Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Millo
EQUILIBRAMENTO
Motori alternativi a 4 tempi
Propulsori Termici - a.a. 2016-2017 EQUILIBRAMENTO prof. F. Millo
Introduzione
Il motore scambia con lesterno la coppia motrice Cm e le forze S1, S2, Sj attraverso
lalbero motore ed i supporti.
Se queste azioni scambiate con lesterno fossero di intensit costante nel tempo, i
vincoli si deformerebbero elasticamente fino al raggiungimento di una condizione di
equilibrio.
Ma poich le azioni scambiate tra motore ed esterno sono generalmente variabili nel tempo, i vincoli
risultano quindi soggetti a sollecitazioni dinamiche, cui reagiscono con deformazioni variabili nel tempo che
si traducono quindi in oscillazioni e vibrazioni che vengono trasmesse alla scocca dai supporti medesimi,
con evidenti conseguenze negative in termini di sollecitazioni a fatica dei componenti e di comfort del
veicolo.
E necessario pertanto provvedere allequilibramento del motore, ovvero provvedere a mantenere il piu
possibile costanti le azioni scambiate tra motore ed esterno.
Le azioni scambiate tra motore ed esterno, se si escludono quelle dovute al peso del motore, che sono
costanti nel tempo, sono rappresentate, oltre che dalla coppia motrice Cm , da:
Forze alterne dinerzia, dovute al moto delle masse alterne (stantuffo, spinotto, segmenti , piede di biella)
Forze centrifughe, dovute alla rotazione di masse eccentriche rispetto allasse motore (manovella,
maschette, testa di biella)
Momenti delle forze alterne
Momenti delle forze centrifughe
Propulsori Termici - a.a. 2016-2017 EQUILIBRAMENTO prof. F. Millo
G mp x a2 + mt x b2 + Jadd = Jbiella
G
b In particolare lultima condizione, essendo la massa nel sistema
equivalente concentrata alle estremit, richiede lintroduzione di un
mt momento dinerzia addizionale negativo Jadd. Sarebbe quindi necessario
considerare il momento dinerzia associato al moto di rotazione della biella
intorno al propio asse, M b, add = - J add ma generalmente questo termine
risulta modesto e puo essere trascurato.
Propulsori Termici - a.a. 2016-2017 EQUILIBRAMENTO prof. F. Millo
Il motore scambia con lesterno la coppia motrice Cm (M in figura) attraverso lalbero motore.
Per il principio di azione e reazione risulta pertanto applicata al motore una coppia uguale e contraria, detta
coppia di reazione (MR in figura), equilibrata dalle reazioni vincolari dei supporti (FA e FB in figura).
Essendo la coppia motrice (e quindi le reazioni dei supporti) notevolmente variabile nel tempo nel caso di motore
monocilindrico, opportuno ricorrere nel caso di motori pluricilindrici ad uno sfasamento angolare dei cicli di
lavoro dei diversi cilindri, e quindi del calettamento delle manovelle sullalbero motore.
Il criterio generalmente seguito quello delluniforme sfasamento dei cicli, in base al quale i cicli risultano
equispaziati con uno sfasamento angolare tra due cilindri che si susseguono in ordine di accensione pari a
Propulsori Termici - a.a. 2016-2017 EQUILIBRAMENTO prof. F. Millo
Forze centrifughe
Le forze centrifughe sono generalmente preponderanti rispetto alle forze
alterne.
Fc
Sono caratterizzate da modulo fisso, direzione rotante nel piano x,y
Forze centrifughe
Nel caso di motore monocilindrico necessario, per ottenere
lequilibramento delle forze centrifughe, ricorrere alluso di
contrappesi applicati alle maschette.
Fc
= 90 PMI
= 180
PMS
Fc y =0
Fc
Nel caso di motore bicilindrico invece si ha invece:
x
RFc= 2 Fc RFc= 0
0,5 Fc 0,5 Fc z
0,5 Fc
0,5 Fcy
MFc= 0 MFc= Fc
y
y
Monocilindro
Forze alterne
Falt malt 2 r (cos + cos 2 )
Falt dove malt rappresenta la somma delle masse alterne (stantuffo,
spinotto, segmenti , piede di biella)
Le forze alterne sono generalmente meno rilevanti rispetto alle
forze centrifughe.
malt2r cos2
malt2r = Icr malt2r = Ir
malt2r = Icr 2 2 malt r = Ir
2
2 2
Propulsori Termici - a.a. 2016-2017 EQUILIBRAMENTO prof. F. Millo
malt2r cos2
malt 2r = Icr malt2r = Ir
malt2r = Icr 2 2 malt r = Ir
2
2 2
Le componenti pulsanti del I e del II ordine possono essere a loro volta scomposte in due componenti di
modulo uguale che ruotano con versi opposti.
1 ordine: una componente (rotante) disposta come la manovella (Ir); laltra (controrotante) forma un angolo
rispetto allasse del cilindro (Icr).
2 ordine: la componente rotante (Ir) e quella controrotante (Icr) formano rispettivamente un angolo di 2 e -
2 rispetto allasse del cilindro.
Per quanto riguarda lequilibramento delle forze rotanti del 1 ordine, valgono le stesse considerazioni esposte
per le forze centrifughe (il sistema di forze analogo, ma con modulo molto pi contenuto): possibile quindi
avere risultante e momento risultante nulli con gli stessi accorgimenti validi per le forze centrifughe.
Il sistema delle forze controrotanti invece simmetrico rispetto a quello delle rotanti rispetto allasse del
cilindro. Per un motore con tutti i cilindri sullo stesso piano (in linea o a V di 180), se il sistema delle forze
rotanti equilibrato, lo sar quindi anche quello delle controrotanti (per simmetria).
Propulsori Termici - a.a. 2016-2017 EQUILIBRAMENTO prof. F. Millo
Forze alterne
Per equilibrare le forze controrotanti in un monocilindro invece necessaria la presenza di un alberino
ausiliario che ruoti in senso opposto rispetto allalbero motore ed alla medesima velocit angolare.
Su tale alberino dovranno essere calettate masse eccentriche.
Alberini ausiliari sono generalmente impiegati anche nei motori pluricilindrici, ove in genere hanno lo scopo di
equilibrare le forze del 2 ordine.
In questo caso (equilibramento delle forze del 2 ordine) due alberini ausiliari
con masse eccentriche ruotano in senso opposto a velocit angolare doppia
rispetto allalbero a gomiti. Le forze di inerzia associate alla coppia di masse
eccentriche ruotano alla stessa frequenza delle forze del secondo ordine, che
vengono cos equilibrate.
Questa soluzione permette di ridurre notevolmente linterasse tra i cilindri e lo sviluppo longitudinale del
motore.
E possibile ruotare una manovella assieme al corrispondente cilindro di un angolo , senza alterare lo
sfasamento tra i cicli determinato dalla regola dello sfasamento uniforme.
La disposizione a V puo essere adottata anche per motori a 2, 4 e 6 cilindri, ottenendo nei primi 2 casi
notevoli benefici in termini di equilibramento.
A seconda del numero di cilindri e dellangolo del V scelto, puo essere mantenuta una manovella per
ciascun cilindro (motori a V scalato), oppure si puo utilizzare ununica manovella per due bielle
collegate ciascuna ad un cilindro di una diversa bancata (motore a V proprio).
Propulsori Termici - a.a. 2016-2017 EQUILIBRAMENTO prof. F. Millo
Rotazione di 180
della seconda
manovella e del
secondo cilindro.
x
x
Gli assi dei due cilindri si trovano cos su piani formanti tra loro un angolo di 180: si annulla la
risultante delle forze di inerzia centrifughe e si conserva lo sfasamento uniforme tra i cicli.
Rimane non equilibrato il momento delle forze centrifughe, di modesta entit data la notevole
riduzione dellinterasse cilindri. Sono inoltre equilibrate rotanti del I e II ordine e controrotanti del I
e II ordine (per simmetria).
Propulsori Termici - a.a. 2016-2017 EQUILIBRAMENTO prof. F. Millo
y y
y
x
x x
Motore in linea V 180 V 180 con disposizione
assiale ridefinita
Fc, Ir I cr Ir Icr
0 2 3
Propulsori Termici - a.a. 2016-2017 EQUILIBRAMENTO prof. F. Millo