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COMUNE DI GENOVA

Governare le trasformazioni della città


verso un modello di sostenibilità
nello sviluppo urbano
13 Maggio 2008

VERSO IL NUOVO PIANO URBANISTICO


COMUNALE

Arch. Anna Iole Corsi


Dirigente Urban Lab
Vice Direzione Generale Pianificazione Strategica
Il Piano Urbanistico Comunale vigente (Approvato il 2000 – L.R. n° 36/97)
LABORATORIO 1
Approccio alla pianificazione: confronto

IERI OGGI

• Assenza di un disegno strategico a scala metropolitana • Pianificazione strategica per reti e nodi
che rappresenti le grandi trasformazioni del territorio
• Obiettivo di sostenibilità ambientale
(mancanza di un inquadramento a livello sovracomunale)
• Disegno territoriale per sistemi e prefigurazione progettuale
• Assenza di approccio multidisciplinare (urbanistica
di ambiti complessi
funzionale)
• Linee guida e indirizzi normativi di tipo prestazionale e
• Zonizzazione a scala locale (successione di varianti nel
quantitativo
tempo che scardinano l’unitarietà del piano)
• Disposizioni normative di tipo quantitativo e prescrittivo
(Scelte precostituite e poca flessibilità)
Approccio alla pianificazione: oggi

Presupposto normativo

Si sono individuati i contenuti e i tempi da rispettare e i vincoli


imprescindibili nella costruzione del progetto.

Strategia Progettuale

Definizione di Idea di Città basata su criteri di valorizzazione


dell’identità e di sviluppo sostenibile e si articola su due percorsi
relativi:
• la trattazione delle politiche pianificatorie
• pianificazione che supera il concetto di zonizzazione
• l’individuazione dei diversi sistemi di reti e nodi che
RETI connotano il territorio genovese:
• trasportistico, (grandi infrastrutture, reti di trasporto urbano)
• reti ambientali (le aree verdi, i sistemi di risorse ecologiche, la
circolazione delle acque marine, le reti idriche)
• reti del patrimonio antropico-culturale (i sistemi territoriali
paesaggistici, le ville e i percorsi storici, i rolli, ecc.).

Aree interessate da una o più reti che costituiscono ambiti


NODI significativi da valorizzare e/o riqualificare sia in termini di
organizzazione funzionale degli spazi sia sotto il profilo della qualità
urbana.
Struttura analitica del progetto

Fase 1 Fase 2 Fase 3


Verifica del PUC Formazione e promozione del nuovo piano Gestione
vigente
Il 29 Settembre 2007: l’idea di città e i principi di sostenibilità
I principi di crescita sostenibile per la realizzazione del nuovo Piano
Urbanistico Comunale di Genova

Genova Genova città portuale e città marittima


città portuale Il porto di Genova costituisce la fabbrica della città ed è un porto in trasformazione.
Genova si trova geograficamente al centro dei traffici europei; il suo porto deve essere collegato ai corridoi europei e non può essere che un porto lungo connesso con l’entroterra.
e città marittima Deve essere un porto intelligente, in linea, con attracchi semplici e la macchina portuale deve essere più efficace.
La città cerca una conciliazione con il porto che non significa che una debba prevalere su di esso o viceversa.
La crescita del porto non deve invadere altre aree a levante e a ponente pregiudicando il rapporto con il mare.

Costruire sul costruito (greenfield vs brownfield)


Le città devono smettere di esplodere creando nuove periferie ed iniziare ad implodere.
La cosa meno sostenibile a livello ambientale è costruire in periferia: costa meno solo apparentemente perché successivamente subentrano altri costi come le infrastrutture o i costi sociali.
Costruire Nel caso di Genova, città collinare, si tratta di concepire un confine di tipo intellettuale che ricordi la “green belt” di Londra, dove oltre le colline non si costruisce più nulla ma si riutilizzano gli spazi esistenti.
sul costruito La crescita della città può avvenire costruendo sul costruito per limitare ulteriori espansioni, utilizzando aree dismesse e ricorrendo, se necessario, anche a demolizioni ponderate nel centro storico.
Privilegiare gli spazi vuoti e/o verdi contro gli spazi costruiti. Difendere, recuperare e/o creare spazi verdi (greenfield) rispetto al costruito quando sia da rinconvertire (brownfield).
Genova ha bisogno di spazi verdi anche piccoli.

Recuperare il Recuperare il rapporto città-mare


Occorre smettere di aggiungere “cose” che levano la vista al mare (blueline).
rapporto città-mare Il rapporto città-mare non deve esprimersi solo attraverso il porto, ma deve essere molto più complesso, come la relazione reale tra l’acqua e la terra.
Ritrovare le visuali al mare perseguendo la trasparenza contro l’opacità.

Trasporto pubblico Privilegiare il trasporto pubblico al trasporto privato


In una città compatta e densa come Genova il trasporto pubblico deve diventare prioritario.
vs Un buon sistema di trasporto deve sacrificare importanti investimenti nel solo trasporto privato poiché qualità della vita vuol dire anche una città a misura di pedone.
Più si realizzano nuove strade e nuovi parcheggi più si attirano auto e si incrementa il traffico in città.
trasporto privato La sostenibilità può essere perseguita tramite lo studio di soluzioni alternative che prevedano il trasporto pubblico mediante monorotaia, ascensori o via mare.

Rendere compatibili grandi progetti con la realizzazione di opere più piccole in tempi brevi
Occorre avere una strategia che tenga conto delle diverse scale.
Grandi progetti e I grandi progetti, per la loro complessità, richiedono tempi di realizzazione talvolta troppo lunghi che creano diffidenza da parte dei cittadini.
Piccoli progetti Opere anche di piccole dimensioni nei quartieri della città ma realizzate in tempi veloci risultano subito percepibili e fruibili dai cittadini e, al contrario, generano fiducia nelle Amministrazioni ed entusiasmo
popolare, fondamentale per il successo della città

Qualità urbana ed architettonica dello spazio (design quality)


Qualità urbana La qualità e la bellezza architettonica degli spazi non sono un’astrazione futile ma vanno perseguite perché hanno una ricaduta fondamentale sulla qualità di vita delle città.

Equità sociale (social inclusion)


Equità sociale La pianificazione urbanistica e l’architettura non possono prescindere dalle questioni sociali.
Le periferie interiorizzano la frontiera che le divide dal resto della città e diventano un mondo separato dal resto della città stessa.
Per evitare la realizzazione di ghetti ed arrivare ad una città compatta occorre rendere densi i centri esistenti e realizzare spazi che prevedano eque integrazioni sociali.

Mix funzionale Mix funzionale


Importanza della mescolanza delle diverse valenze funzionali.
La linea verde
La linea blu
Il costruito

LEGENDA

URBANIZZATO COMPATTO

AREE PRODUTTIVE PORTUALI

AREE PRODUTTIVE ATTIVE

AREE PRODUTTIVE IN DISMISSIONE

AREE PRODUTTIVE DISMESSE

AREE FERROVIARIE
Il costruito: le aree produttive

AREE PRODUTTIVE PORTUALI – 672 ha circa


AREE PRODUTTIVE ATTIVE – 388 ha circa

AREE PRODUTTIVE IN DISMISSIONE - 105 ha circa


AREE PRODUTTIVE DISMESSE - 88 ha circa
AREE FERROVIARIE DISMESSE 100 ha circa

TOTALE AREE TRASFORMABILI: 293 HA CIRCA

al totale delle aree trasformabili si possono aggiungere


FINCANTIERI: 65.000 mq circa
CARMAGNANI: 36.000 mq circa
PORTO PETROLI: 170.000 mq circa
SUPERBA: 20.000 mq
TOTALE: 291.000 MQ

Interventi approvati o in fase di approvazione circa 500.000 mq. di S.A.


produttiva/direzionale che per un indice di 1,00 mq/mq corrispondono a 50 ha.
Interventi approvati con lo Sportello delle Imprese medi annui = 124
Elaborazione da dati forniti da Direzione Territorio
Il quadro delle infrastrutture

Terzo Valico dei Giovi


Nodo Voltri - Brignole
Metropolitanizzazione della rete ferroviaria
Metropolitana
Gronda e Nodo di San Benigno(progetto preliminare alla valutazione di ANAS)
Rete ferroviaria esistente
Autostrada esistente
Progetto SITI
Strada a mare – Lungomare Canepa
Proposta RPBW Tunnel subportuale
Trasporto su gomma: Impostazione progettuale
La ferrovia metropolitana di superficie

LEGENDA

STAZIONI ESISTENTI LINEA FERROVIARIA

STAZIONI APPROVATE LINEA METROPOLITANA

STAZIONI PROPOSTE LINEA FERROVIARIA CASELLA

STAZIONI DELLA METROPOLITANA MONOROTAIA (PROGETTO RPBW)

STAZIONI INTERMODALI COLLEGAMENTI VERTICALI

STAZIONI IMPORTANTI IN AMBITO DI TRASFORMAZIONI COLLEGAMENTI URBANI MARITTIMI

BACINO D’UTENZA R = 350 M.


Gli impianti verticali
Trasporto pubblico via mare
Il costruito: i grandi progetti
Lo sviluppo dei nodi territoriali: le risorse

RISORSE CRITERI

Reti Aree

Costruire
AREE PRODUTTIVE
sul costruito
Aree in dismissione
Aree dismesse
Infrastrutture NODI
Ambiente
DI
Cultura
Sociale SVILUPPO
AREE NON PRODUTTIVE

Altre reti Patrimonio Comunale


Altri enti pubblici
(aziende comunali e partecipate, Stato,
Demanio, Provincia, ASL, ecc.) Mix funzionale
Patrimonio Rfi
Istituti Religiosi
Grandi progetti: nodo di sviluppo Multedo – Sestri Ovest

Riconversione aree petrolchimiche Riconversione aree ex Fonderie


Contrazione Porto Petroli Riconversione aree ex Fincantieri nord – Villa Maria
Cantieristica navale
Cantieristica navale - Espansione
Moli - Demolizione Totale aree riconvertibili in urbano: 337.817 mq
Grandi progetti: nodo di sviluppo Multedo – Sestri Ovest

2 3

viabilità a mare

fermata ferroviaria

Edifici esistenti da confermare 1 Commerciale, produttivo comp. con l’abitato, direzionale (parcheggi pertinenziali)
2 Ricettivo, direzionale
3 Spazio pubblico/accesso al parco
Nuova edificazione Residenza, direzionale, produttivo comp. con l’abitato, commercio, servizi privati e pubblici,
connettivo urbano, esercizi pubblici
Parco urbano attrezzato
Parcheggi
Il costruito: i piccoli progetti
I piccoli progetti e il verde: la ricucitura del verde nel tessuto urbano

VERDE NATURALE

VERDE ENERGIA (Biomassa e filiera del legno)

VERDE PRODUTTIVO

VERDE DELLA FRUIZIONE

VERDE MONUMENTALE

VERDE DI ARREDO/RIQUALIFICAZIONE
I piccoli progetti e la linea blu: nuovi approdi via mare
I piccoli progetti e la linea blu: oasi faunistica e nuovo approdo via mare
I piccoli progetti: la partecipazione

COINVOLGIMENTO
COINVOLGIMENTODEI
DEICITTADINI
CITTADININELLE
NELLESCELTE
SCELTEDELL’AMMINISTRAZIONE
DELL’AMMINISTRAZIONE

L’INTERAZIONE
L’INTERAZIONEDEI DEISOGGETTI
SOGGETTICOINVOLTI
COINVOLTICOMPORTA:
COMPORTA:
• • l’acquisizione
l’acquisizionedidielementi
elementiper
perdecidere
decidere
• • lalavalutazione
valutazionedegli
degliinteressi
interessicoinvolti
coinvoltieedei
deipotenziali
potenzialiconflitti
conflitti

CONFRONTO
CONFRONTOCON
CON I IMUNICIPI
MUNICIPIIN
INQUANTO
QUANTOORGANISMI
ORGANISMIVICINI
VICINIAI
AICITTADINI
CITTADINI
CHE
CHE ASCOLTANO ED INTERPRETANO I BISOGNI DEL TERRITORIO DIRIFERIMENTO
ASCOLTANO ED INTERPRETANO I BISOGNI DEL TERRITORIO DI RIFERIMENTO

ORGANIZZAZIONE
ORGANIZZAZIONEDI
DIUNA
UNACOMUNICAZIONE
COMUNICAZIONECHIARA
CHIARAED
EDEFFICACE
EFFICACE
I piccoli progetti e la partecipazione: il metodo di lavoro

PRIMO
PRIMOSCREENING
SCREENINGDELLE
DELLEIPOTESI
IPOTESIINDIVIDUATE
INDIVIDUATEDA
DAURBAN
URBANLAB
LABCON
CONI IMUNICIPI
MUNICIPI

tramite
tramiteindividuazione
individuazionedidiun
unelenco
elencodidiinterventi
interventi

STUDIO
STUDIODI
DIFATTIBILITÀ
FATTIBILITÀDELLE
DELLEDIVERSE
DIVERSETIPOLOGIE
TIPOLOGIEDI
DIFINANZIAMENTO
FINANZIAMENTO
EEDI ATTUAZIONE
DI ATTUAZIONE
concorsi
concorsiper
peridee,
idee,gare
garedidiappalto,
appalto,project
projectfinancing,
financing,sponsorizzazioni,
sponsorizzazioni,finanziamenti
finanziamentieuropei
europei

ATTIVAZIONE
ATTIVAZIONETRAMITE
TRAMITEI IMUNICIPI
MUNICIPIDI
DIFORME
FORMEDI
DIPARTECIPAZIONE
PARTECIPAZIONE
DELLA POPOLAZIONE
DELLA POPOLAZIONE
per
perlalavalutazione
valutazionedefinitiva
definitivadelle
delleipotesi,
ipotesi,delle
dellerelative
relativepriorità
prioritàeedelle
dellemodalità
modalitàdidiattuazione
attuazione

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