus, Historiae. 1, Oxonii, Clarendon Press, 1908, URL consultato il 19 febbraio 2015. Herodotus, Historiae. 2, Oxonii, Clarendon Press, 1908. URL consultato il 19 febbraio 2015. Jacoby, Felix, "Herodot”, in Paulys Realenzyklopddie der klassischen Altertumswissenschafi, Suppl. 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Altri progetti (@ Wikisource contiene una pagina dedicata a Erodoto ©) Wikiquote contiene citazioni di o su Erodoto iffy Wikiversita contiene lezioni sulla Letteratura greca @@ Wikimedia Commons (https://commons.wikimedia.org/wiki/?uselangit) contiene immagini 0 altri file su Erodoto (https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Herodotus? uselan; Collegamenti esterni Traduzioni delle Storie: © Storie (hitp://dariosoldani.interfiee.it/erodoto/home.html) su dariosoldani.interfiee.it (accesso gennaio 2015) = (EN) Histories (http://www livius.org/he-hg/herodotus/logoi htm!) su livius.org, con note (accesso gennaio 2015) = (EN) Histories (http://www perseus.tufis.edwhopper/text?doc=Perseus:text:1999.01.0126) sul Perseus Project, con note (accesso gennaio 2015) = (GRO) Testo originale (http://www. perseus.tufis.edwhopper/text?doc=Perscus:text: 19.01.0125) {accesso gennaio 2015) VIAF: (BN) 100225976 (hitp:/iviaf.org/viaf!100225976) - LCCN: (EN) 79086888 (http://id.loc.g ‘ov/authorities/names/n79086888) « ISNI: (FN) 0000 0001 2353 0125 (http/isni.org/isni/0000000 123530125) « GND: (DE) 118549855 (http://d-nb. info/gnd’118549855) - BNF: (ER) cb119073789 {htp://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb119073789) (data) (http://data.bnf.fr/ark:/12148/cb11907378 9) * ULAN: (EN) 500257721 (https://wwwe getty.edu/vow/ULANFullDisplay?find~8role~8nation ‘&subjectid=500257721) » CERL: enp01259792 (hittp:/thesaurus. cet] org/record/enp01259792) Controllo di autorita Estratto da "https:/lit.wikipedia.org/w/index.php title-Erodoto&oldid-87894177" Categorie: Storici greci antichi | Nati nel 484 a.C. | Erodoto | altre] = Questa pagina é stata modificata per ultima volta il 21 mag 2017 alle 12:21 = Il testo ¢ disponibile secondo la licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo; possono applicarsi condizioni ulteriori. 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