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Ambiente21news Clima Energia Calcio S. Giuseppe V.

Quadrimestrale di informazione Vogliamo Risparmiamo Mondiale Il giorno della
cambiare? isolandoci eco memoria
ambientale. Iscrizione Tribunale
di Nola n. 157 del 30/04/2009
Stampato su carta riclata.
Distribuzione gratuita. di A. Ammirati, alle pagine 2 e 3 di redazione, pagina 6 di G. Ammirati, pagina 8 di M. Monti, pagina 10
N. 4 - luglio 2010

Allora nessuno dovrebbe far

cresce i propri figli all’ombra
del Vesuvio, dove tutte
queste componenti sono
quotidianità. Tutti produciamo
rifiuti, domestici e non, e da
qualche parte dovremmo pur
metterli. Sarebbe utopico
pensare alla soppressione di

Parcumiera
tutte le discariche presenti
nel territorio nazionale,
soprattutto senza un’adeguata
alternativa, allora che fare?
Magari iniziare seriamente la
raccolta differenziata, inasprire
i controlli degli sversamenti
illeciti o dell’abbandono di

Nazionale
materiali tossici, interrompere
la catena dei roghi che
infestano i cieli campani,
evitare che proprio un parco
“protetto” come quello del
Vesuvio diventi vulnerabile
all’indiscriminato deposito di

del Vesuvio?
materiali dannosi alla salute e
al territorio, recidere quel filo
conduttore che lega politica
ed ecomafie, invisibile a chi
non vuol vedere, che decreta
il futuro dei poveri mortali
contrattandone le sorti a
suon di milioni di euro. Tra
necessità e opportunità c’è
grande differenza, quella degli
interessi dei residenti che non
Nessuno vogliono respirare veleni e
quelli dei “manovratori” dei
vorrebbe siti di stoccaggio che sull’onda
dell’emergenza fanno passare
vivere nei per santificabile anche una
razzia di bellezze naturali.
pressi di una Consapevoli che attualmente
un ciclo rifiuti senza discariche
discarica, non può essere realizzato,
ma solidali con i comitati
nessuno civici che mettono la loro
faccia e le loro uniche forze
vorrebbe a servizio di un interesse che
dovrebbe essere tutelato
avere rifiuti dall’alto, appare più che lecito
auspicare maggior correttezza
per giorni nei controlli e nelle gestioni,
senza essere affetti dalla
e giorni sindrome di “NIMBY” ma
semplicemente alla ricerca
sotto casa, di una politica oculata e
mirata alla salvaguardia delle
nessuno uniche e poche risorse di
questo territorio. Per fermare
vorrebbe l’ampliamento della discarica
di Terzigno si è dovuta
respirare scomodare l’Unione Europea,
ma lo stop all’apertura
aria della ex cava Vitiello non
basterà a risanare lo scempio
Foto: Pasquale Giugliano malsana… perpetuato negli anni in
questo territorio.
Il Direttore
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Vogliamo cambiare?
Proposte, slanci e battute d’arresto
dei grandi del mondo.
Iniziamo da noi…
Piccoli e semplici gesti
quotidiani possono avere
dei significativi riflessi sulla
salvaguardia dell’ambiente.
Un banale consiglio come
quello di chiudere sempre
il rubinetto mentre ci si lava
di denti, permetterebbe di
risparmiare 3kg di Co2 in
un anno. E se evitiamo che i
rubinetti restino anche solo
parzialmente aperti o che
abbiano piccole perdite, si
possono risparmiare in un
anno fino a 20 kg di Co2.
Regole di tutela di un bene
fondamentale come l’acqua
ma anche buona abitudine a
non sprecare, che in definitiva
oltre a giovare all’ambiente
porta qualche vantaggio
anche alle tasche.
E se bastasse un tetto bianco?
Uno studio pubblicato sulla
rivista scientifica Geophysical
Research Letters suggerisce
di dipingere i tetti delle case
di bianco per contrastare
l’aumento delle temperature
soprattutto nelle grandi
città. La ricerca è partita
dall’assunto che le città di
oggi sono particolarmente
vulnerabili ai cambiamenti
climatici: strade asfaltate, tetti
di catrame e altre superfici
artificiali utilizzate negli spazi
urbani, assorbono il calore
del sole e aumentano le
temperature, creando l’effetto
che gli scienziati denominano
isola di calore urbana.
Clima
Le prospettive
Sull’orlo del fallimento, i colloqui si sono interrotti, con i
Paesi in via di sviluppo che hanno abbandonato in massa le
aule del negoziato. La Cina, insieme a tutto il G77, il gruppo
dei Paesi in via di sviluppo, contestava la posizione degli Stati
Uniti.
Il problema è che gli Usa non hanno mai ratificato il
Protocollo di Kyoto ne mai lo faranno. Al contrario, i Paesi
in via di sviluppo chiedevano di dare priorità ad un secondo
periodo di impegno per i tagli delle emissioni di Co2 previsti
dal Protocollo do Kyoto rispetto alla più ampia discussione
sugli obiettivi di lungo termine per la cooperazione nella lotta
ai cambiamenti climatici.
Essendo Kyoto un trattato già legalmente valido, un
suo prolungamento avrebbe evitato rallentamenti
di Annapaola Ammirati o,peggio,interruzioni nei processi di riduzione dei gas serra.
Copenaghen aveva lasciato intravedere anche un’altra
prospettiva: la possibilità di sostituire Kyoto con un trattato di
più ampio respiro, più flessibile e quindi più gradito ai Paesi
“Possiamo cambiare e dobbiamo cambiare. In ballo,qui a che mal sopportano l’attuale e farraginoso sistema dei vincoli Vertice insostenibile
Copenaghen, ci sono le speranze dell’umanità”. Con queste e dei controlli, soluzione che avrebbe inoltre evitato agli Usa A diciassette anni dal
parole il premier danese Lars Loekke Rasmussen ha aperto l’imbarazzo di dover rientrare in Kyoto dopo esserne usciti vertice di Rio de Janeiro,
a Copenaghen la 15^ conferenza dell’Onu sui cambiamenti nel 2001. Uno dei punti principali di contrasto è stato quello l’appuntamento di
climatici. In due settimane, 192 Paesi diversissimi tra loro della gestione dei finanziamenti. Copenaghen poteva
avrebbero dovuto accordarsi su come diminuire le emissioni La Cina, i paesi poveri,ma anche quelli di nuova rappresentare una tappa
di gas a effetto serra per evitare che la temperatura del industrializzazione come il Brasile,il Messico o l’India importante per l’adozione
pianeta aumenti di oltre due gradi centigradi rispetto a gradiscono gli aiuti ma non forme di controllo sulla gestione. di efficaci politiche di
prima della rivoluzione industriale, cioè alla metà del I donatori non ci stanno. riduzione dei gas serra, in Le emissioni della discordia
Diciannovesimo secolo. Il summit era partito all’insegna previsione della scadenza Che ci siano in corso dei
dell’ottimismo. L’accordo di minima del Trattato di Kyoto nel mutamenti climatici è
“Si concluderà con un accordo firmato da tutti gli Stati” Il vertice di Copenaghen si è concluso con un generico 2012. L’emozione per il grande pacifico, lo è meno se
aveva pronosticato il segretario generale dell’Onu BanKi- accordo politico sul clima, firmato dal presidente americano appuntamento è stata subito questo fenomeno sia o no
Moon. La conferenza si è conclusa senza il tanto auspicato Barak Obama e dai rappresentanti di Cina,India,Brasile frenata dai risultati dei lavori, determinato dall’attività
clamore. 110 i premier e i capi di stato presenti. e Sudafrica e, seppure fra proteste e delusioni, adottato nell’incertezza generale dei dell’uomo oppure sia frutto
La Danimarca ha presieduto i lavori e diretto i negoziati che si all’unanimità dai 192 Paesi partecipanti. Siccome era programmi avviati, con del decorso della natura.
sono rivelati tutt’altro che facili. necessario il voto unanime, l’opposizione di alcuni, come l’unica amara certezza che Diverse posizioni con
Sudan,Venezuela e Tuvalu, è stata superata con un trucchetto l’organizzazione dell’evento soluzioni alternative per un
Paesi e proposte a confronto diplomatico: invece di approvare il “Copenaghen Accord” non ha fatto null’altro che unico grave problema che
Usa, India e Cina insieme a Brasile e Sudafrica sono stati i raggiunto privatamente fra i cinque Paesi, il consesso immettere nell’atmosfera un minaccia la Terra.
protagonisti di queste due settimane di confronto. Gli Usa, in planetario ha semplicemente” preso atto” dell’intesa. ingente quantitativo di Co2. L’IPCC dell’Onu (Commissione
termini assoluti di emissioni sono stati appena raggiunti dalla Nonostante il disappunto, anche Europa e Giappone hanno Ma saranno state almeno Internazionale sui
Cina in testa alla classifica degli inquinatori. deciso di appoggiarla, considerandola comunque un passo compensate in parte? Per Cambiamenti Climatici)
Dura la posizione del Brasile: ”Chiederemo ai Paesi ricchi avanti rispetto al fallimento che si andava prospettando. realizzare la sede del summit sostiene che il riscaldamento
e industrializzati circa 300 miliardi di dollari da destinare L’accordo si è tradotto in un documento di appena tre pagine, sono stati investiti 2,4 miliardi registrato nell’ultimo secolo
alla riduzione delle emissioni” aveva annunciato il ministro senza alcun valore vincolante. di euro solo in tecnologie è certamente provocato dalle
dell’ambiente Carlos Mine –“chiederemo inoltre che questi Restano il generico obiettivo di contenere entro i 2 gradi verdi, a basso impatto attività umane, con emissione
Paesi taglino molto di più le loro emissioni”. centigradi l’aumento della temperatura media del pianeta e ecologico, prevedendo anche di anidride carbonica e altri
Un’apertura arrivava invece dal Sudafrica che si diceva l’impegno finanziario degli aiuti di 30 miliardi di dollari su la sostituzione di migliaia gas serra.
pronto a un compromesso. La bozza d’accordo messa a punto 3 anni per aiutare i Paesi in via di sviluppo ad affrontare le di impianti di illuminazione L’NIPCC (Commissione
dal governo danese in vista della conferenza di Copenaghen conseguenze dei cambiamenti climatici. Sono completamente con lampade a risparmio Internazionale Non
prevedeva entro il 2050 la riduzione delle emissioni inquinanti spariti gli obiettivi di riduzione delle emissioni serra: si energetico ma 120 capi di Governativa sui Cambiamenti
del 50%rispetto al livello registrato nel 1990. Il testo suggeriva parlava di -80% al 2050, poi di -50% e poi infine più nulla. Il stato, 30 mila accreditati, 15 Climatici) composta da un
che l’80%del taglio delle emissioni inquinanti dovesse essere generico accordo sul clima dunque lascerà irrisolti i principali mila delegati, oltre 5 mila gruppo indipendente di
a carico dei Paesi più ricchi e che fosse necessario mantenere problemi sul tappeto della trattativa climatica globale. giornalisti, si traducono in scienziati sostiene invece che
l’aumento medio globale di temperatura entro e non oltre La prima questione urgente in sospeso è cosa farne del un danno all’ambiente che la causa dei cambiamenti sia
i due gradi centigradi, anche se a mancare era proprio un protocollo di Kyoto che scade nel 2012, che forse in molti si aggirerebbe intorno alle da attribuire ai cicli naturali.
obiettivo di medio termine come richiesto dai Paesi in via di hanno posto nel dimenticatoio. Copenaghen, che era 40 mila tonnellate di Co2, un Districarsi in questo groviglio
sviluppo. considerato l’ultimo appuntamento utile per decidere se inquinamento pari a quello di dati portati a sostegno
La contro-proposta di India, Cina, Sudafrica e Brasile si reiterarlo, innalzando gli impegni di riduzione dei gas serra, prodotto da un intero paese dell’una o dell’altra teoria
basava su quattro punti: nessun vincolo sulla riduzione delle ha glissato magistralmente. Ma Obama e Cinesi, che a in un anno, come il Marocco non è facile neanche per gli
emissioni,nessun controllo e verifica delle azioni dei Paesi Copenaghen hanno condotto i giochi, invece di impegnarsi (dati 2006). Non si può certo esperti, ecco perché possiamo
in via di sviluppo che non sono supportati da finanziamenti per il successo dell’una (Kyoto 2) o dell’altra soluzione (nuovo derogare all’accoglienza trovare autorevoli premi
e tecnologie dai Paesi industrializzati, nessuna data per il Protocollo), hanno preferito la via di fuga dell’accordo politico dei grandi del mondo, né Nobel a sostegno dell’una
raggiungimento massimo di emissioni dei Paesi in via di di facciata, che affida la salvezza dell’atmosfera alla buona alla cura dei dettagli della e altrettanti a sostegno
sviluppo, la dichiarazione politica finale deve richiedere ai volontà dei governi futuri, forse bisognerà aspettare ancora, location, né alla funzionalità dell’altra. Chi ha rilevato
Paesi industrializzati di non imporre barriere economiche nel forse a giugno, molto probabilmente a Bonn verrà convocato dei servizi rivolti agli addetti un eccesivo riscaldamento
nome dei cambi climatici contro beni esportati dai Paesi in via un altro vertice. Sarà lì, almeno nell’aspirazione di Obama ai lavori… però è innegabile viene contraddetto dall’altro
di sviluppo. e degli altri estensori di questa intesa, che potrebbe essere che l’intenzione di rallentare che rinviene una tendenza
I Paesi più a rischio per i futuri effetti del cambiamento firmato un accordo internazionale, legalmente vincolante. la febbre del pianeta poco si al raffreddamento… e noi
climatico,sono anche quelli che chiedono di più. Se Obama avesse proposto qualche sforzo in più sui tagli coniughi con la vistosa parate non possiamo far altro che
La proposta africana ad esempio,oltre a richiedere ai Paesi promessi (-4% di emissioni fra il 1990 e il 2020, contro il 20% dei mezzi di trasporto fatta di provare a capire qualcosa in
ricchi di tagliare le loro emissioni “in rapporto alle loro dell’Europa) il negoziato forse, avrebbe preso un’altra strada. auto con autista (circa 1200) più di questo riscaldamento
responsabilità storiche”, proponeva anche un obiettivo Niente di nuovo… i veri arbitri nella partita per salvare la terra e di jet privati (solo 140), solo globale, cercando almeno di
ambizioso e certamente desiderabile: ”le nazioni sviluppate dai suoi gas continueranno a essere loro, Usa e Cina. C’è da per fare un esempio. Ma non peggiorare le cose, visto
dovranno cambiare le loro abitudini più insostenibili, dal augurarsi che siano ancora il tempo quando si sentiranno allora l’inversione di tendenza che siamo i primi a subirne le
punto di vista della produzione e dei consumi”. pronti ad agire sul serio. da dove potrà mai partire… conseguenze.
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Come funzionerà
L’entrata in funzione del
nuovo sistema così come
configurato avviene con
una diversa tempistica,
prevedendo la normativa il
graduale coinvolgimento dei
soggetti in base alla tipologia
Arriva il Sistri
dei rifiuti gestiti o trattati,
che dovrebbe esaurirsi il
17 luglio con la definizione
della Banca Dati Sistri.I
soggetti a cui è richiesta
l’iscrizione obbligatoria
sono essenzialmente quelli
che finora rientravano
nella normativa sul MUD,
secondo un calendario
definito disponibile sul
portale SISTRI del Ministero
dell’Ambiente (www.sistri.
it); gli altri potranno aderire
in un secondo tempo su
base volontaria. Il calendario
tuttavia ha già subito delle
variazioni. Con il D.M. n.48
dello scorso febbraio sono
state infatti apportate diverse
modifiche al precedente
decreto oltre che deferito i
termini di iscrizione per alcuni
operatori.Tutti i produttori,
trasportatori, intermediari,
gestori dovranno essere dotati
di PC, iscriversi al sistema,
acquisire dalle Camere di
Commercio una chiavetta
USB dedicata per ogni unità
locale dell’organizzazione.
I trasportatori dovranno
montare su ogni mezzo uno
speciale box informatico
(black box), dotato di GPS.
La chiavetta contiene il
software che sostituisce
registri, formulari e MUD.Il
produttore dovrà registrare
i rifiuti prodotti usando il
software dedicato, con la
tempistica oggi prevista
per i registri. Il dato verrà
automaticamente inoltrato
in tempo reale al centro di
controllo che sarà collocato
presso i NOE. Il produttore,
nel momento in cui incarica un
trasportatore per l’asporto di
rifiuti, ne da notizia al centro
di controllo, sempre usando
lo stesso software. Il centro
verificherà la sussistenza dei
requisiti del trasportatore.
Nel caso in cui il destinatario
debba ricevere anche
documentazione analitica
(discariche) questa sarà
allegata alla comunicazione
al centro, sotto forma di PDF.
Al momento del carico dei
rifiuti, il trasportatore, usando
la propria chiavetta completa
con i dati del trasporto
la scheda già aperta dal
produttore con i dati sui rifiuti
caricati. Il PC del produttore
registrerà in automatico lo
scarico e lo comunicherà on
line al centro di controllo. La
stessa procedura si applicherà
al momento dello scarico dei
rifiuti a destinazione.
Tecnologia
Il nuovo sistema
di controllo della
tracciabilità dei rifiuti tra
semplificazione, efficienza
e tante incertezze
di Giulia Bellesia
È in partenza il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti (SISTRI),
introdotto dal Ministero per l’Ambiente con il decreto legislativo
del 17 dicembre 2009. Le aspettative sono alte, in particolare
dalla parte istituzionale promotrice e alto è anche il livello di
incertezza degli addetti ai lavori del settore ambientale, che
volenti o nolenti si troveranno a fare i conti con tecnologie
all’avanguardia e non sempre “user-friendly”.
Motivo di orgoglio è l’iniziativa in se stessa, che vede l’Italia in
un insolito ruolo da capoclasse: per primi in Europa ci stiamo
per cimentare in un metodo di gestione dei rifiuti esteso a tutto
il territorio nazionale e a tutta la filiera, di tipo completamente
telematico, cestinando i faldoni di carta che storicamente
invadono gli uffici delle organizzazioni e delle pubbliche
amministrazioni con l’eliminazione contemporanea di registri di
carico e scarico, immensi formulari e copie cartacee dei vecchi
MUD. Motivo di orgoglio è anche la volenterosa lotta all’illegalità,
il cui interesse per la sporcizia è ormai divenuto tristemente
noto. Parallelamente, fattore da tenere in considerazione è la
possibilità di avere finalmente un riscontro in tempo quasi reale
dei dati effettivi sullo smaltimento. Con il sistema attuale, il
ritardo con cui si arriva a conoscenza di quello che passa per le
nostre discariche e che va nei nostri inceneritori è di due anni, un
lasso di tempo troppo lungo per costituire per gli organismi di
controllo uno strumento davvero efficace contro i comportamenti
illegali: in Italia vengono prodotti annualmente migliaia di
tonnellate di rifiuti speciali (tutti quelli non urbani, derivati ad
esempio dalle attività industriali), il 10% dei quali pericolosi, a
oggi sappiamo che nel 2007 per la precisione si è trattato di 134,7
milioni di tonnellate, ma può risultare estremamente difficile
pianificare interventi e azioni efficaci su tempi così dilatati. Non a
caso è stato inserito un articolo ad hoc per la Regione Campania
sul cui territorio la normativa diventa cogente tanto per la
parte speciale quanto per le frazione urbana dei rifiuti prodotti,
determinando l’obbligo di registrazione per tutti i Comuni, Enti e
Imprese che gestiscono tali rifiuti.
Benvenuta è la previsione dell’abbattimento di costi onerosi da
parte della PA per lo smaltimento delle procedure, che verranno
notevolmente velocizzate. E ancora, si avrà un maggiore
riscontro anche su zone finora “bianche”, come le aree portuali, i
trasporti su ferrovia, il circuito extra-frontaliero, tutto grazie a una
costante sinergia con gli organi che hanno in tutela queste zone.
Le intenzioni sono rivoluzionarie, come testimonia l’affidamento
in toto dell’acquisizione e dello screening dei dati direttamente
al Comando dei Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente, il cui
Genio Militare ha già provveduto a collocare i server e tutto
il cuore pulsante del SISTRI in un luogo protetto e coperto
dal segreto istituzionale. Un vero e proprio giro di vite teso
a contrastare e reprimere il traffico illegale delle sostanze
pericolose, il trattamento indiscriminato dei rifiuti negli impianti
di smaltimento, e tutte quelle azioni che semplicemente compie
chi cerca scorciatoie agendo al di fuori della legalità.
Per questo i benefici, a cascata, dovrebbero farsi sentire anche
gettando le basi per una maggiore trasparenza e lealtà nella
concorrenza tra imprese, obbligate a giocare tutte con le stesse
regole. Queste le principali note positive di un sistema che
presenta ancora alcune ombre, soprattutto nella sua applicazione
pratica che ha dovuto fare i conti fin dall’inizio con le perplessità
di tutti quegli operatori del settore che non hanno confidenza con
i sistemi informatici, tanto da avere già determinato l’esigenza
di una proroga dei termini per l’iscrizione, rilevando la forte
preoccupazione e le confusione interpretativa sulla norma. La
realtà delle imprese che agiscono in questo campo è spesso
lontana da quella che viene proposta e che costituisce una
soluzione tecnologica avanzata.
Le modalità da seguire per l’iscrizione al portale non sono
semplici e si complicano ulteriormente nel caso in cui l’impresa
operi nell’ambito del trasporto o dello smaltimento: la difficoltà
principale è data dall’obbligo di effettuare tutti i passaggi in
un’unica sessione (non esiste la possibilità di salvare i dati
inseriti e di proseguire in un secondo momento), e dalla
necessità di registrare uno alla volta tutti i codici CER per cui si
desidera essere autorizzati.
Ci sono poi gli strumenti di controllo da richiedere presso
le Camere di Commercio, ovvero le black box e le chiavette
USB, nomi indecifrabili da alcuni, con i relativi misteri sui
comportamenti da tenere in caso di smarrimento, di rottura o
furto. Inoltre sorgono dubbi sulle tempistiche effettive di messa
a regime del sistema, che dovrà inglobare ed elaborare una mole
di dati molto consistente; per finire, un elemento fondamentale,
ovvero il capitolo sanzioni non è ancora stato chiarito e dovrà
essere oggetto di un decreto attuativo quanto prima, per non
lasciare incompleta del “braccio armato” un’operazione così
consistente.
Molte altre sono le domande che scorrono nella mente di chi
legge il decreto: dalla questione del delegato, che il recente
decreto modificativo ha cercato di meglio definire al fine di
chiarirne ruolo e responsabilità, denominandolo “referete”,
all’identificazione di casi particolari che inevitabilmente dovranno
sperimentare le difficoltà sulla propria pelle.
Napoli Mais OGM Somma Ves.
Ricariche telefoniche per Il NO della Commissione Una storia
incentivare la differenziata: Sementi diversa
Napoli premia chi ricicla per i rifiuti
urbani
Era il 2008, l’anno
dell’ultimo episodio di
crisi di rifiuti in Campania
e molti comuni, obbligati
a intraprendere la
raccolta differenziata, si
interrogavano sul percorso
da fare. Fra questi Somma
Vesuviana che con la
volontà e la determinazione
di un team composto da
amministratori, funzionari e
tecnici comunali, arriverà in
due anni a essere premiata
per il lavoro fatto. I primi
passi sono stati comuni a
quelli di altre istituzioni,
distribuire bidoni e calendari
per la raccolta differenziata
porta a porta, ma avendo
un territorio molto ampio,
secondo per estensione
nella provincia di Napoli,
La Regione più chiacchierata per i problemi connessi ai rifiuti, C’è stata grande soddisfazione nel mondo degli non hanno dimenticato
a partire da quelli più noti alle cronache per aver invaso le vie ambientalisti e dei consumatori in genere per la decisione il “turismo da rifiuti”, la
cittadine, fino a quelli legati alle ecomafie, agli sversamenti della Commissioni Sementi di negare l'autorizzazione deprecabile pratica di
abusivi di materiale tossico e al ritrovamento di discariche a alla domanda di iscrizione al registro di un mais OGM. abbondare i rifiuti lontani da
cielo aperto, è pronta ad avviare un sistema di incentivazione Federconsumatori, Adusbef e Movimento Consumatori che occhi indiscreti. Dopodiché
della raccolta differenziata nella speranza di poter finalmente da sempre si battono contro la coltivazione e l'utilizzo di la loro attenzione si è
raccogliere qualche frutto da questo tormentato versante. tali organismi nel nostro Paese, hanno all’ufficializzazione rivolta alla realizzazione
Un’esigenza sollecitata dal pessimo risultato messo in della notizia hanno dichiarato “siamo convinti che la nostra di un’area ecologica
evidenza dal rapporto annuale di Legambiente “Ecosistema agricoltura vada preservata valorizzando sempre di più la attrezzata, per agevolare
Urbano”, dove è emerso che sul totale dei rifiuti urbani di genuinità e la specificità delle colture italiane. Tali scelte la raccolta delle frazioni
Napoli solo l’11% viene riciclato, contro una media nazionale sono positive per il Paese, tutelando sicurezza e qualità riciclabili o recuperabili, ad
che si attesta al 27%. delle produzioni, ma rappresentano anche un fattore integrazione della raccolta
Sulla scia di molti paesi nordeuropei arrivano a Chiaia degli determinante per la salvaguardia dei prodotti del Made porta a porta. In questa
speciali compattatori che raccolgono la plastica e “premiano” in Italy, tanto apprezzati a livello planetario, e che, per le stazione ecologica oltre a
il cittadino che la conferisce con ricariche telefoniche. In base loro caratteristiche intrinseche, risultano determinanti per poter conferire le frazioni
al quantitativo di rifiuti inseriti viene rilasciato uno scontrino il nostro commercio internazionale''. Anche Legambiente plastica, carta, metalli, vetro,
con un punteggio che darà diritto ad un corrispondente si è espressa a favore della bocciatura ''Siamo soddisfatti si possono consegnare
importo di ricarica telefonica. perché con questa decisione si ammette chiaramente che ad i farmaci scaduti, le pile
L’iniziativa promossa dalla I Municipalità, per il momento oggi non ci sono le condizioni per iniziare coltivazioni Ogm. esauste, gli oli da cucina
riguarda solo una delle zone più esclusive della città, ma Intraprendere la strada dei prodotti transgenici costituisce usati. Per agevolare l’uso
se dovesse decollare, come sperano i suoi sostenitori, una scelta irreversibile, rispetto alla quale sono necessarie dell’oasi, il team ha aderito
verrà estesa ad altre aree, sempre ad alta densità e nelle valutazioni che non lasciano nulla al caso - ha dichiarato al programma nazionale
vicinanze di esercizi commerciali. L’idea pur non essendo Francesco Ferrante, responsabile agricoltura di Legambiente per le scuole, Capitan Eco,
nuova, perché già sperimentata con buoni esiti da altri - è per questo che siamo soddisfatti di come si è pronunciata stimolando la visita all’oasi
paesi in Europa, potrebbe convincere anche i più svogliati a la Commissione Sementi. Speriamo che ora il Ministro ecologica da parte dei
differenziare correttamente la spazzatura e far capire a tutti prosegua su questa strada, scegliendo di utilizzare la clausola ragazzi. Il programma ha poi
quanti il “valore” di un gesto che per molte famiglie italiane è di salvaguardia, prevista dall'Unione europea, anche per previsto lo svolgimento di
già diventato quotidianità. la coltivazione della Patata Ogm, solo così sarà possibile un concorso per le scuole
infatti proteggere l'agricoltura italiana dalle coltivazioni superiori del territorio, “I
Ma si riuscirà mai a liberare Napoli e tutta la provincia dalla geneticamente modificate, di cui ad oggi non si conoscono want to be clean” col quale
piaga dei rifiuti? Incentivare la cultura del riciclo è facilmente i rischi, garantendo così l'assoluta sicurezza dei prodotti si invitata a fare un video
apprezzabile in un desolante panorama di abbandono e agricoli e la tutela della salute dei cittadini''. sul rapporto fra i giovani e
degrado come quello in cui si vedono costretti a sopravvivere Per Greenpeace vietare la coltivazione di mais transgenico è l’ambiente. Ora alla fine dei
molti paesi del vesuviano. un atto di responsabilità a tutela della salute e a protezione due anni, con un’ordinanza
A partire da Terzigno che si trova a fare i conti con lo spettro dell’ambiente “ Il passo successivo – auspicano a Greenpeace sindacale si è previsto il
di una discarica in odore di ampliamento. Senza contare - dovrà essere l'attivazione delle clausole di salvaguardia divieto per gli esercenti di
tutti quei paesi in cui non sono mai state realizzate le tanto nazionale per patata e mais Ogm su tutto il territorio utilizzo di buste in plastica
pubblicizzate isole ecologiche, rimaste solo su carta, mentre nazionale. Non si possono ignorare i problemi di carattere non biodegradabile a partire
per altri sono divenute dimostrazione di grande civiltà. ambientale e le nuove evidenze di rischi alla salute associati dal 1/9/2010, anticipando
Eppure se si vuole… lo hanno dimostrato alcuni agli Ogm, come messo in evidenza dal recente studio la prevista applicazione a
amministratori di Palma Campania che tempo fa, rinunciando condotto da scienziati francesi presso le università di Caen e livello nazionale di 4 mesi.
ai loro compensi, hanno reso possibile la creazione dell’isola Rouen, che ha confrontato i rischi per la salute associati a tre L’augurio è di divenire
ecologica cittadina. diversi mais Ogm (fra i quali anche il MON810 in questione). l’esempio da seguire per
Purtroppo i tentativi di incoraggiamento alla raccolta Gli scienziati hanno rilevato chiare evidenze di possibili rischi altri comuni che sono ancora
differenziata in alcune aree devono fare i conti, oltre che per la salute, in particolare i parametri del sangue associati fermi all’organizzazione
con chi neanche ha voglia di mettersi a separare i rifiuti alle funzioni di fegato e reni mostrano variazioni significative della raccolta, non
domestici, anche con un quantomeno “indisciplinato” nei topi alimentati con mais geneticamente modificato''. dimenticando, però, che ora
meccanismo di raccolta porta a porta che senza vergogna, La coltivazione del mais Ogm nell’Unione Europea non viene la parte più difficile
sotto gli occhi di tutti, anche di chi la differenziata la esegue occupa un’elevata percentuale di mercato e di recente ha della realizzazione del piano,
in modo corretto, mischia carta, plastica, frazione secca e subito una ulteriore battuta di arresto dovuta non tanto ai cioè la continuazione del
se capita anche l’umido, nello stesso camione bianco che, divieti nazionali ma soprattutto per i prezzi alti delle sementi programma e dei risultati
creando non pochi problemi al traffico cittadino nell’ora di geneticamente modificate, oltre che per l’esigenza di misure finora ottenuti.
punta, se ne va indisturbato a demotivare qualcun altro poco elaborate per mantenere le produzioni transgeniche separate
più in là. dai vicini campi con coltivazioni biologiche o convenzionali. Luigi Acquaviva
6 7
Peter Erlacher è di una
famiglia caratterizzata da
una lunga tradizione nella
lavorazione del legno e
risiede a Naturno in provincia
di Bolzano. Dall’inizio degli
anni novanta, dopo aver
conseguito un diploma
in Bioedilizia IBN, inizia
un’intensa attività didattica;
relatore sul tema dell’edilizia
ecologica dal 1992, insegnante
di Fisica tecnica, Materiali ed
Edilizia ecologica e relatore
sul tema “Case di legno” dal
1995; membro del gruppo
di lavoro “Case di legno
Sudtiroler Holzhaus” dell’APA
(Associazione per Artigiani) di
Bolzano nel 1998; certificatore
per il Sistema di qualità
legno Sudtiroler Holzhaus
dal 1999; membro del gruppo
di lavoro “CasaClima” della
provincia di Bolzano; autore
dei libri Baubiologische
Elektroinstallatio (edizioni
Okobuch-Verlag 1999) e
L’impianto elettrico nella
casa sana (edizioni Edicom
2000), nonché di una collana
di opuscoli tecnici “Il tetto di
legno termo isolato”, “Holz der
Weg in die Zukunft”, “Il legno
la via del futuro”, “Vivere in
mansarda”, “Case in regno
a regola d’arte”. Dal 2003 è
relatore dei corsi “CasaClima”
per imprese e progettisti e
dal 2006 è docente presso
l’Università de “La Sapienza”
di Roma (Master Progettazione
ambientale) e l’Università di
Bolzano (master CasaClima”).
Nella foto: Erlacher (al centro)
con i partecipanti al seminario.
Energia
A lezione di
riqualificazione energetica
con il prof. Peter Erlacher
Risparmiamo
isolandoci
Siamo molto bravi soprattutto in Italia a compiere valutazioni
al momento dell’acquisto di un’automobile, attenti ai
consumi e alle prestazioni, con un occhio sempre attento al
risparmio. Non può dirsi altrettanto sulla consapevolezza
del consumo energetico delle nostre famiglie. Eppure
se pensiamo allo scrupoloso esame a cui sottoponiamo
un’auto prima di valutarne la scelta e lo paragoniamo a
quanto poco ci interessiamo agli sprechi di energia che
derivano dagli immobili in cui viviamo, ci accorgiamo della
grave incoerenza. Il prof. Peter Erlacher, docente presso
l’Università “La Sapienza” di Roma e presso l’Università di
Bolzano, invitato da Ambiente 21, ha tenuto un seminario
su come affrontare la questione dall’interno, nel vero senso
della parola. L’apprezzato e conosciuto professore, è stato
il protagonista del primo di una serie di eventi organizzati
dall’Associazione denominati “Incontrambiente”, tenutosi
a maggio presso il Palazzo Mediceo di Ottaviano, al quale
hanno preso parte anche gli studenti dell’Istituto D’Arte di San
Gennaro e dell’ITIS di Somma Vesuviana.
Il patrimonio edilizio italiano è particolarmente “energivoro”,
per questo la riqualificazione energetica, affiancata ad
un’edificazione più efficiente può costituire una mossa
strategica, una reale opportunità per ridurre la forte
dipendenza energetica e guadagnare tempo nell’attesa
che aumenti l’impiego di energie rinnovabili e alternative.
L’incontro, rivolto sia agli operatori del settore edile ma
anche ai semplici cultori dello stile di vita eco-compatibile,
ha avuto ad oggetto proprio la riqualificazione energetica
degli edifici esistenti con l’intenzione di evidenziare le
conseguenze portate dall’esagerato consumo di energia nel
nostro Paese e di suggerire strade utili al raggiungimento
di un obiettivo ecologico quanto economico. Una lezione di
vita, non solo tecnica, quella che il professore Erlacher ha
voluto tenere in Campania, portando con sé un bagaglio di
esperienze uniche nel loro genere, come la “Scuola che fa
scuola” e il progetto “Casa Clima”, adottato con Regolamento
Provinciale a Bolzano dal 2005. Tutte iniziative a cui il prof.
Erlacher ha lavorato con successo, dimostrando come
un’attenta politica edilizia applicata alle nuove costruzioni
e mirati adeguamenti degli edifici già esistenti, possono
realizzare al contempo un risparmio energetico vantaggioso
per l’ambiente e un altrettanto considerevole risparmio per
le finanze di chi li attua. “Case scarsamente isolate, impianti
di riscaldamento con bassa efficienza, numero sempre
crescente di condizionatori, rappresentano le maggiori cause
dell’elevato consumo di energia nel nostro Paese – spiega
Erlacher – fino a raggiungere l’assorbimento del 45% del
fabbisogno energetico nazionale. Il complesso panorama
attuale ci porta a percorre due sole strade - ipotizza il
professore – o produrre ulteriore energia o risparmiare
quella che abbiamo a disposizione. Mentre la prima strada
non è percorribile perché nel lungo periodo andremo
comunque incontro all’esaurimento delle risorse, l’esperienza
insegna che bisogna intervenire sul fabbisogno energetico
diminuendo i consumi, occorre intervenire su noi stessi e non
puntare su nucleare o fotovoltaico”. Potrebbe sembrare solo
teoria e allora il relatore passa alla pratica, con indicazioni
tecniche specifiche, da applicare ai più grandi responsabili
degli sprechi di energia “le dispersioni, gli apporti solari e gli
scambi di calore degli elettrodomestici, dimostrano come sia
importante la realizzazione dell’involucro – illustra Erlacher –
le nostre case devono avere l’adeguato “capotto” in funzione
della situazione climatica in cui si trovano. L’isolamento è
l’unico sistema che può permetterci di raggiungere grandi
traguardi, soprattutto se realizzato con materiale derivante
da fonti rinnovabili, ecologico, come il legno” e qui la
provincia di Bolzano non può che insegnarci. “La scelta
intelligente dei materiali per esempio nella realizzare degli
infissi – prosegue il relatore - permette di abbinare il maggior
comfort a una minor spese energetica”. Insomma a fronte di
un considerevole investimento iniziale si viene ripagati nel
tempo andando ad incidere sui consumi? “Con “Casa Clima”
abbiamo raggiunto un bilancio energetico positivo – delucida
il professore – a distanza di anni tutti lo seguono, i tecnici che
lo applicano e i cittadini che ne apprezzano i benefici, piace a
tutti seguire i principi del risparmio energetico perché la casa
che consuma meno rappresenta un bene per l’ambiente e
per l’economia domestica, è una casa più vivibile e migliore,
il tutto si traduce in una casa con maggior valore”. Ma
come sarà il futuro secondo Erlacher? “Dobbiamo essere
energeticamente autonomi – ipotizza – arrivare a progettare e
vivere in edifici che producono energia e si autoalimentano”.
L’interessante “lezione” si è conclusa con una visita guidata
ad un cantiere e ad un’azienda di San Giuseppe Vesuviano
produttrice di serramenti, per l’applicazione concreta dei temi
trattati. Purtroppo il panorama locale della diffusa illegalità
su cui gravita l’edilizia, non ha fatto apprezzare ai tecnici
napoletani l’importanza dell’iniziativa; in pochi infatti hanno
partecipato all’incontro, ma in una Regione con il primato
dell’abusivismo, dove è più facile e redditizio muoversi, era
prevedibile. Ma se in altri posti, anche non troppo distanti
da noi, ci sono riusciti a migliorare, allora bisognerà pure
cominciare da qualche parte, anche solo solleticando la
curiosità dei più attenti.
Un caso italiano
Il Comune di Camigliano
A Camigliano, in provincia di Caserta, hanno capito che oltre
ad essere virtuosi nella pratica di tutti i giorni, è fondamentale
trasmettere alle nuove generazioni il senso del riciclo, del
riutilizzo, della raccolta differenziata, della decrescita felice.
E così sono nati gli Ecoeuro, una sorta di moneta data in
cambio della plastica che i bambini portano a scuola e che
possono utilizzare negli esercizi commerciali di Camigliano
per comprare prodotti didattici. Un’idea davvero semplice se
ci si pensa, ma che dal punto di vista educativo si professa
essere davvero incisiva. Poi pannolini lavabili gratis ai
genitori che lo richiedono, compostiere in comodato d’uso
(gratis per chi le riceve) per produrre autonomamente il
compost (da riutilizzare in agricoltura e giardinaggio), cosi
come led e fotovoltaico in edifici pubblici. Senza contare le
taniche per la raccolta degli olii alimentari esausti che, grazie
ad un accordo del comune con aziende del settore, consente
ai cittadini di smaltire gratuitamente senza inquinare questi
materiali che, solitamente, vengono versati nei lavandini
delle nostre abitazioni con gravi danni all’ambiente. A questo
si aggiunge il processo partecipativo, iniziato a febbraio, della
redazione del nuovo strumento urbanistico comunale, che
non prevede aree di espansione edilizia. “Il nostro obiettivo
-, riferisce il Sindaco Cenname - sarà quello di apportare
un incremento di valore a tutte le abitazioni esistenti,
limitando le costruzioni solo all'interno del perimetro
urbano, e prevedendo un piano di recupero per le tante case
abbandonate nel centro storico. Pertanto possiamo affermare
sin da subito che non ci saranno nuove aree edificabili,
evitando gli scempi che si sono perpetrati in tanti comuni di
questa Regione e purtroppo anche del nostro hinterland”.
Luigi Acquaviva
Avevamo scelto di parlare di questo Comune ancor prima del
suo Commissariamento e abbiamo voluto che così venisse
visto dai nostri lettori, perché non è facile essere virtuosi
e contemporaneamente trovarsi in provincia di Caserta.
Esprimiamo in questo modo la nostra solidarietà al Sindaco
Vincenzo Cenname che si è rifiutato di abbandonare il suo
esemplare ed efficiente sistema di gestione dei rifiuti per cedere
il posto ad un consorzio provinciale e ci uniamo a quanti ne
sostengono l’operato. A far sentire la sua voce è stato anche
e soprattutto il presidente dell’Associazione Comuni Virtuosi
Marco Boschini, dando vita ad una campagna di sostegno
a questa amministrazione premiata nel 2009 e scelta per
ospitare la cerimonia di premiazione per la terza edizione del
Premio Comuni a 5 Stella, con una lettera aperta ha sollevato
la grave questione al Presidente della Repubblica Napolitano,
sollecitandone un interesse diretto, visto il silenzio della politica
e dei media. Per leggere la lettera basta collegarsi al sito
comunivirtuosi.org dove si può ascoltare l’intervista al Sindaco e
aderire inoltre alla campagna firmando la petizione popolare.
La Redazione
L’esperta
L’ambiente visto da...
Carmen Piro
I temi “Salute” ed “Ambiente”, oggi quanto mai alla ribalta Carmen Piro, psicologa
sia nazionale che locale, vivendo noi in un territorio, il – psicodiagnosta, iscritta
napoletano, tanto martoriato quanto umiliato, devono essere all’Albo degli Psicologi
visti in un contesto unitario in quanto biologia umana, della Regione Campania
ambiente e stili di vita sono strettamente connessi tra loro. con il n.4018, docente per
Salute non è solo star bene, ma è star bene con gli altri e con circa dieci anni, esperta
gli altri nel territorio in cui si vive e si cresce. L’ambiente in in scuole di ogni ordine e
“salute” e la salute del cittadino devono, quindi, camminare alunni, genitori, personale
parallelamente in un percorso di rispetto e di crescita docente e non docente su
globale.L’educazione alla salute rappresenta il processo tematiche varie: ambiente,
educativo attraverso il quale gli individui apprendono ad salute, alimentazione,
assumere consapevolmente decisioni utili al mantenimento aspetti psicologici, fattori
ed al miglioramento della propria salute e dell’ambiente di rischio,ecc. anche con
che ci circonda. Recentemente la psicologia della salute ha bambini diversamente abili,
trovato largo riconoscimento sociale, e con esso uno spazio è inoltre operatrice-psicologa
specifico. La psicologia della salute richiama l’attenzione sul presso il CEA centro di
benessere soggettivo della persona, sulla tutela della salute educazione ambientale del
come interesse della collettività e come diritto dell’individuo. Comune di Palma Campania
Questi deve essere aiutato ad aumentare il controllo sulla (settore scuola) oltre che
propria salute e di migliorare l’ambiente circostante, questo Specializzanda presso
non solo attraverso azioni dirette a sviluppare e a rafforzare la scuola di psicoterapia
le capacità individuali, ma imparando a modificare i fattori cognitivo-comportamentale.
sociali e ambientali rilevanti per la salute.Quindi è importante
non solo la trasmissione delle informazioni intorno ad una
prevenzione alimentare, ma c’è bisogno anche di strumenti
e strategie utili a rafforzare nei soggetti la motivazione al
cambiamento, quest’ultimo inteso come profondamente
influenzato dalle condizioni sociali e culturali. L’obiettivo non
è solo quello di lavorare sul cambiamento degli stili di vita
individuali: si tratta anche e soprattutto di promuovere azioni
affinché i partecipanti possano definire i propri bisogni e di
realizzarle creando ambienti favorevoli alla salute.
La coscienza del vivere sano nonché il relativo
comportamento si formano già durante l’infanzia.Oggi il
bambino sente in modo più acuto e grave la difficoltà di
esperienze dirette vissute in autonomia. È circondato da
adulti che gli vogliono insegnare “di tutto”, è bombardato
da informazioni provenienti dai media, ma poche sono le
occasioni di conoscenza diretta, la possibilità di esplorare, di
manipolare. Spesso per ore ed ore i bambini sono passivi,
cullati dalle moderne baby-sitter virtuali che la tecnologia
ci ha donato arricchendoci/impoverendoci di quel dialogo
costruttivo ed unico tra l’”essere piccolo” e l’adulto.
Questo comporta un adeguamento alle regole e agli stimoli
“imposti” o indicati da parte del bambino più per coercizione
che per mera motivazione.
A rendere ancora più difficile il rapporto diretto con gli oggetti
di uso quotidiano contribuisce anche una tecnologia sempre
più complessa. Oggi di quasi nulla si riesce più a capire il
funzionamento e su quasi nulla si può intervenire per capire,
modificare, aggiustare; elettrodomestici computerizzati,
computer, televisione, telefono, fino alla maggior parte
dei giocattoli. Un bambino che nasce e cresce in questa
epoca si costruisce un’idea di strumento come scatola nera,
capace di compiere con molta facilità alcune operazioni
anche complesse senza che, però, se ne possa comprendere
il perché e il come. Questo fa nascere, soprattutto nella
scuola elementare, la necessità di collegare lo studio con
l’esperienza diretta, il contatto, la partecipazione.
Per queste ed altre motivazioni che è opportuno che un
bambino dai primo anni di scuola deve partecipare a progetti
di educazione ambientale attraverso i quali stimolare l’istinto
della conoscenza, un’attitudine nei confronti della realtà fatta
di curiosità, di “volontà di fare per migliorare l’ambiente in
cui si vive”. I percorsi di educazione ambientale svolti con
l’apertura di laboratori espressivi-manipolativi permettono
al bambino di accrescere la libera elaborazione che può
nascere solo “giocando a…”: toccare, manipolare, adoperare,
osservare, confrontare, ascoltare, scoprire, discutere,
progettare, inventare, costruire, disegnare permette di far
acquisire la capacità di osservare l’ambiente che ci circonda e
potenziare la creatività, ma permettono esprimere soprattutto
i vissuti e le emozioni, acquisire la consapevolezza del sentire
che permette al bambino di “sentire” il problema rifiuti come
qualcosa che lo appartiene e questo gli permette fin da subito
mettersi in moto per “proteggere l’ambiente dai cattivi”.
8 9
Lo stadio di Città dal Capo
rappresenta un altro degli
stadi di nuova concezione
costruiti per il mondiale in
Sud Africa. Posizionato in
un punto strategico, sia per
i visitatori, dista infatti pochi
passi dal centro cittadino,
sia per la localizzazione
scenografica, fronte mare e
alle spalle la famosa Table
Mountain questo stadio
sorge sulle ceneri del vecchio
stadio ed è immerso nel
verde all’interno di un parco
di 60 ettari e collegato con il
lungomare da una passerella
denominata Granger Bay
Boulevard.L’amministrazione
di Città del Capo che con il
“green goal programme”,
sperimentato per la prima
volta durante gli scorsi
mondiali di Germania, si è
posta l’obiettivo di migliorare
e ridurre l’impatto ambientale
e l’emissione di CO2 dei
Mondiali 2010 ha identificato
41 progetti e 9 aree adibite
allo scopo.La costruzione del
Green Point Stadium è stata
al centro di questo progetto.
Con i suoi 70.000 posti risulta
essere il secondo stadio
di questi mondiali. Anche
qui i progettisti sono stati
attenti a che tutte le risorse
energetiche fossero ridotte al
minimo per il funzionamento
dell’impianto.Il design
con cui è stato concepito
permette di ombreggiare
l’interno praticamente in
maniera automatica per far
fronte alle giornate calde
e il rivestimento in tessuto
della sua facciata fornirà,
anche qui, una ventilazione
naturale, sfruttando la
posizione ottimale per lo
Calcio Ecologia Napoli Ecoclick
Facciamo l’eco Sport Vita Posto in
e Legalità auto offresi
Quando il calcio Si è tenuto il 28 maggio
alle ore 12,30, presso il
CUS - Centro Universitario
Sportivo in Napoli la
E’ più semplice e tanto
più utile di quanto si
pensi, basta collegarsi
gratuitamente al sito italiano
diventa ecosostenibile
giornata conclusiva del www.postoinauto.it e si
progetto “Sport è Vita può condividere i posti
e Legalità”. Il Prefetto disponibile nella propria
Alessandro Pansa ha macchina per affrontare
premiato i ragazzi che hanno dei viaggi necessari ad altri
partecipato con entusiasmo utenti. Si può così viaggiare
all’iniziativa dando luogo ad in auto verso qualsiasi
una esibizione. destinazione che già un’altra
Il Prefetto Pansa si è persona deve comunque
di Giuseppe Ammirati impegnato personalmente raggiungere, dividendo
nell’ideazione e nella spese e risparmiando su
realizzazione di questo biglietti di altri mezzi di
progetto in quanto convinto trasporto per chi trova il
sostenitore dell’importanza passaggio, mentre l’autista
preventiva dello sport contro risparmia sulla benzina. Una
la droga, le dipendenze in trovata intelligente che oltre
generale e quale fattore ad agevolare sia chi guida
di aggregazione sui valori che e i passeggeri, permette
positivi della legalità e della una notevole riduzione
solidarietà. delle emissioni di CO2 e del
Per circa 3 anni, gli traffico nelle nostre strade.
La nuova veste del bio alunni delle scuole medie
Una foglia di dodici stelle bianche è questo il nuovo logo della coinvolte (Bordiga-Via
certificazione biologica in Europa che contraddistinguerà argine,Borsellino-via
Sono partiti i mondiali di calcio nel continente culla obbligatoriamente tutti i prodotti biologici comunitari dal Cosenza,Cortese-Via Respiro
dell’umanità, con un occhio ai protagonisti che scendono sul prossimo mese di luglio. Il nuovo simbolo è stato scelto on- Ponte della Maddalena,
tappeto verde in Sud Africa per contendersi l’ambito titolo ed line dagli utenti tramite votazione telematica, come voluto Moscati-Miano) sono stati Ecologista
un altro alla salvaguardia dell’ambiente. Nove squadre nazionali ai Mondiali in Sud Africa indossano dalla Commissione europea. Accanto al nuovo marchio impegnati in attività sportive
Gli stadi in particolare sono stati oggetto di grande magliette interamente create riciclando bottiglie di plastica imposto dall’Ue i produttori saranno liberi di abbinare i alternative al calcio come C’è un nuovo portale
attenzione da parte dei designer di tutto il mondo, come singoli e personali emblemi identificativi. il rugby, la subacquea tutto italiano per quanti
ormai spesso accade per questi eventi. Il concetto base Tutti i calciatori, inclusi Cristiano Ronaldo e Robinho, che scopo. Questo è inoltre e la danza sportiva, ciò hanno a cuore i problemi
portato avanti ormai da tempo da parte di tutti i comitati partecipano ai Mondiali in Sud Africa stanno indossando dotato di un sistema di Vegan ok! nella considerazione che dell’ambiente, si chiama
di organizzazione, le federazioni e i governi locali è quello delle magliette innovative, ottenute dal riciclo di bottiglie gestione automatico Finalmente si potrà con certezza stabilire se stiamo o meno tali pratiche riducono i “ilRespiro.eu” una
della eco sostenibilità e dell’auto sufficienza energetica degli di plastica.Lo aveva a annunciato la Nike prima dell’avvio dell’impianto in grado di acquistando e quindi consumando un prodotto realizzato sentimenti di protagonismo piattaforma che mette on
impianti. Ecco come gli stadi, o almeno parte di essi, sono che per la prima volta le nove nazionali di cui è sponsor monitorare l’occupazione senza parti di origine animale. è nato infatti in Italia il marchio personale, favorendo line tutte le segnalazioni
stati concepiti per l’attesissimo evento sportivo mondiale tecnico, incluse Brasile, Portogallo e Olanda, avrebbero delle varie aree dello stadio “Vegan Ok”, certificazione che garantisce il consumatore la cooperazione e la che i cittadini inviano. Molti
in Africa. Normalmente lo stadio più grande durante una indossato queste particolari magliette, ottenute interamente prendendo autonomamente sul rispetto degli animali, rivolto ad una selezione di merci formazione della squadra i suoi sostenitori tra cui
manifestazione sportiva è quello dove si concentrano le con poliestere e ricavate da un’attenta operazione di consentendo di ridurre o non contenti elementi di carattere animale, in modo da e quindi la condivisione le maggiori associazioni
inaugurazioni o gli epiloghi della manifestazione stessa, recupero.L’operazione di riciclo ha permesso la realizzazione spegnere l’illuminazione consentirne l’identificazione in modo certo. di un unico obiettivo da nazionali e personaggi dello
quindi anche quello al quale gli organizzatori dedicano più di ciascuna maglietta tramite la lavorazione di otto bottiglie e l’aria condizionata nelle raggiungere. spettacolo come Giorgia,
attenzione in fase di design e costruzione. Simbolo per di plastica rimesse nel circuito produttivo e non disperse camere non è in uso; l’utilizzo Meglio surgelate? Gianni Morandi, Massimo
l’evento stesso e in seguito per l’intera città che lo ospita, nell’ambiente. Produrre in questa maniera le magliette di lampade fluorescenti In base ad un recente studio britannico molte delle verdure Ulteriori finalità Ranieri, Mario Monicelli
come è accaduto per lo stadio “Bird’s Nest” , nido d’uccello, a di gioco ha infatti impedito a circa 13 milioni di bottiglie permette di ridurre fresche che arrivano sulle tavole dei consumatori sono già progettuali sono state: quella e Luca Zingaretti . La sua
Pechino durante le ultime olimpiadi estive. di plastica (che sarebbero bastate a coprire più di 29 ulteriormente l’impatto. “vecchie” e quindi meno sane di quelle surgelate. Una volta di creare modelli alternativi  fondatrice Margherita
Il Soccer City Stadium costruito a Johannesburg è in campi di calcio), per un ammontare di 254 tonnellate di raccolte infatti, possono trascorrere anche due settimane a cui ispirarsi, stimolare d’Amico, da sempre attivista
assoluto lo stadio più moderno costruito finora in Africa, è poliestere, di finire in discarica.Secondo l’azienda americana prima che arrivino nei nostri piatti, almeno 9 i giorni che il rapporto fiduciario tra nel campo dell’ecologia, ha
lo stadio che ha ospitato la cerimonia di apertura e la partita quest’operazione è il suo più grande impegno verso la passerebbero tra la raccolta e il recapito al supermercato giovani e ff.o, in particolare pensato che con un solo click
inaugurale del mondiale e in cui verrà giocata l’attesissima sostenibilità aziendale. Lo stesso presidente Charlie Denson e altri 4 giorni prima di essere sistemati nelle cassette dei con la pratica subacquea in tanti possono sostenere
finale. Potrà ospitare più di 90.000 spettatori, il che ne fa lo dice: “Stiamo equipaggiando gli atleti con delle nuove divise negozi, senza contare che una volta acquistati possono organizzata in collaborazione le ragioni dell’ambiente
stadio più grande in Africa, il suo design ricorda la calabash, che non solo sono belle e forniscono benefici in termini restare altro tempo nel frigo del consumatore. Perdendo così con i nuclei sommozzatori e soprattutto insieme, da
tipica scodella africana e fin dall’inizio della sua costruzione di performance, ma essendo create da materiale riciclato i principi nutritivi, gli ortaggi freschi risultano meno sani di delle forze di polizia. tutte le parti di Italia, creare
i designer della Boogertman & Partner insieme con la creano in minore impatto sull’ambiente”.Per produrre le quelli surgelati. La procedura di congelamento al contrario, Partners dell’iniziativa un canale di confronto ma
Popolous hanno cercato di renderlo il più ecosostenibile uniformi di queste nazionali (che costeranno circa 65 euro al viene invece avviata immediatamente una volta raccolti, oltre alla prefettura e alla anche di testimonianza su
possibile. Lo stadio in parte era già esistente e i materiali pubblico), i fornitori della Nike hanno recuperato le bottiglie facendo sì che gli ortaggi mantengano intatti i loro valori Facoltà di Scienze Motorie quello che accade ai danni
delle zone demolite per l’ampliamento sono state distrutte di plastica dai siti di raccolta rifiuti in Giappone e a Taiwan e nutrizionali. dell’Università Parthenope della natura. Vi si può trovare
e in parte riutilizzate per la costruzione delle sezioni che sciogliendole insieme hanno creato un nuovo filato che viene la C.R.I, l’Ufficio scolastico e lasciare informazioni su
sarebbero andate a formare il nuovo stadio. Innovativo è alla fine utilizzato negli impianti per produrre le magliette. Diagnosi da masticare Regionale per la Campania, emergenze, irregolarità,
anche il sistema di recupero dell’acqua piovana recuperata Questo processo fa risparmiare materia prima e riduce il Potrebbe bastare una gomma da masticare a contrastare il la Polizia di Stato, i Vigili allarmi, battaglie e progetti,
da scarichi posti sul tetto e convogliata in cisterne utilizzate consumo di energia fino al 30% rispetto alla produzione contagio della malaria, una piaga che ogni anno uccide oltre del Fuoco ed il CONI. e eventi e quant’altro gli
per l’irrigazione del manto erboso o per gli scarichi dei di poliestere vergine. Denson aggiunge: “I consumatori un milione di persone soprattutto nei paesi in via di sviluppo. si evidenzierà se chi l’ha utenti vorranno condividere,
bagni in tutto lo stadio. La facciata esterna è quella che ha non dovranno essere penalizzati nella scelta di prodotti Un rivoluzionario chewing gum, messo a punto all’università masticata ha contratto la insomma una porta aperta
sicuramente l’effetto maggiore sugli spettatori che arrivano ecosostenibili. Il nostro obiettivo è il minore impatto ad un della California grazie a una borsa di studio finanziata da Bill patologia. Un passo enorme alla voglia di respirare
per assistere alla partita. Essa è stata realizzata con blocchi costo minore”. (come dichiarato al Daily Mail).C’è comunque e Melinda Gates, consentirà infatti una diagnosi immediata nella lotto al contagio pulito…
di fibro-cemento alleggerito riciclabile colorati nelle tonalità chi pensa che quest’operazione della Nike sia un modo per della malattia. Si chiama “Malavita”, il suo prototipo sarà rispetto all’attuale sistema
tipiche del continente africano alternati con ampi buchi che attrarre consensi dopo anni di contestazioni riguardanti pronto entro il 2010 e ad essa si attacca la saliva, con diagnostico della malaria
favorendo cosi il passaggio dell’aria garantiscono un sistema i modi con i quali venivano fabbricati i prodotti Nike. nanoparticelle magnetiche ricoperte di anticorpi che riescono che altro non è che una
di areazione semplice ed economico, nonché ecosostenibile. Ricordiamo tutti le indagini e le contestazioni riguardanti ad attrarre le molecole della malaria, basta appoggiare la classica analisi del sangue
Mentre in Italia ancora si discute riguardo le problematiche i palloni cuciti dai bambini indiani di qualche anno fa o le gomma in uno speciale test di carta e si evidenzierà se chi l’ha e che quindi richiede un
relative agli stadi, in altri paesi ogni occasione utile viene paghe da fame che i dipendenti dei suoi fornitori, per la masticata ha contratto la patologia. Un passo enorme nella prelievo, un medico, un
sfruttata per l’ammodernamento o la realizzazione di maggior parte a Taiwan, ricevono. Come sempre ai posteri lotto al contagio rispetto all’attuale sistema diagnostico della esame al microscopio… un
opere utili alla comunità a grande impatto scenografico e l’ardua sentenza. Di certo c’è che la rivoluzione verde della malaria che altro non è che una classica analisi del sangue sistema operativo facilmente
ambientale, rendendo lo spettacolo di un qualsiasi evento Nike, sia essa vera o solo un’azione ben strutturata di e che quindi richiede un prelievo, un medico, un esame al disponibile per noi ma che
più semplice e più appetibile per il pubblico generando, marketing e promozione del brand, nulla ferma il mercato. microscopio… un sistema operativo facilmente disponibile per non lo è altrettanto in Africa
naturalmente, introiti per le società sportive legate ad esso. Purtroppo. noi ma che non lo è altrettanto in Africa o in Asia. o in Asia.
10 11
San Giuseppe Vesuviano Festival dell’impegno civile Ottaviano
Ricordando le vittime Beni confiscati alle mafie
L’osservatorio ambiente &
del terrorismo come monumenti alla
legalità di Ottaviano
La storia del Vice Questore resistenza
Ammaturo dalle parole
della figlia Grazia
Si era aperto con il “Concerto per le vittime innocenti di
di Michela Monti camorra” organizzato dalla Procura della Repubblica e dal
Tribunale di Santa Maria Capua Vetere e si è concluso con un

La difficile equazione
tributo a Miriam Makeba a Castelvolturno presso la nascente
cooperativa “Le Terre” di don Diana il Festival dell’Impegno
civile, giunto quest’anno alla sua terza edizione. Promossa
dall’associazione Libera e dal Comitato don Peppe Diana,
l’iniziativa dedicata alla legalità e al riscatto sociale, ha visto
protagonisti soprattutto i beni confiscati alla camorra e
restituiti alla collettività, speciali location che hanno ospitato

tra Napoli e legalità

Come un albero
Del destino di questo mondo infelice,
a pensare mi ritrovo,
dalla malvagità della gente oppresso,
che in seno racchiude il bene proprio.
Un mondo privo del senso della vita,
come un albero d’autunno spoglio.
Il germoglio della
speranza,
incosapevolmente, s’avverte
in tutti coloro che in un nuovo mondo
credono.
Ed ecco che per quell’albero spoglio,
arriva la primavera.
(Elena De Vito, IIA G. Ammendola)
La commemorazione delle vittime del terrorismo a San
Giuseppe Vesuviano ha visto protagonisti soprattutto i ragazzi
delle scuole, che grazie ai loro elaborati hanno ripercorso i
dolorosi anni dei caduti per mano della malavita organizzata.
La Commissione prefettizia ha voluto coinvolgere per
l’occasione le scuole locali, facendo partecipare gli studenti
attivamente alla giornata della memoria con le proprie idee
e l’esposizione dei lavori ma anche facendo loro ascoltare
in prima persona l’esperienza di Grazia Ammaturo, figlia del
Vice Questore Antonio Ammaturo barbaramente trucidato da
un commando delle Brigate Rosse su ordine della camorra
nel 1982. Così gli studenti delle scuole medie Ammendola-De
Amicis e Ceschelli, quelli dell’ITCG Einaudi e ITC Giordano
hanno presentato i propri elaborati, scritti, poesie, disegni
e slogan, mentre a far da cornice all’evento sono stati i
disegni degli alunni delle scuole elementari Primo Circolo
“Capoluogo”, Secondo Circolo “San Leonardo” e Terzo Circolo
“Enzo Bonagura”.
Alla giornata del 9 maggio, organizzata dalla Comissione
Straordinaria composta dal Prefetto Ciro Trotta, dal Vice
Prefetto Paola Spena e dal Dr.Raffaele Barbato, insediatasi a
San Giuseppe a seguito dello sciogliemento del Comune, di
recente reintegrato per decisione del Tar, sono intervenuti
inoltre il prof.Guido D’Agostino, Presidente dell’Istituto
Campano per la storia della Resistenza “Vera Lombardi”
che ha sottolineato nel suo intervento l’importanza
dell’educazione e della formazione dei giovani alla non
violenza e al rispetto delle regole, ma anche la necessità di
evitare il rischio che giornate come queste si esauriscano
in uno sgravio di coscienza “tutte le volte che accadono
fatti di violenza – ha detto il prof.D’Agostino – siamo noi che
abbiamo sbagliato, perché non possiamo demandare solo
alla scuola i problemi sociali di una generazione, lo Stato in
questo ambito dovrà farsi promotore e parte attiva”.
Toccante la testimonianza della figlia del capo della mobile
Antonio Ammaturo, ucciso nei pressi della sua abitazione
a Napoli nel 1982, proprio perché era “il migliore”, come lo
definirono i suoi assassini. Parole forti per ricordare una
pagina triste della storia, fatta di tante vittime e di tanto
sangue di innocenti e di persone che difendevano la verità
e la legalità. “Mio padre è stato ucciso – ha spiegato Grazia
Ammaturo – perché avrebbe potuto cambiare le cose”. Un
uomo che ha difeso la città dalla criminalità, instancabilmente
impegnato, nonostante le manacce, a sottrarre alla malavita
il dominio sul territorio e sugli interessi economici, per
restituire dignità al paese. La figlia del Vice Questore ha
portato la sua diretta testimonianza, anche se dolorosa, non
solo in onore del padre ma anche per difendere quanto da lui
fatto a caro prezzo per preservare gli ideali di giustizia di tutti,
che i posteri dovrebbero difendere, evitando che la storia
venga riscritta e revisionata a piacimento di alcuni. “Mio
padre avrebbe detto – conclude la Ammaturo rivolgendosi
ai più giovani – non scegliete di andarvene da Napoli perche
non è vero che non esiste la possibilità di scegliere”.
Noi
adottiamo
un campo
rom
Giovedì 3 giugno presso il
palazzo del Governo, il prefetto  anche di ambiente, tema quanto mai attuale in quest’area
di Napoli Alessandro Pansa, in
qualità di commissario delegato
per l’emergenza insediamenti
comunità nomadi nella regione
Campania, la dr.ssa Margherita
Dini Ciacci Galli, presidente
del comitato regionale UNICEF
Campania, la dr.ssa  Maria
Rosaria Rinaldi, dirigente
scolastico del 10° Circolo
Didattico Ilaria Alpi, unitamente
alla dr.ssa Annamaria Sessa,
dirigente scolastico dell’ I.T.C.
Galiani, al dr. Michele Tanzillo,
dirigente scolastico della Scuola
Media Statale “Capasso”
e al dirigente scolastico dr.
Sebastiano Bauso, dell’Istituto
Comprensivo Sancia D’Angiò,
hanno sottoscritto il  protocollo
d’intesa “Noi adottiamo un
campo rom”.
Il progetto, che nasce dalla
sinergia  di competenze
e sensibilità degli enti
sottoscrittori, coinvolge
alcuni istituti scolastici del
capoluogo e della provincia,
con l’ obbiettivo di informare e
supportare l’incontro, lo scambio
interculturale e l’amicizia degli
studenti con il popolo rom
presente sul nostro territorio,
favorendo la creazione delle
condizioni necessarie per una
convivenza pacifica nel rispetto
delle diverse identità sociali e
culturali. Un progetto importante
dal punto di vista sociale, che
mira a favorire l’integrazione
di una minoranza etnica
molto presente nel territorio
napoletano.
dal 24 al 30 maggio l’itinerante calendario ricco di teatro,
arte, dibattiti, musica e scultura. L’intento degli organizzatoti è
stato proprio quello avvicinare la società civile all’uso sociale
dei beni confiscati “farli vivere – spiegano - aprirne le porte
ed impedire che continuino ad essere la rappresentazione
simbolica della paura, dell’intoccabilità camorristica”. E
proprio dai quei luoghi, spesso ville o addirittura castelli
così come quello Mediceo a Napoli o la casa di via Ruffini a
San Cipriano D’Aversa si è parlato di teatro, di cultura e di
astronomia. “A Sessa Aurunca – specificano gli organizzatori
- nessuno si è sentito esentato dal dover riflettere sulla
minaccia del nucleare e sulle mostruosità che una centrale
potrebbe provocare o che ha già provocato, nell’ottica di non
poter prescindere nella guerra alla camorra dalla lotta per
la salvaguardia dell’ambiente e della salute”. La maratona
di musica, cultura e teatro che accende i riflettori sulla
vittoria della legalità sugli interessi della malavita locale,
ha fatto tappa anche ad Ottaviano, nella splendida cornice
del Castello Mediceo confiscato a Raffaele Cutolo, oggi
sede dell’Ente Parco e destinato in parte ad ospitare eventi
di interesse pubblico. Alla tavola rotonda de “L’Accademia
per la legalità e l’Impegno civile” si è parlato di legalità ma
che deve fare i conti con lo sgradito ospite della discarica ex
Sari di Terzigno contro il cui ampliamento si sono mobiliatati
insieme ai comitati civici anche il presidente dell’Ente Parco
del Vesuvio Prof.Ugo Leone. Il presidente infatti, ha voluto
mettere in scena una sana provocazione, come lui stesso
l’ha definita, il conferimento di un riconoscimento, una
targa in pietra lavica, ai comitati in lotta contro la discarica
nel Parco Nazionale “un modo sincero – ha spiegato Ugo
Leone – di riconoscerne l’operato e la condivisione di una
causa”. Conferiti nella stessa sede i premi per la difesa
della libertà di stampa a cura dell’Associazione Articolo 21,
riconoscimenti che sono andati a Marino Sinibaldi direttore
di Radio Rai 3 e a Roberto Morrione, già giornalista Rai e
fondatore di Liberainformazione). Si è trattato dunque anche
il tema della libertà di stampa, riscontrando come ai giorni
d’oggi sia sempre più difficile poter leggere di argomenti
che “spariscono” dall’informazione, ma delle metodiche
applicate in questo ambito ci ha già ben delucidato Roberto
Saviano. Già Saviano, come non citare le sue imprese
eroiche in questa sede e lo ha fatto Isaia Sales del Comitato
Scientifico del Festival, esaltandone il suo coraggio ma anche
analizzandone soprattutto le conseguenze “il libro di Saviano
– ha detto Sales – ha inciso soprattutto sulle istituzioni, perché
ha costretto lo Stato ad occuparsi un fatto innegabile, di
una criminalità particolare, che è forte per cultura”. Lo stesso
Sales aggiunge “mi dispiace che questo castello non è stato
ancora reso fruibile alla collettività, non basta confiscarlo
per il riscatto sociale, bisogna aprirne le porte e rivalutarlo,
magari costituendovi un centro permanente”. C’è stato
anche il momento per i ricordi, quelli tristi della sorella di
Mimmo Beneventano, medico, consigliere comunale, ucciso
trent’anni fa dalla camorra e della figlia di Marcello Torre.
Non è stato facile per Rosalba Beneventano e Annamaria
Torre percorrere le vie ed entrare nei luoghi dove sono
state decise le sorti dei propri cari per mano dell’allora boss
locale. C’è una macchina organizzativa impeccabile dietro
questo pregnante festival, ricco di significato e di eventi,
ma soprattutto di contenuti piuttosto che di passerelle,
fatto da chi vuol contrastare le mafie partendo dalla strada
proprio come vorrebbe don Diana, perché il grave problema
della malavita non sono i mafiosi ma le relazioni che i non
mafiosi intrattengono con essi, favorendone implicitamente
l’immorale tornaconto.
Ad Ottaviano, città che ha pagato a caro prezzo la
supremazia della camorra sulla legalità, ha investito nel
tempo sull’impegno civile, gettando le basi per un futuro
libero dalla complicità criminale. Sono tre i beni confiscati
alla camorra in questo territorio, il meraviglioso Castello
Mediceo, sede dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, uno
stabile che attualmente ospita l’Ufficio Provinciale del Lavoro
e il cosiddetto bene Prisco, dove è stato avviato il progetto
“Osservatorio ambiente & legalità”.
Un percorso di educazione ambientale istituito con delibera
dei Giunta Esecutiva del Parco nazionale del Vesuvio del 16
giugno 2006 e che si propone di avviare una serie di attività
di monitoraggio sulle illegalità ambientali che sono frequenti
in area vesuviana, come l’abusivismo edilizio, lo smaltimento
illecito dei rifiuti e gli incendi.
Un obiettivo ambizioso il monitoraggio delle minacce alle
bellezze di queste terre, ma altrettanto necessario visto
lo stato in cui si trovano alcuni luoghi dell’area protetta.
Per questo servono le sinergie dell’Ente Parco, del Corpo
Forestale e di Legambiente che in collaborazione tra loro,
ciascuno secondo i propri ruoli, mettono in campo azioni
di prevenzione, sensibilizzazione, segnalazione, vigilanza,
pronto intervento o provvedimenti.
Tutti d’accordo per la realizzazione di uno sviluppo
economico e sociale fondato sulle stretto legame che
esiste tra la legalità e la conservazione della naturale e del
paesaggio, con l’adozione di un univoco programma di
riqualificazione e valorizzazione del territorio.
In questo ambito si inquadra il recupero dei beni confiscati
alla criminalità organizzata e la loro restituzione alla comunità
locale: il Palazzo Mediceo, l’ex casa del custode, i bellissimi
giardini storici e le aree verdi annesse al Castello, sede di
eventi, mostre, fiere e meta di percorsi guidati, la Cappella
del Vaglio e lo stabile adiacente (ex prisco-romani) in Via
Palazzo del Principe.
Quest’ultimo ospita oltre all’Osservatorio anche il Museo
all’aperto, curato dal circolo territoriale di Legambiente
“Mimmo Beneventano”, prevedendo inoltre la realizzazione
del “Percorso di vita” e di un “Laboratorio permanente per gli
scambi interculturali”.
Da sempre infatti Legambiente è attiva su questo fronte,
dando vita ad un serie di iniziative rivolte soprattutto alla
sensibilizzazione dei più giovani alla salvaguardia e alla
tutela del territorio, come “I Percorsi di Legalità” o il progetto
“Pratica e diffondi la legalità”, nell’ottica dell’educazione e
della formazione alla cultura ambientale.

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Dall’associazione
Ambiente21 in musica La musica de
“I nostri gioielli”
Chi è convinto che la musica classica e l’opera lirica siano
qualcosa di noioso e incomprensibile, riservati a pochi
cultori e inaccessibile al grande pubblico, si sarebbe stupito
e ricreduto se avesse assistito al concerto per pianoforte del
maestro Salvatore Sangiovanni accompagnato dalla soprano
Raffaella Adduca, tenutosi giovedì 25 febbraio nella Sala
parrocchiale del Santuario di San Giuseppe Vesuviano.
I due artisti calabresi hanno regalato un’ora e mezza
di emozioni ad un pubblico eterogeneo ma per intero
affascinato dal viaggio fantastico nel mondo della lirica ad
incontrare personaggi che tutti hanno sentito nominare, ma
di cui pochi conoscono le vicende, da Gianni Schicchi alla
Norma, dalla principessa Turandot alle villanelle di Santa
Maria del Cedro. A condurre per mano i presenti è stata la
bravissima Raffaella Adduca, dotata di grande versatilità
artistica, che prima di ogni esecuzione ha raccontato la trama
dell’opera da cui era tratta l’aria e le storie dei personaggi, gli
amori, gli intrighi, le tragedie.
Lo spettatore scopre che Norma è una sacerdotessa figlia del
Capo dei Druidi nella Gallia occupata dai Romani e amante
segreta del proconsole Pollione, il quale però si innamora
della giovane novizia Adalgisa… Turandot è una principessa
cinese che per scoraggiare i suoi pretendenti chiedo a
ciascuno di risolvere tre enigmi pena la morte, finché non Ancora musica con Ambiente 21 e i suoi “incontri (in)
incontra il principe  Calaf di cui dopo innumerevoli vicende conciliabili” che si propongono di unire la tematica
si innamora. Il pianista Salvatore Sangiovanni, già vincitore ambientale a momenti ludici, come musica, teatro, cinema,
di numerosi premi, oltre ad accompagnare la straordinaria per mantenere alta l’attenzione sui problemi dell’ambiente
voce di Raffaella Adduca  ha dato prova del proprio talento in cui viviamo. E questa volta a salire sul palco sono stati
eseguendo brani di Bach, Chopin, van Beethoven oltre a gli studenti delle scuole medie “G.Baccelli” di Sarno,
proprie composizioni. “Ammendola-De Amicis” di San Giuseppe Vesuviano,
“D’Annunzio-Scotellaro” e “D.Beneventano” di Ottaviano,
Più d’uno spettatore, fino all’altra sera a digiuno di musica nonché gli allievi dei maestri S.Oliva e F.Izzo per dare vita
classica e di lirica deve aver pensato di essersi perso alla rassegna musicale “I Nostri Gioielli” tenutasi il 9 e il
qualcosa ignorando quel mondo sconosciuto e che forse se 10 giugno al Palazzo Mediceo di Ottaviano e organizzata
da bambino qualcuno lo avesse iniziato a quell’ascolto la sua oltre che con la collaborazione di tutte le suindicate scuole,
vita sarebbe stata più ricca. è proprio questa considerazione soprattutto dalla prof.ssa Teresa Gullacci. Alla presenza di un
che ha indotto l’associazione AMBIENTE 21, organizzatrice folta platea fatta soprattutto dalle famiglie dei protagonisti,
dell’evento, di estendere l’iniziativa alle scuole. Nella si sono susseguite esibizioni musicali con i più diversi
mattinata di giovedì i due artisti hanno suonato e cantato strumenti, dal pianoforte al sax, il flauto, il violino senza
per e con i bambini della scuola elementare del I° Circolo tralasciare il clarinetto. Bravi e spigliati i giovani si sono
Didattico di San Giuseppe Vesuviano regalando loro un cimentati in un vasto repertorio, proponendo anche l’inno
ricordo che li accompagnerà per tutta la vita e insegnando nazionale, particolarmente acclamato dal pubblico.
loro quasi per gioco precocemente l’importanza e la bellezza Sulle ali della musica si è messo in piedi uno spettacolo
della lirica e della musica classica. divertente ma anche benefico, fatto di solidarietà. Lo scopo
Salvatore Sangiovanni e Raffella Adduca, che hanno prestato principale dell’iniziativa è stato infatti sensibilizzare i giovani
gratuitamente la loro opera, hanno bissato l’evento musicale sul valore della vita, facendoli esprimere un’arte allegra
il 15 aprile, esibendosi questa volta nella sala Scuderie del e impegnativa, che non esaurisce la sua positività a chi la
Castello Mediceo di Ottaviano durante la serata dedicata a pratica ma anche a chi l’ascolta, per questo come premio ai
“Napoli fra Classica e Jezz”, dove l’Associazione ha portato partecipanti della manifestazione verrà concessa la possibilità
sul palco per la rassegna “Incontro Inconciliabili” prima una di esibirsi per un pubblico speciale, i bambini ospiti di
scaletta classica del repertorio napoletano e nella seconda strutture ospedaliere. I piccoli pazienti dei reparti di pediatria
parte musica jazz di alto profilo. delle strutture ospedaliere locali potranno così vivere un
momento di serenità con questi speciali musicisti, preziosi
Luigi Acquaviva come gioielli.