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9 ANALISI COSTI BENEFICI

Lanalisi costi-benefici (ACB) una tecnica di valutazione utilizzata per prevedere gli effetti di un
progetto, di un programma o di un investimento, verificando se, con la realizzazione dell'intervento,
la societ ottenga un beneficio o un costo netto. E' uno strumento di supporto alla decisione
pubblica poich, attraverso il calcolo dei benefici e dei costi associati alla sua realizzazione, esso
evidenzia la proposta migliore fra pi alternative progettuali.
In pratica l'ACB si basa sulla individuazione dei costi e benefici in termini monetari apportati
alla societ da un intervento; questi costi e benefici monetizzati vengono quindi attualizzati per
renderli confrontabili (ossia corretti in base alle differenze temporali relative che spesso fanno
riferimento allinflazione: un costo di ieri non direttamente confrontabile con un guadagno di
domani). L'aggregazione delle quantit avviene come differenza tra i benefici e i costi in modo da
ricavare il beneficio netto complessivo: se positivo, il progetto pu venire approvato in quanto i
benefici superano i costi.
Poich gli aspetti strettamente finanziari non sono esaustivi nel descrivere i possibili impatti
(positivi e negativi) di un progetto, l'ACB basa il proprio giudizio di opportunit anche su criteri
sociali, calcolati a partire dai risultati dell'analisi finanziaria mediante opportune correzioni per
derivare il complesso dei costi e dei benefici legati all'opera sottoposta all'esame. Le variabili
considerate da quest'analisi sono dunque Economiche, ossia di tipo finanziario (monetario) e sociale
(monetizzato).

Tabella 9.1. Differenze tra analisi economica e finanziaria


TIPO DI ANALISI TIPO DI VARIABILI PREZZI UTILIZZATI AMBITO DI ANALISI
Finanziaria Monetarie Di mercato Privato
Economica Economiche Sociali pubblico
ANALISI COSTI BENEFICI

9.1. BREVI CENNI DI TEORIA ECONOMICA IN MATERIA AMBIENTALE

In generale diremo che leconomia ha come oggetto i bisogni umani (principali e secondari), in
relazione alle risorse disponibili, cercando di massimizzare i risultati minimizzando gli sforzi.
In particolare il sistema economico ha come obiettivi:
- ripartire le risorse economiche (realizzare la produzione),
- determinare la produzione (quanto produrre),
- determinare la distribuzione (per chi produrre),
- assicurare la crescita (garantire un reddito crescente).
La principale teoria economica su cui basare questi ragionamenti quella neoclassica o
liberistica, che prevede un equilibrio generale tra domanda ed offerta. Questo equilibrio genera un
sistema dei prezzi che (almeno in teoria) prevede una ottima allocazione di risorse tra usi alternativi,
in cui sia il profitto dei produttori sia lutilit dei consumatori sono massimizzati (entro i limiti di
budget, o la disponibilit delle risorse).
Perch ci avvenga, necessario che vi sia (a) efficienza nella distribuzione, (b) efficienza nella
produzione e (c) la sovranit del consumatore.
In realt, queste efficienze non sono sempre garantite e, soprattutto:
- non vi una equa distribuzione di reddito e di ricchezza,
- la concorrenza imperfetta (monopolio, oligopolio, ecc.), ossia non vi una efficienza
allocativa.
In questo quadro, si situano anche i beni pubblici, per i quali il sistema di mercato classico fatica
a regolare.
I beni pubblici, o collettivi, non rientrano nelle regole classiche di mercato, in quanto, per
esempio, sono accessibili a tutti, a differenza di quelli privati che sono accessibili solo a chi paga;
inoltre, possono essere consumati da pi persone contemporaneamente, al limite da tutta la
collettivit, come nel caso dellaria. Chiaramente, i beni ambientali rientrano in questa categoria.
Inoltre, vi sono quelle che vengono definite esternalit, ossia delle interdipendenze (extramercato)
senza compensazione. Pi precisamente, se un individuo A persegue una attivit a per propria
utilit, ma questa attivit ha anche una ricaduta su un individuo B, possiamo distinguere i due casi
di esternalit:
1) lattivit a produce una utilit (beneficio) anche per B che non risarcisce A per il beneficio
che gode gratuitamente;
2) lattivit produce un danno a B che non risarcito da A.

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Un esempio classico linquinamento subito da una collettivit (danno) per la produzione di un


prodotto (utilit) da parte di un solo individuo.
Quindi, un modello finanziario classico, basato sulle regole di mercato liberistiche, non adatto
a valutare un intervento che coinvolge beni collettivi ed ambientali; si rende necessario un
intervento esterno delloperatore pubblico per regolare queste esternalit.

9.2. LANALISI COSTI-BENEFICI

Lanalisi Costi-benefici ha appunto origine dalla necessit delloperatore pubblico di dotarsi di uno
strumento di calcolo per definire il suo intervento ed infatti stata introdotta ufficialmente in Italia
dal F.I.O. (Fondo Investimenti Occupazione) nel 1988.
Essa basa la valutazione su un obiettivo globale che il beneficio netto che si ottiene con al
massimizzazione della differenza tra benefici e costi.
La convenienza economica sociale di un progetto si valuta confrontando la massimizzazione di
questa differenza (funzione obiettiva) con eventuali vincoli imposti.
Le principali fasi di questa analisi sono:
1) la definizione di costi e benefici,
2) la valutazione di costi e benefici,
3) il confronto tra costi e benefici.
In generale, nella definizione e valutazione dei costi e dei benefici bisogna tenere conto della
distinzione in primari e secondari. I primi sono valori determinati da effetti diretti del progetto. I
secondi sono determinati da effetti indiretti e per tale motivo spesso difficili da individuare; inoltre
in questa categoria ricadono generalmente voci difficilmente monetizzabili quali, per esempio, gli
effetti sullambiente (si veda dopo, il paragrafo Problemi di valutazione).
Una volta individuati e stimati in termini monetari tutti i costi e i benefici, la valutazione vera e
propria avviene aggregando le rispettive voci e confrontandole. In linea di principio, per ciascun
anno di vita del progetto, si calcola un beneficio sociale totale a cui andr sottratto il
corrispondente costo sociale totale, ottenendo un Beneficio Sociale Netto. Le serie di tutti i
Benefici Sociali Netti di ciascun anno di vita del progetto andranno quindi aggregati in un valore
finale che mi permette di valutare il progetto.
Il problema che non possibile una aggregazione diretta di tutte le voci del progetto in quanto
vi una generale disomogeneit temporale dei valori sia dei costi sia dei benefici e pertanto la
semplice somma non pu essere applicata.

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E necessario attualizzare questi valori (per esempio, espressi al tempo t1, t3, ecc.) al tempo t0,
applicando un peso che varia a seconda dellanno di vita del progetto, in modo che i valori rilevati
in tempi recenti (t1) abbiano un peso maggiore di quelli rilevati in tempi remoti (t3). Questo peso si
chiama tasso di sconto:

1
Sn =
(1 + r )n

dove n il numero di anni che distanziano t3 da t0.


La scelta del valore di r fondamentale, poich influenza i valori di costo e beneficio del progetto,
ma non per univoca. Alcune ipotesi, tra le pi comuni sono:
- adottare i tassi di interesse applicati dalle banche e dalle aziende di commerciali ai
prestiti a breve termine;
- decidere i tassi di sconto a livello politico;
- adottare il tasso di rendimento dell'investimento della risorsa pi produttivo dopo
quello in questione.

Saggio di
sconto

t0 t1 t2 t3 t4 t5
Momento
dellanalisi Costo Costo Costo Costo Costo
benefici benefici benefici benefici benefici

Figure 9.1. La procedura di attualizzazione dei costi e dei benefici

Una volta attualizzati e aggregati i valori, si opera il vero e proprio confronto tra benefici e costi. In
particolare, i principali metodi di confronto si basano su tre indici:
1) Il Valore Attuale Netto (VAN):
2) Il Rapporto Benefici-Costi (RBC):
3) Il saggio di rendimento interno (SRI)

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Il VAN si esprime matematicamente come:

n
Bi n
Ci n
Bi C i
VAN = =
i =n (1 + r ) n
i =n (1 + r ) n
i=n (1 + r )n

La convenienza economica sociale del progetto verificata se VAN>0

Il Rapporto Benefici-Costi si esprime come:

n
Bi
(1 + r )
i =n
n
RBC = n
Ci
(1 + r )
i =n
n

In questo caso, la convenienza economica sociale verificata se RBC>1

In fine, il Saggio di Rendimento Interno pari a:

n
Bi n
Ci n
Bi n
Ci
r tale che (1 + r )
i =n
n
=
i=n (1 + r ) n

i=n (1 + r ) n

i=n (1 + r )n
=0

Ossia r una incognita che dovr soddisfare la precedente relazione (azzerare la differenza tra
costi e benefici); la convenienza economica si ha se il valore di r trovato maggiore del tasso di
sconto istituzionale: r>r

9.3. PROBLEMI DI VALUTAZIONE

Nellanalisi finanziaria privata si applicano i prezzi di mercato (vedi Tabella 2.1); ma in questo caso
siamo nel settore pubblico e, come gi accennato, alcuni indicatori non hanno un prezzo di
mercato (per es. gli indicatori ambientali).
In questo caso necessario adottare dei prezzi ombra, (o prezzi di sconto). I prezzi ombra non
sono prezzi reali, ma valutano gli impatti che una attivit, progetto, o investimento, ha sulla
funzione di benessere misurata come la variazione marginale delle risorse considerate. Pi
semplicemente, sono i costi derivanti da un danno causato a una risorsa ambientale che altrimenti

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poteva essere pienamente goduta. In pratica possono essere considerati come una perdita di
benefici.
Per fare un semplice esempio, un aumento di inquinanti nell'atmosfera induce vari danni
quantificabili monetariamente come una maggior spesa sanitaria, una maggior spesa per pi
frequenti interventi di restauro di monumenti, ecc.
In alternativa a questapproccio, estremamente rigido, si possono adottare degli approcci indiretti
che implicano una indagine sulle preferenze della popolazione, i cui principali sono:
- la valutazione contingente,
- lanalisi del comportamento:
a. costo di viaggio
b. prezzo edenico (o edonimetrico)
- la valutazione basata su danni (costo opportunit).
Nella valutazione contingente, gli individui di una comunit interessata dal progetto devono
dichiarare (attraverso questionari, generalmente) in modo diretto il valore che darebbero a quel dato
bene intangibile o ambientale impattato dal progetto, sulla base di una ipotetica situazione di
mercato. In questa classe di approccio, si devono anche includere le tecniche note con il nome di
disponibilit a pagare (willingness to pay) e disponibilit ad accettare (willingness to accept). Si
basano sullidea di considerare quanto un consumatore disposto a pagare di un certo bene A per
avere un unit in pi (marginale) di una altro bene B. (o anche, quanto disposto ad accettare di
compensazione di A per evitare un danno B).
Il costo di viaggio prevede che il valore monetario di un certo bene ambientale (per es. un lago)
sia individuato da quanto un soggetto ideale (in genere la collettivit interessata o un campione
significativo di persone) sia disposto a spendere per andare a visitare il lago.
Il prezzo edonico si basa sulla idea che certi valori economici sono il risultato di una
aggregazione di caratteristiche diverse non valutabili separatamente. Partendo quindi da un prezzo
di mercato noto di un bene privato, si stimano i prezzi impliciti delle singole caratteristiche del bene
stesso. Per esempio, il costo di una casa fortemente influenzato dalla posizione geografica, dalla
et, da un eventuale vista panoramica, dalla vicinanza di un supermercato, ecc. Con una attenta
analisi di mercato, tutti questi fattori possono essere valutati economicamente.
I costi opportunit si basano sullidea di sostituibilit di un bene (o insieme di beni) rispetto ad
un altro, in relazione ad un determinato scopo; per esempio, un impiego alternativo di capitali: il
costo di una strategia di prevenzione dellabbandono dei rifiuti, in situazione di risorse limitate pu
essere alternativamente descritto come il costo di una bonifica di terreno contaminato.

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9.4. UN ESEMPIO FAMOSO

La ricollocazione del mercato di Covent Garden (Londra) si era resa necessaria a met degli anni
60 a seguito della prospettiva di una esagerata spesa per rimodernare lattuale sede. Il sito
alternativo (Nine Elms) era stato individuato e il trasferimento era stato previsto per il 1973. A
seguito di questa scelta, due economisti accademici A. J. Le Fevre e J. F. Pickering) hanno
sviluppato una analisi Costi /Benefici [Button and Barker, 1975].
Nella valutazione, si tenuto conto dei vantaggi che comportava il trasferimento soprattutto in
termini di riduzione di personale, costi di trasporto (larea pi facilmente accessibile), minori costi
di attesa per il carico e scarico, minori tempi di congestione del traffico (poi risultati nulli) e il
minor spreco di prodotti freschi grazie a strutture pi efficienti. Di contro si sono tenuti conto dei
costi di acquisizione dellarea e dei costi per la nuova dotazione di mezzi e strumenti (capital
equipment)
Nel calcolo dei costi (Tabella 2.2) e dei benefici (Tabella 2.3) sono state fatte due diverse
assunzioni per quanto riguarda il capital equipment e la forza lavoro:
- con lo spostamento si avrebbe una riduzione del 10% di manodopera (Labour costs) e una
conseguente riduzione di mezzi e strumenti (capital equipment);
- in alternativa, si valuterebbe una riduzione del 25% di manodopera (Labour costs) e una
conseguente riduzione di mezzi e strumenti (capital equipment).
Il Net Present Value (beneficio sociale netto attualizzato) ha rivelato che i costi sono superiori ai
benefici sia nella assunzione (a) che in quella (b), rispettivamente:
assumption a: - 7.6 milioni di sterline;
assumption b: -6.03 milioni di sterline.

Tabella 9.2. Costi attualizzati al tasso di sconto dell8%.


COSTI MILIONI DI STERLINE TEMPO DI RIFERIMENTO
Land costs 30 1974
Capital equipment (assumption a) 100,000 1974-80
88,000 1980 in poi
Capital equipment (assumption b) 260,000 1974-80
228,000 1980 in poi

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Tabella 9.3. Benefici attualizzati al tasso di sconto dell8%.


BENEFICI MILIONI DI STERLINE TEMPO DI RIFERIMENTO
Sale of old site 10 1974
Labour costs (assumption a) 142,000 1974-80
125,000 1980 in poi
Labour costs (assumption b) 338,000 1974-80
296,000 1980 in poi
Transport costs 207,000 1974
Waiting costs 705,000 1974-80
Congestion costs n.n. n.n.
wastage 126,000 1974

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