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n.

29 aprile 2008 • anno IV


Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale
meditando meditando scoprendo
D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)
art. 1, comma 2, DRT BARI potere & risorse nel lavori e
denaro mondo culture
di Gianni Migliorini, di Urbain Ateba, di Maria Teresa Tavassi
Renato Nitti, Vincent Fabra,
Carole Ceoara, Carlos Rojas,
Gianfranco Solinas, Mariangela Maraviglia,
Lanfranco Rossi, Franco Ferrara,
Gianni Dalena, Andrea Greco
Andrea Ambrogetti

cercasiunfine
Bisogna che il fine sia onesto. Grande. Il fine giusto è dedicarsi al prossimo. E in questo
secolo come lei vuole amare se non con la politica o col sindacato o con la scuola? Siamo
sovrani. Non è più il tempo delle elemosine, ma delle scelte.
periodico di cultura e politica
i ragazzi di don Lorenzo Milani
www.cercasiunfine.it

‘‘
lo scettro
conteso
di Rocco D’Ambrosio
on è facile rispondere la statalizzazione di beni e servi-
n ad un adolescente,
che, affacciandosi alla
zi, vuol dire solamente lasciare
alla politica l’autonomia e la for-
vita sociale e politica, ti pone la
domanda: ma chi comanda nel
mondo? Per quel poco di politi-
ca, per lo più mediatica, e di eco-
nomia, per lo più commerciale,
che conosce, la risposta incontra
molti ostacoli. Ma, a pensarci be-
ne, molte delle sue difficoltà di
comprensione sono anche le no-
stre. Chi comanda nel mondo? Il
potere politico? Quello economi-
co? In una realtà complessa – e
spesso anche complicata – le ri-
sposte non possono essere mai
semplici e sbrigative. E’ bene in-
nanzitutto dire che comandano
entrambi, con un intreccio, spes-
so oscuro e sinistro. E’ una matas-
sa che potrebbe essere districata
con diversi percorsi (antropologi-
za necessarie per promuovere
veramente il bene comune.
Il secondo intreccio nefasto è
quello che individua nella politi-
ca e l’economia i maggiori re-
sponsabili della mancata crescita
di molti, non solo dei tanti Paesi
in via di sviluppo, ma anche, in
molti settori, dei poveri e degli
emarginati nelle democrazie più
ricche. Politica ed economia,
molto spesso, conoscono una
forte solidarietà per maggiori
profitti e potere, ma ignorano la
solidarietà con gli ultimi.
Ma c’è un ultimo intreccio, molto
diffuso, specie in Italia (nelle sue
manifestazioni berlusconiane e
non): una politica debole o mio-
pe che ha completamene abdica-
‘‘
co, etico, psicologico, sociologi- to ai forti potentati economici.
co, ecc.). Qui preferisco dire Non vale solo per l’esecutivo na-
qualcosa dal punto di vista etico. zionale, ma anche per i respon-
A parte le nobile eccezioni, le ri- sabili delle autonomie locali. La Quando la Scrittura (Gen. 1,26) sparente, che sa far valere i limi-
sorse del mondo sono in mano a punta di questo iceberg è quella parla di dominio sul Creato, indi- ti, le condizioni obbiettive, il gio-
pochi e, purtroppo, per il bene di di imprenditori disonesti che en- ca una gerarchia (la persona co delle autonomie tra politica ed
pochi. Il primo intreccio nefasto trano in politica, ma non vanno umana è prima di tutte le cose), economia, tra chi ha responsabi-
tra politica ed economia, infatti, dimenticati i mille legami stretti un servizio (le cose servono alla lità altissime di direzione degli af-
consiste proprio nel possedere in tra politica e imprenditori senza persona umana) e un impegno fari pubblici e chi esercita il cre-
pochi e a danno di molti. E qui si scrupoli, banchieri corrotti, mafia per lo sviluppo di tutti e in tutto. dito o amministra patrimoni fi-
impone una riflessione ampia su e massoneria deviata. Nino Andreatta, economista e nanziari. Credo che – conclude
quanto prevede la nostra Costitu- Gli intrecci nefasti tra politica ed politico di classe, non a caso, ri- Andreatta – il problema di questa
zione, ossia di una “attività eco- economia vanno affrontati etica- peteva spesso che necessitiamo autonomia sia un valore econo-
nomica pubblica e privata [che] mente a partire dall’assioma che i di istituzioni finanziarie con mico estremamente importante
possa essere indirizzata e coordi- beni sono per la persona umana. un’indipendenza garantita “da che si riflette ed è materiato dal
nata a fini sociali” (art. 41). Chie- Essi servono ad ognuno per rag- valori di professionalità, di mora- grado di integrità degli uomini Nino Andreatta (1928-2007)
dere una politica forte non vuol giungere il suo fine, cioè quello lità professionale” e questi sono della politica che sono chiamati a economista, docente universitario,
dire, riproporre l’abolizione della di svilupparsi e crescere armoni- indotti da un buon governo. Esso presidiare e attuare i buoni ordi- politico, testimone di sapienza
proprietà privata, né tanto meno camente in tutte le sue facoltà. “richiede una classe politica tra- namenti”. e solidarietà cristiane.
2 meditando di Giovanni Migliorini

l’anima nuova
del mondo
ai come in questo momen- scenza né la nostra compassione. nu). Inoltre anche
m to l’economia e soprattutto Misura tutto, in breve, eccetto ciò l’impresa ha un ruolo,
la finanza sono state così che rende la vita veramente de- cioè esercitare una
forti nei confronti di una Politica gna di essere vissuta. responsabilità pub-
così debole, quando invece sa- E’ possibile che il benessere sia blica al di là o a com-
rebbe necessario il contrario. Si espresso in un numero? Eppure il pletamento della pro-
avverte sempre più l’imperiali- nostro cammino di sviluppo eco- pria vocazione, alla
smo del denaro (Populorum Pro- nomico parte da lontano, quan- produzione della ric-
gressio) e una vita personale e do, con difficoltà e con un lento chezza e alla promo-
sociale permeata di mentalità processo, siamo usciti dal princi- zione del lavoro (G.
economicistiche (Gaudium et pio della lex mercatorum medie- Moro). Ruolo impor-
Spes). La politica, di conseguen- vale, dove le leggi le facevano i tante a questo punto
za, è diventata via via impotente mercanti. Oggi purtroppo, si in- lo riveste il Diritto,
e incapace di intervenire nei pro- travede il rischio concreto di ri- cioè la politica che
cessi economici, derogando il tornare alle sole leggi del merca- deve essere capace di
proprio compito agli istituti fi- to. Lo dice R. Petrella quando af- produrre un controllo
nanziari. Lo afferma G. Rossi nel ferma che anche il sistema edu- certo, preciso degli
suo ultimo libro, quando parla, cativo parla della formazione del- strumenti finanziari.
ad esempio, della gestione del ri- l’uomo come di risorsa umana al Il legislatore deve sa-
sparmio, definendola un gioco servizio dei bisogni della grande per porre ordine ai
d’azzardo. Infatti è sufficiente impresa. A quel punto ogni per- molteplici conflitti di
guardare le vicende dei Subpri- sona come risorsa deve essere interesse che ormai
me, per renderci conto che non utile, altrimenti diventa rifiuto. avvolgono tutti i set-
ci troviamo più di fronte a un Il quadro diventa ancor più pre- tori della società, della finanza e
mercato di investitori, ma ad un occupante se non drammatico della politica. Senza libertà eco- ma anche più profondamente ca- l’esclusione dei giovani dalla
mercato di liquidità. quando si dice che l’economia nomica, diceva don Luigi Sturzo, paci di comprensione, più vera- competizione politica, per mezzo
Lo stesso P. Dacrema in La ditta- mondiale si va criminalizzando non ci può essere libertà politica, mente partecipi e più impegnati delle liste imposte dalle segrete-
tura del PIL, afferma che il pro- (R. Petrella). né si potrebbe parlare di diritti in- con un’anima nuova insieme con rie di partito con l’attuale legge
dotto interno lordo è diventato Quali soluzioni allora? Tornando dividuali. Un autentico mercato l’anima del modo che cambia, elettorale. In questo modo non
ormai una variabile della vita. Da al fatto storico, è stato nel lento allora esisterà solo quando i pen- per far quest’ultimo migliore e potrà mai nascere un uomo poli-
esso dipende tutta una varietà di processo di nascita della classe sieri e i gesti di tutti creeranno più giusto. Politici sani, virtuosi tico con maggiore creatività, ca-
fenomeni che vanno dal succes- borghese e del capitalismo, che equilibri economici in assenza di per combattere con strumenti pacità e autonomia. Segnalateci
so al fallimento dei cittadini. Con- la libera concorrenza è stata ga- vincoli e in una infinità di diver- idonei ed efficaci ma popolari dei giovani che maturano e noi
tinua Dacrema affermando che il rantita non dal mercato ma dalle se e possibili combinazioni. (don L. Sturzo). Anche se, come
Un’apologia del gesto non del ve ne saremo grati (A. De Gaspe-
PIL governa le nostre esistenze, leggi, soprattutto quelle antimo- ricorda il cardinale Martini, si co-
le incapsula in uno schema a cui denaro (P. Dacrema). Un sistema ri). Tornando all’inizio della mia
nopolistiche. E’ necessario che la glie ancora, a livello di partecipa-
dobbiamo attenerci. Il PIL, dice- politica produca leggi e non lasci economico che imita la caritas, riflessione si può dire che oggi i
zione dei cristiani, una preoccu-
va nel 1968 R. Kennedy, non pre- alla finanza il do ut facias, esau- che crea, produce e distribuisce pante ignoranza sia della Dottri- miracoli economici sono vera-
vede la bellezza della poesia o la torandosi e delegando ad altri il ricchezza (Novak). na Sociale Cristiana, sia della cor- mente il rovescio dei miracoli
solidarietà dei valori familiari, suo costitutivo fine. E’ compito Infine per fare tutto ciò è neces- retta metodologia di passaggio evangelici: veggenti diventano
l’intelligenza del nostro dibattere dello Stato provvedere alla difesa sario formare una nuova classe da fede e politica. Se poi entria- ciechi, i liberi schiavi, i lieti tristi,
o l’onesta dei nostri dipendenti e alla tutela dei beni collettivi, la dirigente, altrimenti a rischio è la mo più specificatamente nelle i cristiani pagani.
pubblici. Il Pil non misura la no- cui salvaguardia non può essere democrazia e la stessa giustizia cose contingenti, la difficoltà di
stra arguzia, il nostro coraggio, la assicurata dai semplici meccani- (G. Rossi). Persone, come diceva una selezione di una nuova clas- [[insegnante, assessore comuna-
nostra saggezza, la nostra cono- smi di mercato (Centesimus An- A. Moro, non solo più efficienti, se dirigente è anche data dal- le, Colognola, Verona]

tra i libri di Nino Andreatta

n asce a Trento l’11 agosto


del 1928, nel ’50 si laurea
soro compie gesti audaci: attua il
divorzio con la Banca d’Italia, li-
un’associazione che si propone
di allargare le basi democratiche
in giurisprudenza a Pado- bera dai partiti le nomine dei ver- del consenso e favorire la ridu-
va: in quegli anni matura l’espe- tici delle banche, sostituisce chi è zione del potere dei partiti,
rienza di Cronache Sociali di nella P2, mette in liquidazione il un’idea, questa, che coltiva fin
Dossetti, Lazzati, La Pira. Leggen- Banco Ambrosiano, respingendo dagli anni della DC. E’ avversato
do Le attese della povera gente di le pressioni di chi preferisce un dal PPI alle Europee del ’99,
La Pira, scopre l’economia, Key- salvataggio con fondi pubblici e quando auspica l’incontro tra po-
nes, il solidarismo cattolico e in- riferendo in Parlamento sulle re- polari e democratici, di fatto,
traprende nuovi studi che lo por- sponsabilità dello IOR. Convinto l’embrione della Margherita. Col-
tano prima all’Università Cattoli- europeista, approfondisce i lega- pito da un ictus, muore, dopo più
ca come assistente, poi a Cam- mi con la CDU di Helmut Kohl e di sette anni di coma, il 26 marzo
bridge come visiting professor. diventa vicepresidente del PPE. 2007. Quando Andreatta ha il
Diventato ordinario nell’attività Dal ’93 è ancora ministro del Bi- malore, Giuliano Amato dice: “Di
accademica, inizia ad insegnare lancio nel governo Amato, poi intelligenze così ne nasce una in
alla Cattolica, ad Urbino, Trento e degli Esteri con Ciampi, infine un secolo”.
Bologna, dove fonda l’Istituto di della Difesa con Prodi. Alla Dife-
Scienze Economiche e la Facoltà sa si distingue per la forza delle su Nino Andreatta
di Scienze Politiche. Negli anni sue proposte: riforma gli Stati C. D’ADDA (a cura di), Per l'eco-
’60 è consigliere economico di Maggiori, ottiene dall’ONU la nomia italiana. Scritti in onore poetando di Orhan Pamuk
Moro. Negli anni ’70 è prima tra i guida dell’Italia nella missione di di Nino Andreatta, Il Mulino
fondatori dell'Università di Arca- aiuto umanitario all’Albania, pro- P. ONOFRI (a cura di), I mercati
vacata, un campus di impostazio- pone la costituzione di una forza finanziari internazionali. Nino Forse siamo arrivati al cuore
ne anglosassone in Calabria, poi di difesa internazionale europea, Andreatta e la politica economi- della nostra storia:
fonda Prometeia, un'associazione abolisce la leva obbligatoria, in- ca, Il Mulino Quando è possibile capire il dolore,
di studi economici. Segue più tar- troduce il servizio civile. Dal ’94 G. BAZOLI, L. ELIA, P. GIARDA, l'amore di un altro?
di la Arel, un’associazione in cui e per due legislature è deputato e V. PAGLIA, Un riformatore solido
Fino a che punto possiamo capire
politici, imprenditori, studiosi, capogruppo del PPI, ponendosi a e geniale. In memoria di Benia-
possono incontrarsi per dibattere capo degli ex-DC schierati nel mino Andreatta, Diabasis coloro che vivono tra dolori,
sui principali temi del paese, centro-sinistra. Nel ’95, in seguito frustrazioni e angosce
spesso anticipando questioni ed al tentativo di portare il PPI nel tra i suoi libri: più profonde delle nostre?
elaborando soluzioni legislative. centro-destra, è il promotore del- B. ANDREATTA, Discorsi di un .
Dal ’76 e per quattro legislature è la sfiducia del segretario Butti- inverno, Arel
senatore della DC e presidente glione e della sua sostituzione - Criminalità e finanza, Il Mulino
della Commissione Bilancio, di con Bianco ed è l’artefice della - Per un'Italia moderna. Questio- da Neve, Einaudi
seguito ministro del Bilancio nel svolta che porta all’Ulivo e alla ni di politica e di economia, Il
governo Cossiga e poi del Teso- scelta di Prodi come leader. Mulino
ro con Forlani e Spadolini. Al Te- Nel ’98 fonda Carta 14 giugno, - La riforma dell'ONU, Il Mulino
meditando di Renato Nitti 3

la mafia non sta


a guardare
egole del gioco: quelle per Il politico si adopererà perché che qualcosa non va e
r vincere una gara ed aggiu- opportunità di lavoro siano ga- nessuno se ne era ac-
dicarsi un appalto. Quelle rantite alle imprese di suo gradi- corto prima).
per vincere una competizione mento. Basterà alterare il funzio- L’aggiudicazione del-
elettorale. Quelle per lavorare. namento delle regole dei pubbli- l’appalto avrà compor-
Campi diversi di gioco, in cui cia- ci contratti. O bandire appalti su tato magari assunzio-
scuna partita ha un senso se le re- misura. Esternalizzare il non ne di maestranze. Al-
gole ci sono e vengono rispetta- esternalizzabile. Oppure basterà meno su questo, per-
te. Le regole dell’Economia e avvisare un po’ prima l’amico cir- metterete, il politico
quella della Politica. Verrebbe da ca i contenuti del bando: si potrà potrà dire la sua.
dire quelle della Democrazia, ma preparare per tempo e se poi i Quei posti sono voti.
in questi giochi la Politica si fa concorrenti non arrivano per I voti sono poltrone.
spesso politica, e l’Economia tempo, è colpa dei tempi acci- Le poltrone sono
economia, dove le maiuscole e le dentalmente strozzati di fatto potere. Fuori baste-
minuscole non stanno lì per caso, previsti dal bando. Insomma: rà dire che tutto sommato un po-
e le collocazioni, di destra, sini- dettagli. Se ne occuperà la strut- litico deve volere posti di lavoro
stra, centro non hanno poi tanta tura amministrativa deputata alla perché il lavoro fonda la nostra meno si pretende che lo sia. Il ferenza della associazione per
importanza. Ed infatti c’è una uti- selezione. Non necessariamente democrazia. Il resto son dettagli metodo potrà non piacere. Ma delinquere ex art. 416 c.p.- la
lità che l’Economia può offrire al- questo avviene attraverso esplici- da “mentalmente disturbati”. quel bene per qualcuno si chia- “mafia” non deve avere necessa-
la politica, di valore talvolta mol- ti diktat. richieste, raccomanda- Dicevamo: almeno sulla selezio- ma “sviluppo socioeconomico”. riamente uno scopo penalmente
to più appetibile della sua stessa zioni. ne delle nuove maestranze il po- State nel mondo, voi che vi osti- illecito. Potrebbe essere p.es. fi-
monetizzazione: posti di lavoro. In un sistema che si autoalimen- litico potrà dire la sua. O, meglio, nate a pensare alle regole. Non nalizzata alla acquisizione della
E c’è una utilità che la Politica ta, compiacere il politico potrà lasciare che si sappia quale è il capirlo significa vivere appunto gestione di attività economiche
può offrire alla economia di valo- essere una iniziativa spontanea suo gradimento. Se serve, può in un altro mondo, pensare di po- (che non è in sé illecito) o a pro-
re talvolta molto più appetibile della struttura amministrativa. suggerire, chiedere. Ma non fate- ter fermare un torrente che scor- curare voti a sé o ad altri in occa-
della sua stessa monetizzazione: Nel più frequente dei casi, il po- glielo chiedere due volte. E’ poi re. Dovete assisterlo, controllarlo sione di consultazioni elettorali
possibilità di lavoro, appalti di litico sarà sovente già “entrato” soltanto marginale che il neo as- per ammirarlo, quindi accompa- (che è il fine, lecito,che perse-
opere e servizi. nel sistema. Avrà piazzato i suoi sunto sarà a sua volta portatore di gnarlo. Anche se le regole non lo guono i partiti). Ed allora perché
In una realtà sociale drammatica- uomini. Avrà designato o favori- una posizione di debito. Sua e consentirebbero, non lo si può
è illecita? Forse pensavano bene
mente segnata dalla mancanza to uomini che garantiscono fedel- della sua famiglia. Un debito elet- impedire. Che fate: vi attaccate
quelli che ritenevano la mafia co-
per i singoli e per le imprese di tà nei ruoli cruciali e nei momen- torale, in primo luogo. In assolu- alle regole che riguardano il me-
me -se non un bene- almeno un
opportunità di lavoro, il politico ti cruciali. Ed allora sarà sufficien- ta buona fede, s’intende: non è todo?
Ps: Sinora si è parlato di politica male utile. Da seguire, controlla-
è fatalmente destinatario di ri- te che si sappia chi è gradito e chi affatto detto che chi ha garantito
e di economia. E la mafia? Si po- re, ma mai estirpare? La “mafia”
chieste di lavoro in entrambi i meno. Qualche volta il politico al proprio datore di lavoro l’op-
sensi. dovrà sforzarsi e chiedere. portunità di aggiudicarsi un ap- trebbe cercar fuori e parlare del- non è illecita necessariamente
Può rispondere adoperandosi Non fateglielo ripetere due volte, palto a termine, possa farlo anco- la mafia come bacino di voti per per i fini che ha. Ma sicuramente
perché il contesto migliori,affin- però. L’impresa sarà grata per ra se le elezioni vanno male. Ed la politica. Oppure della mafia per il metodo illecito: il c.d. me-
ché migliori opportunità di lavo- avere ottenuto opportunità di la- allora è meglio che vadano bene. come controllo dei sindacati nel- todo mafioso. Insomma, anche
ro siano offerte in paritarie con- vorare, di far profitto. Possibil- Il dovere di voto è strettamente la economia. E forse non si do- qui una questione di metodo. At-
dizioni a tutti, oppure perché le mente con un controllo non pro- correlato al diritto al lavoro. Ov- vrebbe andare molto lontano. Ma tenti a non lasciare questi dettagli
poche opportunità esistenti siano prio puntuale sulla corretta ese- viamente il debito non è detto restiamo dentro quella politica. in mano ai soli magistrati, una
offerte soltanto o preferibilmente cuzione (sarà un caso, ma ogni che sia soltanto elettorale. Il poli- Quando si studia tra i banchi del- volta definiti “mentalmente di-
ai suoi elettivi beneficiari. Le rica- volta che qualcuno mette il naso tico potrebbe chiedere. L’impor- l’università il delitto di associa- sturbati”.
dute in termini di consenso elet- sulla correttezza dell’esecuzione tante è non chiedere due volte. In zione di stampo mafioso ex art.
torale e di potere sono evidenti. del contratto pubblico, si scopre tutto questo, il fine è un bene. Al- 416 bis c.p., si scopre che – a dif- [ magistrato, Bari]

pensando di Gianni Dalena in parola di Carole Ceoara


hi fa politica non può pre- con il cambio di qualche ingre- lobalizzazione. Parola tiche mondiali neoliberiste. Essi regola il commercio mondiale
c scindere nella sua azione diente, ma uguali nella sostan-
g ormai abusata per indicare criticano le multinazionali ed il non solo dei beni, ma anche dei
il crescente fenomeno di loro sistema “imperialista”, in servizi e delle proprietà intellet-
dal considerare prioritaria l’eco- za. Il mito della crescita ad ogni intensificazione delle relazioni, quanto dannoso per l'ambiente, tuali.
nomia, non fosse altro perché costo è ad esempio una costan- ma anche dell'interdipendenza, per le condizioni dei lavoratori
ogni azione politica ha una di- te delle politiche di destra e di tra le società del mondo, sul pia- del mondo, per la sopravvivenza FMI - Banca Mondiale. Le
retta conseguenza nella sfera sinistra, così come la logica no principalmente economico e delle diversità locali. due istituzioni finanziarie inter-
dell’economia. Questo assioma della concorrenza, il mito del finanziario, ma anche sociale, nazionali sono nate dalla Confe-
culturale, politico. La Globalizza- GATT - WTO ( o OMC). Il renza di Bretton Woods del 1944,
non viene quasi mai evidenzia- mercato. La politica invece, do-
zione economica, in particolare, GATT (General Agreement come colonne del sistema econo-
to da chi fa politica, quasi vo- vrebbe puntare ad un’econo- si traduce nella frammentazione on tariffs and trade – Accor- mico post-bellico, a scongiurare
lendosi attribuire la materia del- mia di giustizia, che miri ad as- funzionale e spaziale del proces- do generale sulle tariffe ed il il ripetersi della crisi del '29. Il
l’economia alla sfera delle pro- sicurare a tutti il raggiungimen- so produttivo, per cui le società commercio) è un accordo inter- FMI promuovendo la coopera-
prie personali conoscenze che to dei beni comuni, che è esat- multinazionali (le 100.000 corpo- nazionale, sottoscritto da 23 zione monetria tra gli Stati, la BM
non può essere alla portata di tamente l’antitesi della crescita rations come Mc Donald's, Nike, paesi, il 30 favorendo la ricostruzione e lo
Intel ecc...), aggirando ogni bar- ottobre sviluppo. Il sistema, che si basa-
tutti, perché l’economia è da ad ogni costo, della concor-
riera, di fatto, hanno acquisito la va su cambi monetari
sempre considerata materia renza, della mitizzazione del fissi ancorati al dollaro,
possibilità di produrre dove la
per professionisti. Se l’economia mercato. Sobrietà, solidarietà, manodopera costa meno, di pa- a sua volta ancorato al
fosse un film, tutti noi saremmo risparmio, devono diventare gare le tasse nei c.d. “paradisi fi- prezzo dell'oro, crollò con la
considerati delle comparse, ma le parole d’ordine di una poli- scali” (stabilendovi le loro sedi), sospensione del gold standard
indispensabili, perché senza di tica che coniughi l’economia di godere delle agevolazioni che 1947, a da parte del Presidente degli Sta-
esse il film non si potrebbe gira- al benessere per tutti. L’econo- i Paesi in via di Sviluppo offrono Ginevra, per stabilire le ti Uniti d'America Nixon, nel
loro per portare e mantenere sui condizioni del commercio tra i 1971. Da allora esse si limitano a
re. Ecco perché è importante mia è come un ban- paesi aderenti. Il principio su cui mettere a disposizione dei Paesi
loro territori (le “zone franche”)
rivendicare il nostro chetto: non si pos- i loro insediamenti produttivi. si basa il GATT è quello della “na- in difficoltà le risorse del fondo
ruolo di attori prin- sono relegare gli zione più favorita”, ovvero le per fronteggiare gli squilibri del-
cipali nel film invitati a No Global - New Global - Po- condizioni di commercio appli- le bilance dei pagamenti ed a ri-
dell’econo- man- polo di Seattle. Il Movimento cate dal paese più favorito (quel- strutturare il debito estero dei
mia, andan- giare viene alla ribalta nel dicembre lo soggetto a meno restrizioni) si Paesi in Via di Sviluppo. Accusa-
del 1999, in occasione della con- estendono incondizionatamente te di essere dominate dai Paesi
do oltre le solo le
ferenza interministeriale del- alle altre nazioni partecipanti. Il ricchi del pianeta, di applicare
ricette briciole. l'Oganizzazione Mondiale del 1° gennaio 1995, il GATT è stato come unico modello di sviluppo
pre- Commercio (OMC o WTO). Con sostituito dall'Organizzazione quello neoliberale, di accrescere
confe- il motto “pensare globalmente, Mondiale del Commercio (World anziché diminuire la povertà dei
zionate agire localmente”, indica un in- Trade Organization - WTO), or- Paesi poveri, sono diventate uno
dei no- [cooperativa sieme di gruppi, associazioni, or- ganizzazione permanente che ha dei principali bersagli del movi-
ganizzazioni non governative, mantenuto gli stessi principi e lo mento no-global.
stri politici, Uniterra, Putigna-
eterogenei tra loro, accomunati stesso apparato del GATT, ma
sempre più simili, no, Bari] dalla forte opposizione alle poli- che, a differenza di quest'ultimo, [ avvocato, Putignano, Bari]
4 meditando di Urbain Ateba

del potere
tentacolare in Africa
Africa è il teatro di ogni ti- che tutto sia stato predefinito e nepotismo.
l’ po di atrocità, espressione che la storia stia solamente se- Ne risulta che
vivente delle forme più varie di guendo il suo corso logico. Ma un solo citta-
disprezzo della specie che più as- non è così. E molti lo sanno. dino dispone
somiglia all’Essere. I media si im- Questa è l’idea che pochi cerca- di più ricchezze
pegnano a dipingere giorno do- no con relativa abilità di diffon- di quanto basterebbe
po giorno questa terra, mi augu- dere, per continuare a perseguire per estinguere l’intero
ro, non tanto per fare delle pagi- gli scoppi egoistici che si fissano, debito estero del proprio
ne o avere una certa etichetta, ma tenendo in silenziosa immobilità paese, mentre la metà della
per ricordarci che c’è parecchio il basamento sul quale poggia il popolazione vive sotto la so-
da fare per un popolo a cui il trono della loro inumana como- glia della povertà. Padrone in
Creatore ha fatto dono, attraver- dità: il popolo. assoluto di tutto, ma veramente
so Signora Natura, di ricchezze I politici in molti Stati africani di- tutto, qust’uomo minaccia co-
inestimabili. mostrano di aver letto ed essersi stantemente chi, nell’esercitare il
Per non rimanere con lo sguardo presi d’amore per Il Principe di proprio diritto di espressione, lo
fisso sui tristi cliché di questo Machiavelli. L’esperienza del Ca- denuncia pubblicamente e ap-
continente ed intraprendere merun, una certa “Africa in mi- profitta dell’ignoranza e della fa-
qualcosa di nuovo, penso che sia niatura” la dice lunga sulla realtà me di molti per apparire come
necessario pensare alla sua musi- africana e disarma chiunque vor- un uomo generoso, anche trami-
calità, perché l’Africa che cono- rebbe rispondere alla domanda: te la sua first lady, la quale si fa
sco è ritmo, alla semplicità della “Chi comanda in Africa, la politi- passare per la madre dei più
sua gente e la sua allegria che ca o l’economia?”. deboli e miserabili, “offrendo”
esplode quando il cannone non Si tratta di un potere tentacolare loro ospedali e scuole. Ma si sto differenti al sangue dei tanti in-
tuona. e demagogico. Si arriva al potere può parlare di generosità, quan- che bi- nocenti. E in Africa, spesso, il po-
L’Africa è un complesso di cose: con astuzia, in forza di bei discor- do troppo poco, se non nulla, è sogna fa- polo, ormai soffocato, urla: poli-
una convivenza assurda di ric- si. Una volta conseguito questo stato fatto per il bene comune, la re i conti tics, our damnation! – la politica,
chezza e miseria, di Van Gogh obiettivo, un vero mezzo per ser- giustizia e la pace come previsto ogni giorno in la nostra dannazione!
naturali ed umani accanto all’or- vire la bestia in loro piuttosto che dalle leggi e strutture del paese? Africa.
rore, sogni paradisiaci e progetti il bene comune (e non si tratta A me risulta assurdo. Com’è an- Africa, sinoni-
malvagi che popolano menti i cui assolutamente di un pio deside- che assurdo il solo pensare di mo di dittatu-
abitacoli sembrano comuni, ma rio, lo sappiamo), si appropriano modificare per l’ennesima volta re, leg-
che in realtà non hanno niente in mano a mano dei mezzi di pro- la Costituzione del Paese per po- gere,
comune a parte la struttura mate- duzione, corrompendo tutto il si- ter aver diritto di rimanere a vita in- [studente PUG, Camerum]
riale e neuro-vegetativa. Sembra stema giudiziario ed istaurando il al trono. Eppure è con tutto que-

meditando di Vincent Fabra e gli investi- all'azione di un governo, come se


menti si for- gia- i fili che la muovono non avesse-
no in rela- zioni po- ro niente a che vedere con le de-

il potere del denaro


l nove marzo si è deciso in naccia economica nella quale è nanza. Si può divergere sul mo-
litiche
ti a de-
ressi
che davan-
terminati inte-
monetari, pos-
sono dimenticare altri inadempi-
menti. Non è necessario fare
cisioni politiche. Ed in realtà è
così. L'interdipendenza economi-
ca a livello globale è indiscutibi-
le. L'economia ha molti livelli, e
la politica molti stratagemmi. Li
esempi. Le priorità che ogni par- conosce il cittadino? Non neces-
i Spagna il nuovo governo stata immersa la Spagna, ha fatto dello di Stato, sull'educazione, tito stabilisce nei suoi programmi sariamente. Ma il sospetto, si in-
per i prossimi quattro anni. sì che il discorso economico non sulla sanità, sulla giustizia, sulla elettorali sono piene di progetti tuisce. Per questo motivo non
La legislatura precedente è stata fosse stato il protagonista della forma di investire le risorse... Ma economici. I governi autonomi- sorprende vedere seduti nei con-
segnata per l'attentato di Atocha vita politica degli ultimi anni. Tut- tutti coincidiamo in qualcosa di stici e locali hanno ampio margi- sigli di amministrazione di grandi
(Madrid, a tre giorni dalle elezio- tavia la voce di allarme ha suona- fondamentale: abbiamo bisogno ne di competenze. Sono i politici imprese politici prepensionati o
ni del 2004), la negoziazione con to, la recessione economica, di riempire il frigorifero! Il discor- che legiferano, regolamentano, appartati della prima linea. Pen-
ETA e l'ampliamento dei diritti sempre più reale, si è ripercorsa so politico è cambiato. I politici ordinano. Nonostante, i ritmi dei sioni d’oro, come premio al ser-
delle comunità autonome. La bo- psicologicamente sulla cittadi- parlano della cesta dell'acquisto e processi politici siano necessaria- vizio pubblico. Ci stupisce che i
della mancia al camerie- mente lenti, a causa del sistema e cittadini diffidino? Forse è pro-
re. Ma si perdono in ma- le operazioni economiche oppri- prio di una visione romantica
croeconomia quasi tan- mano per la loro complessità e della politica desiderare che gli
to quanto si perdereb- rapidità. I discorsi economici dei interessi privati non si intrometta-
bero chiedendo il turno leader politici risultano spesso no con tanta facilità con i pubbli-
nel supermercato del- contraddittori, poco chiari e par- ci. Tuttavia preferisco chiamarlo
l'angolo. Possiamo pen- ziali. La congiuntura economica esigenza di credibilità.
sare che i governanti, i appare come telone di fondo del-
politici, realmente in- la stabilità politica di ogni gover-
fluiscono sulla marcia no. Ma tale congiuntura si mani- [ sacerdote, studente PUG, Valencia,
dell'economia? Sarebbe festa come un fenomeno alieno Spagna]
un'ingenuità pensare di
no, che tutto dipenda
da movimenti che supe-
rano la capacità di com-
crescendo di Andrea Greco
prensione per i non ad- i sembra di capire che ci diventeranno ricchi?
detti alla materia, oppu- m siano uomini potenti che ci [ IIª elementare, Cassano, Bari]
re da parametri econo- dicono cosa fare e papà mi
mici propri di un'econo- ha detto che si chiamano politici
mia senza frontiere e e hanno il compito di fare le leg-
volatile. Non è così. I gi. Il ricco è quello che può com-
governi hanno grande prare tante cose e anche farsi tan-
capacità di gestione, te vacanze, perché ha tanti soldi.
tanto nell'ambito inter- Chi è che comanda? Chi fa le leg-
nazionale, come in gi, oppure chi ha più soldi? Alla
quello nazionale. I con- tv si vedono persone ricche che
flitti con altri paesi o fanno i “politici”. I ricchi che fan-
con qualcuno dei suoi no le leggi sono i più potenti al-
mandatari possono ge- lora? E sono anche famosi! Però
nerare problemi e riper- non tutti sono ricchi e dunque i
cuotersi negativamente poveri possono comandare? Po-
sull'economia. Gli affari tranno comandare solo quando
meditando di Carlo Rojas 5

ricercando
il bene comune
pensare al gioco delle for- bisogna riconoscere che si nota- si aggiungono
p ze tra economia e politica no delle linee di tendenza in cui altri fattori, come
vista dalla prospettiva dell’Ameri- è possibile scorgere i germi di un il bisogno mon-
ca Latina e del sud del mondo, cambiamento che fa ben sperare. diale di mate-
assume un colore particolare. Come in tanti posti del mondo, rie prime in
Quando le vicende quotidiane nella seconda meta del XX seco- un mondo
sono condizionate dal cercare di- lo l’America Latina è stata il terre- assetato
speratamente il denaro per il ci- no di scontro tra le due grandi di ri-
bo, la salute, l’alloggio, l’educa- potenze politico-militari. Per at- sor-
zione, la riflessione sulla genesi tuare lo scontro serviva uno sche- se
del potere e sul primato dell’eco- ma di dipendenza che giustificas- energeti-
nomia appare davvero strano. se l’intervento. La mancanza di che e l’urgenza
Una specie di primum vivere, infrastrutture produttive, la pres- di scoprire nuovi merca-
deinde politicare, fa pensare alla sione di un sempre crescente de- ti da conquistare per contri-
politica come un lusso che ci si bito estero e la disciplina delle buire a generare un momento
può permettere solo dopo aver dittature, hanno impedito la ma- congiunturale idoneo all’elabora-
risolto il problema della soprav- turità politica e lo sviluppo eco- zione di una nuova identità del-
vivenza. Forse su questa base la nomico di questi paesi. l’America Latina.
risposta latinoamericana al no- Ma il mondo è cambiato. La ca- Una lettura trasversale ci potreb- Ci sono delle democrazie imma-
stro quesito sembrerebbe più che duta dell’Unione Sovietica, lo be permettere di progettare dei
ture? L’identità dei partiti è preca-
ovvia: quelli che comandano il straordinario sviluppo delle eco- momenti in cui questi paesi dia-
ria? Esiste la tentazione del popu-
mondo sono coloro che possie- nomie asiatiche, l’apparizione del no maggiori responsabilità a co-
lismo e delle soluzioni messiani-
dono le risorse economiche, terrorismo internazionale, la cre- loro che vivono e patiscono in
che? Tutto questo in parte è vero,
quelli che detengono il potere scita del fondamentalismo anno quell’immenso Sud, rintraccian-
ma negli ultimi 20 anni almeno
politico sono soltanto dei buratti- un po’ alla volta spostato lo do una strada di sviluppo alterna-
una dozzina di nuove costituzio-
ni pseudo-colti che devono asse- sguardo e l’attenzione internazio- tivo che, pur raggiungendo i li-
ni politiche hanno visto la luce e
condare gli interessi dei primi. Se nale verso l’oriente e lasciato in velli di sviluppo del Nord, non ri-
sono un segno che qualcosa sta
non fosse così, come spiegare la disparte la realtà al Sud dell’Ame- peta i suoi stessi sbagli. Si direb-
cambiando. Non è forse giunto il
classica immagine del Sud Ame- rica. be che l’urgenza del momento
momento che, nell’America Lati-
rica come il continente delle di- Questa potrebbe rivelarsi una spinga ad una presa di coscienza
na, la politica metta l’economia al
suguaglianze dove il gap tra la coincidenza provvidenziale, per- dei valori, delle possibilità e del-
servizio del bene comune?
piccola classe multimiliardaria e ché è stata un’occasione che ha le alternative per camminare e ri-
la stragrande maggioranza pove- permesso di imparare a cammi- solvere i problemi con l’ottica del
ra continua a crescere? Nonostan- nare da soli e scoprire le poten- Sud, senza un aiuto esterno che
te questa opprimente realtà, con mai arriverà (o che forse è meglio [sacerdote, studente PUG,
zialità e le risorse che aiutano ad
gli avvenimenti degli ultimi anni andare avanti. A questo scenario che non giunga). Colombia]

pensando di Lanfranco Rossi


edditi degli italiani, soprat- anni, tra le famiglie con capofa- Diminuisce anche la mobilità
r tutto quelli dei lavoratori miglia con meno di 30 anni) pro- ascendente, quella che può per-
dipendenti, sono rimasti al prio mentre diminuiva per tutte mettere a chi viene dal 20% più
palo dall’inizio del 2000. I gover- le altre fasce di età. La povertà tra povero della popolazione, di ac-
ni che da allora si sono succedu- i giovani sarebbe oggi ancora più cedere a fasce più alte della di-
ti non sono riusciti a far ripartire alta se queste famiglie facessero stribuzione dei redditi. Se tra il
il Paese, né ad abbassare le tasse. più figli. 1998 e il 2000, la probabilità di tra le pagine di Charles Chaplin
Per questo il reddito disponibile I giovani sono più poveri non farcela era di un terzo, adesso è Scusatemi, ma non voglio bisogno di umanità. Più che
delle famiglie non è aumentato,
c’è stato soltanto una redistribu-
zione del reddito dal lavoro di-
pendente al lavoro autonomo,
perché rinunciano a lavorare; gli
under ‘30 che vivono ancora con
i loro genitori, sono diminuiti. Il
fatto è che i giovani per uscire di
scesa a meno del 29%. Siamo
sempre un Paese più bloccato,
con una forbice delle disegua-
glianze che si allarga sempre più
“ fare l’imperatore. Non mi
va’. Non voglio governare né
conquistare niente. Mi piace-
d’intelligenza, abbiamo bisogno
di amabilità e di cortesia. Senza
queste qualità, la vita sarà vio-
nel periodo in cui c’erano condo- casa, devono porsi in condizioni rispetto alla media Europea, su- rebbe aiutare tutti – se fosse lenta e tutto perso. L’aereo e la
ni di tutti i tipi; parzialmente in di crescente fragilità finanziaria. periori a quelle non solo dei possibile –, gli ebrei, i gentili, i radio ci hanno avvicinato di
senso contrario dal lavoro auto- In un Paese che concentra ric- paesi nordici, ma anche di Fran- neri, i bianchi. Tutti vogliamo più. La vera natura di questi
nomo al lavoro dipendente nel chezza nel patrimonio immobi- cia e Germania. aiutarci reciprocamente. Noi es- progressi richiama la bontà del-
periodo 2004-2006. liare e in cui i redditi da lavoro La questione giovanile così co- seri umani siamo fatti così. Vo- l’uomo, richiama la fraternità
Il saldo da inizio 2000 è, comun- soprattutto dei giovani, non cre- me la questione salariale sono i gliamo vivere per la felicità e universale, l’unità di tutti noi, e
que, favorevole al lavoro autono- scono, ci vogliono oggi più di 12 veri problemi: il governo Prodi
non per la disgrazia degli altri. in questo esatto momento la
mo, in cui i redditi sono cresciuti anni di salario per comprarsi una aveva posto con forza la solu-
in termini reali del 13.1%, rispet- casa (ce ne volevano 8 solo 12 zione di questi problemi. Met- Non vogliamo odiarci o di- mia voce sta arrivando a milio-
to allo 0.3% dei lavoratori dipen- anni fa). Non rimane perciò che tendo mano al lavoro precario, sprezzarci gli uni con gli altri. In ni di esseri in tutto il mondo, a
denti. Nessuno sembra invece indebitarsi versando poi (come in parlamento era in via di defi- questo mondo c’è posto per tut- milioni di uomini, di donne e di
aver pensato ai giovani e alle fa- avviene per una famiglia media nizione l’approvazione delle ti. E la buona terra è ricca e può bambini disperati, vittime di un
miglie numerose, con i figli. con capofamiglia con meno di 40 prime norme sulla Flessicurez- provvedere a tutti. La strada del- sistema che tortura gli uomini e
Tra i giovani è aumentata la po- anni) un quinto del proprio red- za, approvando in finanziaria gli la vita può essere libera e bella; rinchiude nelle prigioni perso-
vertà (salita dal 18 al 19% in sei dito per pagare le rate del mutuo. incentivi per assumere i giovani ma noi abbiamo perso la rotta. ne innocenti. A quelli che mi
laureati del Sud. Nel pacchetto
L’avarizia ha avvelenato le ani- possono sentire, dico: ‘Non di-
legato alla riforma dei contratti,
era stato individuato un percor- me degli uomini, ha alzato bar- sperare. La disgrazia che è
so, per aumentare i redditi, con ricate di odio in tutto il mondo, piombata sopra di noi non è al-
l’aumento delle detrazioni d’im- e a passo d’oca ci ha portati al- tro che la marcia dell’avarizia,
posta, a partire dalla disponibili- la miseria e allo sterminio. Ab- dell’amarezza degli uomini, che
tà di cassa del primo trimestre. Il biamo aumentato la velocità. temono la strada del progresso
voto ha strozzato il tutto. La Però vi ci siamo rinchiusi noi umano. L’odio degli uomini
questione principale è: “ Cosa stessi. Le macchine, che produ- passerà, i dittatori moriranno, e
noi possiamo fare per L’Italia”.
cono abbondanza, ci hanno la- il potere che hanno sequestrato
La mia risposta è: impegno –
partecipazione - solidarietà, per sciato nell’indigenza. La nostra al popolo tornerà al popolo. E
far crescere il nostro Paese, per scienza ci ha resi cinici; la no- mentre gli uomini possono mo-
costruire un futuro degno di es- stra intelligenza, rigidi e mutila- rire, la libertà non perirà mai.
sere vissuto. ti nei sentimenti. Pensiamo
troppo e sentiamo troppo poco.
Più che di macchine, abbiamo dal film Il grande dittatore
[ tecnico aziendale, Taranto]
6 regionando di Franco ferrara

per non dimenticare


il sud
n elfine”,
n. 19/2007 di “Cercasi un
dedicato alla situa-
che alle famiglie. Il sistema eco-
nomico e quello sociale sono di
stra/destra/centro. La si-
tuazione che si è creata
zione del meridione d’Italia, è nuovo esposti a rischio criminali- mette a dura prova la te-
stato riportato il documento del- tà. Lo sforzo compiuto per far nuta democratica sia
la Redazione Passaggi a Sud. In uscire il Mezzogiorno dalle trop- della società che delle
quel documento venivano sotto- pe forme di dipendenza create Istituzioni.
posti alla pubblica riflessione i di- dalla politica, risospingono l’area L’area cattolica spinge
versi passaggi compiuti dal Sud verso l’isolamento. Il consolida- verso la formazione di
Italia dagli anni ’60 in poi: 1) in- mento della coesione europea- una corporazione socia-
tervento straordinario dello Stato; mediterranea, avviata con i Pro- le e non contribuire a ri-
2) unificazione del sistema pro- grammi Comunitari dagli anni definire un nuovo spiri-
duttivo; 3) affermazione dello ’90, viene vanificata e ci si ritrova to pubblico. I principi
“sviluppo locale”; 4) formazione in una situazione a rischio di con- inderogabili dell’etica
dei distretti; 5) sistemi locali di vivenza democratica. La vicenda sono diventati una clava
sviluppo; 6) programmazione dei rifiuti in Campania ha accele- per gruppi diversi. E’ la
europea; 7) programmazione ne- rato la crisi della democrazia. Le vita stessa dal principio
goziata con le comunità locali; 8) nomine dei nove Commissari del suo essere alla mor-
attivazione delle organizzazioni straordinari, dotati di poteri sem- te a venir assunta da alcune pre- dotto soltanto la crescita del de- no più amministratori abili a fare
sociali della società civile; 9) ac- pre più speciali, susseguitesi nel- sone o gruppi per fondare nuove bito. Che senso ha ridurre il nu- i funamboli finanziari. Al contra-
cettazione della globalizzazione l’arco temporale di quindici anni, aggregazioni politiche. Ciò che si mero delle ASL e aumentare i ma- rio, servono amministratori capa-
da parte delle comunità locali. hanno azzerato man mano le re- propongono cattolici e atei devo- nager per gestire le strutture? La ci di tutelare le risorse pubbliche,
I passaggi sintetizzano in qualche sponsabilità locali, sino a far di- ti finisce con l’annullare la libertà moltiplicazione degli incarichi di di farle fruttare al meglio rispet-
modo tutto ciò che si è fatto per ventare permanente il conflitto dei cattolici democratici disponi- gestione ha ottenuto l’effetto tando i progetti e i disegni comu-
far uscire intere aree dalla dipen- tra Comunità Locali/Istituzioni. bili alle mediazioni con le altre contrario determinando un pro- nitari. Il Sud non ha conosciuto
denza e inserirle a pieno titolo La soluzione del problema dello culture. Con tali approcci diven- cesso di decrescita professionali- nell’ultimo decennio amministra-
nel contesto globale. smaltimento dei rifiuti è affidato ta difficile riportare il bene comu- tà destinata ad incidere negativa-
L’ultima crisi internazionale degli ne sul terreno della condivisione. tori capaci di prevedere agli svi-
all’esercito. La crisi di governo è mente sulla salute delle persone.
inizi del 2008 ha messo a nudo la Il Sud ha bisogno di compiere luppi della propria comunità;
sfociata in una crisi istituzionale I mega direttori che concentrano
debolezza del sistema economi- perseguita dalle destre: sciogli- scelte libere, senza condiziona- molti si sono preoccupati di tute-
nelle proprie mani le decisioni
co totalmente affidato alle mano- mento del Parlamento; dimissio- menti, ispirate dal un forte desi- lare i propri interessi, facendoli
appartengono alla categoria di
vre finanziarie. La dimostrazione ni del presidente della Regione derio di revisione, di riforma. coloro che sono soliti spartirsi se- coincidere con quelli pubblici.
la si ritrova nel fatto che, nono- Sicilia in quanto condannato per L’esempio della Confidustria del- die e soldi, seggi e giochi che ga- Per questo hanno inseguito con
stante la svalutazione, il commer- favoreggiamento e relativo scio- la Regione Sicilia che vieta l’iscri- avidità i diversi stati di emergen-
rantiscano un tornaconto perso-
cio internazionale non cresce glimento del Consiglio Regiona- zione alla stessa di chi paga il za fino a mettere a rischio la con-
nale. Il Sud, come l’Italia tutta, ha
mentre si rafforza la moneta e i le; indagini e comunicazioni giu- pizzo, va nella direzione dell’au- vivenza democratica.
costi vengono scaricati sui tassi toriforma. Un altro passo da com- bisogno di persone capaci di di-
diziarie con arresti cautelari; vidersi adeguatamente e respon-
dei mutui fondiari. Questa situa- campagna elettorale gestita, per piere spetta al Servizio Sanitario
zione spinge il Mezzogiorno ver- Nazionale, alle prese con proces- sabilmente le responsabilità: que-
la seconda volta, dai vertici dei sta è una democrazia che può [ presidente centro Erasmo, Gioia,
so nuove crisi. L’accesso al credi- partiti, unitamente alla ristruttura- si riformatori dal 1978. Dopo un
to crea problemi sia alle imprese trentennio le riforme hanno pro- funzionare! Per il Sud non servo- Bari]
zione delle aree politiche: sini-

imparando di Mariangela Maraviglia

intelligenze e
cuori a rischio
na professione come quel- studenti sogna di fare il calciato- assurta a indiscutibile main-
u la che esercito di insegnan- re, se gran parte delle mie stu- stream. La lettura del
te, offre un punto di osser- dentesse rimpiange di non avere giornale a scuola, da
vazione privilegiato sugli effetti il fisico per fare la velina, se lo me implacabil-
che il sistema dell’informazione straniero è “quello che ruba, stu- mente imposta
concorre a creare nella società pra e che ti porta via il lavoro”, se agli alunni da
italiana, particolarmente nella va-
sta platea di studenti quotidiana-
il massimo di interesse politico a
cui un alunno è disposto è il “vaf-
buona discepola di Lorenzo Mila-
ni, richiede un intervento di au-
in dialogo
mente incrociata nelle aule scola- fa” di Beppe Grillo, il mondo dei torità per non cedere al calcio o
a redazione di Cercasi un volgersi alla redazione; per colo-
stiche.
Una delle convinzioni che circo-
media si può assolvere?
Ovviamente l’imputato numero
alla notizia più truculenta o più
scema che subito attrae la platea
l fine ha scelto di adottare ro che sono interessati direttame-
lano tra gli insegnanti è che la uno è la televisione, ma non è studentesca. Eppure, quando una bimba. Si chiama Mar- ne ad adottare a distanza con
scuola non può fare di più, cioè sotto gli occhi di tutti che gran con fatica si riesce a imporre un gareth Mgori, è nata a Veyula, in questa organizzazione: www.sci-
non può svolgere il proprio lavo- parte dell’informazione, anche su caso positivo, un frammento Tanzania, il 25 novembre 1998, civrea.it - www.laiciverniani.net
ro, nel contesto culturale attual- carta stampata, lavora a incendia- umanizzante, un impulso al pen- appartiene alla comunità Mgogo, –mail: adozioni@scicivrea.it
mente dominante, in una società re la realtà, a enfatizzare lo scan- siero, lo sguardo grato di alcuni, ha un fratello più grande di lei. La
che ‘rema contro’ tutto ciò che dalo, a urlare la notizia, meglio se lo stupore evidente di altri spin- mamma è una ragazza
una istituzione educativa propo- di cronaca nera, a offrire gossip e gono sempre a pensare “ne vale madre. Vivono nella po-
ne: impegno e fatica del vivere, calcio come piatti prelibati? la pena”. vertà e la mamma, pur
ragionevolezza e pacatezza del Non diversamente viene veicola- Ma insieme a quella consolazio- impegnandosi in ogni
proprio argomentare, rispetto di ta l’informazione religiosa. Una ne resta la consapevolezza della modo, fatica ad assicura-
sé e degli altri, corresponsabilità enfasi continua su fatti che ‘rom- scelta che verrebbe operata in re il necessario ai figli e
verso i popoli e il pianeta, spe- pono’ equilibri, che creano dissa- mancanza di una guida autorevo- non ha la possibilità di
ranza di costruire e costruirsi co- pori o contestazioni: il Papa sem- le e determinata. mandarli a scuola. L’ado-
me persone e comunità acco- pre, ma meglio se agita le acque, E l’amaro sospetto che della de-
zione l’abbiamo realizza-
glienti e solidali. molto meno se parla del creato e riva etica e antropologica che ab-
Il disagio è particolarmente av- di comportamenti etici ampia- biamo sotto gli occhi, del genoci- ta con l’aiuto delle Suore
vertito nelle scuole, come quelle mente e globalmente condivisi; i dio delle intelligenze e dei cuori di Ivrea, che si occupano
a indirizzo professionale, dove suoi contestatori solo se sono a cui quotidianamente assistia- di adozioni a distanza, in
più fragile è il contesto sociale di sbracati e pittoreschi, quasi mai mo, la stampa, e più in generale modo particolare per so-
provenienza e l’ambiente risulta se si tratta di voci criticamente i mass media, non possono certo stenere le spese scolasti-
più condizionabile e permeabile costruttive. dichiararsi innocenti. che di tanti piccoli, in di-
ai (dis)valori apparentemente La tradizionale amara sapienza verse parti del mondo.
vincenti. del “fa più rumore un albero che Per coloro che vogliono
Se l’ottanta per cento dei miei cade che una foresta che cresce” [ insegnate, Pistoia] contribuire possono ri-
scoprendo di Maria Teresa Tavassi 7

lavori e culture
si incontrano
n gruppo di persone, im- traverso corsi di cucito e confe-
u pegnate nel sociale, inter-
pellate dalla realtà dell’im-
zione. Nei laboratori ci si rende
conto che l’ascolto reciproco
migrazione, decide nel dicembre produce un desiderio di raccon-
2001 di realizzare un punto di in- tare fatti, vissuti. Si dà vita a rac-
contro, dove lavorare, confron- colte di racconti su temi, quali:
tarsi, dialogare con persone di di- fiabe arti e mestieri, pane. Una
verse etnie, paesi, religioni, idee; casa editrice interculturale acco-
e progettare qualcosa insieme, glie i manoscritti e nascono pub-
nel cuore della città di Roma. Si blicazioni, che risvegliano in tut- maggio 2008. Ogni iniziativa è
avvia un percorso semplice, un ti il gusto per la propria cultura e realizzata da persone immigrate dell’impegno per la pace, con che punta a un clima familiare;
cammino di ricerca di vie possi- l’orgoglio per i valori di cui ogni e italiane e si chiude con un mo- training di educazione al supera- all’impegno “con” e non “per” le
bili per rispondere ad alcune esi- persona è portatrice. La ricchez- mento di festa, in cui vengono of- mento dei conflitti, percorsi nelle persone; alla promozione e libe-
genze di persone immigrate, rifu- za delle storie raccontate fa emer- ferti cibi etnici e pani di diversi Scuole, opuscoli. E questo pro- razione insieme; all’ascolto e la
giate, vittime della tratta, per lo gere la necessità di rendere par- paesi. Si dà vita, negli anni, a una getto, ormai terminato, avrà un
rete di rapporti, utili a fare attiva- valorizzazione delle risorse di
più donne. Si tende all’intercultu- tecipe la popolazione italiana di seguito con due giovani del ser-
re legami sociali e solidali, che si ognuno e la messa in comune di
ra, con il desiderio di dare vita a tali apporti, per farne gustarne le vizio civile della Federazione
interventi flessibili, a seconda bellezze e per promuovere e svi- allargano a commercianti che of- idee e proposte; la flessibilità di
Chiese Evangeliche in Italia. Tut-
delle attese delle persone e dei luppare la cultura della acco- frono stoffe, ad amici/che che interventi a seconda di situazioni,
to positivo? Non sembra. Tante
gruppi, pronti comunque a farsi glienza e della solidarietà. La pre- donano contributi per le iniziati- “segni”, disponibilità. Le motiva-
ve in atto, a congregazioni reli- sono le difficoltà da affrontare:
da parte nel momento in cui tale sentazione dei libri, alcuni semi- zioni che hanno spinto questo
giose, che aprono spazi all’aper- carenza di spazi per le attività,
servizio non sia più utile. Il per- nari di tipo culturale sulla tratta, gruppo di una ventina di perso-
to per feste. Si partecipa a reti in- senso di impotenza di fronte a
corso comune inizia con alcuni su alcuni paesi africani (Somalia, ne a impegnarsi, a lottare, ad an-
ternazionali: Sindyanna of Gali- persone, che non riescono a tro-
laboratori artigianali (cucito, ma- paesi del Centro Africa…); mo- dare avanti, sono sicuramente di
lee, di donne palestinesi e israe- vare lavoro o casa, che hanno
cramè, cartonnage, legatoria), stre di oggetti della cultura africa- tipo umano-sociale, di fronte a
nella consapevolezza che il lavo- na, diventano occasioni per dif- liane, Libera, Coordinamento Ca- problemi psichiatrici. Inoltre c’è
ritas Italiana per la lotta contro la la difficoltà di fare procedere in- diritti di persone, spesso calpe-
ro manuale permette di stare in- fondere valori di altri paesi e per
tratta, Coord. europeo per il dirit- sieme, oltre al servizio, l’anima- stati; per alcuni, la fede è stata la
sieme, ascoltare, creare relazioni, uno scambio tra culture. Gli in-
superare barriere etniche, religio- contri si sviluppano sul territorio, to degli immigrati alla famiglia, zione del territorio, l’impegno so- molla per “vedere”: una fede che
se, ideologiche. Delle 150 perso- a richiesta delle istituzioni locali Rete Lilliput… Un passo ulteriore cio-politico per stimolare le istitu- si alimenta nell’ascolto della Pa-
ne incontrate in questi anni, pro- o di librerie, di scuole pubbliche avviene quando La Lucerna rice- zioni a provvedere leggi e servizi rola e nella preghiera, ma si fa
venienti da una cinquantina di (più di 60). Nel dicembre 2007 il ve l’incarico da ACI e Caritas Ita- adeguati. Tuttavia si cerca di an- poi servizio, accanto a coloro che
paesi di tutti i continenti, a undi- Ministero della Salute commissio- liana di seguire un progetto pilo- dare avanti, verificando conti- fanno più fatica.
ci è stato proposto un percorso di na un seminario su “Pane e buo- ta con 6 giovani del SC per tre an- nuamente l’utilità o meno del la-
qualificazione professionale, at- na alimentazione”, da tenere nel ni: una nuova finestra sulla realtà voro svolto. Il metodo è quello [ sociologa, Roma]

ricordando di Andrea Ambrogetti

Aldo Moro, tra politica e cultura


onostante i trenta anni da su quello che Moro ha fatto effet- to da circostanze storiche ecce- campione della mediazione e del va di pretese egemoniche e non
n quel terribile 1978, si av- tivamente e quanto sia stato rile- zionali e comunque non modifi- compromesso, dell'eterna indeci- prevedeva il proselitismo. La DC
verte che alle commemora- vante. E' stato il campione del tra- cabili (la fine della guerra e il sione. Ma, invece, Moro fu esem- non aveva una capacità e proba-
zioni di Moro, manca un'idea sformismo e del consociativismo crollo del fascismo) e ha avuto pio di coraggio. bilmente neanche una volontà di
condivisa del posto che Moro ha o è stata una personalità che ha per protagonista Alcide De Ga- Si rileggano i suoi discorsi si ca- condurre una propria politica
avuto nella nostra storia. Qualco- costruito qualcosa di duraturo al speri. pirà quale straordinario coraggio culturale, come dimostrano tanti
sa che non riguardi la valutazio- servizio della democrazia italia- A voler arrivare alla fase succes- servisse per non lasciarsi intimo- fatti, a cominciare dalla scarsa
ne del suo operato, ma il "peso" na? siva, il centro-sinistra, è stato so- rire da chi avversava prima presa nel giornalismo e tra gli in-
che egli ha avuto, nel bene o nel Quello che allora bisognerebbe prattutto Aldo Moro, seppure in- l'apertura ai socialisti e poi quel- tellettuali.
male. Un'idea che non riguardi fare è collocare l'azione di Moro sieme ad altri. Un passaggio di la ai comunisti. Non era ancora A tratti esplicitamente, a tratti im-
tanto gli addetti ai lungo l'arco della nostra storia e grande prospettiva, inserito in un crollato il muro di Berlino e i di- plicitamente, la DC si basava su
lavori, gli sto- capire che a lui si devono due ragionamento sul rafforzamento fensori dell'equilibrio tra i due di una visione conciliare, per la
rici di pro- passaggi fondamentali che la no- strutturale della debole democra- blocchi contrapposti non ci anda- quale nell'azione politica dei cat-
fessione, stra biografia politica ha vissuto. zia italiana e che sapeva guarda- vano certo leggero con chi anda- tolici doveva prevalere la colla-
ma la La biografia politica di una nazio- re lontano. va ben oltre. Forse il coraggio po- borazione alla costruzione del
"biogra- ne esiste e non può essere modi- Anche il passaggio alla fase suc- litico era all'epoca qualcosa di bene comune a scapito dell'affer-
fia" poli- ficata. Ognuno farà le sue consi- cessiva, quella della solidarietà più impegnativo di quello che ci mazione pubblica della propria
tica della derazioni, di ordine più o meno nazionale, è avvenuto nel segno vuole oggi. Oggigiorno le idee di identità.
nazione positivo o negativo sui vari pas- della crescita, perché poneva le Moro, e persino la sua figura, Questo fenomeno della maggio-
di cui saggi e sulle varie fasi, ma nessu- basi per sbloccare la democrazia sembrano quelle di un altro pia- ranza senza egemonia è stato
sono a no può negare che esse hanno neta. Ma accanto alla biografia uno dei fattori che ha permesso
italiana, almeno tramite la reci-
cono- avuto un artefice, un "padre" se politica della nazione esiste la un'evoluzione positiva del paese
proca legittimazione della Demo-
scenza vogliamo. sua biografia culturale. Parlo di perché gli ha risparmiato per de-
crazia cristiana e del Partito co-
tutti i Le cinque stagioni della nostra cultura non nel senso della pro- cenni derive clericali, neotempo-
munista. Di questo passaggio
cittadi- biografia politica sono state: il duzione intellettuale o della cul- ralismo e fondamentalismi. Non
Moro è stato indubbiamente il
ni. centrismo, il centrosinistra, la so- tura diffusa, ma della cultura po- ci si rende di quanto il tipo di
principale protagonista. Le due
Forse ci lidarietà nazionale, il pentaparti- litica egemonica in una determi- egemonia culturale sia talvolta
sono to e la "seconda Repubblica" (dal fase successive hanno purtroppo
nata epoca, con quale devono fa- più importante della proprietà
troppi 1992 in poi). entrambe rappresentato una in- re i conti tutti gli attori in gioco, dei mezzi di produzione.
equivoci Se questa è la periodizzazione, voluzione e hanno portato più compresi quelli che in essa non si C'è stata dunque una lunga prima
vediamo subito che Aldo Moro è conseguenze negative che positi- riconoscono. fase in cui ad essere egemonica
stato l'artefice, e in un certo sen- ve. Il passaggio dalla solidarietà E da questo punto di vista le fasi, era la cultura di sinistra e i catto-
so l'inventore, di quelli che sono nazionale al pentapartito e quel- detto ancora in estrema sintesi, lici che governavano il paese era-
stati i due passaggi positivi: quel- lo successivo dal pentapartito al- sono due: quella dell'egemonia no cattolici democratici. Dopo la
lo dal centrismo al centrosinistra la "seconda repubblica" - senza diciamo di "sinistra" (dal 1945 al morte di Aldo Moro, anche se
e quello dal centrosinistra alla nulla togliere all'evoluzione che 1979), e quella ad egemonia questa non è stata certo l'unica
solidarietà nazionale. intanto la società civile vive, per chiamiamola "liberal-liberista" o causa, a partire dalla fine degli
Basta ricordarsi di questo fortuna, a prescindere dalle dina- "antidemocratica". anni settanta, questo sistema cul-
dato, che è un dato di fatto, miche partitiche e istituzionali - Cosa c'entra Aldo Moro con le turale è andato in crisi e oggi
per aver detto qualcosa, an- hanno ingessato le dinamiche egemonie culturali ? La Democra- sembra ridotto a una trincea
che solo di essenziale, sul- della politica italiana, lasciando zia Cristiana ha governato per bombardata giorno e notte ormai
la "grandezza" di Moro. irrisolti i suoi nodi fondamentali. quasi quaranta anni ma la versio- indifendibile.
Il centrismo è stata origina- E pensare che lo stereotipo di ne dei rapporti tra cattolici e po-
Moro che circola è quello del litica che essa assumeva era pri- [ giornalista, Roma]
8 meditando di Gianfranco Solinas

il lavoro che interroga


l tema del lavoro e della gono allora annunciate misure che vedono il loro reddito messo
i sua tutela risulta ogni gior- speciali del Governo; i sindacati a rischio dagli aumenti dei prez-
no più marginale. Al centro danno segnali di esistenza in vi- zi dei beni e dei servizi e dai gio-
della riflessione e del dibattito ci ta; i lavoratori si mobilitano sulle chi speculativi messi in atto a li-
sono parole magiche come vin- strade. Poi i giorni passano e si vello globale. Tuttavia, pur in
coli di mercato, concorrenza dei torna alle dolorosa normalità del- questo tempo per molti versi du-
paesi asiatici, effetti della globa- le morti quotidiane sul lavoro ro e complesso, resta aperta la
lizzazione, urgenza di rilancio che non fanno notizia più che possibilità di operare scelte per-
della competitività. I feticci del- tanto. sonali e familiari che pongano li-
l’economia e della tecnologia do- Sempre più spesso i tempi della miti all’accumulazione ed ai con-
minano l’orizzonte e turbano le vita vengono largamente saturati sumi e che privilegino ritmi di vi-
nostre giornate. Questioni come dall’attività lavorativa, mentre il ta più distesi, che offrano vere
sicurezza, lotta alla precarietà, residuo tempo disponibile viene occasioni di vita familiare e co-
equità, sostenibilità, tutela della mangiato dalla corsa a consumi munitaria, che aprano i nostri oc-
salute, redistribuzione del lavoro che stordiscono e svuotano. A chi sulle meraviglie del creato. Si-
e riduzione dell’orario sembrano farne le spese sono gli spazi di curamente saranno sempre più
totalmente tramontate. Chi le po- ascolto reciproco in coppia, le scelte di frontiera.
ne viene etichettato come perso- opportunità di cammino tra geni- Ha qualcosa da annunciare e
na fuori dalla realtà e nostalgico tori e figli nelle diverse fasi della promuovere a questo proposito
del passato. crescita di questi, le possibilità di una comunità parrocchiale?
In realtà c’è una rassegnazione recupero di occasioni di parteci- È possibile, per esempio, che su
diffusa che permea tutti gli am- pazione alla vita della città e di questioni così importanti come la
bienti e che spinge tutti noi ad al- attenzione ai bisogni delle perso- tutela del lavoro precario, la scel-
zare le braccia ed a ripetere acri- ne che sono sole, ammalate e in ta di stili di vita non consumisti-
ticamente i messaggi catastrofici difficoltà. ci, la riscoperta di tempi di vita
degli economisti. Molti lavori, specie quelli di tipo familiare e comunitaria più ric-
Quando poi accadono eventi di che si preparano al matrimonio, cati e valori al lavoro degli uomi-
precario, lasciano pochi margini chi, si tengano delle assemblee
particolare drammaticità, come la assieme a coloro che li accompa- ni e delle donne. È però decisivo
di scelta ai singoli e li espongono della comunità?
tragedia della ThyssenKrupp Ac- a prestazioni stressanti e scarsa- Quale contributo possono dare a gnano nel cammino? È urgente che ci si metta comunitariamente
ciai di Torino, si assiste ad un im- mente tutelate, col rischio peren- queste assemblee i cristiani, a tornare a sintonizzare la vita ed il
in ascolto.
provviso e clamoroso risveglio di nemente incombente di ritrovar- partire da una rilettura critica del tempo dei cristiani col progetto
coscienze, provocato dall’alto co- si senza lavoro. Difficile è, inol- loro lavoro, dei loro consumi? di Dio. Sarà la Parola del Signore
sto di vite umane richiesto dalla tre, la condizione di tutte quelle Può essere più rigorosa la ricerca ad offrire un orientamento sicuro
corsa dissennata al profitto. Ven- persone che perdono il lavoro o su questi temi fatta dai giovani per poter ritrovare nuovi signifi- [ insegnante, Martina Franca, Taranto]

Ringraziamo coloro che hanno rinno-


cercasiunfine
per i lettori per i lettori per i lettori per i lettori p er i l et t or i

vato il contributo economico per il periodico di cultura e politica Siamo grati a tutti coloro che ci sostengono con la loro amicizia, con i loro contributi
anno 4 n. 29 • reg. presso il Tribunale di Bari, n. 23/2005. intellettuali ed economici. In piena autonomia, in un clima di dialogo e nel rispetto
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sede: p.zza C. Pinto, 17 70023 Gioia del Colle (Bari) delle posizioni di tutti e dei ruoli ricoperti, siamo ben lieti di poter fare tratti di strada
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sone interessate a cui potremmo invia- ZANOTELLI.
re copia del giornale. CIRCOLO ANSPI S. GERARDO DI ORTA NOVA (FG)
Scuola di formazione all’impegno sociale e politico e di...

La citazione della testata Cercasi un fine è tratta da SCUOLA DI


padri Gesuiti della Cappella dell’università di Bari, botteghe di Bari “Unsolomondo”
BARBIANA, Lettera ad una professoressa, LEF, Firenze, 1967 del commercio equo e solidale, gruppo “Noemi” di Bari, suore dello Spirito Santo
di Bari, gruppo “Per il pluralismo e il dialogo” di Verona, AICO Puglia, suore di Ca-
Grazie e cordiali saluti. I dati personali sono trattati ai sensi del d.lgs. n. 196/2003; i diritti ed
rità dell’Immacolata Concezione di Ivrea; Fraternità Cappuccina di Bari-Fesca.
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