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Estratto PIANO INDUSTRIALE ASL LANCIANO-VASTO APPROVATO DAL

COMMISSARIO DEL GOVERNO DOTT. GINO REDIGOLO NEL MESE DI


AGOSTO 2009

Macrolivello ospedaliero

Il sistema ospedaliero aziendale prevede la presenza di un unico Presidio che ha la


responsabilità organizzativa, unitamente ai dipartimenti, di orientare e regolare la
mappa dell’assistenza ospedaliera in modo coerente con la domanda di salute e in
compatibilità con le risorse disponibili.
L’ accorpamento degli Stabilimenti Ospedalieri in un Presidio Ospedaliero unico ha
finalità funzionali in conformità del comma 9 dell’art. 4 del D. Lgs 502/92 e s.m.i.;1
Il Presidio Ospedaliero eroga assistenza sanitaria in regime di ricovero, di day
hospital, di day surgery ed ambulatoriale, è articolato in cinque Stabilimenti

(Lanciano-Atessa-Casoli-Vasto-Gissi).
La responsabilità della gestione complessiva del Presidio Ospedaliero Unico, quale
struttura avente valenza aziendale, è affidata dal Direttore Generale ad un Direttore
Medico di Presidio La funzione di produzione del Presidio è affidata ai Dipartimenti
Ospedalieri ed alle rispettive articolazioni interne.
Le reti per il miglioramento del funzionamento dell'ospedale
All’interno della logica dei percorsi assistenziali prevista dalla normativa regionale, si
colloca il sistema delle reti cliniche che prevede il coinvolgimento del territorio con
l’obiettivo di superare la frammentazione dell’assistenza .
Sono previste:
- Rete Emergenza-Urgenza;
- Rete Cardiologia per l’infarto del miocardio acuto (IMA) e per lo scompenso
cardiaco;
- Rete Neurologica per lo Stroke;
- Rete Oncologica;
- Rete Ematologia;
- Rete Nefrodialitica;
- Rete Diabetologica;
- Rete Pneumologica;
- Rete delle Malattie rare;

1
In appendice viene riportata la procedura standard da seguire per l’attribuzione presso il Ministero della codifica
unica.
- Rete dei Trapianti;Rete della Medicina di Laboratorio;
- Rete di Anatomia Patologica;
- Rete della Diagnostica per Immagini;
- Rete della diagnostica e della terapia della Medicina Nucleare in vivo e in vitro;
- Rete di Immunoematologia e medicina trasfusionale;
- Rete regionale per le patologie nutrizionali emergenti (disturbi del comportamento
alimentare, obesità e malattie metaboliche);
- Rete per la diagnosi e terapia dei disturbi dell’accrescimento, dello sviluppo puberale
e del disagio in epoca adolescenziale;
- Rete delle Cure Palliative – Il Governo del dolore evitabile;
- Servizio centralizzato di psicologia
- Medicina Legale
- Medicina Penitenziaria.
I Dipartimenti : L’ Azienda prevede lo sviluppo, illustrato di seguito, della
forma organizzativa di tipo dipartimentale ospedaliero.

Inoltre l’azienda utilizza i cosiddetti programmi che possono essere:


 programma di sicurezza e dell’igiene ospedaliera;
 programma per la diagnostica per immagini ( che nella seconda stesura dell’atto
aziendale è stato sviluppato con la previsione del dipartimento)

Il focus sul sistema organizzativo , quindi su tutto quello che l’azienda è riuscita a
compiere in termini di appropriatezza delle risorse rivisitando l’organizzazione ,è
particolarmente importante per comprendere i risultati di sistema che si illustrano con
gli indicatori che seguono.
Riepilogo dei Posti Letto attivati per AFO secondo il Piano di Riordino della Rete
Ospedaliera Aziendale:

AFO DESCRIZIONE Atessa Casoli Gissi Lanciano Vasto


1 Cardiologia 8 4
1 Dermatologia 2
1 Diabetologia
1 Ematologia 5
1 Gastroenterologia 7
1 Geriatria 5 20 21 2
1 Malattie Infettive 16
1 Medicina Generale 20 8 5 20 20
1 Nefrologia 7
1 Neurologia 20 15
1 Oncologia 12 2
1 Psichiatria 10 7
2 Chirurgia Generale 16 4 2 20 22
2 Oculistica 6 8
2 Ortopedia eTraum. 22 28 22
2 Otorinolaringoiatria 7 7
2 Urologia 13 19
3 Terapia Intensiva 6 6
3 UTIC 7 8
4 Ostetricia e Ginecologia 4 25 30
4 Pediatria 7 17 15
5 Lungodegenza 16 30 18
5 Riabilitazione 5 22
Totale p.l. x stabilimento 90 69 51 224 214
Totale p.l. Azienda 648

Rete ospedaliera: modello a tendere


L’Atto Aziendale ha ridefinito la strutturazione dell’area ospedaliera,
individuando un Presidio Unico Ospedaliero, articolato negli Stabilimenti
Ospedalieri di Atessa, Casoli, Gissi, Lanciano e Vasto.
La logica è quella di ricercare uno sviluppo integrato delle funzioni ospedaliere,
finalizzato ad evitare il persistere di un’organizzazione frammentata e non
accreditabile ed eliminare inutili duplicazioni e spreco di risorse.
L’intervento di riorganizzazione della rete ospedaliera ha previsto la razionalizzazione
della Emergenza Urgenza come sistema a rete con compiti distinti per i due Ospedali
maggiori (Lanciano e Vasto), dedicati al ricovero per acuti, specializzando gli altri
Stabilimenti minori ( Atessa, Casoli e Gissi ).
Il modello in adozione garantisce una maggiore disponibilità di posti letto dell’area di
Lungodegenza e Riabilitazione a valenza aziendale, che dovranno farsi carico del
trattamento delle disabilità croniche, in modo da diminuire la inappropriatezza del
ricovero per tali patologie in reparti per acuti, con conseguente riduzione di posti letto
per acuti e totali, nel rispetto di quanto previsto dal Piano di Riordino definito dalla
L.R.6/2007, anche attraverso la messa a regime di attività deospedalizzanti, in regime
ambulatoriale di day service in tutti gli Stabilimenti Ospedalieri.

Ospedali di Lanciano e Vasto

Negli ospedali maggiori, Lanciano e Vasto, vengono garantiti i ricoveri per acuti, le
attività chirurgiche maggiori, le attività dei punti nascita e delle pediatrie, le attività di
diagnostica “pesante” in una logica di appropriatezza coniugata alla sicurezza.
Gli interventi di riorganizzazione hanno previsto distinte vocazioni per i 2 ospedali
maggiori, privilegiando per l’ospedale di Lanciano le attività di chirurgia
vertebromidollare ( HUB aziendale, SPOKE regionale), chirurgia maxillo facciale
( unica Struttura regionale ), chirurgia oncologica, chirurgia ortopedica protesica,
stroke unit, per l’ospedale di Vasto, anche in considerazione della vocazione turistica e
della collocazione geografica, attività di chirurgia d’urgenza, chirurgia toracica e
vascolare, traumatologica e altre specialistiche a carattere aziendale come
emodinamica, gastroenterologia ed endoscopia digestiva e malattie infettive.

Ospedale di Atessa

L’ospedale di Atessa, per la sua connotazione intermedia, è destinato a svolgere attività


di ricovero per acuti ( Medicina Generale, Chirurgia Generale, Ortopedia e
Traumatologia ) e per pazienti lungodegenti e da riabilitare ( Lungodegenza e
Riabilitazione ). Vengono garantite la presenza di un Punto di primo intervento con
postazione H 24 del 118 e osservazione breve e la effettuazione di attività
ambulatoriali di Base e specialistiche.
Nella logica della appropriatezza coniugata alla sicurezza, a causa della non presenza
delle terapie intensive, le attività chirurgiche vengono riservate a pazienti fino alla
classe ASA 3, con possibilità per chirurghi ed ortopedici di eseguire interventi
chirurgici su pazienti complessi negli ospedali maggiori.
In tale contesto gli interventi di riprogettazione dell’area chirurgica prevedono
nell’ospedale di Atessa la costituzione di un POLO MULTIDISCIPLINARE DI
CHIRURGIA PROGRAMMATA, con organizzazione dell’attività di ricovero delle
discipline di area chirurgica in regime di WEEK SURGERY, con consolidamento delle
attività effettuate in regime di Day Surgery e One Day Surgery.
Alla luce di quanto sopra si prevede l’ulteriore sviluppo, nonché specializzazione del
trattamento di pazienti con terapia chirurgica della mammella, della tiroide, della
mano, del piede e di pazienti neurotraumatologici, in attuazione e nel rispetto di
protocolli diagnostico – terapeutici – assistenziali.
La Week Surgery si configura come la possibilità clinica, organizzativa ed
amministrativa di effettuare interventi chirurgici e procedure diagnostiche e/o
terapeutiche invasive e semi-invasive, con una degenza limitata ai cinque giorni
lavorativi della settimana. In tale regime di ricovero breve è possibile trattare quelle
patologie chirurgiche che richiedono una degenza post-operatoria inferiore ai cinque
giorni. Sono pertanto inclusi gli interventi di chirurgia media e quelli che possono
essere gestiti in regime di Day Surgery.
Il razionale di tale organizzazione è basato su una distribuzione settimanale
dell’attività chirurgica ad assistenziale nell’arco di cinque giorni, dal lunedì al venerdì,
e sulla disponibilità di personale medico ed infermieristico dedicato, con il vantaggio
di ottimizzare in tal modo i costi ospedalieri.
Il suo sviluppo è favorito dall’ introduzione di moderne tecniche chirurgiche ed
anestesiologiche che hanno permesso una netta riduzione dei tempi medi di degenza
postoperatoria. Inoltre, tale tipo di ricovero, permette sia un ampliamento del numero
di patologie trattabili in regime di degenza breve, sia la possibilità di un più ampio
reclutamento di pazienti.
Secondo la stessa ottica si presenta con assoluta priorità la necessità della cessazione
delle attività di ricovero della U.O. di Pediatria dell’ospedale, con centralizzazione
delle attività di ricovero pediatrico negli ospedali maggiori, sedi di punti nascita. con
recupero di 1 Direttore Medico e 3 Dirigenti Medici, 1 capo sala, 4 infermieri
professionali, 2 infermieri generici, 1 ausiliario,1 OTA. Le 3 unità mediche, più altre
due in parte finanziate dalla soppressione della Struttura Complessa, consentono la
attivazione della Guardia Pediatrica negli ospedali Lanciano e Vasto e la effettuazione
di attività ambulatoriali nell’ospedale di Atessa.
I 4 infermieri professionali vengono assegnati alle attività ADI, gli infermieri generici
ed il personale ausiliario vengono ridistribuiti nelle UU.OO. di Lungodegenza e
Riabilitazione.

Presidi sanitari di Casoli e Gissi

Negli ospedali minori ( Casoli e Gissi ) vengono garantiti il trattamento dei pazienti
con patologie croniche, la effettuazione di attività chirurgiche in elezione, in regime
ambulatoriale o di ricovero diurno, le prestazioni ambulatoriali complesse
alternative al ricovero ospedaliero ( Day Service ), la presenza di Punto di I Intervento,
con compito di garantire la continuità assistenziale notturna e festiva all’interno delle
Strutture e dare una prima risposta a patologie di profilo medio-basso, l’ orientamento
delle attività verso la integrazione col territorio, con localizzazione delle Strutture e
funzioni dei Distretti all’interno dell’ Ospedale e con attivazione dei PUA ( Punti Unici
di Accesso ) e delle UTAP ( Unità Territoriali di Assistenza Primaria ), la realizzazione
di aree dedicate, a disposizione dei medici di medicina generale, per il trattamento
in regime semiresidenziale di pazienti affetti da patologie cronico – degenerative
( Ospedale di Comunità ).
Presso l’ospedale di Casoli è prevista la attivazione di una Struttura USAP,
nell’ambito del Dipartimento di Lungodegenza Riabilitazione

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