Sintesi del libro Le basi della semiotica di Luciano Traini Breve riassunto, magari da integrare con ulteriore materiale a disposizione inerente Saussure, ginevrino e uno dei padri della semiotica. Ferdinand de Saussure: Si pone come punto di rottura rispetto alla linguistica ottocentesca , al punto che il primo interrogativo che si pone nel trattato , Corso di linguistica generale inerente a quale debba essere l'oggetto della linguistica. Il percorso Saussuriano inizia tracciando la dicotomia tra langue e parole; Langue = competenza collettiva che permette di produrre e comprendere le parole. Parole = realizzazione segno linguistico e dunque atto individuale. Secondo passo , distizione tra significante e significato. Significante: immagine acustica, una sorta di schema astratto che produciamo nella nostra mente. Significato: ci che definisce uno schema mentale , ed una sorta di modello, non individuale, ma bens collettivo, ovvero influenzato da norme, cultura,valori. Compiuti questi passi Saussure ritiene che l'oggetto di studio della lingustica debba essere la Langue, in quanto aspetto sociale e collettivo della lingua. Oltre tutto significanti e significati ricadono proprio sotto il dominio della Langue. A questo punto De Saussure pone come postulato l'arbitrariet del segno, o meglio, pone come arbitrario ci che unisce un significante ad un significato. E con ci il semiologo intende dire che non vi una correlazione naturale tra i due elementi. Questo implicherebbe una notevole mutabilit dei segni linguistici , mentre essi in realt sono assai stabili in una lingua.
A supporto di ci Saussure porta quattro motivazioni :
1) Il carattere arbitrario del segno : l'arbitrariet proprio il primo sistema di protezione di una lingua. 2) Moltitudine dei segni costituenti una lingua 3) Carattere molto complesso del sistema 4) Resistenza della collettivit ad innovazioni linguistiche Tuttavia la lingua intangibile, non inalterabile, per questo, in tempi molto lunghi pu essere soggetta a variazioni pi o meno importanti. Affermato ci, Saussure si domanda se sia pi opportuno studiare la lingua da un punto di vista sincronico (cos come si presenta) o diacronico (come si evoluta nel tempo). Il linguista giunge alla conclusione che l'approccio debba riguardare la sincronia, rilegando in secondo piano la diacronia. Infatti, non importante sapere che you in inglese, 700 anni fa si scrivesse/pronunciasse diversamente, piuttosto che oggi corrisponda alla parola TU/VOI. Cos Saussure introduce uno dei concetti fondamentali della sua teoria lingustica , ovvero la definizione di identit sincronica. Brevemente, egli nota che l'identit non sia altro che un VALORE , poich non importante la materialit dell'elemento stesso , ma le relazioni che esso intrattiene. Il cavallo negli scacchi avr sempre la stessa funzione, sia che sia di colore nero oppure bianco, piccolo, oppure di maggiori dimensioni. Esso pu essere sia positivo che negativo. Questa premessa d'obbligo per definire la lingua come un sistema di valori (od identit linguistiche) , i quali intrattengono relazioni tra loro. Dunque il contenuto di un significante e del suo significato dipendono dai rapporti differenziali ed oppositivi che l'intero segno (significante+significato) intrattiene con altri segni. L'ultimo passo importante di questo autore riguarda lo studio dei rapporti che un elemento della lingua intrattiene con un altro. Tali rapporti possono essere definiti sintagmatici od associativi. Sintagmatici: rapporti basati sul carattere lineare della lingua e si trovano l'uno dopo l'altro sulla catena del sintagma, trovandosi dunque in praesentia. Associativi: rapporti tra elementi presenti che ne richiamano altri in absentia , ovvero situati nella memoria. Ad esempio il felino dorme. La parola felino pu richiamare alla memoria il gatto, piuttosto che il leone o la tigre.