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REGOLAZIONE DI UN IMPIANTO DI TURBINA A GAS
Significato e finalit della regolazione per un impianto motore
"Regolare" significa intervenire sull'impianto per fargli erogare pi o meno potenza, secondo le richieste
dell'utilizzatore, rispettando contemporaneamente qualche vincolo collaterale riguardante altri parametri
di funzionamento (per esempio la velocit di rotazione, la temperatura di combustione, ecc.).
Si pu avere per esempio una regolazione che mira a variare la potenza erogata dall'impianto,
mantenendo costante la velocit di rotazione dell'utilizzatore. Questo il caso tipico delle applicazioni
stazionarie, come in un impianto per la produzione di energia elettrica, dove l'utilizzatore un alternatore
che deve ruotare sempre alla stessa velocit, per fornire tensione e corrente alternate a frequenza costante
(f = 50 Hz in Europa, f = 60 Hz in U.S.A.). La potenza, invece, dipende dalla richiesta degli utenti serviti
dal generatore elettrico.
Si pu avere anche una regolazione a giri variabili, tipicamente nelle applicazioni propulsive, come nei
motori adibiti alla trazione terrestre, o alla propulsione navale o aeronautica (motori a getto, turboelica).
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Nelle trattazioni seguenti fatta unassunzione generale semplificativa di prima approssimazione:
i rendimenti particolari NON cambiano (isc, yc, b, b, ist, yt, ecc.).
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IMPIANTO MONOALBERO A CICLO APERTO
- VARIAZIONE DELLA TEMPERATURA DI COMBUSTIONE (METODO "T3") Per ridurre la potenza erogata dall'impianto viene semplicemente ridotta la portata di combustibile.
Nell'ipotesi che questo NON alteri la portata d'aria, si ha che la dosatura (gi povera) aumenta e la
temperatura di combustione diminuisce.
Nell'ipotesi che il rapporto di compressione NON cambi, si ha che il lavoro massico del compressore
rimane invariato, mentre il lavoro massico della turbina si riduce proporzionalmente alla temperatura di
combustione.
Allora il lavoro massico dell'impianto diminuisce.
Anche il calore massico speso diminuisce, e in maniera pi rapida.
Il calore massico, per, parte da valori di entit maggiore e, in proporzione, diminuisce di meno del
lavoro massico. Pertanto il rapporto lavoro/calore, cio il rendimento dell'impianto, diminuisce anch'esso
(come si vede dai diagrammi in funzione della temperatura di combustione).
La potenza utile dell'impianto diminuisce.
Questo lo si vede dall'espressione in funzione del lavoro massico (che diminuisce) e della portata di gas.
Da ci si ricava pure che, per una determinata riduzione della portata di combustibile, la potenza
diminuisce proporzionalmente di pi di quanto diminuisca il rendimento. E questo vuol dire che la
regolazione, pi o meno vantaggiosa che sia, comunque accettabile. Infatti, per ottenere la riduzione
della potenza in una determinata percentuale, la portata di combustibile viene ridotta proporzionalmente
di meno, ma viene comunque ridotta.
Nel grafico seguente sono illustrate le variazioni subite dal ciclo nel diagramma "T-S".
T3
2
4
T4
T3
c costante
|Lic| costante
Lit
Li
Q1
i
a " costante
ipotesi " m
a
m
incremento della dosatura
b
m
p
ipotesi c 2 costante
p1
T3 T1 xc b
H ip
T3 temperatura di combustione
1 c p '
Li Lit
Lic Lit
1 Lic Li lavoro massico dell'impianto
1
1
Portata:
m g
p3
T3
aumenta.
Potenza utile:
cos t.
cos t. T cos t.
Pu o Pi o m Li o
3
T
3
cos t. T 3
cos t.
T3
=cost
T3
20
0.2
10
0.0
qb/qbo
0.4
1.0
30
0.8
0.6
0.6
40
0.4
0.8
discrimin
qb/qbo
qb
50
0.2
etag/etago
1.0
0.0
etag/etago
Pu/Puo
m
1
b
g H i Pu
- LAMINAZIONE ALL'ASPIRAZIONE DEL COMPRESSORE (METODO "LA") Per ridurre la potenza erogata dall'impianto viene ridotta la portata di combustibile.
Per evitare che la conseguente riduzione della temperatura di combustione penalizzi eccessivamente il
rendimento dell'impianto, si esegue contemporaneamente una regolazione anche della portata d'aria, in
modo che la dosatura rimanga costante, e la temperatura di combustione non cambi.
Per ridurre la portata d'aria in proporzione alla riduzione della portata di combustibile si pu usare il
metodo della laminazione all'aspirazione del compressore, che fa diminuire la pressione sulla sezione di
ingresso della turbomacchina operatrice.
Nell'ipotesi che il rapporto di compressione NON cambi, si ha che il lavoro massico del compressore
rimane invariato, mentre il lavoro massico della turbina si riduce perch, a parit di temperatura di
combustione, il rapporto di espansione risulta minore e la temperatura di scarico pi elevata. In prima
approssimazione si assume " c" costante e quindi il lavoro massico del compressore rimane invariato. Il
rapporto di espansione " t", invece, diminuisce proprio perch si riduce "p3", a parit di "p4", e quindi il
lavoro massico della turbina diminuisce. Pertanto il lavoro massico dell'impianto risulta pi basso.
Il calore massico speso Q1, al contrario, rimane in prima approssimazione invariato.
Allora il rapporto lavoro/calore, cio il rendimento dell'impianto, diminuisce.
La portata di gas diminuisce perch viene ridotta in particolare la portata d'aria, oltre che la portata di
combustibile.
La potenza utile dell'impianto diminuisce.
Questo lo si vede dall'espressione in funzione del lavoro massico (che diminuisce) e della portata di gas
(che diminuisce).
Ma la stessa cosa risulta evidente dall'espressione in funzione del rendimento globale dell'impianto e
della portata di combustibile, parametri che diminuiscono contemporaneamente.
Da ci si ricava pure che, per una determinata riduzione della portata di combustibile, la potenza
diminuisce proporzionalmente di pi di quanto diminuisca il rendimento. E questo vuol dire che la
regolazione, pi o meno vantaggiosa che sia, comunque accettabile. Infatti, per ottenere la riduzione
della potenza in una determinata percentuale, la portata di combustibile viene ridotta proporzionalmente
di meno, ma viene comunque ridotta.
T3 costante
p1
c costante
|Lic| costante
Lit
Li
Q1
i
T4
2
c costante
4
p1
S
Riassumendo in una sequenza di espressioni le considerazioni esposte si ha:
b riduzione della portata di combustibile
m
p1 riduzione della pressione all'aspirazione del compressore
"T1 " temperatura costante all'aspirazione del compressore (trafilamento isentalpico nella valvola)
a riduzione della portata di aria
m
a
m
"" costante "T3" costante
b
m
b H ip m
a m
b c p ' T3 T2 equazione di combustione
b m
p
ipotesi c 2 costante (si veda poi)
p1
T3 T1 cx b
H ip
1 c p '
p
p
p
p
p '
t 3 b 2 b 2 1 int b c 1 rapporto di espansione diminuisce
p4
p1est
p1 int p1est
p1
massico della turbina, con esponente x' = (m'1)/m' , legato al rendimento della turbina
Li Lit
Lic Lit
Lic Li lavoro massico dell'impianto
1
1
Q1 c p 'T3 T2 c p ' T3 T1 cx
L
g b o i
g rendimento globale dell'impianto
Q1
g m
a m
b m
a m
b m
g portata di gas
m
Questo risultato coerente con l'espressione (turbine sempre critica):
m g
p3
T3
dove, con "T3" costante, si ha: m g (p3 diminuisce in quanto si reduce p1 e c costante)
g Li o m
g Li
Pu o Pi o m
b H i g m
b H i Pu
Pu g m
qb
m b
m
1
1
b
qb consumo specifico di combustibile
Pu g H i Pu g H i
p3
T3
T1
T
T
p
3 1 c 1 c
p1
T3 p1
T3
(trascurando le cadute di pressione nel combustore)
m g
Relazione che, riportata sulla caratteristica del compressore, risulta una retta, con T 1 e T3 costanti e fino a
quando la turbine permane critica.
Il punto A, intersezione tra la caratteristica (lineare) della turbina e quella manometrica del
compressore, non si modifica in quanto il numero di giri del compressore costante ( collegato
allalbero turbine) come pure il rapporto
T1
T3
qb/qbo
0.4
20
0.2
10
0.0
qb/qbo
30
1.0
0.6
0.8
40
0.6
0.8
0.4
discrimin
50
0.2
etag/etago
1.0
0.0
etag/etago
Regolazione TG mediante
laminazione all'aspirazione del compressore
Pu/Puo
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