San Bernardino di Crema (CR) Anno I° nr.

9 del 26 luglio 2010

Regione Comune di Provincia di

Lombardia Crema Cremona

Quindicinale d’informazione del palio di San Bernardino da Siena fuori le mura 2010

Dalle tue parti, dalla tua parte.

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Corsa dei Raanei svetta su tutti la Pietà, secondo posto Chiesa.

Grande successo di pubblico alla gara di canto e ballo vince la
Chiesa, seconda Martini. Accumulo di penalità vince la Chiesa se-
conda Porta Serio. Chiesa sprofonda in classifica al terzo posto,
prima Pietà, seconda Martini, Porta Serio in coda.

Penalità… questa grande

Calma piatta … sconosciuta
Continua a pag. 3 la redazione
Lunedì 19 Luglio si è tenuta l'ultima
L’ABC delle ultime gare riunione prima delle ferie di aggiorna-
mento della classifica. Mai come sta-
di Nadia Manclossi volta il verdetto del comitato era atteso
Visto il successo dell’abbecedario della con così tanta trepidazione e le attese
sfilata di moda,ecco a voi l’ABC della •Rapanelli arrosto sono state, nel bene e nel male, soddi-
Marcia dei Raanei e della gara di canto
pagina 5 sfatte. La si può riassumere così : un
e Ballo. Speriamo che bissi il successo •L’esame di maturità: rito d’iniziazione vero ribaltone!
della precedente edizione! alla libertà pagina 3 Cominciamo dalle retrocessioni. La
contrada di Porta Serio e quella della
Continua a pag. 2, 8 e 9. •Happy hour e poi... pagina 15 Continua a pag. 6
 2 San Bernardino da Siena fuori le mura 2010

come Attrezzi da lavoro. come Bandiera.

Accidenti a loro e a tutti quei corian- Fa niente se la ban-
doli nascosti nei secchi, dopo due giorni li tro- diera era quella spagnola, per
vavo ancora per casa! fare il tifo basta che i colori
siano giusti!

come Federico,
il Michael Jackson de no’ artri!

come Corrado,
come Elisa e il Inaspettatamente la parte “ballerina” della
il gallo del pollaio. Bravo lui e teneris-
suo passeggino. giuria ha regalato un mese di corsi di danza
simi i suoi “pulcini”
Anche se non ha cammi- ai nostri talentuosi contradaioli mentre la
nato con le sue gambe, il parte “musicali” ha semplicemente eviden-
p r e m i o c o m e ziato talenti da coltivare. Li vedremo a San
“Concorrente più giova- Remo o sul palco della Scala?
ne” non glielo toglie nes-
suno. come Gratis.

come Dialetto.
Giovanni e Ir ene sono riusciti
nell’impresa di insegnare e far cantare una can-
zone tutta il dialetto ai nostri piccoli… bravissi-
mi i maestri e soprattutto i bambini.

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Calma piatta … all’orizzonte.
Così potrebbe sembrare. Dopo mesi fre-
netici con un susseguirsi di eventi, uno
più coinvolgente dell’altro, ora che si è
chiuso anche il Grest, pare proprio che ci
attenda un po’ di calma.
Per la verità credo che, nonostante la gio-
ia del trovarci insieme per le belle inizia-
tive di questi mesi, un po’ di calma non
guasti. In particolare poi, per quanti han
vissuto come sempre, e più di prima,
l’esagerata esperienza del grest, giunta
quest’anno alla proposta, unica nel crema-
sco, di ben 6 settimane, è necessario stac-
care un attimo la spina.
Che siano mari o monti o più semplice-
mente la serenità del quartiere nel periodo
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estivo, abbiamo tutti bisogno di rallentare,
staccare i contatti, ricaricare le pile. Avete
già capito che questo non è però il tempo
della fiacca. Ci aspettano infatti per il
prossimo settembre le gare ancor più spet-
tacolari prima di concludere con una de-
gna cerimonia dedicata al nostro Santo
Protettore. Dopo la bella prova di comu-
nità, pronta a mettersi in gioco, a sfidarsi
nel rispetto delle regole, anche se ogni
tanto avevano bisogno di qualche aggiu-
statina in corso d’opera, capace di coin-
volgersi in tanti modi, visibilmente unita
anche nei momenti di competizione, ora avere, anche in questo mese centrale
ci aspetta la prova finale. E dobbiamo dell’estate, altre occasioni di stare insie-
arrivarci tutti ben carichi, non solo per chi me. Non mancheranno. Infatti anche per
vuole aggiudicarsi il palio, ma per tutti gli organizzatori vedere la risposta positi-
noi che siamo fieri della vita del nostro va della gente del quartiere è uno stimolo
quartiere, quello che ogni tanto viene in più per continuare nella strada intrapre-
chiamato quartiere dormitorio. . . sa, e nel proporre cose sempre nuove.
E comunque già son giunte le richieste di Non mancate

Perché la libertà è un valore e un sentimento di Nicolò Dino Premi

N. B.: P R O I B I S C O Q U A L S I A S I M O D I F I C A
Mi presento all’esame. Non ricordo più nulla. due esami: la patente e la maturità, ov- prima prova è la notte prima degli esa-
Le cose che avevo credute ora non le credo più. vero esame di Stato conclusivo del cor- mi (notte di polizia, certo qualcuno te lo
Come posso difendere, maestri, la mia tesi? so di studio di istruzione secondaria sei portato via, per citare un paio di Ray
Esaminatore, di chi sono le parole che dico? superiore, o più semplicemente Esame Ban con lenti colorate e montatura clas-
[F. Fortini, L’esame] di Stato. sica originale da alcuni chiamato Anto-
Ma focalizziamo l’attenzione sulla ma- nello Venditti).
In questa poesia Franco Fortini presenta turità. Insomma, non si può negare che
l’esame scolastico come metafora esi- Possiamo dire senza volontà di stupire L’Esame di Stato abbia le caratteristiche
stenziale. Di fronte a chi ci giudica, per- che al leone da uccidere con il solo uso di un vero rito, di un cerimoniale che si
ché vuole o deve farlo, ci facciamo della lancia, al lupo da sgozzare a mani sottopone ad una prassi che ricava sa-
prendere, anzi rapire e catturare nude, al mese da trascorrere su un mon- cralità dalla sua ripetitività, come una
dall’agitazione, sia che si tratti di ansia te con la sola compagnia di un pugnale meditazione zen.
da prestazione, sia che ci ghermisca il (riti di iniziazione di società tribali e Nel corso dell’anno che precede
semplice timore di non farcela. semitribali), la nostra società oppone tre l’esame e in particolare negli ultimi me-
La realtà dell’esame si presta facilmente prove scritte e una orale. si si comincia a parlare il linguaggio
a numerose possibili riflessioni di stam- Una voce che corre di generazione in della maturità, si adotta il gergo matu-
po esistenziale, non fosse altro che per generazione dice che l’esame di maturi- rando, si entra insomma in una dimen-
la sua natura di rito di passaggio e di tà non si dimentica mai. I ragazzi che sione un po’ alienata dal resto del mon-
iniziazione. Se analizziamo la nostra sostengono l’esame di maturità sono i do che esiste solo in funzione del limite
società e la nostra cultura a livello an- maturandi e dopo averlo sostenuto si a cu i t end e. E cos ì t i p oni
tropologico possiamo concludere che i trasformano in maturati. Sono state quell’obiettivo, per superarlo semplice-
riti di iniziazione che segnano il passag- scritte canzoni sulla maturità, sono stati mente, per superarlo discretamente o
gio dalla condizione di ragazzi scolari a g i r a t i f i l m ( n o n e c c e l l e n t i )
quella di ragazzi di vita sono proprio sull’argomento. La sera precedente la Continua a pag. 4

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Continua da pag. 3 sibilità. Perché, come insegna Kierkega-
eccellentemente, e la tua vita e il tuo
tempo diventa una freccia diretta verso
di esso e finalizzata a oltrepassarlo per
gustare la dolcezza della dimensione
successiva, ultramaturanda. Superare
l’esame di maturità è forse un superare
il limitare di gioventù. Se poi il tuo no-
me è Silvia, tutto risulta più poetico.
La tua vita assume così una struttura,
per così dire, cannibalica, nel senso che
poiché ogni singolo momento si sacrifi-
ca per quel fine e sussiste in funzione di
quel fine, si può dire che ogni istante
ingoia il precedente ed è ingoiato dal
successivo finché si arriva al giorno
fatale, inevitabile e ineluttabile.
È come la morte in senso cristiano. Nel-
la vita (l’anno precedente l’esame) ci si
prepara, ci si impegna ad affrontare la
morte senza peccato (si studia)
nell’ottica di una vita ultraterrena mi-
gliore (il dopo maturità). Visto così
l’Esame di Stato appare come uno spar-
tiacque nella vita di un individuo: c’è un
prima di lui e un dopo di lui.
Nei giorni del ripasso prima dell’esame,
non vedi l’ora di iniziarlo. Durante gli
scritti non vedi l’ora di sostenere
l’orale. Nell’attesa fuori della porta pri-
ma dell’orale non vedi l’ora di entrare.
È la tua volontà di fuga, un modo di
scappare dall’angoscia creata dalla pos-
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ard, la possibilità è condizione più gra-
vosa della realtà: attendere l’esame e
pensare a come potrebbe andare (bene?
Male? Un po’ bene? Un po’ male?) è
assai più pesante e angosciante che co-
noscere il risultato dell’esame stesso; il
risultato potrebbe anche non essere po-
sitivo, ma averlo sotto gli occhi, nella
sua realtà effettiva significa poterlo in
qualche modo razionalizzare, significa de Dante, latino e italiano: tutto!».
pensare al modo in cui riparare e alle E poi tutto finisce. Solo gradualmente ti
soluzioni da mettere in campo. Raziona- rendi conto della libertà che hai acquisi-
lizzare un fatto negativo è più facile che to d’improvviso. E ti senti come il falco
vivere un’attesa segnata dalla possibilità che dopo un anno intero in cui ha pic-
che un fatto venturo sia positivo o nega- chiato il becco sulle sbarre della gabbia
tivo. Questa è l’ottica e la prospettiva in in cui era rinchiuso ferendosi e sporcan-
cui si trova la maggior parte dei matu- do di sangue le sue piume, riesce final-
randi. È una continua volontà di maci- mente ad abbatterle e vola via nonostan-
nare le tappe per arrivare alla fine. Pri- te la stanchezza e le ferite e si libra alto
ma prova? Archiviata. Seconda Prova? levato in un cielo di un azzurro carico.
Archiviata. E si va avanti così fino a Ed è bellissimo sentirsi un’alga che si
quando si esce da quella classe nel se- stacca dalla roccia e si fa trasportare
minterrato, sudati fradici, dopo un’ora dalla schiuma dell’oceano. E la libertà è
di colloquio d’esame, dopo aver stretto un cavallo selvaggio che conosce il suo
energicamente la mano al presidente e cavaliere e lo conduce là dove lui vuole,
ai commissari e averli informati sui pro- in ogni caso lontano, molto lontano.
pri progetti futuri: la maturità, così co- E dopo qualche giorno cominci a spera-
me la scuola – intesa come elementari, re che tutta questa libertà non si diparta
medie e liceo, con banchi, compagni di da te trasportata dal vento impetuoso
banco, compiti in classe, interrogazioni, che te l’ha portata all’improvviso, co-
prof, note – è finita. minci a sperare che essa non assuma
Ti viene in mente poi il tuo primo gior- l’aspetto dell’insensatezza e del vano.
no di scuola, quando non volevi lasciare Ma per ora mi sento come un poeta ro-
la tua mamma, quando avevi sulle spal- mantico inglese, ubriaco di libertà, e
le una cartella gialla con sopra un cane penso a un mare freddo, schiumante e in
con la scritta “Gino” vicino alla testa, burrasca che si infrange sugli scogli
quando indossavi una magliettina blu sotto un cielo rosa: è il paesaggio-stato
che aveva un non so che di marinaresco. d’animo.
Oppure pensi al primo giorno della
scuola media, con la tua polo blu con i
bordi del colletto e delle maniche rossi
(bellissima!) e i tuoi pantaloncini corti,
tutto della stessa marca – moda prêt-à-
porter, s’intende. Infine il primo giorno
del liceo. Quando incontrasti
quell’amico con cui cinque anni dopo ti
sei trovato a studiare il complicatissimo
secondo canto del Paradiso perché
«hanno detto che quella di italiano chie-
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Giornata migliore non poteva esserci,
per tenere la corsa dei Raanei non pen-
sate anche voi?
Venerdì 16 abbiamo tutti vanamente
atteso che, alle ore 19, l’afa ed il caldo
torrido lasciassero posto ad una qual pur
minima frescura ma niente! Neppur una
foglia si muoveva. Illusi che il caldo
sarebbe calato con le prime ombre della
sera abbiamo guardato con tenerezza
quei “poveri martiri” dei podisti, che
provenendo da varie parti del cremasco
si sono dati appuntamento nella conca
per la loro “corsetta” settimanale, giusto
8 kilometri a cui avrebbero fatto seguito
la consegna di ricchi cesti pieni di ogni
ben di Dio … ma voi fareste una cosa
del genere tutte le settimane? Passi nelle
altre stagioni, ma con sto caldo!?
Vabbè, ognuno coltiva le proprie pas-
sioni! Fatto sta che i nostri eroi sono
partiti sotto un sole ancora forte ed in
un caldo torrido da repubblica centrafri-
cana, si sono cimentati nella loro corsa
e ce l’hanno pure fatta… tutti. Ma do-
vreste aver visto le facce prima e dopo
“la cura”, userò un termine che mi sia
consentito… provati, dirò semplicemen-
te provati.
E così è venuto il tempo delle contrade,
che schieravano, non senza qualche dif-
Michael
Costi
5 San Bernardino da Siena fuori le mura 2010
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ficoltà, i loro campioni. Freschi come le
rose, con tanto di foto di gruppo, scatta-
ta più che altro come ultima testimo-
nianza della loro presenza in questo
mondo … in parole povere, per ricor-
darceli così com’erano, sono partiti di
gran carriera con un gran sorriso stam-
pato in viso. Già si erano aperte le
scommesse su chi sarebbe stato raccolto
lungo il percorso. L’organizzazione a
questo punto predisponeva i “raanei”
delle contrade per la loro corsa, un nu-
gulo di gente, adulti, anziani e bambini
si presentava al via. A supporto dei non-
ni vigili e del servizio d’ordine, veniva-
no sguinzagliate le staffette motorizzate,
dotate del numero diretto del pronto
intervento, la cui funzione era sorve-
gliare i corridori e … nel caso, racco-
gliere i “collassati”.
Mentre la calura non accennava a dimi-
nuire la moltitudine colorata prendeva il
via, scorrevano sotto i nostri occhi i po-
disti di questa gara africana, allietata
solo da un po’ di … umidità! I ragazzini
prendevano subito la testa distaccando il
gruppo, in coda le solite staffette e la
moto ambulanza perfettamente attrezza-
ta.
Non so dire i pensieri che passavano per
la testa degli organizzatori in quel lungo
tempo trascorso fra la sparizione
all’orizzonte dell’ultimo atleta e
l’apparizione dei primi consistenti grup-
pi sulla via del traguardo.
C’è chi diceva che tutti si erano cimen-
tati nel percorso più lungo, chi ancora
riferiva di gruppi dispersi per il quartie-
re in preda alle allucinazioni da calore,
giungeva voce di persone che si erano
tuffate nel canale per cercare refrigerio,
ed ancora, dei punti di ristoro devastati
da una turma di assalitori assetati. Gli
organizzatori si guardavano l’un l’altro
costernati in cerca di conferme che pun-
tualmente non sopraggiungevano. Il
sole stava ormai calando e le prime om-
bre della sera si allungavano sul quartie-
re, sulla conca e sui visi degli organiz-
zatori.
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Quando ormai la disperazione stava
prendendo il sopravvento, certi di aver
condotto alla peggior fine tanti bravi
concittadini, una luce apparve in cima
alla discesa che porta in conca (e voi
penserete : “daaai non esagerare, adesso
anche la luce … come nei film”, e io
dico “si, si, una luce, cosa credete, era il
faro del motorino della prima staffet-
ta”). La prima staffetta motorizzata pre-
cedeva un ragazzo, il primo classificato
Luigi Severgnini, Tommaso Bettinelli,
Debora Stringhi e Luca Mombelli :
i campioni delle contrade.
delle contrade, Michael Costi, che per
primo aveva percorso i 4,5 kilometri
assegnati al percorso “breve”, dietro di
lui a qualche centinaio di passi un altro
ragazzo e un altro ancora fino a che fra
il tripudio della folla ed il sollievo
dell’organizzazione, giungeva il cam-
pione di Porta Serio seguito a breve da
quello della Chiesa. Nonostante le tene-
bre avessero preso ormai il sopravvento
la calura continuava ad attanagliare gli
astanti. In compenso gruppi sparuti, ma
poi sempre più numerosi, di accaldati
contradaioli cominciavano a discendere
verso l’arrivo, giunti sul traguardo veni-
vano indirizzati verso il punto ristoro
che assaltavano prontamente. Sarebbero
occorsi ancora qualche minuto per ve-
dere spuntare il campione di Porta Serio
e molti di più perché giungesse al tra-
guardo la campionessa della Martini.
Entro le 22 tutti avevano, bene o male,
terminato la gara tutti quanti, passeggini
compresi.
“Egidio come siamo messi?”, “Bene,
bene, tutti rientrati alla base”, “Dai an-
che questa è fatta!”.
… guardando gli organizzatori ho nota-
to qualche capello bianco in più … sarà
stato il caldo o la paura?
 6 San Bernardino da Siena fuori le mura 2010

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Chiesa hanno incredibilmente visto ca-
lare i loro punti in classifica, fino a più
di 1.000 punti, mentre le altre due avan-
zano distaccando la Chiesa, ora in terza
posizione, di quasi 2.000 punti.
Ma cosa è successo? Da dove arrivano
questi punti “negativi”? E perché così
tanti?
Le ragioni di tutto ciò sono da ricercare
nei tanto odiati e rivendicati punti pena-
lità. Per chi non li conosce (purtroppo la
stragrande maggioranza dei concorrenti)
questo strumento é utilizzato dal comi-
tato per sancire la regolarità di una gara
e sono parte integrante del regolamento
che ciascuna gara ha. Ogni regolamento
contiene le richieste del gioco, come il
numero di partecipanti da iscrivere al
gioco ma anche quante persone servono
per la logistica del gioco, ad esempio
per la gara podistica e la biciclettata
servivano persone da disporre sul trac-
ciato per la sicurezza di tutti i parteci-
panti. I punti che ciascuna gara porta in
dote sono stati pensati per privilegiare
le gare che dovrebbero veder emergere
lo spirito del palio: le gare con punteg-
gio massimo sono state tutte quelle che
|Ä ÇxzÉé|xààÉ
di Castellozzi Marisa
privilegiano la socialità come la bici-
cletta o la tavolata. I punti penalità asso-
ciati non sono un valore fisso, ma pro-
porzionale ai punti in palio in ciascuna
gara, e vanno da un minimo a un massi-
mo, a seconda della gravità riscontrata.
Ad ogni aggiornamento della classifica,
si espone quindi un modulo che riporta i
punti guadagnati dalla gara stessa e le
penalità inferte, evidenziandoli attraver-
so due numeri distinti proprio per di-
stinguere il gioco in sé dalla correttezza
del comportamento della contrada, per
evidenziare i meriti e sottolineare i
comportamenti fuori dalle righe.
Dopo questo lungo preambolo, veniamo
alle ultime gare e in particolare
all’affondamento delle contrade Chiesa
e Porta Serio. 2.400 punti di penalità
(quelli della Chiesa) alla Marcia dei
Raanéi si traducono come 8 persone
mancanti per la sicurezza pesate con
300 punti ciascuna, non il minimo ma
neanche il massimo, che per la cronaca,
era di 700 punti!
I giudici non traggono nessun vantaggio
né godimento all’applicazione di questa
REGOLA e, anzi, ogni volta si cerca di
meditare al fine di limitare la loro ri-
chiesta, valutando l’opportunità e la
gravità della sanzione prevista. Per fare
un esempio calcistico, quando un arbi-
tro fischia un rigore sa di infliggere una
grave ma fa parte delle regole del gioco
che entrambe le squadre hanno accettato
nel momento stesso in cui è stato dato il
fischio di inizio; se fischiasse, una squa-
dra potrebbe subire un gol e, se non lo
facesse, l’altra griderebbe allo scandalo.
Perché applicare allora tutte queste pe-
nalità? Perché sono richieste dalle con-
trade stesse e sono partite proprio da chi
ne è più colpito ora, giusto per dare con-
ferma alla legge del contrappasso.
Se da una parte c’è amarezza, se non
rabbia, per il verdetto dall’altra non si
può trascurare l’irregolarità di questa
condotta che ha messo in difficoltà le
altre contrade e messo in discussione la
corsa dei Podisti e non solo la gara del
palio. Penso che l’età adulta inizi quan-
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do si impara quando dire “Grazie”, per
quanto si è ricevuto sia esso dovuto o
meno, e quando dire “Scusa”, per
un’azione o una parola fuori posto.
Ma una volta sbollito il nervoso, l’unica
domanda seria da porsi è “Come si ri-
media a tutto ciò?”.
Secondo me, la causa di tutto ciò è un
parziale/totale mancanza di informazio-
ne. A tutti coloro che sono venuti a la-
mentarsi, ho risposto che devono trovar-
si intorno a un tavolo e CHIARIRSI e
poi andare avanti, cioè guardare le gare
che mancano e dividersi i compiti, co-
struire piccoli gruppi di persone che
seguono le diverse competizioni, in-
somma fare in prima persone e non solo
stare a guardare perché “non spetta a
me” . Non riversiamo tutta la colpa sul
capo contrada o su coloro che finora si
sono fatti carico della stessa, molti sono
stati a guardare aspettando sempre
l’iniziativa di pochi.
Recuperare non è impossibile visto che
mancano 6 gare alla chiusura del Palio e
gare con un botto di
punti... quindi basta
lamentarsi e via,
godiamo delle vit-
torie e degli onori
dati e pensiamo a
come fare le gare in
calendario da fine
Agosto. Ci sono le
vacanze e c'è mar-
gine per fare tutto
anche organizzare
una rimonta strepi-
tosa e vedere, a Set-
tembre, il Palio vin-
to da Porta Serio!

Palio di San Bernardino Parrucchiera

per Signora
da Siena fuori le mura MORENA
Comitato organizzatore c/o Oratorio - Crema
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B A R T R A T T O R I A
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Sabato 17 Luglio, si è chiuso il torneo
di calcetto dedicato a Danilo Pisati, un
ragazzo di San Bernardino scomparso lo
scorso anno dopo una lunga malattia
terribile, la sclerosi multipla.
E' stata ancora occasione di festa soprat-
tutto perchè è stata la prima vittoria di
questa formazione dopo tanti ma tanti
tentativi. La squadra si chiama Cin-Cin
Bar ma sappiamo che questo nome è
legato allo sponsor del momento. Noi,
che li conosciamo, sono quelli con le
maglie azzurre nella foto qui sopra, sap-
piamo invece quanto ci tenessero tutti
loro ad una vittoria, specie a casa loro, e
quanto questa valga, avendo battuto in
finale i più esperti della Valentino Tes-
suti (gli stessi che hanno vinto la Son-
nambul Cup). La partita è stata combat-
tuta e la vittoria per niente scontata. Il
match si è chiuso sul 3 a 2 fra un alter-
narsi di emozioni veloci come è veloce
il gioco del calcetto, in quello spazio
chiuso. Complimenti anche agli altri
protagonisti della serata, gli sfidanti per
il terzo e quarto posto, gara vinta dalla
CVD Trasporti, al secolo ragazzi di San
Carlo, sulla vetreria Plizzari, altri nostri
sanbernardinesi ma di generazione suc-
cessiva.
La serata finale ha vinto in campo alme-
no quattro generazioni di “animali da
oratorio”, da quelli che ora lo frequenta-
no con passeggino a quelli che sono al
Via Cadorna tel. 0373/257909
P.zza Marconi tel. 0373/250619
Via Cavour, 17 tel. 0373/86466
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la redazione
primo anno da animatore del
Grest. Un colpo d’occhio che
fa quasi paura, segno dei tempi
e del tempo che avanza.
La serata però sera ha avuto
altri vincitori, che hanno gioca-
to di meno ma lavorato di più.
Sono i ragazzi che hanno orga-
nizzato il torneo, che per un
mese intero (questa competi-
zione è iniziato il 22 Giugno,
fate un pò voi i conti) hanno
arbitrato, cotto salamelle e pa-
tatine, distribuito bibite e birre ma so- inizia. Non voglio dire che i quarantenni
prattutto sono stati lì. Una presenza impegnati facciano male, ammiro il loro
molto più che fisica che ha segnato un lavoro e tutta la dedizione profusa, ma
riappropriasi di uno spazio proprio, di serve ed è necessario “lasciare campo”
tempi e modi di stare assieme carichi di e soprattutto non giudicare. Solo chi
senso oltre che di fatica. non sbaglia mai può farlo e noi, pur-
E' il segnale che sta cambiando qualco- troppo, non siamo fra questi, Certo ,
sa? avremmo fatto certe cose in modo di-
Speriamo, anzi ne sono certa... anzi cre- verso ma il bello sta anche nel poter
do che molti di loro abbiamo avuto mo- sbagliare, nel poter sperimentare, nel
do di realizzare che l'Oratorio è di tutti, poter vedere le idee di altri realizzarsi.
basta solo mettersi in gioco. Ragazzi godetevi questo momento e, mi
Credo che questo luogo abbia tempi raccomandato, tenere le pile cariche
suoi e fasi sue. Si può andare al Grest perché di cose da fare insieme ce ne
per anni e poi uscirne perchè ci si sente sono davvero tante.
soffocati o giudicati. Si può aver subito,
fin dalla tenere infanzia, quanto
la parrocchia dà, dal catechi-
smo alla conca verde, ma poi,
crescendo vedere tutto questo
con occhi nuovi e scoprire che
in fondo tutto questo non ci
dispiaceva. Si può essere pas-
sati per anni davanti alla villa e
scoprire solo ora che la buca
della sabbia è quanto di più
avvincente si possa offrire ad
un bambino, specie se questo
ha meno di 4 anni. E’ giusto
che ognuno viva il proprio Ora-
torio con i suoi tempi e sia al-
trettanto giusto capire quando
una fase termina ed una nuova
FIOR ISTA
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 8 San Bernardino da Siena fuori le mura 2010

come Happy days. come Motorini. come Nettezza U

Era una mia impressione o il balletto era E bravi i nostri ragazzi motorizzati che hanno Quando si dice
molto anni ’60? fatto avanti e indietro per il percorso della Marcia, rac- da parte” intendevano for
cattando come scope chi restava indietro.

come Inedito.
La canzone della Martini era un inedito e ab- come Su le mani,
biamo bisogno di risentirla per capirla bene. Dop- anche la sera della gara di canto e ballo c’era un botto di gente! Ma c
pi complimenti per l’idea e la sua messa in opera.

come partenza Lanciata, come Tipi da spiaggia, come Ultime,

l’avvio è stato uno sprint, il resto non si non c’entravano niente con la coreografia ecco qua il fana
sa… i marciatori da cronometro sono arrivati tutti ma c’erano anche loro. Cosa non si fa per salire su dei Raanei
belli sudati. un palco!

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 9 San Bernardino da Siena fuori le mura 2010

Urbana. come Odalische. come Pollaio.

“Impara l’arte e mettila Impacciate ma da premiare… bellissimi i Quest’anno le galline devono essere pro-
rse questo? costumi prio alla moda se due contrade hanno ballato
“Ciapa la galina”, ma non se ne accorto nessu-
no… i piccolini sono stati proprio bravi.

come Regia,
che bello!! il banco di regia ha lavorato dal primo come Quale energia
pomeriggio fino all’ultima nota dell’ultima esibi- le nostre nonne che, dopo i canti della
zione. Stoici! risaia, hanno sfoggiato la loro vera natura… quan-
to si dice “ribelli dentro”!

come Village People, come Zucchero,

alino di coda della Marcia la versione casereccia del gruppo americano farina, cioccolato e caffè: il contenuto dei
più ambiguo della storia ha divertito molto, soprat- cesti che il gruppo Podisti ha voluto regalare alle
tutto le nonne in prima fila e dagli occhi lunghi. contrade.

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Un altro mese è ormai passato ed il no-
stro palio ne è stato ancora il miglior
protagonista. Nonostante il caldo torri-
do i contradaioli di San Bernardino non
si sono fermati nemmeno per un attimo.
In Luglio ci sono state 3 gare importan-
ti: il 4 abbiamo assistito alla sfilata di
moda, il 16 alla gara podistica e infine il
18 alla gara di canto e ballo. Ora provia-
mo a passare in rassegna tutte queste
serate così da rinfrescare la memoria a
coloro che hanno assistito e rendere,
invece, partecipi di ciò che è accaduto
coloro che non sono potuti essere pre-
senti.
4 Luglio, caldo pazzesco, eppure alle
19.30 tutti i “modelli” sono li
all’oratorio, impegnati nell’ultima prova
e pronti a sfilare per far vincere la pro-
pria contrada. Ore 21.00: via, si inizia. I
primi a calcare la passerella sono i bam-
bini: veramente fenomenali e professio-
nali direi!! Forse la giovane età ha per-
messo loro di prendere il tutto come un
gioco che li ha portati, nonostante tutto,
ad ottenere un ottimo “lavoro”. Si è pas-
sati poi ai ragazzi, anche loro molto bra-
vi ma sicuramente più imbarazzati ri-
spetto ai piccolini. Infine ecco che arri-
va il turno degli adulti; i più emozionati,
ma una volta saliti in passerella mostra-
no anche loro un grande spirito ed una
grande capacità. Non mi sento in grado
di dare un giudizio su chi meglio ha
affrontato questa gara perché, a mio
tel. 0373 244938 tel.0373 84903
10 San Bernardino da Siena fuori le mura 2010
Contrada Martini
modesto parere, mi sono sembrati tutti
molto preparati e determinati a portarsi
a casa l’ambitissimo primo posto. Da
parte di tutte e quattro le contrade si è
notato un grande impegno e una grande
originalità. Capisco appieno
i giudici e la difficoltà che
hanno trovato nello stilare la
classifica: un Versace, Dol-
ce & Gabbana, Valentino
ecc. ci sarebbero riusciti?
16 Luglio: gara podistica.
Questa volta il caldo è para-
gonabile a quello del deser-
to del Sahara ma……. nulla
ci ferma! Alle 19.30 si da il
via alla vera e propria gara
podistica vinta dal podista
della contrada della Pietà
mentre alle 20.30 parte
quella in cui la contrada che presenta
più concorrenti vince. Occasione d’oro
per i contradaioli di mantenersi in forma
e dimenticarsi della grande afa facendo
anche “quattro chiacchiere”.
19 Luglio: le voci si scaldano e i piedi
iniziano a fremere per l’attesissima gara
di canto e ballo. Si parte con il canto e
precisamente con i bimbi della contrada
Porta Serio, a seguire Chiesa, Pietà e
Martini ( ordine deciso tramite estrazio-
ne) . Per quanto riguarda questa catego-
ria devo fare un grande complimento ai
bambini della Chiesa che hanno cantato
perfettamente una canzone in dialetto e
un altro grossissimo compli-
mento alla nostra solista Ce-
cilia per l’interpretazione
della difficilissima canzone
di Malika Ayane, un vero
fenomeno! Giunge poi il
turno dei ragazzi e di altre
grandi emozioni.
Ora è il momento degli adul-
ti: di questa categoria terrei a
sottolineare l’esibizione del-
la Chiesa che ha presentato
un medley di canzoni delle
mondine, con l’aggiunta di
tel.0373 455228
“Ragazzo Fortunato” di Jovanotti e “
Vita spericolata” di Vasco Rossi, il tutto
cantato da Signore che di certo i 50 anni
non li aspettano più. Sbalorditivo, vero?
Non ci si può dimenticare però della
grande esibizione della contrada Marti-
ni, alla quale vorrei fare un grande elo-
gio, in quanto ha presentato un brano
inedito creato appositamente per questa
gara da Gigi e Carlo: originalissima!
Abbandonato il canto si passa alla gara
di ballo. Per primi, come sempre, i bam-
bini per i quali non sono in grado di
dare giudizi perchè tutti veramente bra-
vi. Per quanto riguarda la categoria ra-
ga zzi-a du lt i vor r ei menzionar e
l’esibizione della contrada Martini che
ha proposto un bravissimo Federico
Barbati nelle vesti di Michael Jackson.
Sono veramente orgoglioso/a di avere
un vice capo-contrada così!!!!!!!!!!!
COMPLIMENTI!
Per questo mese le gare si sono conclu-
se ed anche il Palio prende qualche
giorno di ferie ma non dimentichiamoci
dei prossimi appuntamenti: il 24 Luglio
l’aperitivo e il gruppo di danza del ven-
tre (ballerine professioniste provenienti
da una scuola di Milano) e il 28 Agosto
la gara di “mangia angurie”; ed è pro-
prio per questo appuntamento che mi
sento di invitare tutte le contrade a dare,
come fatto fino ad ora, il meglio di sé
ma soprattutto (da buona contradaiola)
ESIGO che la contrada Martini ce la
metta tutta perchè la strada è ancora
lunga ed il primo posto non è poi così
lontano!
 11 San Bernardino da Siena fuori le mura 2010

di Matteo Cerioli e Erika Sambusida
Gente, abbiamo preso una multa astro-
nomica! La contrada chiesa è passata
dalle stelle alle stalle e non c'è impegno
o partecipazione che tenga! Nonostante
i nostri sforzi, il nostro spirito, le tradi-
zioni, le abilità e la voglia di vincere,
siamo stati spudoratamente retrocessi
al terzo posto, pur avendo riportato la
vittoria anche nelle ultime gare di ballo
e canto. Capitano e portavoci sono ba-
siti e, credo, anche tutti voi! Di fronte a
una sferzata così vergognosa, gli spiriti
si scoraggiano e si perde anche la vo-
glia di scrivere un articolo. Ciao
di Ambra Gorlani
Nonostante le numerose vittorie in di-
verse gare, tra le quali la sfilata di moda
e canto-ballo, la contrada della Chiesa
si è vista retrocedere da un brillante
primo posto a un immeritato terzo gra-
dino. E uno si chiederà…come può es-
sere successo?? Una sola parola…
penalità! La nostra contrada è stata pu-
nita per numerose infrazioni. Infatti non
è stata in grado di fornire le 8 persone
sufficienti per garantire la sicurezza
durante la Marcia dei Raanei e questo
viene tradotto con 2.400 punti di penali-
tà. Ma tutto ciò non è avvenuto per
mancanza di disponibilità da parte dei
contrada ioli che, a saperlo, si sarebbero
messi tranquillamente a disposizione.
Cosa è accaduto? I capi contrada, oltre
a non adoperarsi per coinvolgere il nu-
mero di persone necessarie, hanno ab-
bandonato prima del termine la riunione
tenuta dagli organizzatori del palio, in
cui venivano ribadite le regole da segui-
re nella gara di Venerdì 16 Luglio. Que-
sta situazione molto spiacevole ha por-
tato la tensione alle stelle all’interno
della contrada. Vorrei sottolineare
l’impegno tenuto dai diversi contradaio-
li che sono riusciti ad aggiudicarsi il
podio in numerose gare. Ormai con
STEEL EDIL S.R.L. Unipersonale
di GIANMARIA FUSARI
l’elevatissima penalità possiamo solo
sognarci di raggiungere il primo posto,
visto che per ogni gara al primo classi-
ficato vengono assegnati un massimo di
1000 punti.
Vorrei ringraziare tutti i contradaioli
che si sono impegnati per far risaltare la
nostra contrada sulle altre. Un ringra-
ziamento speciale va alla famiglia Bres-
sanelli che ha preparato e portato alla
vittoria la nostra contrada nella gara di
canto e ballo. Un altro ringraziamento
va esteso a chi ha fatto vincere la Chie-
sa nella gara della sfilata di moda ed al
nostro campione podista Tommaso Bet-
tinelli, che si è piazzato al secondo po-
sto in una gara massacrante. Adesso,
quando mancano pochissime gare, vi
invito a non mollare e a continuare a
lottare anche se ormai le speranze di
vincere il palio sono poche. Sono con-
sapevole che ormai la voglia di mettersi
in gioco sia poca, in quanto i nostri
sforzi non sono stati premiati come me-
ritavano, ma nonostante tutto siamo o
non siamo una contrada vincente?? Di-
rei di si e l’abbiamo dimostrato.
Un saluto e un abbraccio a tutti.
Buone vacanze.
di Paolo Gorlani
Consentitemi questa brevissima chiosa,
tutta interna alla contrada Chiesa. Nella
mia triplice veste di contradaiolo della
Chiesa, coinvolto da un certo qual le-
game di parentela con Ambra e da re-
dattore dell’Eco del Palio, che mi ha
permesso, nella mia posizione privile-
giata, di leggere in anticipo gli articoli
pervenuti in redazione, costringendomi
nel contempo anche a vedere le cose
dal punto di vista dell’organizzazione.
La premessa è doverosa perché non
risulti la mia un’odiosa intromissione.
Non ritengo corretto l’atteggiamento
assunto dall’articolo “Chiesa in prote-
sta”, pur ritenendolo legittimo per ri-
spetto delle posizioni personali di cia-
scuno, che però non sono le posizioni
dell’intera contrada. La Chiesa avrebbe
potuto essere in protesta solo nel caso
in cui fosse stato messo in atto un so-
pruso ai suoi danni, cosa che non è av-
venuta. L’organizzazione ha giusta-
mente applicato il regolamento ed è
stata pure clemente, l’origine della no-
stra debacle è da ricercare all’interno
della contrada stessa. Le estese proteste
che hanno coinvolto i contradaioli
all’indomani della pubblicazione delle
penalità, hanno portato a discussioni
interne ed hanno coinvolto l’intera con-
trada. Dopo la delusione iniziale, il na-
turale astio verso l’organizzazione, si è
tramutato in un più “valutato” atteggia-
mento di autocritica.
Quindi ragazzi, abbiate il coraggio del-
le vostre idee, a costo di creare discus-
sioni interne e malcontento nella con-
trada, ma non scaricate la colpa
sull’organizzazione! Se di fallimento
organizzativo si tratta è solo un falli-
mento della contrada. Dirsi le cose
chiare in faccia è solo da apprezzare,
quando questo porti a positivi confron-
ti, perché il confronto è sintomo di atti-
vità, maturità e voglia di fare, come
dire … “noi ci teniamo!”.
Bisogna ammettere che i capi contrada
hanno sottovalutato le conseguenze dei
loro atti, ora tutti siamo coinvolti. E-
sponendoci così del resto, anch’io in
prima persona, poniamo noi stessi nella
condizione di non avere più scampo e
non poter sfuggire le nostre responsabi-
lità, più nessuno potrà trovare scuse, se
non reali, per non partecipare ai prossi-
mi eventi.
Quindi cari capi contrada, come si dice
… “ora siete in ballo e non potete tirar-
vi indietro”, coinvolgete i contrada ioli,
chiedete aiuto ma non sfuggite alle re-
sponsabilità perché da voi dipendiamo
tutti noi. E non prendetevela per queste
critiche, chi critica è anche chi poi la-
vora nella contrada.
Cari contrada ioli, non nascondetevi
dietro posizioni di comodo, trasformate
in positivo un fatto negativo, dovete
avere il coraggio di esprimere il vostro
atteggiamento critico verso i capi con-
trada e non tentate di “fuggire dalle
vostre responsabilità”
… e come scrisse De Andrè nella sua
Canzone del Maggio : “anche se allora
vi siete assolti siete lo stesso coinvolti”. 

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Caro San Bernardino,

mi presento, sono un partecipante al Palio che a te è stato dedicato, e le cose per
noi di Contrada di Porta Serio, non vanno per niente bene.
Siamo quarti in classifica, su quattro partecipanti, quindi ultimi, ma non è solo
questo il problema, siamo in pochi a partecipare, siamo in pochi a metterci il cuore
e siamo davvero demotivati.
Essendo stati bravi, più o meno, nel corso degli anni che ci hanno separato dalla
precedente edizione del Palio ti chiediamo un piccolo ma significativo aiuto, non
è che hai da regalarci 10 o 20 mila punti? A noi farebbero davvero comodo,
perché sai, è vero che l’importante è partecipare, ma vincere ha un gusto particola-
re, e per noi, la vittoria è davvero difficile da raggiungere.
Se proprio non trovi il modo di farci pervenire questo bonifico punti ti chiediamo
di far sì che anche gli altri contradaioli si impegnino, si applichino e non continuino solo a criticare chi lavora (peraltro gratis).
Una citazione particolare permettimi di farla, desidero ringraziare un amico, Giovanni Bressanelli, il Giò, che durante la
gara di canto e ballo ha accompagnato i nostri ragazzi con la sua chitarra eseguendo magistralmente la canzone che i ragazzi
dovevano cantare, grazie davvero!
Questo Palio che ti è stato dedicato è davvero bello, ci sono state moltissime gare e le persone che l’hanno inventato hanno lavo-
rato sodo, hanno dimostrato di avere buona velocità di pensiero facendo aggiustamenti in corso d’opera, sono stati bravi a dare uno
sprone quando il morale era basso e ad incitare a fare ancora di più quando si è volato davvero alto, ma sono stati davvero crudeli
nell’infliggere le penalità alle varie contrade, penalità peraltro giustamente assegnate.
Ora mancano circa due mesi alla fine, le gare scarseggiano, nella nostra contrada serpeggia il malumore, vedi un po’ che riesci a
fare, noi proviamo a fare il massimo, ma un piccolo aiutino sarebbe davvero molto gradito.
Chiudo qui questa lettera che Nadia e Paolo pubblicheranno, e, spero stimoli i contradaioli a fare ancora di più di quello che
stanno facendo, le mani e le idee non bastano mai.
A presto.

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 13 San Bernardino da Siena fuori le mura 2010

contrada Pietà
Venerdì 16 Luglio, alle20.30, c’è stata pausa estiva. Domenica 18, è stata la
la corsa podistica che abbiamo vinto volta quindi della gara dei talenti musi-
grazie ai piedi d’oro e veloci di Luigi cali e, all’apertura del sipario, la nostra
contrada ha dato spettacolo. Bambini,
ragazzi e adulti si sono susseguiti in un
pot-pourri musicale che spaziava dalle
sigle dei cartoni animati, indiscusso ca-
vallo di battaglia, a canzoni pop più at-
tuali agli evergreen degli anni ’60, come
“batti in alto le mani” o “azzurro”. Nel
suo ruolo di Jolly senza punti, don Na-
tale stavolta gareggiava per noi, accom-
pagnando le ugule d’oro con la sua chi- E adesso serve ringraziare chi, più di
tarra. altri, si è resto disponibile a far si che
A completare le gara, sono seguite le tutto questo si realizzasse. Un sentito
Severgnini, un podista di tutto rispetto esibizioni di danza, dove i bambini, ac- GRAZIE a Valentina e Veronica che si
con un palmares altrettanto notevole, cessoriati con nastri nei colori della sono dedicate al gruppo dei bambini e
ribattezzato immediatamente “La gaz- hanno insegnato loro tutti i canti ed i
zella della contrada”. Ma non è finita balli in gara; GRAZIE anche ai ragazzi
qui!Subito dopo la partenza degli corri- che hanno preparato e realizzato le pro-
dori da cronometro, è stato dato il via prie performance. E infine un GRAZIE
alla gara aperta alle contrade nella quale esagerato al nostro don, che con la sua
la vittoria sarebbe stata assegnata al chitarra ha fatto molto più che da ac-
gruppo più numeroso. Così tra una compagnamento all’esibizione degli
chiacchierata e l’altra, i nostri cammina- adulti, facendo sembrare quasi intonato
tori (pochissimi si sono azzardati a cor- un gruppo assortito di voci. Non sape-
rere per davvero) nemmeno si sono ac- vamo che fosse capace di fare miracoli,
corti di arrivare al traguardo, avendo o forse si?
consumato tacchi e suole sui 4 kilometri Insomma noi ci siamo divertiti e voi?
e mezzo del percorso tracciato nella contrada, hanno interpretato un serie di Buone vacanze a tutti
nostra verdeggiante e ombrosa campa- balli di gruppo, dalla Macarena al più
gna. recente “Ciapa la galina”, facendo venir
Le ultime due settimane sono state per voglia di tenere il tempo a chiunque
la nostra contrada più intense e faticose fosse lì seduto a godersi lo spettacolo. E
che mai; oltre alla calura ormai decisa- quando le nostre esibizioni sembravano
mente estiva, tutti quanti si sono trovati ormai esaurite, ecco i nostri uomini
coinvolti sia sul lato sportivo che cano- schierarsi sul palco e, superando ogni
ro e danzante, in preparazione a quella possibile vergogna, cimentarsi in una
che è stata l’ultima gara prima della esilarante performance, un balletto sulle
note di “Macho Man” dei Village
People che ha stupito e divertito tutto il
pubblico presente.
Tra canti e balli, tra adulti, bambini e
ragazzi siamo fieri ed orgogliosi del
lavoro fatto tutti insieme per preparare
al meglio lo spettacolo e scoprendo che
unendo le nostre forze e la nostra capa-
cità siamo capaci non solo di fare bene
ma di divertirci molto.

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I nostri eroi non vestono armature o
cotte in acciaio, non cavalcano destrieri
bardati e non partono per le crociate. Il
nostro castello è qualcosa di meno im-
ponente, non ha muri in pietra né un
fossato con i coccodrilli che lo circonda
e nemmeno un drago nascosto al suo
interno.
Il nostro castello è, a pari merito con la
sabbiera, la calamita che sta all'interno
del parco dell'Oratorio e che esercita sui
bambini, specie se piccoli, un fascino
irresistibile. Il nostro castello giaceva,
di Peppa Martina
come ogni rudere che si rispetti, in uno
stato di declino e pericolo, con assi sco-
scese se non mancanti e sinistri scric-
chioli al passaggio sul ponte che collega
le due torri. Anche le altalene emetteva-
no un lamento ad ogni oscillazione e lo
scivolo era sempre meno disceso e sem-
pre più risalito.
Ma... come ogni favola ha il suo lieto
fine... un manipoli di eroi, pensionati di
cervello fino e mani abili, lo hanno pre-
so in cura, smontato, misurato, rifonda-
to, riassemblato, verniciato, smerigliato
e riconsegnato ai bambini che, con oc- gioco così amato ai nostri bambini ma
chietti supplichevoli e fiato sospeso, hanno dato prova concreta di cosa sia
hanno seguito tutto il restyling della possibile fare con un pò di buona volon-
struttura. tà e disponibilità, permettendo anche di
Ora il nostro castello è più bello che recuperare un bene con un valore non
mai e pr onto a nuovi giochi. solo affettivo e ludico.
Questi eroi hanno nomi noti a chi fre- Un GRAZIE gigante a
quenta l'Oratorio ma é giunta l'ora di Gianni, Martino, Giancarlo
dare loro il merito dovuto per quest'ope- Edoardo detto Johnson, e Mirko!
ra costata fatica e sudore, visto anche il Complimenti "ragazzi"... ma adesso, a
periodo scelto per la sua ristrutturazio- cosa vi dedicate? Ci sarebbero così tan-
ne, non solo perchè hanno restituito un te cose da fare!

Nello Rapa da ritagliare a pagina 16

Questa iniziativa è copiata da un’analoga americana che si chiama Flat Stanley.
Questo personaggio è un omino che si fa fotografare in ogni dove. La sua effige
ha fatto il giro del mondo diverse volte e un sito WEB americano ne monitoriz-
za gli spostamenti (http://www.flatstanleyproject.com/). Scopo del gioco? Co-
noscere la geografia e le tradizioni dei paesi visitati, tanto da diventare oggetto
di studio per numerose classi elementari americane. Non con un obiettivo così
alto, vogliamo rifare questa esperienza mandando in vacanza Nello Rapa, il
nostro omino-simbolo del Palio. Le regole del gioco sono davvero facili.
1. ritagliate la sagoma di Nello Rapa e incollatela su un cartoncino, in modo
tale che possa diventare più solida,
2. mettetelo in valigia alla partenza della vacanze e
3. fategli una foto sui luoghi delle vostre ferie, mare o monti che sia
mandate questa foto al Palio (paliosanbernardino@gmail.com) e noi costruire-
mo una mappa delle sue / vostre vacanze, puntando uno spillo contradaiolo (nei
colori delle contrada del mittente della foto) su ogni luogo visitato.
A Settembre, poi, vi faremo vedere in quali e quanti posti è stato… giusto per
farci venire un po’ di invidia. Se avete ancora dubbi, andate al bar a vedere il
nostro Nello Rapa pronto a partire!

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Ieri sera abbiamo fatto un esperimento,
un aperitivo o,per dirla in modo più
"in", un happy hour. Cos'é?
Tu vai in un ristorante o un pub o un bar
e paghi "uno sproposito" per la consu-
mazione, noi abbiamo fatto €7,00 per
un bicchiere di birra o sangria o anche
una bottiglietta d'acqua ma... poi... il
mangiare è a buffet e, se sei una buona
forchetta, ti puoi rimpinzare con tutto
quello che è lì disponibile.
Insomma, ci abbiamo provato anche
15 San Bernardino da Siena fuori le mura 2010
di Peppa Martina
noi. Gente così così ma non stiamo a
lamentarci sempre!
A seguire c'é stato lo spettacolo del
gruppo "Nur al Tabla", che mi sono di-
menticata di chiedere cosa significhi!,
quattro maestre di danza del ventre.
Cominciamo a dire che:
- le danzatrici di questa categoria non
sono esattamente filiformi, aspettativa
delusa per tutti i maschi presenti e sod-
disfazione massima invece per le signo-
re
- la danza è coinvolgente, quasi ipnotiz-
za e si resta a guardare affascinanti da
queste movenze sinuose
- lo spettacolo è corposo, è finito quasi a
mezzanotte e davvero pochi se ne sono
andati prima della fine.
Detto questo, secondo me, l'esperimento
è riuscito ma và affinato per le volte a
venire.
PS. alla fine, le danzatrici hanno invita-
to alle danze i presenti e... qualcuno ha
accettato!
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 16 San Bernardino da Siena fuori le mura 2010

MUSIC SYSTEM SOUND

SERVIZI E Noleggio AUDIO VIDEO LUCI e PAL CHI

via Rom a 11 - Izano (CR)

NOLEGGIO tel. 0373- 631231 fax. 0373-631232

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Paolo Gorlani, Matteo Cerioli, Nicolò Premi, Luca Venturelli, Alice

Redazione: Don Natale Grassi Scalvini, Nadia Manclossi, Miriam
Confuorto, Ambra Gorlani, Andrea Dossena, Lorenzo Lunghi,
Fotocopiato in proprio della Parrocchia di S.Bernardino in Crema.
A pagina 14 maggiori informazioni

Direttore responsabile: Don.Natale Grassi Scalvini

Editoriale speciale di TUTTINCONCA

Coordinatrice della redazione: Nadia Manclossi.

sulla nostra iniziativa.

Contatti : palioSanBernardino@gmail.com
Grafica e impaginazione : Paolo Gorlani.
Gaudenzi.
Il comitato organizzatore ringrazia per
la collaborazione i seguenti enti : Par-
rocchia di San Bernardino, Polisportiva
“P.G.Frassati”, Associazione Culturale
e Teatrale “Quattro Vie”, Associazione
Combattenti e Reduci, sede di San Ber-
nardino, Movimento Cristiano Lavora-
tori di San Bernardino, Circolo ARCI
di San Bernardino, Gruppo “Raneei in
festa”, Bocciofila Ercole, Bocciofila
ARCI, Tipografia Locatelli, AUSER
Nonni Vigili di San Bernardino e Asso-
ciazione amici della Scuola Elementare
di San Bernardino.

Tel. e fax 0373 83348 - E-mail: publica@libero.it - www.studiopublica.com