L'oggetto di studio della linguistica il linguaggio, le lingue storico-naturali in tutti i loro aspetti, cio le lingue nate spontaneamente lungo il corso della civilt umana e usate dagli esseri umani: litaliano, il francese, il romeno, lo svedese, il russo ecc. 2. Perch si sostiene che la grammatica normativa/prescrittiva, mentre la linguistica descrittiva? La linguistica indaga i fenomeni linguistici (li descrive, li interpreta, li spiega) e non prescrive un uso corretto della lingua come la grammatica che rappresenta l'insieme di tutte le norme che regolano l'uso di una lingua (quindi con ruolo normativo/prescrittivo - stabilisce ci che corretto da ci che non lo ; indica appunto le norme da applicare per usare correttamente la lingua). Ogni manifestazione della facolt di linguaggio interessante per latteggiamento descrittivo della linguistica, non importa se considerata scorretta o corretta dal punto di vista normativo. 3. Fornire almeno un esempio di analisi linguistica scientifica. Un esempio riguardante la discretezza: la differenza fra gli elementi della lingua assoluta; ciascuno ben separabile dallaltro. Esempio sul piano del significante: pala / palla si distinguono per lintensit con cui pronunciato il terzo suono senza essere correlate dal punto di vista del significato (per esempio palla non una grossa pala). 4. Definire il linguaggio umano. Il linguaggio verbale umano uno degli strumenti e dei modi di comunicazione a disposizione dellhomo sapiens, il sistema di comunicazione proprio degli esseri umani, il termine usato per indicare le lingue storico-naturali. Da un lato il linguaggio una capacit con una base genetica che sviluppiamo nei primissimi anni della nostra vita, dallaltro un mezzo comunicativo sofisticato che impariamo gradualmente a padroneggiare e che non ben separato da altri aspetti della cultura. 5. Cosa si intende con discretezza? Per discretezza si intende la propriet delle unit linguistiche di opporsi le une alle altre, di distinguersi tra loro, senza gradazioni. Ci che discreto, infatti, si oppone a ci che continuo, ossia graduale (continuo e discreto sono termini tratti dalle scienze fisiche e matematiche ma usati anche in linguistica). I segni di un codice sono discreti se la differenza tra loro assoluta e non ammette gradazioni. Ogni segno ununit discreta e discriminabile anzich una scala continua di suoni che pu essere messa in corrispondenza biunivoca con qualche altra scala continua.