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Indice:
1) Introduzione
2) le propriet pericolose delle sostanze
3) Identificazione di una sostanza chimica
4) Propriet fisiche delle sostanze
5) Un focus specifico sulla infiammabilit
6) Un focus particolare sulla tossicit
7) Classificazione delle sostanze
7.1) Introduzione
7.2) Il GHS
7.3) PERICOLI FISICI
7.4) PERICOLI PER LA SALUTE
7.5) PERICOLI PER L'AMBIENTE
7.6) La classificazione NFPA 704
8) La Scheda di [materiale] Sicurezza
9) Etichettatura di sostanze
10) Il regolamento REACH
1) INTRODUZIONE
Il rischio industriale si suddivide in due categorie:
I)
I)
II)
danneggia i lavoratori;
II)
dovuto principalmente a:
sostanze chimiche
Esplosivit;
Infiammabilit;
Tossicit;
Corrosivit;
Reattivit.
Esplosivit: potenzialit a decomporsi o reagire generando vapori che miscelati con l'aria e in
caso di accensione, danno luogo ad energia meccanica (cio un onda d'urto) oltre all'energia
termica.
Infiammabilit: potenzialit di produrre vapori, che mescolati con aria, possono essere accesi
e dare origine ad un incendio.
Tossicit: potenzialit di creare danni agli organismi viventi. E 'possibile identificare due
bersagli distinti di sostanze tossiche:
tossicit per l'uomo: la tossicit
la tossicit per l'ambiente: eco-tossicit
Corrosivit: capacit di reagire con i materiali di cui sono costituiti i contenitori.
Reattivit: capacit di decomporsi o reagire con acqua o aria dando origine a sostanze con una
o pi delle caratteristiche di pericolosit di cui sopra citate.
reazione di decomposizione: l'instabilit
reattivit con l'acqua o l'aria: reattivit
nomi commerciali;
nome IUPAC;
2) Numeri:
-
numero CAS;
numero UN (ONU);
numero KEHMLER;
3) Formule:
-
la formula molecolare
la formula di struttura
............... ..
Numero CAS:
Il numero CAS identifica in modo univoco una sostanza chimica. Il Chemical Abstract Service,
una divisione della American Chemical Society, d un numero CAS ad ogni sostanza chimica
descritta in letteratura. Oggi a pi di 89 milioni di composti sono stati assegnati un numero CAS
e circa 12.000 sono aggiunti ogni giorno.
Nome IUPAC
Numero CAS
1,3-butadiene
106-99-0
1,2-butadiene
590-19-2
Fonti: http://www.cas.org/.
EINECS / ELINCS / numero CE:
Il numero EINECS, acronimo dell'inventario europeo delle esistenti Sostanze chimiche
commerciali, identifica in modo univoco un composto messo in vendita in Europa tra il 1971 e
il 18/09/81. L'inventario stato creato dalla direttiva 67/548 / CEE (DSD) sulla classificazione,
imballaggio e etichettatura delle sostanze pericolose. Dal 18/09/1981 l'inventario stato
sostituito dal Fondo europeo Elenco delle sostanze chimiche notificate (ELINCS) e per tutte le
sostanze messo in vendita dopo questa data un numero ELINCS stato assegnato. Pi di recente
il numero EINECS e ELINCS sono stati sostituiti dal numero CE.
il numero EINECS dato da 7 cifre del tipo 2X2X3-X4X5X6-X7 o 3X2X3X4X5X6-X7, a partire dal 200-001-8;
Il numero UN:
Numero dordine progressivo di 4 cifre assegnato alle merci pericolose dal Comitato degli
esperti ONU; esso identifica lesatto nome chimico della materia trasportata.
Il numero KEHMLER:
Numero composto da 2 o 3 cifre che individua la pericolosit della merce; in particolare il 1
indica la pericolosit principale ed anche la classe della materia trasportata; il 2 o eventuale 3
numero indicano i pericoli secondari oppure intensificano il pericolo principale.
Il 1 NUMERO che troviamo nel pannello di pericolo identifica il pericolo principale e/o anche
la classificazione della materia:
Numero
Pericolo principale
Gas
Liquido infiammabile
Materia tossica
Materia radioattiva
Materia corrosiva
Il 2 o 3 NUMERO che troviamo nel pannello di pericolo identifica il/i pericolo/i secondari,
ovvero pericoli ulteriori legati alla classe:
Numero
Emanazione di gas
Infiammabilit solida
Tossicit
Radioattivit
Corrosivit
Infine il simbolo X aggiunto davanti alla prima cifra indica una materia che reagisce
violentemente con acqua.
l'aspetto e il colore;
l'odore;
Il punto di fusione;
la solubilit in acqua;
Sostanza
Aspetto
Odore
Etanolo
Propano
Gas incolore
Nessuno
Solfuro di idrogeno
Gas incolore
Uovo marcio
n-ottano
Liquido incolore
Zolfo
Nitrobenzene
Liquido giallastro
Sostanza
Tb
P * (Tamb)
Sofuro di idrogeno
-60.28 C
propano
-42.1 C
n-ottano
125 C
11 mmHg (20 C)
n-esano
69 C
0.17 atm
Il punto di fusione:
Questo dato interessante per le sostanze che si sciolgono/ solidificano a temperatura ambiente.
La solubilit in acqua:
Questo parametro determina se la sostanza forma un unico fase con acqua o se si formano due
fasi.
Sostanza
Solubilit in acqua
Solfuro di idrogeno
Etanolo
Completamente miscibile
n-esano
immiscibile
Sostanza
RH2O
Acetone
0.79
Benzina
0.70
Olio Diesel
0.82
Pentano
0.62
Nitrobenzene
2.20
Segue che:
Gas
Neutri o Galleggianti
0.9 < Raria < 1.1
Gas pesanti
Sostanza
Raria
Acetilene
0.90
Acetone
2.00
Benzina
3.50
Olio Diesel
7.00
Idrogeno
0.07
Metano
0.55
Pentano
2.97
Ossido di etilene
1.52
Anidride carbonica
0.97
Fuoco: reazione di combustione indesiderata o la combustione non voluta della reazione di cui
si perso il controllo;
la temperatura di autoaccensione;
lintervallo di infiammabilit;
combustibile = infiammabile?
La temperatura di autoaccensione:
E la temperatura pi bassa a cui una miscela combustibile-comburente inizia a bruciare senza
una fonte di accensione esterna.
NOTA: sia il punto di infiammabilit e la temperatura di autoaccensione sono funzione
dellossidante e della pressione. In assenza di specifiche, valori devono essere considerati in
aria come ossidante e a pressione ambiente.
Sostanza
Flash-point (C)
Autoaccensione (C)
Acetone
-17.8
540
Benzina
-42.8
250
Benzene
-11.1
Disolfuro di carbonio
-30.0
Diesel
37.8
Etanolo
12.8
Metanolo
11.1
n-butano
-60.0
n-esano
-21.7
n-eptano
-3.9
n-ottano
13.3
Naftalene
78.9
Propano
-104.4
Stirene
32.2
Toluene
4.4
Acetilene
300
Olio diesel
220
Idrogeno
560
Pentano
420
Monossido di carbonio
610
Lintervallo di infiammabilit:
l'intervallo delle concentrazioni dei vapori infiammabili all'aria, espressa come volume per
cento, per cui la miscela brucia con aria, se accesa. Questa gamma delimitata, dai Limiti di
infiammabilit:
-
Notare che:
-
attrito;
elettricit statica;
apparecchiature elettriche;
compressione.
Queste sorgenti sono in grado di produrre una energia avente dell'ordine di grandezza di 0,1
mJ, accendendo cos una miscela infiammabile.
Combustibile = infiammabile?:
Linfiammabilit relativa a quanto facilmente una sostanza brucia all'origine di un incendio.
Infiammabili sono quelle sostanze che, miscelate con aria e in presenza di una fonte di
accensione (ad esempio una scintilla), facilmente producono una fiamma. Questo significa che
hanno:
T
Un combustibile una sostanza che viene fatta bruciare per ottenere energia. Combustibili
possono essere:
Ci possono essere quattro possibili vie di ingresso di sostanze chimiche tossiche nel corpo
umano:
locale/sistemica (a seconda della fatto che solo una zona, di solito zona di
contatto, interessata o il negativo effetto si verifica in pi aree, di solito in
tutto il corpo);
breve/lungo termine (a seconda del fatto che l'effetto danno ha una breve
durata e si ferma poco dopo l'esposizione, o ha una lunga durata, cio
continua dopo il tempo di esposizione);
Sostanze aventi propriet di tossicit possono essere caratterizzati tramite molti parametri.
Alcuni di questi parametri sono:
NOAEL (No effetto nocivo osservato) e NOEL (Livello Senza Effetti Osservabili):
E la dose massima (o la concentrazione massima) che esclude effetti negativi che si possono
osservare nell'organismo test.
LOAEL (Livello pi basso in cui si osserva un effetto avverso) e LOEL (Livello pi basso
in cui si osserva un effetto):
E la dose minima (o la concentrazione minima) alla quale effetti avversi si possono osservare
nell'organismo test.
Tre ERPGs vengono utilizzati, gli effetti possono essere definiti come segue:
1. ERPG-1: Effetti transitori diversi, lieve effetti avversi per la salute o la percezione
di un ben definito odore sgradevole.
2. ERPG-2: Sintomi, danni irreversibile o altri grave effetti sulla salute che potrebbero
compromettere la capacit di un individuo di prendere azione protettive.
3. ERPG-3: Effetti pericolosi per la vita e la salute
7.1) Introduzione
Regolamento CLP
Regolamento (CE) n 1272/2008 relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio
delle sostanze chimiche e dei preparati che modifica e che abroga le direttive 67/548 / CEE e
1999/45 / CE e la modifica del regolamento REACH.
Perch le direttive DSD e DPD sono state sostituite dal regolamento CLP?
Poich il regolamento CLP introduce in Europa la terminologia, i principi di valutazione e i
criteri del GHS.
7.2) IL GHS
Ogni tipo di pericolo contiene diverse classi di sostanze; ogni classe ulteriormente suddivisa
in categorie.
Pittogrammi GHS
Il GHS ha 9 differenti pittogrammi o simboli.
Indicazioni di pericolo
Il GHS introduce Indicazioni di pericolo (H-dichiarazioni), che sono frasi tipo assegnate a una
classe di pericolo e categoria per descrivere la natura del pericolo.
-
Pu aggravare un incendio.
Esplosivi;
Gas infiammabili;
Aerosol infiammabili;
Gas ossidanti;
Liquidi infiammabili;
Solidi infiammabili;
Liquidi piroforici;
Solidi piroforici;
Sostanze e miscele;
Liquidi ossidanti;
Solidi ossidanti;
perossidi organici;
Esplosivi:
Solido o liquido che pu, per reazione chimica, liberare gas a una temperatura, una pressione e
ad una velocit tale da causare danni per l'ambiente circostante, comprese le sostanze
pirotecniche, che sono progettate per produrre effetti calorifici, luminosi, sonori, gassosi, fumi
o un combinazione di questi (esempio: TNT, nitroglicerina).
Gas infiammabili:
Gas avente un campo di infiammabilit in aria a 20 C e 101,3 kPa (esempio: metano, propano,
etano, solfuro di idrogeno).
Liquidi infiammabili:
Liquidi con un punto di infiammabilit non superiore a 93 C (esempio: n-esano, n-ottano,
benzene). Liquidi infiammabili sono classificati in una delle 4 categorie in base alla loro
temperatura punto di infiammabilit Tfp e il loro punto di ebollizione Tb.
-
Solidi infiammabili:
Solidi che sono facilmente infiammabili o possono causare o favorire un incendio per
sfregamento.
Aerosol infiammabili:
Gli aerosol contenenti qualsiasi composto classificato come un liquido infiammabile, gas
infiammabili o solidi infiammabili.
Gas ossidanti:
Gas che possono, in genere forniscono ossigeno, provocare o favorire la combustione di altre
materie pi dell'aria (esempio: ossigeno).
Liquidi ossidanti:
Liquidi, che di per s possono non necessariamente essere combustibili, che generalmente
cedendo ossigeno e provocano o favoriscono la combustione di altre materie (esempio: acido
nitrico, perossido di idrogeno).
Solidi ossidanti:
Solidi, che di per s possono non necessariamente essere combustibili, che cedendo ossigeno e
causano o favoriscono la combustione di altri materiali.
Liquidi piroforici:
Liquidi che, anche in piccole quantit, sono suscettibili di accendersi entro 5 minuti dopo essere
venuti a contatto con l'aria.
Gas piroforici:
Solidi che, anche in piccole quantit, sono suscettibili di prendere fuoco entro 5 minuti dopo
essere venuti a contatto con l'aria (esempio: terz-butil litio).
Sostanze e miscele:
Solidi o liquidi, diversi da una materia piroforica, che, per reazione con aria e senza apporto di
energia, suscettibile di auto-calore.
Sostanze e miscele che, con l'acqua emettono gas infiammabili:
Solidi o liquidi che, per interazione con l'acqua, sono suscettibili di diventare spontaneamente
infiammabili o sviluppare gas infiammabili in pericolosi quantitativi (esempio: idruro di sodio).
Perossidi organici:
Liquidi e solidi organici che contengono la struttura bivalente O-O- e sono considerati un
derivato del perossido di idrogeno, in cui uno o entrambi gli atomi di idrogeno sono stati
sostituiti da radicali organici.
Tossicit acuta;
Cancerogenicit;
Tossicit riproduttiva;
Rischio di aspirazione.
Tossicit acuta:
Le sostanze che producono effetti negativi, dopo somministrazione orale o cutanea di una
singola o multipla dose, entro 24 ore per esposizione cutanea o ingestione e entro 4 ore per
inalazione (esempio: solfuro di idrogeno, fluoruro di idrogeno, cianuro di idrogeno, cloro,
acrilonitrile, n-esano, stirene, cloroformio).
Corrosione/irritazione cutanea:
Sostanze che, a seguito di una applicazione fino a 4 ore, producono danni irreversibili alla pelle.
Grave lesione oculare / irritazione oculare:
Le sostanze che producono un danno tissutale negli occhi o decadimento fisico grave della
visione che non pienamente reversibile entro 21 giorni, dopo l'applicazione della sostanza
sulla superficie anteriore dell'occhio.
Categoria 1A: Sostanze note per danni agli esseri umani. Esistono prove
sufficienti per stabilire un causale associazione tra l'esposizione dell'uomo
ad una sostanza e lo sviluppo degli effetti negativi (danno certo).
Rischio di aspirazione:
Le sostanze che producono effetti gravi, quali polmonite chimica, lesioni polmonari o morte
dopo l'aspirazione, cio l'ingresso di un liquido o un solido nel sistema respiratorio (esempio:
pinene).
9) ETICHETTATURA DI SOSTENZE
Sotto il GHS le etichette da mettere sui pacchetti contenenti sostanze e preparati pericolosi
devono contenere le seguenti informazioni:
-
Pittogrammi di pericolo;
H-dichiarazioni;
P-dichiarazioni.
10)
Il regolamento REACH
rafforzare la protezione della salute umana e dellambiente dagli effetti nocivi delle
sostanze chimiche;
migliorare la competitivit e la capacit di innovazione dellindustria chimica europea;
assicurare la libera circolazione delle sostanze chimiche nel mercato interno
dellUnione Europea;
promuovere metodi alternativi, senza impiego di animali da laboratorio, per la
valutazione dei pericoli intriseci delle sostanze chimiche.
La registrazione di sostanze;
La registrazione di sostanze
La registrazione necessaria per tutte le sostanze prodotte o importate in quantit > 1 ton /
anno. L'iscrizione deve essere fatta da parte del fabbricante / importatore al ECHA.
Esso consiste nella produzione di un dossier tecnico contenente informazioni su:
Impiego Precauzioni.
Scenari di esposizione;
Questultima viene concessa se non sono disponibili valide alternative ed i rischi derivanti
dalluso di tale sostanza possono essere adeguatamente gestiti.
Perturbatori endocrini
Il sistema endocrino una rete di ghiandole (ipotalamo, ipofisi, ghiandola tiroide e paratiroidi,
le ghiandole surrenali, pancreas, ovaie + placenta / testicoli) le cui secrezioni, detti ormoni (pi
di 50), una volta entrati nel flusso sanguigno, controllano il funzionamento di molti organi, e
soprattutto
sorvegliare
la
crescita
la
riproduzione
(http://www.emcom.ca/,
http://www.endocrinedisruption.com/).
Gli interferenti endocrini (o modulatori o tossici) sono sostanze chimiche che, una volta entrati
nel corpo umano anche a concentrazioni molto basse, tendono ad accumularsi nei tessuti grassi.
Essi interferiscono con gli ormoni, alterando importanti processi biologici che sono la base per
la crescita e la riproduzione (ad esempio: effetti sulla produzione dello sperma; anomalie
dell'apparato riproduttivo maschile; cancro ai testicoli e il cancro della prostata; il cancro al
seno; cancro ovarico; cancro endometriale; endometriosi; pubert precoce; aumento aborto
spontaneo; effetti sulla tiroide; alterazione del "sex ratio").
Esempi:
-
Classificazione;