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Diffam Pepino, pesante condanna per

Esposito (Pd)
- Marco Vittone, 09.02.2016

No Tav. Il tribunale di Torino: Avvertimenti trasversali tipici di situazioni ai limiti della legalit

La delegittimazione delle voci critiche nei confronti della linea ferroviaria Torino-Lione stata
ricorrenti in questi anni. Quando, nel giugno 2012, usc il libro Non solo un treno La democrazia
alla prova della Valsusa di Livio Pepino e Marco Revelli, il senatore S Tav per eccellenza Stefano
Esposito, per un breve periodo anche assessore ai Trasporti a Roma, si spinse ad affermare (senza
fondamento alcuno) un presunto arruolamento del figlio di Pepino tra i guerriglieri del Kurdistan,
al fine di apprendere tecniche di guerriglia da importare in Val Susa. La dichiarazione fu riportata
da un articolo pubblicato dal sito di informazione online Spiffero.com. Nel silenzio del Pd e di
buona parte degli intellettuali torinesi (tranne poche eccezioni), lex magistrato ed esponente di
spicco dellassociazione Magistratura Democratica, cit Esposito davanti al Tribunale civile di Torino
chiedendo che si accertasse il carattere diffamatorio delle sue affermazioni con conseguente
condanna al risarcimento dei danni.

Dopo oltre tre anni dai fatti, arrivata in questi giorni la sentenza del Tribunale di Torino che ha
stabilito come Stefano Esposito abbia consapevolmente diffamato Livio Pepino per sminuire la
credibilit e lautorevolezza delle opinioni contrarie da lui ripetutamente e pubblicamente espresse
sulla Tav. E lo ha fatto attraverso un attacco al figlio con una logica che, lungi dal costituire leale
confronto di posizioni diverse, evoca fantasmi di inquietante allusivit caratteristica di avvertimenti
trasversali tipici di situazioni ai limiti della legalit. Altrettanto netta la conclusione della sentenza:
La nota dellonorevole Stefano Esposito si rivela lesiva dellonore e della reputazione del dottor
Livio Pepino, e quindi illecita e produttiva di danno alla sua immagine, anche perch contenente
notizie che sono rimaste in questa sede del tutto prive di fondamento. Nessun elemento di prova
stato fornito in questa sede del fatto che Daniele Pepino si sia recato in Kurdistan per migliorare alla
scuola del Pkk lo studio di tecniche di guerriglia e approfondire il concetto di guerra civile totale.

Il Tribunale ha sottolineato la totale assenza di prova in ordine alla veridicit dei fatti e ha
condannato Stefano Esposito al pagamento, in favore dellex magistrato Pepino, a titolo di
risarcimento danni della somma di 17 mila e 500 euro.

Questa non lunica causa in corso tra Pepino ed Esposito, lex magistrato torinese ha presentato,
infatti, querela per diffamazione in riferimento a unaltra avventata affermazione del senatore, che
disse che Pepino e Fiorella Mannoia (e altri) erano stati i mandanti morali delle molotov rinvenute
davanti a casa.
E quella del 2 febbraio non la prima condanna nei confronti del senatore Pd, lo scorso 26
novembre il Tribunale di Torino ha condannato Stefano Esposito con laccusa di avere diffamato
quattro esponenti No Tav. L8 dicembre 2011, aveva indicato in alcuni attivisti (e di esponenti del
centro sociale Askatasuna) gli autoproclamati leader di questo movimento che hanno pianificato e
diretto le azioni violente. Affermazioni giudicate non fondate. La critica, anche politica, deve pur
sempre fondarsi sullattribuzione di fatti realmente accaduti, non essendo lecito criticare qualcuno
attribuendogli una condotta che in verit non ha tenuto, sulla base di questo principio che il
giudice Paola Rigonat ha condannato, a novembre, Esposito.

Lesponente Pd stato condannato a 600 euro di multe e al risarcimento delle quattro parti civili con
5 mila euro a testa.
2016 IL NUOVO MANIFESTO SOCIET COOP. EDITRICE

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