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CAPITOLO 4: associazioni e organizzazioni

Paragrafo 1:
Definizione di associazione: persone che fanno parte di un gruppo perch ne
condividono i fini e li sentono propri. I soci sono pari tra loro e si distribuiscono ruoli
necessari alla vita dellorganizzazione.
Definizione di organizzazione: le persone che fanno parte di unorganizzazione
beneficiano della loro partecipazione attraverso una remunerazione di solito in
denaro. Nelle organizzazioni vengono prima i ruoli delle persone.
Definizione di attore collettivo: associazioni e organizzazioni agiscono come attori
collettivi, per conseguire obiettivi che i singoli partecipanti da soli non potrebbero
raggiungere.
Amitai Etzioni ha osservato che luomo vive costantemente allinterno di
organizzazioni (ospedale, scuola, lavoro ecc.)
Paragrafo 2:
Lassociazionismo per Tocqueville: scrive La democrazia in America, nella quale
studia la presenza di numerose associazioni volontarie in America. Gli americani
crescono con la consapevolezza di dover prendere da s le decisioni su quanto li
riguarda. Da qui, la spinta ad associarsi. Per Tocqueville, lassociazionismo un
antidoto contro un pericolo interno alla democrazia: i cittadini rischiano di diventare
deboli di fronte allo Stato.
Definizione di societ civile: lo spazio, per Tocqueville, occupato dalle libere
associazioni, tra lo Stato e i gruppi ai quali si appartiene per nascita (famiglia).
Da che cosa dipende la diffusione dellassociazionismo nei vari paesi: ladesione ad
associazioni tende ad aumentare al crescere del reddito e dellistruzione. Contano
molto la cultura e listruzione.
Europa settentrionale (Irlanda basso) > Europa latina
Stati Uniti, - associazionismo che nell800
Italia, sempre valori bassi. Alti negli anni 70 (ass. sindacale e politico). Anni 80 ass.
sociale. Nord Italia > sud Italia
Paragrafo 3:
Definizione di burocrazia: Weber definisce burocrazia la forma moderna di
organizzazione.
Caratteri della burocrazia:
- divisione stabile e specializzata di compiti, stabilita da regole che prescrivono come
comportarsi a seconda delle situazioni;

- precisa struttura gerarchica, viene anche stabilito il tipo di ordini che ogni soggetto
pu dare;
- competenza specializzata per ogni posizione, richiede una preparazione adeguata e
lassegnazione di ogni posizione attraverso un meccanismo di concorso;
- remunerazione in denaro, pagata sempre e solo dallorganizzazione.
Nella burocrazia potere e controllo sono esercitati sulla base della conoscenza e della
competenza, in questo senso si tratta di unorganizzazione razionale.
Efficacia ed efficienza: lefficacia indica la capacit di unazione di raggiungere i
risultati che si propone, lefficienza valuta il dispendio di risorse impiegate per
ottenere i risultati.
Paragrafo 4:
Formalismo burocratico (tesi di Merton): la burocrazia richiede regole generali
chiare e definite. In queste condizioni, chi lavora nellorganizzazione tende a
sviluppare una deformazione professionale: i regolamenti, inizialmente concepiti
come mezzi per raggiungere gli scopi, diventato fini a se stessi. Si finisce per aderire
in maniera puntigliosa alle regole formali. Manca cos lelasticit nelle situazioni
particolari non previste dai regolamenti generali.
Giochi di potere (tesi di Crozier): allinterno dellorganizzazione ci sono ruoli pi o
meno prevedibili e quindi regolabili. Ogni incertezza nella regolamentazione di un
ruolo organizzativo lascia spazio ad un certo potere discrezionale nelle mani di chi
svolge quel ruolo. Ex. Progettista che cerca di ottenere nuovo personale e non
possibile accertare che ci sia necessario.
Paragrafo 5:
Che cosa si intende per organigramma: lo schema organizzativo che definisce le
competenze che spettano a ciascuno allinterno dellorganizzazione. Ogni procedura
formata da operazioni successive standardizzate, ripetute senza errori. Due problemi:
- le persone non si comportano come macchine, quindi non sono mai completamente
prevedibili;
- possibile progettare uno schema di comportamenti se i problemi sono semplici e si
presentano senza grandi variazioni
Che cosa si intende per direzione per obiettivi: secondo questo schema, bisogna fare
attenzione pi agli obiettivi che alle regole, fisati a grandi linee e non nei dettagli.
Secondo Drucker, unorganizzazione di questo tipo motiva maggiormente le persone
ad impegnarsi. Un sistema di direzione per obiettivi non facile da realizzare.
Le cinque configurazioni di Mintzberg:
-struttura semplice, il controllo esercitato dal vertice
- burocrazia meccanica, (Weber) lambiente stabile con una tecnologia che permetta
di standardizzare le attivit

- burocrazia professionale, coordina dipendenti dopo un lungo tirocinio che, una volta
assunti, godono di unampia discrezionalit (ex. Insegnanti)
- struttura divisionale, (Drucker) il coordinamento si ottiene fissando obiettivi
generali e compatibili tra loro a settori con funzioni diverse, indipendenti nelle scelte
sul come raggiungerli.
- adhocrazia, indicai gruppi di lavoro con compiti specifici senza vincoli di gerarchia.
Devono avere la capacit di inventare procedure e regole (ex. Team ricercatori).
Conclusione: unorganizzazione deve essere in grado di ricoprire un insieme integrato
di forme diverse.
Paragrafo 6: attori e decisioni
Obiettivi dellorganizzazione:
Obiettivi delle persone: alcuni sono materiali, come lo stipendio, altri sono morali,
come la soddisfazione nel fare il lavoro.
Paragrafo 7: la razionalit organizzativa e i suoi limiti
Concetto di azione razionale: (rispetto allo scopo) chi agisce valuta razionalmente i
mezzi rispetto agli scopi che si propone, considera gli scopi in relazione alle
conseguenze.
Concetto di razionalit limitata: impossibile conoscere e prevedere tutte le
conseguenze che discendono da uneventuale scelta, cos come impossibile avere in
mente tutte le alternative. Essendo questa la condizione in cui si prendono le
decisioni, la razionalit sempre limitata, mira ad ottenere non i massimi risultati, ma
risultati soddisfacenti, semplificando la realt in modelli che si limitano ad alcuni
aspetti che lattore considera pi rilevanti ed essenziali.
Razionalit sinottica e incrementale: la razionalit sinottica la razionalit che ha in
mente Weber, che consiste nel poter fare inizialmente delle scelte che tengano conto
di tutti i dati rilevanti, in relazione ad obiettivi chiari e definiti, i quali possono essere
poi realizzati senza cambiare programma. Quanto pi lambiente stabile e
prevedibile, tanto pi possibile pensare in termini di razionalit sinottica.
La razionalit incrementale, riconosce definiti alcuni obiettivi di massima e si
riferisce ad attori che allinizio non hanno idee chiare e coincidenti.
Razionalit individuale e collettiva: razionalit individuale e collettiva sono
collegate, unorganizzazione infatti, non pu essere razionale se non si comportano
razionalmente le persone che ci lavorano. Nelle organizzazioni le persone sono
orientate ad agire in base a quanto richiesto, senza guardare pi in l (ex. Direttore
generale di un mobilificio). Non razionale che un attore si ponga problemi
impossibili da affrontare da solo.

Razionalit funzionale e sostanziale: la razionalit funzionale quella di chi si adatta


a ordini ricevuti eseguendoli senza errori, o a procedure e obiettivi senza discuterli.
La razionalit sostanziale quella di chi cerca di comprendere come diversi aspetti di
una situazione siano collegati, valutandoli secondo il proprio giudizio.
CAPITOLO 5 : valori, norme e istituzioni
Paragrafo1: Che cosa sono i valori?
Definizione di valori: nel linguaggio comune, in quello sociologico
Nel linguaggio comune, si parla di valore sia per indicare qualcosa che non
appartiene al mondo delle cose reali ma alla sfera degli ideali e dei desideri, sia per
indicare qualcosa di reale di cui si teme la perdita. Nel primo caso, il valore orienta
lazione in vista della sua realizzazione, nel secondo caso orienta lazione in vista
della sua difesa.
In sociologia si soliti definire i valori come linsieme di idee e opinioni condivise da
una collettivit riguardo a ci che giusto, buono, apprezzabile.
Le caratteristiche che ricorrono pi frequentemente nelluso che i sociologi fanno
di questa categoria concettuale
Le caratteristiche che i sociologi attribuiscono al valore sono:
. i valori sono orientamenti dai quali discendono i fini delle azioni umane. Valori e
fini sono legati;
. i valori sono sempre in qualche misura trascendenti rispetto allesistente, indicano
cio un dover essere che va al di l dellessere, una tensione verso uno stato di cose
ideale ma non ancora realizzato. Lorizzonte in cui si collocano i valori pu essere sia
ultraterreno, sia terreno;
. per il sociologo i valori sono come fatti sociali in quanto, e sono in quanto,
vengono fatti propri da individui o gruppi sociali i quali orientano in base ad essi il
loro agire;
. i valori vengono fatti proprio, adottati da individui e gruppi mediante processi, pi o
meno consapevoli, di scelta.
Significato di: valori universali, pluralismo dei valori, sistema di valori
I valori universali sono quelli nei quali una civilt si riconosce e chi non li accetta si
esclude da quella civilt. Sono i valori che presidiano i confini del vivere civile.
La nostra epoca e la nostra societ caratterizzata da un pluralismo di valori, cio le
persone hanno bisogni, valori e interessi diversi.
Il sistema di valori, che per Parson ci che tiene insieme la societ, un insieme di
valori ()
Paragrafo 2: Orizzonte temporale e mutamento nella sfera dei valori
Concetto di secolarizzazione

La secolarizzazione il processo con il quale la religione perde rilevanza allinterno


della vita sociale.
Le ipotesi sul mutamento di valori nella societ contemporanea
- nelle societ avanzate e moderne, rispetto al passato anche recente, si sta allargando
il grappolo dei valori universali, vale a dire dei valori che sono condivisi dalla
grande maggioranza della popolazione;
- i sistemi di valori si frammentano, perdendo il riferimento a valori ultimi, ma al
loro posto si creano intorno a nuovi valori aree di microsolidariet a livello di vita
quotidiana e di microsolidariet a livello planetario;
- si assiste ad un processo di presentificazione dellorizzonte di realizzazione dei
valori in cui ogni individuo cerca di realizzare il proprio ideale di vita buona nel
qui e ora o, almeno, nellarco della propria stessa esistenza.
Paragrafo 3: dai valori alle norme
Concetto e definizione di norma sociale
La norma sociale un mezzo che prescrive o vieta dei comportamenti in vista di
qualche fine/valore.
Concetto e tipologie di sanzione
La sanzione il prezzo che si paga per ogni trasgressione.
La sanzione, pu essere esterna se applicata da una persona diversa dal trasgressore, o
interna se chi punisce la trasgressione la coscienza stessa del trasgressore.
Tipi di norme: regole costitutive e regole regolative, norme giuridiche, norme
implicite e norme esplicite
Le regole costitutive sono quelle che pongono in essere delle attivit che non
esisterebbero allinfuori delle regole stesse (ex. gioco degli scacchi).
Le regole regolative invece, indicano ci che prescritto o ci che vietato
nellambito di unattivit gi costituita.
Le norme giuridiche (le leggi) sono emanate dallautorit, presuppongono un
apparato per la loro applicazione e per lamministrazione delle sanzioni da esse
previste.
Come classificare le norme rispetto all'ambito entro il quale sono in vigore
Molte norme sociali valgono soltanto per gli appartenenti a determinati gruppi sociali
e regolano i rapporti sia allinterno del gruppo, sia con soggetti esterni.

Paragrafo 4: Coerenza e incoerenza dei sistemi normativi

Pluralismo delle norme e dei sistemi normativi: cause ed effetti


Il concetto di dilemma etico e di anomia

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