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PICCOLO RIEPILOGO: la trasformata di Fourier e i sistemi LTI vanno molto a braccetto, perch
per i segnali aperiodici nel dominio delle frequenze, cio quello delle trasformate, vale che
Y ( f ) = X ( f )H ( f )
c y[ n] = cx[ n] H ( nf 0 )
x ( t ) = Vxn cos ( 2 ft + n ) ?
x ( t ) = Vxn cos ( 2 ft + n ) =
Vxn j x j 2 ft Vxn j x j 2 ft
e e
+
e
e
2
2
Fatto questo si notano in un batter docchio i coefficienti dello sviluppo in serie di Fourier, che
per il coseno sono soltanto due (v. relativa sezione).
x (t ) =
Vxn j x j 2 ft Vxn j x j 2 ft
e
e e
+
e
2
2
cx[1]
cx[ 1]
y (t ) =
Vxn j x
V
e H ( f ) e j 2 ft + xn e j x H ( f ) e j 2 ft
2
2
c y[1]
c y[ 1]
Come si nota, non nascono nuove righe nello spettro. Questo impossibile che avvenga, per
come stata definita la funzione di trasferimento di questo tipo di sistemi.
Inoltre, le simmetrie quadrano: infatti si vede bene che
Quello che faremo ora riassemblare la forma sinusoidale di ci che abbiamo ottenuto,
sfruttando - per prima cosa la propriet dei numeri complessi per la quale
y ( t ) = Re 2c y[1]e j 2 ft
a + a* = Re {2a} .
j arg c y 1
y ( t ) = Re 2 c y[1] e [ ] e j 2 ft
j ( +arg H ( f ) )
V
y ( t ) = Re 2 xn H ( f ) e j 2 ft e x
j
(abbiamo posto arg c y[1] = x + arg H ( f ) , perch arg xn e x H ( f ) = x + arg H ( f ) )
Estraendo la parte reale di questo termine quello che permane la parte pari, cio il coseno
(mentre il seno scompare).
Vyn
y
y ( t ) = V yn cos 2 ft + y
V yn = Vxn H ( f )
y = x + arg H ( f )
si ottiene
H(f) =
V yn
arg H ( f ) = y x
Vxn
Vx = Vxn e
V y = V yn e
H(f )=
Vy
V
x
resistenza:
Z R = R
condensatore:
ZC =
induttanza:
j 2 fC
Z L = j 2 fL
Se il circuito a parametri concentrati significa che abbiamo messo in serie o in parallelo degli
elementi del tipo sopradescritto: tenendo presente quali sono le regole di calcolo per il circuito
risultante dei vari collegamenti, abbastanza facile credere che la nostra
forma frazionale del tipo
H(f )=
H ( f ) assumer una
N ( j 2 f )
D ( j 2 f )
H ( f ) esclusivamente
di questo tipo.
CIRCUITO RITARDATORE
Il circuito ritardatore un dispositivo LTI con memoria grazie al quale, se abbiamo in ingresso
una funzione
x (t )
X(f)
y (t )
Y ( f ) = X ( f ) e j 2 ft0
(abbiamo sfruttato la propriet in base alla quale, quando
passiamo a Fourier, il ritardo si ottiene con la moltiplicazione di un
fasore)
H(f)=
Y(f )
X(f)
modulo:
H ( f ) =1
argomento:
arg H ( f ) = 2 ft0
X ( f ) e j 2 ft0
X(f)
= e j 2 ft0 .
y (t ) =
funzione
dx ( t )
dt
dx ( t )
F y ( t ) = F
dt
Y ( f ) = j 2 f X ( f )
Y(f )
X(f)
modulo:
H ( f ) = 2 f
argomento:
arg H ( f ) =
2
fatto che largomento sia +
= j 2 f = H ( f )
2 f : se f positivo
y (t ) =
che
la
x ( ) d =
funzione
(
non
diverga),
restituisce
uscita
una
funzione
1 t
F y ( t ) = F x ( ) d
1 X(f)
Y(f )=
j 2 f
Ora siamo pronti per trovare la funzione di trasferimento:
Y(f)
X(f)
1
j 2 f
=H(f)
1
2 f
modulo:
H(f) =
argomento:
arg H ( f ) =
2
Il fatto che largomento sia +
2 f : se f positivo
Anzitutto, perch filtro e non semplicemente circuito? Perch si comporta come un passabasso: vedremo poi perch.
Questa volta non sfruttiamo Fourier bens il metodo simbolico.
Impedenza della resistenza:
Z R = R
ZC =
1
j 2 fC
Vy =
ZC
Vx
Z R + ZC
Vy
ZC
1
j 2 fC
=
=H(f )=
=
1
Vx Z R + ZC
1 + j 2 f
RC
R+
j 2 fC
Ora ricaviamo:
modulo:
H(f) =
argomento:
1 + ( 2 f )
capisce come, per RC , il filtro ha una banda molto stretta si dice dunque pi severo).
ESEMPIO: Prendiamo un segnale significativamente diverso da 0 (cio con banda) tra
e diamolo in pasto a un filtro RC. Esaminiamo il caso particolare in cui
[ f1, f 2 ]
f 2 ft ( frequenza di
taglio), ovvero il caso in cui il segnale sta contenuto allinterno della banda passante del filtro
e, non solo, sta molto concentrato attorno alle frequenze basse. Allora
H ( f ( 0)) =
1
1 + ( 2 f )
2
trascurabile
limite notevole
arg H ( f ( 0 ) ) = arctan ( 2 f )
2 f
tende a 0
Vengono dunque soddisfatte le condizioni di non distorsione (v. oltre) e il filtro pu essere
considerato come se fosse ideale. Inoltre, esso funge da linea di ritardo:
y (t ) = x (t )
(dove
il ritardo)
y ( t ) viene detto essere una versione non distorta di un segnale x ( t ) se del tipo:
A x ( t t0 )
(dove
y ( t ) = A x ( t t0 )
y ( t ) sia un
Y ( f ) = A X ( f ) e j 2 ft0
(questo perch un ritardo, nel dominio di Fourier,
equivale ad una moltiplicazione per un fasore)
Ora (dividendo per
X ( f ) ) ricaviamo la H ( f ) :
Y(f)
X(f)
forma che la funzione di trasferimento deve avere per garantire un segnale duscita non
distorto (NOTA: una condizione necessaria ma non sufficiente!).
Esaminiamo, di questa espressione:
-
modulo:
H(f) =A
argomento:
arg H ( f ) = 2 ft0
[ f1, f 2 ] [ f 2 , f1 ] ,
[ f1, f 2 ] [ f 2 , f1 ] ).
Graficare modulo e argomento della funzione di trasferimento dei vari filtri semplice.
sufficiente prendere le rappresentazioni di:
-
modulo:
H(f) =A
argomento:
arg H ( f ) = 2 ft0
Quindi, di questi, si lascino inalterate le parti non filtrate e si pongano a zero tutte le bande
attenuate e il gioco fatto.
OSSERVAZIONE: non esistono filtri ideali. Se infatti la funzione di trasferimento assume in uno
o pi intervalli il valore 0, ci significa che il sistema non causale e dunque non fisicamente
realizzabile. Esistono solo buone (o ottime) approssimazioni di filtri: ovviamente una maggiore
somiglianza al filtro ideale ha un prezzo che viene pagato in maggiore complessit del sistema
e in maggiore ritardo.
ESEMPIO: eliminazione dei disturbi.
I filtri sono molto utili per rimuovere, nel segnale in uscita, rumori indesiderati che sono stati
bloccati nella banda attenuata.
Prendiamo uno schema siffatto:
-
segnale x1 ( t ) in entrata;
segnale
x2 ( t ) = Vn cos ( 2 50 t ) ;
x1 ( t )
abbia frequenze concentrate - in modulo - attorno ai valori bassi (compresi tra +50 Hz e
50 Hz , che sono le frequenze del disturbo), allora ci che appartiene al segnale buono ben
scisso da ci che appartiene al disturbo x2 ( t ) . Se allora facciamo passare il tutto attraverso
un filtro passa-basso con frequenza di taglio inferiore a 50 Hz , il disturbo verr bello che
eliminato: la H ( f ) di tale filtro dovr quindi garantire un segnale non distorto entro 50 Hz
Nel dominio delle frequenze, invece, la situazione chiara: se poniamo che il segnale
se dobbiamo trovare la
se dobbiamo trovare la