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L'UOMO E' FUMATOR

(1922, Borella Ranzato)

La giovent che va di fretta,


vuole fumar la sigaretta,
e della bionda si capisce,
che a quell'et si preferisce,
e in fumo va col vaglia di pap,
col primo amore e tante cose ancor,
a sedici anni bene o male,
si pu fumare un'orientale,
e anche se l'Africa lontana,
godersi in pace un'egiziana.
L'uomo fumator,
di foglia bionda o bruna tutto prova,
ma, come in amor,
o bruna o bionda piglia quel che trova,
fuma per fumar,
o per sognare anche se non gli giova,
fuma per rabbia o per cacciar la noia,
o per trovare un'illusion di gioia.
Ognuno ha quel che voleva,
si chiama Adamo e fuma Eva,
se Paolo invece egli si chiama,
fuma Virginia anche se grama,
e in fumo va cos la bella et,
si cerca allor men carta e pi sapor,
per l'uomo fatto ci vuol altro,
esige meno ma pi scaltro,
quando vuol farsi una fumata,
vuol roba forte e stagionata.
L'uomo fumator.
Sia piemontese o siciliano,
in bocca avr fior di toscano,
non quel di Dante veramente,
ma quel di Stato, che si sente,
che in fumo va e lacrimar lo fa,
e sospirar, e moccoli tirar,
Il vecchio al fin che le fumate,
dei giorni belli ha gi scordate,
trincia il tabacco e se lo stipa,
e poi lo fuma nella pipa.
L'uomo fumator...

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