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n.

27 febbraio 2008 • anno IV


Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale
meditando pensando meditando
D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)
art. 1, comma 2, DRT BARI partiti al vaglio partiti e dintorni cattolici e partiti
di Nicola Occhiofino, di Domenico Maria di Franco Ferrara,
Rosina Basso Lobello, Amalfitano, Raniero La Valle,
Giuseppe Cotturri, Luciana Miccolis, Walter Napoli,
Giuseppe Moro, Vito Damato, Adelina Bartolomei
Piero Fantozzi, Elisabetta Liuzzi,
Angelo Bertani ragazzi milanesi

cercasiunfine
Bisogna che il fine sia onesto. Grande. Il fine giusto è dedicarsi al prossimo. E in questo
secolo come lei vuole amare se non con la politica o col sindacato o con la scuola? Siamo
sovrani. Non è più il tempo delle elemosine, ma delle scelte.
periodico di cultura e politica
i ragazzi di don Lorenzo Milani
www.cercasiunfine.it

‘‘
di parte
ma probi
di Rocco D’Ambrosio
opo sessanta anni di ste consorterie.

d Costituzione dovrem-
mo ritrovarci con una
E che dire di altri fenomeni nega-
tivi, spesso tollerati o incoraggia-
classe dirigente moral-
mente sana e tecnicamente capa-
ce. Ma non è così. Oggigiorno
dobbiamo affrontare una seria
crisi della classe politica (e non
solo) e dei relativi partiti. Ovvia-
mente, fatte salve le nobili ecce-
zioni: quei pochi probi che fati-
cano a vivere in partiti degenera-
ti, a destra come a sinistra. La sce-
na è dominata, per lo più, da
gente molto discutibile moral-
mente e non all’altezza professio-
nalmente. Il loro unico interesse
sembra essere solo il potere e/o
il denaro, in una miscela così
confusa, dove non si capisce
quale venga prima o sia in fun-
zione dell’altro. Tutto è strumen-
tale ad accrescere potere e dena-
ro. Un esempio: i doppi e tripli
ti dai partiti, come corruzione, di-
fesa di alti compensi e privilegi,
consociativismo, conflitti di inte-
resse, delegittimazione politica e
sociale delle istituzioni, malsani
rapporti con la gerarchia eccle-
siastica? Scriveva Enrico Berlin-
guer: “La questione morale esiste
da tempo, ma ormai essa è diven-
tata la questione politica prima
ed essenziale perché dalla sua
soluzione dipende la ripresa di fi-
ducia nelle istituzioni, la effettiva
governabilità del paese e la tenu-
ta del regime democratico”. In
quest’ottica bisogna ricercare la
causa, non tanto in leggi e rego-
lamenti (comunque da migliora-
re), ma in un deficit etico e pro-
fessionale dell’attuale classe diri-
gente. La storia dei due maggiori
‘‘
incarichi. Sindaci, ministri, sotto- partiti italiani (la DC e il PCI) mo-
segretari, parlamentari, consiglie- stra, con dati incontestabili, che
ri e assessori locali, che ricopro- nel momento in cui questi partiti dopo, si acuisce la conflittualità se dirigente, la militanza, la gratui-
no contemporaneamente i ruoli (come altri) hanno smesso di pre- con ogni mezzo (specie calunnie tà dell’impegno, la distinzione tra
istituzionali e quelli di partito. E parare tecnicamente e moral- e minacce), si mina l’unità interna, impegno di partito e istituzioni, il
invece di porli davanti ad un aut mente i loro quadri, l’incompe- si appoggia un governo e si corre rispetto di queste, la sana laicità.
aut, i dirigenti di partito – molte tenza, l’inefficienza e l’immorali- a dichiarare che gli si è contrari, si Vale ancora oggi l’esortazione di
volte loro stessi! - offrono coper- tà sono passate da fenomeno cir- sprizza spocchia e cinismo. Ecce- Moro, scritta nel 1944: “Ora dob-
tura e giustificazione a questo coscritto a livello individuale, a zioni a parte, ovviamente.
scorretto modo di fare. Che biamo percorrere una lunga e dif-
vero e proprio sistema generale. Ma tutto ciò non è invito al qua-
squallore! Non ci sono più i Mo- ficile strada: dobbiamo appunto
La carenza formativa trasforma lunquismo o a disertare la vita dei
ro, La Pira, Dossetti, Togliatti, Ca- oggi un po’ tutti i partiti in feudi ricostruire… Chi ha da fare della
partiti. E’, anzi, per chi è formato,
lamandrei, La Malfa, Nenni, In- di potere, dove spesso si lotta al- invito sincero ad impegnarsi nei politica attiva, la faccia, con la
grao, Scalfaro, Berlinguer. Quan- l’ultimo sangue per occupare e partiti per rinnovarli dall’interno, stessa semplicità di cuore con la
do i costituenti scrissero che i conservare poltrone, si chiude un con idee e principi chiari e strate- quale si fa ogni lavoro quotidia-
partiti servono a “concorrere con no… E nessuno pretenda di fare Aldo Moro (1916-1978) ed Enrico
occhio su programmi e principi gie efficaci. L’urgenza è riportare Berlinguer (1922-1984), uomini
metodo democratico a determi- etici, si accolgono transfughi e nei partiti la discussione su temi più o meglio di questo. Perché integri e coerenti, testimoni di
nare la politica nazionale” (art. camaleonti dell’ultima ora, si ri- trascurati: la questione morale, la questo è veramente amare la Pa- autentico servizio politico ed
49), non certo pensavano a que- mandano i nodi fondamentali al formazione e selezione della clas- tria e l’umanità”. istituzionale
2 ricordando di Rosina Basso Lobello

Aldo Moro,
la dignità della politica
i manca Aldo Moro. Nel parte dei Palazzi del potere, ma a politica ordinaria serbasse la gra-
c clamore di facciata che di fare silenzio per contrastare l’as- zia di quello spirito che aveva
certo accompagnerà le ce- sordante vanità dei tanti bla bla permesso l’incontro storico, in
lebrazioni del trentennale della commemorativi, che non si por- seno all’Assemblea Costituente,
sua uccisione di Aldo Moro, vo- ranno certo la finalità di rinverdi- delle tre grandi tradizioni politi-
glio introdurre un invito a fare si- re la memoria di un tempo in cui che del Paese.
lenzio, per ottemperare ad una la politica fu ricerca, difficile e Fino all’ultimo, come testimonia
esigenza dello spirito di fronte al sincera, di strade su cui tutti e tut- il discorso “storico” reso ai parla-
dolore supremo di quella morte. te potessero camminare con di- mentari della DC, nel febbraio
Insieme con Aldo Moro sembra gnità. 1978, alla vigilia del dibattito sul
infatti esserci stata rapita per Moro, fin da quando si propone- primo Governo di solidarietà na-
sempre la possibilità stessa di “di- va come giovane studioso, con- zionale. Egli volle spiegare a se
re” parole di politica che attinga- cepì la politica come mezzo per stesso e a tutti gli altri, che l’allar-
no il senso della missione politi- rendere possibile la convivenza gamento delle alleanze sino al
ca: rendere abitabile la terra per rispettosa di radici, storie, pro- PCI significava chiamare alla par-
uomini e donne di ogni cultura. spettive, visioni del mondo diffe- tecipazione politica e decisionale
L’invito è a fare silenzio non sul renti e financo alternative. Egli si una porzione qualificata del po-
caso Moro, come scandalosa- adoperò poi, nella lunga stagio- polo sovrano, del cui apporto la tò infatti la possibilità di interpre- moto una nuova speranza di po-
mente è accaduto da ne di attivo impegno e di altissi- democrazia governante non po- tare quelle scelte non machiavel- litica.
me responsabilità istituzionali, si teva più privarsi. licamente come convenienze, ma Se, come afferma Scoppola nel
affaticò, lottò perché Certo risulta difficile oggi a noi e come le sole capaci di accompa- suo ultimo lavoro ”La coscienza e
la persino penoso riandare a quel gnare la storia buona che si era il potere”, l’uccisione di Aldo
clima politico, riandare a quei già messa in cammino. Vennero Moro “rappresenta una sfida e
giorni che avrebbero potuto es- poi anni bui, e non solo per il una pietra di paragone per l’au-
sere decisivi per il Paese, a quel- piombo, per la democrazia italia-
tenticità e la serietà di ogni pro-
le scelte che avrebbero potuto na e la politica entrò in una crisi
posta che voglia realmente guar-
aprire un'altra storia, un altro av- dalla quale fa fatica a riaversi.
dare al futuro”, l’invito a fare si-
venire per la democrazia italiana, Oggi, di fronte alla miseria di un
dibattito politico squalificato da lenzio nel clamore delle celebra-
per le giovani generazioni, per
un diverso ruolo in Europa, alla volgarità verbali e comportamen- zioni commemorative vuol sem-
vigilia di cambiamenti epocali tali, rivendico il diritto di vivere la plicemente esprimere l’indicibili-
che Moro seppe avvertire con nostalgia, alla lettera il “dolore tà di una perdita, di cui è più con-
largo anticipo ed assecondare. del ritorno”, per quella delicata sapevole il popolo che lo amò
Questo disegno fu poi travisato e interpretazione della verità della che la casta dei potenti.
dileguò, privato del suo facitore. politica che Moro ci offrì. Nostal-
Con l’uccisione di Moro tramon- gia che possa valere a mettere in [preside, Bari]

tra i libri di Aldo Moro in parola di Massimo Diciolla

A ldo Moro nasce il 23 set-


tembre 1916 a Maglie (LE).
su Moro
A. Giovagnoli, Il caso Moro.Una
p artito politico. L’art. 49
della Costituzione italiana
tavolino la composizione del Par-
lamento, incasellando abilmente
indicare semplicemente la collo-
cazione fisica, all’interno di una
Nel 1938 si laurea in Giurispru- tragedia repubblicana, il Mulino. sancisce che: “Tutti i cittadini i propri accoliti entro liste blocca- assemblea, tra varie fazioni più o
denza presso l'Università di Bari hanno diritto di associarsi libera- te) tradisce la scarsissima volontà meno omogenee, hanno finito
Carlo Alfredo Moro, Storia di un
mente in partiti per concorrere degli apparati di aprirsi al popo- per identificare le sue compo-
e si avvia alla docenza universita- delitto annunciato, Editori Riuniti. con metodo democratico a deter- lo sovrano. nenti, rispettivamente, conserva-
ria. Nel 1946 è eletto all'Assem- Agnese Moro, Un uomo così, minare la politica nazionale”. Ac- trice e progressista. La collocazio-
blea Costituente e poi sempre ri- Rizzoli canto alla struttura di libera asso- Compromesso storico. Il com- ne centrista, un tempo appan-
confermato alla Camera dei De- Il film Piazza delle Cinque Lune ciazione data ai partiti, particolar- promesso storico fu una strategia naggio delle compagini cristiano
putati. Dal 1959 al 1964 è segre- mente interessante appare l’inci- politica elaborata e promossa, a - democratica e liberale, appare
di Renzo Martinelli, 2003
tario nazionale della DC. Più vol- so “con metodo democratico”: è partire dal 1973, dal segretario invece sempre meno chiaramen-
te ministro in vari dicasteri, più opinione diffusa che con esso i nazionale del PCI, Enrico Berlin- te ed univocamente connotata
volte Presidente del Consiglio, Costituenti, memori dei recenti guer. Essa teorizzava la dal punto di vista ideologico, an-
tra i suoi libri: disastri del fascismo e della guer- collaborazione e, che per via della progressiva af-
nel 1976 è eletto presidente del
A. MORO, L’in te llig e n za e g li a v - ra, abbiano voluto consacrare il quindi, una fermazione dell’assetto bipolare,
Consiglio nazionale della DC. Il
v e n im e n ti. Te sti 1959-1978, in- divieto assoluto della violenza fi- da cui le locuzioni centrodestra e
16 marzo 1978 è rapito dalle Bri- centrosinistra. Bisognerebbe pe-
troduzione di G. Mosse, Garzanti sica e morale nell’azione politica,
gate Rosse e il 9 maggio il suo non già prescrivere la “democra- rò diffidare di queste
corpo è rinvenuto nel bagagliaio -Sc ritti e d isc o rsi, 5 v v ., terminologie, tanto
ticità” interna dell’associazione.
di un'auto in via Caetani, nel cen- Edizioni Cinque Lune Ai giorni nostri, invece, non co- abusate da sembrare
tro di Roma. -Al d i là d e lla po litic a , Studium vando più nel dna di nessun par- gran- etichette impropria-
tito - si spera - intenti prevarica- de al- mente apposte a fenome-
tori, è proprio il difetto di tale leanza ni, in realtà, fluidi e non
pensando di Elisabetta Liuzzi “democraticità” a costituire il sin-
tomo più evidente della crisi dei
fra i tre grandi
partiti popolari (DC, PCI e PSI)
sempre coerenti. Soprattutto
in Italia, dove le attuali coalizio-
partiti: alcuni arroccati su graniti- al fine di accrescere e consolida- ni, al di là dei furibondi litigi di
n un mondo dove tutto va nelle mani di chi ci rappresenta e,
i allo sbaraglio, è difficile ri- per questo, mi aspetto dai partiti ci castelli ideologici, altri oramai re le istituzioni democratiche, mi-
nate dalle nascenti spinte autori-
facciata, sembrano animate da un
conoscere il vero dal falso una coerenza di idee, il rispetto svincolati da qualsiasi credo che irresistibile bisogno di consociati-
non sia quello dell’interesse par- tarie e terroristiche (emblematici vismo, attraverso il quale spartir-
e, per questo, ci si lascia facil- della fiducia che diamo votando-
ticolare, tutti serviti da organi- il golpe cileno e la cd. strategia si la torta senza pestarsi troppo i
mente soggiogare dalle promesse li e sostenendoli, mi aspetto la
grammi obsoleti, si apprezzano della tensione), attraverso l’ado- piedi. Nella impellenza delle ri-
e dai lunghi discorsi di chi ci rap- stessa serietà che deve contraddi-
come entità autoreferenziali e so- zione di politiche riformiste, se- forme, sempre annunciate dalla
presenta o vorrebbe rappresen- stinguere il mio futuro e l'umiltà
stanzialmente insofferenti della condo un “programma di rinno- parte di turno, ma mai varate per
tarci dal punto di vista politico. di non farsi corrompere dalla po-
partecipazione popolare. È pur vamento e risanamento naziona- deficienze numeriche o proget-
Molto spesso i politici sono tal- polarità e dal denaro ma la vo-
vero che recentemente si è regi- le”. L’ambizioso progetto naufra- tuali, si rimpiange di non saper
mente presi dall'apparire che non lontà di rendere la nostra vita mi-
strato qualche timido segnale di gò nel sangue di via Fani e nel- recuperare un sano trasversali-
pensano a soddisfare il bisogno gliore.
apertura verso modelli maggior- l’uccisione di Aldo Moro, una smo, quale quello che ispirò i pa-
primario di chi ripone nel voto la
mente partecipativi (si pensi al mattina di marzo di trent’anni fa. dri costituenti, con cui innovare il
sua piena fiducia e la speranza di
una vita migliore. Parlo del biso- fenomeno delle “primarie”), ma è Paese a prescindere dagli sche-
altrettanto vero che il ritardo nel Destra, sinistra, centro, con- matismi, formali e ideologici, di
gno di soddisfare quell'insicurez-
cancellare la mostruosa legge sociativismo, trasversalismo. appartenenza.
za che fa parte di tutti e special-
elettorale vigente (che in pratica I termini destra e sinistra, nati du-
mente dei giovani. Il mio futuro,
consente ai partiti di pianificare a rante la rivoluzione francese per [avvocato, Conversano, Bari]
come quello di tutti i giovani, è [liceale di V anno, Taranto]
ricordando di Nicola Occhiofino 3

Enrico Berlinguer,
il coraggio della politica
attenzione all’area cattolica transigente e strenua delle lavo- malanni d’Italia”.
l’ è stata sempre rilevante ratrici e dei lavoratori. Soprattut- Enrico Berlinguer levigò il comu-
nella vita del Pci, il più grande to l’eccezionale statura dell’uo- nismo, lo liberò dalla scorie, ren-
dell’Occidente. In essa si riscon- mo, la sua adamantina vita. Chi dendolo accettabile, non incom-
trava nettamente la creatrice im- concepiva la politica arte alta e patibile con la religione. La laici-
pronta gramsciana, ripresa da To- nobile, che senza l’etica diventa tà conobbe così percorsi sino ad
gliatti. Enrico Berlinguer l’accen- una ben misera cosa, non poteva allora sconosciuti, impraticabili.
tuò, dedicandole riflessione, ela- non incontrare i credenti che la Rese credibili lo strappo, il distac-
borazione, organica sistematicità ritenevano “la forma più esigente co, l’autonomia del Pci dall’Urss:
divenuta poi linea programmati- della carità”. Suscitava ammira- nel regno del monolitismo
ca. Diversi elementi contribuiro- zione e consenso, da parte delle echeggiò per la prima volta la cri-
no a così configurarla: la fase sto- coscienze di fede, la fermezza, la stallina voce del pluralismo. Rag-
rica, la complessità della situazio- passione nel sollevare la questio- giunse i cuori della gente sempli-
ne nel mondo, la singolarità del ne morale come il cuore della po- ce, contribuì a diradare la paura
nostro Paese. litica, l’infaticabile impegno per il del comunismo, lottò in modo in-
Nel più amato segretario comuni- processo di liberazione delle per- domito contro il terrorismo, ge-
sta profonde e suggestive erano sone e dei popoli. Riscontrava la nerò fiducia, educò allo scavare e
la concezione della politica, la fe- loro adesione la sua condanna al guardare oltre, aprì le liste elet-
de negli ideali, l’importanza dei della corruttela a sistema di go- torali alle cattoliche e ai cattolici.
valori, la difesa in- verno, del degrado dei partiti che La salvaguardia e l’allargamento
“hanno degenerato e questa è della democrazia, l’esigenza non
l’origine dei più rinviabile, da noi, della sua
compiutezza richiedevano la
convergenza di tonificanti para-
digmi, di forze storiche. Andava
in tale direzione l’ardito disegno Berlinguer negli ultimi giorni del- pagina de “L’Osservatore Roma-
del “compromesso storico”, ricco la sua vita, in occasione della no” con un calibrato commento.
di dignità, contenente una fecon- morte. Tra i tanti l’interessamen- Morì giovane e all’improvviso. Fu
dità non solo per il nostro Paese.
to di papa Giovanni Paolo II alle una tremenda perdita. Ai nostri
Una politica che non vide mai la
sue condizioni di salute, le pre- giorni emerge con più nitore per
luce. Fu ammazzato Aldo Moro,
l’altro pilastro dall’eccezionale ghiere in molte chiese per la sua il buio che avvolge la stagione
statura, garante della democrazia, vita, l’intervento dal palco di S. politica. Per il futuro bisogna far
aperto alle necessarie innovazio- Giovanni, durante i funerali, di risplendere la luce.
ni. Diversi, forti segnali di rispet- Domenico Rosati, presidente na-
to e di stima, da parte del mondo zionale delle Acli, la notizia della
cattolico, pervennero ad Enrico sua morte apparsa sulla prima [docente, politico, Bari]

tra i libri di Enrico Berlinguer pensando di Vito Damato


E nrico Berlinguer Nasce il
25 maggio 1922 a Sassari.
su Berlinguer
F. Barbagallo, Enrico Berlinguer, n ella crisi dell’intero sistema
politico italiano, a mio pa-
gestione liberamente democrati-
ca dei partiti politici dando a tut-
mente inquinato da logiche indi-
pendenti dalle reali necessità de-
Nel 1944 entra a far parte della Carocci. rere, diventa di primaria ti le medesime opportunità di gli italiani. Solo cosi potremo ri-
S. Pons, Berlinguer e la fine del importanza oggi, rimettere in pie- partecipazione ad ogni livello. dare una rinnovata fiducia verso
Segreteria nazionale del Movi-
comunismo, Einaudi. di un sistema politico composto Come ogni associazione onlus, il le istituzioni e la politica. Solo co-
mento Giovanile Comunista e nel F. Rodano, Questione democri- da partiti politici, che possano contributo ad ogni livello dei par- si potremo aumentare i livelli di
1950 è eletto segretario. Nel 1957 stiana e Compromesso storico, giocare finalmente il proprio ve- titi politici da parte dei cittadini sensibilità e consapevolezza dei
torna in Sardegna come vice se- Editori Riuniti. ro ruolo, restituendo al paese una deve essere di natura prettamen- diritti, innalzare i livelli di una
gretario regionale del PCI e nel G. Fiori, Vita di Berlinguer, Later- cultura e dignità democratica. Ta- te volontaria, e di servizio gratui- cultura democratica che vede
1958 entra a far parte della Segre- za. le processo dovrebbe portare a to alla comunità che si rappre- nella famiglia, la solidarietà e la
teria nazionale del PCI. Nel 1968 M. Tronti, Berlinguer. Il principe rivedere la forma giuridica dei senta. I partiti politici devono tolleranza, le pietre angolari su
disarmato, Sisifo partiti politici, trasformandoli in rappresentare le necessità della cui costruire una moderna demo-
è eletto alla Camera dei Deputati
organizzazioni senza scopo di lu- comunità ad ogni livello di com- crazia.
e nel 1969 è vice segretario na- tra i suoi libri: cro (ONLUS); varare una riforma petenza (comunale, provinciale,
zionale del PCI. Nel 1972 è eletto E. Berlinguer, La politica interna- elettorale che riduca al minimo regionale, statale, ecc). Solo cosi,
segretario nazionale e nel 1976 zionale dei comunisti italiani, possibile il numero dei partiti po- possiamo assicurare un netto ta-
annuncia l’astensione del PCI al Editori Riuniti. litici, garantendo nello stesso glio con il più o meno recente
Governo avviando la politica di La questione comunista, Editori tempo la rappresentazione di tut- passato, politicamente e social- [impiegato, Mola di Bari]
"solidarietà nazionale" Nel 1980 Riuniti. ti gli italiani; rivedere le forme di
- La proposta comunista. Relazio- finanziamento dei partiti, che de-
condanna l’intervento sovietico
ne al Comitato Centrale e alla vono essere liberi da ogni finan-
in Afghanistan e il 7 giugno 1984, Commissione Centrale di Con- ziamento pubblico e dipendenti
durante un comizio a Padova per trollo del PCI in preparazione del da ben regolati finanziamenti pri-
le elezioni europee, è colpito da XIV congresso, Einaudi. vati.
ictus cerebrale. Muore l’11 giu- - La crisi italiana. Scritti su Rina- Come ogni associazione onlus, i
gno. scita, Rinascita. partiti politici devono essere mol-
to più radicati sul territorio e vici-
ni ai cittadini come contenitori di
poetando di William Shakespeare idee, raccoglitori di necessità, or-
ganizzare campagne di sensibi-
lizzazione, contribuire ad una
L’uomo che non ha musica in se stesso crescita culturale democratica e
e non è mosso dall’armonia dei dolci suoni giocare un ruolo di mediazione
più efficace tra i cittadini e il par-
è buono per tradire, tramare e depredare;
lamento.
i moti del suo animo sono cupi come la notte, Considerando che i livelli di con-
e i suoi affetti neri come l’Erebo. sapevolezza dei diritti dei cittadi-
Un uomo così non riceva mai fiducia. ni e della democrazia si misurano
dall’interesse e partecipazione
Ascolta la musica.
dei cittadini, questa nuova impo-
stazione dovrebbe incentivare i
da Il Me r c a n te d i Ve n e zia cittadini ad una partecipazione di
massa, attraverso una trasparente
4 meditando di Giuseppe Cotturri

i partiti e la Costituzione
a prima considerazione ri- portare, nelle condizioni di oggi, spunto offerto a una rimeditazio-
l guarda l’uso corrente e la pratica politica diffusa a condi- ne ci aiuta a trovare punti di ap-
corrivo della terza persona: da zioni di partecipazione-immede- poggio, per una azione di contra-
troppi anni parliamo dei partiti simazione nell’azione di gover- sto e di ripresa. Anzitutto, si può
come di soggetti altro-da-noi. Lo- no, sì che persone comuni possa- intervenire direttamente, da citta-
ro: soggetti collettivi, corporazio- no parlare in prima persona plu- dini attivi (art. 118 della Costitu-
ni di professionisti avidi e gelosi rale riferendosi alla sfera pubbli- zione, nella revisione del 2001)
delle prerogative e privilegi del ca? Come arrivare a sostituire ai nelle politiche pubbliche. E’ un
loro ceto. Un gruppo sociale se- discorsi estraniati sul teatrino del- tema che tocco spesso: non si
parato e autoreferenziale. Non è la politica (sulle malefatte del ce- tratta di alternativa radicale all’at-
sempre stato così: un tempo, per to partitocratico), un pacato e dif- tuale sistema, ma di una integra-
i militanti e gli attivisti dichiarare fuso sentimento di partecipazio- zione positiva (sussidiaria) del-
la “appartenenza” era motivo ne e responsabilità condivisa da l’agire pubblico, a partire dalla
d’orgoglio. Ma ormai da decenni noi, cittadini - di tale “colore” o di quale molte cose del sistema del-
è così evidente la “deriva partito- tal’altro - per il fatto di avere ot- la rappresentanza possono esse-
cratica”, che grande successo nel- tenuto che si segua questa rego- re riformate. Ma qui voglio stare
la pubblicistica ha l’approccio la, si persegua questo fine, ci si al tema: come ripensare i partiti?
estraniante (“la casta”), così come occupi prioritariamente di tali bi- Come sempre nella storia, le in-
immediati larghi consensi hanno sogni? dicazioni costituzionali, tanto più
“urla antipolitiche” come quelle Siamo così lontani da un funzio- se violate, offrono una indicazio-
di Grillo.
namento democratico di questo ne alternativa alle prassi deterio-
Naturalmente ci sono ragioni ve-
tipo, che è impossibile trovare sia ri e una risorsa ideale di mobili-
re e profonde per tutto questo.
nell’elettorato di centrodestra che tazione e di lotta. L’art.49 della
Una frattura è intervenuta, tra or-
in quello del centrosinistra perso- Costituzione italiana ancora vi-
ganizzazioni della rappresentan-
ne che sentano di poter vantare gente indica con chiarezza che il
za politica e forze sociali. Ma se
come proprio un qualche risulta- punto di partenza, per qualsiasi
la repulsione verso le prime ci
to di governo: i campi si contrap- discorso in materia, è che tutti i
prende la mano, se la lingua non
riesce più a proporre distinzioni, pongono in “negativo”, Berlusco- cittadini hanno diritto di concor-
anzi non ha più parole che sap- ni fa ancora appello all’anticomu- rere con metodo democratico al-
piano distinguere, allora – come nismo, e Prodi a stento vince in la direzione politica nazionale.
si dice volgarmente – si “butta il nome del no al berlusconismo. Non è scritto: i partiti hanno dirit-
bambino con l’acqua sporca”. Negli Usa non è molto diverso: to di regolare tra loro le questio-
Perché si oscura il punto fonda- l’appello patriottico fa premio sui ni di proprio interesse. Si dice in-
mentale: noi, i “comuni cittadini”, tanti mali di quella società, il ne- vece: tutti i cittadini hanno diritto della partecipazione nel sistema. terno dei partiti, che “civilizzino”
se vogliamo contare, se vogliamo mico è necessario (ieri il comuni- di partecipare, e si parla di inte- La lotta per lo sviluppo della Co- quelle organizzazioni e le riporti-
esercitare un potere democratico, smo, oggi il terrorismo) per uni- resse nazionale. L’obiettivo pre- stituzione, secondo il suo proget- no al servizio dei cittadini?
in qualche modo dobbiamo unir- ficare pacchetti di voto-delega al minente è dunque la partecipa- to originario ma anche oltre certi [la riflessione dell’autore conti-
ci e organizzarci. Si chiamino potente di turno, e per non discu- zione collettiva, e nella Carta si limiti di chiusura partitocratica, è nua sul Forum del nostro sito
partiti, o comitati o in qualsiasi al- tere delle strategie economiche e fissa un modello di eguali oppor- la strada maestra per riaprire an- www.cercasiunfine.it, ndr]
tro modo, ma di associarsi in sociali. tunità, tramite i partiti, che col lo- che alle organizzazioni dei citta-
qualche forma i cittadini hanno Qui non possiamo svolgere ro pluralismo dovrebbero garan- dini in forma di partiti un futuro.
bisogno, per incidere sulle deci- un’analisi storico-ricostruttiva, su tire un accesso permanente dei Detto in altre parole: si possono
sioni pubbliche vincolanti. Come come si sia arrivati alle attuali cittadini alla politica, e perciò oggi costituire esperienze signifi- [docente di sociologia politica, uni-
frantumazioni e derive. Ma lo stesso una tendenza espansiva cative di cittadinanza attiva all’in- versità di Bari]

tra le pagine di Giacomo Ulivi pensando di Domenico Maria Amalfitano


Cari amici, tre volte ho dobbiamo prepararci.


artito, partiti: participi pas- patologia? La perdita del carisma, ordinamento, va oggi vissuto in
strappato e scritto questa
lettera. L’avevo iniziata con uno
Può anche bastare, sapete, che
con calma cominciamo a guar-
p sati. Una partenza avvenu- della credibilità dei partiti è cer- un contesto molto più dinamico
ta tempo fa, ma oggi? Il ruolo dei tamente oggi a favore del cre- e rivisitato dalla stessa riforma
sguardo in giro, con un sincero dare in noi e ad esprimere desi-
partiti, tra retorica e iconoclastia, scente tessuto vitale di una socie- costituzionale dell'articolo 118
rimpianto per le rovine che ci deri. Come vorremmo vivere
tra esaltazione del ruolo che fu e tà, di una società civile, che, co- del 2001. Le persone non sono
circondano, ma invece dobbia- domani? No, non dite di essere crisi di rappresentanza, va ripen- munque, deve il suo tributo agli solo portatori di bisogni, magari
mo guardare ed esaminare in- scoraggiati, di non volerne più sato e ridefinito all'interno di un stessi partiti. Una nuova fase di da delegare in un rapporto patti-
sieme la parte di responsabilità sapere. Pensate che tutto è suc- nuovo quadro di riferimento, sia democratizzazione è dinanzi a zio, che pur ha fatto evolvere “la
che abbiamo dei nostri mali. cesso perché non ne avete più sociale che istituzionale. La de- noi, democratizzare la democra- democrazia degli eguali”, ma an-
Ecco, per esempio, quanti di voluto sapere. Ricordatevi che mocrazia non poteva non nasce- zia, da una democrazia insoddi- che risorse di capacità e di azio-
noi sperano nella fine di questi siete uomini; avete il dovere, se re che come democrazia dei par- sfatta a una democrazia respon- ne per un'autonoma iniziativa di
casi tremendi, per iniziare una il vostro istinto non vi spinge a titi, sino all’identificazione con lo sabile, la sfida è la qualità! Chi interesse generale, sulla base del
laboriosa e quieta vita? Ma lavo- esercitare il diritto, di badare ai stesso Stato. Il partito come edu- avrà la funzione istituente? Sarà principio di sussidiarietà (art. 118
rare non basterà; e nel deside- vostri interessi. catore delle masse, come sogget- ancora la vecchia forma partito a della Costituzione). La sovranità
rio invincibile di “quiete”, anche Avete mai pensato che nei pros- to dominante della storia con- riavere capacità di incontro, di ri- popolare vive e matura in termi-
se laboriosa, è il segno dell’er- simi mesi si deciderà il destino temporanea, il nuovo principe, creazione di nesso tra l'orizzonte ni diversi. La sussidiarietà è un
rore. Perché in questo bisogno del nostro Paese, di noi stessi: strumento di mobilità popolare, di vita personale e il destino del- modo altro di vedere e di vivere
di quiete è il tentativo di allon- quale peso decisivo avrà la no- Ma oggi è anche evidente la de- la comunità? Lo stesso articolo la società e il suo rapporto istitu-
tanarsi il più possibile da ogni stra volontà, se sapremo farla generazione partitocratrica, tradi- 49, collo di zionale: non a caso, è la riforma
manifestazione politica. valere? mento dell’articolo 49 clessidra più innovativa, dopo quella della
È’ il tremendo, il più terribile ri- Oggi bisogna combattere con- della Costituzione): par- tra socie- distinzione dei poteri. Siamo in
sultato di un’opera di diseduca- tro l’oppressore .Questo è il pri- titi onnivori, pigliatutto tà e un nuovo costituzionalismo! Il
zione ventennale. Tutti i giorni mo dovere per noi tutti. Ma è sino alla conclusione di punto di rilancio è soprattutto an-
ci hanno detto che la politica è bene prepararsi a risolvere quei un ciclo che, da virtuo- tropologico e culturale. Un mo-
un lavoro da specialisti, voi la- problemi in modo duraturo e so, è diventato vizioso. mento neoistituzionale: a riaggre-
vorate e credete, dicevano; e che eviti il risorgere di essi e il Volendo tutto per se, gare? Una nuova diffusa soggetti-
quello che facevano lo vediamo ripetersi di tutto quanto si è ab- hanno perso anche se vità creativa e non una pigra de-
ora, che nella vita politica ci sia- battuto su di noi. stessi, Ma come riprende- lega per un potere sempre più
mo stati scaraventati dagli even- re, pur nella dispersione oligarchico, autoreferente e, ma-
ti. individualista, come rico- gari, consociativo. I partiti saran-
Credetemi, la cosa pubblica è struire un'azione ri- no quelli che una cittadinanza at-
noi stessi: ciò che ci lega ad es- stralci di una lettera agli amici, fodan- tiva, se ci sarà, li farà essere op-
sa, non è un luogo comune. Al di Giacomo Ulivi (1925-1944), te pure non saranno affatto!
di là di ogni retorica, constatia- giovane antifascista e membro per
mo come la cosa pubblica sia della Resistenza, cfr. www.an- riat-
noi stessi, che ogni sua sciagu- pi.it/modena/archivio - tiva-
ra è sciagura nostra, per questo www.liceouluivi.it re fisio-
logia e curare la [docente, già parlamentare, Taranto]
meditando di Giuseppe Moro 5

elogio dell’ essere di parte


a alcuni anni a questa par- tutte le indagini sulla fiducia nel- delle scontro politico-ideologico,
d te, nell’opinione pubblica, le istituzioni da parte degli italia- non sarebbe mai venuto in men-
si è andata consolidando l’idea ni. Ma credo vi siano anche fatto- te di rivendicare una loro terzietà
che essere “super partes”, nella ri culturali che abbiano prodotto rispetto alla politica (neutra la
vita pubblica, costituisca una ca- tale atteggiamento: soprattutto Cgil o l’Arci, le Acli o l’Azione
ratteristica superiore all’apparte- l’idea che esistano una scienza e Cattolica di Gedda?).
nere ad una parte. E’ accaduto una tecnica (soprattutto econo- Certo, si dice, quello era il mon-
spesso che istituzioni importanti, miche) neutre, in grado di deter- do prima della caduta del Muro e
tipicamente politiche, fossero minare le leggi oggettive della re- delle ideologie, poi tutto è cam-
guidate da tecnici: dai ministeri, altà da cui far derivare gli inter- biato... Ma sarebbe quantomeno
alla presidenza del consiglio a venti “giusti”. Una specie di resi- provocatorio chiedersi se non mica, all’informatica, ma soprat- qualche voglia di rilanciare l’inte-
quella della Repubblica. Molti duo popolare, ad arte conserva- fosse più corretto e democratico tutto, naturalmente, all’econo- resse verso la politica che il pri-
esponenti illustri della nostra vita to, di un positivismo superato da l’atteggiamento ideologico di al- mia. E gli uomini che ne sono mo passo da fare, con modestia,
sociale e culturale si fanno vanto tutta la riflessione filosofica e lora rispetto alla pretesa neutrali- espressione sono davvero in gra- è scegliere da che parte si sta,
di “non aver mai avuto tessere in scientifica degli ultimi decenni. tà di oggi. do di guardare a quella chimera quali interessi si vogliono difen-
tasca”. Nei mass media hanno Ma non è sempre stato così. In In fondo considerarsi di parte si- che si chiama “interesse genera- dere, quale futuro della società si
trovato molto spazio i cosiddetti tutta la nostra tradizione cultura- gnifica ammettere che ci sia le” (ma esiste?). Per guardare al vuole proporre aderendo alle ag-
cerchiobottisti sempre attenti a le, finanche nei Vangeli e in altri un’altra parte con cui ti puoi gregazioni che appaiono più vici-
nostro tormentato Paese in que-
distanziarsi sia dalla destra che testi biblici, è presente una forte scontrare, ma con cui puoi anche ne a tali idee o fondandone altre
sta tormentata fase politica: dav-
dalla sinistra. Finanche alcuni di- critica rivolta ai “tiepidi”, a colo- raggiungere, quando è necessa- (ma con parsimonia, per favore!).
vero un Montezemolo o un Dra-
rigenti importanti di partiti hanno ro che non vogliono decidere da rio e senza confonderti con essa, Senza far finta di ignorare che poi
ghi sono in grado di governare
tentato di accreditare un’immagi- che parte stanno, a chi non si accordi e compromessi: i partiti bisognerà trasformare le idee in
meglio di un Prodi o di un Berlu-
ne di sé come di persone sempre schiera, a chi in modo imperter- ideologici del Dopoguerra hanno programmi per conquistare il
pronte a considerare tutte le po- sconi tutti i giorni alle prese con
rito vuole continuare a servire scritto insieme la Costituzione, i consenso dei cittadini e, se lo si
sizioni culturali e tutti gli interes- le operazioni, così disprezzate
due o più padroni. Anche la no- partiti post - ideologici degli ulti- ottiene, sarà necessario gestire il
si: un atteggiamento che è stato stra storia politica, sociale e cul- mi decenni hanno approvato le sui giornali e dai commentatori il-
potere e tradurre i programmi in
ironicamente sintetizzato da turale più recente è attraversata modifiche alla stessa Costituzio- luminati, di mediare fra partiti e
atti legislativi e amministrativi;
Maurizio Crozza nella sua imita- da atteggiamenti differenti. In ne a colpi di maggioranza. Se in- correnti e di intercettare il con-
tutte operazioni che richiedono
zione di Veltroni, segretario del fondo, fino a pochi anni fa’, per vece ti consideri solo, apparente- senso dell’opinione pubblica. Ma
compromessi e mediazioni. Forse
partito del “ma anche” (siamo un intellettuale non essere consi- mente in modo più modesto, il se non è questo, che cos’è la de-
però è necessario iniziare a riva-
con i poveri ma anche con i ric- derato impegnato era un marchio portatore di un sapere tecnico- mocrazia? Ma cosa fanno tutti i
lutare tutti quei grandi dirigenti di
chi, con i laici ma anche con i cat- di discredito e i grandi leader po- scientifico considererai gli altri giorni i leader delle tanto cele- partito – penso, per esempio, al-
tolici ecc.) litici della nostra Repubblica (a solo degli ignoranti da illumina- brate democrazie occidentali, da la DC e al PCI – e trarre lezione
Non ignoro, naturalmente, che partire da De Gasperi e Togliatti) re. Inoltre, osiamo ancora sospet- Bush a Brown, dalla Merckel a dall’alto senso della dignità della
una delle cause di tutto ciò sia il hanno molto volte espresso di- tarlo anche a rischio di essere Sarkozy, se non governare me- politica, che ci hanno testimonia-
discredito dilagante ricaduto sui sprezzo per gli intellettuali che considerati dei sessantottini fuori diando e cercando di ampliare la to.
partiti i quali da anni, ormai, so- non prendevano posizione. An- tempo, è proprio vero che la propria sfera di consenso?
no di gran all’ultimo posto (in che alle organizzazioni della so- scienza e la tecnica sono neutre? Ed allora io direi ai lettori di que- [docente di sociologia, università di
competizione con i sindacati) in cietà civile, nella fase più acuta Penso alla genetica, alla biochi- sto giornale che abbiano una Bari]

pensando di Luciana Miccolis pensando di Franco Ferrara


a politica ha da sempre fat- fosche lo stato e il governo e in a nascita di partiti politici familismo di Banfield; 2) i senti-
l to parte della mia vita, una questo quadro apocalittico cosa l comporta in primo luogo menti di fiducia, che gli individui
passione che vedevo brilla- lo spingeva a voler far parte di l’individuazione delle aspi- mostrano gli uni verso gli altri e
re negli occhi di mio padre e del- quel grande marasma? Ho inizia- razioni profonde che attraversa- che promuovono o favoriscono
la quale indirettamente ho vissu- to così a prestare attenzione a no il corpo sociale. Questo è pos- la coesione sociale, intesa non
to anche io di riflesso. Per molti quel mondo da me così lontano, sibile se il livello partecipativo come assenza di conflitto ma co-
anni pensandoci ho creduto fos- per scoprire che quei valori di non si riduce al plebiscito. Resta me solidarietà basata sul rispetto
se entrata con prepotenza, che onestà e rispetto che mi insegna- ancora attuale la lettura del “fami- delle opinioni altrui; 3) il tessuto
mi sottraesse tempo per giocare va li riversava nella vita politica, lismo amorale” di Edward Bal- associativo, che connette gli indi-
con il mio papà. Avevo non solo, lontano dalla corruzione quando field (“Le basi morali di una so- vidui tra loro, vera e propria tra-
come ogni bambino, una visione gli si è presentata. Una politica al cietà arretrata”, 1958). Quell’ope- ma di relazioni sociali che costi-
egoistica ma anche stereotipata servizio del cittadino, attraverso ra aiuta a comprendere gli avve- tuiscono la “stoffa” della società
della politica, accendevo la tele- la quale un mondo migliore non nimenti costituivi anche dei nuo- civile. Per Putnam la diffusione di
visione e guardavo i politici urla- è utopia. vi “partiti politici” sia nell’area cultura civica nel Mezzogiorno è
della sinistra che della destra. Ciò imputabile al mancato influsso
re e mi chiedevo cosa ci facesse
che si potrebbe dire in sintesi è dell’esperienza dei Comuni Me-
in quel mondo mio padre tanto
che il sistema politico italiano dioevali nel Sud. A distanza di
pacato e cattolico. Gli adulti in- [studentessa universitaria, Massafra,
tende a “riprodursi” ma non a tempo sia i sociologi americani
torno a me dipingevano a tinte Taranto]
“trasformarsi”. Tra le cause, oltre che nazionali convengono sui fe-
al dominio quasi assoluto del cir- nomeni di disgregazione sociale
cuito mediatico, si rintracciano le che sta creando l’isolamento
crescendo 17 ipotesi di Banfield. Per questi post-moderno. Putnam stesso
il “familismo amorale”, cioè “co- parla di Bowling Alone (Capitale
a politica è: potere e bugie, le ripeti, lui che agisce per massimizzare i sociale e individualismo, 2004)
l ma parte dal basso le ripeti. vantaggi materiali e immediati ossia giocare da soli a bowling,
e comincia anche da noi ragaz- con fiducia, della famiglia nucleare e suppor- un gioco sociale per eccellenza.
zi, chiarezza re che tutti gli altri si comportano Ritornano anche le analisi di Tar-
1. quando non dici: "e a me, che allo stesso modo”. Questo com-
me ne frega?” per esempio partecipando al e senza stancarti. row condotte negli anni ’70 (Par-
"Consiglio comunale dei ragaz- portamento iniziava a essere re- tito Comunista e contadini nel
ma ti interessa quello che succe- gistrato dal sociologo americano
zi". Mezzogiorno, 1973) quando vide
de nel 1955 in un comune della Ba- nel PCI del Mezzogiorno la lunga
a scuola, silicata. Agli inizi degli anni ’90
4. quando prendi la parola 6. quando è di tutti, proiezione del “familismo amora-
nel quartiere, un altro osservatore americano R.
prendi il computer e per tutti. le”. L’attuale situazione politica
nella città Putnam volle verificare i cambia-
prendi quello che ti serve che si è determinata dimostra che
che poi diventa la tua città. menti intervenuti studiando i di-
e dici chiaramente il “familismo amorale” si è am-
versi rendimenti istituzionali del- pliato e diffuso anche assumen-
quello che pensi, le regioni italiane (La tradizione
facendo delle proposte. do profili violenti. E’ urgente una
2. quando capisci che civica delle regioni italiane, sua rilettura in quanto la nascita
rovinare, rompere, imbrattare 1993), indicando i tre pilastri del- di nuovi partiti favorisce la stabi-
può divertire pochi la “comunità civica”: 1) l’impe- lità delle èlite che si sono forma-
ma fa danno a tutti. 5. quando, se non ascoltano le gno civico o civicness, ossia le te nell’ultimo ventennio e quindi
3. quando capisci tue proposte virtù civili che contribuiscono al
la riproduzione dei rapporti pree-
che non è solo roba da televisio- o se non le accettano riconoscimento e al persegui-
[testi raccolti da Franca Longhi con sistenti.
ne, non ti arrabbi, ma ci pensi ragazzi di II media di Cesano Mader-
mento del bene pubblico, anche
risse e discussioni e le ripeti, a scapito di interessi individuali e
no, Milano] [presidente centro Erasmo, Gioia,
privati, cioè l’esatto contrario del
Bari]
6 meditando di Piero Fantozzi

partiti nel sud:


vecchi e nuovi mali
n ella fase di predominio del-
la società politica, nel Mez-
gliatutto”, senza riferimenti valo-
riali ed ideologici, solo interessa-
tura dei caratteri dei nuovi partiti
che operano nel sud. Nelle ele-
zogiorno, proprio la debolezza to al consenso elettorale. zioni regionali aumenta in ma-
strutturale della società civile ha Sulla scia dell’organizzazione e niera indiscriminata l’utilizzo del
reso difficile il compito dell’orga- sul comportamento del “partito voto di preferenza tanto da deter-
nizzazione partitica e, quindi, dominante” della DC, anche gli minare, in qualche caso, l’esito stessa lista, cosa che è successa crisi dei partiti. Se prendiamo in
della società politica. I partiti altri partiti, che operano all’inter- elettorale complessivo. In verità nelle regionali in Calabria del esame la partecipazione elettora-
operanti a sud, apparentemente no di un simile contesto, sono l’utilizzo del voto di preferenza 2000 - che vi siano candidati in le, notiamo che a sud si è votato
non distinguibili dagli stessi par- costretti ad inseguire lo stesso aumenta anche nel centro-nord, grado di competere con coloro molto di più che al centro-nord,
titi presenti in tutta Italia, hanno tracciato. Nel proprio agire, il ce- anche se la distanza per questa che controllano il partito e che sia avendo come riferimento i vo-
dato vita a fenomeni che a volte to politico ha come costante rife- modalità di scelta dell’elettore ri- decidono, perciò, le candidature tanti del centrosinistra delle pre-
hanno assunto l’aspetto di vere e rimento il rapporto clientela-con- mane abissale fra regioni meri- e gli eletti. cedenti politiche, sia le prece-
proprie patologie. senso e d’altra parte sono i risul- dionali e regioni al di sopra della Sull’attuale debolezza dei partiti e denti primarie dell’Unione per la
La diversità tra l’agire dei partiti a tati elettorali personali che deter- Campania. Quanto accade è fuor sulla fragilità del vincolo di ap- scelta del candidato premier.
sud e quello nel centro-nord è da minano i rapporti di forza all’in- di dubbio sintomatico della crisi partenenza che, invece, nel pas- Questo eccezionale risultato di
ritrovare nella natura e nella or- terno del partito. La ricerca del complessiva di fiducia che inve- sato rappresentava uno dei punti
ganizzazione delle associazioni partecipazione nel sud è stato
consenso individuale contagia ste i nuovi partiti per cui l’eletto- di forza nonché l’elemento fon-
politiche, nelle funzioni che esse possibile grazie alla mobilitazio-
dapprima i partiti di governo, an- re si affida più che un partito ad dante degli stessi partiti, è quan-
svolgevano, soprattutto, nei rap- che piccoli, e prima del passag- una scelta di tipo personale. La fi- ne personale – dall’alto - dei diri-
to mai esplicita l’analisi del feno- genti dei partiti che compongono
porti che esse avevano con le gio ad una nuova fase politica va ducia personale porta alla legitti- meno dei facili cambi di casacca,
persone, i gruppi sociali e le isti- ad intaccare le basi organizzative mazione, non solo degli eletti, il nuovo soggetto politico, so-
fenomeno ancora oggi non del
tuzioni. Nel sud più che di siste- ed i riferimenti valoriali dei parti- ma anche della leadership all’in- prattutto DS e Margherita, che
tutto scomparso, che ha caratte-
ma partitico qualche studioso ha ti di sinistra, anche del rigoroso terno dei partiti. Il ceto dirigente con i loro voti hanno cercato di
rizzato la vita politica di almeno
parlato di “sistema a partito do- PCI. E’ emblematico il successo dei partiti meridionali solitamen- collocarsi in prima fila all’interno
un decennio. La scomparsa dei
minante”, intendendo un sistema del PSI, nel sud, a partire dalla fi- te coincide con il ceto eletto o, della nuova struttura o per con-
vecchi partiti ha dapprima diso-
monopolistico per la presenza ne degli anni ’70 quando questo comunque, è formato da persone fermare le posizioni ottenute in
rientato, oltre agli elettori, buona
costante ed egemonica della DC partito si “meridionalizza”, nel vicine agli eletti che non necessa- precedenza nelle istituzioni rap-
parte dei vecchi dirigenti ed elet-
nel primo trentennio repubblica- senso di avere molti più consen- riamente, per essere eletti, devo- presentative.
ti della DC e del PSI che non han-
no, pur nella naturale competi- si nelle regioni del sud, nono- no avere i voti di preferenza. Si Da questa breve analisi si ha la
no trovato nell’immediato una
zione fra partiti che ha dato luo- stante i vertici si rivolgano per lo può, infatti, essere eletti perché, netta impressione che gli attuali
nuova collocazione. Un ceto po-
go, in qualche caso, alla conqui- più al centro-nord. La leadership a priori, si è stati piazzati in posi- partiti operanti nel Mezzogiorno
litico in cerca di autonomia e nel-
sta del potere alternativo alla meridionale del PSI impara bene zione utile in una lista bloccata risentono di vecchi e nuovi mali:
lo stesso tempo di affermazione
stessa DC. Essa, per lo più “parti- dalla DC la lezione di come si come nelle elezioni politiche del da una parte il modo di agire per-
individuale e visibilità, non indi-
to di integrazione di massa”, fu può ottenere il consenso eletto- 2006, oppure si è ottenuta una sonale del vecchio ceto politico,
viduando in nessuno dei partiti
influenzata da evidenti debolez- rale. candidatura in un collegio sicuro, eredi del vecchio sistema una for- dall’altra la crisi partecipativa e di
ze strutturali che inficiano la por- Con il cambiamento dell’intero come nelle politiche del 1994, te identificazione, ha trovato mo- fiducia che investe il sistema par-
tata dell’agire collettivo. Sono i si- sistema partitico avvenuto nella 1996 e 2001. Altrimenti si può ri- tivi di opportunità per cambiare titico.
stemi familistici e le appartenen- tornata elettorale delle politiche correre a “sterilizzare” la lista,
ze clientelari, in molte occasioni, partito, e talvolta schieramento.
del 1994, risultano ancora più cioè evitare – a tutti i costi, anche Anche le ultime primarie del PD [docente di sociologia politica, uni-
a sostituire o incorporare le orga- evidenti quei caratteri di “perso- di perdere le elezioni per i mino-
nizzazioni di partito in una mo- danno un ulteriore segnale della versità della Calabria]
nalizzazione” della leadership ri voti di preferenza, e di lista, ot-
dalità che si avvicina – anticipan- dei partiti meridionali. L’analisi tenuti e che sarebbero potuti an-
dola – al cosiddetto “partito pi- elettorale ci aiuta molto nella let- dare ad altri candidati forti della

meditando di Angelo Bertani

Pd: novità e tradizione


l acratico
nascita del Partito demo-
introduce una spe-
profitto e della arroganza.
Dunque è un’ottima cosa che sia
taluni confini della bioetica). Per-
ciò serviranno luoghi e persone
timiliar-
dario il Pd non
ricambio
della classe
ranza di novità, che inte- nato il Partito democratico; ma è che siano in qualche modo sot- potrà mai vincere dirigente. Si-
ressa certamente tutti i cittadini, ancora più importante che esso tratti ai ritmi laceranti della lotta se non avrà un circuito gnifica anche
in particolare i cattolici democra- cresca in tre direzioni fondamen- politica quotidiana, però legati e di fiducia, di partecipazione mantenere un equi-
tici. Questi infatti hanno sempre tali: elaborazione culturale, co- attenti all’attualità ed oltremodo volontaria e intelligente di librio tra il progetto ideale
avuto una attenzione particolare municazione e dialogo, forma- disposti a confrontarsi e ad impa- centinaia di migliaia di persone, e programma reale e comune che
al dialogo con le altre forze poli- zione e selezione di militanti, rare anche dalla realtà. una mobilitazione continua delle ci si impegna a realizzare, intor-
tiche ed hanno sempre cercato quadri e dirigenti di alto livello In secondo luogo sarà importan- coscienze, una testimonianza di no al quale si vuole raccogliere
una riconciliazione tra i valori professionale e morale. te che il nuovo partito sappia co- parole e di fatti. una maggioranza che non si può
della modernità (a cominciare In primo luogo mi sta a cuore municare con la sua base reale, In terzo luogo, l’impegno priori- mettere a rischio per un’impa-
dalla democrazia, le libertà civili, che le grandi tradizioni culturali e con quella potenziale e con tutto tario del Pd dovrebbe essere zienza, un’utopia (e tanto meno
la giustizia sociale) anche quan- politiche che convergono nel Pd, il Paese. Non solo per fare propa- quello di migliorare i suoi ade- per un delirio di onnipotenza).
do venivano propugnati da cul- comincino a confrontarsi non ganda e lanciare parole d’ordine, renti. Un partito veramente de- Chissà. Certo per realizzare un
ture e in contesti che si contrap- lanciando ultimatum, ma ponen- ma per dialogare, per ascoltare. mocratico sa che il primo modo partito nuovo – cioè un’impresa
ponevano alla Chiesa e alla cri- do sul tavolo i loro orientamenti, Dare e ricevere idee, verificarle per migliorare il paese è quello di che sappia bucare la fitta coltre di
stianità (illuminismo, liberalismo, le loro certezze e i loro dubbi; assieme, sentire il polso della sto- migliorare i cittadini, a comincia- nubi plumbee che ci sovrasta –
socialismo). Anche per questo, non limitandosi ad enunciare ria, farsi capire. Non è cosa ovvia re dagli iscritti. Infatti gran parte occorrono idee, spirito, ed anche
ieri ed oggi, essi hanno avuto scelte e valori, ma spiegando, ed attualmente è poco praticata. delle difficoltà della odierna po- persone nuove e diverse che va-
l’ostilità dei conservatori e, talo- confrontando e approfondendo Non basta l’indigesta “insalata litica vengono proprio dalla me- dano ad unirsi a quanti hanno av-
ra, della gerarchia. Dunque i cat- le ragioni che li ispirano, i dati su russa” dei telegiornali, né la sgra- diocre qualità della classe politi- viato l’impresa. Speriamo che ci
tolici democratici non possono cui si basano le verifiche possibi- devole polemica dei dibattiti tele- ca nazionale e locale. Essere de- siano, che vogliano entrare e che
non essere interessati ad una ini- li. Converrà che ciascuno ricono- visivi, né la strumentale e artifi- mocratico per un partito significa li lascino entrare.
ziativa politica che cerca di riuni- sca che oggi a molti problemi ciosa mediazione dei grandi quo- anche essere scuola di politica e
re, in un contesto politico socia- non ci sono risposte collaudate tidiani. Serve una capacità di co- mettere in grado i cittadini di go-
le e culturale così lacerato, le for- né univoche; e che dunque biso- municazione diretta con i cittadi- vernarsi meglio: conoscere la re-
ze più interessate al rinnovamen- gna studiare e cercare assieme ni interessati o coinvolti, attraver- altà e i programmi, scegliere i go-
to e al progresso sociale dell’Ita- qualcosa di nuovo, che vada ol- so strumenti semplici, direi pro- vernanti, governare la società,
lia in alternativa agli orientamen- tre le vecchie e presunte certez- prio poveri, ma credibili ed one- controllare quel che si è fatto e
ti conservatori, alla cultura del ze (dalle formule dell’economia a sti. Contro il circo mediatico mul- realizzare un adeguato e corretto [giornalista, Roma]
intervistando di Franco Ferrara con Raniero La Valle 7

credenti nella storia


aniero La Valle è un testi- La Valle: - Nel profondo tutti i va- La Valle: - Il cristiano (ma a que-
R mone per la società e la lori sono suscitati dalla bontà di- sto punto è meglio parlare per
Chiesa. Dice di sé: ”Sono nato vina. Per quanto riguarda il foro noi, e dire "il cattolico") è afflitto
senza mio merito il 22 febbraio esterno, allora erano soprattutto da molte asfissie e censure, ma è
1931 a Roma, fuori Porta Pia e so- visibili i valori dell'obbedienza, libero di vivere e di credere.
no stato battezzato a S. Agnese. della conformità a leggi e regole
Quest’ultimo particolare lo vole- di comportamento etico, dando - Per un cristiano, come si conci-
vo mettere anche nella biografia particolare enfasi alla sfera ses- lia lo stile di vita, che richiede
dei parlamentari detto “Navicel- suale; il desiderio prevalente era continue revisioni, con la difesa
la” che è pubblicato dalla Came- quello di appartenere ad una dei dogmatismi?
ra, ma lo considerarono irrilevan- Chiesa sicura di sé, un po’ triste, La Valle: La nostra ambizione è lare i rapporti tra le persone, o
te”. La sua storia è emblematica ritualizzata nel culto e in conflit- La Valle: I dogmatismi sono i che vi contribuisca mettendo in- queste saranno travolte dalla vio-
in quanto si salda con la storia di to con tutti gli altri. danni collaterali del dogma, e sieme cose che di solito sono se-
perciò non vanno difesi. In ogni lenza? Come si svilupperà la pace
tanti. Il suo percorso è singolare. parate (come ad esempio cono-
Impegnato nella FUCI e nel quin- - Cosa ha rappresentato per i cre- caso, la verità non è solo la me- tra i popoli? Per il futuro delle ge-
scenza e politica, antropologia e
dicinale Ricerca, ha diretto Il Po- denti la scoperta della lettura del- ta, è anche la via; e la via non è diritto), e facendo crescere il nerazioni, vedi il trionfo della
polo, poi l’Avvenire d’Italia. Pri- la Bibbia e “dei segni dei tempi”? un'autostrada, ma è la vita (e tut- pensiero politico (e non solo) di nonviolenza?
ma senatore, poi deputato dal te e tre sono una cosa sola in Ge- quanti entrano in contatto con
1976 al 1992. All’interno del La Valle: - La Bibbia ha tolto il sù). Nella vita molti sono i per- essa. La Valle: Queste non sono do-
gruppo dei cattolici della “Sini- chiavistello aprendo su Dio e corsi, e nella via molte sono le
mande. Sono decisioni. Non so-
stra Indipendente” ha potuto far non più solo sulla Chiesa, lo soste, le incertezze ad ogni bivio, - Tu hai effettuato un percorso
sguardo della fede (con in più il nonché le sorprese e le scoperte. no oggetto di previsione, ma di
sintesi su importanti punti cari al- che ti vede disarmato, senza po-
regalo della consolazione delle Se vuoi, si possono chiamare "re- tere; i tuoi interventi sono con- speranza. Così dobbiamo fare,
la cultura contemporanea, contri-
buendo poi alla rivista “Bozze”, Scritture); i segni del tempo han- visioni". trassegnati da oltre un trenten- così dobbiamo volere.
diretta dallo stesso Raniero La no fatto capire, grazie a papa nio da “Resistenza e Pace”; come
Giovanni, che anche nella storia, - All’inizio del nuovo secolo, hai ritieni che si possa superare il E la riflessione continua. Infatti
Valle. La sua riflessione tocca di-
e a nostra insaputa, si erano rea- proposto e realizzato, la “Scuola dualismo etico, tra sfera privata e
versi punti. A seguire l’intervista attendiamo di leggere il suo libro
lizzati e si realizzano i desideri di di Antropologia Politica”, dedi- sfera pubblica?
a lui fatta. appena pubblicato: Se questo è
Dio. cata alla storia della regina Vasti
descritta nel libro biblico di Ester. La Valle: Per me sono state e so- un Dio (Ponte delle grazie, 2008).
- Prima del Concilio, quali valori
- Dopo oltre 40 anni, dalla con- Questa Scuola, oggi, come contri- no sempre una sola cosa.
determinavano il comportamen- clusione del Concilio, qual è il buisce alla formazione di un [presidente centro Erasmo, Gioia –
to e la vita dei credenti? profilo dell’essere cristiani oggi? nuovo pensiero politico? - Credi che sarà la pace a model- già parlamentare, Roma]

meditando di Adelina Bartolomei

per una politica umana


n linea generale penso che fede. Mi viene più facile parlare vestire emotivamente. A parte il ti. Certamente La Pira fece politi- Modena nel novembre del 1944,
i lo spazio della politica, del di alcuni valori fondanti, di una furto della possibilità di appren- ca da cristiano, anche se non in a 19 anni: “No, non dite di esse-
lavoro per il bene comune, do- visione del mondo che possa es- dere e crescere, se si ricomincia Parlamento. Ma, ecco, c’è un no- re scoraggiati, di non volerne più
vrebbe essere frequentato obbli- sere condivisa. Alla base di un sempre daccapo, c’è il problema me che chiede di essere detto, ad sapere. Pensate che tutto è suc-
gatoriamente da tutti i cittadini; i partito che abbia progetti per il di rendere la persona estranea al- alta voce. Tutti ricordiamo la fo- cesso perché non ne avete più
cristiani, poi, che prendano sul vivere insieme, ci dovrebbe esse- la comunità; l’artigiano che ha la tografia di quel bambino ebreo voluto sapere! Ricordatevi, siete
serio il comando dell’annuncio re un’idea di umanità e del senso sua bottega nel quartiere, che tut- con le mani alzate in segno di re- uomini”.
evangelico, se non vogliono ca- della vita di questi uomini; della ti conoscono, che ogni giorno si sa. Mi fu messa tra le mani ai tem-
dere nel fondamentalismo devo- vita e della morte. Don Mazzola- vede rispecchiato nella qualità pi dell’università e della FUCI e,
no accettare le mediazioni. La vi- ri scriveva che, per quanto potes- del suo lavoro, che contribuisce sul retro, portava le ultime paro-
ta terrena, condivisa con tutti, è la se apprezzare l’arte, non avrebbe alle necessità della comunità pa- le di un giovanissimo italiano,
realtà che ci è data; qui dobbia- esitato a rinunciare a un capola- gando le tasse dovute, è un uo- Giacomo Ulivi, martire della resi-
mo “seminare nuovi occhi sulla voro di pittura per migliorare la mo. Il ragazzo che non si può ra- stenza, medaglia di argento, fuci-
terra” (M. Cuminetti). Oggigiorno vita della sua gente. Un partito dicare in nessun luogo, in nessun lato nella Piazza del Duomo di [psicoterapeuta, Roma]
i cattolici sono impegnatissimi “compatibile” lavoro preciso, anche se gli ga-
nel sociale; o in quel mix rantissero l’assunzione a tempo
di sociale e politico qua- indeterminato, ma come jolly, in dono
si concorrenziale rispet- diventerà un indifferente e,
to all’agire sia della co- forse, anche
bbiamo ricevuto dagli autori i seguenti volumi. Li ringraziamo
munità ecclesiale sia
della politica “laica”. Mi
asociale. Cer-
to potrà otte-
a per l’attenzione e il dono.
si sono presentati da- nere un mu-
vanti alcuni volti: T. An- tuo (le ban- C. CASALONE – P. FOGLIZZO, Volare alla giustizia senza scher-
selmo, O. L. Scalfaro; V. Bachelet, che non ve- mi. Premessa di C. M. Martini, Vita e Pensiero, Milano 2007.
Rosy Bindi, Pietro Scoppola, Ra- dono l’ora!), ma
niero La Valle. Non molti. In com- dentro sarà spez- G. SIMONI,
penso, molto coerenti. Invece, zato. Perchè non par- Liberi ma non dispersi. Cattolici, società e politica oggi,
molti partiti politici si dichiarano liamo più spesso anche Effatà, Torino 2007.
“cattolici” e issano insegne, ma di questo? A furia di
da come parlano non li ricono- parlare di soldi, si sta N. GALANTINO,
sco; sarà un mio limite, ma sono preparando un bel piatti- Sulla della persona. La riflessione sull’uomo: storia, epistemologia,
una pecora che forse ha orecchio oggi può essere uno che non no, specialità danese: noi ti ga- figure e percorsi, San Paolo, Cinisello B. 2007.
e riconosce la voce (falsa) di chi metta al centro del proprio pro- rantiamo i soldini, ma sei a nostra
“non è pastore”. Mi sembra che gramma, come registi onnipoten- disposizione! Restano punto di ri- M. CAMPANALE,
strumentalizzino il Vangelo, che ti, il mercato e il denaro; che ri- ferimento gli esempi di M. L. Ciao Mario! A story of love and courage, London 2007.
non lo abbiano veramente ascol- spetti il lavoro e le persone; che King, a Dag Hammarskjoeld, Ro-
tato. Può capitare che siano in non parli soltanto, riguardo alla mero e, da noi, di tanti magistra-
buona fede e cerchino di rime- precarietà, di difficoltà di proget- ti e preti e semplici cittadini ucci-
diare alla loro visione politica tare un futuro per mancanza di si da mafia e camorra o comun-
egoista e alla durezza del cuore, entrate fisse; che vada oltre i sol- que testimoni nella loro vita di
facendo molta “carità”! Sono, for- di e capisca la ricaduta terribile valori cristiani, anche “impliciti”;
se, figli di un annuncio distorto. che può avere su una persona il impegnati nell’agone politico,
Mi chiedo se possa darsi una coe- non poter sentire quel lavoro co- messi alla prova o uccisi perché
renza tra un partito politico e una me “suo proprio”; non poterlo in- portatori di valori cristiani esplici-
8 meditando di Walter Napoli

cattolici e partiti
el nostro mondo sempre “Guai a voi, scribi e farisei ipocri- immanente/trascendente delle
n più diviso e suddiviso dagli ti …” (Mt 23, 23) era l’accusa ri- cose e di dare risposte di qualità
idealismi radicali sociali, volta da Gesù ai maestri della leg- umana alle nostre aspirazioni più
culturali, religiosi, il servizio del- ge che, attenti alle formalità del- profonde.
la politica rischia di essere com- le offerte, trascuravano la giusti- Il cristiano si trova oggi nella sco-
pletamente neutralizzato dall’in- zia, la misericordia e la fedeltà, moda situazione di dover coniu-
vadente concretezza colonizza- che sono legge di Dio. Siamo ten- gare la fede e le scelte di vita in
trice della globalizzazione eco- tati da coscienti ipocrisie che tro- un mondo sempre più globaliz-
nomico-finanziaria dei nostri vano infido sostegno nella rimo- zato, che indirizza comporta-
giorni. Il trovarsi ad operare al- zione delle responsabilità e nel menti e mentalità verso le gratifi-
l’interno delle varie istituzioni senso comune della presunta cazioni dei consumi e le occasio-
può comportare l’assunzione au- bontà compiuta di quegli ideali ni di successo economico, pro-
tomatica del ruolo, o ad essere che fondano gli assolutismi e giu- fessionale, della propria immagi-
impotente spettatore di un desti- stificano le nostre acritiche ade- ne.
no delle comunità umane, deciso sioni alla normalità delle omissio- I riferimenti etici sembrano sem-
altrove. Tutte condizioni che ci ni. Gli ideali lasciati a se stessi al- pre più condizionati dalle aspira-
privano di quelle nostre autono- terano la realtà e la modificano in zioni concrete e personali dei
mie, consapevolezze e responsa- oggetto di un mondo costruito singoli individui. Oggi non solo
bilità che sono segni concreti di sulle coerenze delle argomenta- gli ideali espressi dal pensiero
una inalienabile dignità umana zioni che li sostengono. “Non laico, ma anche i patrimoni di
praticabile e praticata. Tutte le vi- chiunque mi dice: Signore, Si- spiritualità delle fedi religiose so-
sioni ideali applicate senza le ne- gnore, entrerà nel regno dei cie- no saccheggiate, a piene mani.
cessarie traduzioni in progetti, li, ma colui che fa la volontà del Dai testi sacri sono tratti riferi-
solo col rendere inutile l’unicità per farsi sentire e per poter pesa-
verifiche di fattibilità, analisi di Padre …” (Mt 7, 21) è un richia- menti ideologici assoluti ed alie-
creativa del Dono personale del- re come massa determinante in
merito, controllo qualità, valuta- mo inequivocabile al pericolo di nanti suggestioni che trascendo-
zione degli impatti prodotti e de- le nostre irreplicabili vite. Non ci uno scenario di responsabilità
cedere alle tentazioni delle posi- no da una lettura mentalmente
finizione delle possibili revisioni zioni idealiste, quelle che riduco- aperta, ingegnosa ed intenziona- sono dunque ricette ideali formu- sbiadito e ridotto ad avere troppa
ed alternative, sono da leggere no il mondo alle proprie convin- le e che sono invece invocati late o da formulare, ma persona- terra sotto i piedi e poco cielo
come strumenti di rimozione del- zioni, abitudini e convenienze, strumentalmente per giustificare li e inalienabili responsabilità sulla testa.
le nostre responsabilità. Una cul- quelle che pongono le proprie interessi particolari e illegittimi concrete sul modo di vivere la
tura, questa, che porta sulla stra- verità a fondamento delle leggi vantaggi. I cattolici non possono politica - esercitando capacità di
da delle ipocrisie e che non può dell’universo e che portano a tra- chiudersi in illuminati e già pre- discernimento e di intelligente
trovare nessuna giustificazione scurare le nostre capacità di in- ordinati convegni sulle cose da condivisione - senza correre il ri- [tossicologo e analista ambientale,
umanamente accettabile. terrogarci ed interpretare il senso fare o già fatte: finirebbero così schio di cadere nelle ideologie, Bari]

Le scuole di politica, del circuito


cercasiunfine
agendo agendo agendo agendo agendo agendo agendo

di Cercasi un fine e del Centro periodico di cultura e politica Siamo grati a tutti coloro che ci sostengono con la loro amicizia, con i loro contributi
Studi Erasmo, attive quest’anno anno 4n. 27 • reg. presso il Tribunale di Bari, n. 23/2005. intellettuali ed economici. In piena autonomia, in un clima di dialogo e nel rispetto
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BARBIANA, Lettera ad una professoressa, LEF, Firenze, 1967 del commercio equo e solidale, gruppo “Noemi” di Bari, suore dello Spirito Santo
line di Bari, gruppo “Per il pluralismo e il dialogo” di Verona, AICO Puglia, suore di Ca-
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(tasto: le scuole di politica)

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