14 RICERCA&TECNOLOGIA
TEST IN CAMPO
Chiuso il piano di monitoraggio 2010 promosso dal Mipaaf che ha coinvolto quasi l’80% delle partite
Mais e soia, sementi a prova di Ogm
Contaminazione in flessione compresa tra lo 0,5 e l’1,6% – Migliorate le tecniche di produzione
A
nche quest’anno il
Mipaaf ha promos-
so il piano di moni-
toraggio Ogm (Organismi
geneticamente modificati),
mirato a verificare l’assen-
za di geni modificati nelle
sementi di mais e soia desti-
nate alle semine sul territo-
rio nazionale.
Il programma nasce nel
2003 e rappresenta l’appli-
cazione di quanto previsto
dal decreto ministeriale del
27 novembre di quell’anno.
Un decreto predisposto do-
po il ritrovamento, nel lu-
glio 2003, di diversi ettari
di mais, in Piemonte e in
altre regioni maidicole ita-
liane, in cui era stata rileva-
ta una presenza, seppur mol-
to bassa, di sementi Ogm.
In quell’occasione la Regio-
ne Piemonte decise di di-
struggere in via precauzio-
nale circa 180 ettari di mais
mentre le altre, in accordo
con il ministero dell’Agri-
coltura, avevano optato per
una destinazione non zoo-
tecnica del raccolto.
Anche per evitare il ripe-
tersi di problematiche simi-
li, il decreto ministeriale
prevede che tutte le sementi
di mais e soia destinate alle
semine sul territorio nazio-
nale siano controllate e ha
incaricato specifiche istitu-
zioni, in particolare l’Ense
(Ente nazionale delle se-
MIGLIORAMENTO GENETICO
Albicocche, si chiama nuova Bora
la varietà resistente al virus Sharka
L’ Università di Mila-
no sceglie il suo Or-
to Botanico Cascina Rosa,
un angolo di paradiso verde
nel cuore di Milano, per pre-
sentare l’ultima nata tra le
albicocche italiane: la nuo-
va Bora.
Da anni il dipartimento
di Produzione vegetale (Di-
prove) dell’Ateneo è impe-
gnato in programmi di mi-
glioramento genetico delle
piante da frutto. Due gli
obiettivi principali dei ricer-
catori: migliorare la resisten-
za delle piante alle principa-
li avversità sia biotiche (ma-
lattie), sia abiotiche (am-
bientali) e migliorare la qua-
lità dei frutti. Il Diprovedi
in questo lavoro non opera
da solo, ma si muove in
collaborazione con altre isti-
tuzioni scientifiche, tra cui
le Università di Bari e Bolo-
gna e il Parco Tecnologico
padano di Lodi.
I CAMPIONI ANALIZZATI
Negativi Positivi
Mais 1.598
Soia 418
Totale 2.016
menti elette) cui si affianca-
no l’Ispettorato centrale per
il controllo della qualità dei
prodotti agroalimentari e
l’Agenzia delle Dogane, di
effettuare controlli a cam-
pione usando una specifica
metodologia di analisi.
L’Ense
L’Ente nazionale delle
sementi elette è stato costi-
tuito nel 1954 ed è diventa-
to di diritto pubblico negli
anni Settanta, dopo l’ema-
nazione delle direttive co-
munitarie che hanno reso
obbligatoria la certificazio-
ne delle sementi.
Dopo il riordino del
1999, l’Ense è stato compre-
so fra gli Enti scientifici di
ricerca e sperimentazione
posti sotto la vigilanza del
ministero delle Politiche
agricole.
L’Ense oggi presenta un
bilancio in attivo e si man-
tiene finanziariamente attra-
verso i ricavi derivanti dai
servizi che eroga e dalle at-
tività che svolge. Tra que-
Frutto di una joint
tra Diprove di Milano
e «Parco» di Lodi
La ricerca
L’albicocco, insieme al
pesco, è una delle specie
più ricercate e per il quale
l’Italia, come quarto produt-
tore mondiale, gioca un ruo-
lo di primo piano. Negli ulti-
mi anni su questa specie si
è posta attenzione in partico-
lare ad alcune caratteristi-
che del frutto, come la con-
sistenza della polpa e la len-
ta evoluzione della matura-
zione. Accanto a queste atti-
vità i ricercatori hanno cer-
cato di aumentare la resi-
stenza alla Sharka, una for-
ma di virosi che colpisce
tutte le drupacee di interes-
se agrario, rendendo proble-
% Totale
8 0,5 1.606
7 1,6 425
15 0,7 2.031
ste: la certificazione ufficia-
le dei prodotti sementieri,
lo svolgimento di analisi e
controlli qualitativi e dei
materiali di moltiplicazione
delle specie da orto, la rea-
lizzazione di esami tecnici
per il riconoscimento varie-
tale e brevettuale delle novi-
tà vegetali di specie agrarie
e ortive oltre a studi e ricer-
che su nuove varietà e mes-
sa a punto di nuove metodo-
logie per la valutazione tec-
nologica e varietale delle se-
menti tra cui anche quelle
per le analisi Ogm.
La campagna 2010
In questi giorni l’Ense
ha reso noti i risultati otte-
nuti dall’analisi dei cam-
pioni prelevati da parte di
Icq ed Ense. Il numero di
campioni analizzati per il
L’Ense che si occupa delle analisi deve però
fare i conti con la proposta di soppressione
matica la produttività e la
commerciabilità dei frutti,
con danni economici ingen-
ti che vanno oltre la sempli-
ce perdita di reddito da man-
cato raccolto, esistendo l’ob-
bligo di eradicazione delle
piante infette.
Per cercare di migliorare
queste caratteristiche, negli
ultimi vent’anni sono state
generate diverse migliaia di
piante. Alcuni di questi al-
beri hanno presentato carat-
teri interessanti per diversi
parametri qualitativi, come
ad esempio la pezzatura, il
contenuto di acidi, zucche-
ri, componenti aromatici e
periodo di maturazione.
La varietà di albicocca
Bora è una di queste e, seb-
bene sia stata lanciata nel
2002 ora, grazie alle ricer-
che in atto, sta maturando e
migliorando le proprie per-
formance. In particolare, so-
no due i progetti che hanno
mais è paragonabile a quel-
lo del 2009 (1.606 per la
campagna 2010, 1.613 in
quella precedente), mentre
per la soia si è registrato
un significativo aumento
pari a circa il 30% in più
(da 388 a 425).
I quantitativi campionati
ammontano approssimativa-
mente a 20mila tonnellate
di sementi per il mais e a
8.600 tonnellate di sementi
per la soia pari al 70% del
totale delle sementi certifi-
cate di mais nella campa-
gna precedente e all’80%
per quanto riguarda la soia.
«Una prima valutazione
dei risultati mostra un calo
deciso della percentuale di
campioni positivi – spiega
Rita Zecchinelli del Labora-
torio analisi sementi del-
l’Ense di Tavazzano (Lodi)
permesso questi passi avan-
ti: il progetto Maspes, finan-
ziato dalla Regione Emilia
Romagna e dalle fondazioni
delle Casse di Risparmio
Romagnole, che ha coinvol-
to Diprove, Università di
Bologna, Crpv (un organi-
smo privato di associazioni
di produttori che funge da
elemento di collegamento
tra produzione, ricerca ed
enti pubblici), Parco Tecno-
logico padano di Lodi,
Astra e Alimos, e ha lavora-
to sul miglioramento geneti-
co di pesca e albicocca in
termini di qualità e quanti-
tà; il progetto Drupomics,
finanziato dal Mipaaf, che
ha come obiettivo l’analisi
del genoma del pesco e del-
le drupacee.
A questi si aggiungono
due ulteriori finanziamenti
finalizzati allo studio della
Sharka: uno dell’Unione eu-
ropea e uno dal Mipaaf.
18-24 GIUGNO 2010
– che appare significativa
soprattutto per il mais. Ne-
gli anni 2003 e 2004 il nu-
mero di lotti positivi per la
presenza di Ogm in mais
erano attorno al 4,5% per
scendere via via fino al-
l’1,3% del 2009 e allo
0,5% del 2010, indicando
come, dall’emanazione del
decreto nel 2003 le tecni-
che per la produzione di se-
menti esenti da Ogm siano
decisamente migliorate. In
particolare è interessante
sottolineare il dato relativo
alla percentuale di campio-
ni positivi per la presenza
di Ogm, costantemente in
diminuzione proprio grazie
all’efficacia dei piani di mo-
nitoraggio».
Analoghi risultati, pur
con un andamento meno li-
neare, sono riportati anche
per la soia che è passata dal
5,9% del 2004 al 3,6% del
2009 e, quest’anno, all’1,6
per cento.
Le analisi per i privati
L’Ense non si occupa so-
I risultati
Nasce così la nuova Bo-
ra, una pianta di origine ita-
liana a maturazione precoce
con albero a epoca di fioritu-
ra medio-tardiva e di abbon-
dante intensità. Questa va-
rietà, per le sue caratteristi-
che di forma, colore, sapore
e maturazione precoce, si
presta ad assumere per la
tavola il ruolo di ambascia-
trice della primavera, con i
suoi frutti di grossa pezzatu-
ra e un colore solare arancia-
to intenso, polpa di buona
consistenza, anch’essa inten-
samente colorata e un piace-
vole sapore zuccherino. La
cosa che aggiunge però va-
lore a questa varietà vigoro-
lo dei controlli ufficiali, ma
offre, anche in convenzione
con il Parco Tecnologico
padano di Lodi, la possibili-
tà alle ditte sementiere,
agli agricoltori e a chiun-
que sia interessato, di veri-
ficare l’assenza di Ogm nei
lotti di sementi anche su
richiesta. Un servizio im-
portante per controllare i
prodotti che arrivano in Ita-
lia ed evitare eventuali san-
zioni e ritiri di materiale.
«Nei circa 500 campioni
che abbiamo analizzato
con Ense per i privati –
spiega Valentina Gualdi, re-
sponsabile della Piattafor-
ma Genomica del Parco di
Lodi – solo l’1,5% dei lotti
analizzati ha presentato po-
sitività e comunque si trat-
ta di positività che non su-
perano lo 0,1% in quanto a
presenza di Ogm».
I controlli dunque funzio-
nano e servono a monitora-
re le sementi importate e ad
aiutare i privati a controlla-
re la propria rispondenza ai
requisiti normativi. «L’En-
se è stato però indicato tra
gli enti che verranno sop-
pressi dalla recente mano-
vra – commenta Rita Zec-
chinelli – se questa ipotesi
si concretizzerà bisognerà
capire cosa succederà a que-
sta competenza e come ver-
rà gestito questo importante
servizio a garanzia delle se-
mine». ●
sa e molto produttiva è la
sua resistenza al Plum pox
virus (Ppv), il virus della
Sharka.
«Dobbiamo ricordare –
sottolinea Daniele Bassi,
“padre” della Bora – che
attualmente molti compren-
sori sono talmente compro-
messi a causa della Sharka
da non essere più possibile
la coltivazione di pesco, al-
bicocco o susino. Con que-
sta varietà, che è la prima
resistente al Ppv a essere
commercializzata in Italia,
possiamo ridare ossigeno,
anche in quelle aree, alla
frutticoltura». ●
PAGINA A CURA DI
DAVIDE EDERLE
© RIPRODUZIONE RISERVATA