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CULTURA
Adolf Loos, il "grande vaticinatore della razionalit" come lo defin Bruno Zevi, nasce a Brno, in Moravia, nel 1870. Dopo aver avuto una formazione tecnica
svolger un viaggio di tre anni negli Stati Uniti che gli
permetter di conoscere le concezioni di Sullivan e
della Scuola di Chicago. Qui verr a contatto con il
saggio Ornament in Architecture, scritto da Sullivan;
l'influenza di questo sar resa manifesta quando pubblicher il suo saggio Ornamento e delitto nel 1908.
L'importanza di Adolf Loos sta soprattutto nella
sua capacit, non raggiunta da nessun altro fino a quel
periodo, di comprendere la cultura del tempo. Egli
comprese distintamente che il dilemma della cultura a
lui contemporanea risiedeva nella societ borghese. La
borghesia era una classe nuova, caratterizzata dal distacco sia rispetto alla classe popolare sia rispetto al
mondo aristocratico. E anche l'architetto, in quanto
borghese, era uno sradicato. Ed nella finzione messa
in atto nel momento in cui l'architetto borghese finge
legami con il mondo popolare o con quello aristocratico che ha luogo il dilemma.
In quest'ottica Loos si dichiara contro l'ornamento, contro l'utilizzo di un linguaggio architettonico popolare e contro un linguaggio classico, aristocratico.
L'ornamento, che egli critica dal punto di vista etico ed
estetico, accettabile da un artigiano, in quanto esso
rappresenta una gioia per lui, ma non pu essere accettato dall'architetto borghese, il quale trae le sue
gioie dalla cultura borghese. Come soluzione a questo
dilemma Loos propone la definizione del compito
dell'architetto borghese: il suo per lo pi un problema di edilizia. Il nuovo mondo borghese non dev'essere basato sul concetto romantico di artista, ma sulla
tipizzazione e sulla concezione che tutto ci che ha
uno scopo non arte. Gli oggetti del suo interesse dovrebbero essere gli objet-type, di cui parla Le Corbusier qualche anno dopo. A tale scopo Loos fonda la sua
rivista Das Andere (L'Altro) in cui promuove oggetti
raffinati, normativi, di uso quotidiano, prodotti dalle
industrie a base artigianale.
Non sconvolge a questo punto la sua posizione
anti-Gesamtkunstwerk. Egli si dichiara fortemente
contrario all'approccio secessionista di Henry van de
Velde e di Joseph Maria Olbrich. Nonostante ci il suo
atteggiamento non di totale chiusura rispetto al passato: egli apprezza la semplice comodit delle realizzazioni del movimento inglese delle Arts and Crafts, e
riconosce in Schinkel l'ultima figura importante
nell'ambito classico. Cos, con un atteggiamento piuttosto eclettico, egli effettua una sintesi che cerca di
conciliare la semplice comodit del Gothic Revival con
la severa monumentalit del linguaggio classico.
Inizialmente Loos si occupa per lo pi di interni,
ma a partire dal 1910 vediamo la realizzazioni di alcuni
2.
IL RAZIONALISMO ITALIANO
tate secondo il movimento dei Valori Plastici di De Chirico: lo vediamo ad esempio nel Palazzo della Civilt
Italiana di Guerrini, La Padula e Romano. Quest'architettura risulta altamente pomposa e vuota.
In questa direzione di declino del Razionalismo ci
furono per altre opere razionaliste degne di nota. Il
Danteum di Terragni, una composizione articolata secondo tre blocchi che simboleggiano l'Inferno, il Purgatorio e il Paradiso danteschi; la casa Rustici, sempre
di questo, che risulta una ripresa del motivo gi affrontato nella casa del Fascio reinterpretato in un'ottica
meno retorica; e anche l'attivit di Figini e Pollini voluta dall'imprenditore Adriano Olivetti.
Infine, il momento pi alto dell'architettura razionalista si raggiunge con la casa per l'Unione fascista
dei lavoratori dell'industria a Como. Una splendida
composizione ortogonale, trabeata, basata su una griglia palladiana in un senso e su una griglia modulare
sincopata nell'altro senso.
3.
4.
ART NOUVEAU
concezioni di Ruskin. Questo fu un vero e proprio movimento per la riforma delle arti applicate.
Sulla base di ci, alla fine dell'Ottocento si ha il
movimento dell'Art Nouveau, prima vera e propria rivoluzione in architettura. Esso si diffuse in tutta Europa, e nonostante assunse diverse declinazioni nei vari
stati, essa aveva una matrice comune: utilizzo di linee
sinuose, organiche; eleganza e cura dei particolari; rivalutazione del lavoro artigianale; utilizzo delle potenzialit espressive di nuovi materiali come il vetro e la
ghisa.
5.
8.
DARDIZZAZIONE
Walter Gropius si forma tra Monaco e Berlino. In
quest'ultima egli entrer a far parte dello studio di Peter Behrens dove conoscer Mies van der Rohe, Le
Corbusier e Adolf Meyer, con il quale realizzer la fabbrica Fagus e la fabbrica modello per l'esposizione del
Werkbund, nel 1914.
L'attivit fondamentale di Gropius fu svolta
nell'ambito della standardizzazione. Tra le varie cose,
egli diede un contributo lucidissimo, come del resto
non fu mai pi eguagliato, al processo di standardizzazione in edilizia.
Questa sua propensione alla standardizzazione la
vediamo anche nell'azione di partecipare all'esposizione del Werkbund del 1914 con una fabbrica modello.
Nel 1911, insieme ad Adolf Meyer, Gropius realizza la Fabbrica Fagus. A differenza di Behrens, questi
non vogliono raggiungere la monumentalit ma tentano un giusto compromesso tra la tecnologia e le esigenze sestetiche. La Fabbrica Fagus rappresenta uno
dei primi edifici funzionalisti.
Nel 1919 fonda il Bauhaus a Wiemer; esso rappresenta la prima scuola di disegno industriale della
storia.
Per dirla con le parole di Leonardo Benevolo:
"Gropius ha contribuito pi di tutti a far s che la misura principale del lavoro degli architetti non fosse quello
della grandezza individuale, ma quella dell'utillit comune, del progresso civile. Questa svolta - cio il carattere unitario, razionale, oggettivamente controllabile
del movimento moderno - la grande opera della sua
vita".
9.
SALE
Il movimento De Stijl, termine che pu essere utilizzato come sinonimo di Neoplasticismo, si sviluppa in
Olanda nel 1917 e termina nel 1931. Le figure importanti di questo movimento sono: Rietveld, Mondrian,
Theo van Doesburg, van der Leck, Vantongerloo,
Schoenmaekers, Oud, van't Hoff.
Il movimento del Neoplasticismo si articola in tre
fasi.
La prima fase vede lo sviluppo dei principi pratici
e teorici su cui si basa il movimento. Essa inizia nel
1917 con la fondazione del movimento. Schoenmaekers, un matematico e filosofo, assume un ruolo importante nella definizione teorica del movimento. Basandosi sulla filosofia neoplatonica, ci a cui De Stijl
mira la sostituzione dell'universalit all'individualit.
Si cerca l'unione di arte e vita, si cerca l'armonia universale. Sar lo stesso Schoenmaekers a definire l'utilizzo dei soli colori giallo rosso e blu, e l'uso esclusivo
della linea orizzontale (che rappresenta il movimento
della terra intorno al sole) e di quella verticale (che
rappresenta il movimento dei raggi solari).
Gli artisti che hanno dato pi di tutti un contributo essenziale a questa fase sono Mondrian, van der
Leck, Vantongerloo (per quanto riguarda la scultura
neoplastica) e van Doesburg. Tra questi Mondrian
tender ad uno sviluppo della bidimensionalit delle
sue opere, mentre van Doesburg e van der Leck si
muoveranno verso una strutturazione lineare delle loro opere pittoriche.
Nel 1917 Rietveld realizza la sua sedia rosso/blu,
con cui mostra la possibilit di esprimere i principi del
movimento nella tridimensionalit. Rietveld ebbe un
notevole successo con i suoi pezzi di arredo. Nel 1920,
ancora Rietveld, progetta lo studio del dottor Hertog.
Dal punto di vista architettonico questa fase risulta piuttosto arida. Abbiamo infatti qualche edificio di
van't Hoff in uno stile wrightiano. Oud invece tender
a prendere le distanze dal movimento del Neoplasticismo, eccezion fatta per il progetto della fabbrica a
Purmerend.
La seconda fase, iniziata nel 1921 e terminata nel
1925, vede un distacco di molti membri e l'aggiunta di
altri. Questo diede un respiro al movimento che pot
cos arricchirsi di un nuovo impulso. Theo van Doesburg si avvicina infatti alla scuola del Bauhaus, creando alcune fratture all'interno di questa. Cos questo
movimento olandese finisce per perdere molti componenti iniziali e per fare proseliti in Germania, nella
scuola del Bauhaus.
Theo van Doesburg verr in contatto con El Lissitzky e sar influenzato dal suo elementarismo. Da
questo momento infatti si vedranno rappresentazioni
assonometriche caratterizzate dalla rappresentazione
di un volume centrale da cui aggettano superfici bidimensionali.
Queste rappresentazioni furono esposte nella
mostra Rosenberg, a Parigi, nel 1923. L'anno successivo, nel 1924, Rietveld realizza a Utrecht la casa Schrder-Schrder. Questo edificio forse l'espressione architettonica pi alta del movimento. Nella sua progettazione, infatti, Rietveld segue pedissequamente i 16
principi di un'architettura neoplastica, indicati da van
Doesburg.
E infine la terza fase, che inizia nel 1925 e termina
nel 1931. Dal 1925 avviene una deviazione rispetto ai
principi del Neoplasticismo. Theo van Doesburg inserisce la diagonale nei suoi quadri e ci provoca una rottura con Mondrian. Ancora, van Doesburg si allontana
da quel principio di universalit: influenzato da Lissitzky, inizia a considerare la struttura sociale e la tecnologia come i fattori principali nella creazione della
forma. Egli infatti si accorge che quell'arte De Stijl che
cercava l'armonia universale tendeva ad isolarsi dal
mondo reale, e ci veniva in contrasto con il principio
dell'unione di arte e vita.
Cos sia van Doesburg che Rietveld iniziano ad avvicinarsi ad un approccio pi oggettivo. In Rietveld ci
confermato dal cambiamento di paradigmi nella realizzazione dei suoi pezzi di arredo. Egli tende ora alla
linea curva, a forme morbide, non solo per una maggiore comodit, ma anche per una maggiore resistenza
strutturale.
Nel 1928 van Doesburg progetta il Caf l'Aubette.
In esso egli cerca di fondere l'architettura e la pittura
mediante l'utilizzo della linea diagonale, dei bassorilievi, dell'illuminazione e del colore, poich per van Doesburg la pittura non doveva esistere senza architettura.
Le sue opere pi importanti in Italia sono le seguenti. La villa Ronchi, del 1960, a Versilia, in cui si vede l'influenza di Loos; il progetto del teatro Paganini,
del 1964, a Parma; il Monumento dei Partigiani, del
1965, a Segrate; l'unit residenziale al quartiere Gallaratese, del 1970, a Milano, con Carlo Aymonino;
l'ampliamento del cimitero di San Cataldo, del 1971, a
Modena; la scuola elementare Fagnano Olona, del
1972-76, in cui mette in atto una simmetria classica; il
teatro del Mondo; per la Biennale di Venezia del '79.
A Berlino abbiamo l'edificio residenziale sulla Kochstrasse, in cui mette in evidenza l'angolo mediante
un'imponente colonna; l'isolato sulla Schutzenstrasse.
Carlo Scarpa rappresenta l'altro personaggio importante, contemporaneo di Aldo Rossi. Una delle sue
particolarit sar quella di fondere la sua preparazione, fondamentalmente artigianale, con un sapere pi
elevato che egli ottiene grazie al luogo in cui vive: Venezia.
L'influenza di Venezia, la sua citt d'origine, la ritroviamo costantemente nelle sue opere, nelle influenze orientali e nell'uso dei tre elementi fondamentali della sua architettura: acqua, luce e colore.
Inizialmente Scarpa allestir alcune mostre; molto
importante quella per Piet Mondrian e quella per Paul
Klee.
Nel 1969 realizza quella che la sua opera pi
sublime: il cimitero Brion, vicino Treviso, per i coniugi
Brion. Realizzato come ampliamento del cimitero esistente, esso assume una forma a "L". Forti sono i riferimenti alla storia e al mondo orientale. L'aspetto pi
interessante dell'opera che essa non si configura
come un semplice monumento, bens come un "racconto architettonico". Piena di elementi simbolici,
quest'opera costituita da frammenti che vengono
percepiti muovendosi all'interno di essa, e che solo
alla fine possono essere compresi nella loro sintesi.
Egli trasfigura in simboli il ciclo della vita, fortemente
caratterizzato dal'amore coniugale. Elementi fondamentali sono qui l'acqua e la luce, che vengono modulati in maniera sapiente, cos da svelare il carattere mistico della vita.
Il fulcro dell'opera la tomba dei coniugi, un elemento particolarissimo sovrastato da un arcosolium
(che chiaramente ispirato alle catacombe cristiane).
Nel 1956 egli impegnato nel restauro e nell'allestimento del Museo di Castelvecchio a Verona. Se nel
cimitero Brion Scarpa d prova della sua capacit di
"scrittura" del "racconto architettonico", nel Museo di
Castelvecchio egli mostra la sua capacit di lettura
dell'edificio. Egli interviene sull'edificio concependo la
sua natura unitaria.
mobili in sostituzione delle pareti divisorie, cos da poter rendere la casa flessibile alle variazioni d'uso.
Quindi il camino diventa per Wright il centro rituale
della casa, e per questo motivo egli lo tratta con una
muratura a vista, in modo che possa conferire sicurezza. Inoltre, nella Winslow House compaiono alcuni dei
temi che daranno vita al Prairie Style: il tetto poco inclinato e le alterazioni simmetriche della facciata per
sistemare gli elementi di servizio.
Gi dal 1890, la concezione "sacra" di Wright ha il
suo sviluppo iconografico nelle opere dello scultore
Richard Bock.
Intorno ai primi anni del 1900, il suo Prairie Style
risulta definito: tetti poco inclinati, calmo dinamismo,
fusione con la natura e sensazione di protezione mediante piani sviluppati in orizzontale. Nonostante questi elementi ben definiti, vediamo per come egli oscilli tra una concezione pi asimmetrica e pittorica, come
nella Avery Coonley House, e una pi simmetrica e architettonica, come nella Robie House.
Ma il momento pi intenso di questa prima fase
di Wright egli la raggiunge con le opere per la famiglia
Martin e con lo Unity Temple. Realizzate intorno ai
primi anni del Novecento queste opere sono fortemente caratterizzate, come mai fino a quel momento
nell'architettura di Wright, dalla sacralit. Questo filo
"sacro" che va dal dal focolare domestico della Martin
House, alla concezione sacra del luogo di lavoro, magistralmente reso da Bock nell'ingresso del Larkin
Building, al tema sacro dello Unity Temple manifesta la
volont di Wright di creare una viosione unitaria e sacra della vita e della societ.
La Martin House risulta organizzata in pianta sulla
base del tartan scozzese (secondo una griglia). Il Larkin
Building e lo Unity Temple (il primo edificio di Wright
in cemento armato) sono caratterizzati da un ambiente unico, circondato sui quattro lati da gallerie; il primo ha una pianta sviluppata in lunghezza, il secondo
all'incirca quadrata.
Questi anni sono importantissimi per Wright poich egli dar vita ad un atelier di tecnici e di artigianiartisti con cui dar vita a importantissime realizzazioni.
Lo staff comprendeva ingegneri, ebanisti, scultori, fabbricanti di vetri e tessuti e anche esperti di mosaici.
Wright riunisce questi individui nel suo atelier per realizzare il suo ideale di Gesamtkunstwerk.
Gli ultimi lavori importanti della sua prima fase
sono i Midway Gardens, a Chicago e l'Imperial Hotel a
Tokyo. Il primo rappresenta l'estensione del Prairie
Style ad un tema popolare. costituito da terrazzamenti posti in linea con la conchiglia dell'orchestra, e
ai cui lati vi sono delle gallerie che collegano alla struttura retrostante dotata di alcuni servizi (bar, ristorante, ecc). Il secondo una rielaborazione piuttosto ermetica dei Midway Gardens, in cui vediamo la capacit
di Wright di acquisire le tecniche costruttive giapponesi in muratura. Questo, oltre ad una valenza architettonica, dotato anche di un'importanza strutturale:
Gi in questi due edifici l'attenzione ai dettagli, alla luce, ai materiali, ai rumori, ecc, altissima.
A partire dagli anni '30 fonda la societ di mobili
Artek, su invito della ditta Alhstrom. Da questo momento in poi il suo interesse per il legno crescer fino
a sostituire il calcestruzzo.
Intorno al 1936 si allontana dal costruttivismo
con la villa per se stesso.
Nel 1937 realizza il Padiglione finlandese per l'Esposizione mondiale di Parigi in cui vediamo un'esaltazione del legno e la formulazione del site-planning, secondo cui gli edifici si articolano in due blocchi e lo
spazio tra di essi viene trattato a misura d'uomo.
Nel 1938, la Villa Mairea. Qui vediamo il contrasto
dialettico tra forma artificiale e forma naturale. Particolare attenzione all'ambiente interno (cambi di pavimentazione, ecc).