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INTRODUZIONE ........................................................................................................................................... 2
PREDISPORRE UN PIANO ......................................................................................................................... 3
ANALIZZARE LE SCORTE........................................................................................................................... 4
Analisi ABC e Matrice Scorte Consumato .................................................................................................................... 4
Analisi degli obsoleti................................................................................................................................................... 7
Introduzione
E=mc^2 una formuletta semplice, ma che dietro nasconde un intero universo,
lequazione fondamentale per chi si occupa di fisica. Esiste una altra formula
semplice ma forse un po bistrattata che lequazione fondamentale per chi si
occupa dimpresa P=R-C ovvero Profitto=Ricavi-Costi, elementare nella sua
formulazione ma di grande importanza quando bisogna gestire unimpresa, eppure
molte volte non viene considerata quando si parla di gestione dimpresa.
Ha senso discutere, teorizzare, argomentare sulle scorte? Ebbene, se le scorte
hanno un qualche impatto sullequazione fondamentale dimpresa ha senso
parlarne ed in questa ottica va intesa la loro funzione.
Le scorte hanno impatto sui costi in quanto necessario consumare risorse per
acquisirle, per immagazzinarle e per gestirle. Le scorte hanno impatto sui ricavi
perch fanno aumentare o diminuire il livello di servizio per il cliente.
Al di l delle filosofie orientali zero scorte (anche se il modello non parla di zero
scorte in assoluto) necessario chiedersi quale livello di scorte mi permette di
minimizzare i costi e massimizzare i ricavi? Ovvero, come faccio a mantenere in
azienda suddivise per aree aziendali (logistica, acquisti, produzione, vendite, ufficio
tecnico), selezioniamo quindi le cause pi determinati sulle quali andremo ad agire.
Definire un piano dazione: Per ogni causa individuata nel punto precedente
individuiamo una o pi azioni che possono risolvere il problema. Ad esempio se un
problema sono le distinte base non aggiornate, una soluzione potrebbe essere
quella di rivedere il processo di creazione delle distinte o implementarne uno nel
caso non esista. Se ad esempio un problema sono gli errori nei prelievi una soluzione
potrebbe essere quella di introdurre un sistema in radiofrequenza in magazzino. A
questo punto per ogni causa indichiamo gli obiettivi di miglioramento, ad esempio
ridurre la percentuali di prelievi errati del 10% entro il prossimo semestre. Per ogni
azione indichiamo il responsabile e la data entro cui deve essere portata a termine.
Implementare il piano dazione: A questo punto ogni responsabile attua quanto
indicato dal piano del punto precedente individuando eventuali errori di valutazione
commessi nelle fasi precedenti.
Monitorare il piano dazione: Periodicamente il gruppo di lavoro sulla riduzione
delle scorte si riunisce per valutare lo stato davanzamento delle azioni del piano e
gli eventuali miglioramenti, indicando le correzioni di rotta necessarie.
Analizzare le scorte
Analisi ABC e Matrice Scorte Consumato
Applicando lanalisi ABC sia alla giacenza media che al consumo degli articoli
possiamo ottenere una matrice Scorte Consumato costituita da nove aree.
codici
posti
sulla
diagonale
a questo punto eseguiamo del codice per trovare le classi ABC per entrambe le
tabelle
sub()
Dim mese(n)
If mese(n)<>mese(n-1) then
Cumulata=perc_consumo
If Cumulata<=0,8 then
classe=A
Else
If cumulata<=0,9 then classe=B else classe=C
End if
Else
Cumulata=Cumulata+perc_consumo
If Cumulata<=0,8 then
classe=A
Else
If cumulata<=0,9 then classe=B else classe=C
End if
End if
End sub
Questa analisi serve ad individuare i codici obsoleti ovvero quei codici che non
partecipano pi al processo di creazione del valore aziendale. Definiamo obsoleti
quei codici che non sono movimentati da n periodi, con giacenza diversa da zero ed
impegno nullo. Il periodo dopo il quale un codice diventa obsoleto dipende molto
dal settore in cui opera lazienda, per il nostro esempio consideriamo 3 anni ovvero
articoli non movimentati dal 31/12/2006. Per prima cosa determiniamo la data
dellultimo movimento (non consideriamo per questa analisi le rettifiche inventariali
perch non generano valore) :
SELECT MOVIMENTI.CODICE, MAX(MOVIMENTI.DATA) AS UM
FROM MOVIMENTI
WHERE (((MOVIMENTI.CAUSALE)<>"R+" AND (MOVIMENTI.CAUSALE)<>"R-"))
GROUP BY MOVIMENTI.CODICE;
Partendo dalla data dellultimo movimento per ogni articolo possibile effettuare
una analisi della stratificazione del magazzino valorizzando le giacenze e
raggruppandole per anno di ultimo movimento ottenendo un grafico simile.
La fase successiva consiste nellindividuare perch si sono formati questi obsoleti,
facendo ricorso alla analisi dello schema di flusso possiamo individuare a quale
processo aziendale appartengono i codici, successivamente si individueranno le
possibile azioni per ridurre la qt ( svendite, rivendita ai fornitori, modifiche ecc).
I codici slowmoving vengono calcolati allo stesso modo dei codici obsoleti ma
vengono considerati con una data inferiore (dipende dal settore in cui opera
lazienda), ad esempio se abbiamo considerato obsoleti i codici che hanno ultimo
movimento 3 anni fa, possiamo considerare slowmoving i codici che hanno avuto
lultimo movimento 1 anno fa. Consideriamo invece codici in overstock quei codici
che hanno una giacenza superiore allimpegno di tre mesi, da questa categoria
vanno esclusi quei codici gi rientrano nelle categoria obsoleti. I codici che non
rientrano in nessuna delle categorie precedenti rientrano nella categoria dei codici
con movimentazione normale, a questo punto possiamo passare ad una analisi pi
approfondita. Predisponiamo una tabella con le seguenti informazioni:
CODICE
CATEGORIA: Obsoleti, slowmoving, overstock, movimentazione normale
TIPOLOGIA: Finiti, semilavorati, materie prime
CLASSE MERCEOLOGICA
UNITA DI MISURA
MAGAZZINO
GIACENZA
COSTO
VALORE
FORNITORE: per le materie prime il fornitore preferenziale, per i semilavorati
il terzista preferenziale
CLIENTE: per i prodotti finiti, il cliente principale, lo stesso nel caso ci siano
materie prime o semilavorati che vengono venduti.
A questo punto possibile fare una analisi multidimensionale dei dati cercando di
individuare le relazioni intercorrenti tra le varie categorie di articoli.
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Regressione lineare: nel caso di una sola variabile esplicativa possibile interpolare landamento
della domanda, tale approccio tanto pi valido quanto pi landamento della domanda
assimilabile a una retta. Anche in questo caso possiamo utilizzare un foglio di calcolo.
Metodi Arima: una particolare tipologia di modelli atti ad indagare serie storiche che presentano
caratteristiche particolari. Fa parte della famiglia dei processi lineari non stazionari. In questo caso
possibile utilizzare un foglio di calcolo facendo uso di plug-in oppure utilizzare software statistici
come R.
Metodo Montecarlo: Il metodo usato per trarre stime attraverso simulazioni. Si basa su un
algoritmo che genera una serie di numeri tra loro incorrelati, che seguono la distribuzione di
probabilit che si suppone abbia il fenomeno da indagare. Anche in questo caso necessario fare
ricorso a plug in per il foglio di calcolo o utilizzare software di analisi statistica.
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strategica che conduce alla scelta di una politica di gestione, nelle imprese
manifatturiere la gestione delle scorte invece pi strettamente legata alla gestione
della produzione.
Il punto di riordino
Il punto di riordino una tecnica di gestione delle scorte in base alla quale quando
un articolo raggiunge una certa qt necessario effettuare un ordine per reintegrare
il codice a magazzino, tale tecnica applicabile ad articoli a domanda indipendente.
Esistono due modelli del punto di riordino uno deterministico (che presuppone una
perfetta conoscenza della domanda) ed uno stocastico (fa uso di variabili casuali). Il
modello pi applicabile chiaramente il secondo in quanto difficilmente si ha una
perfetta conoscenza della domanda di un articolo. Definito il punto di riordino
possiamo avere due differenti politiche:
1. Politiche di riordino a quantit fissa: il riordino avviene in lotti noti a priori, ma in
istanti non noti a priori.
2. Politiche di riordino a periodo fisso: il riordino avviene in quantit non note a
priori, ma in istanti determinati a priori.
In questo modello data la aleatoriet della domanda e dei tempi di consegna
necessario determinare una scorta di sicurezza determinata in funzione della
deviazione standard della domanda e dei tempi di consegna e dal livello di servizio
(ovvero il livello di domanda che si vuole soddisfare senza incorrere in stock out)
Confrontando il punto di riordino con la giacenza e gli ordini possiamo individuare le
azioni da compiere per ogni articolo:
1. Giacenza>ROP e QT in ordine =0 nessuna azione
2. Giacenza>ROP e QT in ordine>0 Annullare ordine o posticipare
3. Giacenza<ROP e QT in ordine=0 Ordinare
4. Giacenza<ROP e QT in ordine>0 Sollecitare.
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La procedura per la gestione delle scorte con il punto di riordino si articola nelle
seguenti fasi:
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domanda ed il lead time siano della stessa unit di misura (domanda giornaliera,
lead time espresso in giorni, domanda settimanale lead time espresso in settimane)
MRP
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stock presente nei vari magazzini, la distinta base costituita dal legame padre
figlio e dal coefficiente di impiego, infine le tecniche di riordino rappresentano delle
regole per lemissione degli ordini come i lotti di produzione o di acquisto, la scorta
minima, la gestione delle scorte su i vari magazzini ecc. A partire da queste variabili
lalgoritmo determina gli articoli da ordinare, la QT e la data dellordine.
Lalgoritmo MRP pu essere a capacit infinita o finita a seconda che si consideri la
capacit produttiva nellalgoritmo spostando gli ordini in base alla saturazione della
capacit dei centri di lavoro. LMRP pu essere utilizzato per simulare landamento
del magazzino in base alle diverse impostazioni delle tecniche di riordino, o in base
alle variazioni della domanda e valutare gli effetti di queste variazioni sul valore del
magazzino.
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Le tecniche di riordino
Nella gestione dellalgoritmo dellMRP possibile associare per ogni codice una
tecnica di riordino ovvero una serie di regole che danno le indicazioni su come
emettere gli ordini di acquisto, produzione e lavorazione. Ogni algoritmo pu avere
le proprie regole ma alcune potrebbero essere:
- Inclusione giacenza, per fare in modo che la pianificazione dei materiali tenga
conto della giacenza presente a magazzino.
- Gestione scorta minima, per fare in modo che la pianificazione dei materiali
consideri la scorta minima come un impegno da rispettare.
- Max giorni con disponibilit negativa, ovvero il numero massimo di giorni
consecutivi in cui la disponibilit pu essere negativa.
- Giorni raggruppamento fabbisogni il numero di giorni che identifica un periodo
allinterno del quale tutti i fabbisogni vengono raggruppati ed elaborati come un
unico fabbisogno che ha come data di
consegna la data del primo fabbisogno.
- Magazzino, magazzino su cui effettuare lordine dacquisto.
Limpostazione delle regole per le tecniche di riordino va tenuta sotto controllo per
valutare eventuali cambi di rotta. Un modo per controllare le regole impostate pu
essere quello di valutare la correlazione con alcuni parametri di gestione delle scorte
come la giacenza media il livello di overstock, il livello di stock out o lindice di
rotazione. Una modalit pi complessa consiste nel modificare secondo alcuni criteri
le variabili delle regole ed avviare lalgoritmo MRP e valutare il livello di scorte.
Filosofie orientali
Just in time
Il JIT uno strumento che rientra nel pi ampio framework della produzione snella,
adottata per la prima volta dalla Toyota. Il JIT prevede una scorta molto ridotta
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ottenuta grazie alla gestione di lotti molto ridotti, alleliminazione degli sprechi ed al
miglioramento della qualit dei prodotti. La realizzazione di tale politica richiede una
reingegnerizzazione dei processi in modo da rendere il flusso dei materiali il pi
fluido e veloce possibile evitando soste inutile. Se consideriamo le scorte come il
livello dellacqua in un recipiente, il JIT riducendo il livello dellacqua mette in luce
tutti gli ostacoli che rallentano la navigazione, pertanto una parte delle scorte
elevate era determinata per coprire malfunzionamenti dei processi produttivi,
chiaro che un livello minimo dacqua deve rimanere onde evitare la nave rimanga in
secca, ovvero fuor di metafora la scorta deve servire a coprire quella parte (ridotta)
che i processi disegnati dallazienda non riescono a gestire (esempio uno sciopero
improvviso, un ritardo fisiologico del fornitore ecc).
Kanban
Il kanban un elemento del metodo di gestione delle scorte del just in time . Il
Kanban nel processo produttivo funziona generalmente in seguente modo: ci sono
tre contenitori, ognuno dotato del proprio cartellino indicante le informazioni del
prodotto da gestire: uno per il punto di domanda, uno per la produzione e uno per il
magazzino. Quando il contenitore nel punto di domanda si svuota, ossia quando c
bisogno di pezzi, questo contenitore vuoto e il suo cartellino vengono ritornati alla
produzione che lo sostituisce con il contenitore pieno. Poi la produzione invia il
contenitore vuoto appena ricevuto insieme al suo cartellino al magazzino per il
ripristino della quantit usata. Il magazzino si prende il contenitore vuoto e lo
sostituisce con il contenitore pieno e lo invia nuovamente alla produzione
chiudendo cos il ciclo. Affinch il kanban funzioni necessario che vengano
rispettare le seguenti regole:
1. nessun particolare difettoso non pu essere inviato allattivit a valle
2. il processo a valle viene a ritirare solo quello di cui ha bisogno e nulla di pi
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Sincronizzazione snella
Partiamo da una metafora abbastanza semplice e forse gi nota ma che spiega con
grande efficacia i benefici della sincronizzazione snella. Consideriamo un fiume con
degli scogli sul fondo e delle imbarcazioni che devono navigarlo, in questo caso la
profondit dellacqua impedisce alle imbarcazioni di vedere gli scogli ma essi sono
ugualmente presenti e rallentano il flusso delle acque e creano turbolenza,
diminuire il livello delle acque consente di evidenziare gli scogli e di rimuoverli. Fuor
di metafora gli scogli sono le problematiche relative alle operations mentre il livello
dellacqua il livello delle scorte, ridurre il livello delle scorte e rimuovere le
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Sullo scaffale
Oltre alle giacenze del magazzino sullo scaffale (di una libreria) possibile trovare
degli utili testi di riferimento per chi fosse interessato ad approfondire largomento.
Come ottimizzare gli acquisti e razionalizzare i rapporti con i fornitori. MRP II per i
professionisti degli acquisti
Come assicurare, utilizzando le nuove possibilit offerte dallinformatica e
adottando nuovi approcci, il coordinamento ottimale tra vendite, servizio al cliente,
produzione e approvvigionamenti, minimizzando le scorte, garantendo il regolare
funzionamento degli impianti, velocizzando levasione degli ordini, soddisfacendo
tutte le richieste della rete di vendita, evitando fermi e ritardi, creando un rapporto
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di stretta collaborazione con i fornitori, ottenendo da loro prezzi bassi e una qualit
elevata.
Due famosi consulenti americani, vi spiegano come potete ottenere tutto questo
anche nella vostra azienda, adottando un nuovo modo di concepire i rapporti con i
fornitori gi sperimentato con successo in molte imprese davanguardia e nuove
tecniche di pianificazione delle risorse di produzione e degli approvvigionamenti che
consentono la massima flessibilit.
Gli acquisti hanno oggi unimportanza essenziale non solo per le imprese di
distribuzione ma anche per quelle industriali. La spesa in materiali acquistati
attualmente in unazienda industriale tipica tre volte quella per la manodopera
diretta. Gli addetti agli approvvigionamenti sono costretti ancora a dedicare la
maggior parte del loro tempo alla compilazione di carte, a sollecitare consegne, a
fronteggiare emergenze, senza poter impegnarsi a fondo nella riduzione dei costi,
nella value analysis, nel miglioramento della qualit. Le aziende perdono cos enormi
opportunit.
Questo volume illustra come migliorare in modo rilevante lefficacia negli acquisti.
Mostra come gli addetti agli acquisti possano dare un contributo elevato ai profitti
aziendali impiegando gli strumenti dellMRP II (Manufacturing Resource Planning, la
Pianificazione delle risorse di produzione). Alla base di questa tecnica si trova la
programmazione dei fornitori. Il volume descrive questa nuova tecnica, come
devessere impiegata e come procedere per introdurla in azienda.
Un nuovo modo di vita agli acquisti, Programmazione dei fornitori, Organizzazione
per la programmazione fornitori, Situazioni particolari, Implementazione dellMRP II
_ Parte 1 su scala aziendale, Implementazione dellMRP II: Parte 2 Acquisti,
Informazioni per la direzione e misurazioni, Il Just-in-Time negli acquisti, Prospettive
per il futuro.
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di
rendere
tutti
agevole
la
lettura
del
testo,
consentendo
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