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Numero 93
12 Febbraio 2013

85 Pagine

Mercato

ABS sulle
MV Agusta
Brutale 1090

Periodico elettronico di informazione motociclistica

Interviste

Intervista a Marc
Coma e video prova su
strada della KTM 1190
Adventure

Test MotoGP Sepang


Rossi: Meglio
delle aspettative.
Che emozione tornare
in prima fila

| prova maxi enduro |

KTM 1190
Adventure
da Pag. 2 a Pag. 19

AllInterno

NEWS: Honda CTX700, only for USA | N. Cereghini Ma che telecronista sar poi Biaggi? | MOTOGP: Test Sepang 1
Pedrosa, Rossi 3 | SBK: Presentati i Team Aprilia Racing e BMW Motorrad GoldBet | MX: A Malagrotta vince Cairoli

KTM 1190 Adventure

PREGI

Motore e Frenata

DIFETTI

Calore dal motore a bassa velocit

Prova maxi enduro

Passione e
ragione
di Andrea Perfetti | Prestazioni
incredibili si sposano a un carattere
da vera tourer nella Adventure 1190.
Motore derivato dalla superbike RC8
da 150 cavalli, peso contenuto e
tanta elettronica al servizio della
sicurezza con prezzi da 13.990 euro.
Ecco come va

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ordinazione, previa conferma della disponibilit.


Ha di serie lABS Combinato con modalit Offroad e il controllo di trazione MTC. La 1190 Adventure che abbiamo provato, e che di fatto sar
quella regolarmente in vendita, costa 14.870
euro e ha ABS Combinato con modalit Offroad,
controllo di trazione MTC, controllo elettronico
delle sospensioni EDS, sistema di misurazione
della pressione dei pneumatici TPMS e cavalletto centrale. Pi avanti arriver anche la 1190
Adventure R a 14.970 euro (con ABS Combinato
con modalit Offroad, controllo di trazione MTC,
sistema di misurazione della pressione dei pneumatici TPMS, cavalletto centrale e ruota anteriore da 21, senza EDS).

Motore

IL V2 di 75 gradi, bialbero otto valvole, stato


profondamente modificato: albero motore, distribuzione, doppia accensione, pistoni, carter,

a nostra prova su strada della


KTM Adventure 1190

Caro Nico, mi riallaccio alla chiusura


del tuo video e ti dico subito che la
nuova Adventure su asfalto va alla grande e non
ha timori reverenziali per le rivali, sempre pi numerose e ben fatte (pensiamo a BMW, Ducati e
Triumph in Europa, a cui si aggiungono le giapponesi Honda, Kawasaki e Yamaha). Sullo sterrato
non ti so ancora dire come vada, ma per il fango
e per la gloria - come direbbe Cairoli - aspettiamo
la versione R che arriver a breve sul nostro mercato. Col tuo aiuto, prima di raccontare come si
comporta la maxi austriaca spinta dal quel portento di motore che gi equipaggia la Superbike
RC8, facciamo un ripassino dei contenuti tecnici
della Adventure 1190 che abbiamo provato sullisola di Tenerife, in compagnia del grande Marc
Coma (tre volte primo alla Dakar).
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motorino di avviamento e alternatore. Tutto


pi leggero ed efficiente. La coppia vale 125 Nm a
7.500 giri (la potenza, di 150 cv, si trova a 9.500
giri); promette fluidit, grande spinta dai bassi
e consumi ridotti del 20 per cento rispetto alla
precedente Adventure 990. stata adottata una
frizione antisaltellamento che sfrutta molle pi
morbide e chiede poco sforzo alla leva; anche il
cambio stato rivisto nella spaziatura: tra laltro
la prima pi corta per loff-road.

Elettronica

Strettissima lintegrazione tra il sistema di


gestione del motore e il ride-by-wire: i sensori
catturano i dati necessari (tutti, fino agli angoli di rollio e di piega) e trasmettono i risultati al
ride-by-wire e alla centralina di gestione motore.
Si pu scegliere tra quattro modalit di guida,
che utilizzano differenti mappe motore: 150 cv
di potenza massima e una risposta decisa per

KTM avanti tutta

KTM sicura, la sua nuova Adventure 1190


pi avanti di tutte, la maxi enduro pi leggera,
sportiva e versatile. Ruota anteriore da 19 pollici
al posto della 21, inedita ergonomia, posizione
tutta regolabile, maggiore autonomia. E un gran
bel rapporto peso/potenza: 150 cavalli e 230
chili con il pieno (23 litri). La base di partenza
il bicilindrico 1195 a V della RC8 R, addolcito e
dotato del ride-by-wire. Tutta lassistenza elettronica avanzata: lABS/eCBS Bosch di ultima
generazione (9M) combinato con il controllo
di trazione MTC, ed entrambi sono regolabili e
disinseribili; e ci sono le sospensioni regolabili elettronicamente EDS (set Sport, Street,
Comfort oltre a vari livelli di precarico), che di
fatto costituiscono lequipaggiamento standard
della Adventure. La 1190 Adventure base costa
13.990 euro e sar disponibile in serie limitata, su
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al posteriore: solo pilota, pilota con bagagli, guida in coppia, in coppia con bagagli. A disposizione tre differenti setting dellidraulica. La frenata
promette meraviglie. Due dischi anteriori da 320
con pinze e pompe radiali, disco fisso da 268
dietro, e soprattutto, di serie, il nuovo sistema
antibloccaggio combinato ABS/eCBS sviluppato con Bosch. Quando il pilota aziona il freno anteriore, il C-ABS trasferisce una parte di frenata
al posteriore per assicurare la migliore stabilit
della moto, evitando qualsiasi bloccaggio delle ruote e lo slittamento laterale. A seconda del
terreno, il pilota ha tre opzioni: pu disinserire
il C-ABS con il tasto sul manubrio, oppure scegliere tra due modalit di funzionamento: Street
e Off Road. Nella modalit fuoristrada il sistema permette un grado di slittamento della ruota anteriore pi alto e disattiva il modulatore di

pressione del freno posteriore per lasciare al


pilota la libert di bloccare la ruota. C anche
lammortizzatore di sterzo idraulico, e i pneumatici sono Continental TrailAttack 2, realizzati dal
costruttore tedesco apposta per la nuova maxi
austriaca. La prima Adventure fu presentata
dieci anni fa, il settore era gi presidiato, parlava tedesco, era molto impegnativo, eppure tanti
motociclisti nel mondo lhanno scelta, quarantamila. Perch? Per il DNA, che quello delle KTM
che sul terreno difficile non temono nessuno:
continuano a vincere nelloff-road e dominano
da anni la Dakar. Questa nuova Adventure 1190
pi stradale, ci sono anche tutti gli optional
per viaggiare (fino alle manopole riscaldate e al
sensore di pressione delle gomme), eppure non
diventata una noiosa stradale. Anzi: emoziona
come e pi di prima.

Street e Sport, oppure 100 cavalli ed erogazione


ben pi dolce in Rain e Off-Road. E poi il controllo
di trazione MTC, impostato su tre livelli differenti
di slittamento della ruota posteriore: slittamenti
controllati nella modalit Sport, molto pi liberi
nella modalit Off-Road , e azzerati invece su
Street e Rain per non doversi impegnare troppo
nella guida. Ma chi vuole e ci sa fare potr disinserire tutto. Sofisticata strumentazione VDO,
computer di bordo fino a 14 pagine di men. Per
motivi di sicurezza, lABS e il controllo di trazione
possono essere disinnestati solo a bassissima
velocit.

Ciclistica

Telaio a traliccio in tubi dacciaio al cromo molibdeno, forcellone dalluminio, sospensioni WP


completamente regolabili, forcella a steli rovesciati da 48 e poi lui, il sistema EDS di regolazione elettronica presente sulla versione normale
della Adventure. Il pilota pu scegliere con il pulsante le quattro opzioni di precarico della molla
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La prova su strada. La nuova frontiera


delle maxi enduro

Continuiamo a chiamarle maxi enduro per convenzione e per comodit. Rappresentano la nuova classe regina quando si parla di moto fatte per
viaggiare comodi (magari in due), ma anche per
divertirsi da soli (sempre nel massimo comfort,
ma con prestazioni da supersportiva). E questo gi la dice lunga sul perch del loro grande
successo in tutto il mondo. Rappresentano il
segmento principale in termini numerici e non
c pi nessuna Casa che possa permettersi il
lusso di stare alla finestra a guardare. Negli ultimi anni lofferta cresciuta, tanto che pu essere paragonata per quantit e qualit a quella
delle mille supersportive di solo un decennio fa.
BMW R1200GS, Honda Crosstourer, Ducati Multistrada, Triumph Tiger Explorer, Yamaha Super
Tnr: a queste KTM risponde con la rinnovata
Adventure. La moto austriaca ha richiesto uno
sforzo corale da parte dei 260 progettisti che lavorano allR&D di Mattighofen, tanto da essere
definita il progetto pi ambizioso e importante
realizzato dallazienda. I risultati si vedono, basta percorrere pochi chilometri per comprendere la bont del risultato finale raggiunto dalla
1190. Lunica moto oggi capace di coniugare la
comodit e la dolcezza duso di una BMW GS o
di una Triumph Tiger (tanto per non fare nomi),
con le prestazioni mostruose di una Ducati Multistrada (giusto per capirci subito). Il bersaglio
stato colpito bene al centro grazie allabilit degli
ingegneri austriaci, che sono riusciti ad addomesticare quella belva del motore 1190 della superbike RC8R. In questopera da veri transformers,
gli uomini orange non hanno perso per strada
troppi cavalli: allappello ne rispondo davvero
tanti. Quanti bastavano, nel 1998, a fare della
YZF-R1 la regina delle supersportive. E ora ce li
ritroviamo su unendurona stradale, chi lavrebbe detto?

La libidine di 150 cavalli sempre fedeli

La differenza pi evidente, rispetto a quel


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tempo, data dal fatto che oggi tanti cavalli sono


tenuti sotto controllo da unevoluta elettronica
di bordo. Ai bastian contrari, che sognano un
ritorno allera del carburatore e dei freni senza
ABS, rispondiamo che dovrebbero toccare con
mano: ABS e traction control non tolgono nulla
al piacere di guidare la moto, ma aggiungono
una sicurezza attiva a cui non si vuole pi rinunciare, una volta che la si provata. Dei 150 cavalli e dei 12,5 kgm di coppia resta su strada la

Basta percorrere pochi chilometri per


comprendere la bont del risultato finale
raggiunto dalla 1190
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il via alle danze, tra le splendide curve di Tenerife


disegnate da un asfalto a base lavica che non si
trova manco nei migliori circuiti della MotoGP. Il
1190 evidenzia una certa rumorosit meccanica
sino a circa 3.000 giri, da qui in avanti prevale il
fantastico sound dello scarico. Il bicilindrico ha
un rumore pieno, prepotente che ai medi regimi
ricorda i gorgoglii di un V8 americano e, passati
i 6.000, martella musica rock da superbike. Godimento puro per ogni malato di bei motori. Solo
sport quindi? Niente affatto. Durante il test ci ha
impressionato la regolarit di funzionamento
esemplare del propulsore, capace di scendere
sino a 2.000 giri con le marce lunghe e di riprendere senza strappi. Notevole.

Medi regimi: pronti al decollo?

Dai 3 ai 5.000 giri c gi molta sostanza. Arrivati


a 6.000 c il primo, deciso cambio di passo che

libidine, non il terrore di mettersi la moto per


cappello. Passione e ragione, dicevamo nel titolo. Alla seconda dedicato uno studio attento dellergonomia. Sono infatti regolabili il parabrezza (senza attrezzi), il manubrio, la sella
e persino le pedane. Impossibile non trovare la
posizione pi congeniale. LAdventure 2013 comoda, il manubrio bello largo e dritto, si ha un
ottimo controllo della moto (proprio come sulle
EXC da enduro, mica stupidi questi austriaci). Le
finture sono di ottimo livello. La vista appagata
sia dal trattamento superficiale del motore V2,
sia dalle verniciature di plastiche e telaio. Sono
poi semplicemente spettacolari i cerchi a raggi
tubeless e il massiccio forcellone in alluminio
ottenuto per pressofusione. Entrambi questi
elementi, al pari del motore e del telaio, sono
prodotti internamente dalla KTM, una caratteristica forse unica nel panorama motociclistico
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obbliga il traction control a fare gli straordinari


per tenere salda a terra la ruota anteriore. Dai
7.000 ai 9.000 giri lAdventure 1190 un hooligan incazzato nero, capace di tenere andature
incredibili sui percorsi misti, come di divorare le
autostrade tedesche a velocit degne di un Frecciarossa. Non abbiamo raggiunto quella massima ovviamente (ci sarebbe voluto laeroporto di
Tenerife), in ogni caso durante i collaudi i tester
della Casa hanno toccato i 255 km/h di GPS. Un
dato pazzesco per il tipo di moto. Il cambio a sei
marce immediato e molto leggero negli innesti,
al pari della frizione idraulica che un vero burro,
dolcissima e precisa nello stacco come poche. Il
motore esprime le massime prestazioni sia con
la mappa Sport che con la Street; la prima regala una risposta pi pronta in apertura e lascia
pi libero il traction control. Questo a dir la verit comunque sempre molto vigile e presente,

europeo. Stona un po la diversa fattura delle due


leve, di frizione (Magura) e freno (Brembo), ma
stiamo proprio cercando il pelo nelluovo, perch
la moto ben fatta. Su questo non ci piove. Bella
e completa la strumentazione, formata da due
display digitali e dal contagiri analogico. Fornisce ogni tipo di informazione (non vi facciamo il
solito elenco, ma c davvero tutto: marcia inserita, temperatura dellolio, carica batteria, temperatura esterna, consumi, due trip...) e ha un
solo difetto: col sole alle spalle il tachimetro non
sempre si vede chiaramente. Inediti sono i blocchetti elettrici. Quello di sinistra ospita i comandi del computer di bordo e, con pochi pulsanti,
consente di navigare nel men di regolazione dei
quattro riding mode, delle sospensioni, dellABS
e del traction control. Tanta roba in effetti, ma
bastano pochissimi minuti per comprenderne il
funzionamento e per orientarsi. Ora per diamo
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evitando ogni tipo di slittamento della ruota motrice e ritardando un po laccelerazione in uscita
di curva a moto piegata. Daltra parte regala una
dose di fiducia enorme, che permette di godere
della guida sportiva senza il rischio di incorrere
in spiacevoli effetti secondari (lhighside non
mai una cosa bella, credeteci). La mappatura
Rain toglie 50 cavalli al 1190, le prestazioni restano ovviamente apprezzabili (100 cavalli li aveva
la vecchia LC8 Adventure e mica andava piano)
mentre lerogazione ancora pi di fluida ai bassi. Va bene quindi col bagnato, ma apprezzabile anche in citt, nel classico casa-ufficio di
tutti i giorni. In Enduro abbiamo sempre meno
cavalli e, soprattutto, un traction control molto
permissivo che consente alla moto di derapare e
pattinare sui fondi a scarsa aderenza. Fantastico
in questottica anche lABS, che oltre a essere
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disinseribile, pu escludere la ruota posteriore


per la guida sugli sterrati.

Damping elettronico

Una delle doti pi apprezzabili della Adventure


sono le sospensioni WP a controllo elettronico
EDS. Sono regolabili dal blocchetto di sinistra,
si hanno poi le tre modalit di funzionamento:
Sport, Street, Comfort. Le ultime due evidenziano un comportamento molto simile, c parecchio trasferimento di carico in accelerazione e
frenata, e un buon comfort di marcia. Lo si sente
sulle buche e sui dossi artificiali, quindi c da
aspettarsi una risposta valida anche sulle nostre,
pessime strade. Il discorso cambia radicalmente
in Sport. C molto pi freno idraulico in compressione e anche il ritorno ben controllato.
Questa taratura, combinata con le Continental
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ZOOM

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Ktm 1190 Adventure (2013)

da 13.990

Tempi: 4
Cilindri: 2
Cilindrata: 1195 cc
Disposizione cilindri: a V di 75
Raffreddamento: a liquido
Avviamento: E
Potenza: 150 cv (110 kW) / 9500 giri
Coppia: nM / 7500 giri
Marce: 6
Freni: DD-D
Misure freni: 320-267 mm
Misure cerchi (ant./post.): 19 / 17
Normativa antinquinamento: Euro 3
Peso: 212 kg
Altezza sella: 860 mm
Capacit serbatoio: 23 l
Segmento: Enduro Stradale

ABBIGLIAMENTO

(120/70-19 e 170/60-17) e con il controllo di trazione, regala una cocktail micidiale sui percorsi
di montagna. A dispetto della potenza, la 1190
prima di tutto facile. Scende in piega rapida, tiene alla grande il punto di corda e ha una progressione in uscita fantastica. Oltre i 7.000 giri il motore fa sentire le sue pulsazioni con vibrazioni sul
manubrio, ma poca cosa rispetto alle emozioni
che regala a cariolate. La ciclistica si fa ben volere con cambi di direzione immediati tra una curva e laltra e con una stabilit eccellente anche ad
alta velocit in autostrada. A 130 km/h il motore
in sesta staziona a 4.800 giri (il limitatore entra
molto dopo, a 10.200 giri), a soli 3.000 giri si
gi a 80 km/h. A 140 km/h si consumano circa
6,6 l/100km, un valore interessante che dovrebbe confermare la riduzione del 20% di consumi
rispetto alla precedente LC8 990 a iniezione. In
autostrada abbiamo apprezzato anche la protezione dallaria, valida col parabrezza anche alla
minima altezza. E, come in un bel film prima dei
titoli di coda, dedichiamo una menzione speciale
ai freni della KTM. Impiegano pinze (ad attacco
radiale) e dischi della Brembo, mentre la gestione affidata alla centralina 9M della Bosch.
Il sistema ABS/eCBS fa s che il comando anteriore agisca anche sul freno posteriore, mentre il
pedale di questultimo interviene esclusivamente sul disco dietro. Allatto pratico con la leva di
destra si fa tutto. C tanta potenza frenante che
va di pari passo con il controllo dellassetto della
moto nelle frenate pi tirate, quando cio il sistema CBS agisce sul freno posteriore limitando al
massimo il trasferimento di carico sul davanti.
La sensibilit raggiunta dal nuovo ABS Bosch
sorprendente, tanto che in condizioni di asciutto
non siamo mai riusciti a sentirne lintervento sui
due dischi anteriori. La Adventure 1190 arriver
nei concessionari nelle colorazioni grigio o arancio nel mese di febbraio. A lei dedicata una ricca lista di accessori studiata internamente dalla
KTM. Ma gi cos ha tutto per regalare chilometri
e chilometri di autentiche emozioni.
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SCHEDA TECNICA

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Casco Acerbis Active


Giacca Acerbis Peel
Pantaloni Acerbis Ramsey
Guanti Acerbis Brandish
Stivali TCX Infinity

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Quali sono i tuoi programmi ora?


Stiamo lavorando per pianificare i test del 2013.
La Dakar appena finita e il mio team sta riposando per recuperare un po di energie. Gli altri
team hanno lavorato molto e bene, dobbiamo
recuperare. La prima gara sar ad Abu Dabi, poi
ci sar il Qatar e la Sardegna e, certo, la mitica
Dakar. Sar un anno interessante, sono molto fiducioso.
Come mai parli italiano cos bene?
Nel 1998 ho corso il Campionato italiano Enduro
con Claudio Favro, limportatore della GAS GAS,
e ho preso confidenza col vostro Paese. Cos posso parlare un po la vostra lingua.

KTM 1190 Adventure


intervista a Marc Coma e video prova
su strada

Hai anche vinto una Dakar con un manager italiano. Raccontaci com andata.
S ho vinto e lavorato con Gio Sala. Nella mia
prima vittoria, nel 2006, ero sul podio con lui, io
primo e lui terzo: davvero bello! Anche la mia ultima Dakar lho vinta con lui, ma nei panni di team

manager. Devo sempre parlare bene di lui, perch


ha unumanit unica, una persona speciale.
Come ti sembrata la Adventure 1190, cos ricca di elettronica e di potenza?
Mi piaciuta tanto, diversa dalla nostra moto
da Rally che non certo cos ricca. Qui c tanta
elettronica e tanta potenza. Con un solo pulsante
puoi cambiare il suo carattere e trovarti a guidare
pi moto diverse racchiuse in una sola. E stata
una bella esperienza guidarla. Sembra una moto
touring, ma basta un tasto per farla diventare
sportiva.
Ti ricorda la LC8 950 da corsa che hai provato
in Tunisia?
Non ho mai corso con la LC8, ho fatto solo dei
test con la moto di Fabrizio in Tunisia. Era incredibile correre a 200 km/h sulla sabbia con il bicilindrico.
Ma quello un tipo di offroad che non torner pi
nelle competizioni.

di Andrea Perfetti | Abbiamo intervistato Marc Coma


(3 vittorie alla Dakar) che ci racconta come sta e come si
trovato in sella alla Adventure 2013. Nel video anche il nostro
test della potente 1190, di cui potete sentire il fantastico sound

TM 1190 Adventure: video della prova su strada e intervista a Marc


Coma (Team KTM Rally)

Abbiamo intervistato Marc


Coma (3 vittorie alla Dakar) che ci racconta come
sta e come si trovato in sella alla Adventure
2013. Nel video anche il nostro test della potente
1190, di cui potete sentire il suo fantastico sound.
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Marc, prima di parlare della moto che abbiamo


guidato insiema a Tenerife, raccontaci come
stai.
La spalla non ancora a posto, ma inizio a vedere la luce e sono contento. Mi sento molto meglio
ora.
Ti sei fatto male a un nervo, una bella rogna.
S, sono lesioni complicate. Devo lavorare tanto
per recuperare la forza, ma vicino il pieno recupero. Tutto sta procedendo per il meglio.
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MV Agusta
ecco lABS sulle Brutale 1090
Finalmente arriva lABS anche in Casa MV: ne beneficia per prima
la famiglia delle Brutale a 4 cilindri, ovvero le 1090 base, R ed RR.
Prezzi da 13.590 a 17.990 euro

n molti ne hanno criticato la mancanza, in particolare per quanto riguarda la


nuova famiglia delle tricilindriche da 675
cc. Invece lo jus primae noctis con lABS,
in casa MV Agusta, stato riservato alle poderose Brutale a 4 cilindri, cio le 1090, 1090R e
1090RR, che godranno dellimportantissimo
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dispositivo di sicurezza governato dalla centralina Bosch 9MP: un riferimento assoluto per
dimensioni e peso, quindi ideale per trovare
ospitalit (in questo caso poco sopra il motore) su moto snelle e compatte come le naked di
Schiranna. Si tratta ovviamente di un sistema di
ultimissima generazione, che molti appunto si

attendevano sulle piccole MV, ovvero le ultime


arrivate, che per ne beneficeranno dal 2014, assieme alle superbike F4.
Su tutte e tre le Brutale 1090, per garantire al
pilota la massima libert di scelta, lABS disattivabile attraverso il software di gestione del
mezzo accedendo allapposito menu di configurazione. Sulla 1090 RR, inoltre, il dispositivo pu
essere impostato alternativamente su due modalit: Normal per la guida stradale; Race Mode
per lutilizzo specifico in pista o per limpiego
stradale estremamente sportivo. Il supplemento di prezzo determinato dallABS di 600 euro
per la 1090 e la 1090R, e di 700 per la RR: le tre
moto, quindi, sono gi disponibili rispettivamente a 13.590, 14.890 e 17.990 euro. I prezzi comprendono anche il Servizio Assistenza in caso di
emergenza fornito da AXA Assistance.
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Crosstourer Limited Edition.


Ci sono ancora spettacoli che tolgono il fiato.
taglia, oltre allormai nota trattabilit del bicilindrico parallelo da 670cc, che eroga dolcemente
i suoi 47,6 cv a 6.250 giri con 6,1 kgm di coppia
a 4.750 con il pregio di arrivare a percorrere, secondo i dati ufficiali, ben 27 km/l.
La serie CTX, che eredita dalluniversalmente apprezzata ammiraglia Goldwing quello che
Honda definisce horizontal motive design,
chiaramente destinata a chi desidera un mezzo polivalente e da guidare facilmente e senza stress. La ciclistica con interasse di 1.530
mm beneficia di un nuovo telaietto posteriore
che consente di sedere a soli 720 mm da terra

(contro i 790 della NC700S e gli 830 della X),


quindi per anche per i bassi di statura sar una
pacchia, anche grazie alla confortevole configurazione della sella stessa.
Quanto allABS, sar di serie sulle CTX700 e
sulla sola CTX700N, le cui versioni D saranno
dotate anche dellormai arcinoto cambio semiautomatico DCT a doppia frizione.
Lanciate come modelli 2014, ma disponibili
sul mercato U.S.A. gi dalla prossima primavera, le nuove Honda CTXN ed ND costeranno
6.999/7.999 dollari, mentre per le CTX standard
e D il prezzo salir a 7.799 e 8.799.

Honda CTX700
only for U.S.A.
di Maurizio Tanca | Honda aggiunge un nuovo modello alla
famiglia delle bicilindriche con motore da 670cc. una cruiser,
declinata in due versioni: nuda e semicarenata. Si tratta di un
model year 2014, destinato (almeno inizialmente) al mercato
statunitense

onda U.S.A. ha svelato allInternational Motorcycle Show di Chicago


una nuova interpretazione della
piattaforma che ha dato vita alle
NC700X ed S, e alla stessa Integra. Nella fattispecie, di tratta di due versioni di un nuovo modello dallo stile occhieggiante al mondo cruiser:
la nuda CTX700N e la semicarenata CTX700,
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secondo noi vagamente ispirata alla NT01, oggi


non pi in listino (almeno in Italia). Questa moto
stata presentata come la prima ad impersonare un concetto di stile definito CTX, acronimo di
Comfort Technology Experience, applicato ad
un mezzo gratificato da una buona guidabilit
garantita anche dal baricentro molto favorevole
e da un buon comfort generale per piloti di ogni

In ogni viaggio ti aspetta una vista unica, quella di Crosstourer Limited Edition, con la nuova
colorazione Darkness Black Metallic e grafica speciale sulle fiancate. Ma il vero spettacolo inizia
con i 129 CV del motore V4 da 1.200 cc, dotato dellesclusivo cambio sequenziale a doppia frizione.
Unautentica scarica di adrenalina, da godere in piena sicurezza, grazie al sistema C-ABS,
al controllo di trazione TCS e a un equipaggiamento completo, che non trascura il comfort:
tris di valigie in alluminio, tubolari carena in dark aluminium e parabrezza maggiorato.
hondaitalia.com

Info Contact Center: 848.846.632

Honda Italia Moto

Finanziamenti in collaborazione con Agos Ducato disponibili in tutta la rete di vendita Honda aderente alliniziativa, presso cui richiedere il documento Informazioni europee di base sul credito
ai consumatori (SECCI) per le informazioni precontrattuali e le condizioni economiche dellofferta. Messaggio pubblicitario con finalit promozionale. Salvo approvazione
La tecnologia Honda sceglie

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taglia, oltre allormai nota trattabilit del bicilindrico parallelo da 670cc, che eroga dolcemente
i suoi 47,6 cv a 6.250 giri con 6,1 kgm di coppia
a 4.750 con il pregio di arrivare a percorrere, secondo i dati ufficiali, ben 27 km/l.
La serie CTX, che eredita dalluniversalmente apprezzata ammiraglia Goldwing quello che
Honda definisce horizontal motive design,
chiaramente destinata a chi desidera un mezzo polivalente e da guidare facilmente e senza stress. La ciclistica con interasse di 1.530
mm beneficia di un nuovo telaietto posteriore
che consente di sedere a soli 720 mm da terra

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(contro i 790 della NC700S e gli 830 della X),


quindi per anche per i bassi di statura sar una
pacchia, anche grazie alla confortevole configurazione della sella stessa.
Quanto allABS, sar di serie sulle CTX700 e
sulla sola CTX700N, le cui versioni D saranno
dotate anche dellormai arcinoto cambio semiautomatico DCT a doppia frizione.
Lanciate come modelli 2014, ma disponibili
sul mercato U.S.A. gi dalla prossima primavera, le nuove Honda CTXN ed ND costeranno
6.999/7.999 dollari, mentre per le CTX standard
e D il prezzo salir a 7.799 e 8.799.

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Periodico elettronico di informazione motociclistica

Mercato moto gennaio


-23,8%. Crollano gli scooter,
flettono le moto
Il primo mese dellanno fa registrare un crollo verticale per
gli scooter e particolari fasce di moto. Capelli (Confindustria
ANCMA): Servono misure per la crescita. Honda NC700X
best seller

n vero e proprio crollo quello registrato dal mercato nel primo mese
dellanno, con gli scooter (5.978
pezzi venduti) che fanno segnare un
-25,6% rispetto allo stesso mese dello scorso
anno e le moto (3.345 unit) leggermente meglio
con il loro -20,3%. Il calo complessivo dellimmatricolato riporta un -23,8%. Landamento
dei cinquantini continua la discesa con 2.056
consegne, pari al -30%. Il mese di gennaio vale
in media, sul totale anno, circa il 5%. Sono dati
a dire poco allarmanti che parlano di un trend
- in costante calo - che non accenna ancora a
fermarsi. Se per le moto possiamo confortarci
con il prossimo arrivo di novit importanti (BMW
R1200GS, KTM Adventure 1200, Ducati Hyperstrada) nel settore che pi di ogni altro sembra
attirare il pubblico in questo periodo di crisi,
quello delle maxienduro, per quanto riguarda lo
scooter il momento negativo senza appello.

Moto: le vendite nel mese di gennaio

Lo scenario mostra andamenti a forte divergenza: forte calo per le cilindrate oltre i 1000cc con
803 pezzi (-27,3%), seguite dal segmento tra
800 e 1000cc (-20,2%). Le medie cilindrate tra
650 e 750cc con 538 moto si fermano a -14,5%
grazie soprattutto allottima prestazione della
Honda NC700X, best seller del mese, mentre
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le 600, ferme a 112 unit, subiscono il calo maggiore con un -50,4%. Lunica nota positiva arriva
dalle 300-500cc con 556 pezzi e un +5,7%, mentre le 250cc con 187 vendite segnano un -19,7%.
Calo anche per le 125cc (-28,9%). Analizzando
i numeri in ottica di segmenti si vede un forte
calo delle enduro stradali (-23,3%) e delle naked
(-22,6%); calo anche per le sportive (-24,3%) e
le tourer (-17%). Stabili le custom. E evidente
come il prossimo arrivo delle novit maxienduro
di BMW, KTM e Ducati abbia parzialmente falsato landamento del mercato - ma il generale calo
di tutti i settori fa rilevare unemorragia di vendite che non pare avere fine, allineato alla scarsa fiducia generale del pubblico relativamente
alla propria situazione economica. La leader di
mercato resta la sorpresa 2012, ovvero la Honda NC700X. Tiene la nuova Ducati Multistrada
1200, e completa il podio delle vendite la Honda CB1000R. Pesa evidentemente come un macigno lassenza delle BMW 1200GS, venduta nella sola versione Adventure (che rester invariata
lanno prossimo) ma soltanto in 27 esemplari.

Scooter

Lanalisi per cilindrata evidenzia una flessione


generalizzata ma distribuita in diversa misura
sui diversi segmenti. Gli scooter di 125cc con
1.848 veicoli e un -22,6% sono in media con il

mercato; meno negativi i 150-200cc con 1.720


pezzi e un -10,9%. In entrambi i segmenti grande
parte delle vendite sono state appannaggio del
nuovo Honda SH, che nelle sue tre versioni monopolizza il podio. Calo significativo per i 250cc
con 289 veicoli e un -46,5%, ma scendono anche
i 300-500cc con 1.677 unit e -29,8%. Rispetto
allanno scorso flettono anche i maxiscooter oltre 500cc, con 444 vendite (in larghissima parte
costituite da Yamaha TMAX, al quarto posto assoluto con 312 esemplari) e un -44%.

Il commento di ANCMA: Servono azioni concrete

Non si vede il fondo del periodo recessivo e il


mercato dei mezzi di trasporto sceso pi del
reddito disponibile. La situazione drammatica.
Lelevata disoccupazione, in particolare quella
delle classi di et pi giovane, la scarsa disponibilit di credito e le insostenibili tariffe delle

assicurazioni, che letteralmente strangolano il


mercato in molte zone del centro sud, non consentono uninversione di tendenza - afferma
Corrado Capelli, Presidente di Confindustria
ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo
Accessori) Speriamo che dalle prossime elezioni possa scaturire un governo stabile, in grado
di affrontare le necessarie riforme favorendo in
primo luogo la crescita e fornendo certezze alle
famiglie per aumentare il livello di fiducia. Limpegno dei costruttori delle 2 ruote e di tutto il
settore sar quello di continuare a incrementare
il livello di sicurezza e di compatibilit ambientale
dei veicoli che rappresentano la soluzione ai problemi di mobilit. Tuttavia abbiamo la necessit
che tutti facciano la propria parte investendo ad
esempio nelle infrastrutture oggi carenti e pericolose, ed evitando di penalizzare lo sviluppo
delle vendite con ulteriori accise. Guarda tutta
la classifica Moto e Scooter
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Nico Cereghini
Ma che telecronista
sar poi Biaggi?

iao a tutti!
Dunque,
Max Biaggi
la voce
tecnica
della SBK
2013. Sul sito lo aveva gi La novit ha destato un certo scalpore, nessuno
anticipato Carlo Baldi il 28 lo aveva immaginato in questo ruolo. Ma si pu
gennaio (leggi larticolo), era
una chiacchiera che nellam- rinunciare, per il commento tecnico della SBK, a
biente circolava da qualche un campione del genere? Preparato preparato,
giorno, e i vostri commenti non si discute, e poi
sono stati discordi: chi ha
apprezzato e chi no, chi rimpiange Mauro Sanchi- il casco al chiodo e si rende disponibile per il conni (ottimo il suo contributo su La7), chi addirittu- tributo tecnico nella telecronaca, che facciamo,
ra celebra Di Pillo. Bene, io che per correttezza lo lasciamo a casa? Sarebbe stupido anche se
non avevo ancora commentato, essendo coin- il campione fosse campione a met, se avesse
volto anche nella redazione motori di Mediaset, conquistato questo titolo per caso, e Biaggi un
adesso che la notizia ufficiale non mi sottraggo. campionissimo: il secondo titolo SBK arrivato
E attacco col dire che la mossa mi pare molto giu- dopo una carriera ventennale -250, 500, Mosta. Se il campione del mondo in carica appende toGP, SBK- ed altri quattro mondiali dominati in
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Superbike

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duemmezzo. Insomma stato un protagonista


assoluto, e nessuno pu dubitare che il suo commento tecnico sar di alta qualit. Le obiezioni
sono state soprattutto sul carattere: del tipo il
campione non si discute, ma luomo non mi
mai stato simpatico. E qui si entra in un ambito
soggettivo, ma da uno che, come si sa, non figura tra i migliori amici di Max, lasciatevi dire che
anche sotto questo aspetto abbiamo soltanto da
guadagnarci. Da spettatori, intendo. Biaggi un
tipo originale, non ha mai nascosto simpatie ed
antipatie, non accomodante n un piacione
di quelli che vogliono fare amicizia a tutti i costi.
Fosse stato pi diplomatico e pi attento al consenso, molto probabilmente avrebbe avuto una
carriera ancora pi brillante. Con qualche amico
in pi nel paddock, come ho gi avuto modo di
dire, forse sarebbe stato il campione del mondo
della 500 nel 98, quando Mick Doohan fu favorito dalla Dorna. Per diventare telecronista non c
un modello ideale. E piaciuto il tono enfatico di Di
Pillo, al quale si poi ispirato Vignando; piaciuta
la seriosa competenza di Chili ma anche la vivace
simpatia di Sanchini, per restare in ambito Superbike. E se ci allarghiamo un po scopriamo che

ogni telecronista stato grande. Federico Urban


un precursore: non avesse spinto come un pazzo
dentro la Rai, che oltre al GP italiano non voleva
andare, avremmo perso la sfida di Assen 79 tra
Ferrari e Sheene, e tante stagioni successive.
Guido Meda, con Reggiani ed ora con il preparato Rangheri, ha rinnovato linguaggio e ritmo trasformando il motociclismo in uno show per tutti.
Perch gli appassionati veri magari ne farebbero
anche a meno, della telecronaca, ma se vogliamo
un servizio eccellente come quello che offre Italia
1 (e tutti lo vogliamo) allora bisogna che lo share
sia alto Al telecronista non perdoniamo soltanto
due cose: lignoranza della lingua italiana e luso
di un lessico sbagliato. Se dice volante e sedile
invece di manubrio e sella spegniamo subito il televisore. Poi questione di carattere. E allora, tornando a Max, vero: lui fatto a suo modo, un po
timido e un po arrogante, orgoglioso e diffidente.
Ma libero. Potr anche sbagliare, certo, come
accaduto del resto anche al sottoscritto, perch
soltanto chi non si esprime o si appiattisce sulle
banalit non sbaglia mai. Ma se anche far qualche errore, che problema c? Ne discuteremo
insieme e sar ancora pi interessante.

Biaggi un tipo originale, non ha mai nascosto


simpatie ed antipatie, non accomodante n un
piacione di quelli che vogliono fare amicizia a tutti
i costi

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Massimo Clarke
Piccole monocilindriche entrate
nella leggenda
di Massimo Clarke | Una classe dimenticata, la 75, ha visto
primeggiare nelle mitiche maratone stradali degli anni
Cinquanta tre realizzazioni a quattro tempi di grande
raffinatezza tecnica

N
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ellItalia del dopoguerra


quello della mobilit era un
problema assai sentito, che
doveva essere risolto in maniera pratica e, soprattutto
economica. Molte industrie

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che prima lavoravano in altri settori hanno riconvertito la loro produzione, totalmente o in
parte, dedicandosi alla costruzione di mezzi a
due ruote di piccola cilindrata o di motori ausiliari da applicare alle biciclette, e si sono aggiunte alle tante altre aziende sorte per lavorare

specificamente a questo settore. Una 125 era gi


considerata una moto di media cilindrata e una
175 per diverse case costituiva il top della gamma. Non per nulla il Motogiro (ovvero, pi esattamente, il Giro Motociclistico dItalia) prevedeva
moto di 75, 100, 125 e, cilindrata massima ammessa, 175 cm3, con classifiche separate. Questa suddivisione rispecchiava piuttosto fedelmente la situazione di mercato. Una classe che
ha visto la nascita di modelli di assoluto pregio,
che hanno rapidamente ottenuto una notevole
diffusione, stata la 75. In questa sede ci dedichiamo appunto a tre modelli di questa cilindrata
ai quali spetta un posto di rilievo nella storia del
motociclismo non solo perch hanno dominato
per anni la scena agonistica, ma anche in quanto
sono state realizzazioni di grande spessore tecnico. La prima ad essere costruita stata la Laverda. Proprio con questo modello di 75 cm3 la

casa di Breganze ha fatto il suo esordio nel mondo delle due ruote. Si trattava di una tranquilla e
robusta monocilindrica a quattro tempi, entrata
in produzione nel 1950 dopo essere apparsa in
forma di prototipo lanno precedente. Il progetto
era lineare ma anche raffinato, con il cilindro gi
in lega di alluminio, in un periodo nel quale dominava la ghisa, e la distribuzione ad aste e bilancieri con due alberi a camme nel basamento e
valvole in testa inclinate. Quando ha fatto la sua
comparsa, nessuno probabilmente pensava che
da questa tranquilla e versatile tuttofare sarebbe stata ricavata una versione da competizione
in grado di vincere ben quattro Milano-Taranto e
altrettanti Giri Motociclistici dItalia. La Laverda
75 era nata con un cambio a tre marce, una potenza di 3,2 cavalli a 5500 giri/min, una forcella
a parallelogramma e un telaio in lamiera stampata, che stato sostituito da un altro in tubi dal
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bellissimo disegno a doppia culla continua verso il termine del 1952 (dapprima sulla versione
Sport e quindi anche sul modello base), poco
dopo che era stata adottata una nuova forcella,
del tipo telescopico. Successivamente apparso
il cambio a quattro marce. Al termine della sua
evoluzione la versione da competizione arrivata ad erogare una potenza non tanto lontana
dai 7 cavalli, a un regime dellordine di 9500 giri/
min. Al Capriolo 75 spetta un posto assolutamente unico, tra le motoleggere costruite in Italia, per via delle soluzioni tecniche davvero uniche che la contraddistinguevano. Dopo il termine
della Seconda Guerra Mondiale una azienda del
grande gruppo Caproni convertita destinandola alla produzione motociclistica. nata cos la
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Aerocaproni, con sede ad Ala di Trento, dal cui


stabilimento uscita, nel 1951, una simpatica
monocilindrica denominata Capriolo 75. Era
dotata di un telaio in lamiera stampata e aveva
il pedale del cambio sul lato sinistro, cosa che
la rendeva unica nella intera produzione nazionale (allepoca tutte le moto italiane avevano il
comando del cambio a destra). Entrambe queste soluzioni erano tipiche della scuola tedesca,
il che fa pensare che al progetto abbia lavorato,
almeno in larga misura, un tecnico doltralpe.
Ancora pi caratteristico era il motore, il cui albero a gomiti aveva lasse di rotazione longitudinale (e non trasversale rispetto al telaio, come
vuole il classico schema motociclistico). Assolutamente unica nel panorama mondiale era la

distribuzione, che impiegava una camma a tazza


(o a disco, se si preferisce), piazzata alla estremit superiore di un alberello verticale che prendeva il moto dallalbero a gomito tramite una
coppia di ingranaggi conici. I due risalti praticati
sul disco in questione agivano sui bilancieri determinando cos il movimento delle valvole. La
prima versione del Capriolo 75 disponeva di 3,5
cavalli a 6000 giri/min, ben presto portati a 3,8 a
6500, ed era dotata di ammortizzatori posteriori
ad attrito, poi diventati telescopici. La versione
Sport apparsa nel 1952 e ha cominciato a prendere parte alle competizioni lanno successivo.
Nel 1954 nato il modello competizione, con
serbatoio lungo e potenza notevolmente aumentata, che si imposto nella Milano-Taranto di

quello stesso anno e ha vinto il Motogiro nel 1955.


LAerocaproni, diventata Aeromere nel 1958, ha
cessato la produzione motociclistica nel 1963.
Quella della Ceccato 75 una storia decisamente
diversa. Si tratta infatti di una moto che non derivata da un modello stradale, ma stata espressamente studiata per le competizioni. E che, per
di pi, non nata nello studio tecnico della casa,
ma stata disegnata e realizzata a livello di prototipo esternamente, da un progettista destinato
a entrare nella leggenda, Fabio Taglioni. La Ceccato era gi presente sul mercato con dei modelli
utilitari a due tempi ma voleva migliorare la sua
penetrazione e siccome allepoca i risultati sportivi avevano una notevole influenza sulle vendite,
decise di scendere in gara con un modello studiato specificamente per impiego agonistico. La
direzione della azienda veneta era venuta a conoscenza di una realizzazione molto promettente, dovuta a un giovane ingegnere che insegnava
allistituto professionale Alborghetti di Imola. Si
mise quindi in contatto con il progettista e acquis i diritti per produrre la moto con il suo marchio.
La Ceccato 75 da competizione era dotata di un
motore con unico albero a camme in testa comandato da una cascata di ingranaggi (nel primo
prototipo si impiegava un alberello verticale con
due coppie di ingranaggi conici). Sviluppata nel
corso del 1954, dopo un primo periodo nel quale venne effettuata la messa a punto definitiva e
vennero eliminati i piccoli problemi di giovent, si
rivel pressoch imbattibile, imponendosi in una
Milano-Taranto e in un Motogiro. Il motore erogava inizialmente 6 cavalli a 10400 giri/min, portati in seguito a 8 a 11.000. Dalla 75 stata anche
derivata una versione di 100 cm3, che erogava
11 cavalli a 10500 giri/min. La grande validit di
questa moto confermata dalle vittorie ottenute nel campionato italiano della montagna nel
1962-63 (classe 100) e nel 1965-66 (classe 75),
a oltre dieci anni dalla sua presentazione.
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Test MotoGP Sepang


1 Pedrosa, cade Marquez. Rossi 3
di Giovanni Zamagni | A test conclusi Pedrosa non perde la
leadership, sempre seguito da Lorenzo. Rossi in sella alla Yamaha,
oggi quella in versione 2013, scalza Marquez dalla terza posizione

a prima sessione di test del 2013


va in archivio senza grandi sorprese, ma ha gi emesso qualche
verdetto interessante. Eccoli,
stando ben attenti, ovviamente,
a emettere giudizi definitivi perch, come noto, i test invernali sono un po
come il calcio dagosto: tutti vincono, tutti sono
contenti
1) Dani Pedrosa e la Honda sono il punto di riferimento;
2) Jorge Lorenzo e la Yamaha sono vicinissimi e,
sulla distanza, Jorge al solito regolarissimo;
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3) Valentino Rossi tuttaltro che bollito;


4) Marc Marquez pu puntare, da subito, a risultati prestigiosi;
5) Cal Crutchlow in crescita e, di tanto in tanto,
potrebbe inserirsi nella lotta per il podio, difficilmente, per, per la vittoria;
6) Stefan Bradl deve ancora progredire;
7) Per la Ducati si prospetta una stagione durissima;
8) Aleix Espargaro si conferma pilota di talento
e la ART, lAprilia CRT ancora pi competitiva
dellanno scorso;
9) Le altre CRT, praticamente, non esistono.

PEDROSA 200100 (al quarto giro


su 44)

Dani si migliorato di ben 4 decimi rispetto a


mercoled, rifilandone 0329 al pi immediato
inseguitore. Inoltre, ha sempre chiuso le tre giornate di prove davanti a tutti: detto cos, il suo
un dominio senza discussioni. Il responso del
cronologico non altrettanto netto, ma, come
al solito, a Pedrosa importa poco o nulla del
passo gara: solitamente lui la domenica riesce a
ripetere con costanza i (pochi) giri velocissimi
realizzati in qualifica. Per Pedrosa, 3 giri sotto i
201 (200100, 200690, 200657) e 12 sotto
i 202.

LORENZO 200429 (al quarto giro


su 60)

Il distacco sul giro secco piuttosto elevato, ma


il passo gara di Lorenzo davvero impressionante: con ben 15 giri sotto i 201 e 24 sotto i 202.
Tanto per fare una esempio, ecco il cronologico
di alcuni passaggi consecutivi fatti da Jorge nel
finale: 201332, 201497, 201338, 201289,

201570, 201542, 201311, 201153,


200968, 200997, 200873, 200802,
200888. Incredibile, vero?

ROSSI 200542 (al 43esimo giro


su 60)

Cera naturalmente grande attesa per il ritorno di


Valentino Rossi sulla Yamaha: il primo verdetto
che il nove volte iridato sempre competitivo.
Nei tre giorni, Valentino ha costantemente preso
un distacco attorno ai quattro decimi, migliorandosi progressivamente, in linea con quanto fatto
da Pedrosa e Lorenzo. Valentino, al momento,
leggermente pi lento e meno efficace del compagno di squadra 2 giri sotto i 201, 23 sotto i
202 -, ma parliamo di pochi decimi. Rossi non
ha mai fatto uscite troppo lunghe al massimo
5-6 giri tirati consecutive ma non era certo
questo lo scopo in questa prima uscita del 2013.
E sappiamo tutti quanto sia differente il rendimento di Rossi in garaUn test sicuramente positivo, che fa bene al morale e alle motivazioni del
campione: per lui c margine di miglioramento.
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MARC MARQUEZ 200636


(al 32esimo giro su 54)

Non cerano molti dubbi sulle capacit di Marquez, ma la sua prestazione davvero eccellente, per nulla inficiata dalla prima caduta in
MotoGP, allultima curva, per la perdita dellanteriore. Come dice Rossi, Marquez ha, sulla carta,
un grande margine di miglioramento e pu diventare un avversario davvero pericoloso anche per
la vittoria. Dopo aver pensato solo ad adattarsi
alla moto, liridato Moto2 ha cominciato a lavorare su assetti ed elettronica e il numero uno esecutivo della HRC, Shuhei Nakamoto, ha sveltato
che lo spagnolo ha anche provato a usare pochi
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controlli elettronici, copiando quanto faceva


Stoner. Marc ha anche effettuato una simulazione gara, con 18 giri consecutivi, con un passo
medio di 2015: eccellente. Bravo davvero.

tempo pi alto, a conferma di un errore commesso. E comunque sicuramente in grado di stare


costantemente davanti.

CAL CRUTCHLOW 200734 (al quinto


giro di 53)

Stefan Bradl ha chiuso sesto con il tempo di


201003 (a 0903), Alvaro Bautista settimo in
201502 (a 1402): in pratica, entrambi, hanno
confermato quanto gi si sapeva. Ovvero: Bradl
veloce e costante, ma non ancora al livello dei
migliori, Bautista fatica a fare il salto di qualit.

Ultimo a scendere sotto il muro dei 201, Crutchlow si conferma pilota di ottimo livello, nonostante la sua Yamaha sia esattamente identica a
quella dellultimo GP di Valencia 2012. Per Cal un
passo pi che discreto, anche se, il cronologico,
segnala sempre qualche errore di troppo: le serie di giri veloci sono sempre inframezzate da un

HONDA SATELLITE

DUCATI

Tempi duri in Casa Ducati, con Nicky Hayden

costantemente pi veloce di Andrea Dovizioso,


ma solo per pochi decimi. Nicky ha finito a 2084
(il suo obiettivo era prendere circa un secondo),
Andrea a 2177: insomma un disastro, peggio
dei test invernali 2012! Dovizioso, bravo a finire
in scia al ben pi esperto (sulla GP12) compagno
di squadra, dice che non si aspettava granch
di differente, ma chiaro, per chi non lo avesse
capito prima, che i pessimi risultati della scorsa
stagione non erano certo colpa del pilota di allora Come dire che sar difficilissimo, se non
impossibile, vedere la Ducati nelle prime posizione; piuttosto, pi probabile che venga insidiata
dalla ART del bravo Aleix Espargaro. Per quanto
riguarda i piloti del team Pramac, Andrea Iannone si un po migliorato, chiudendo a 2764,
quindi a sette decimi dalla prima Ducati, mentre
Ben Spies oggi non sceso in pista per i postumi
delloperazione di fine novembre: unaltra brutta
tegola per la moto di Borgo Panigale.

SMITH: DISCRETO DEBUTTO

Abbastanza positivo il debutto in realt


aveva naturalmente gi provato a Valencia di
Bradley Smith, che in Moto2 non aveva certo entusiasmato: per il britannico del team Tech3 un
dignitoso ottavo posto, quindi davanti alle Ducati, a 1993 dai primi e poco meno di sei decimi da
Bautista.
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MotoGP

Test MotoGP Sepang


Rossi: Meglio delle aspettative
di Giovanni Zamagni | Valentino: Che emozione tornare in
prima fila!. Lorenzo: Dobbiamo migliorare ancora. Pedrosa:
Moto ok, ma le nuove Bridgestone non mi piacciono. Hayden:
Servono cambiamenti radicali

ide, ride di gusto: Valentino


Rossi ha ritrovato il sorriso
perso in sella alla Ducati. Una
moto che, proprio, non ha digerito. Lesatto contrario della Yamaha. Come si capisce
bene da questa spiegazione. La M1 una moto
da piega: mostruoso quanto puoi inclinarla in
curva! A volte devi chiudere le braccia, per non
toccare con i gomiti Una gran bella differenza
con la Ducati, che proprio non ne voleva sapere
di piegare.

Insomma, ogni dubbio stato sciolto e il terzo


posto a poco pi di quattro decimi dalla pole
virtuale lo soddisfa in pieno.
Sinceramente andata bene, oltre le mie aspettative. Prima di questi test i dubbi erano tanti: sapevo di essere ancora capace di andare in moto,
ma non quale fosse il mio livello. Direi che adesso
c la consapevolezza di poter fare delle buone
gare. Abbiamo progredito continuamente nei tre
giorni e oggi sono riuscito a migliorarmi notevolmente, sia nel giro singolo sia sul passo, conquistando anche il terzo tempo: se questo fosse un
GP partirei in prima fila. Una bella sensazione
dopo le quarte e quinte file delle scorse stagioni.
Lorenzo a solo un decimo, anche se Rossi,
onestamente, ammette che sul ritmo, il divario
aumenta.
Jorge ha fatto una simulazione gara di altissimo
40

livello (si pu vedere il cronologico nel resoconto


dei test, NDA), su tempi che io non sono riuscito a realizzare. E chiaro che il suo affiatamento
con la M1 totale, mentre io sono ancora un po
indietro, anche fisicamente. Per abbiamo svolto
un buon lavoro, partendo dalla base 2012, per poi
passare a una evoluzione di motore, quindi alla
versione 2013.
Ed proprio con questultima che ho fatto il mio
crono pi rapido: la moto migliorata nella ciclistica.
Unanalisi condivisa da Jorge Lorenzo, per la
verit un po pi critico di Rossi.
La moto migliorata, ma il nuovo cambio (tipo
quello della Honda, NDA) non d grandi vantaggi
e la Honda continua a essere superiore in accelerazione: bisogna lavorare per avere pi margine,
per non dover guidare sempre al limite.

HONDA: TUTTI CONTENTI

In Casa Honda, sono naturalmente tutti contenti:


Dani Pedrosa soddisfatto per aver trovato un
buon bilanciamento, dopo varie prove per sistemare al meglio il motore allinterno della ciclistica
e compensare cos laumento di 3 kg imposti dal
regolamento, mentre Marc Marquez giustamente stra felice di quanto fatto, con continui
progressi dal primo allultimo giorno.
Marc ha anche iniziato a lavorare su assetti ed
elettronica, confermandosi un campione di razza: sar competitivo da subito.
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MotoGP

DUCATI: TUTTI PREOCCUPATI

E vero, nessuno si aspettava chiss cosa da questi test, dato che la moto esattamente quella
della scorsa stagione ma neppure di finire a 2
secondi da Honda e Yamaha, facendo addirittura fatica a stare davanti allAprilia del bravo Aleix
Espargaro. Un vero disastro. Nicky Hayden ammette: Abbiamo provato un paio di soluzioni
interessanti che ci hanno permesso di migliorare sul passo, ma chiaro che ci vuole una svolta
tecnica pi importante. Andrea Dovizioso, per il
momento, preferisce stare sul vago. Non si pu
fare un vero e proprio bilancia, sapevamo che, in
questo test, avremmo dovuto solo lavorare per
raccogliere dati e informazioni. Ci sar da soffrire
nella prima parte del campionato: lo sapevamo
prima, ne siamo perfettamente consapevoli.
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MotoGP

Livio Suppo (HRC)


Pedrosa riferimento. Marquez da
podio. Bravo Rossi
di Giovanni Zamagni | Livio Suppo, team principal HRC,
commenta per moto.it gli spunti emersi dai test di sepang.
E si complimenta con Valentino Rossi, di nuovo velocissimo
con la Yamaha

primi test del 2013 hanno


fornito alcuni spunti interessanti, (Test MotoGP
Sepang. 3 giorno. 1 Pedrosa, cade Marquez,. 3
Rossi): abbiamo chiesto
a Livio Suppo, Team Principal
HRC, di commentarli.
44

1) Dani Pedrosa e la Honda


sono il punto di riferimento.
Di questi primi test s, ma Lorenzo sempre stato molto vicino e anche Rossi e Marquez.
Pedrosa stato sicuramente
bravissimo, molto contento
e questo laspetto pi importante. Quindi, s, direi che Dani

e la Honda sono stati il punto di


riferimento, perlomeno di questi primi tre giorni di test.
2) Jorge Lorenzo e la Yamaha
sono vicinissimi e, sulla distanza, Jorge al solito regolarissimo.
Confermo anche questo. Dani
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aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb
bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb
bbbbbbbbbbbbbbb

Si sapeva che Marc era un pilota di quelli buoni e


questi primi test in MotoGP, compresi quelli di
Valencia e i precedenti di Sepang lo stanno

confermando

ha un approccio alle prove per


certi versi simile a quello che
aveva Casey (Stoner, NDA):
pi qualit che quantit e non
quindi facile analizzarne il passo. Jorge, al contrario, predilige la costanza e fino alla gara
quindi difficilissimo capire i
reali valori, per sicuramente
Lorenzo va forte.
3) Valentino Rossi tuttaltro
che bollito.
Anche su questo sono daccordo. Ha fatto un ottimo rientro in Yamaha: non ancora costante come Pedrosa e
Lorenzo, che per guidano la
stessa moto gi da un anno,
mentre per Rossi si trattava di
un esordio. Tanto di cappello,
stato molto bravo.
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4) Marc Marquez pu puntare,


da subito, a risultati prestigiosi, quindi anche alla vittoria.
Confermo anche questo, incrociando le dita per scaramanzia Si sapeva che Marc era un
pilota di quelli buoni e questi
primi test in MotoGP, compresi
quelli di Valencia e i precedenti di Sepang (Marquez aveva
provato a fine novembre, NDA)
lo stanno confermando. Tutti
quelli che hanno fatto cos, di
solito sono andati forte subito,
come Biaggi, Rossi, Pedrosa,
Lorenzo che aveva ottenuto la
pole al debutto. S, direi che
uno che pu puntare al podio
fin da subito.
5) Cal Crutchlow in crescita
e, di tanto in tanto, potrebbe

inserirsi nella lotta per il podio, difficilmente, per, per la


vittoria.
N: su questo sono un po
meno daccordo. A me sembra che Crutchlow sia a livello
dellanno scorso. Al solito
molto veloce, subito dietro ai
fenomeni, ma non ho visto un
grande cambiamento.
6) Stefan Bradl deve ancora
progredire per essere a livello
dei migliori.
S, mi aspettavo qualcosina in
pi da lui. E vero che il secondo giorno ha avuto problemi
con il jet-leg, non ha dormito
la notte e per questo arrivato
in pista tardi. Poi piovuto e,
di fatto, ha girato meno degli
altri. Lui contento, si sente

maturato e pi sicuro rispetto


al 2012, per, sinceramente,
a livello di tempi mi aspettavo
qualcosina in pi.

ad abituarsi. Hayden ha tanta


esperienza: mi auguro per loro
che riescano a migliorare di un
po. Di un bel po.

7) Per la Ducati si prospetta


una stagione durissima.
Temo di s, anche se non dimentichiamo che in questo test
avevano la stessa moto dello
scorso anno. Non so, mi auguro per loro di s, se stiano pensando di fare delle modifiche;
inoltre, il Dovi (Dovizioso, NDA)
uno molto metodico e anche
nel 2012, al debutto a Sepang
con la Yamaha, and forte,
ma non fortissimo (era per
anche reduce dalloperazione
alla spalla destra infortunata
facendo cross, NDA): un pilota che ci mette un po di tempo

8) Aleix Espargaro si conferma pilota di talento e la ART,


lAprilia CRT ancora pi
competitiva dellanno scorso.
Espargaro ha corso nel team
satellite Pramac nel 2009 (a
anche nel 2010, NDA), quando
io ero ancora in Ducati, e gi allora, nel giro secco, aveva fatto
vedere ottime prestazioni.
Gli mancava un po di costanza, faceva un po di pasticci:
adesso probabilmente sta maturando. Ha fatto veramente un
ottimo tempo: sarebbe bello se
anche in gara riuscisse a ripetersi.
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MotoGP

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Paolo Ciabatti (Ducati)


Torneremo vicino ai migliori
di Giovanni Zamagni | Stiamo gi lavorando su alcune
modifiche per telaio - dice Paolo Ciabatti -, motore ed
elettronica. Soffriremo nella prima parte del 2013: lo sapevamo
e non ci scoraggiamo

on ci si
aspettavano miracoli, ma
nemmeno
una prestazione cos deludente: Paolo
Ciabatti, nuovo responsabile
del progetto MotoGP, analizza
i risultati del team Ducati a Sepang.
48

Nicky Hayden a 2084 e Andrea Dovizioso a 2177 da


Dani Pedrosa; personalmente
ho definito i test Ducati disastrosi: qual il tuo commento?
Sicuramente non sono stati
dei test particolarmente positivi. Sapevamo e ne avevamo parlato alla presentazioni
dei programmi della stagione

che saremmo partiti con la


moto 2012. Come sai, ci sono
stati dei cambiamenti allinterno di Ducati Corse, operativo
dal 7-8 gennaio. Siamo venuti
a Sepang con solo alcune piccole modifiche, mentre gli altri
team sono arrivati ovviamente
molto pi preparati di noi. Inevitabilmente siamo indietro: il
mondo delle gare impietoso,

il tempo parla chiaro. Abbiamo


trovato una serie di soluzioni
per migliorare quello che abbiamo, ma speriamo di essere
in grado di portare delle novit
pi significative per il secondo
test di Sepang (26-28 febbraio,
NDA) e poi delle altre per quelli
di Jerez (23-25 marzo, NDA).
Alla presentazione di Madonna di Campiglio, Bernhard
Gobmeier, nuovo direttore
generale di Ducati Corse, aveva parlato di evoluzione e non
di rivoluzione: alla luce di questi risultati, ha senso andare
avanti con questa moto?
Ci sono una serie di interventi
che sono gi stata programmati e pianificati per telaio,
elettronica e motore, quindi a
360. Credo che riusciremo,

in tempi relativamente brevi, a


tornare vicino ai primi: il nostro obiettivo e quello dei nostri piloti. Avevamo comunque
detto che il 2013 sarebbe stato
un anno nel quale avremmo
cercato di avvicinarci alle posizioni alte della classifica nella
seconda met del campionato.
Faremo il possibile per accelerare i tempi, ma sappiamo che
partiamo da una base un po
complessa.
I piloti cosa vi hanno chiesto in particolare, modifiche
uguali o differenti? Sono disperati?
In realt per Dovi si trattato quasi di un debutto, perch
aveva fatto solo una mezza
giornata di test a Valencia
con condizioni non perfette.

E salito sulla moto per la prima


volta dopo diversi mesi: per lui
era tutto nuovo e, ovviamente,
in questi tre giorni abbiamo
cercato di mettere a punto alcuni dei difetti per lui pi significativi. Abbiamo raccolto un
sacco di informazioni: alcune
delle sue osservazioni erano
gi note, aspetti sui quali gi
stavamo lavorando. Speriamo
quindi di portare qualcosa di
migliorativo nel prossimo test.
Nicky con questa moto ha corso lanno scorso, la conosceva
bene: ha continuato a lamentare alcuni dei problemi che non
sono stati risolti nella scorsa
stagione e sui quali stiamo lavorando. Purtroppo nelle corse
bisognerebbe avere la bacchetta magica per risolvere certe situazioni In realt ci vuole un
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MotoGP

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po di pazienza: cercheremo di
compattare i tempi il pi possibile per tornare a dare soddisfazioni ai nostri piloti ai nostri
tifosi.
Vieni dalla SBK, dove hai lavorato per tanti anni con diversi ruoli; sia la MotoGP sia la
SBK stanno attraversando un
periodo di crisi: cosa bisogna
fare per i due campionati?
Purtroppo la situazione dal
2008 a oggi cambiata tantissimo per leconomia mondiale.
50

Anche il mercato delle moto


sportive si ridotto continuamente: bisogna trovare delle
soluzioni per rendere sostenibili entrambi i campionati. La
MotoGP ha maggiori introiti
per sponsorizzazioni, diritti televisivi e visibilit, ma ha la necessit di rivedere i costi generali di gestione, soprattutto per
i team privati che, ovviamente,
fanno pi fatica delle Case ufficiali. In SBK la situazione non
molto diversa: girano meno soldi e bisogna tararsi su un livello

di costi pi basso, accettabile


e gestibile anche dalle squadre private con le risorse che
si riescono a reperire in questo
momento.
Biaggi sar un bravo
commentatore televisivo?
E un ottimo pilota e sapr
anche essere un bravo telecronista. Sar interessante sentirlo parlare di piloti che fino a
qualche mese fa erano i suoi
avversari: sono molto curioso
di vederlo allopera.

Ci vuole un po di pazienza: cercheremo di


compattare i tempi il pi possibile per tornare a
dare soddisfazioni ai nostri piloti ai nostri tifosi

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Giovanni Castiglioni
MV Agusta in pista per
realizzare il sogno di mio padre
di Alessandro Colombo | MV Agusta ritorna alle corse con la
F3 SuperSport affidata al Team ParkinGO e cercher di compiere
limpresa di riportare al successo uno dei 3 marchi pi vittoriosi
di tutti i tempi. Ne abbiamo parlato con Giovanni Castiglioni

itorna alle
corse
a
partire dal
mondiale
SuperSport
il brand MV
Agusta, che con la F3 affidata
52

al Team ParkinGO cercher di


compiere limpresa di riportare
ai fasti sportivi uno dei marchi
pi vittoriosi di tutti i tempi. Ne
abbiamo parlato con Giovanni
Castiglioni, Presidente di MV
Agusta.

Presidente, il marchio MV
Agusta ritorna in pista. Sentite il peso e la responsabilit di
un rientro atteso da tutti?
Assolutamente. Perch MV ha
vinto tanto. C stato Giacomo
Agostini, ci sono state le grandi

gare. Per dobbiamo pensare


che sono passati 38 anni ed
unazienda completamente
diversa. Questa unazienda
che nata 15 anni fa e che nel
frattempo cresciuta moltissimo. Ovviamente il sogno di
tutti cosera? Prendere lMV,
portarla in MotoGP, vincere alla
prima gara e vincere il mondiale. Va bene, quello lo sogniamo
tutti. Per al momento un sogno. Nel frattempo cosa potevamo fare? Dovevamo prendere un po di coraggio e dire: noi
siamo lMV, siamo importanti e
abbiamo una grande storia. Ok.
Per adesso partiamo. Perch
se non si parte non si arriver mai. Ci siamo quindi detti

di incominciare dal mondiale


SuperSport che un mondiale
difficile. La nostra moto molto, molto competitiva. Quella
da strada andata bene nelle
comparative e va molto forte,
ma dalla strada alla SuperSport
c un abisso, perch comunque la concorrenza ha un vantaggio accumulato in termini
di sviluppo. Io penso per che
il primo anno limportante sia
sviluppare la moto, una moto
che ha tutte le potenzialit per
fare bene, ed una volta sviluppata al meglio avr tutte le possibilit di essere competitiva.
Quale sostegno darete al
Team ParkinGO?

Al Team ParkinGO noi diamo


ovviamente le moto, i materiali
e il sostegno di R&D (Research
and Development Ricerca e
Sviluppo, ndr). Questa la nostra visione di rientro alle corse
in quanto noi ora siamo molto
concentrati sulla produzione
e sulla crescita dellazienda.
Trovavo sbagliatissimo fare un
team factory con un reparto
corse aziendale, perch quello ci avrebbe distolti dai nostri
obiettivi principali. Questa invece una buona soluzione.
Le gare quindi faranno da laboratorio per lo sviluppo del
prodotto?
Certo! Questa a parte
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limmagine che ti pu dare, se


vai bene in ogni caso unoccasione per avere un bel feedback
in termini di sviluppo di prodotto
Come mai lanno scorso il progetto con il Team Alstare non
andato a buon fine?
Sar molto trasparente. Non
andato a buon fine perch Alstare ha scelto unaltra strada:
correre in SBK con la Ducati.
E dico la verit: sono contentissimo che sia andata cos!
100.000 volte meglio il Team
ParkinGO.
Che ambizioni avete? Quali risultati vi aspettate da questo
rientro?
54

Per me gi bello essere


tornati. E questo il primo step.
Sono cosciente del fatto che
noi abbiamo girato la settimana
scorsa e che tra poco si inizier
il mondiale. Qualcun altro magari avrebbe aspettato un annetto, ma limportante per noi
partire. Se non faremo bene
questanno faremo bene lanno
prossimo!

la SBK dovesse effettivamente


divenire pi vicina alla serie,
e quindi pi vicina alla Stock,
per noi sarebbe molto meglio,
perch non essendo nel mondo delle corse da tanto tempo,
ma essendo competitivi con la
moto di serie, per noi molto
meglio che la Superbike divenga pi vicina al prodotto seriale.

Se le cose dovessero per andare bene il passo successivo


sarebbe lF4 in SBK?
Certo, certo. Assolutamente.
Non siamo partiti questanno
perch stanno cambiando le
regole. Non andiamo ad investire in una SBK che dopo diventa una SuperStock. Ma se

Che emozione prova sapendo


che questo era il grande sogno di suo padre?
Quella perch io sono sempre ponderato in quello che
faccio - stata la cosa che mi
ha spinto a farlo. Io di solito tento di non esagerare nel buttare
il cuore al di l dellostacolo.

Perch se vero che quello


che ha sempre fatto mio pap
e ogni tanto non la cosa migliore da fare in questo caso
questa stata la spinta fondamentale. E quello che mi ha
fatto dire: Ok, andiamo. Torniamo a correre .
Per il bello del portare il cognome Castiglioni
S, esatto. il bello ed anche il difficile, perch bisogna
ricordare che mio pap ha
vinto praticamente ovunque.
Dalla GP con le Cagiva 500 alla
SBK con Ducati passando per
il Motocross con lHusqvarna.
Quindi sempre un bagaglio
importante da portarsi dietro.
Speriamo di fare bene.
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Superbike

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Roberto Rolfo
Riportare MV alle corse
unemozione enorme

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di Alessandro Colombo | Si appresta a prendere il via il


mondiale SuperSport 2013 che da questanno vanter una
nuova grande protagonista, ovvero la MV Agusta F3 del Team
ParkinGo. Ne abbiamo parlato con Roberto Rolfo, pilota della
squadra italiana

i appresta
a prendere il via il
mondiale
SuperSport
2013 che da
questanno vanter una nuova
grande protagonista, ovvero
la MV Agusta F3. Il marchio
varesino, a quasi 40 anni dai
fasti di Agostini, ritorna quindi
alle corse con i colori del team
ParkinGO, le cui moto saranno
condotte in gara da Christian
Iddon e da Roberto Rolfo. Abbiamo parlato con questultimo
per comprendere, a poco dalla
prima gara in Australia, a che
punto la F3.
Hai ottenuto i tuoi migliori
risultati in 250. Pensi che anche la SuperSport, che la 4
tempi che forse si avvicina di
pi ad una 250, sia adatta al
tuo stile di guida?
Sicuramente s perch la 600
una categoria, una moto, che
mi sempre piaciuta e con
56

cui sono andato anche forte in


Moto2: nel 2010 ho vinto una
gara nel mondiale e ho fatto
dei podi, quindi sicuramente ho
scelto questa strada perch
una moto che mi piace tantissimo
Hai corso in tante categorie e
sei ritenuto da tutti un ottimo
collaudatore. Dopo i test che
avete svolto a Cartagena a
che punto la MV Agusta F3?
La F3 una moto che da tantissimo feeling fin dallinizio e
che ti permette di arrivare da
subito ad un certo livello e questa una cosa molto positiva
perch quando una moto ti da
delle buone sensazioni vuol
dire che ha unottima base: la
F3 ha delle geometrie molto
racing e parte sicuramente avvantaggiata in unottica competitiva. Di lavoro da fare ce ne
sar tanto perch scesa in
pista solo in questi due giorni
(quelli riservati ai test, ndr) e
abbiamo girato praticamente

solo alla domenica in maniera


pi sostanziosa.
Il lavoro che c da fare sulla
moto sia a livello di ciclistica,
ma anche e soprattutto a livello
di motore ed erogazione, ma
quello andr centrato un po
con lelettronica che abbiamo a
disposizione
A proposito di questultima,
pensi che una moto che di
base gi cos evoluta sotto
questo aspetto possa darvi
qualcosa in pi?
S, quello sicuramente. Adesso noi ce labbiamo tutta diversa (rispetto alla moto di serie,
ndr) perch abbiamo Magneti
Marelli, per s, diciamo che lesperienza quella che fa poi la
differenza
Cosa ti aspetti d questo primo
anno in SuperSport?
Bh, lobiettivo chiaramente quello di arrivare il prima
possibile ad essere competitivi
con questa moto e puntare al

podio, quello sicuramente, se


no non sarei qui.
Un Team ambizioso, un marchio prestigioso: una bellissima avventura.
S. Poi appunto, prima di tutto ho sposato questo progetto
perch aveva un senso. Cio
un obiettivo chiaro: correre in
SuperSport con lobiettivo di
arrivare ad essere competitivi,
arrivare al podio ed arrivare a
vincere.
Non mi andava assolutamente pi di fare delle vie di mezzo come CRT o Moto2 non

competitive. Il progetto chiaro. Io lho scelto per questo


motivo, perch mi ha dato tanta credibilit il Team ParkinGO
per la storia che ha e per il fatto
di riportare MV alle corse, che
una motivazione ancora pi
grossa, in quanto correre su
una moto italiana bellissimo
E poi sei tu che stai facendo
nascere questa moto
Bh s! Sicuramente la parte
legata allo sviluppo della moto
mi sempre piaciuta, perch
comunque nel 2010, quando
ho lavorato sulla Suter e lho

sviluppata per la Moto2, siamo


arrivati ad ottenere sicuramente dei buoni risultati, quindi
sono fiducioso anche per quello
che concerne questo aspetto
Come ti senti a portare i colori
MV?
unemozione molto grande!
Io ne ho sempre apprezzato
prima di tutto le moto, mi piace
tantissimo lestetica, tutto il design di questa moto. Sono sempre stato un tifoso di questo
marchio e poterlo riportare alle
corse per me unemozione gigantesca!
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Superbike

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Christian Iddon
La MV Agusta F3 ha il potenziale
per vincere
di Alessandro Colombo | Un italiano e un inglese avranno il
compito di riportare la MV Agusta nelle competizioni nel
campionato SuperSport 2013. La mente corre ad Agostini e
ad Hailwood, ma le facce sono quella di Rolfo e Iddon

o storico brand
della Meccanica Verghera ricomincia la sua
storia sportiva
dal mondiale
SuperSport e lo fa con la MV
Agusta F3 in gestione al team
ParkinGO. Alfieri di questa nuova avventura saranno un pilota
italiano ed uno britannico, tessendo cos un legame diretto
con la storia che vede queste
nazionalit legate alla moto
rossa e argento con i cognomi
di Agostini ed Hailwood.
La nuova era sportiva della
MV Agusta prende quindi il
via con Roberto Rolfo e Christian Iddon. Abbiamo parlato
con questultimo per comprendere le potenzialit della
moto in seguito ai primi test
di Cartagena. Dopo una lunga
esperienza nel mondiale Supermoto sei passato alla British SS ed ora al mondiale. Ti
ritieni pronto per un campionato cos competitivo?
E vero, un campionato, ed
58

una cosa straordinaria per me


essere qui. Io mi sento pronto.
La scorsa stagione in British
SuperSport il campionato fu
incredibile. Mi ritengo pronto e
dopo un sacco di battaglie nel
2012 spero di poter fare bene
anche questanno e di poter
combattere con i migliori del
mondo
Che impressioni hai avuto nei
test di Cartagena? Come ti sei
trovato con il team ParkinGO
e con la MV Agusta F3?
Prima di tutto il team straordinario. Ho 3 ragazzi intorno
a me che lavorano con la mia
moto che sono immediatamente diventati miei amici. Per me
una cosa importantissima,
quando in una squadra si lavora
bene insieme tutto va meglio,
ad anche con Roberto (Rolfo,
ndr) mi trovo bene. Parliamo
dei setting, di cosa dobbiamo migliorare. Senza dubbio
il team ParkinGO un ottima
squadra: due stagioni fa vinsero il campionato del mondo e
la scorsa stagione, la prima in

SBK, vinsero una corsa, quindi


loro sono indubbiamente un
team straordinario. Per quanto
riguarda invece il mio feeling
con la MV nel corso del primo
giorno di prove ho apprezzato
quanto la moto sia buona. Il
potenziale elevatissimo e i ragazzi lavorano tutti tantissimo,
anche perch abbiamo un sacco di nuovi dispositivi da sviluppare. Per esempio abbiamo un
sacco di elettronica ora. Abbiamo molte cose da provare ma
sono sicuro che con questa
moto potremo combattere per
le posizioni di testa

assolutamente perfetta per


me. Abbiamo la componentistica migliore, abbiamo il team
migliore e abbiamo la moto migliore

Pensi che unelettronica cos


evoluta possa darvi qualcosa
in pi rispetto ai vostri avversari?
Bh, nelle ultime due stagioni
ho avuto modo di guidare moto
dotate di molti sistemi elettronici, ma ora abbiamo il meglio:
abbiamo la Magneti Marelli e
abbiamo i migliori ragazzi con
cui lavorare sul comparto elettronico, quindi credo assolutamente che renderanno la moto

Quali obiettivi ti sei posto per


questa stagione?
Non parlo mai dei miei obiettivi personali (ride, ndr). Ho ovviamente i miei target personali, ma non dico mai quali sono.
Sicuramente questa moto ha il
potenziale per vincere il campionato SuperSport, ma forse
occorrer qualche stagione,
anche perch completamente nuova e dobbiamo ancora capirla bene. Dalla prima

corsa dovremo fare le cose


passo dopo passo. Abbiamo ad
esempio di piani che riguardano lo sviluppo del motore. Per
questa stagione quindi, almeno
nella sua fase iniziale, non so
ancora bene quale possa essere il reale potenziale al debutto,
ma sono certo che per la fine
del 2013 io e Roby (Rolfo, ndr)
avremo il potenziale per combattere al top
Sei in un team italiano, con
una moto italiana e il tuo
compagno di squadra un
italiano. Ti tocca imparare la
nostra lingua
Sono gi stato in una

situazione simile prima (ride,


ndr)! Ho fatto 4 stagioni in un
team italiano e con una moto
italiana in Supermoto. Riesco
a capire abbastanza bene quello che viene detto in italiano,
specialmente quando si parla
di tecnica ai box, ma parlare in
italiano impossibile per me!
Non mi devono tradurre le cose
quando gli italiani parlano, li capisco.
Mi piacerebbe molto imparare
litaliano, soprattutto ora che
sono in un team cos prestigioso con un marchio come lMV
Agusta. Ho provato ad impararlo alcune stagioni fa, magari
ci prover di nuovo
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Presentato a Monaco
il BMW Motorrad GoldBet SBK Team
di Carlo Baldi | Nella nuova e futuristica sede della BMW a
Monaco di Baviera stata presentato il BMW Motorrad GoldBet
SBK Team che con Melandri e Davies tenter conquistare il
primo titolo mondiale per la casa tedesca

O
60

ttimizzare le forze per raggiungere il successo. E


stata questa la decisione
presa della BMW per cercare di conquistare quel
titolo mondiale che lo

Superbike

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scorso anno sfumato a poche gare dal termine


del campionato. Una squadra quasi completamente italiana che potr contare su tutta lassistenza di una grande casa motociclistica come
BMW. Abbiamo riorganizzato la nostra struttura in Superbike ha affermato Stephan Schaller,

Direttore Generale BMW Motorrad ed abbiamo


la massima fiducia in Andrea Buzzoni (General Manager BMW Motorrad WSBK) e nella sua
squadra. Daremo loro il nostro pieno appoggio,
attraverso il Direttore Tecnico Stephan Fischer
ed il suo staff tecnico che da Monaco si occuper
dello sviluppo del motore, del comparto elettronico e della loro integrazione con la S1000RR.
Un mix di esperienza ed operativit italiane e di
tecnologia tedesca, per un team che potr contare anche sulle capacit del Direttore Sportivo
Serafino Foti e del Direttore Tecnico Andrea Dosoli. Mai come questanno il colosso di Monaco di
Baviera pu puntare al titolo mondiale ed singolare che dopo anni passati ad investire ingenti
somme senza poter raccogliere i risultati sperati, questi possano arrivare proprio nellanno nel

quale la casa tedesca sar chiamata ad un minor


impegno economico visto che oltre ad un grande bagaglio di esperienza e di capacit, Andrea
Buzzoni ha portato in eredit anche lo sponsor
GoldBet che ha deciso di puntare ancora sulla
Superbike. Grandi opportunit, ma anche grandi
responsabilit per i due piloti chiamati a raccogliere il frutto di tanto impegno e di tanta tecnologia. Marco Melandri la prima guida della BMW
e dopo la grande incompiuta dello scorso anno in
questa stagione parte assieme a Sykes con il favor del pronostico. Cerca di mantenere un profilo
basso il suo compagno di squadra Chaz Davies,
ma linglese sa che dopo gli ottimi risultati raccolti nella stagione del suo debutto in Superbike,
questanno ci si aspetta che anche lui possa lottare in ogni gara per il podio.
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Andrea Dosoli responsabile tecnico del


BMW Motorrad GoldBet SBK Team

E la moto? Com cambiata la S1000RR rispetto a quella che ha concluso la stagione 2012?
Abbiamo innanzitutto dovuto introdurre le nuove gomme da 17, che hanno richiesto modifiche a
livello di rigidezza e di geometria ha affermato
Dosoli- ed abbiamo inoltre rivisto alcuni settaggi elettronici che hanno riguardato lerogazione
della coppia. Abbiamo lavorato per migliorare
uno dei problemi che Melandri ha sempre lamentato e che riguardava lingresso in curva.
Per quanto riguarda il motore il nostro obbiettivo era quello di migliorare la guidabilit, per
62

Superbike

Periodico elettronico di informazione motociclistica

sfruttare al meglio la grande potenza del motore


della S1000RR. I tecnici di Monaco hanno modificato la camera di combustione e lavorando assieme al nostro fornitore dellimpianto di scarico
abbiamo ottenuto dei buoni risultati. Per ora il
nostro ottimismo deriva da quanto abbiamo potuto vedere nei due test di Jerez, ma ora attendiamo di verificare il tutto a Phillip Island.
E la parte elettronica?
Abbiamo operato su quella che definiamo la
human interface vale a dire come il pilota si
relaziona al sistema elettronico. Il pilota durante
la gara pu gestire e cambiare le mappature, il

controllo di trazione o il freno motore. Inoltre da


questanno verr introdotto il flag to flag (in caso
di pioggia potr rientrare al box per cambiare le
gomme) e quindi il pilota deve essere in grado di
modificare tutti i settaggi elettronici passando
da una condizione di asciutto ad una di bagnato
o viceversa.
Avete eliminato il famoso chattering
che in passato vi aveva ostacolato ?
Le gomme diverse e la moto evoluta sembra
abbiano eliminato questo problema, ma il chattering un fenomeno che apparso solo in alcune condizioni e su alcune piste e quindi lo

potremo verificare solo nel corso del campionato


gi ad iniziare dal primo round australiano su di
una pista che lanno scorso ci aveva fatto soffrire
parecchio. La BMW ha lavorato senza sosta ed
pronta ad affrontare un mondiale Superbike da
protagonista. Tra pochi giorni le due bellissime
S1000RR che abbiamo visto a Monaco, verranno
spedite in Australia dove tra una decina di giorni,
il 14 e 15 Febbraio, scenderanno in pista a Phillip
Island per due giorni di test che precederanno i
test ufficiali Dorna del 18 e 19, gustoso antipasto
del primo round del mondiale Superbike del 24.
Le parole stanno per lasciare il posto al rombo
dei motori.
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Superbike

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Melandri e Davies pronti a entrare


nella storia della BMW
di Carlo Baldi | Lo scorso campionato mi ha lasciato
dentro una rabbia e una determinazione che voglio
esprimere in gara ha dichiarato Melandri pronto a
trattenere in Italia il titolo mondiale Superbike

M
re in gara

arco Melandri: Lo
scorso campionato
mi ha lasciato dentro una rabbia ed
una determinazione
che voglio esprime-

Sar la terza stagione di Melandri nel mondiale


Superbike, quella nella quale il pilota di Ravenna
dovr dimostrare di essere ancora un vincente.
Da lui tutti si aspettano che vinca il titolo, ma non
sar certo un compito facile, in un campionato
dove i piloti e le moto competitive sono sempre
molte. A Monaco lo abbiamo visto sereno e sicuro di s. Il brutto finale di stagione dello scorso
anno alle spalle ma non stato dimenticato e
anzi gli servir come stimolo. Un team ed una
moto che conosce e che sono arrivati ad un grande livello di competitivit lo aiuteranno di certo in
quella che potrebbe essere la stagione della definitiva consacrazione per lui e per la BMW.
Come sta la tua spalla che nei test di Jerez era
tornata a darti fastidio?
Dopo alcuni mesi critici ora sembra che finalmente la spalla sia tornata a posto. Ho un po di
artrite alla testa dellomero, ma il problema principale che ho subito gi tre interventi a questa
spalla che tende ad infiammarsi. Il problema
che poi per poter correre prendo degli antidolorifici che mi attenuano il dolore ma infiammano
ancora di pi muscoli e tendini. Ora per sembra
64

che sia tutto a posto.


Quindi ora tu stai bene. E la tua moto?
La mia moto sta benone. Abbiamo fatto molti
piccoli miglioramenti rispetto allo scorso anno,
senza dover stravolgere nulla. Abbiamo lavorato sulle nuove gomme da 17 ed i nostri tecnici
hanno capito come queste nuove coperture andassero ad incidere sulla distribuzione dei pesi.
Restano alcune cose da provare in Australia, ma
stiamo rispettando il nostro programma.
Hai cambiato team, ma le persone che ti seguono sono le stesse.
S, e sono molto contento. Per me era fondamentale continuare con chi conosce me ed i
miei metodi di lavoro e che conosce quello che
io chiedo alla moto. E importante ripartire dalla
moto dellanno scorso della quale ormai conosco
pregi e difetti. Partiamo con il piede giusto per
una stagione che certamente non sar facile, ma
dalla quale ci aspettiamo molto.
Guardando alle tue spalle, cosa pensi sia mancato lo scorso anno per vincere il titolo?
Ho commesso qualche errore di troppo e sono
stato molto sfortunato. Latmosfera nella squadra non era pi serena come ad inizio stagione
e anche questo ha pesato molto sui risultati. E
stato un finale negativo che per mi ha lasciato
dentro una rabbia ed una determinazione che
non vedo lora di esprimere in moto.

Non c pi Biaggi ma il campionato si preannuncia come sempre molto difficile.


Sar un campionato come sempre molto difficile con molti piloti in grado di vincere la singola
gara. Mai come questanno sar importante essere costanti per un mondiale che come abbiamo visto si pu perdere o vincere anche di mezzo
punto.

Chaz Davies : Far ricorso a tutta la


mia esperienza per sfruttare questa
grande occasione. I prossimi test di
Phillip Island saranno molto importanti
per me.
Davies ha iniziato a correre ad alto livello nel
2002, quando ha disputato il mondiale 125 con il
team Matteoni. Pur avendo solo 26 anni gareggia

quindi da 11 stagioni, nelle quali ha corso in tutti


i campionati mondiali dalla 125 alla MotoGP, dalla Supersport, dove si laureato campione del
mondo nel 2011, alla Superbike, passando per il
British e lAMA Superbike. Giovane ma esperto,
chi lo conosce bene come Giuliano Rovelli, che
lo ha voluto nelle sue squadre per poi lasciargli
spiccare il volo verso il team BMW factory, giura
sulle sue doti e gli sono bastate poche sessioni di test per farsi apprezzare dai tecnici e dai
manager della squadra italo tedesca. Metodico,
pignolo e molto determinato. Lo scorso anno al
debutto in Superbike ha vinto gara due al Nurburgring. Quella vittoria, assieme ad altre ottime
prestazioni, ha convinto il team di Andrea Buzzoni a schierarlo al fianco di Melandri nel mondiale
2013.
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Superbike

Periodico elettronico di informazione motociclistica

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Stai per iniziare la tua prima stagione in un


team ufficiale. Una grande possibilit, ma anche una grande una grande responsabilit.
Fa parte del gioco. Sono molto felice di essere
nel team ufficiale BMW e sono anche pronto ad
assumermi tutte le responsabilit e le pressioni
che questo comporta. Correre in un factory team
del mondiale Superbike era la mia ambizione e ci
sono riuscito. Questo mi rende felice e pronto ad
affrontare la mia nuova stagione.
Questa possibilit arriva proprio nel momento
giusto in quanto sino ad ora hai corso in molte categorie ed hai accumulato unesperienza
che ora puoi mettere a frutto.
Hai ragione. Ho corso praticamente in tutte le
categorie e nei principali campionati nazionali
e mondiali, ho vinto il mondiale Supersport nel
2011 e lo scorso anno mi sono cimentato per la
prima volta nel mondiale Superbike. E stato un
66

anno positivo che mi ha dato la consapevolezza


di poter puntare ai massimi traguardi di questa
categoria. Lavoro con il team BMW da qualche
mese e mi trovo davvero a mio agio con tutti i
componenti della squadra. Anche loro come me
sono molto ambiziosi e questo ci porta a lavorare
sodo e a dare il massimo.
Cosa ci puoi dire dei tuoi test con la S1000RR
?
Nei primi test di Jerez a Novembre il meteo purtroppo non ci ha aiutato per niente. Ho provato
poco e non ho potuto lavorare sui setting della
moto per adattarli al mio stile di guida. Nei test
successi di Gennaio, sempre a Jerez, il clima
stato migliore, ma il tempo non stato sufficiente per prendere confidenza con la mia nuova moto e per iniziare e per spingere forte come
avrei voluto fare. Diciamo che ho una buona base
sulla quale lavorare ad iniziare dai prossimi test

di Phillip Island che per me saranno molto importanti.


Il campionato Superbike noto per essere
sempre combattuto ed incerto. Cosa ti aspetti
da quello che sta per iniziare?
Non penso possa essere un campionato diverso da quelli che lo hanno preceduto. Sar il tipico
campionato Superbike dove per emergere bisogner essere aggressivi e motivati in ogni gara.
Vedo otto o nove piloti che possono lottare per la
vittoria in ogni gara e quindi mi attendo un campionato molto incerto sino alla fine. Saranno 28 o
30 gare che terranno tutti con il fiato sospeso in
perfetto stile Superbike.
Lo scorso anno hai fatto fatica nella prima
parte del campionato, ma poi hai concluso in
crescendo raccogliendo molti punti. Pensi che
anche questanno dovremo aspettare qualche

gara prima di vederti competitivo?


Linizio dello scorso campionato stato molto
sfortunato per me.
A Imola Guintoli mi cadde proprio davanti a anche ad Assen fui vittima di una caduta non per
colpa mia. Ho patito anche alcuni infortuni proprio a causa di queste cadute e c voluto del
tempo per trovare il giusto ritmo anche perch
correvo per un team che come me era al debutto
in Superbike.
Il mio modo di lavorare e di imparare richiede un
poco di tempo, ma poi, una volta che ho imparato, non torno indietro.
Questanno posso direi di conoscere meglio la
Superbike ed i miei avversari. Non mi aspetto di
fare grandi cose a Phillip Island visto che sar il
mio debutto in gara con il team BMW, ma conto
di far bene gi ad iniziare dalle successive prove di Aragon e Assen, due piste che tra laltro mi
piacciono molto.
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Andrea Buzzoni (BMW)


Lottiamo per il titolo
di Carlo Baldi | In pochi anni siamo passati dalla Stock 1000
a team ufficiale BMW in Superbike e siamo pronti per lottare
per il titolo - ha dichiarato Andrea Buzzoni -. Il dibattito con
Dorna per la riduzione dei costi aperto e costruttivo

Monaco in occasione della presentazione del team BMW Motorrad GoldBet SBK, abbiamo
incontrato il General Manager
Andrea Buzzoni, soddisfatto per
la rapida escalation della sua
squadra che tra le favorite del mondiale Superbike 2013.
Solo pochi anni la tua squadra ha debuttato in
Stock 1000 ed ora siete il team ufficiale BMW.
S, il nostro progetto in pochi anni ha avuto
unaccelerazione degna di una superbike. Siamo
onorati del compito che ci hanno affidato, ma
sentiamo anche la grande responsabilit che ne
deriva. Siamo convinti di avere tutte le competenze umane ed i mezzi tecnologici per far bene.
Abbiamo fatto nove giorni di test, ma purtroppo
sei si sono svolti sul bagnato. Ci nonostante siamo riusciti a fare un buon lavoro e possiamo dire
che non solo la moto gi migliorata rispetto al
2012, ma che abbiamo molte idee per continuare
a migliorarla. Abbiamo unito le forze e ci siamo
integrati con quella che era la squadra ufficiale
BMW dello scorso anno. I tecnici lavorano benissimo assieme e questo una aspetto molto
importante. Pensiamo di essere pronti per la stagione che sta per iniziare.
Melandri lo conosciamo bene e sappiamo cosa
pu dare alla tua squadra, ma da Davies cosa ci
possiamo aspettare?
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Superbike

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Sono molto fiducioso. Chaz un ragazzo straordinario con un modo di fare pacato, ma nello
stesso tempo molto determinato. Rappresenta il
futuro della Superbike. E la prima volta che corre
per un factory team e nei test che ha fatto con
noi ho dimostrato di lavorare con metodo ed intelligenza, crescendo un passo alla volta, in modo
molto concreto. Siamo certi che sar ben presto
con i primi.
Cosa ne pensi del fatto che Dorna stia pensando di tramutare le Superbike in Stock e di abolire le classi Stock 600 e 1000?
Il mio punto di vista che la Superbike ha due
grandi valori che vanno conservati. Il primo la
spettacolarit dellevento sportivo. E un campionato dove possono vincere in molti e questo lo
rende unico ed interessante. Questa spettacolarit non per forza collegata al livello di tecnologia delle moto. Laltro fattore che la Superbike
vicina ai motociclisti e scatena in loro una vera
passione. Dobbiamo mantenere questo filo diretto con il motociclista, con il consumatore finale.
Il tentativo di Dorna di ridurre i costi non pu che
trovarci favorevoli. Su come ridurre questi costi
il dibattito tra Dorna, i team e le case aperto e
costruttivo e questo ci fa ben sperare per il futuro
della nostra squadra e della Superbike in generale.
Ridurre i costi non vuol dire per forza ridurre la
Superbike ad una Stock.

Per ora si stanno facendo solo delle ipotesi. Non


so se la Superbike diventer una Stock e non
detto che ci avvenga. Come spesso capita in
medio stat virtus e quindi penso che si possa
trovare un compromesso che accontenti tutti e
che non vada a snaturare i campionati delle derivate dalla serie.
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Superbike

Periodico elettronico di informazione motociclistica

Presentato a Milano
il World SBK Aprilia
Racing team 2013
di Carlo Baldi | Il team campione
del mondo cercher di ripetersi
con Guintoli ed il riconfermato
Laverty

stato presentato questa mattina a Milano il World Superbike


Aprilia Racing Team 2013 che
lo scorso anno si laureato
campione del Mondo con Max
Biaggi. Ma sulle RSV4 Aprilia
non comparir il numero uno perch come sappiamo, Biaggi ha deciso di ritirarsi. Toccher
allinglese Eugene Laverty ed al francese Sylvain
Guintoli difendere il titolo mondiale della casa di
Noale che la doppietta dello scorso anno (campionato Piloti e Costruttori) ha portato a 51 i titoli
mondiali conquistati. Se vincere un mondiale
difficile, ancora di pi lo riconfermarsi al vertice e per questo in casa Aprilia hanno gi voltato
pagina e sono pronti ad affrontare una stagione
che si preannuncia come sempre difficile, con
competitors sempre pi agguerriti.

Leo Francesco Mercanti

Limportanza che la Superbike riveste nella


storia recente del nostro marchio commenta
Leo Francesco Mercanti, AD di Aprilia Racing
confermata dal rinnovato impegno del Team ufficiale che, forte dei quattro titoli mondiali conquistati nelle ultime tre stagioni, si presenta ai cancelli di partenza con un unico obiettivo, quello di
aggiornare lo straordinario palmars di Aprilia.
Il livello della competizione, come gi visto lo
70

scorso anno con un Mondiale deciso allultima


curva, valorizza ancora di pi ogni successo e
testimonia limpegno del Gruppo Piaggio nello
sviluppo di moto stradali al top per prestazioni
e tecnologia. Portiamo in pista innovazioni e soluzioni tecniche che poi mettiamo a disposizione
degli appassionati motociclisti. E le portiamo in
pista per vincere. E che la RSV4 sia unarma
vincente lo dimostra anche il fatto che oltre alle

due moto di Guintoli e Laverty saranno al via del


mondiale anche quelle private di Davide Giugliano e Michel Fabrizio, che nei test di Jerez hanno dimostrato di andare forte e di essere pronti
a dare filo da torcere agli ufficiali. Per Laverty
questa dovr essere la stagione della conferma
dopo unannata iniziata con molte difficolt, ma
terminata con ottimi risultati tra i quali la vittoria di Portimao. Guintoli approda finalmente ad

un team ufficiale dopo i trascorsi in Suzuki e le


due travagliate stagioni con la Ducati del team
Effembert e dovr dimostrare che la fiducia riposta in lui da dallIgna e dai vertici Aprilia Racing
stata ben riposta. Biaggi non stato dimenticato
e come ha affermato Mercanti: Max stato e
rester per sempre nella storia dellAprilia e siamo certi che la sua ombra accompagner i due
piloti chiamati a non farlo rimpiangere.
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Superbike

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Gigi DallIgna (Aprilia SBK)


Vinceremo anche senza Biaggi
di Carlo Baldi | DallIgna ci racconta cosa si aspetta dal mondiale
Superbike 2013. Ringrazia Biaggi senza tanti rimpianti. La Superbike
il campionato pi spettacolare e deve restare tale

Bisogna stare attenti a modificare


regolamenti che
hanno permesso
alla Superbike di essere il pi
interessante e spettacolare
campionato del mondo - ha
dichiarato Gigi DallIgna -. Per
noi si chiuso un bellissimo
capitolo ma vogliamo iniziarne
72

un altro altrettanto vincente.


Deciso e diretto come sempre,
Gigi DallIgna ci racconta cosa
si aspetta dal mondiale Superbike 2013 e dai suoi piloti.
Ringrazia Biaggi per il lavoro
svolto, ma senza tanti rimpianti. Si chiude un capitolo e se ne
apre un altro. Il Direttore Tecnico e Sportivo di Aprilia Racing

difende gli attuali regolamenti


che hanno permesso alla Superbike di destare linteresse
delle case e di essere il campionato motociclistico pi spettacolare al mondo. Cambiare solo
se si pu migliorare, questo in
sintesi il pensiero di DallIgna
che contrario a tramutare le
Superbike in Stock.

State per iniziare la prima stagione senza Biaggi, ma con un


team comunque molto competitivo.
Lo scorso anno si chiuso un
capitolo importante e bellissimo, fatto di tante vittorie e di
momenti bellissimi, ma ora se
ne apre un altro che ci auguriamo sia altrettanto ricco di soddisfazioni. Abbiamo due piloti
molto veloci. Laverty stato
autore di un finale di stagione
incredibile, culminato con la
vittoria di Portimao, ed ha aiutato tutto il nostro team a vincere il titolo mondiale. Nei test
invernali lho visto molto determinato ed ha una struttura ed
una squadra nella quale lui si

integrato perfettamente. Sono


sicuro che far una grande
stagione. Per quanto riguarda
invece Guintoli, sono convinto che abbiamo fatto la scelta
giusta. E un pilota che mi piace da sempre e che seguo da
quando correva con Aprilia in
250. E sempre stato estremamente veloce e lanno scorso,
nonostante una stagione un po
travagliata, ha ottenuto molti
risultati positivi, segno che Sylvain nel pieno della sua maturit e che potr far bene nel
nostro team.
La RSV4 ha dimostrato nei
test di Jerez di essere una delle moto pi competitive della

Superbike. Siete soddisfatti


del livello raggiunto o pensate
di poterlo migliorare ulteriormente?
Quando si pensa di essere arrivati al top si scoprono sempre
altri punti sui quali lavorare per
migliorarsi. Penso che la nostra
moto sia lo stato dellarte delle
superbike e non per niente
la moto campione del mondo.
Durante linverno abbiamo comunque apportato dei miglioramenti importanti, anche se
non abbiamo potuto lavorare
come avremmo voluto a causa
delle avverse condizioni meteo.
Partiamo per lAustralia con
una moto migliore rispetto a
quella con la quale abbiamo
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Superbike

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concluso la stagione 2012 e nei


test di Phillip Island faremo tutte quelle prove che non abbiamo potuto fare questinverno
e che ci permetteranno di iniziare la stagione con un mezzo
altamente competitivo.
Inoltre a Noale stiamo lavorando su alcuni sviluppi che riguardano il propulsore e che contiamo di utilizzare sulle moto
di Guintoli e di Laverty a partire
dal round di Monza.
Sono soddisfatto ed orgoglioso
del lavoro che stiamo facendo
sulla RSV4 e che siamo certi ci
permetter di confermarci ai
vertici della Superbike.
74

Quanto c di Max Biaggi in


questa moto?
I progetti vincenti hanno tanti padri mentre quelli perdenti
sono spesso invece orfani. Al di
fuori di metafora io penso che
siano tante le persone che hanno reso vincente questa moto,
ma i due padri della RSV4 sono
il gruppo Piaggio e lAprilia Racing. Loro hanno reso possibile
la realizzazione di questa meraviglia tecnologica che lAprilia
RSV4.
Questo lavoro di sviluppo
sulla vostra moto potrebbe
per interrompersi al termine
del 2013 se, come sembra, la

Dorna tramuter le Superbike


in Stock.
La Dorna sta lavorando per
ridurre i costi. Negli anni passati Infront Motorsports aveva
fatto molto in questo senso,
con la decisione ad esempio,
di utilizzare una sola moto,
che ci aveva consentito di ridurre il numero di meccanici.
Attualmente la nostra RSV4
ha un costo di 400.000 euro,
ma stiamo lavorando alla proposta di Ezpeleta di portare a
250.000 euro il costo massimo di una Superbike. Penso
sia giusto proseguire in questa
direzione. Aprilia favorevole a
questa politica ed abbiamo gi

inoltrato a Dorna una proposta in linea con quanto lorganizzatore si aspetta e che
potrebbe ridurre i costi senza
per stravolgere i regolamenti
attuali che hanno fatto s che
in Superbike siano presenti
molti costruttori e tutti molto
competitivi. Se andassimo a
snaturare queste regole e se
equiparassimo la Superbike
ad una Stock rischieremmo di
perdere molte delle case che
attualmente sono presenti nei
mondiali delle derivate dalla
serie. Dobbiamo lavorare tutti
insieme per cambiare i regolamenti con lobiettivo di migliorarli. Non una cosa facile e

bisogna stare attenti prima di


metter mano a regolamenti che
hanno permesso alla Superbike di essere il pi interessante
e spettacolare campionato del
mondo.
Cosa comporterebbe per un
costruttore come Aprilia se a
correre in Superbike fossero
le attuali Stock?
Siamo convinti che ci sia un
abisso dal punto dei vista dello sviluppo tecnologico sulla
moto tra una Superbike ed
una Stock. Con il regolamento Stock il lavoro che si pu
fare estremamente limitato e quindi lo sviluppo che

unazienda pu andare ad utilizzare poi sulle versioni stradali estremamente ridotto. Su


una Superbike le possibilit di
intervento maggiore e quindi
maggiore anche il ritorno che
un costruttore pu avere sulle
proprie moto di serie. Le case
produttrici sono presenti in
Superbike per sviluppare tecnologicamente le moto di serie
e non pu non essere che cos.
Un campionato MotoGP potrebbe anche fare a meno dei
costruttori, come ad esempio
succede in parte in F1, mentre
non avrebbe alcun senso un
mondiale Sbk senza la partecipazione diretta delle case.
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Superbike

Aprilia punta tutto


su Guintoli e Laverty
di Carlo Baldi | Sylvain Guintoli e Eugene Laverty sono
chiamati a non far rimpiangere il campione del mondo Max
Biaggi e a confermare vincente la RSV4 Factory. Un compito
difficile ma che non sembra spaventare i due

l World Superbike
Aprilia Racing team
ha presentato ieri i
due piloti con i quali
affronter la stagione che inizier tra
pochi giorni a Phillip Island con
i test ufficiali e le prime due
gare del campionato. Sylvain
Guintoli e Eugene Laverty sono
chiamati a non far rimpiangere il campione del mondo Max
Biaggi e a confermare vincente
la RSV4 Factory. Un compito
difficile ma che non sembra
spaventare i due. Li abbiamo
intervistati durante la presentazione del team SBK a Milano.

Eugene Laverty

Eugene Laverty ha invece ventisette anni e dopo tre anni trascorsi in Supersport (con due
secondi posti) ha debuttato in
Superbike nel 2011 con il team
Yamaha, compagno di squadra
di Marco Melandri. Quando la
casa dei tre diapason decise di
chiudere la sua squadra Superbike, Eugene pass in Aprilia
con un contratto biennale. Il
suo primo anno iniziato con
76

un infortunio e si concluso
con ottimi risultati e con la vittoria di gara due a Portimao.
In mezzo ci sono stati ordini di
scuderia che Laverty ha rispettato senza batter ciglio e che
hanno rafforzato la sua posizione nel team Aprilia, campione
del mondo anche grazie a lui.

che avrei potuto lottare per il


titolo anche lo scorso anno,
ma ho impiegato del tempo per
comprendere a fondo la RSV4.
Ci vuole tempo per capire cosa
devi cambiare e come devi lavorare sulla moto per adattarla
al tuo stile di guida e per sfruttarla al massimo.

Questo sar il tuo secondo


anno con il team Aprilia dopo
una stagione allinizio difficile
ma conclusa positivamente.
S, lanno scorso mi feci male a
causa di una brutta caduta durante i test pre campionato di
Phillip Island. Quellinfortunio
condizion i primi tre round del
mio mondiale 2012. In seguito
sono salito sul podio ad Assen e
a Monza, ma la partenza stata decisamente in salita ed ha
condizionato la mia stagione.
Per fortuna mi sono rifatto nel
finale anche con la vittoria di
Portimao ed i due secondi posti
al Nurburgring..

E ora la senti pi tua?


Certamente. Ho iniziato a sentirmi a mio agio su questa moto
verso la fine del campionato,
quando ho ottenuto degli ottimi risultati. Anche prima andavo forte, ma per farlo dovevo
prendere pi rischi.

Questanno punti al titolo


mondiale?
S, il mio obiettivo. Penso

LAprilia certamente una


delle moto da battere. Pensi
di poterla migliorare ulteriormente? Sai dove intervenire
per poterla migliorare?
Questa moto ha raggiunto
un grande livello di competitivit, ma anche le altre case
non sono certo restate ferme
a guardarci. La Kawasaki per
esempio ci ancora probabilmente superiore per quanto
riguarda laccelerazione in
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Superbike

Periodico elettronico di informazione motociclistica

uscita di curva. Ci sono ancora


dei miglioramenti possibili sulla
RSV4, ma devo dire che una
moto che mi soddisfa gi molto
e con la quale si pu davvero
guidare al limite.
Tra poco si ricomincia. Ti piace la pista di Phillip Island?
Con quali ambizioni correrai
in Australia?
La pista di Phillip Island mi
piace molto. Lincidente dello scorso anno fu un caso,
ma lanno prima ero salito sul
podio in quella che stata la
mia prima gara in Superbike e
lanno prima ancora in Supersport vinsi la corsa. Sar un
campionato lungo e difficile e
quindi il mio obiettivo quello
di ripartire dallAustralia almeno con una trentina di punti.
Da quando sono in Superbike
ho sempre avuto degli inizi difficili e con qualche infortunio. Il
mio obiettivo quindi quello di
non cadere e di non farmi male
e successivamente di raccogliere un bel gruzzolo di punti
per poi poter competere per il
titolo.

Sylvain Guintoli

Guintoli, poco pi che trentenne ma gi molto esperto,


ha corso in passato in 250 ed
in MotoGP per poi passare al
British Superbike ed infine al
mondiale Superbike, dove debutt con la Suzuki del team
di Batta. Chi ha lavorato con
lui ne parla molto bene e tutti
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giurano sul suo grande potenziale. Dopo una stagione difficile, che lo aveva visto correre
per due team diversi anche se
entrambi Ducati, Guintoli sembrava ad un passo dal ritornare con la casa di Hamamatsu,
ma poi la trattativa con il team
Fixi Crescent Suzuki salt non
appena il francese intravide la
possibilit di correre per il team
ufficiale Aprilia.
Sylvain sei arrivato in un team
ufficiale, nel team campione
del mondo. Un grande risultato ma forse il difficile arriva
adesso.
Sono nella squadra campione
del mondo e questo per me
un grandissimo stimolo. In questi anni in Superbike ho sempre
puntato alla vittoria, ma ho avuto molte difficolt. Lo scorso
anno poi stata unannata decisamente travagliata, ma ci
nonostante ho portato a casa
delle vittorie. Ritengo di essere
arrivato in Aprilia nel momento
giusto e non vedo lora che inizino le gare.
I test invernali sono stati molto positivi. Un buon inizio.
Sin dalla prima volta che sono
salito in moto a Jerez a Novembre mi sono sentito a mio agio.
Non sono certo arrivato a sfruttare tutto il potenziale della
RSV4 e per entrare in simbiosi
con lei dovr sostenere altre
sessioni di test, ma penso sia
solo questione di tempo. E una

moto eccezionale, bellissima


da guidare. Nel secondo test di
Jerez, a met Gennaio, ho potuto provarla anche con la pista
bagnata. A me piace guidare
sul bagnato e con lAprilia ho
trovato subito un gran feeling
anche sul bagnato e questo
un fatto molto positivo. Il giorno
successivo, sullasciutto sono
caduto e quindi ho completato
tutte le esperienze possibili con
questa moto. Ora sono davvero
pronto per il mondiale.
I campionati molto difficili,
premiano i piloti costanti e tu
con la Suzuki nel tuo primo
anno di Superbike sei andato
a punti in 25 delle 26 gare in
programma. Se riuscirai ad
essere altrettanto costante
anche questanno, potrai lottare per il campionato.
La costanza una fattore determinante per vincere il mondiale, per non basta. Bisogna
essere costantemente nelle
prime posizioni e vincere qualche manche. In Superbike difficile farlo.
Se guardiamo al campionato
dello scorso anno anche Biaggi
e Sykes hanno avuto dei momenti difficili, Max verso la fine
del campionato e Tom invece
nelle prime gare. Per non parlare di Melandri che dopo un ottimo campionato si perso nel
finale. Bisogna essere costanti,
per specialmente allinizio
non voglio fare calcoli. Correr
per vincere.
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Motocross

Periodico elettronico di informazione motociclistica

squadra Ken De Dycker. Il podio stato completato da Bobryshev, che lha spuntata su Philippaerts e su di un Frossard messo nei problemi dalla
terra dentro gli occhiali.

MX2

Christophe Charlier ha imposto la sua volont


nella MX2, ribadendo la sua superiorit aggiudicandosi anche lottava posizione nonch la prima di classe nella Elite. Il corso della Yamaha lha
spuntata sul danese del team JTech Stefan Olsen e sugli azzurri Giacomo del Segato, Samuele
Bernardini e Stefano Pezzuto. Un contatto poco
prima del traguardo tra Alexander Tonkov e Harri Kullas ha tolto la soddisfazione del podio ai due
piloti Honda, terminati rispettivamente 6 e 14.

125

Nella 125 vittoria di manche del lettone Tomass


Sileika, che si aggiudicato anche lassoluta, e
Riccardo Righi che passato in testa al campionato. Guarda tutte le classifiche

Internazionali dItalia Motocross


A Malagrotta vince Cairoli
di Massimo Zanzani | Secondo nella MX1 per un problema
tecnico, lufficiale KTM si impone nella Elite; Charlier mattatore
della MX2 e Sileika della 125

ronostici rispettati quasi completamente nella seconda puntata degli


Internazionali dItalia, che hanno
visto Antonio Cairoli consolidare il
suo ruolo di leader della classe Elite grazie alla
schiacciante vittoria ottenuta sul circuito romano di Malagrotta dove ha replicato il successo
sulla sabbia della Sardegna. Nella manche riservata ai venti migliori della MX1 e MX2 Tony
ha rifilato cinque secondi a Steven Frossard che
80

ha recuperato con determinazione lasciandosi


dietro Evgeny Bobryshev e Ken De Dycker; 6
David Philippaerts che ha accusato problemi agli
avambracci e 9 Chicco Chiodi. Diversamente
dalla prova dapertura Cairoli questa volta si
dovuto accontentare della seconda piazza nella manche MX1, in quanto verso la conclusione
della gara stato costretto a rallentare per problemi al freno posteriore probabilmente a causa
di un sasso lasciando via libera al compagno di
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Motocross

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Internazionali MX. Cairoli


Peccato quel sasso: avrei vinto tutto
di Massimo Zanzani | Soddisfatto della seconda prova degli
Internazionali dItalia di Motocross che gli valsa la seconda
vittoria nella classe elite, mentre per colpa di un sasso ha
mancato loro nella MX1

econda tappa degli internazionali


dItalia, una vittoria e un secondo

posto.
Sono contento, la prima manche poteva essere anche quella
una vittoria. Un piccolo problemino di percorso mi ha rallentato un po. La mia condizione
migliora di settimana in settimana. Ho vinto sulla sabbia e
82

ora anche sul duro, vedremo


la prossima settimana sulla
neve.
Cosa successo nella prima
manche?
Non ne ho idea, un problema
con il freno posteriore, credo
qualche sasso.
Se no era una vittoria assicurata anche quella?

S, diciamo di s. Avevo margine e verso al fine aveveo recuperato De Dycker, ma la gara


era gi finita.

stanno andando bene, siamo


contenti e vediamo di provare qualcosa di nuovo anche la
prossima domenica.

La seconda manche invece


stata un trionfo.
S, a Riola ho voluto cambiare
un po tattica: ho fatto qualche
giro veloce allinizio, dopo ho
amministrato.
Stiamo provando diverse cose,

Oggi niente ammortizzatore


senza molle, per quale motivo?
Stiamo probando cose diverse
e non possiamo permetterci di
sbagliare.

Pi difficile la pista di sabbia


di domenica scorsa o questa
di Malagrotta?
La sabbia pi difficile, anche
se mi piace di pi.
Anche questa di oggi per era
difficile. Pista senza troppi canali, ma decisamente tecnica.
Anche il sole sul finale di gara
dava fastidio, ma anche quello
fa parte del gioco.
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Sport

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Editore:
CRM S.r.l., Via Melzo 9 - 20129 Milano
P. Iva 11921100159
Responsabile editoriale
Ippolito Fassati
Capo Redattore
Andrea Perfetti
Redazione
Maurizio Tanca
Cristina Bacchetti
Marco Berti
Francesco Paolillo
Aimone dal Pozzo
Edoardo Licciardello

Supercross San Diego


Gara perfetta per Davi Millsaps
Davi Millsaps non ha concesso nemmeno un giro agli avversari:
in testa dal cancello al traguardo. Eli Tomac si aggiudica la vittoria della 250, Roczen ancora in testa alla classifica con 17 punti
di vantaggio

stata una gara perfetta quella di Davi


Millsaps, dominata con maestria e
intelligenza dallinizio alla fine. Il pilota del team Rockstar Energy Suzuki
conquista lholeshot e mantiene la testa del main
event per i venti giri che lo postano alla bandiera a
scacchi. Allinseguimento Justin Barcia (Honda)
e Ryan Dungey (KTM), che tagliano il tragusrdo
in questordine. James Stewart conclude quarto
alle spalle del podio, mentre il campione in carica Ryan Villopoto arranca a met schieramento
e non riesce ad andare oltre il sesto posto. A un
84

terzo di campionato i valori in campo cominciano


a definirsi con Millsaps che emerge con sempre
maggior prepotenza e ha ormai accumulato un
vantaggio di 19 punti su Ryan Dungey e di 27 su
Villopoto.

250

Eli Tomac porta la sua Honda alla vittoria e a sole


tre gare dal termine del campionato West Coast
Ken Roczen con il secondo posto mantiene un
vantaggio di 17 punti in classifica generale.
Guarda tutte le classifiche

Grafica
Thomas Bressani
Collaboratori
Nico Cereghini
Giovanni Zamagni
Carlo Baldi
Massimo Zanzani
Lorenzo Boldrini
Enrico De Vita
Ottorino Piccinato
Antonio Privitera
Antonio Gola
Alfonso Rago
COPYRIGHT
Tutto il materiale contenuto in Moto.
it Magazine oggetto di diritti esclusivi di CRM S.r.l. con sede in Milano,
Via Melzo 9. Ne vietata quindi ogni
riproduzione, anche parziale, senza
lautorizzazione scritta di CRM S.r.l.
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