Altro obiettivo del Consorzio quello di abbattere gli elevati costi di gestione delle singole
aziende operando collettivamente negli acquisti di materie prime, soprattutto mangimi.
Attualmente sono consorziate due cooperative: la Cooperativa S. Pietro Vara che riunisce
oltre 50 aziende biologiche e gestisce un mattatoio a capacit limitata e due punti vendita, uno dei
quali situato a Varese Ligure destinato solo alla vendita di carne biologica e la Cooperativa Casearia
costituita da oltre 60 aziende di cui 40 biologiche, che conferiscono il latte al caseificio di recente
costruzione ed in linea con le vigenti normative. Adiacente al caseificio stato realizzato un
moderno centro di ingrasso per suini biologici.
Oltre alle due realt cooperative si sono consorziati produttori singoli di miele,animali di
bassa corte, ovi caprini ed ortofrutta.
Il Consorzio impegnato anche nel recupero e nella valorizzazione della biodiversit
zootecnica locale con tre progetti riguardanti polli, conigli e maiali, rispettivamente. Per quanto
riguarda i polli stato attivato un progetto per il recupero della razza Ligure Gigante nera dItalia.
una razza a duplice attitudine selezionata allinizio del secolo scorso dal Pollaio Provinciale di
Genova sotto la guida di Frau Sanna. Questa razza, quasi abbandonata nel dopoguerra, viene ancora
allevata da alcune aziende rurali liguri ed stata recentemente recuperata dal CIPA di La Spezia
(Centro di Istruzione Professionale Agricola della CIA) ed presentata ufficialmente, lo scorso 18
luglio, al mercato di prodotti biologico e tipici svoltosi a Varese Ligure
In campo cunicolo, un altro prodotto registrato e tipico il CUNIGIU della Val di Vara
ottenuto attuando dapprima una selezione ed un ambientamento di razze tipiche e incrociandole poi
tra loro.
Infine, data la necessit di raggiungere la tipicit anche nelle produzioni di insaccati e dato
che i maiali utilizzati sono allevati con metodo biologico e sono complementari alla produzione
casearia, si manifestata lesigenza di allevare maiali autoctoni. Nella tradizione ligure per non
sono attualmente presenti razze di maiali tradizionali e quindi non possibile percorrere la stessa
esperienza utilizzata nel caso del pollo e del coniglio. Si stati quindi costretti, seguendo i dettami
del regolamento comunitario 1804/99, paragrafo 3.1, ad iniziare la selezione di una variet ligure di
maiali.
I soggetti sono in genere prodotti commerciali che da diverse generazioni per sono allevati
in modo estensivo e si riproducono in loco. Il progetto coinvolge gi due aziende, altre sono state
individuate e stanno per aderire al programma. Gli animali sono allevati con metodo biologico ed
isolati geneticamente al fine di evitare lingresso di sangue proveniente da animali estranei al
comprensorio ligure. Naturalmente verr attivato un programma genetico volto a valorizzare i
vantaggi della consanguineit ed evitarne i pericoli.
Nel caso del Maiale della Val di Vara non si dunque in presenza di una razza autoctona ma
sicuramente, come prevede il regolamento comunitario, viene selezionata una variet idonea per le
produzioni biologiche estensive.
Una singolare esperienza quelle presentata dal Dr. Andrea Messi, titolare dellazienda
agricola Il Moggio impostata e condotta con metodo biodinamico. Situata nella Valle Santa,
dominata dalla Cascata delle Marmore e dal Terminillo, i suoi terreni corrono tra lUmbria e il
Lazio. Il piano colturale dellazienda prevede la produzione di ortaggi e frutta, ma anche varie
produzioni zootecniche. Mentre per le produzioni orticole e la frutticoltura il mercato fornisce le
variet tecniche idonee per le produzione col metodo biodinamico, del tutto diversa la situazione
nel settore zootecnico, specialmente avicolo. Proprio a questo settore sono state rivolte le maggiori
attenzioni. Innanzitutto, nellindividuare le razze da allevare, la scelta si rivolta a quelle variet
che un tempo venivano allevate nel comprensorio Laziale ed Umbro, che sono state oggetto di una
ricognizione storica e di unindagine volta a stabilirne lautenticit e levoluzione.
Per quanto riguarda il comprensorio laziale la tipicit locale ancora legata alla presenza del
Pollaio Provinciale di Roma che dal 1927 agli 50 utilizz per il meticciamento e per produrre
soggetti idonei al territorio la Rhode Island, la Plymouth Rock barrata e la Livornese. La scelta di
tali razze fu dettata dal fatto che queste presentavano caratteri morfologici tali che, incrociate
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