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IN VERSI
Giacomo Cavallo
Copyright 2013 by Giacomo Cavallo.
IN COPERTINA.
IN VERSI
Giacomo Cavallo
LA SINTASSI GRECA IN VERSI.
EI
Giacomo Cavallo
Bibliografia:
Greek Grammar Rules -
http://archive.org/details/GreekGrammarRules
Brief Greek Syntax -
http://archive.org/details/briefgreeksyntax00farruoft
LA SINTASSI GRECA
PROTASI.
1.
= Con la
doppia frusta che il dio Ares ama - da ESCHILO
(relativo).
= Il giorno divenne
notte (non: la notte divenne il giorno).
3.
= luomo buono, il
buon uomo.
4.
= luomo buono
= buono luomo
= le parole dette erano false, le
parole che furono dette erano false (non: le parole che erano
false furono dette)
= tagliente ha lascia;
lascia che ha tagliente (non: ha lascia che
tagliente)
= pagarono doppia la
pena, doppia pagarono la pena, la pena che
pagarono era doppia (non: pagarono la pena
che era doppia )
= ha gli occhi
belli, gli occhi che ha sono belli, non ha dei
begli occhi.
5.
= sulla montagna pi
alta;
, sul pi alto (sulla cima)
della montagna.
6.
NB i.
Larticolo non deve mai precedere immediatamente i
seguenti aggettivi:
= questo;
= quello;
= questo, questo qui;
= ciascuno (di molti);
= ciascuno (di due);
(duale) = entrambi, luno e laltro;
= entrambi, luno e laltro.
, questuomo.
Meno enfatico:
, questo sentimento.
Meno enfatico:
(e simili) sbagliato.
7.
NB. ii
= luomo stesso;
= luomo stesso.
Tuttavia:
= lo stesso uomo, il
medesimo uomo.
preceduto dallarticolo significa sempre
lo stesso.
8.
NB.iii
sbagliato.
, = il mio amico,
lamico mio sono le forme corrette
= il capo Sunion.
9.
NB.iv.
Talvolta larticolo distributivo, talvolta generico (cio
si riferisce ad un gruppo di cose o persone).
= due volte al mese (
distributivo).
= si dovrebbe
onorare un vecchio, o, meglio si dovrebbero
onorare i vecchi (articolo generico). Tuttavia,
anche in Italiano si trova Onora il vecchio, per
dire di onorare tutti i vecchi.
. . . , in parte . . . in parte
OI PNU dite
per indicar l'elite.
= lelite
e anche TO
per dir perci.
= perci
= mentre, invece
NB.v:
= altri (alii, Lat.)
= il resto, tutti gli altri (coeteri, Lat.)
= molti
= il maggior numero, la moltitudine,
la plebe.
CANTO II. I CASI ()
10.
11.
Concordanze.
12.
II. Genitivo.
13.
Dell'ablazione i significati
qui di seguito sono elencati:
causa, materia, separazione
e di ogni senso la percezione.
= moneta dargento
(materia),
= giardini di Epicuro
(possesso);
= il frutto dellalbero
(possesso);
= l (luogo);
= dove? (luogo)
15.
NB:
Il Genitivo possessivo diviene (di rado) un puro
epiteto. Esempi:
= notte di stelle, stellata
( poetico per la notte);
16.
17.
NB:
Il Genitivo assoluto era in origine un Genitivo di
causa, usato in connessione con participi. Causa per
noi un caso del Genitivo di ablazione (n.13), e come
tale il Genitivo assoluto corrisponde al latino
Ablativo assoluto. I suoi significati temporali ed altri
ancora sono derivati dal participio a cui congiunto.
Il suo uso in greco meno frequente, perch in questa
lingua esiste un participio passato attivo, che non
esiste in latino (o meglio, esiste solo nei verbi
deponenti). Il participio passato attivo, invece di
essere assoluto, concorda col soggetto.
18.
III. Dativo
19.
20.
21.
IV. Accusativo
= a sette stadi di
distanza (estensione spaziale);
= rimanevano (per) tre
mesi (estensione temporale) .
22.
23.
= violento tremore invase i Troiani,
ciascuno di loro quanto alle sue membra (le
membra di ciascun Troiano).
24.
25.
Genitivo lallontanamento,
riposo il Dativo, Accusativo avvicinamento
NB:
Si osservi che in generale il Genitivo esprime il moto
da, o separazione; il Dativo riposo o congiunzione;
lAccusativo denota moto verso o avvicinamento.
Cos Accusativo e Genitivo sono i due poli opposti.
(Breve regola che mi sarebbe piaciuto conoscere).
26.
27.
(34.)
Altri esempi:
= venire da parte di
qualcuno;
= vennero da Creso,
presso Creso.
29. DI
= per, attraverso;
= per te, per tuo mezzo;
= con (per) questi mezzi
= per te, per causa tua
= perci, tenendo conto di ci.
= per il
quale e per mezzo del quale tutto (esiste) dalla
Lettera agli EBREI, II. 10.
30. EP
31.
Notare le frasi:
Genitivo:
= ai tempi di Dario;
= a nostra memoria;
= sua sponte (Lat.).
Dativo:
= praeterea, inoltre, o anche
di conseguenza;
= per quanto puoi, quod te
penes est;
= a queste condizioni;
= rallegrarsi per qualche
motivo;
= andare a caccia
Accusativo
= fino ai miei giorni;
; = perch? Quare? (Lat.)
32. KAT
= sotto, gi
= parlare contro una
persona;
= il Vangelo
secondo Giovanni.
33. MET
Col Genitivo:
= , con gli dei.
= con verit.
= mando a cercare
qualcuno (); si veda litaliano mandar
dietro a qualcuno.
35. PROS
= a
= prego gli dei per te,
per te deos oro (Lat.);
= in conseguenza di questo;
= in aggiunta a questo;
36. UP
37.
II.
Con nettezza di espressione, comunemente usata e
detta constructio praegnans, una preposizione spesso
implica unintera proposizione. Esempi:
= stando (sopra e
guardando ) dallOlimpo.
= Filippo fu
(portato) ad Azoto (e fu) trovato (l).
NB.i:
Si notino:
= dal quale (agente);
= con quali mezzi (strumento);
= del quale (materiale);
= dalle mani del quale (coi verbi di
ottenere &c.).
= partendo dal quale.
= per la qual cosa (causa finale)
39.
NB.ii:
(Accusativo)
= giorno per giorno, singulis diebus
(Lat.);
40.
= = (mi) tocca
= = possibile
= enormemente
= dagli amici.
41.
I. Pronomi personali.
1 ps: =io
2 ps: = tu
3 ps:
, , = lui/lei
= lui, loro (Acc. Poetico)
= lui, loro (Acc. Poetico)
= Acc. Ionico, non usato in Attico.
, il cui nominativo lobsoleto ,
Quindi , unicamente al
Nominativo, significa stesso, ed riflessivo. In tutti
gli altri casi dimostrativo: = di lui (di
quello).
42.
43.
III.i:
= il tuo rimpianto (Soggettivo)
oppure il rimpianto di te (oggettivo).
= in ricordo di me
(non nel ricordo che io ho).
, = tuo figlio;
, = tuo padre.
45.
III.ii:
Gli aggettivi &c sovente concordano con il pronome
personale sostituito dallaggettivo possessivo .
= i mali di me misero
(non I miei mali di un misero; si noti la
coronide/crasi in ). Viene tradotto come
se fosse: .
Cfr. Mea scripta timentis da ORAZIO, col
significato di gli scritti di me che temo, non i
miei scritti di uno che teme.
46.
III.iii:
= suo, eius (Lat.)
= suo, suus (Lat.)
= arcessivit suam filiam, eiusque
filium, fece venire sua figlia ed il di lei figlio.
47.
IV.
Il relativo spesso attratto al caso dellantecedente.
= mi servo dei libri
che ho (dovrebbe essere:
).
48.
V.i:
, chiunque
, quale dei due
, quale &c.
Esempi:
; = chi era?
= non so chi fosse.
49.
V.ii:
Si noti che pi indefinito di , come
dimostrato dagli esempi:
= c un
occhio di giustizia il quale (definito) vede tutto.
Invece:
= uno schiavo chiunque (indefinito)
guardi alla reputazione.
50.
NB. a:
la forma contratta di (neutro plurale di
) ; ma anche usato invece di ,
neutro plurale di , qualcuno.
= questo affamato,
quello ubriaco (oppure: uno affamato, un
altro ubriaco).
51.
VI.
, alius, qualsiasi altro
, alter, un altro di due
, caeteri, tutti gli altri, i restanti
, altera pars, il partito opposto.
52.
VII.
Pronomi riflessivi e reciproci si scambiano
frequentemente fra loro:
= conversavamo gli
uni cogli altri (lett.: parlavamo a noi stessi;
riflessivo per reciproco, che sarebbe )
CANTO V IL VERBO ()
VOCI
53.
I. Attivo.
I. Verbo Attivo:
Un verbo attivo pu essere transitivo o intransitivo, e
molti verbi alternano il significato fra i due. Quindi:
= metto
= sto, sto in piedi.
54.
II. Passivo.
55.
56.
NB.ii:
Se un verbo allattivo regge il Dativo di persona, volto
al passivo la persona diviene soggetto di un verbo
personale, a differenza del latino il cui la persona
resta al Dativo, e il verbo diventa impersonale:
= il mentitore non
creduto, non si crede al mentitore;
= il ricco invidiato.
III. Medio.
57.
i. Riflessivo:
a) diretto, azione sul soggetto
= mi lavo, lavo me stesso.
58.
59.
il reciproco medio lo si fa
Spesso usando compositi con DI.
iii. Reciproco.
= si spingono lun laltro
= combattono tra loro.
NB.:
Verbi che cambiano significato passando dallattivo al
medio:
= restituisco
= vendo
= presto
= prendo a prestito
= comando
= incomincio
= prendo
= scelgo
= guardo
= considero
= do in affitto
= prendo in affitto
= persuado
= obbedisco
= faccio cessare
= smetto
= sacrificio
= prendo auspicio
= vendicare un uomo;
= punire;
= chi ipoteca;
= = chi soggetto a unipoteca.
CANTO VI I TEMPI ( )
61.
I.
Un modo Indicativo completo avrebbe nove tempi,
perch ogni azione pu essere passata, presente, futura .
Inoltre ogni azione, passata, presente, futura, pu
avere tre diversi aspetti, cio pu essere considerata
come compiuta (perfetto), incompiuta (imperfetto), o
indefinita (aoristo).
62.
II.
Di questi nove tempi non composti, in inglese ne
esistono due, entrambi aoristi (presente, I dine, e
passato, I dined, mangiai). Il latino ne ha sei ed il
greco pure sei.
La lingua italiana ha quattro tempi semplici:
un presente-aoristo, che funge anche da presente-
imperfetto, mangio;
un passato- imperfetto (limperfetto), mangiavo ;
un passato-aoristo (passato remoto), mangiai;
un futuro-aoristo, manger.
65.
66.
iv.
Alcuni verbi hanno due forme del perfetto-presente
(, ) la seconda delle quali,
erroneamente chiamata perfetto-medio, pi antica,
formata dalla radice, e sovente intransitiva. E il
caso di (da ), sono perduto; (da
) sono rotto &c. Alcuni verbi hanno anche due
forme di passato-aoristo (, ), la seconda
delle quali pi antica ed formata dalla radice.
Sono tuttavia pochissimi i verbi che hanno in uso
entrambi i perfetti o entrambi gli aoristi (per esempio,
non si trova in greco).
67.
v.
Il presente, perfetto, futuro (che pi correttamente,
secondo la Tabella I, dovrebbero essere chiamati
presente-imperfetto, presente-perfetto e futuro-
aoristo) sono detti tempi Principali. Non hanno
aumento ed i loro duali terminano in . Gli altri
sono detti Tempi storici; essi hanno laumento ed il
duale termina in -.
NOTE:
I) Si potrebbe forse meglio dire che i tempi principali
hanno linsieme delle desinenze dei tempi principali;
i tempi storici hanno le desinenze dei tempi storici,
da trovarsi in qualsiasi testo di morfologia Greca.
II) Nelle grammatiche del tempo di Farrar, tanto la
seconda quanto la terza persona del duale avevano
la desinenza nei tempi principali, ed nei
tempi storici. Tuttavia , le g rammatiche moderne danno
per i tempi storici le desinenze preferite nel dialetto Attico,
che sono per la seconda persona duale ed - per la
terza persona.
68.
I.
Si distingua soprattutto laspetto aoristo dallaspetto
imperfetto, in particolare quando (come spesso
avviene) essi si presentano nello stesso passo.
Abbiamo (vedi Tabella I) tre imperfetti e tre aoristi, e
gli imperfetti e gli aoristi che si riferiscono allo stesso
tempo non vanno confusi. Limperfetto denota azioni
continuate, laoristo azioni uniche o momentanee.
Esempi:
, =
dare un ordine facile, eseguirlo difficile
(presente-imperfetto e passato-aoristo)
= cominciavo a
distinguere e vidi (passato - imperfetto e
passato - aoristo)
= stavamo
camminando e superammo (passato -
imperfetto e passato -aoristo)
= alz la voce ed
incominci a cantare (passato-imperfetto e
passato-aoristo)
Presente storico
II.1:
Il presente storico usato per descrivere
graficamente eventi passati, ed regolarmente
impiegato con verbi il cui effetto si prolunga nel
tempo, come: , , , ,
&c. Esempi:
= ho appena appreso;
= se per caso hai sentito;
= dite ad Arieo che abbiamo
sconfitto il re.
II.2:
Il presente (che per il greco, ricordiamo, un
presente-imperfetto) e limperfetto (cio il passato-
imperfetto) talvolta implicano un tentativo (conatus
rei efficiendae). Esempi:
; = Tu intendi
lavarmi (non Tu mi lavi?) i piedi? da
GIOVANNI, xiii. 6
= ma Giovanni
cercava di impedirglielo (non Glielo
impediva) da MATTEO, iii.14.
= tentava di sottrarsi a
quel che aveva detto (Non si
sottraeva) TUCIDIDE, iv.28.
70.
71.
= muori
= muori!
= giaci morto!
72.
V. Piucheperfetto (passato-perfetto) .
= nel momento in cui lo afferrava lo
aveva gi belle ucciso.
CANTO VII - I MODI ( )
73.
I. Indicativo
proibizioni e deliberazioni,
esortazioni e forti negazioni.
E all'aoristo OU ME tu userai:
OU ME FUGES , "certo non sfuggirai"
Da solo, il Congiuntivo ( )
usato:
i) In proibizioni: = non rubare;
77.
, ,
.
Ragazzo, possa (letteralmente:potessi) tu esser
pi fortunato di tuo padre, ma simile a lui in
tutto il resto, e allora saresti nobile.
SOFOCLE, Aiace 550.
.
Non potrei, e possa io mai esser capace di
dire
SOFOCLE, Antigone 682.
77.
I. AN con lIndicativo:
All'Indicativo AN usitato
con l'imperfetto in atto continuato.
= mor;
= sarebbe morto
Pur col piucheperfetto utilizzato
per esprimere effetto continuato.
= era morto
= sarebbe giaciuto morto.
78.
Ad AN collimperfetto fa attenzione
talvolta pu implicare iterazione:
79.
II. AN collOttativo:
= chi;
= chiunque;
= chiunque dica, chiunque possa
dire.
= dove;
= ovunque;
= la
patria ovunque uno possa prosperare.
81.
82.
NOTE.
83.
84.
I: Congiuntivo o Ottativo?
Tali particelle reggono:
i. Il Congiuntivo dopo i tempi principali;
ii. LOttativo dopo i tempi storici.
Esempi:
i. , , ,
= sto scrivendo, scriver, ho scritto,
perch tu possa imparare; scribo, scribam, scripsi
(presente perfetto) ut discas.
ii. , ,
, = scrivevo, scrissi, avevo
scritto perch tu potessi imparare; scribebam,
scripsi (passato-aoristo), scripseram ut disceres.
Ma che il presente storico sia storico s'intende
E l'Ottativo per una tal ragion pretende.
85.
(89.)
86.
I. Indicativo con , :
87.
II. Ottativo:
Alcuni esempi:
Tabella II : Discorso indiretto
90.
NB. (Congiuntivo):
Possibilit, eventualit
teoria ed impossibilit:
NOTA
, = se piove, ci sono nubi.
, = se piover (in futuro)
vinceremo.
= Volesse il
Cielo che non ti avessi mai visto.
CANTO XI LE PROPOSIZIONI TEMPORALI
97. I. Indicativo
LIndicativo usato quando le cose stanno come vien
detto:
= fuggirono
quando arrivarono gli alleati.
= ma fino a che ti
sarai informato di tutto, continua a sperare.
= non volevano
combattere fino a che fossero arrivati gli alleati.
100.
Or delle temporali giunti al fin
Diremo di AN con EOS e PRIN.
Uso di EOS AN ( )
NB.ii.f:
Linfinito con spesso aoristo, in quanto sovente
si riferisce ad unazione puntuale. Ma possiamo
trovare altri tempi.
= priusquam coenem; (infinito
presente-imperfetto) Prima di cenare o prima
di mettermi a cenare.
= priusquam a coena
surrexero (infinito piucheperfetto o passato-
perfetto) Prima di aver finito di cenare.
INFINITO
101.
I.
Linfinito usato in greco quanto in Italiano e molto
pi che in latino. Esempi:
=
Tutti implorano la divinit di elargire beni
(omnes homines precantur Deum, ut bona
largiatur). Si noti la coronide/crasi in ,
; = chi
impedir a Filippo di venire qui (quis impediet
Philippum quominus huc veniat?)
= gli Spartani diedero Thyrea
da abitare agli Egineti (Lacedaemonienses
Aeginetis Thyream habitandam dederunt)
102.
II.
Quando il soggetto dellinfinito lo stesso della
proposizione principale, esso va al nominativo e non
allAccusativo. Esempio:
= egli
disse che non lui stesso ma Nicia era generale
da TUCIDIDE, iv.28.
Questo pu essere forse visto come una
contrazione per:
.
103.
III.
Linfinito usato ellitticamente in desideri ed ordini:
= buongiorno, sta per
.
(Anche in italiano talvolta linfinito ha potere di
imperativo positivo: Circolare! Lasciare libero
il passaggio!, dicono i poliziotti).
104.
IV.
In greco come in latino (e non come in italiano, in cui
lInfinito Futuro poco usato) i verbi di spero,
promitto e iuro, reggon linfinito futuro. In Italiano si
traduca con lInfinito presente.
( ) = spero di
essere felice, che io sar felice (spero me beatum
fore).
= promise di
dare cinque mine (promisit se quinque minas
daturum).
105.
V.
Linfinito greco declinabile per mezzo dellarticolo.
Esempi:
= il battere
= del battere.
PARTICIPIO
106.
107.
II.
ii. Pi specificamente, esprime gli accidenti della
nozione verbale (tempo, causa, modo).
= concludendo disse, infine
disse, per finire disse.
NB.i:
Dopo i verbi di percezione (sapendo &c.) ed
emozione (dolendosi, &c.) e molti che esprimono
stato o condizione (incominciare, succedere, cessare),
il participio usato invece dellinfinito, ed equivale
ad una proposizione separata introdotta da .
Esempio:
= so di essere mortale.
NB.ii:
Con linfinito in luogo del participio alcuni di questi
verbi esprimono un significato completamente
diverso, ma non troppo incomprensibile in italiano.
Esempi:
= so che sto facendo, so di
fare;
= so (come) fare.
NB.iii:
I seguenti ed altri - participi accusativi neutri
(soprattutto di verbi impersonali), sono usati in senso
assoluto. Esempi:
= essendo lecito, possibile (cum liceat)
= essendo possibile;
= essendo possibile;
= essendo necessario.
109.
LAGGETTIVO VERBALE
Tuttavia:
a) La traduzione pu diversificarsi nelle interrogazioni
negative, se si vuole sottolineare che con ? si aspetta
una risposta s e con ? si aspetta una risposta no
(Sez. 110, I.iii).
b) Complicazioni possono insorgere con verbi ed altre
espressioni di senso negativo, cio dubitare, temere,
rifiutare, ostacolare etc. (n. 111.II). Con tali verbi si pu
avere un (e non ) pleonastico, che ribadisce il
concetto negativo gi contenuto nel verbo e che meglio non
tradurre, anche se non mancano esempi in italiano in cui un
non viene introdotto. E quale fonte citare superiore a
Dante? Temo che la venuta non sia folle. (INF.
c) Frasi come is qui non credit e
si quis non credat, esprimono concetti diversi, che una
traduzione elegante non dovrebbe mancare di rilevare (n.
112, III.ii).
d) d) Altre differenze intervengono nelluso di e ,
in cui chiaro che le due particelle non sono interscambiabili
(vedi n.114 e segg.)
110.
I.i:
nega, proibisce.
= non cos.
= non rubare.
I.ii:
oggettiva, cio nega fatti e affermazioni positive.
soggettiva, cio nega ipotesi, concetti, pensieri.
negat; vetat; negat rem; conceptionem
quoque rei HERMES GRAMMATICUS.
I.iii:
Nelle domande negative, ? aspetta la risposta
s: , ? = nonne, non cos?
Invece ? aspetta la risposta no:
? ? = num, non cos, vero?
(Ho usato il segno interrogativo italiano invece di
quello greco, per evitare che passasse inosservato)
Quindi usato:
a) dopo (ricordiamo che la negazione della
protasi; Canto X)
b) dopo i relativi indefiniti;
c) dopo le particelle finali; e generalmente dopo
con linfinito;
d) in desideri, proibizioni, ipotesi;
e) col Congiuntivo assoluto, di esortazione (non
andiamo!) e di deliberazione (non dobbiamo
andare?);
d) collinfinito dipendente (lunica cosa da fare era
non andare).
111.
un ME pleonastico, confesso,
Impiegare si vuol spesso.
II.
Un apparentemente superfluo segue talvolta verbi
di negare, dubitare, temere, ostacolare &c. Esso va
interpretato come un rafforzamento del concetto negativo
per lo pi soggettivo del verbo e parte di questo.
Come tale non va normalmente tradotto, o tradotto
con che. Esempi:
= nego di sapere;
= temo che sia morto.
112.
III.ii:
Inoltre ha il potere di fondersi con parole i
significato in modo da capovolgerne il senso (in
modo che in italiano si usa in traduzione una parola
sola, fusa). Non esistono esempi concreti (e non
ipotetici) in cui abbia la stessa propriet. Esempi:
= vieto (lett. non lascio).
= assolutamente non , omnino non;
= nego (lett. non dico);
= n, nec;
= neppure, nequidem
NOTA BENE
i.
= colui che non crede (is qui non credit);
qui il relativo va inteso come definito.
ii.
Poich con linterrogativo futuro (-aoristo)
rappresenta un ordine ( ; fermati! come
in italiano Non ti vuoi fermare?, (Non) la vuoi
smettere?) mentre un divieto, i due sono spesso
uniti. Esempi:
; ; = taci! Non dir
niente del genere (notare linterrogativo:
; non taci?, non vuoi star zitto?).
; ; = sta zitto e
non mostrare vilt, lett. Taci! e non mostrare
vilt [, futuro, da ].
OU ME ( )
114. NB.:
Si notino le due forme:
; = Non fare questo [futuro-
aoristo interrogativo]
= certamente non farai questo
[aoristo Congiuntivo].
115. I.
? Con le seconde persone del futuro aoristo
Indicativo forte proibizione:
; = non lo farai, - ; = o no? = non
farlo!
; = non dire sciocchezze.
,
;
Non mettermi le mani addosso, ma va al
baccanale, e non infettarmi colla tua follia
EURIPIDE, Le Baccanti, 343.
116.
II.
(non interrogativo) con lAoristo Congiuntivo
indica una decisa negazione. Esempio:
= tu certo non lo farai.
117.
ME OU ( )
I.
= ne non, o ut, (in italiano si traduce in genere
con successo come che non) usato dopo verbi che
esprimono nozioni negative (paura, dubbio,
vergogna, disapprovazione &c.), e in domande
indirette, nel qual caso la traduzione se non riesce
meglio. Il in certo senso rinforza il verbo, e
esprime il risultato negativo. Esempi:
= considera se
questo non possa essere il bene;
118.
II.
M = non omettere di
dirlo.
Il terzo, invece: non posso non dire, cio non posso fare
a meno di dire .