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c o
R om agn a o p e r a t i v a
DALLA PARTE DELLE COOPERATIVE

Direttore Responsabile: Emilio Gelosi Editore: Cooperdiem soc.coop. Stampa: Tipografico soc.coop. Santa Sofia (FC) iscr. ROC 4503 Aut.Trib. di Forl del 20/10/97 Anno 1 (XIX) n. 10/2015 - Reg.Stampa n.28/97 Poste Italiane spa - spedizione in a.p. D.L.353/03 (Conv. L.46/04) art.1
comma 1, DCB Forl - Tassa pagata La presente pubblicazione viene distribuita esclusivamente in abbonamento postale e i dati relativi a nominativi e indirizzi dei lettori sono stati inseriti nelle nostre liste di spedizione. Ciascun lettore, a norma dellart.7 D. Lgs. 196/2003, potr avere accesso ai
propri dati in ogni momento, laggiornamento la rettifica o la cancellazione oppure opporsi gratuitamente al loro utilizzo scrivendo a: Cooperdiem soc.coop., via Monteverdi 6/b, 47122 Forl. codice ISSN 1971-6842 Numero chiuso in redazione il 22 ottobre 2015

Editoriale

Il Falso Mito
dei Vantaggi
Fiscali
Cooperativi

L
e c ooperat ive
pagano pi tas-

Foto Sunset
se delle imprese

C voglia di
private? Il terzo
rapporto Euric-
se sulla coope-

MERITO
razione presentato in questi
giorni a Roma dallAlleanza
delle Cooperative Italiane fa
crollare il mito delle agevo-
lazioni fiscali. Tutto me-
rito del maggior peso degli
oneri sociali e delle imposte
sui redditi da lavoro. Secon-
do lo studio, infatti, nel 2013
la pressione fiscale in rela-
zione al valore della produ-
zione stata superiore per
le cooperative rispetto alle
societ per azioni: 7,7% per Il presidente della Regione Stefano Bonaccini e il ministro del Lavoro Giuliano Poletti,
le prime contro il 6,8% per
le seconde. ospiti dei giovani cooperatori di Legacoop Romagna, danno la loro ricetta per la ripresa:
Ma non solo. La crisi Servono assunzione di responsabilit e valorizzazione del merito. Come i lavoratori
costata alle cooperative 5,4
miliardi di euro di tasse in di Raviplast, che hanno deciso di salvare il loro posto di lavoro creando una cooperativa.
pi di quelli che avrebbero
versato se avessero mante- (Servizio e foto a pag. 2 ,3 e 4)
nuto la produzione al livello
del 2007. Nello stesso perio-
do le societ per azioni han-
no ridotto il loro contributo Levento Comunicazione Coop in rosa Allinterno
al fisco italiano di ben 15,7
miliardi. Stesso discorso per
loccupazione. I lavoratori
La Solidariet Una Giornata Ratatuia Zerocento protagonista a Expo pag. 8

delle cooperative negli anni Viene a Pranzo per Imparare e Princess Pi, Deco e Coop spiegano letichetta pag. 10
della crisi, tra il 2008 e il LAlmanacco ringrazia Steve McCurry pag. 11
2013, sono aumentati quasi
e Porta Mille da Giuseppe Belle Imprese CAIEC, sicurezza per gli artigiani pag. 12
del 7%, mentre quelli delle Persone Cederna al Femminile Settesere a cena con Cristiano Cavina pag. 13
imprese private sono calati
ato Stabilimento Tipograco
del 5%. a pag. 10 dei Comuni
a pag.6 a pag.8 e 9 Cooperative balneari, tappa a Bellaria pag. 14
PremiatoTipograco
Stabilimento Emilio Gelosi
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Premiato
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Notizie a margine
Rivoluzionari
in Salsa Russa
Quando non intento a
postare foto di gattini puffosi
o citazioni di autori celebri che
illuminano sul senso ultimo
della vita e dellamore, lutente
medio di Facebook commenta
entusiasticamente notizie mira-
bolanti su Putin e la Russia pu-
tiniana. Tipo:
arrivano i
russi in Siria
e lIsis si ar-
rende seduta
stante; Putin
caccia tutti
gli immigrati
illegali dalla
di Emanuele Chesi Russia; Putin
smaschera
il complotto delle scie chimiche
americane. La pi cliccata,
nelle sue numerose varianti,
la citazione di un presunto
discorso putiniano nel quale
il muscoloso leader dice in so-
stanza agli immigrati islamici:
accettate il nostro stile di vita
e rispettate la nostra religione
oppure tornatevene a casa, non
vogliamo minareti accanto alle
nostre cattedrali. Peccato che
Putin non si sia mai sognato di
declamare un simile discorso,
ovviamente perch Mosca pie-
na di immigrati di religione mu-
sulmana e soprattutto perch
il 10% dei cittadini russi sono
islamici (14,5 milioni secondo
il censimento del 2002). Recen-
temente lo stesso presidente
russo ha inaugurato a Mosca
una delle moschee pi grandi
al mondo. E la capitale russa
piena di luoghi di culto islamici
e minareti. Ma il mito delluomo
forte che difende la tradizione
cristiana e combatte gli integra-
listi prospera in rete (alimentato
anche da una macchina propa-
gandistica di Stato che arruola
blogger e troll anche in Italia). E
almeno paradossale che questo
mito, per una robusta corrente
dopinione conservatrice e
cattolica che si ritrova sul web,
venga incarnato da un ex ateo
comunista cresciuto nel Kgb.
Archivio CAC
DIBATTITO I lavori sono stati introdotti dal responsabile di Generazioni Rudy Gatta. Sopra il tavolo di confronto con le cooperative sociali e i parlamentari.
2 10/2015
GIOVANI COOPERATORI  Lincontro del 2 ottobre al Teatro Socjale con il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti
PREMIAMO
CHI SI PRENDE
UN RISCHIO
E
conomia, lavo-
ro, giovani:
stato un incon-
tro a tutto cam-
po quello con
il Ministro del
Lavoro Giuliano Poletti,
ospite venerd 2 ottobre del
convegno Dove comincia il
futuro, organizzato dal net-
work dei giovani cooperatori
Generazioni e da Legacoop
Romagna.
Abbiamo scelto questo
palco ricco di storia della
cooperazione perch i luo-
ghi sono importanti e noi da
qui vogliamo fare ripartire
il dialogo tra i giovani e le
istituzioni, aveva detto in
apertura il responsabile dei
giovani cooperatori roma-
gnoli, Rudy Gatta, intro-
ducendo la presidente di
Legacoop Romagna, Ruenza
Santandrea, e il portavoce di
Generazioni Luca Stanzani.
Siamo partiti dal concet-
to ha detto Poletti duran-
te il dibattito moderato dal
giornalista di Teleromagna
Ludovico Luongo che la
relazione col lavoro non pu
pi essere costruita con lo-
rologio, ma con il risultato.
Per questo la parola chiave
ora di far vincere il merito
e smettere di intralciare chi
bravo e ha successo. questa
la sfida della responsabilit
che ognuno deve assumersi
anche nelle cooperative
della riforma del lavoro
attivazione: noi aiutiamo
la responsabilit individua-
le, non la sostituiamo. E in
Italia ora di premiare il
merito e abbandonare certi
atteggiamenti per cui chi ha
successo, magari dopo es-
sersi preso qualche rischio,
viene guardato con sospet-
to.
Noi accettiamo la sfida
della responsabilit indivi-
duale ha commentato il
portavoce di Generazioni,
Luca Stanzani ma oc-
corre che anche la Pubblica
Amministrazione si sforzi di
premiare di pi il merito e
che lo Stato scommetta sui
giovani. In questo Paese esi-
ste ancora un forte problema
di ricambio generazionale.
La presidente di Legaco-
op Romagna, Ruenza San-
tandrea, ha insistito sulla
necessit di creare maggiori
opportunit per loccupazio-
ne, sottolineando il lavoro
che il movimento cooperati-
vo sta svolgendo a supporto
delle start-up di giovani e
dei workers buyout, ovvero
le aziende in crisi che ven-
gono rilevate da cooperative
di ex-dipendenti. Per com-
petere sul mercato ha det-
to le nostre aziende asso-
ciate stanno lavorando con
convinzione sulle sinergie
e sullintegrazione in rete.
Ma occorrerebbero incentivi
specifici per chi sceglie que-
sta strada.
I n f i ne u na pr ome s sa:
Questo Governo toglier le potrebbe avere su tutto
tasse sulla casa perch serve il comparto del welfare.
per ridare fiducia ai cittadi-
ni. Le costruzioni sono crol-
late, bisogna che gli italiani
tornino a investire, e senza
fiducia leconomia non pu
ripartire, ha concluso Po-
letti. (E.G.)
Coop sociali
Prima dellincontro al Te-
atro Socjale il ministro ha
incontrato una delegazione
delle principali cooperative
sociali romagnole, che
hanno ritenuto importante
esprimergli la loro pre-
occupazione rispetto alla
riforma sullIVA del settore
e allimpatto che questa
Allincontro hanno preso
parte anche i parlamentari
Marco Di Maio e Andrea
Pagani, il Sindaco di Ra-
venna Fabrizio Matteucci e
lassessore ai Lavori Pub-
blici Enrico Liverani, oltre
ai responsabili
di Legacoop
Romagna.
Lallarme tra
le cooperative
sociali scattato
dopo che il Go-
verno, sollecitato
dallEuropa,
ha annunciato
lintenzione di
abolire lIVA al
4% per le pre-
stazioni socio-
sanitarie ed
educative, trasformandola
in un regime di esenzione.
In tal modo le imprese pi
strutturate, che in questi
anni hanno fatto investi-
menti, avranno un incre-
mento di costi che viene
stimato intorno al 3% del
fatturato.
Legacoopsociali e Alleanza
Cooperativa hanno propo-
sto al Governo di alzare
la tassa per le coopera-
tive sociali di un punto
percentuale, ma il Ministro
Padoan si opposto a
questa soluzione. La mar-
ginalit netta media del
settore pari allo 0,63%:
non ci sono le risorse per
assorbire tali incrementi di
costi in un settore che ha
gi subito numerosi tagli
da parte dei committenti,
hanno ribadito le coope-
rative.

LE PROPOSTE Intervista al presidente del Gruppo Ormeggiatori del Porto, che ha accompagnato Poletti in visita
A Confronto con gli Ormeggiatori:
Il Porto Ritorni a Essere Centrale
Samaritani: Il binomio tra Gruppo e Cooperativa tutela al meglio le esigenze della funzione pubblica,
favorendo una cultura condivisa in grado di coniugare efficienza, economia e solidariet
L
inc ont ro col
ministro del
L avor o Giu-
liano Poletti,
oltre che loc-
casione per
presentare il Gruppo Or-
meggiatori, servito anche
come confronto su come sta
cambiando la disciplina del
lavoro in ambito portuale.
Ne parliamo con il presiden-
te Mauro Samaritani.
Che importanza ha questo
tema per voi?
fondamentale. Il pro-
cesso di revisione della di-
sciplina in materia portuale
inserisce i porti nellambito
della catena logistica, con
il rischio, evidenziato dal-
la Commissione Trasporti
della Camera, di una possi-
bile perdita della centralit
dei porti rispetto alla nor-
mativa sulla disciplina del
lavoro e sui regimi autoriz-
zativi per operare in porto.
Che attualmente trova il suo
fondamento nella specificit
dellambiente portuale, che,
in coerenza con gli indiriz-
zi della politica perseguita
a livello europeo, rivolge
particolare attenzione alle
esigenze di sicurezza e di
formazione professionale dei
lavoratori.
Qual il rischio che teme?
Che nel caso in cui tale
specificit non fosse pi ri-
Ottobre
conosciuta e salvaguardata,
si rischierebbe di pregiudi-
care le condizioni di lavoro
nei porti e, conseguente-
mente, la loro operativit.
questo un aspetto che siamo
certi sar tenuto nella debita
considerazione dal ministro
Poletti, nelleventualit in
cui la riforma portuale do-
vesse riguardare anche la
normativa sul lavoro.
Nel suo intervento ha te-
nuto a spiegare al ministro
limportanza cruciale del la-
voro degli Ormeggiatori per il
Porto di Ravenna.
Era fondamentale per me
fare comprendere quale sia
IN MARE Poletti ha visitato lo scalo su una nave del Gruppo Ormeggiatori.
limpatto del nostro lavoro
nella salvaguardia della si-
curezza delle acque portuali
e degli specchi acquei adia-
centi al porto.
G a r a ntendo u n s er v i-
zio adeguato alle esigenze
dellutenza portuale. E che
la nostra funzione, svolta a
tutela del bene comune, ri-
chiede la nostra presenza in
porto 24 ore su 24 per 365
giorni allanno con turni
particolarmente pesanti vi-
ste le caratteristiche del ser-
vizio, che faticoso anche
sul piano fisico.
E come ogni lavoro usu-
rante, ha bisogno di tempi di
uscita anticipati rispetto a
mansioni meno logoranti.
Infatti. il motivo che
ci ha spinto a costituire, in
occasione dellultimo rin-
novo contrattuale, insieme
alle organizzazioni sinda-
c a li un Fondo bilatera le
per laccompagno allesodo,
che ci consentir di cessare
lattivit lavorativa almeno
al raggiungimento del ses-
santaduesimo anno di et.
Saremo in grado di garanti-
re un assegno straordinario
di sostegno al reddito fino
a quando non vengono rag-
giunti i requisiti per laccesso
alla pensione. Fondo, la cui
contribuzione totalmente a
carico della categoria e degli
utenti del servizio, che han-
no condiviso lopportunit
della sua costituzione.
Via L. Galvani 17/B - 47122 Forli (FC) Tel. : 0543.776211 Fax 0543.721140 info@conscoop.it
Quanto influisce la scelta
della forma societaria coope-
rativa nella capacit degli or-
meggiatori di garantire unal-
ta qualit del servizio?
Il binomio Gruppo-Coo-
perativa, tutela al meglio le
esigenze portuali, incorpo-
ra nei relativi statuti e rego-
lamenti gli specifici istituti
che tutelano le esigenze della
funzione pubblica, favoren-
do una cultura condivisa in
grado di coniugare efficien-
za, economia e solidariet.
una forma societaria che, at-
traverso la mutualit, la par-
tecipazione, la possibilit di
rappresentanza, in grado di
difendere la qualit e dignit
del lavoro e della vita attri-
buendo un ruolo centrale a
chi nei Gruppi lavora.
Paolo Pingani
La Mia Economia
LEditoria Spera,
La Carta Soffre
Accelerata per la riforma
delleditoria? Stando agli ultimi
atti pare proprio di si. A inizio
ottobre laula della Camera ha
bocciato la proposta dei 5Stelle di
eliminare i contributi alleditoria.
Una soluzione
che avrebbe pe-
nalizzato circa
duecento testate
locali (fra quoti-
diani e periodici
no profit) e non
avrebbe toccato
i grandi giornali di Davide Buratti
che, quindi,
sarebbero diventati quasi mono-
polisti. Alla faccia della pluralit
dellinformazione. Nello stesso
tempo il Pd (con la supervisione
del governo) ha presentato la
proposta di riforma delleditoria.
Un cambiamento, con regole
certe, serie e stringenti che gli
editori no profit e le cooperative
(quelle vere) chiedono da tempo.
Anche se ci sarebbero alcuni
aspetti da rivedere, la riforma
va nella direzione giusta. Premia
loccupazione e lega la contribu-
zione pubblica alle copie effet-
tivamente vendute. Per serve
fare in fretta e dare certezze
sugli arretrati per evitare che il
settore sia messo in ginocchio e la
riforma si rivolga a pochi intimi.
Se tutto andr in port stia-
mo parlando di circa cinquanta
milioni allanno. Ma per lo Stato,
di fatto, non ci sar esborso.
una sorta di anticipazione. Quei
soldi di cui stiamo parlando nel
giro di un anno torneranno nelle
casse statali attraverso ogni tipo
di tassa (Iva compresa) che, al-
trimenti, non sarebbe incassata.
Senza considerare che questa
forma di acconto permetter a
circa duemila persone (giornali-
sti e poligrafici) di non perdere il
posto di lavoro avendo, quindi,
pi soldi in tasca che sarebbero
utili per contribuire alla crescita
dei consumi. Ci sarebbe poi da
considerare il mancato incasso
dellindotto. Non un caso se
Assocarta chiede unapprova-
zione urgente della riforma. Del
resto i numeri sono pesanti.
Lindustria della carta italia-
na subisce il riflesso della crisi
delleditoria e della pubblicit.
Secondo i dati diffusi da Asso-
carta al Miac di Lucca, la mo-
stra internazionale del settore
cartario, nei primi otto mesi del
2015 si registra un calo del 3,4%
nel comparto carta per grafici.
3
 Romagna Mia A TU PER TU  Stefano Bonaccini stato ospite dellincontro di Legacoop Romagna e Generazioni alla Raviplast

POSSIAMO
Tutti i Numeri
della Crescita
La crescita dellEmilia-Romagna
c: il Pil nella nostra regione nel
2015 crescer dell1,1% e, allo stesso
tempo, il tasso di disoccupazione

TRAINARE
complessivo caler dello 0,5%. Si
tratta di valori positivi pi favo-
revoli rispetto a quelli nazionali.
Se si confronta il primo semestre
2015 con lanalogo periodo dellanno
scorso si rileva
che, a fronte di
una sostanziale

LA RIPRESA
stabilit delle forze
di lavoro, loccupa-
zione cresciuta
di 6mila unit e la
di Manuel Poletti disoccupazione
nel contempo ca-
lata della stessa entit. Per il terzo
anno consecutivo loccupazione in
Romagna cresciuta nel primo se-
mestre. I disoccupati, che nel primo

semestre 2014 erano aumentati, si
riducono e sono inferiori anche al
dato dei primi sei mesi del 2013.
Il contesto positivo in parti-
colare confermato dallindustria
manifatturiera che traina la crescita
occupazionale (+29mila unit),
che torna cos su valori precedenti
allavvio della crisi del 2008.
In particolare migliora la qualit
del lavoro in provincia di Ravenna,
per tipologia di contratto e quantit
di nuove assunzioni. Dai dati delle
comunicazioni relative ai rapporti di
lavoro (assunzioni, trasformazioni,
cessazioni) trasmesse obbligato-
riamente dai datori di lavoro ai
Centri per limpiego della Provincia
di Ravenna, nel primo semestre
2015, emerge un incremento del
59,6% delle assunzioni a tempo
indeterminato rispetto a quelle dello
scorso anno. Infatti le assunzioni
a tempo indeterminato effettuate
nel periodo considerato sono 5.477
mentre nel 2014 sono state 3.432.
Lincremento dei nuovi contratti a
tempo indeterminato (considerando
anche le trasformazioni da tempo
determinato ad indeterminato)
corrisponde a 2.310 contratti stabili
in pi rispetto lo scorso anno. Si
tratta di un dato comunque positivo
certamente indotto dalle misure
introdotte dal governo che hanno
sortito leffetto sperato e forse in
parte anche al crescere di un clima
di fiducia degli operatori economici.
Ci che ha contraddistinto il
mercato del lavoro romagnolo
anche in questi anni difficili la
forte partecipazione al mercato
stesso, segnale questo di una at-
trattivit del territorio anche da
parte di persone provenienti da altre
regioni oltre che dallestero, cosa
che produce effetti anche sullas-
sorbimento della forza lavoro.
S
tiamo tornando
a unItalia col se-
gno pi e lEmi-
lia-Romagna pu
fare da locomoti-
va, grazie ai suoi
53 miliardi di export e ai marchi cono-
sciuti in tutto il mondo. Il movimento
cooperativo pu dare una grossa mano
alla ripresa, ma deve vincere la sfida
allinnovazione. Cos il presidente del-
la Regione Stefano Bonaccini, ospite di
Legacoop Romagna e di Generazioni
venerd 16 ottobre alla Raviplast di Ra-
venna, uno degli esempi meglio riusciti
di Workers buyout.
I soci mi hanno detto che rifarebbe-
ro la cooperativa, questo significa che il
modello funziona, ha detto Bonacci-
ni. ricordando limpegno della Regione
per finanziare le start-up.
STABILIMENTO Bonaccini ha visitato gli impianti insieme al presidente di Raviplast.
LEmilia-Romagna e le cooperative
possono essere fondamentali, purch
proseguano nel cambiamento. Vedo
bene il progettone del porto, difficile che
la E55 si possa realizzare
Raviplast uno dei motivi per cui
ho firmato volentieri per la campagna
Stop False Cooperative, ha ricordato
Bonaccini, che ha anche mostrato ap-
prezzamento per laggregazione avve-
nuta tra le grandi cooperative del con-
sumo con Alleanza Coop 3.0. Anche
il mondo istituzionale ha aggiunto
Bonaccini non pu rimanere lo stes-
so. La Regione spinger per favorire le
fusioni tra i Comuni, perch i campani-
li da solo non bastano pi per garantire
ai cittadini il livello di servizi e di inve-
stimenti di cui hanno bisogno.
Incalzato sulle infrastrutture, Bo-
naccini ha ammesso che il porto di
Ravenna il porto dellEmilia-Roma-
gna, per cui il cosiddetto progettone,
con labbassamento dei fondali, da
considerare prioritario e si far.
Il presidente della Regione ha invece
invitato tutti ad essere realistici sulle
possibilit di finanziamento della E55.
Se ne parla da anni, ma dobbiamo
constatare che i fondi non ci sono. Me-
glio pensare a questo punto a soluzio-
ni alternative che vadano verso una
migliore viabilit per i cittadini, come
una strada a due corsie tra Ravenna
e Ferrara Mare. Infine alcune consi-
derazioni sul turismo. I numeri della
Romagna questanno sono eccezionali.
Con la nuova legge sul turismo, che
approveremo in pochi mesi, saremo in
grado di promuoverci ancora meglio in
Europa perch gli stranieri sono ritor-
nati in massa.
Il prossimo appuntamento di Dove
comincia il futuro con i protagonisti
delle istituzioni sar a novembre, ospi-
te il ministro dellAgricoltura Maurizio
Martina. Per informazioni, tel. 0544
509512.
Emilio Gelosi
Luogo simbolo
Lincontro con Bonaccini
avvenuto in un luogo
simbolo della cooperazione:
lo stabilimento di Raviplast,
la cooperativa costituita due
anni fa dai lavoratori della
ex Pansac sulle ceneri della
crisi aziendale, con i dipen-
denti che hanno deciso di
investire sul proprio futuro
rilevando lattivit. Lope-
razione prosegue secondo
i piani, pur con le dovute
cautele: il bilancio ha gi
superato i 5 milioni di euro,
raggiungendo un utile, e
una trentina di persone in
questo modo hanno salva-
guardato la loro occupazio-
ne. Il presidente di Raviplast
Alessandro Micelli ha ri-
cordato che si tratta di un
progetto unitario, sostenuto
dalle centrali che ci hanno
accompagnato in tutti i
delicati momenti iniziali,
dal business plan fino alla
ricerca dei finanziamenti.
Uno dei concetti cardine
che vogliamo esprimere con
questo ciclo di appuntamen-
ti ha detto Rudy Gatta,
portavoce di Generazioni
Romagna che essere
soci di una cooperativa
presuppone unassunzione
di responsabilit. La nascita
di Raviplast rappresenta

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4 10/2015
 PROTAGONISTI  Maurizio Bondi il nuovo presidente di Cofari - Cooperativa Facchini Riuniti di Ravenna
Archivio Cofari
u n
m o -
mento
d i f -
ficile
p e r
il settore del facchinaggio:
esiste una concorrenza forte
che pratica tariffe inferiori a
quella stabilita in sede pro-
vinciale, che pari a 18,72
allora, e per noi difficile
rispondere. Non siamo in
grado di farlo perch siamo
una cooperativa che rispetta
le regole. Maurizio Bon-
di, da pochi mesi nuovo pre-
sidente di Cofari Coopera-
tiva Facchini Riuniti di Ra-
venna cos riassume le dif-
ficolt che sta affrontando la
sua impresa, che hanno alla
base la nascita e la diffusio-
ne delle cosiddette coope-
rative spurie, una questione
sulla quale Legacoop Roma-
gna impegnata in una bat-
taglia di sensibilizzazione,
con una raccolta di firme
iniziata a maggio. In Cofari
dal 1983, Bondi ha inizia-
to a operare nel settore del
facchinaggio nel 1977, subito
dopo il diploma; nel 1983 la
cooperativa di cui era socio,
la Cfr, si fusa con Cofari,
per la quale, prima di diven-
tare presidente, ha ricoperto
il ruolo di vicepresidente e si
occupato dellufficio avvia-
mento e del personale.
Le cooperartive spurie con-
tinuano a essere una spina
nel fianco per la Cofari e le
altre aziende del settore.
Quali risposte vi aspettate
dagli organismi di controllo?
Sarebbe opportuno che
venissero effettuati control-
li pi approfonditi e magari
anche pi frequenti sul ver-
samento dei contributi, sul-
la composizione della busta
paga, sulla definizione del
monte ore che ogni lavora-
tore chiamato a rispettare,
sulla presenza di attivit di
formazione, sulle modalit
di pagamento, compresi gli
straordinari per le trasferte,
PENALIZZATO
CHI RISPETTA
LE REGOLE?
a cura di Paolo Pingani
Ottobre
e sulla sicurezza sul lavoro.
Sono tutti obblighi che Co-
fari rispetta e che, per pote-
re operare allinterno della
legge, non le permettono di
applicare tariffe identiche a
quelle offerte dalle coopera-
tive spurie.
Parliamo un po di Cofari,
la cooperativa di cui stato
eletto presidente a giugno.
La cooperativa si trova a
gestire una fase delicata: ne-
gli ultimi 5-6 anni il fattu-
rato calato del 25-30 per
cento, stabilizzandosi sui
10 milioni di euro. un fe-
nomeno dovuto anche alla
perdita di appalti importanti
per le ragioni che spiegavo
sopra. E anche il numero di
soci e dipendenti si ridotto:
ora i primi sono 243 men-
tre i dipendenti sono 4. Per
fronteggiare al meglio la cri-
si tre anni fa stato deciso
di procedere a un aumento
di capitale sociale pari a cin-
quemila euro per ogni so-
cio. Laumento della liquidit
delle cooperativa stato in
pratica una scelta obbligata
a causa dei tempi di paga-
mento dei nostri committen-
ti, che si stanno allungando
sempre di pi, anche fino a
quattro/cinque mesi: questa
situazione ci costringe a fare
ricorso al credito per potere
garantire le buste paga ogni
mese e a essere coperti dal
capitale sociale.
Cofari sta quindi subendo
la crisi che ha colpito i set-
tori ai quali offre i propri ser-
vizi?
Infatti, pensiamo solo al
settore dei traslochi, che co-
munque riguarda una per-
centuale minore dellattivit
della cooperativa, direi non
pi del 10 per cento. In que-
sto momento sta subendo di
riflesso la crisi ormai strut-
turale delle costruzioni e del
mercato immobiliare.
Nonostante tutto le false
cooperative continuano a
prosperare applicando tariffe
impossibili da rispettare per
chi applica contratti di lavoro
e norme sulla sicurezza.
Basterebbero controlli pi
frequenti su contributi e buste
paga, ma nessuno li fa
Qual invece lambito in seconda delle navi che stan-
cui Cofari produce maggiore
fatturato?
L avor ia mo soprat t ut to
nella zona del Porto di Ra-
venna, garantendo servizi
alle imprese terminaliste:
mi riferisco al facchinaggio
post-portuale, cio con per-
sonale palista, carrellista e
carropontista. Sono compe-
tenze sempre pi specialisti-
che che richiedono un lavoro
accurato di formazione: in
ambito portuale ormai non
si richiede pi a un opera-
tore di possedere una sola
competenza. Le cooperative
di facchinaggio che vogliono
fare le cose per bene debbo-
no avere personale flessibile
e in grado di svolgere attivi-
t diverse a seconda delle-
sigenza del committente:
pu quindi essere impiegato
alluso del carrello, della pa-
la o del carroponte ecc.
Avete deciso una strate-
gia per riconquistare fette di
mercato?
Stiamo cercando di in-
vertire la tendenza perch
il fatturato ricominci a cre-
scere. Per fare questo per
abbiamo bisogno che il porto
di Ravenna si sviluppi. Per
capirci, il terminalisti por-
tuali ci richiedono flessibi-
lit e le richieste possono
passare da pochi operatori
a richiederne anche venti a
no sbarcando, ma questa
non una situazione stabile
e noi subiamo gli alti e bas-
si di questa attivit portua-
le. Per questo seguiamo con
attenzione le vicende dello
scalo marittimo: a comincia-
re dallapprofondimento dei
fondali che ora sono insuffi-
cienti per fare entrare navi
di grandi dimensioni, le pi
interessanti dal punto di vi-
sta delloperativit termina-
listica e di una cooperativa
come Cofari.
E le altre attivit collegate
al porto?
Il settore dei cereali
quello pi stabile, ma il no-
stro personale opera anche
nei materiali ferrosi, nei
legnami, nei fertilizzanti e
nei mangimi, anche gesten-
do magazzinaggio per conto
terzi.
Il futuro cosa pu riservare
per Cofari?
Per continuare a essere
competitivi come siamo ora
vorremmo sviluppare la se-
zione traslochi e allargarci
territorialmente. E intanto
abbiamo iniziato a collabo-
rare con altre realt locali
che hanno magazzini di logi-
stica. Un altro elemento del-
la nostra strategia cercare
di recuperare attivit che ci
vedevano attivi in passato
ma che poi abbiamo perso.
La linea mobile
LAppuntamento
Dentro lIphone
Qualche cooperatore ricor-
der il progetto Salastampa.
info, lanciato da Tribucoop (al-
lora si chiamava Sapim) verso
la met della
prima decade
del nuovo
millennio. Era
unagenda
condivisa ante
litteram, in
cui gli uffici di Stefano Tacconi
stampa del
territorio inserivano i loro
appuntamenti e i loro eventi,
evitare fastidiose sovrapposi-
zioni di orari. Sono passati ap-
pena dieci anni, ma sembrano
cento, perch allepoca le agen-
de di carta la facevano ancora
da padrone. Salastampa era
uniniziativa che precorreva i
tempi, e infatti dopo un inizio
incoraggiante venne gradual-
mente abbandonata. Motivi?
Principalmente uno: abban-
donare la comodit di vecchie
abitudini. Poi sono arrivati gli
smartphone di massa. Oggi
persino le massaie tengono la
propria agenda sul cloud e la
condividono con il marito e la
colf. Nelle aziende, specie quel-
le che hanno una forza lavoro
disseminata sul territorio, i
vantaggi di una soluzione de-
dicata al lavoro collaborativo
sono enormi, molto superiori
ai costi davvero modesti, se
non addirittura nulli. Occor-
re fissare una riunione? Si
guarda allagenda dei colleghi
senza disturbarli inutilmente
al telefono o di persona. Serve
sapere se lauto aziendale o
una sala riunioni sono libe-
re? sufficiente un clic.
Eppure sono ancora tantis-
simi quelli che preferiscono
affidarsi al classico libricino
settimanale. Non tanto una
questione di analfabetismo
informatico, che pure va mes-
so in conto. Senza decisioni
chiare da parte dei vertici
sempre labitudine a vincere,
rispetto alla produttivit.
5
 SCUOLA DI COMUNICAZIONE  Il popolare attore stato docente per un giorno al corso organizzato da Legacoop Romagna
UNA STORIA
COOPERATIVA
CI EMOZIONA
O
g nuno d i
noi ha una
stor ia da
raccontare
che diven-
ta tanto
pi credibile quanto pi la
storia riesce a comunicare
di noi che la raccontiamo.
cos che funziona: chiunque
sensibile alle emozioni, le
uniche cose veramente qua-
lificanti della vita di ognu-
no di noi. Tutti, per questo
motivo, siamo interessati
allimpatto che le emozioni
hanno nella vita di ciascu-
no. Quindi se la storia che
comunichiamo contiene un
po di noi e del nostro vissu-
to, tanto pi riusciremo ad
essere interessanti e a farci
capire e il nostro messaggio
potr essere colto.
Come faccio a saperlo? Ho
avuto la fortuna di essere
discepolo per un giorno del
bravo e famoso attore Giu-
seppe Cederna. Indicarlo
come attore in realt ri-
duttivo, dal momento che il
6 10/2015
grande interprete del film
premio Oscar del 1990 Me-
diterraneo, anche scrit-
tore, alpinista, viaggiatore
ed ov viamente docente (o
meglio dire mentore di tutti
noi), almeno per un giorno.
Il seminario con lartista si
tenuto lo scorso 23 settem-
bre nel Palazzo del Monte di
Piet, sede della Fondazio-
ne della Cassa dei Risparmi
di Forl, ed stato possibile
grazie a Legacoop Romagna
che lo ha voluto come inse-
gnate allinterno della pro-
pria Scuola Comunicazione.
Passare una giornata con
Giuseppe stato piacevo-
lissimo, proprio una bel-
Foto Fabio Blaco
PREMIO OSCAR Giuseppe Cederna, al centro, con alcuni dei partecipanti alla scuola di
comunicazione di Legacoop Romagna. Sotto, nella locandina di Mediterraneo, vinci-
tore del premio Oscar come miglior film straniero nel 1992.
La lezione di chi ha recitato in un film culto ve assumere, cos deve fare
chiunque per riuscire ad es-
come Mediterraneo raccontata da uno dei suoi sere credibile e per far rag-
giungere agli altri loggetto
studenti: per fare arrivare il tuo messaggio del nostro comunicare.
Per farcelo capire Giu-
devi sapere trasmettere le tue emozioni. seppe si avvalso del con-
tributo di numerosi poeti e
Proprio come quando si recita una bella poesia scrittori, sicch le storie di
grandi letterati come Unga-
retti, Gadda, Trilussa e di
la persona, con un bel tra- e del fascino e delle irrepe- laboratorio esperienziale su storici come Romiz sono di-
scorso e con tanto vissuto tibilit di quel film che ha come e perch si racconta ventati la palestra per capire
alle spalle che lo rendono segnato una generazione. una storia. come si racconta una storia
affascinante e magnetico. Lattore romano ha fatto tap- Una stor ia, qua lunque e come ci si appassiona ad
stato bello anche ascoltare pa a Forl in occasione del storia valga la pena per noi essa.Per potere comunicare
i mille aneddoti della sua suo spettacolo teatrale inse- di essere raccontata, deve con gli altri importante sa-
vita nel cinema, ripercorsi rito nel programma di even- anzitutto essere vissuta. Ci persi concentrare, mettersi
con ironia anche allinterno ti della Settimana del Buon dobbiamo tuffare dentro il a proprio agio e cercare le-
del suo libro Piano ameri- Vivere. racconto, lo dobbiamo sen- quilibrio e larmonia con noi
cano. Di quando ad esem- proprio dal tema dello tire nostro per poterlo rac- stessi.
pio Nicole Kidman sul set spettacolo, ovvero linferno, contare. Solo conoscendo la Per raccontare bene una
di Nine lo scambi per un le angosce e i dolori dei ra- storia che vogliamo raccon- storia, insomma, neces-
inserviente. O di quando ci gazzi ventenni che fecero la tare e solo appassionandoci sario saperla interpretare.
ha confessato della soddisfa- grande guerra che la lezione ad essa, riusciamo ad essere Propr io come quando si
zione un po traditrice che il ha preso lo spunto. stato credibili nel raccontarla. recita una bella poesia: di-
suo ego prova nel momento da questo tema drammati- Proprio come fa un attore ventano importantissime la
in cui viene riconosciuto per co e pieno di emozioni, dalle che studia, conosce, impara pause, i toni ed i timbri di
strada dalla gente comune. angosce e dal dolore di nu- e un po modifica se stesso voce affinch chi la ascolta
E soprattutto di quando ci merosi giovani che Giusep- per essere credibile nella re- la possa cogliere appieno.
ha parlato di Mediterraneo pe ha deciso di proporre un citazione del ruolo che de- Christian Contini
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Ottobre 7
 Terra Meticcia PRINCESS PI  La cooperativa tutta al femminile da 35 anni produce camicieria di alto livello per conto terzi

LARTE SARTORIALE
Italiani
Si Diventa
Il bicchiere mezzo pieno o mezzo

IL NOSTRO LAVORO
vuoto? La nuova legge sulla citta-
dinanza per i figli di stranieri nati
in Italia una perfetta rappresen-
tazione plastica di questo abusato
ma efficace modo di dire. Questo
un fatto un
paese in cui a Nel 1980 rilevammo come cooperativa la ditta, oggi siamo padrone del nostro destino
oggi vige solo lo
jus sanguinis,

L
ovvero un diritto
di cittadinanza ar te sar to-
alla nascita dato r ia le r ichie -
esclusivamente de pazienza,
sulla discen- costanza, te-
di Federica Angelini denza da altri nacia, ma an-
cittadini italiani. che fantasia e
Per questo lapprovazione di uno creativit. Doti che le socie
jus soli (ossia una possibilit di di Princess Pi, cooperati-
diventare cittadini alla nascita va tutta al femminile che
sulla base del luogo in cui si viene produce abbigliamento per
al mondo), per quanto temperato, conto terzi a Savignano sul
rappresenta senza ombra di dubbio Rubicone, ben conoscono e
un passo avanti. Peccato che questo possiedono. Le stesse doti
passo avanti sia stato alla fine che ormai trentanni or so-
riservato ai nati in Italia figli di no, quando nessuno aveva
genitori stranieri in possesso per sentito parlare di workers
di un permesso di soggiorno Ue di economy, hanno permesso
lungo periodo, la vecchia carta di loro di uscire da una crisi
soggiorno, per capirci, un documen- aziendale e di salvare lavoro
to rilasciato solo a chi in possesso
e professionalit.
di una serie di requisiti tra cui un
Era il novembre 1980, rac-
reddito annuo minimo. Per questo
conta la vicepresidente Do-
non a tutti piaciuta la nuova
natella Migani, quando 24
legge, perch pure in un momento
giovani lavoratrici decisero SOCIE A distanza di 35 anni Princess Pi una cooperativa consolidata, occupa undici dipendenti di cui dieci socie.
in cui finalmente si metteva mano
allodiosa discriminazione subita con coraggio di costituire
da tutti i figli di stranieri che a oggi una cooperativa per conti-
fino alla maggiore et non possono nuare il lavoro della ditta di Princess Pi di iniziare po perch siamo in grado di grado di fornire il servizio siamo sempre rialzate e oggi
diventare italiani pur essendolo che fino ad allora le aveva la nuova avventura. Lam- garantire produzioni accu- di taglio, confezione, stiro e siamo un gruppo di sorelle.
a tutti gli effetti, si comunque occupate e che era finita in ministrazione comunale di rate e di qualit. Producia- controllo. Da diversi anni riusciamo ad
deciso di tracciare unaltra linea concordato preventivo. Na- Savignano ci sostenne, dan- mo capi di abbigliamento Qualit e competenza uni- avere un bilancio positivo ed
di discriminazione. Se tuo padre e sceva cos Princess Pi, doci una mano anche nei per conto terzi e grandi fir- te ai valori della cooperazio- un grande successo se pen-
tua madre sono in possesso di un che poco prima del Natale traslochi, cos come Lega- me, in prevalenza camicie ne hanno permesso alla coo- siamo a quando siamo parti-
regolare permesso di soggiorno dello stesso anno inizi lat- coop ci aiut concretamente da donna in tessuti pregiati. perativa di superare anche i te. In questo periodo abbia-
semplice magari da anni e sempre tivit acquistando dal Tribu- nella costituzione e gestio- Il livello delle lavorazioni recenti anni di crisi economi- mo tanto lavoro, e il lavoro
rinnovato non potranno chiedere nale parte dei macchinari e ne della cooperativa. I mo- medio-fine e fine, e siamo in ca. Unendo le nostre forze ci cooperazione. (G.G.)
per te che nasci sul suolo italico la il pacchetto ordini. A distan- menti di difficolt sono stati
cittadinanza. Tu, rispetto al tuo za di 35 anni Princess Pi molti, ma abbiamo sempre
vicino di casa la cui mamma o il cui una cooperativa consolida- lottato. Allinizio, appena ZEROCENTO Lintervento di Arianna Marchi a Cascina Triulza
babbo hanno il permesso di lungo ta e affermata, fondata sulla costituite, abbiamo dovuto

Meno Servizi Sociali

periodo, dovrai aspettare di aver qualit, sulla professionalit riconquistare credibilit agli
almeno concluso le elementari. In- e lalto livello delle lavorazio- occhi dei fornitori: ci pena-
fatti per fortuna, insieme, allo jus ni. Naturalmente non stato lizzavano ancora i crediti
soli temperato stato introdotto

o Pi Innovazione?
sempre facile, sottolinea Mi- che questi vantavano dalla
anche lo jus culturae in base al qua-
gani. Al momento della co- precedente gestione. Cos ci
le potr ottenere la cittadinanza il
stituzione eravamo 24 socie, organizzavamo e andavamo
minore straniero, nato in Italia o
di cui alcune giovanissime, e direttamente noi, con le no-
entrato nel paese entro i dodici an-
per le lavoratrici minorenni stre auto, ad acquistare i tes-
ni, che abbia frequentato regolar-
mente in Italia uno o pi cicli scola-
diventarono soci i genitori, suti. Dopo avere cominciato Il tema di come finanziare il welfare portato a Expo
stici per almeno cinque anni, presso a cui subentrarono poi com- acquisendo il pacchetto di

I
istituti appartenenti al sistema piuti i 18 anni. La forma co- ordini della vecchia ditta ab-
nazionale di istruzione. Insomma, operativa era quella che si biamo iniziato a lavorare per n un contesto in cui allaumento del-
impossibile non parlare di un passo adattava meglio alle nostre conto terzi. la domanda di servizi alla persona
avanti. Il timore, giustificato, che esigenze, ognuna di noi era Oggi, fra pensionamenti, corrisponde una diminuzione della
non si tratti di un primo passo, ma padrona della ditta. matrimoni e trasferimenti, disponibilit di risorse pubbliche, la
dellunico passo che sar fatto per Int raprendenza, impe - Princess Pi occupa un- domanda da porsi : possono esserci
lungo tempo in questa direzione gno, fiducia e solidariet dici dipendenti, di cui die- strumenti innovativi e di finanzia-
e che il bicchiere rester mezzo sono stati la spinta che ha ci socie, dai 35 anni in su. mento che vadano a supportare lattuale gra-
pieno, ma anche mezzo vuoto. permesso alle giovani socie Abbiamo resistito nel tem- do di welfare?. Arianna Marchi, Presidente
della Cooperativa Sociale Zerocento di Faenza
ha aperto cos lundicesimo evento del proget-
Provincia di Forl Cesena to Il senso Ritrovato alla Cascina Triulza di fra tutti il Girotondo, nido part-time rivolto
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8 10/2015
 SOCIALI  Sta per compiere tre anni il sodalizio tutto in rosa che propone cucina biologica e biodinamica nel cuore della Perla Verde
CUCINA E CULTURA,
DENTRO LA SERRA
C RATATUIA
R
atatuia una
giovane coo-
perativa so-
ciale associa-
ta a Legacoop
Romagna,
nata il 15 dicembre del 2012.
Sono cinque i soci che han-
no dato vita a questo nuo-
vo progetto: Letizia Fabbri,
Dany Greggio, Nadia Farina,
Simona Ruzza e Maria Net-
ta Farina. La loro proposta
quella di una cucina bio-
logica e biodinamica: non
una tendenza culinaria, ma
uno stile di vita, per sentirsi
come a casa propria. La coo-
perativa ha sede nella Risto
Serra che si trova allinter-
no del parco Cicchetti. Nel
cuore di Riccione, in viale
Ceccarini alta, a pochi passi
dal comune e dallospeda-
le, lex vivaio Cicchetti pren-
de il nome dalla famiglia di
giardinieri paesaggisti che
lo hanno creato e che per
quattro generazioni lo han-
no condotto. LArboreto Cic-
chetti ora il luogo dove si
sperimenta concretamente
un nuovo modello economi-
co, come un distretto delle-
Archivio Legacoop | Archivio Ratatuia
Ottobre
conomia solidale, un polo
sociale in cui valorizzare le-
sperienza di alcune coopera-
tive sociali, insieme con un
fitto programma di educa-
zione ambientale e intercul-
turale, nonch di educazione
al consumo. La Risto Serra
gestita dalla cooperativa so-
ciale La Ratatuia aperta a
tutti, con una filosofia base
legata allo scambio: i locali
vengono, infatti, dati gratui-
tamente a chi ne fa richiesta,
per riunioni, eventi, ricor-
renze, senza pagamento di
una quota, con lunica con-
dizione di consumare una
merenda, una cena, un ape-
ritivo.
La Risto Serra aperta il
marted mattina dalle 8 fino
alle 15, con la colazione bio,
in concomitanza del merca-
tino dei produttori a km ze-
ro, e con il pranzo vegetaria-
no e non. Mercoled, gioved,
venerd e sabato aperto
dalle 8.45 alle 15 per la pau-
sa pranzo; gioved, venerd e
sabato aperto tutto il gior-
no con cena a partire dalle
19.30, anche da asporto con
contenitori da asporto bio-
Cinque socie con la passione
per la gastronomia hanno
dato vita a una cooperativa
che porta in tavola lo stile
di vita biologico e biodinamico
nel suggestivo spazio
dellex vivaio Cicchetti
degradabili ed ecofriendly.
Domenica colazione e pran-
zo fino alle 15, il pomeriggio
dedicato allincontro, alla
cultura e alla creativit.
Ratatuia e il Buon Vivere
Con Ratatuia arrivata
una ventata di cultura ga-
stronomica alla Settimana
del Buon vivere di Rimini.
Dalla Risto Serra del parco
Cicchetti di Riccione, dove
la cooperativa ha sede, ha
portato a Castel Sismondo
la propria proposta di cuci-
na biologica e biodinamica,
semplice e alla portata di tut-
ti. Durante gli eventi stato
aperto un punto ristoro nel
quale ha proposta la sua de-
liziosa cucina dolce e sala-
ta biologica: piadine allolio
di oliva con farina integrale,
torte salate, torta al Sangio-
vese, Sacher vegana (senza
lattici e derivati di animali).
La Settimana del Buon vive-
re in Romagna ha raggiunto
la settimana edizione, con
pi di duecento appuntamen-
ti dal 19 al 27 settembre tra
Forl, Cesena, Rimini e Ra-
venna per prendersi il tempo
di ragionare assieme sui te-
mi, il valore e la cultura del
Buon vivere.
Emer Sani
MATTATORE A lla Settimana del Buon Vivere
Una Sera con Max Paiella
del Ruggito del Coniglio
Dov luscita da tutto
quello che ci rende la vita
difficile? Dalla crisi Dalle
soluzioni per la crisi Lu-
scita dal tunnel lunghissimo
della politica... Dov luscita
dagli uffici del catasto, dalle
trattorie con tre forchette.
Come si esce dalle catti-
ve abitudini,
dallarroganza e
dallignoranza?.
Se lo chiede Max
Paiella, artista
poliedrico, musi-
cista, cantante,
comico, imitato-
re, nello spettacolo Dov
luscita?, portato in scena
a Rimini in occasione della
Settimana del Buon Vivere.
Il tempo di una foto ricordo
con le ragazze di Ratatuia
(sopra), che gestivano il pun-
to ristoro proprio di fronte
al palco, e poi partito un
gradevolissimo one man
show con la partecipazione
speciale del Maestro Attilio
Di Giovanni, brillante compo-
sitore con cui Paiella forma
un duo affiatatissimo nella
trasmissione di Radio 2 Il
Ruggito del coniglio, nella
band Blues Willies con il
comico Greg e in collabora-
zione con il grande Renzo
Arbore.
Dov luscita sono due ore
a ritmo serrato di parodie,
cover straordinarie e brani
che hanno fatto la storia
della canzone italiana at-
tualizzati in chiave comica.
Uno spettacolo divertente,
satirico, scanzonato ricco di
musica, dove Paiella mette
in scena Renzi che si tra-
muta rocambolescamente
in Berlusconi, Vendola che
diventa Jovanotti e poi si
tramuta in Battiato. Non
mancano gli storici perso-
naggi del Ruggito del Coni-
glio, come Vinicius
Du Marones il cantore
degli oggetti tristi e
Nikolaj Te Korkov viri-
lizzatore degli italiani
flosci. E nel finale, un
Paiella-Bubl intona
una calda e swingin
Romagna my.
Sono venuto in Romagna
ormai diverse volte, sia con
i miei spettacoli, sia perch
amo molto lappennino.
La Romagna per me la
piadina, il calore della gente
le orchestre di liscio, la
musica, racconta Paiella.
Musica che il leit motiv
dello spettacolo, come qual-
cosa che ci piace, ma che a
volte subiamo. Che abbiamo
dentro, anche senza saperlo.
Siamo circondati dalla
musica. A volte ascoltiamo
musica che crediamo ci
piaccia solo perch ce la
fanno sentire tante volte e
alla fine ci convinciamo che
buona, osserva il maestro
Di Giovanni. Con la musica
Paiella e Di Giovanni gioca-
no seriamente nello spetta-
colo. E giocano anche nella
nazionale jazzisti Siamo
entrambi terzini destri Ma
c spazio per tutti. (G.G.)
9
 BUON VIVERE  Le cooperative in prima fila tra gli organizzatori del pranzo solidale organizzato a favore della Caritas

AGGIUNGI MILLE POSTI

A TAVOLA, FANNO BENE
Il maltempo non ha rovinato la grande festa popolare destinata a sostenere le famiglie in crisi. Pi di 100 volontari hanno
contribuito alla buona riuscita delliniziativa, senza confini ideologici e politici.

D
Convegno a Eataly
omenica 20 paura a chi ha deciso di par-
settembre tecipare al pranzo solidale in
2015, Parco favore della Caritas. Le nuvole
Deco e Coop Ur b a no d i incombono, ma non rovinano
Forl. Il col- la grande festa popolare. Tan-
Ti Spiegano po docchio tissime le famiglie e i bam-
impressionante: sono otto- bini, tra il pubblico anche il
LEtichetta cento quelli seduti a tavola, Sindaco di Forl Davide Drei,
ma possiamo tranquillamen- che nel suo intervento rimar-
te dire un migliaio includen- ca limportanza di trovarsi a
do i volontari e lo staff che si tavola per condividere scelte
affanna tra i tavoli. Qualche e fare comunit, e il parla-
ombrello colorato aperto qua mentare Marco Di Maio. Le
e l, ma il maltempo non fa cooperative sono in prima fi-
la, sia tra i commensali che
soprattutto tra gli organiz-
zatori di questo evento benefi-
co, posto proprio in apertura
della settima edizione della
Settimana del Buon Vivere.
Dieci euro a persona (i
bambini sotto i 6 anni non
pagano) per un incasso che
andato interamente in bene-
ficenza, portando una venta-
ta di sollievo alle iniziative in
favore di chi ha meno mez-
zi concentrate sul territorio
comunale. Tutto il cibo e i
mezzi utilizzati, infatti, sono
stati messi a disposizione da-
gli sponsor. I prodotti per il
pranzo sono stati forniti gra-
tuitamente, tra gli altri, da
Deco Industrie, Terremerse
e Conad Superstore Benga-
si. Per poter mettere a tavo-
la e servire il menu si sono
mobilitate Formula Servizi e
Formula Ambiente con i lo-
ro mezzi. In totale pi di 100
volontari hanno contribuito
alla buona riuscita dellinizia-
tiva prima che lacquazzone
atteso dalle previsioni meteo,
ma rimandato fino allultimo,
rimandasse tutti a casa poco
prima che venisse servito il
caff, un po bagnati, ma felici
per latmosfera di coesione e
solidariet che si era creata.
La mobilitazione ha coinvolto
tutti, dagli alpini alle associa-
zioni cattoliche, senza confini
ideologici e politici. I roma-
gnoli non si sono lasciati sfug-
gire loccasione di dimostrare,
ancora una volta, quanto la
solidariet sia un fattore im-
prescindibile del loro modo di

Fotoservizio Blaco
Alimenti: istruzioni per il consu- vivere, ha detto il direttore
mo stato il titolo del conve- generale di Formula Servizi,
gno curato da Deco Industrie Graziano Rinaldini, tra i
allinterno della Settimana principali promotori dellini-
del Buon Vivere, lo scorso ziativa. Il ricavato stato tut-
mercoled 23 settembre nella to destinato allemporio della
sala Artusi di Eataly a Forl. Solidariet della Caritas. Si
Al tavolo dei relatori Roberto tratta di un supermercato
Nanni, responsabile Strategia per le persone in difficolt,
Prodotti a marchio Coop, Rita inaugurato circa un anno fa
Rivola Responsabile Ricerca in via Lunga, nella prima pe-
& Sviluppo Deco Industrie ed riferia di Forl, dalle organiz-
Enza Gargiulo di Edo App. zazioni di volontariato della
Roberto Nanni ha sottolineato diocesi di Forl-Bertinoro. Vi
come sia importante informare si entra proprio come in un
correttamente il consumatore negozio, ma la spesa si fa con
attraverso una tabella nutrizio- una scheda punti fornita dai
nale completa. Per legge ha centri di ascolto, tramite cui
detto Rita Rivola entrer in le famiglie in stato di neces-
vigore lobbligo delle etichette sit possono acquistare una
nutrizionali entro il 2016, ma serie di prodotti alimentari e
gi da oltre quindici anni, Deco sgravarsi un poco dai bisogni
Industrie stata leader in que- pi immediati. (E.G.)
sto settore, anticipando i tempi. A TAVOLA PER LA SOLIDARIET Tra i partecipanti anche il Sindaco di Forl, Davide Drei (in basso a destra)
Ma la trasparenza e attenzione
per il consumatore non solo
legata alletichetta nutrizionale,
ma anche alle sinergie territo-
riali che privilegino la qualit.
Come la filiera alimentare del
biscotto tutto romagnolo, nata
in collaborazione con Terremer-
se per produrre biscotti che
utilizzano completamente le
risorse locali, dalle terre, alla
farina fino al biscotto completo.
Non solo, alla fine di agosto,
Deco Industrie ha presentato il
29 agosto allExpo di Milano la
nuova linea di piadine crostini
e biscotti che contribuiscono
alla riduzione dellaumento
della glicemia post prandiale.
Tutto nellottica di una strate-
gia di produzione che: garan-
tisca una sana alimentazione,
perch importante sapere
che cosa ci fa bene ha detto
Giorgio Dal Prato, AD di Deco
Industrie, ma fondamentale
anche capire i pro e i contro di
ci che mangiamo e questo
possibile grazie ad una corretta
informazione a favore del con-
sumatore.

10 10/2015
 RETE COMUNICAZIONE  Il presidente della coop LAlmanacco racconta come cambiato il suo lavoro
ECCO A COSA SERVE
UN FOTOGRAFO...
A partire dalla mostra di Steve McCurry unappassionata difesa del rispetto dei professionisti
L
a c ooperat iva
LA lmanacco
nat a qu i nd ic i
anni fa, quando
ancora il ruolo
dei professio -
nisti dellinformazione non
veniva messo in discussio-
ne in ogni momento. Rin-
graziando per questo spazio
che mi concesso da Lega-
coop Romagna allinterno
del viaggio nelle cooperative
della comunicazione, vorrei
approfittarne per chiarire in
quali condizioni sono chia-
mati ora a lavorare fotografi
e giornalisti che hanno fatto
la scelta di seguire le regole
e le normative, associandosi
in cooperativa.
Lo far partendo dallarri-
vo di Steve McCurry a Forl,
allinterno della Settimana
del Buon Vivere. Chi Steve
McCurry? Un fotografo, un
grande fotografo che grazie
ai suoi scatti ha fatto cono-
scere alle persone comuni
terribili realt. Gi, perch
quelli che contano di solito
le cose le sanno gi ma si gi-
rano dallaltra parte.
Poi come spesso accade
viene pubblicata una foto.
Una foto non mille parole.
Una foto, una foto realizza-
ta con una ref lex (non col
cellulare) e cambia tutto. S
perch a quel punto non ci
si pu pi nascondere, non
si pu pi far finta di nulla,
la verit stata scritta con la
luce e ora tutto il mondo sa.
S te ve Mc C u r r y n a s c e
a Philadelphia nel 1950 e
allet di 29 anni si trova in
India come collaboratore
free-lance per alcune riviste
americane, quando decide
di attraversare il confine del
Pakistan con lintento di fo-
tografare la guerra che si sta
combattendo in Afghanistan
e di cui ancora nessuno si
interessato. Indossando gli
abiti della gente del luogo e
Ottobre
privo di documenti riesce ad
essere il primo fotoreporter
occidentale a documentare
lAfghanistan poco prima
dellinvasione sovietica. Do-
po circa due settimane, con
i rullini cuciti addosso riesce
ad uscire indisturbato dal
paese. Le foto verranno pub-
blicate anche sul New York
Times ma solo sei mesi pi
tardi, con linvasione sovie-
tica dellAfghanistan il suo
reportage verr pubblicato
sulle riviste e i quotidiani di
tutto il mondo.
Per eccezionali meriti di
coraggio e intraprendenza
gli verr assegnato nel 1980
il Robert Capa Gold Medal.
Non si considera un foto-
reporter di guerra, ma docu-
menta con le sue Nikon sva-
riati conf litti in giro per il
mondo, Libano, Cambogia,
Filippine, Jugoslavia, Iraq.
A lui interessano le persone
e le storie scolpite nelle loro
facce.
Torna in Afghanistan di-
verse volte, ver r anche
arrestato e incatenato, nel
1984 in un campo profughi
incontra una ragazza con
gli occhi magnetici, meglio
conosciuta come la ragazza
afghana, le scatta alcune fo-
to ed una di queste finisce
sulla copertina del National
Geographic Magazine nel
numero di giugno 1985.
Il successo di quella im-
magine immenso, tutto il
mondo comincia a chieder-
si chi sia quella ragazza con
quello sguardo profondo dal
quale non riesci a staccare lo
occhi e inizia a interessarsi
alla sofferenza di quel popo-
lo. Quella foto infatti tuttora
il simbolo della sofferenza
delle donne e del popolo af-
ghano. Nel 2001 grazie alla-
iuto del National Geographic
McCurry torna in Afghani-
stan e trova quella ragazza
vicino al campo profughi
dove laveva fotografata per
la prima volta quasi venti
anni prima, Sharbat Gula,
questo il nome di quella ra-
gazza ora madre di famiglia,
fino a quel momento non
aveva mai visto quella foto
tanto famosa che la ritraeva.
Poi la storia si ripete e
unaltra foto irrompe nella
nostra vita, una foto rea-
lizzata con una ref lex non
con un cellulare, ma poco
importa, una foto realizza-
ta da un professionista, non
da un impiegato pubblico
caduto in disgrazia che non
trova un ruolo nella nuova
squadra di lavoro, non da
un pensionato che pur di
passare il tempo lieto di
regalare foto a chicchessia
pur di diventare il loro re-
porter, senza rendersi conto
del danno che crea ai profes-
sionisti dellimmagine che
lavorano in proprio o allin-
terno delle cooperative fatte
da professionisti.
Una foto che scuote le co-
scienze, una foto che non
avremmo mai voluto vedere
quella del piccolo Aylan, si-
riano, morto in una spiaggia
turca nel tentativo di rag-
giungere il Canada col pa-
dre. Allora si torna a par-
lare dellimportanza della
foto, dei media, dei giornali
che raccontano, che ci fan-
no conoscere quello che non
ci vogliono dire, ma se non
mettete i fotoreporter pro-
fessionisti nelle condizioni
di lavorare vi ritroverete con
un paese senza memoria e
storia da rileggere.
E sagero? No! In que -
sto momento storico dove
chiunque in possesso di
un cellulare, dove anche il
sindaco del paese pi sper-
duto del territorio in grado
con un selfie alla presenta-
zione della tombola di Nata-
le di raggiungere i media in
tempo reale, dove chiunque
scatta decine di foto inutili
al giorno ma non ne ha ne-
anche una guardabile del
battesimo del suo primoge-
nito, rischiamo di ritrovarci
fra qualche anno senza ar-
chivi video-fotografici.
Professionisti dellimma-
gine sottopagati, quando va
bene, sostituiti da colleghi
giornalisti pronti ad im-
bracciare il cellulare per
salvare il proprio lavoro
ma soprattutto leditore. E
quando ti permetti di chie-
dere spiegazione al diretto-
re di un sito internet che ti
ha rubato una foto dalla
rete vieni incalzato con ar-
roganza, perch daltronde
lui come faceva a sapere che
quella era la tua. Ma va bene
cos, questa la settimana la seconda uscita (35 mila appa-
del Buon Vivere e possiamo
parlare dellimportanza del-
la fotografia nel nostro tem-
po, certo ma solo finch esi-
stono ancora i fotoreporter
professionisti. E per favore
non chiamateci sciacalli, al-
meno questa settimana.
Fabio Blaco
Presidente coop LAlmanacco
Globale e Solidale
Il Supplizio
per il Tantalio
Per far andare gli smartpho-
ne serve il coltan. Si tratta
di una sabbia nera, da cui si
estrae il tantalio, che si trova
per l80% in Congo. un mate-
riale radioattivo,
nelle miniere vi
lavorano anche
bambini di 7-8
anni, che spesso si
ammalano. Non
solo, ma il Paese
devastato da guer-
re quasi sempre di Fabio Gavelli
indirizzate al
possesso delle enormi risorse
naturali che procurano milio-
ni di morti. Il problema noto,
ma finora tutti si limitano a
convivere col proprio cellulare
senza preoccuparsi di cosa c
dietro (e dentro). A parte una
fondazione olandese, Waag
Society, nata nel 2011, che ha
lanciato il progetto Fairpho-
ne (www.fairphone.org).
Dopo aver analizzato la
complessa filiera dei telefonini e
individuato soluzioni al proble-
ma, ha realizzato un modello
prodotto in modo sostenibile.
La columbite-tantalite non pro-
viene da miniere controllate dai
signori della guerra e lassem-
blaggio fatto da aziende che
rispettano i diritti sindacali dei
lavoratori. Alcune delle imprese
coinvolte sono certificate da Or-
ganizzazioni non governative.
Il processo non interamente
equo, ma almeno trasparente.
Lo smartphone tra laltro svi-
luppato da compagnie non pro-
fit. Altro punto fondamentale,
la disponibilit di Fairphone al
ritiro e al riciclo, altro effetto
collaterale generato da pro-
dotti come i telefonini, che se
non vengono smontati corretta-
mente nei loro numerosi compo-
nenti, finiscono per alimentare
discariche e inceneritori.
La prima esperienza andata
bene: a fine 2013 sono stati im-
messi sul mercato i primi 30 mi-
la pezzi, al prezzo di 315 euro.
Altrettanto apprezzata stata
recchi) fra il 2014 e il 2015. Ora
si progettano nuovi modelli.
Fondamentale il fatto che
unimpresa a prima vista
assai complessa, sta dimo-
strando una sua sostenibilit
economica, oltre che am-
bientale. Ancora una volta
una questione di volont.
11
 Roma, Romagna

Non Giocate
con la Pistola
Il percorso di costruzione
dellAlleanza delle cooperative
comincia a dare i primi frutti.
In vista della legge di sta-
bilit 2016 i gruppi dirigenti
del mondo cooperativo italia-
no hanno avuto un confronto
nel merito
prima con il
consigliere
economico
di Palazzo
Chigi Taddei
e poi con i
sottosegre-
di Cristian Maretti tari Pier
Paolo Baret-
ta e Claudio De Vincenti. La
modalit di elaborazione che
lAlleanza ha scelto, il lavoro
per gruppi, ha permesso di
LE IMPRESE INFORMANO  In un mercato difficile il consorzio rappresenta un punto fermo per le associate
elevare rispetto al passato il
livello qualitativo dei dossier

CAIEC, UNA SICUREZZA

e delle possibili soluzioni.
La cosa pi ha dato da pen-
sare stato un preciso passag-
gio del sottosegretario Baretta
sulle modalit operative del

PER GLI ARTIGIANI

governo. Con tono comunque
pacato ci ha comunicato che
il Governo decide. Nel senso
che se uno daccordo, bene.
Altrimenti, ha proseguito
Baretta: Il CNEL non ha
collaborato e lo abbiamo can- Acquisito a quota 15 milioni. Balestri: I tempi sono maturi per una struttura unica romagnola
cellato. Le Banche Popolari

non volevano collaborare ed
abbiamo fatto il decreto per
farne delle SPA. Le Camere
di Commercio hanno capito
che le avremmo cancellate e
quindi hanno collaborato.
In sala il pensiero andava a
seconda del settore alle Ban-
che di Credito Cooperativo,
allIMU agricola, allIVA delle
coop sociali... Credo che lo
strappo vero con il passato
sia proprio questa afferma-
zione che elimina in un colpo
lidea che le forze sociali si
erano fatte della possibilit di
dialogo con i decisori politici.
Soprattutto lidea che si po-
tesse ragionare in termini di
impegno reciproco condiviso.
Naturalmente vedremo la
conclusione del percorso sulla
legge di stabilit per capire
quanto effettivamente verr
valutata la volont collabora-
tiva del mondo cooperativo.
Limportante che chi si as-
sume la responsabilit della
decisione ne affronti anche le
conseguenze positive e negati-
ve. Senza usare contro qualcu-
no la pistola che ha sul tavolo.
P
rocede a gran-
di passi il per-
corso di avvi-
cinamento tra
i consorzi arti-
giani della Ro-
magna. Credo che sarebbe
una soluzione vantaggiosa
per tutti - dice il presidente
di CAIEC, Domenico Bale-
stri in una situazione in
cui le aziende associate so-
no stressate dalla crisi. Le
alternative comunque ci so-
no e, se non dovesse essere
presa una decisione in tempi
brevi dagli altri attori coin-
volti, le valuteremo fino in
fondo. Non abbiamo fretta
di tagliare le radici, ma cre-
do che a questo punto serva
una presa di posizione chia-
ra da parte di tutti.
Di sicuro i consorzi arti-
giani come CAIEC rappre-
sentano un punto cardine
nella vita delle imprese as-
sociate. Lacquisizione la-
vori un pezzo importante
dellattivit, ma soprattutto
la presenza di una struttura
pi solida d tranquillit ai
committenti e agli istituti di
credito per lesecuzione dei
lavori.
Le imprese soffrono ter-
ribilmente - continua Bale-
stri - soprattutto per la man-
canza di liquidit e il ritardo
dei pagamenti. Noi facciamo
tutto quello che possiamo
per sostenerle e supportarle,
andando anche oltre quel-
li che sono i nostri compiti
istituzionali. Lacquisizione
lavori nel 2015 ha avuto un
andamento tutto sommato
costante, precisa il direttore
tecnico Paolo Casadei. Sia-
mo arrivati a 15 milioni di
euro, in linea con le nostre
previsioni. Com il merca- mercializzazione di materia-
to? Difficilissimo, con una
concorrenza spietata tra ter-
ritori e marginalit ridotte
al minimo. I committenti,
pubblici, parapubblici e pri-
vati, giocano tutti sul massi-
mo ribasso e i risultati, pur-
troppo, si vedono in negativo
per i cittadini.
CAIEC il principale azio-
nista di ELFI, la societ per
azioni che opera nella com-
to molto a lungo, a Cesena e
le elettrico ed di propriet
dei consorzi e della loro base
sociale. I dividendi prove-
nienti dalla spa rappresen-
tano un pezzo importante
della tranquillit finanziaria
del consorzio. Il problema
vero - aggiunge Balestri
la difficolt a recuperare i
crediti. Per fortuna si sono
sbloccate un paio di situa-
zioni su cui abbiamo lavora-
in Sardegna, ma in generale
si rischia sempre che le ina-
dempienze vengano scarica-
te sui fornitori senza che ci
siano conseguenze, perch il
processo civile un calvario
nel quale sai quando entri e
mai quando esci.
CAIEC attivo in tutta
Italia e spazia ad ampiorag-
gio, dai centri commercia-
li agli aeroporti, fino alle
strutture ospedaliere.
In questo sistema spie-
ga il responsabile ammini-
strativo Luca Campana le
grandi aziende general con-
tractor ormai sono spesso
dei gestori che semplicemen-
te suddividono il lavoro tra
subappaltatori. La capacit
produttiva un patrimonio
delle imprese artigiane e di
questo andrebbe tenuto con-
to anche in sede legislativa.

12 10/2015

IN PIZZERIA Lincontro si tenuto nello storico locale dello scrittore e pizzaiolo Cristiano Cavina
FRUTTAGEL C
 oncorso per le scuole
Pi di 1 0 0 Classi
per il Progetto Ortilio
Torna il progetto educativo
Dal campo al banco con Or-
tilio, promosso da Fruttagel
in collaborazione con Tetra
Pak Italia. La presentazione
agli insegnanti avvenuta
il 29 settembre presso lo
stabilimento di Alfonsine.
Il percorso intende promuo-
vere uno stile di vita sano ed
abitudini alimentari corrette
ed equilibrate nei confronti
degli alunni delle scuole pri-
marie e secondarie di primo
grado dei comuni di Alfon-
sine, Argenta, Bagnacavallo,
Conselice, Lugo e Fusignano.
I tanti giovani coinvolti nel
progetto (100 classi) segui-
ranno nel corso dellanno
scolastico specifici percorsi
di educazione alimentare e
di sensibilizzazione a una
dieta sana e ricca di frutta
CONFERENZA STAMPA La presentazione dellaccordo tra Terremerse e Apofruit Italia.
Ottobre
SETTESERE Incontro con lo scrittore
Una Pizza Letteraria
con Cristiano Cavina
Ha avuto per titolo A cena
con Cristiano la serata
organizzata lo scorso 20
settembre da Setteserequi
che ha visto protagonista lo
scrittore Cristiano Cavina. A
fare da sfondo allincontro
la storica pizzeria dello zio
dellautore, Antonio Norrito,
a Casola Valsenio. A partire
dalle 20 al Farro di via Roma
76/A a - il locale in cui Cri-
stiano sforna pizze quando
non impegnato a scrivere
- si tenuto un incontro-
degustazione con lautore
di uno tra i pi consultati
manuali per fare la pizza.
Il libro, dal titolo La pizza
per autodidatti (Marcos y
Marcos), un testo roman-
zato pieno di consigli di
cucina e di vita che si apre
con le piccole leggi infallibili
per fare la pizza. La prima
sar sempre leggermen-
te tardi, lultima, invece,
recita: non preoccupatevi,
perch nella vita non si
smette mai di sbagliare. Da
l, tra un assaggio di pizza
alla santoreggia e una al
tarassaco, Cristiano partito
per descrivere il rapporto
che intercorre tra i libri e
e verdura abbinata ad una il mestiere di pizzaiolo. Si
regolare attivit fisica. tratta di un testo variegato -
Oltre alle lezioni c anche ha spiegato lautore -, in cui
un concorso che mette in fornisco anche suggerimenti
palio due lavagne interattive
multimediali. Prendendo
come spunto le olimpiadi
di Rio 2016, le classi che
parteciperanno al concor-
so dovranno realizzare un
elaborato sotto forma di
invito a pranzo rivolto ad un
atleta, con la descrizione
dello sport che pratica e del
men ad hoc. Per aderire
al progetto, gli insegnanti
potranno iscriversi diretta-
mente nellarea dedicata
del sito www.fruttagel.it,
dove possibile visionare e
scaricare tutto il materiale
relativo al progetto, oppure
in alternativa contattare lo
0522.343238.
ACCORDO R
 isparmio di 500mila euro
Apofruit e Terremerse
Integrano lOrtofrutta
Procede lintegrazione fra
Apofruit Italia e Terremerse
iniziata nel 2013.
Le due cooperative gestiranno
insieme i ricavi dellintera
produzione ortofrutticola, sia
quella destinata al mercato
del fresco sia quella delle
lavorazioni industriali.
Apofruit diventer il braccio
operativo del fresco e lO.P.
Pempacorer quello della filiera
del prodotto con destinazione
industriale.
Apofruit ha acquisito ll ramo
dazienda di Terremerse che
tecnici per realizzare una
buona pizza utilizzando vari
tipi di forno: ci sono quello
elettrico, quello a gas e quel-
lo a legna. Poi ci sono le fa-
rine: di kamut, al farro, 00...
In pratica racconto le cose
che ho imparato facendo il
pizzaiolo in questi venti anni.
Parlo di aneddoti, di episodi
buffi e di pizze strane, come
quelle ai frutti dimenticati
e alle erbe officinali. Storie
che si intrecciano ai racconti
di quando, allo Strega, sono
stato scambiato da Serena
Dandini per un tecnico del
suono, o di quando mi sono
ritrovato alla prima di un
film accanto a Sandokan,
ovvero Kabir Bedi. Oppure ho
narrato lincontro con Doris
Lessing: nonostante linglese
maccheronico, quando lho
incontrata le ho descritto
Casola e le ho spiegato le
somiglianze che vedevo tra
lei e mia nonna.
Durante la serata, in cui
i presenti hanno potuto
assaggiare pizze originali
e dallimpasto soffice ma
croccante, lautore ha rac-
contato diverse storie legate
alle proprie esperienze di
vita, le stesse che anima-
no i suoi romanzi e che, a
breve, daranno vita a nuove
produzioni.
comprende i quattro stabili-
menti Terremerse di Lavezzola,
Anche il personale relativo
stato trasferito alle dipen-
denze di Apofruit. La nuova
organizzazione - spiega Ilenio
Bastoni, Direttore Generale di
Apofruit - gestir un paniere di
oltre due milioni di quintali di
prodotti ortofrutticoli freschi.
Questo progetto di specializza-
zione e riorganizzazione indu-
striale, porter a un risparmio
valutabile intorno ai 500 mila
euro lanno, che andr a bene-
ficio dei produttori.
13

Rimini
Sangiovese,
I Diavoli
sul Podio
Il Gruppo Cevico mette a se-
gno una prestigiosa doppietta
nella terza edizione del Gran
Premio Gino Friedmann,
concorso dedicato al
vino del mondo coo-
perativo. Sul podio il
Romagna DOC Sangio-
vese Superiore 2014
I Diavoli Rocche
Malatestiane a cui
stato assegnato il
gran premio, miglior
vino assoluto del con-
corso. Prodotto nelle
zone collinari del
riminese, questo vino
si contraddistingue
per colore, sapori,
profumi e valori di un
territorio dove il Sangiovese
dimora da oltre due millenni.
Il Gran Premio Quotidiano
stato assegnato al Pignoletto
DOC Colli dImola frizzante
2014 Romandiola.
I vini romagnoli di Cevico
hanno poi recentemente
ottenuto 10 medaglie in una
serie di importanti concorsi
internazionali esteri a Berlino,
Bruxelles e Londra.
A BELLARIA
LA SPIAGGIA
VERDEBLU
14
VIAGGIO IN RIVIERA Giorgia Valentini dal 2009 la presidente della cooperativa Bagnini di Bellaria
L
a Cooperativa
bagnini Bella-
ria Igea Marina
venne costituita
nel 1972: oggi
conta 92 soci ed
presieduta da Giorgia Va-
lentini, nominata nel 2009,
prima donna a ricoprire lin-
carico al vertice.
Presidente Valentini com
la situazione delle spiagge a
Bellaria Igea Marina?
stato appena approvato
il nuovo Piano spiaggia: ora
abbiamo gli strumenti urba-
nistici per creare la spiaggia
pi attraente. Rimane invece
da risolvere al pi presto la
questione delle concessioni
demaniali, al momento, sen-
za sapere con certezza quali
saranno le scadenze, diffi-
cile investire per innovare.
Restiamo tutti in attesa di
sapere quale sar il futuro,
abbiamo creato un model-
lo di turismo invidiato an-
che allestero, riteniamo che
questo merito ci venga rico-
nosciuto. Vorremmo conti-
nuare nel nostro lavoro, sia-
mo dei professionisti e sap-
piamo cosa significa e cosa
comprende lattivit di stabi-
limento balneare. Speriamo
Portato a casa il Piano spiaggia gli operatori sono pronti a
investire per rendere ancora pi attraente larenile, ma senza
certezze sulle concessioni demaniali non possono muoversi.
Intanto tutti gli operatori turistici si sono organizzati
per lavorare allinterno di una fondazione comune
in un futuro di crescita, per
il bene dellimpresa turisti-
ca italiana, che il motore
delleconomia, soprattutto
nella nostra regione.
I cambiamenti in spiaggia
comunque si stanno gi no-
tando?
Noi siamo pronti a inter-
venire sulla spiaggia, al mo-
mento per siamo costretti
alla ordinaria manutenzio-
ne, non ci sono cambiamenti
o costruzione di nuovi sta-
bilimenti. Mentre aspettia-
mo che le Istituzioni si muo-
vano, da parte nostra tutti
gli anni investiamo nelle
attrezzature per lo svago e
lintrattenimento da offrire
ai nostri clienti.
Quello delle concessioni
non lunico aspetto da si-
stemare in spiaggia, quali al-
tri interventi sono necessari?
Lerosione in spiaggia sta
riducendo sempre di pi gli
spazi, aspettiamo a braccia
aperte il maxi ripascimento
della Regione. Sarebbe bene
prima intervenire sulle bar-
riere, buttare sabbia senza
difenderla potrebbe vani-
ficare gli effetti positivi. A
Bellaria Igea Marina abbia-
mo le scogliere che non sono
state messe a posto da diver-
si anni, ad ogni mareggiata
cade un masso. Cos che le
scogliere non riescono a fare
la loro funzione. Al momen-
to comunque previsto solo
il ripascimento.
Le Istituzioni come dovreb-
bero intervenire per quel che
concerne la parte ammini-
strativa?
Chiediamo che vengano
effettuati intervento struttu-
rale importanti, per tutelare
la costa e grande attenzione
anche alla qualit delle ac-
que.
A Bellaria stato imposta-
to un sistema di collaborazio-
ne, sta funzionando?
Siamo in buona sintonia
con gli altri operatori, con
Foto www.bellariaigeamarina.org | Fondazione Verdeblu
i quali abbiamo istituito un
tavolo comune di promozio-
ne, che ha la forma di fon-
dazione chiamata Verdeblu:
tutti insieme dobbiamo re-
mare a favore del turismo,
bene confrontarsi. Se il
commercio funziona anche
lalbergo e la spiaggia fun-
zionano e viceversa. Gioiamo
tutti, non siamo categorie
distaccate ma facciamo si-
stema.
Sul fronte dei servizi?
Il titolare del bar non
lo stesso concessionario di
spiaggia, ma con il recen-
te Piano spiaggia si aprono
nuove possibilit. Si sta cre-
ando un tavolo di progetta-
zione comune che coinvolge
tutti gli operatori di spiag-
gia, per poter cogliere le op-
portunit di nuovi servizi,
con un progetto unitario
di creare uno stabilimento
completo. Lavoriamo nello
stesso fazzoletto di sabbia,
bene che ci sia un coordi-
namento e si lavori tutti in-
sieme.
Qual la forza di Bellaria?
una cittadina molto ac-
cogliente, la spiaggia alla
portata di tutti, bene attrez-
zata per le famiglie, dispo-
niamo di strutture ricettive
ospitali, gestite direttamen-
te dai titolari, che curano le
proprie attivit come solo la
conduzione famigliare riesce
e che va avanti da tanti an-
ni. Non vendiamo solo om-
brellone e lettini, si possono
trovare tantissimi servizi
gratuiti: giochi, animazio-
ne, cabine con docce calde,
fasciatoi e di tutto e di pi,
oltre alla nostra proverbiale
accoglienza romagnola.
Emer Sani
10/2015
Ottobre 15
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16 10/2015