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8.

Superconduttivit e applicazioni
8.1 Cenni storici
In molti materiali, al di sotto di una certa temperatura, detta temperatura critica (T c), la
resistenza elettrica si riduce bruscamente a zero. interessante notare che non solo i metalli
puri (es. stagno, piombo, niobio) ma anche composti intermetallici (es.: Ni 3Sn, MgB2), ossidi
ceramici [es.: (La,Sr)2CuO4, YBa2Cu3O7, Bi2Sr2Ca2Cu3O10] e materiali organici (es.: K3C60)
diventano superconduttori a temperature pi o meno basse.
La scoperta della superconduttivit risale al 1911. Per un lungo periodo rimasta confinata
all'interno degli ambienti accademici, pur continuando a dare un grande impulso alla fisica
dello stato solido per tutto il novecento. La necessit di raggiungere temperature prossime allo
zero assoluto per ottenere la transizione da conduttore a superconduttore ne precludeva le
potenzialit e ne limitava l'uso a pochi campi. A partire dal 1986, la scoperta dei
superconduttori ad alta temperatura di transizione (maggiore di 77 K, temperatura di
liquefazione dell'azoto) ha dato nuovo impulso alle ricerche.

8.1.1 Momenti importanti


1911. Il fisico olandese H. K. Onnes scopre la superconduttivit nel mercurio raffreddato a
4.2 K.
1913. H. K. Onnes vince il Premio Nobel per la Fisica per le sue ricerche sulle propriet
della materia a basse temperature.
1933. W. Meissner e R. Ochsenfeld scoprono quello che oggi conosciuto come 'Effetto
Meissner' (levitazione magnetica).
1941. Scoperta della superconduttivit del nitruro di niobio a 16 K.
1953. Si scopre che il vanadio-3 silicio superconduce a 17.5 K.
1957. Si pubblica la prima teoria microscopica che spiega il meccanismo della
superconduzione: la teoria BCS.
1962. Alla Westinghouse si produce il primo filo superconduttore al niobio-titanio a scopo
commerciale.
1972. John Bardeen, Leon Cooper e John Schrieffer vincono il Premio Nobel per la Fisica
per la teoria BCS.
1973. Brian D. Josephson vince il premio Nobel per la fisica per l'effetto che ormai era noto
come effetto Josephson
1986. I ricercatori dell'IBM Alex Muller e Georg Bednorz producono un composto ceramico
a base di lantanio, bario, rame e ossigeno che superconduce a 35 K.
1987. I gruppi di scienziati dell'Universit di Houston e di quella dell'Alabama ad
Huntsville sostituiscono l'ittrio al lantanio e producono una ceramica che
superconduce a 92 K. Questo risultato porta ormai la superconduttivit a temperature
superiori a quelle dell'azoto liquido (77 K). Bednorz e Muller vincono il Premio Nobel
per la Fisica per la scoperta dei superconduttori ad alta temperatura (HTcS).
1988. Gruppi di scienziati all'IBM ed ai AT&T Bell Labs producono una ceramica che
superconduce a 125 K.
1993. Schilling, M. Cantoni, J. D. Guo e H. R. Ott a Zurigo, in Svizzera, producono un
superconduttore fatto di mercurio, bario e rame (HgBa2Ca2Cu3O8) che superconduce
alla temperatura di 133 K.

2001. Jun Akimitsu dell'Universit di Tokyo annuncia un nuovo superconduttore metallico,


il diboruro di magnesio. Questo nuovo superconduttore funziona a 38 K , valore di
molto superiore a quello di 20 K che costituiva il limite precedente per i
superconduttori metallici (lega di niobio e stagno).

8.1.2 Progressi nella refrigerazione a inizio secolo


La strada verso la superconduttivit fu aperta dallo studio sulla refrigerazione a basse
temperature. I maggiori progressi in questo campo furono fatti alla fine del XIX secolo. Il
fisico olandese Heike Kammerlingh Onnes nel 1908 riusc a liquefare l'elio, ultimo tra i gas
inerti a essere condensato, portandolo a 4 K. Questo apr la strada all'esplorazione di regioni
di temperatura precedentemente irraggiungibili.

8.1.3 Scoperta della superconduzione


Onnes cominci ad investigare le propriet elettriche dei metalli a temperature molto basse e
nel 1911 scopr la superconduttivit. Furono fatte due ipotesi per spiegare il fenomeno: la
prima voleva che gli elettroni fossero 'congelati' dall'abbassarsi della temperatura (tesi che
vedeva tra i capifila Lord Kelvin), la seconda sosteneva il raggiungimento di un non ben
definito valore minimo della resistenza (Onnes). La seconda ipotesi suggeriva una
diminuzione della resistenza all'abbassarsi della temperatura permettendo alla corrente un
flusso imperturbato o quasi. Onnes fece passare una corrente attraverso un filo di mercurio
purissimo misurando la resistenza al diminuire della temperatura. Non si osserv n il
livellamento in basso della resistenza n tanto meno il congelamento degli elettroni. A 4.2 K
la resistenza scomparve totalmente.
Onnes afferm che "il mercurio era passato in un nuovo stato che in base alle straordinarie
propriet elettriche pu essere indicato come stato superconduttivo". L'esperimento non
lasciava dubbi circa la scomparsa della resistenza nel filo di mercurio.
Onnes intu subito l'importanza della scoperta anche da un punto di vista commerciale: un
conduttore privo di resistenza pu trasportare corrente a qualsiasi distanza senza perdite!
In uno dei suoi esperimenti Onnes fece passare una corrente in un filo chiuso raffreddato a 4
K. Un anno dopo la corrente ancora fluiva nel filo senza perdite misurabili.
Onnes trov che i superconduttori permettono l'esistenza di quelle che lui chiam correnti
persistenti, cio correnti elettriche che continuano a fluire senza una differenza di potenziale
che le sostenga. Onnes vinse il premio Nobel per la Fisica nel 1913.

8.1.4 Scoperta dell'Effetto Meissner


La resistenza nulla al flusso di corrente elettrica non rimase l'unico fenomeno peculiare della
superconduttivit. Nel 1933 due fisici tedeschi, Karl Walther Meissner e Robert Ochsenfeld,
scoprirono che i superconduttori, oltre ad essere perfetti conduttori di elettricit, sono anche
dei perfetti materiali diamagnetici, capaci cio di espellere il flusso magnetico che
contengono quando vengono raffreddati al di sotto della propria temperatura di transizione. La
completa espulsione del flusso magnetico nota oggi sotto il nome di Effetto Meissner.
L'Effetto Meissner avviene solo se il campo magnetico non supera un certo valore. Se
troppo grande penetra nel superconduttore e il metallo perde il suo stato superconduttivo.
Assieme all'assenza di resistenza, stata questa capacit di espellere il flusso magnetico a
suscitare grande interesse (levitazione magnetica).

8.2 Superconduttori di tipo I e di tipo II


L'evoluzione nel tempo delle conoscenze sulla superconduttivit ha portato ad una
classificazione dei materiali superconduttori in due tipi, indicati semplicemente con I e II.
I superconduttori di tipo I tendono ad essere superconduttori in condizioni di bassa
temperatura e debole campo magnetico. Se il campo raggiunge l'intensit critica (la quale
dipende dal materiale), entra nel materiale distruggendo lo stato di superconduzione.
I superconduttori di tipo II sono molto pi utili: essi rimangono nello stato di
superconduzione anche dopo la penetrazione del campo magnetico. I superconduttori di tipo
II possono sopportare campi molto forti - fino a quello che chiamato campo critico superiore
- e quindi trasportare correnti pi intense.

8.3 Conduzione e superconduzione


Analizziamo ora pi in dettaglio il fenomeno della superconduttivit.

8.3.1 Conduzione
La conduzione elettrica consiste nel passaggio di cariche elettriche da un punto ad un altro di
un corpo conduttore che pu trovarsi allo stato solido, liquido o gassoso.
Nei conduttori metallici solidi la conduzione affidata agli elettroni della banda di
conduzione che sono in grado di muoversi liberamente in tutto il volume occupato dal solido.
Per un metallo alle temperature ordinarie, la conducibilit elettrica inversamente
proporzionale alla temperatura assoluta. Gli atomi del conduttore metallico formano un
reticolo che vibra tanto pi intensamente quanto pi alta la temperatura del conduttore
stesso. Gli elettroni, che si muovono attraverso il reticolo, non procedono in linea retta a causa
delle collisioni che avvengono tra loro e le imperfezioni e i difetti del reticolo, oltre alle
vibrazioni termiche degli atomi del reticolo stesso (note come fononi).
A causa delle collisioni quindi, gli elettroni perdono energia sotto forma di calore.
Nei conduttori ordinari impurezze, difetti e, in particolare, i fononi, deflettono il movimento
degli elettroni singoli. Questa diffusione di elettroni rende il materiale resistivo.
Per un metallo normale la resistivit ha un andamento del tipo

o deriva da interazioni con impurezze e difetti


interazioni (diffusione o scattering) elettroni-fononi.

(T) = o + BT5
e il termine in T5 deriva dalle

Nei superconduttori, sotto la Tc tali interazioni scompaiono e la resistivit crolla a zero.

Metallo normale

Superconduttore

8.3.2 Superconduzione
I superconduttori hanno la propriet di condurre elettricit senza dissipazione di energia. Gli
atomi del superconduttore sono organizzati anch'essi in un reticolo che presenta difetti e
impurezze. Tuttavia gli elettroni passano indisturbati attraverso il reticolo del superconduttore.
Non essendo ostacolati dalle vibrazioni atomiche e dai vari tipi di impurezze presenti
conducono elettricit senza dissipazione di energia.
Una prima condizione per l'istaurarsi della superconduttivit sicuramente la bassa
temperatura che limita le vibrazioni del reticolo e facilita il moto degli elettroni. Ma ci non
basta. Ci sono altri fattori da considerare, e in primo luogo il campo magnetico.
Il campo magnetico generato da correnti elettriche macroscopiche, come quelle che possono
circolare nei fili conduttori, o microscopiche, come quelle associate agli elettroni sulle orbite
atomiche. Esso pu essere anche la naturale manifestazione di una particolare classe di
materiali chiamati ferromagnetici.
Cerchiamo ora di capire cosa accade in un superconduttore.
Le correnti che circolano all'interno del superconduttore generano un campo magnetico molto
forte tutt'intorno allo stesso.
Quando un superconduttore raffreddato al di sotto della temperatura critica Tc, il campo
magnetico limitato all'esterno del superconduttore. Se il campo magnetico esterno portato

al di sopra di un valore critico Bc, il superconduttore ritorna allo stato normale. Questo valore
del campo magnetico ad una data temperatura detto campo magnetico critico (Bc).
Per tutti i superconduttori esiste una regione di temperature critiche e campi magnetici critici
all'interno della quale sono superconduttori.
Elemento
Hg (mercurio)
In (indio)
La (lantanio)
Nb (niobio)
Pb (piombo)
Re (renio)
Sn (stagno)
Ta (tantalio)
Tc (tecnezio)
Th (torio)
Tl (tallio)
V (vanadio)

Tc [K]
4.15
3.40
6.00
9.50
7.19
1.40
3.72
4.48
7.77
1.37
2.39
5.38

Bc [mT]
41.2
29.3
110.0
198
80.3
19.8
30.9
83.0
141.0
16.2
17.2
142.0

Elemento
Zr (zirconio)
Ti (titanio)
Zn (zinco)
Al (alluminio)
Mo (molibdeno)
Hf (afnio)
Ru (rutenio)
Cd (cadmio)
Ga (gallio)
W (tungsteno)
Ir (iridio)
Os (osmio)

Tc [K]
0.55
0.39
0.88
1.14
0.92
1.12
0.51
0.56
1.09
0.01
0.14
0.66

Bc [mT]
4.7
10
5.3
10.5
9.5
7
3
5.1
1.1
1.9
6.5

Per confronto, ricordiamo che il campo magnetico terrestre pari a 0.5 G (0.05 mT).
Abbastanza interessante il fatto che il rame, l'oro e l'argento, ossia quei metalli che a temperatura
ambiente figurano fra i migliori conduttori elettrici, a basse temperature non diventano
superconduttori. Neanche i materiali magnetici (Cr, Mn, Fe, Co, Ni...) diventano superconduttori.

8.4 Spiegazione microscopica: la teoria BCS


Dopo la scoperta della superconduttivit i fisici lavorarono per molti anni alla ricerca di una
teoria che interpretasse il fenomeno. Sembr, in un primo tempo, che il reticolo cristallino
non giocasse nessun ruolo nel meccanismo della superconduzione, in quanto le indagini ai
raggi X mostravano che non vi erano modificazioni della simmetria o delle dimensioni
cristalline quando il materiale diventava superconduttore.
Tuttavia, la scoperta nel 1950 delleffetto isotopico sulla temperatura critica Tc di elementi
superconduttori, ad opera di Maxwell, Reynolds e altri, diede una forte spinta allipotesi che
la superconduttivit dovesse essere interpretata con un meccanismo di accoppiamento tra
gli elettroni di conduzione e le vibrazioni del reticolo cristallino. Essi misurarono le

temperature di transizione dei diversi isotopi del mercurio e trovarono che valeva la
relazione:
Tc ~ 1 / M
con M = massa isotopica. Ci sugger che la superconduttivit era in qualche modo correlata
ai modi vibrazionali reticolari (che dipendono dalle masse) e non solo agli elettroni di
conduzione. I modi di vibrazione di un reticolo sono quantizzati, come lo sono quelli delle
molecole isolate; i quanti di vibrazioni reticolari sono i fononi.
Frlich e successivamente Cooper suggerirono un modello per questo meccanismo di
interazione. Si poteva pensare che in un supercondottore si realizzasse una forte interazione
fonone-elettrone, tale da portare ad una attrazione fra due elettroni (fenomeno di
overscreening).
La prima teoria microscopica del fenomeno della superconduttivit fu formulata nel 1957 dai
tre fisici americani John Bardeen, Leon N. Cooper e J. Robert Schrieffer dell'Universit
dell'Illinois. La teoria denominata in onore degli autori come teoria BCS.
Il modello basato su considerazioni di meccanica quantistica e l'idea di base prevede che in
un superconduttore gli elettroni condensino in uno stato quantistico di energia minima e
viaggino collettivamente e coerentemente. Secondo questo modello gli elettroni di conduzione
si propagano senza incontrare resistenza perch si muovono in coppie, le cosiddette coppie di
Cooper.
Lo stato superconduttivo caratterizzato dalla temperatura critica o temperatura di
transizione, insieme al campo magnetico critico e alla densit di corrente critica. Per valori
della temperatura o del campo magnetico al di sopra dei valori critici, le fluttuazioni termiche
o quantistiche distruggono le coppie di Cooper e di conseguenza lo stato di superconduzione
del metallo. Nel 1972 i tre scienziati vinsero il premio Nobel per la Fisica e da allora la loro
teoria microscopica della superconduttivit indicata come teoria BCS.
Gli elettroni formano coppie di Cooper in quanto interagiscono in modo dinamico con i
fononi (vibrazioni degli atomi del reticolo). I fononi tendono a neutralizzare la repulsione
coulombiana, che normalmente si esercita tra gli elettroni, producendo una debole forza
attrattiva che lega gli elettroni in coppie.

Per capire quale il ruolo che giocano i fononi, utile analizzare qualitativamente cosa
succede quando un elettrone si muove allinterno del reticolo. Gli ioni (cariche positive) sono
attirati a causa dell'interazione coulombiana verso un elettrone di conduzione (carica
negativa) che si muove attraverso il reticolo del solido, creando cos (vedi figura) una regione
arricchita di carica positiva (l'elettrone ha emesso un fonone, che stato assorbito dal
reticolo). Questa regione del reticolo attira a sua volta un altro elettrone che si trova nelle
vicinanze (il reticolo ha emesso un fonone, che stato assorbito dal secondo elettrone). In
sintesi: il primo elettrone ha emesso un fonone, che stato assorbito dal secondo elettrone.
Inoltre, tale interazione attrattiva perch entrambe le fasi di questo processo ideale
(primo elettrone che attrae gli ioni; regione positiva che attrae il secondo elettrone) implicano
una interazione coulombiana attrattiva.
Il legame risultante tra i due elettroni debole, con un'energia tipica di pochi millielettronvolt
(meV) che per sufficiente ad impedire che la coppia venga divisa a causa degli ostacoli
della normale conduzione. Di conseguenza, le coppie di Cooper si propagano nel materiale
senza incontrare resistenza. L'intensit di questa interazione dipende fortemente dalla
temperatura essendo il raffreddamento essenziale per bloccare le vibrazioni reticolari (i
fononi). A temperature al di sopra del valore critico, le fluttuazioni termiche distruggono le
coppie di Cooper e di conseguenza lo stato di superconduzione del metallo.
Le dimensioni delle coppie di Cooper possono raggiungere centinaia ed anche migliaia di
distanze interatomiche. Per questo sarebbe meglio pensarle non come coppie di elettroni legati
l'un l'altro, come una stella binaria ma piuttosto, come propose P. Schrieffer, alla stregua di un
ragazzo ed una ragazza che vanno insieme in discoteca ma ballano in diverse parti della sala,
separati da centinaia di altri danzatori. bene rilevare che la coppia di Cooper una struttura
dinamica cio esiste solo in moto.
Facciamo un po' di conti. Consideriamo un elettrone in moto lungo un canale del reticolo
cristallino alla velocit di Fermi, vF di circa 106 m/sec. Ad un certo istante, quando l'elettrone
si trova tra due ioni vicini, questi subiscono un breve impulso dovuto all'attrazione
coulombiana con l'elettrone stesso. La durata di questo impulso all'incirca il tempo di
transito dell'elettrone tra due ioni vicini e quindi pari a
a /vF 10-16 s
con a distanza interatomica (10

-10

m).

Durante questo intervallo di tempo gli ioni, che hanno una frequenza di vibrazione propria w
tipicamente dell'ordine di 1013 Hz, non cambiano praticamente posizione. Dopo mezzo
periodo di vibrazione gli ioni si portano ad una distanza minima e in questa configurazione si
crea nel reticolo cristallino un aumento locale di densit di carica positiva. A questo istante
l'elettrone che ha creato tale aumento di carica, si trova gi lontano, avendo percorso una
distanza pari a 10-7-10-6 m, molto pi grande del parametro reticolare a.
La nuvola di carica positiva in eccesso segue quindi come una scia l'elettrone, che passa tra
gli ioni con velocit vF. Questa 'nuvola' positiva pu attrarre un secondo elettrone, che si trova
pi vicino alla nuvola stessa che non al primo elettrone.
Gli elettroni, dinamicamente collegati attraverso la nuvola di carica positiva, costituiscono le
coppie di Cooper la cui dimensione pari appunto a 10-7-10-6 m. Ecco quindi come le coppie
di Cooper appaiono molto pi 'distanziate' del passo reticolare.

Il fenomeno della superconduttivit nasce da un delicato e complesso predominio di una


forza attrattiva, che promuove unaccoppiamento degli elettroni, nei confronti di una forza
elettrica repulsiva.. Il legame che unisce gli elettroni in coppie non indissolubile, anzi, esso
piuttosto fragile, vista la poca energia necessaria alla sua rottura.
Per tentare di spiegare qual leffetto della temperatura sulla superconduttivit, si pu immaginare
che la coppia di Cooper venga costantemente scossa dall'eccitazione termica, che tanto pi
elevatae quanto pi alta la temperatura del materiale superconduttore. Esiste quindi un valore
della temperatura per il quale lenergia termica sufficiente per separare gli elettroni di una
coppia, distruggendo in questo modo lo stato superconduttore. La temperatura alla quale questo
succede viene chiamata temperatura critica (Tc). Le temperature critiche dei superconduttori classici
non supera i 23 K (-250 oC).
Cooper sugger che l'apparentemente scarsa possibilit di formazione di coppie potesse
divenire molto probabile per linfluenza sulla coppia interagente da parte dei rimanenti N2 elettroni del sistema, attraverso il principio di Pauli.
Linterazione cio sarebbe troppo debole per legare i due elettroni se questi fossero isolati.
Egli dimostr invece che in presenza di elettroni addizionali il principio di esclusione
modificava radicalmente il problema dei due elettroni cos da rendere possibile uno
stato legato per quanto debole possa essere lattrazione.
La teoria BCS assume che in certe condizioni in un metallo possono esistere forze attrattive
tra coppie di elettroni causate dalle interazioni con i fononi e forze repulsive coulombiane.
Quando leffetto combinato attrattivo il metallo pu divenire superconduttore. In un
superconduttore gli elettroni sono condensati in coppie di Cooper. Gli elettroni sono
appaiati in modo tale che ogni coppia, nello stato di minore energia, presenta vettore
donda totale nullo (cio momento totale uguale a zero) e spin totale nullo (cio stato di
singoletto).
In un metallo normale gli stati elettronici collettivi possono essere descritti in termini di stati
di un singolo elettrone. Gli stati monoelettronici sono spin-orbitali | k, caratterizzati dal
vettore donda k e dallindice di spin = o (+1/2 o - 1/2).
Gli stati collettivi a pi bassa energia si realizzano quando gli N elettroni disponibili per la
banda di conduzione occupano gli spin-orbitali con i minimi valori di |k|, tenuto conto del
principio di esclusione di Pauli.
Una tale descrizione basata su stati elettronici individuali non pu essere utilizzata nella
teoria della superconduttivit poich il fenomeno deve essere associato alla presenza di
interazioni attrattive elettrone-elettrone.
Il modello BCS parte dallidea base che uno stato collettivo deve essere descritto in termini
di coppie elettroniche (stati bielettronici). Poich ogni coppia elettronica implica due spinorbitali, |k, e |k, , lo stato elettronico collettivo a minore energia, indicato come BCS,
deve essere costituito da coppie di spin-orbitali.
Per il principio di Pauli la funzione BCS deve cambiare segno per ogni scambio delle
coordinate o degli spin di due elettroni, deve cio essere antisimmetrica. Ci comporta
che i due eletroni che formano uno stato bielettronico devono avere sia spin che
vettore donda opposti, cio |k, e |-k, .

Lo stato fondamentale BCS pu essere descritto nel modo seguente: i due spin-orbitali di
una coppia sono simultaneamente vuoti o occupati da due elettroni. Si generano stati
eccitati per rottura delle coppie, quando cio i due elettroni non hanno pi momenti
uguali ed opposti (k e k) e si comportano praticamente come elettroni liberi. Se, per
effetto ad esempio di radiazioni, viene d i v i s a una coppia un elettrone occuper uno
stato |k, mentre lo stato complementare |-k, sar vuoto.
Ci si pu chiedere quindi quanta energia sia necessaria per rompere una coppia e produrre
due elettroni liberi. Vi sono molte evidenze della presenza in un superconduttore di una
piccola banda vuota (gap di energia) attorno al valore dellenergia di Fermi. Ad esempio,
lassorbimento di radiazioni nella regione delle microonde riesce a promuovere
elettroni dallo stato superconduttore allo stato normale metallico.
Lenergia minima per creare un singolo elettrone libero da una coppia indicata con E
(il valore di E definito gap di energia di un superconduttore). Poich devono essere
eccitati tutti e due gli elettroni di una coppia (cio di uno stato bielettronico) lenergia
minima richiesta per una eccitazione, a 0 K, 2 E.
Il numero di elettroni liberi cresce al crescere della temperatura sopra lo zero assoluto. La
creazione di un elettrone libero, cio in uno stato |k, senza un partner nello stato |-k,,
impedisce la formazione di uno stato bielettronico |k, ,|-k, . Le coppie di Cooper sono
quindi sfavorite al crescere del numero di elettroni liberi (cio al crescere della
temperatura) e diminuisce anche il gap 2 E, fino ad annullarsi alla temperatura critica Tc,
alla quale si verifica una transizione di fase del secondo ordine dallo stato superconduttore
allo stato metallico normale.
Si pu dimostrare che la temperatura critica Tc proporzionale al E a 0 K, e che vale la
seguente formula fondamentale:
E(0 K)/kBTc = 1.76
I risultati sembrano validi per molti superconduttori con un errore entro il 10%. Quelli che
presentano deviazioni maggiori (come il piombo e il mercurio, con discrepanze vicine al
30%) tendono sistematicamente a deviare anche per altre previsioni della teoria BCS
semplice.
Le coppie di Cooper sono responsabili del fenomeno della superconduttivit. Le
condizioni che promuovono la formazione di un numero sufficiente di coppie di Cooper sono
complesse da valutare. Le interazioni elettrone-fonone debbono essere forti e, come abbiamo
visto, la temperatura deve essere molto bassa per impedire la distruzioner delle coppie. I
moderni superconduttori ad alte Tc non erano quindi previsti dalla teoria BCS.
Le coppie di Cooper sono debolmente legate. Le funzioni donda bielettroniche che
costituiscono lo stato fondamentale BCS hanno un range spaziale (coherence length) molto
grande (103-104 ).
Quindi nella regione occupata da ciascuna coppia si trovano i centri di molte (milioni e pi)
coppie. Questo un aspetto cruciale dello stato superconduttore: le coppie non debbono
essere considerate indipendenti, ma spazialmente allacciate e intrecciate in un modo molto
intricato, che essenziale per la stabilit dello stato. Lo stato fondamentale collettivo
descrive il moto ordinato di un gran numero di coppie che presentano enormi
sovrapposizioni.

Quando viene applicato un campo elettrico esterno, le coppie di Cooper si muovono


attraverso il reticolo sotto il suo influsso. Lo fanno, tuttavia, in modo tale da mantenere
lordinamento delle coppie. Il moto di ciascuna coppia vincolato al moto di tutte le altre
coppie e nessuna coppia pu essere individualmente deviata (diffusa) da parte del
reticolo.
Da ci deriva la propriet di resistenza zero di un superconduttore.
A supporto della teoria B C S vi anche il fatto che lo stato superconduttore presenta
energia libera inferiore a quella del corrispondente stato metallico. Misure di capacit
termica mostrano che un superconduttore ha una entropia minore ed quindi pi ordinato
del corrispondente metallo.
Mentre nei superconduttori tradizionali (Tc < 23 K) la distanza tra gli elettroni di una coppia
dellordine di centinaia di nm, nei nuovi superconduttori ceramici la teoria BCS
porterebbe a distanze molto pi corte ( 10 in YBa2Cu3O7).
Esiste la interessante possibilit che lo stato superconduttore possa essere associato con la
presenza di coppie di elettroni in moto pi vicini tra loro e, in qualche modo, collegati con la
formazione dei legami nel solido. C da dire, tuttavia, che le attuali conoscenze teoriche
sulla superconduttivit dei materiali ceramici sono assai limitate.
E stata affacciata sia prima che dopo lintroduzione della teoria BCS una interpretazione
alternativa della superconduttivit, basata sul fatto che una coppia di Cooper costituita da
due elettroni (due fermioni) potesse comportarsi come un unico bosone. Se ci fosse vero la
superconduttivit sarebbe semplicemente un nuovo esempio del fenomeno noto come
condensazione di Bose, come nel caso del passaggio dellelio liquido (He I) a elio
superfluido (He II) a 2.18 K.
In realt la formazione di un bosone richiederebbe interazioni ben pi forti e distanze ben
pi corte tra i due elettroni della coppia di Cooper di quanto previsto dalla BCS per i
superconduttori tradizionali. Per nei superconduttori ceramici la distanza nelle coppie
molto minore, e ci riapre la discussione.

8.5 Effetto Meissner


Un conduttore immerso in un campo magnetico esterno che non induce cambiamenti del
campo magnetico stesso e che si oppone alla crescita del campo al suo interno detto
diamagnetico.
In un atomo diamagnetico (atomi 1S) gli elettroni orbitali regolano il loro moto di rotazione in
modo da produrre un momento magnetico netto opposto al campo esterno.
Per analogia, possiamo pensare che un campo magnetico esterno non penetra nel
superconduttore perch gli elettroni di conduzione, il cui moto non incontra ostacoli,
aggiustano il loro moto in modo da produrre un campo magnetico uguale e contrario.Un
superconduttore ha un comportamento perfettamente diamagnetico dopo essere stato portato
al di sotto della temperatura critica di transizione.
Possiamo ora formulare con pi propriet in cosa consiste l'effetto Meissner. Questo
fenomeno prevede l'espulsione del campo magnetico esterno dal volume occupato dal
superconduttore. Quando la temperatura si abbassa al di sotto della temperatura critica Tc il
superconduttore espelle il campo magnetico all'esterno. Riesce in questo grazie alle
supercorrenti di superficie che producono un campo magnetico esattamente opposto a quello

esterno e che ne impedisce la penetrazione. Il superconduttore diventa perfettamente


diamagnetico annullando completamente il flusso magnetico al suo interno.
La repulsione tra superconduttori e magneti alla base dell'esperimento di levitazione
illustrato in figura.

La figura mostra un
superconduttore
sopra la superficie
principio alla base di questo esperimento lo stesso di quello
esempio in Giappone nei prototipi di treni a levitazione magnetica.

cubo
di
materiale
che fluttua a mezz'aria
di un magnete. Il
che viene impiegato ad

Affinch lintensit del campo magnetico all'interno del materiale possa essere mantenuta
nulla quando l'intensit del campo magnetico esterno cresce, anche la corrente elettrica di
schermatura deve aumentare. Questo aumento della corrente viene realizzato dal superconduttore
facendo circolare le coppie di
Cooper pi velocemente.
Esiste per una velocit
limite che alle coppie di
elettroni non concesso di
oltrepassare, pena la
loro dissoluzione e quindi
la distruzione della
superconduttivit.
Di
conseguenza esiste un
valore
massimo
dell'intensit del campo
magnetico che pu essere
schermato, al quale si
fa generalmente riferimento
con il nome di campo
critico (Bc).
Quando questo valore
limite viene superato, il
superconduttore
viene
istantaneamente invaso
dal
campo
magnetico
esterno
e
viene
ripristinato
lo
stato
normale.
Il
comportamento
appena
descritto caratterizzante
della classe di superconduttori detta di primo tipo.
Nei superconduttori di secondo tipo, invece, l'invasione da parte del campo magnetico esterno
avviene in maniera pi graduale. Vi uno stato di transizione, il cosiddetto stato vorticoso
(vortex state), o stato misto tra i regimi di superconduttore e metallico (o 'stato
normale'). In questo stato, le linee magnetiche di forza, che sono completamente espulse nello
stato superconduttore, riescono a passare nel materiale, ma solo in regioni ristrette, dette
vortici. Cos le linee di flusso si allacciano attraverso questi vortici.

Lo stato vorticoso o misto inizia quando l'intensit del campo magnetico esterno supera un
primo valore limite, detto campo critico inferiore, e si completa con la distruzione della
superconduttivit quando l'intensit raggiunge un secondo valore limite denominato campo
critico superiore. Per valori intermedi, il campo magnetico penetra nel materiale sotto forma
di linee di flusso magnetico dirette parallelamente al campo esterno. A questo punto si ha un
nucleo composto da materiale normale, nel quale confinato il campo magnetico che
riuscito a penetrare, circondato da una zona mantello nella quale circola una corrente elettrica
che scherma il resto del materiale rimasto superconduttore. Per la loro struttura le linee di
flusso vengono anche chiamate vortici. Appena penetrati nel materiale i vortici si ordinano in
modo da formare una struttura regolare simile a quella di un nido d'api chiamata reticolo di
Abrikosov (vedi figura).
La figura mostra una disposizione triangolare
di linee di vortici che emergono dalla
superficie di un foglio superconduttore di
Pb0.98In0.02 in un campo di 80 Gauss (8 mT)
normale alla superficie (i vortici vengono
evidenziati dalla coagulazione di piccole
particelle ferromagnetiche; i vortici vicini
distano circa mezzo micron).
Gli studi sui materiali superconduttori di II
tipo sono stai premiati con lassegnazione
del premio N obel per la fisica ad Abrikosov,
Ginzburg e Leggett.
Abbiamo adesso gli strumenti per capire meglio le diversit (classi) tra i superconduttori.
Le classi di superconduttori di tipo I e tipo II si possono distinguere facendo riferimento a due
importanti scale microscopiche di lunghezza: la lunghezza di coerenza e la lunghezza di
penetrazione.
La lunghezza di coerenza la separazione spaziale degli elettroni all'interno di una coppia di
Cooper, cio le dimensioni medie della coppia. Nei superconduttori convenzionali, la
lunghezza di coerenza pu andare da alcune decine ad alcune centinaia di nanometri.
Ricordiamo che gli atomi della maggior parte dei materiali distano fra loro 0.1- 0.3 nanometri.
La lunghezza di penetrazione relativa all'Effetto Meissner, cio alla capacit del
superconduttore di espellere il flusso di un campo magnetico applicato. Le correnti indotte

che creano il campo magnetico che si oppone a quello esterno applicato cancellandolo
dall'intero materiale, decadono esponenzialmente in intensit all'aumentare della distanza
dalla superficie del superconduttore. La distanza lungo la quale avviene questo decadimento
detta lunghezza di penetrazione: questa la distanza pi breve lungo la quale un campo
magnetico pu variare in un superconduttore. Nei superconduttori convenzionali essa pu
andare da qualche decina fino a qualche migliaio di nanometri. Queste lunghezze
microscopiche definiscono due classi molto diverse di superconduttori.
Nei superconduttori di I tipo la lunghezza di coerenza maggiore della lunghezza di
penetrazione. Questi materiali tendono ad essere superconduttori in condizioni di bassa
temperatura e debole campo magnetico. Se il campo raggiunge l'intensit critica (la quale
varia da materiale a materiale), il campo stesso penetra nel volume del materiale distruggendo
lo stato superconduttivo. Poich nei superconduttori di tipo I la superconduzione scompare in
presenza di campi magnetici di intensit relativamente bassa, questi materiali presentano uno
scarso interesse dal punto di vista tecnologico. Questa classe di superconduttori ben
descritta dalla teoria BCS. Ci sono 30 metalli puri che appartengono a questa classe: ne sono
un esempio il piombo, il mercurio, lo stagno. Il superconduttore pi 'forte' del I tipo ha un
campo critico di 800 G (80 mT).
Il mercurio, che stato il primo metallo a mostrarsi superconduttore, un esempio di
superconduttore del I tipo: il valore del suo campo critico pari a 19 mT (190 G), cos che la
quantit di corrente elettrica trasportabile risulta limitata. La sua temperatura critica ha lo
storico valore di 4.2 K
I superconduttori di II tipo sono molto pi utili per le applicazioni. La profondit di
penetrazione in questi materiali maggiore della lunghezza di coerenza e rimangono nello
stato di superconduzione anche dopo la penetrazione del campo magnetico. I superconduttori
di II tipo possono sopportare campi molto forti, fino a quello che chiamato campo critico
superiore, e quindi trasportare correnti pi intense. Questa classe di superconduttori stata
identificata a partire dal 1930 con i composti piombo-bismuto. Tutti i superconduttori di
interesse tecnologico, inclusi quelli ad alta temperatura critica finora noti, sono di questo tipo.
Anche l'YBaCuO ed il BiSrCaCuO sono esempi di superconduttori del II tipo.
Un valore indicativo del campo magnetico alla superficie di questi superconduttori
approssimativamente di 16000 G (1.6 T), corrisponde a quello della lega neodimio-ferroboro).

8.6 Densit di corrente critica Jc


Questo valore indica la massima quantit di corrente trasportabile da un dato superconduttore.
Quando un superconduttore trasporta corrente non ci sono perdite di energia elettrica e si pu
pensare quindi di poter trasportare quantit enormi di corrente. In realt un valore di corrente
al di sopra di quello critico fa passare il superconduttore a uno stato normale anche se si trova
al di sotto della temperatura critica. La densit di corrente critica Jc una funzione della
temperatura.
Per quanto riguarda il comportamento dei materiali superconduttori nei confronti della
corrente elettrica trasportata, esso intimamente legato a quello nei confronti del campo
magnetico. Infatti, la corrente di trasporto genera alla superficie del conduttore un campo
magnetico che viene considerato dal materiale alla stregua di un campo magnetico esterno.

Cos, quando lintensit della corrente che attraversa un superconduttore di primo tipo tale da
generare alla sua superficie un campo magnetico di intensit uguale al campo critico, lo stato
normale viene prontamente ripristinato. Il valore limite della corrente viene chiamato corrente
critica.
Nei superconduttori di secondo tipo il meccanismo che porta il materiale alla perdita delle
sue caratteristiche superconduttive per un altro e dipende dallinterazione della corrente
di trasporto con le linee di flusso in esso presenti. In questo caso la corrente elettrica esercita
sulle linee di flusso una forza che tende a metterle in movimento. Per intensit di corrente non
troppo elevate il movimento delle linee di flusso per ostacolato dai difetti strutturali
che inevitabilmente sono sempre presenti in qualsiasi materiale e ai quali le linee si ancorano.
Quando lintensit di corrente tale che la forza che agisce sulle linee di flusso in grado
di strapparle dai centri di ancoraggio, allora si manifestano degli effetti dissipativi che portano
il materiale alla perdita della sua propriet di trasportare corrente elettrica senza opporre
resistenza.
Tipicamente un superconduttore pu sostenere una corrente elettrica superconduttiva di alcune
migliaia di A/mm2. Per apprezzare questo valore e comprendere lenorme potenziale dei
materiali superconduttori per le applicazioni tecniche basta fare un confronto con la
capacit di trasporto di corrente di un qualsiasi filo convenzionale (ad esempio di rame).
Per evitarne la fusione a causa del surriscaldamento, la corrente che li percorre non deve infatti
superare il limite di 1-2 A/mm2.

8.7 Effetto Josephson


Nel 1962, Brian D. Josephson, ricercatore all'Universit di Cambridge, studi il problema di
due superconduttori separati da uno strato sottile di materiale isolante, che agisce da barriera
al flusso di corrente. Se lo spessore della barriera non troppo grande, le coppie di Cooper
possono passare per effetto tunnel attraverso la barriera senza dividersi. Ci pu avvenire se
due superconduttori sono separati ad esempio da uno strato si ossido isolante spesso 1-2 nm.
La corrente critica, cio la corrente massima che pu attraversare la giunzione, dipende dallo
spessore della giunzione, dal tipo di materiale superconduttore e dalla temperatura. Questo
fenomeno, che prende il nome di effetto Josephson, fu verificato alcuni mesi pi tardi da
Philip W. Anderson e John M. Rowell dei Bell Telephone Laboratories. Nel 1973 Josephson
ricevette il premio Nobel per la Fisica per l'effetto che era ormai universalmente riconosciuto
come Effetto Josephson.

La corrente (d.c.) che pu scorrere attraverso una giunzione Josephson ha una densit di
corrente critica, funzione del materiale della giunzione e della sua geometria. Se la corrente
che fluisce attraverso una data giunzione inferiore al valore critico, la giunzione ha
resistenza zero e non c' caduta di tensione attraverso di essa. Se avviciniamo alla giunzione
un filo percorso da corrente, il campo magnetico del filo abbassa la corrente critica della
giunzione. La corrente effettiva che scorre attraverso la giunzione non cambia per effeto del
campo magnetico, ma se il suo valore superiore alla corrente critica (che ora pi bassa) si
osserva una resistenza attraverso la giunzione, che causa una deviazione del valore della
corrente. La figura 14 indica la caratteristica (I, V) di una giunzione.
La giunzione Josephson agisce come un interruttore ultra-veloce (almeno 10 volte pi veloce
di un buon interruttore a semiconduttore). Poich la velocit di un computer dipende dal
tempo necessario per trasmettere impulsi on - off, potrebbero essere realizzati computer
superconduttori ultraveloci.

8.8 Scoperta dei superconduttori ad alta Tc (HTc)


Nel 1986 J. Georg Bednorz e K. Alex Muller nei laboratori IBM di Zurigo conducevano
esperimenti su una particolare classe di ceramiche a base di ossido di rame, chiamate
perovskiti. I due avevano sperimentato centinaia di differenti composti. Lavorando con
ceramiche di lantanio, bario, rame e ossigeno (formula chimica La 2-xBaxCuO4) essi trovarono
evidenze di superconduttivit a 35 K.
Subito furono avviate numerose ricerche sui nuovi materiali, che si candidavano ad essere una
nuova classe di superconduttori di II tipo.
Nel febbraio del 1987 fu individuata una ceramica perovskite in grado di supercondurre a 90
K (formula chimica YBa2Cu3O7). Questa scoperta fu molto importante in quanto da quel
momento divenne possibile usare come mezzo refrigerante l'azoto liquido (punto di
ebollizione a 77 K), facile da produrre e quindi poco costoso. Viste le temperature in gioco si
cominci ad indicare questi materiali come superconduttori ad alta temperatura critica
(HTcS - High Critical Temperature Superconductors). Anche J. Georg Bednorz e K. Alex
Muller furono insigniti del Premio Nobel per la Fisica nel 1987.
Dal 1986 ad oggi il grande entusiasmo iniziale per la scoperta si mitigato a causa di alcune
loro propriet delle ceramiche che frenano e ritardano il loro utilizzo in applicazioni
tecnicnologiche su larga scala.
Il materiale di base di questi nuovi superconduttori sempre un isolante costituito da strati di
ossido di rame, il quale, per mezzo di un drogaggio chimico, viene trasformato in un conduttore
(per drogaggio chimico si intende laggiunta controllata nel reticolo cristallino di imperfezioni o di
atomi estranei).
La struttura formata intercalando strati di ossido di rame elettricamente conduttori con strati
isolanti composti da altri ossidi (vedi figura). Si tratta dunque di una struttura fortemente
bidimensionale, dunque fortemente anisotropa, che si distingue decisamente dalla struttura
generalmente isotropa dei superconduttori convenzionali.

La forte
dei fattori

anisotropia uno
principali
che
attualmente
ostacolano lingegnerizzazione dei superconduttori ad alta temperatura critica. Il suo effetto,
combinato con le alte temperature, infatti quello di rendere il reticolo delle linee di flusso,
che nei materiali classici una struttura relativamente rigida e statica, molto dinamico e
mobile. La mobilit delle linee di flusso compromette la propriet del materiale di trasportare
corrente elettrica senza dissipazione di energia.
Laltro fattore che, unitamente allanisotropia, ostacola lutilizzo dei nuovi materiali per
applicazioni tecniche rappresentato dalle loro particolari propriet meccaniche. Queste,
infatti, sono molto simili a quelle dei normali materiali ceramici, che in generale sono
estremamente fragili e poco duttili. Il risultato consiste in unestrema difficolt di lavorazione,
difficolt che attualmente impediscono, ad esempio, la fabbricazioni di cavi superconduttori di
lunghezza superiore al chilometro.

8.9 Recenti progressi


8.9.1 Scoperta dei fullereni
I fullereni, come le ceramiche superconduttrici, sono una scoperta recente. Nel 1985 R.F. Curl
e R.E. Smalley della Rice University in Houston e H.W. Kroto dell'Universit of Sussex di
Brighton, in Inghilterra, sintetizzarono accidentalmente tale composto organico. Il fullerene,
chiamato anche 'buckyball' stabile a livello molecolare quando 60 atomi di carbonio si
uniscono in pentagoni ed esagoni a formare una sfera chiusa. La scoperta della
superconduttivit nei fullereni intercalati con metalli alcalini avvenne nel 1991: R. Huddon
annunci che il composto K3C60 diventa superconduttore alla temperatura di 18 K.
Una Tc di 52 K stata riportata negli ultimi mesi del 2000 da H. Schon, C. Kloc e B. Batlogg,
per un composto di C60.

Struttura del fullerene

8.9.2 Scoperta del diboruro di magnesio ( MgB2)


Nel gennaio 2001, J. Akimitsu della Aoyama-Gakuin University (Tokyo) e collaboratori
hanno annunciato la scoperta di una transizione superconduttiva a Tc = 39 K nel diboruro di
magnesio (MgB2). Il drogaggio di MgB2 con sodio e calcio pu innalzare la temperatura
critica intorno ai 50 K.
La struttura del MgB2 molto pi semplice di quella delle perovskiti.

8.10 Applicazioni della

superconduttivit

Le
applicazioni
tecniche
mirano sostanzialmente allo
sfruttamento delle due propriet fondamentali della superconduttivit: il trasporto di corrente
elettrica senza dissipazione e il diamagnetismo ideale.
I progressi maggiori, finora, sono stati fatti nel campo della microelettronica e della
sensorica, o pi generalmente nella crioelettronica, cio nellelettronica alle basse temperature.
Questo campo ha potuto beneficiare enormemente delle tecnologie di processo e fabbricazione
sviluppate per i materiali semiconduttori. In particolare si riusciti a realizzare con dei materiali
superconduttori ad alta Tc componenti estremamente complesse per la tecnica delle microonde,
come ad esempio filtri, antenne o miscelatori di frequenza, componenti che potrebbero a breve
termine rivoluzionare il campo della telefonia mobile.
Stazione per telefonia mobile OMNITEL con (nel dettaglio) elemento a film superconduttore.

Anche il campo dellinformatica potrebbe a medio termine subire linflusso della tecnologia dei
superconduttori. Nelle visioni per il futuro, infatti, si parla gi di calcolatori superveloci o di
supercalcolatori, che funzionerebbero grazie a componenti digitali superconduttive estremamente
rapide. P rototipi di registro a scorrimento superconduttore funzionanti a 120 GHz ed oltre
sono ad esempio gi esistenti. In fase notevolmente avanzata anche lo sviluppo, sulla base di
materiali superconduttori ad alta temperatura, di sensori per la misura di campi magnetici.
Questo tipo di sensori, chiamati SQUIDs (da Superconducting Quantum Interference Devices)
e gi disponibili commercialmente, sono in grado di misurare campi magnetici estremamente
deboli (fino a 0,5 milionesimi di Oersted, ossia livelli fino ad un milione di volte pi piccoli
dellintensit del campo magnetico terrestre), come quelli generati ad esempio dalle correnti
elettriche associate allattivit erebrale delluomo.

Risonanza magnetica nucleare a He liquido

Esame del cranio con risonanza magnetica nucleare

Numerose ed interessanti applicazioni tecniche della superconduttivit sono state realizzate, o sono
in via di realizzazione, anche nel campo del trasporto, della conversione e
dellimmagazzinamento di energia. Si pensi in particolare ai cavi per il trasporto di corrente
elettrica o per la fabbricazione di trasformatori, generatori, motori elettrici. E questo un campo in
cui la superconduttivit possiede un immenso potenziale. Per capirne il motivo sufficiente dire
che nelle attuali linee aeree circa il 10% dellenergia elettrica trasportata viene persa e che una
quantit ancora maggiore di energia viene persa durante i suoi processi di conversione.
Nonostante la tecnologia di fabbricazione di cavi superconduttori a bassa temperatura abbia gi
da tempo raggiunto un alto grado di maturazione, e fatta eccezione per alcune applicazioni nel
campo della medicina diagnostica (nelle apparecchiature utilizzate per la risonanza magnetica
nucleare) o della ricerca scientifica (magneti per acceleratori di particelle come il LHC del CERN di
Ginevra), le applicazioni sopraccitate sono ancora poco diffuse, essendo esse da un punto di vista
economico non ancora sufficientemente interessanti. La causa risiede nel fatto che gli investimenti
e le spese necessarie al raffreddamento dei superconduttori sono ampiamente superiori ai
benefici che si possono trarre a livello, ad esempio, di risparmio energetico e guadagni di
efficienza. La situazione potrebbe per rapidamente capovolgersi nel momento in cui si
riuscir a produrre cavi superconduttori ad alta temperatura di lunghezza e qualit sufficienti da
soddisfare le esigenze dellindustria.

Treni a levitazione magnetica

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