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Review

Reviewed Work(s): Tunis ville ottomane. Trois sicles d'urbanisme et d'histoire by Ahmed
Saadaoui
Review by: Federico Cresti
Source: Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell'Istituto italiano per
l'Africa e l'Oriente, Anno 57, No. 3 (Settembre 2002), pp. 455-457
Published by: Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO)
Stable URL: http://www.jstor.org/stable/40761641
Accessed: 27-10-2016 12:32 UTC
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Africa, LVll, 3, 2002, pp. 455-470

Recensioni

Ahmed Saadaoui, Tunis ville ottomane. Trois sicles d'urbanisme et d'histoire, Centre de Publication Universitaire, Tunis 2001, pp. 472, numerose illustrazioni.
Possiamo considerare Ahmed Saadaoui, che oggi insegna storia e archeologia alla Facolt di Lettere dell'Universit di Tunisi (La Manouba), come uno dei migliori giovani specialisti nell'ambito degli studi sulla storia della citt e della sua architettura
nella Tunisia in et ottomana. Le sue ricerche hanno avuto come risultato negli anni
passati la pubblicazione di un volume {T estour du XVIIe au XIXe sicle. Histoire architecturale d'une ville morisque de Tunisie, Tunis, 1996) e di una serie di contributi in
riviste ed atti di convegni, in cui appare una particolare attenzione per la vicenda dei
moriscos rifugiati in Tunisia dopo la cacciata dalla Spagna che si inserisce in un pi
largo interesse per i molteplici aspetti dell'urbanistica e dell'architettura del suo paese: lo dimostrano i suoi articoli sulle sinagoghe della Tunisia (1999), sul suq di Zaghouan (1999), su Ghar el-Melh (che forse i lettori conoscono meglio con il nome di
Porto Farina - in collaborazione con Djelloul Nji, 1997).
Il volume dedicato a Tunisi ottomana, edito dal Centre de Publication Universitaire nel 2001, un ulteriore lavoro di approfondimento su un periodo della
storia del Maghreb che era considerato fino ad alcuni decenni fa, da tutti i punti

di vista, un periodo di decadenza: a partire dagli studi di Andr Raymond sulle

citt arabe nel periodo ottomano si assistito ad una valutazione pi equilibrata di


questa epoca in ambito storiografico.
La conquista turca di Tunisi da parte di Sinan Pasci, nel 1574, dopo alcuni anni di esitazione sar all'origine di un lungo e fausto periodo di sviluppo urbano, legato alla pacificazione del paese ed alla prosperit economica della citt. E'
innegabile che l'integrazione del vecchio regno degli Hafsidi all'interno dell'impero ottomano abbia contribuito al rafforzamento del paese. Tunisi ha ritrovato l'aspetto e l'opulenza dei suoi momenti gloriosi. Ancor pi che un importante centro di
commerci, la citt si presentava verso la met del XVII secolo come un focolare di
civilt e di cultura. Fra altri fattori, l'immigrazione di popolazioni straniere (Turchi, Andalusi, Europei ed Ebrei) e lo sviluppo delle attivit commerciali e artigianali contribuirono alla crescita della citt e all'estensione dei quartieri antichi [...].
Con i suoi suq, i suoi palazzi, le sue moschee e le sue madrasa costruite o rinnovate, la citt formava un centro di raffinata cultura che si irradiava su tutta la Reggenza e anche oltre. Durante il periodo che ci interessa (1574-1814) la citt si arricch di molti palazzi e residenze, di edifici religiosi e di servizi di ogni genere che
le hanno dato il suo aspetto attuale (p. 417). Sarebbero sufficienti queste constatazioni per eliminare tutti i pregiudizi negativi che hanno coinvolto la civilt e il
periodo ottomani nel Maghreb.
Il volume organizzato in due parti, nella prima delle quali (Les fondations)
sono esaminate alcune operazioni urbanistico-architettoniche particolarmente importanti, attraverso le quali interi quartieri e zone della citt furono trasformati con
l'introduzione di nuovi elementi che portarono allo sviluppo di attivit non soltanto economiche, ma anche di carattere religioso o culturale. Con queste realizzazioni i principali sovrani (usiamo questo titolo, seguendo l'autore, per i dey, i pasci
ed i bey tunisini, che in epoche diverse, pur essendo vassalli e piuttosto 'governa-

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456

RECENSIONI

tori di provincia' per conto della P


ghissima autonomia) imitavano in q
dazioni di carattere religioso-comu
rentano in effetti ai grandi compl
nello stesso tempo tramandavano l
frivano ai loro sudditi importanti s
sanitario e igienico (ospedali, bagni
per i pi bisognosi)...
Nei sette capitoli che formano la
opere dei governanti che maggiorm

zioni urbanistiche e architettoni


(1631-1666), Muhammad Bey (167
(1735-1756), 'Al Bey (1759-1782)

all'opera di quest'ultimo vengono e


suf Shib ai-Tabi', che costru nel q
complessi architettonici mai costru
culturale ed economico della citt a
il paese sotto il controllo francese.
Nello studio degli edifici l'autore
cheologico esistente in situ, ma ha m
edifici studiati sono ben dotati: In e
dazioni religiose dei dey e dei bey
gior numero di testi epigrafici. Qu
iscrizioni che fanno riferimento alla
cuno dei loro elementi, ovvero a og
bar, khatma, capitelli o quadranti
dazioni racchiudono sempre un num
te pi di un centinaio, come nel ca
Per ciascuno degli edifici studiat
re storico secondo un ordine crono
usuali (tipo di materiale, dimensioni
fici delle iscrizioni gi pubblicate),
testo. Lo studio dei documenti d'ar
una quantit notevole di documenti
particolare un insieme di wakfiyya
prezioso per comprendere il mecca
successiva manutenzione attraverso
chiamati anche rasm tahbs o hubsi
zioni religiose istituite in wakf (mos
merano i beni immobiliari o fondia
costituire in hubus' vengono poi le
i destinatari e la destinazione delle r
sti diversi hubus servono alla manu
sonale in funzione presso queste fon
mu adhdhin o le persone incaricate
dite destinata all'organizzazione d
commemorazioni religiose che si te
o delle turba e cos via. L'atto termi
che ricordano il carattere definitiv
Caso per caso viene proposta una si
teressano solamente la vicenda dell

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RECENSIONI

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che la storia della citt: in effetti


dono pi precisa la conoscenza dell
nomi delle strade, dei suq, dei caf
le coraniche, delle fontane che son
documentaria a volte l'unica testi
po e nelle trasformazioni dei secol
La seconda parte del volume {Arc
baines) approfondisce alcuni temi p
tivit lavorativa nel quadro dei gran
ligiose nello sviluppo urbano. Vengo
di carattere pi generale (che forse
lume) sulla topografia della citt, la
suoi elementi 'strutturali' {medina,
Di particolare interesse in questa
tion Tunis: des hommes, des matr
et dcoratifs), dedicato alle compon
la citt. In questo capitolo, tra l'al
dati tratti da registri di spesa e da v
denti e dai direttori dei lavori dei
emerge un quadro inedito dell'orga
pur frammentario, arricchisce not
non ultimo quello dell'economia, graz
prodotti, dei materiali importati e
ti all'attivit edilizia che occupavan
la citt e mettevano in movimento
duzione del legname nelle regioni
della calce, il trasporto dei materiali
La ricchezza della documentazion
menti di pregio in una appendice
grafici illustrativi, piante e disegn
ed in una nutrita bibliografia - ne
zione. Questo lavoro di Ahmed Saa
nell'ambito degli studi sulla storia
Federico Cresti

Alice Moore-Harell, Gordon and the Sudan. Prologue to the Mahdiyya 1877-1880,
with a foreword by Gabriel Warburg, London, Frank Cass, 2001, pp. 286.

Perch un nuovo studio su Gordon? La domanda viene spontanea a chi ha

ben presente l'enorme bibliografia sorta attorno all'eminente vittoriano. Centinaia


fra articoli e volumi hanno, infatti, marcato un dibattito animato da biografi, africanisti, orientalisti, geografi, esperti in viaggi ed esplorazioni ecc, e che ha preso
in considerazione quasi tutto si poteva prendere in considerazione di Charles Gordon, dalla generosit, alle presunte passioni alcoliche, dalla piet religiosa agli incontenibili scatti d'ira. Alice Moore-Harell, docente al Dipartimento di Studi Islamici dell'Universit Ebraica di Gerusalemme, ha dovuto quindi fare molta attenzione a non offrire al pubblico uno studio privo di novit.

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