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Egli scritto in lingua matematica5: le affezioni misurabili della realt sono quindi conoscibili
dalla mente umana tramite il linguaggio matematico, la cui esattezza il secondo assioma su cui si
fonda il metodo scientifico. La matematica quindi il mezzo tramite cui comprendiamo,
esprimiamo e siamo in grado di prevedere i fenomeni naturali.
Alla scienza non interessa come si vadia al cielo, non si occupa delle finalit del mondo, ma di
come esso funzioni. Linconoscibilit e limpossibilit di misurare un eventuale Dio esclude
automaticamente tale ambito dalla ricerca scientifica e quindi i fini che Egli avrebbe
eventualmente stabilito per il mondo.
Galileo nomina solo alla fine delle caratteristiche della scienza il suo fine: il bene dellUomo;
proprio questa scarsa attenzione allo scopo ultimo della conoscenza scientifica pone le basi per la
crisi delle scienze e fa di Galileo, oltre che il creatore del metodo scientifico, liniziatore della crisi
delle scienze.
La Scienza scienza, complementare a tutto ci che non scienza
Il metodo scientifico proposto da Galileo considera oggetto del proprio studio soltanto gli aspetti
quantificabili della realt, trascurando tutti gli elementi soggettivi. Questa necessaria separazione
ha ridotto lidea di scienza allidea di una scienza di fatti, escludendo cos dal proprio campo
dinteresse proprio quei problemi che sono i pi scottanti per luomo [] i problemi del senso e
del non senso dellesistenza umana nel suo complesso6. Husserl non mette in discussione gli
impeccabili risultati a cui la scienza giunta nellet moderna, bens lidea di scienza propugnata
dal positivismo (cio una scienza positiva ossia reale, effettiva , sperimentale, che si occupa di ci
che appare fecondo, pratico, efficace e che si contrappone a tutto ci che astratto, chimerico e
metafisico che tratta ci che inutile e ozioso).
Secondo Husserl, dopo Galileo la visione del mondo si spacca in due: per la prima volta la
scrittura scientifica si identifica con quella matematica e attraverso il suo metodo l universalit
della ratio viene applicata alla natura, che viene cos matematizzata. Gli aspetti qualitativi e
soggettivi che lavevano caratterizzata sino a quel momento vengono messi tra parentesi,
producendo uno svuotamento di senso che sta alla base della crisi radicale di vita dellumanit. La
scienza quindi si separa dal mondo-della-vita, in cui affonda per le proprie radici, poich il sapere
scientifico obiettivo si fonda sullevidenza del mondo-della-vita stesso, la lebenswelt.
dal mondo-della-vita gi dato che bisogna partire per accedere a forme di conoscenza
alternative, che considerino la lebenswelt da punti di vista differenti e che la indaghino con un
metodo diverso da quello scientifico.
Dal momento che la conoscenza scientifica si basa su determinati aspetti e strumenti del mondodella-vita, quali le affezioni quantitative e la percezione umana e non su una razionalit e un
metodo universali, possibile adottare altre basi metodologiche e conoscitive che fanno pervenire
a visioni diverse della realt, che ne considerino altri aspetti da quelli scientificamente analizzabili
e osservino la realt da altri punti di vista. Nessun paradigma sar in grado di conoscere la realt
totalmente, poich, come afferma Feyerabend, ogni metodo dipende dallambito di ricerca stesso e
del contesto in cui essa avviene.
Anche la doxa ha cos un suo fondamento come paradigma utilizzabile per risolvere quei
rompicapi che il paradigma scientifico non pu affrontare.
Discipline che non si avvalgono del metodo scientifico ma vedono aspetti della realt da un punto
di vista non scientifico sono complementari alla scienza, come ad esempio la musica che pur
basandosi su fenomeni studiati dalla scienza (le onde sonore) le utilizza e le reinterpreta a partire
dalla percezione soggettiva che ne ha luomo. Lo stesso accade per la poesia e in generale per le
discipline artistiche che hanno come tratto distintivo lespressione nella realt, e tramite la realt,
di qualcosa che viene percepito dalluomo, mentre la scienza porta alla percezione delluomo ci
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che luomo non produce. Lespressione pi alta di ci che luomo ha dentro ma che non pu
provare ed esprimere,in modo che sia universalmente comprensibile e accettabile, la filosofia,
che racchiude ogni forma di doxa. La filosofia, come ogni altra forma darte, lespressione dell
interiorit umana , volubile e indefinita, che a sua volta suscita nellaltro sensazioni ed emozioni
per ognuno peculiari e quindi incodificabili. Prendiamo ad esempio uno dei massimi talenti
artistici del post-impressionismo V.Van Gogh (1853-1890) che riuscito ad esternare le sue
emozioni prima di suicdarsi dipingendo, prima della sua morte, Campo di grano con volo di
corvi, in cui trasmette completamente lansia e langoscia che lo tormentavano, stesse sensazioni
che vengono percepite dallo spettatore, bench indubbiamente con sfumature diverse.
La filosofia d senso alla scienza, la scienza d metodo alla filosofia
La filosofia, come disciplina non scientifica al pari di quelle forme di conoscenza che si sono dette
dipendenti dalla soggetiva percezione di ogni uomo, pu fornire uninterpretazione non provata
ma generalmente sentita come vera da ognuno, anche del ruolo e del significato della conoscenza e
della ricerca scientifiche. A questo proposito dice Jaspers: Senza filosofia la scienza non
comprende se stessa7. Infatti la scienza non fa conoscere la realt n aiuta ad orientarsi nella vita,
ed la filosofia che subentra nel colmare questa mancanza. Inoltre la scienza per sua natura non si
chiede il perch ultimo di ci che scopre, e quando lo fa perde la sua scientificit; la filosofia si
pu quindi porre come interprete del ruolo dei risultati scientifici nel mondo. La realizzazione
totale della complementarit tra scienza e filosofia sta non solo nel ruolo, prima espresso, della
filosofia nei confronti della scienza ma anche nella necessit per la filosofia di avere solidi risultati
su cui indagare, evitando cos il rischio che la filosofia creda di dare spiegazioni oggetive della
realt attraverso il metodo a lei proprio (cio incapace di risultati oggettivi). La filosofia deve
imparare dal metodo scientifico la consapevolezza dei propri limiti e deve assorbire in s
latteggiamento e il modo di pensare scientifici perch la perdita di tali atteggiamento e modo di
pensare al tempo stesso la perdita di veridicit della filosofia. Osservando la realt da questo
punto di vista la scienza e la filosofia (che sono le rappresentanti di due mondi apparentemente
separati) si coalizzano definitivamente nel reciproco aiuto volto al bene delluomo nella
comprensione della realt.
Per tentare di comprendere la realt nella sua relativa totalit necessario quindi che i vari
metodi e scienze, sia scientifiche che metafisiche, collaborino accettando e riconoscendo i propri
limiti con umilt.