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Appunti Elasticità Onde PDF
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Elasticit e onde
Esempio: Un cubetto dacciaio di lato a=2 cm lanciato a v0=1 m/s urta elasticamente unasta
di acciaio di sezione 2x2 cm e lunga 20 cm. Stimare la durata dellurto e la forza sviluppata
nellurto, durante il contatto fisico fra cubetto e asta (incastrata ad una parete allestremit
opposta). (densit acciaio =8000 kg/m3)
I corpi che si deformano elasticamente sono rappresentabili idealmente come una massa
attaccata ad una molla di costante elastica k=AE/l:
F = A E l /l = k x
essendo la deformazione x=l. Notiamo che per due corpi dello stesso materiale e con la
stessa sezione A come in questo esempio, quello pi corto quello pi rigido, deformandosi
di una quantit l minore (la forza F si esercita con uguale intensit sui due corpi, per il
principio di azione e reazione). In termini energetici, quasi tutta lenergia elastica di
deformazione viene immagazzinata nellasta, infatti
1 F2
U = k x2 =
2 2k
essendo il coefficiente k=AE/l dellasta molto inferiore a quello del cubetto.
Per la conservazione dellenergia, il massimo di deformazione dellasta si ha verifica quando
tutta lenergia cinetica iniziale stata convertita in potenziale:
1 1
m v 02 = k x 2
2 2
m
x= v0
k
essendo k=AE/l=4108 N/m, m=a30.064 kg. La forza massima che si sviluppa nellurto
F = k x = m k v 0 5000 N
La durata dellurto pu essere ragionevolmente stimata come mezzo periodo di oscillazione
della molla dellasta mentre si trova a contatto con il cubetto:
m
t = = 40 s
0 k
Durante lurto, il cubetto di poche decine di grammi produce una forza equivalente ad un
peso di 500 kg (!), in un intervallo di tempo di 40 s in cui un aereo supersonico si sposta di
2 o 3 cm (!). Questo basta a qualificare impulsive le forze intense che si sviluppano negli
urti.
Onde
In tutti i fenomeni ondulatori esiste una sorgente che fornisce energia che si propaga sotto
forma di perturbazione dello stato di un mezzo. Per esempio, un sasso (sorgente) lanciato in
un laghetto converte parte della sua energia meccanica in perturbazione dello stato di quiete
della superficie dellacqua, originando increspature (onde) che si propagano come cerchi
concentrici rispetto al luogo dimpatto. Un tappo galleggiante, inizialmente a riposo sulla
superficie del laghetto, quando viene investito dallonda si sposta in su e in gi, acquisendo
energia meccanica che stata trasportata fin l dallonda. Le onde trasportano generalmente
energia, quantit di moto e momento angolare insieme alla variazione di stato del mezzo in
cui si propagano. In generale, invece, non trasportano materia: nellesempio precedente, se il
sasso abbastanza piccolo non produce uno spostamento dacqua verso la riva del lago, ma il
suo effetto solo quello di modulare la superficie dellacqua (il tappo si limita ad oscillare in
su e in gi, non viene spinto a riva).
F = A E = A E
[ (x + dx,t) (x,t)] = A E
dx x
Infine, sostituendo nella legge di Newton precedente:
2 (x,t) 2 (x,t)
= E
t 2 x 2
che rappresenta lequazione delle onde (in questo caso onde elastiche longitudinali,
acustiche), e spesso viene presentata nella forma
2 (x,t) 1 2 (x,t)
2 =0
x 2 v t 2
E
v=
Si noti che v ha le dimensioni di una velocit: la velocit di propagazione delle onde nella
sbarra. Per lacciaio v5 km/s, da confrontare con i 300 m/s del suono in aria!
Onde armoniche
Sono descritte da semplici funzioni armoniche, seno o coseno, con argomento di due tipi:
(x,t) = 0 sin(k x t) = 0 sin[ k (x v t)]
0 lampiezza dellonda
la pulsazione angolare
v la solita velocit di propagazione
k = /v il cosiddetto vettore donda
La seconda forma pi simile allanalisi fin qui condotta, e rende pi intuitiva la visione
dellonda che trasla. La prima evidenzia invece il carattere oscillatorio dellonda armonica:
fissata una posizione x*, lo spostamento dallequilibrio (x*,t) oscilla con pulsazione
= 2 = 2 /T (ricordando il legame fra pulsazione, periodo e frequenza). Fissato un
istante t*, la fotografia della perturbazione (x,t*) lungo la sbarra una sinusoide con
periodo spaziale = 2 /k (lunghezza donda o distanza fra due picchi adiacenti).
Per le onde armoniche immediato calcolare la potenza media per unit di area trasportata
dallonda (detta intensit I):
P T = 2 /
= F(x,t)v(x,t) = A E
x t
1 t +T
P T = 2 /
= A E ( 0 k) ( 0 )cos2 (k x t) dt
T t
P 1 1
I= T = 2 /
= E 02 k = 02 2 v
A 2 2
Una caratteristica comune a tutti i tipi di onde il fatto che lintensit proporzionale al
quadrato dellampiezza del campo di perturbazione, alla velocit di propagazione e cresce
con la frequenza.