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Premessa
Questo e-book si rivolge a chi gi conosce le basi essenziali del Texas Holdem
Poker ma non si sente ancora soddisfatto delle proprie performances e desidera, in
particolare, mettere in pratica questa sua passione senza dover pagare pedaggio, ed
anzi puntando subito a raccogliere frutti economici, anche importanti, dalla
partecipazione ai vari tornei, con particolare riferimento a quelli che si svolgono on
line.
Probabilmente i pi esperti fra voi gi sanno alcune delle cose (ma probabilmente non
tutte e forse non le pi importanti) riportate in questo e-book. Per coloro che si
trovano in questa condizione comunque importante porsi la seguente domanda: Si,
le conosco! Ma poi le applico davvero? Le applico sempre? Se la risposta non un
s forte e deciso, vuol dire che gi bisogna intervenire su questo punto!
Io per alcuni anni ho fatto (con un certo successo) il giocatore professionista di Black
Jack, ed ho subito imparato a riconoscere i giocatori mediocri (non quelli scarsi, che
sono la stragrande maggioranza e si individuano ad occhio nudo) in base a un
semplice particolare: pensavano prima di decidere. Ma cosa c da pensare in un
gioco in cui tutto codificato matematicamente, compresi i vari metodi di conteggio
delle carte?
Per il Poker non esattamente la stessa cosa: qui non giochi contro un Banco che
subisce passivamente le tue puntate e le tue decisioni, ma contro avversari in carne e
ossa che ragionano, provano emozioni, possono tradirsi o simulare, studiarti o essere
studiati.
In tal modo mi auguro che questa pubblicazione possa raggiungere senza difficolt il
proprio obiettivo dichiarato: consentire a chiunque lo desideri di cimentarsi con esiti
soddisfacenti in qualsiasi torneo di Poker Sportivo, senza dover fare necessariamente
riferimento ad ambizioni da campione.
Naturalmente molto probabile che restino fuori da questa prima edizione molti
argomenti importanti che meriteranno di essere aggiunti alla trattazione, ed proprio
per questo che ho voluto proporre la mia Texas Holdem Strategy in forma dinamica,
attraverso un coordinamento con il blog http://sapervincere.blogspot.com/, da cui
scaturiranno, sulla base dei commenti e delle discussioni proposte dagli stessi lettori,
tutti gli elementi per un aggiornamento continuo e gratuito di questo testo (che si
realizzer attraverso linvio automatico e periodico allindirizzo di posta elettronica
di ogni singolo lettore).
Unaltra cosa importante: lefficacia di questo e-book garantita (per lo meno nei
limiti dellobiettivo minimo delle buone prestazioni nei tornei) a patto che i
suggerimenti vengano posti veramente in atto e che ogni partita venga affrontata con
umilt, concentrazione e un po di inevitabile cinismo: siamo in guerra e dobbiamo
comportarci di conseguenza. Se lo dimentichiamo anche per un solo minuto tutti i
nostri sforzi rischiano di essere vanificati
Personalmente preferisco di gran lunga il gioco on line, perch non mi ritengo abile
n a contenere le mie emozioni n a decodificare le emozioni altrui. E si tratta di cose
che, a mio avviso, non si imparano n si insegnano: pur avendo fatto studi piuttosto
approfonditi di psicologia non sono dotato di quel fiuto istintivo che permette a
taluni di capire lavversario. Chi possiede questo importante valore aggiunto ha,
chiaramente, una marcia in pi, ma ai fini del Poker on line i comportamenti da
interpretare sono talmente pochi e stereotipati da non richiedere particolari attitudini.
Ci non vuol dire che nellambito del gioco on line non occorra fare bene i conti con
le emozioni, e soprattutto con le proprie emozioni. Molti giocatori altrimenti abili e
preparati perdono alcune partite importanti per la curiosit di vedere il punto che ha
in mano lavversario, per la voglia di rifarsi dopo una mano andata male, per la
voglia di strafare quando il gioco sembra essere favorevole, per vendicarsi di un
bluff subito e per mille altre ragioni che non hanno alcun senso ai fini di un gioco
razionale e scientifico.
Pertanto il primo proposito di chi vuole imparare a giocare con profitto deve essere
quello di mettere al bando le emozioni e concentrarsi solo sullobiettivo: pensare
intensamente a quanto possa essere importante mettere su una vera e propria
attivit basata su un gioco divertente e redditizio come il Texas Holdem Poker.
Proprio questo concetto deve essere chiaro: anche una mano in cui si hanno notevoli
probabilit pu essere persa, e anche una mano in cui le possibilit sono minime pu
essere vinta, ma questo non vuol dire che convenga giocare le mani svantaggiose e
saltare quelle favorevoli. N che tutte le mani siano uguali: come vedremo proprio
nella scelta oculata delle mani da giocare risiede il cardine di ogni buona strategia
vincente.
A tal proposito trovo strano che esistano molti manuali e corsi di Texas Holdem che
offrono suggerimenti, spesso assai pregiati, per la conduzione delle singole giocate e
pochi riferimenti, invece, alle strategie generali, che a mio avviso dovrebbero essere
pi importanti e comunque preliminari.
Premesso che io non credo molto nelle esercitazioni che vengono effettuate sui tavoli
gratuiti (sia perch frequentate esclusivamente da principianti che commettono
errori mostruosi, sia perch il gratis favorisce delle condotte di gioco alquanto
spregiudicate, e comunque diverse da quelle adottate nelle room a pagamento), fin
troppo ovvio che consiglio comunque di partire volando basso, e quindi da tornei
che presentano una tassa di iscrizione (buy in) non superiore ai 3.
Basti tener conto del fatto che in alcuni tornei (come quelli Due a zero, che per
fanno parte delle formule Sit and Go: io amo in particolare quelli con 6 concorrenti
e 3 premiati) va a premio la met dei giocatori iscritti, e che allinterno delle
posizioni vincenti non conta la graduatoria, nel senso che il premio lo stesso sia per
il 1 che per il 2 che per il 3 qualificato.
Un altro tipo di torneo che trovo particolarmente consigliato per chi vuole esercitarsi
a basso prezzo ma con premi veri quello che mette in palio il biglietto di
ingresso per un altro torneo pi importante, dove il buy in per molto costoso e
quindi conviene procurarselo, appunto, giocando pochi euro su un torneo-satellite
( questo il nome che viene comunemente dato, appunto, a quelle partite che mettono
in palio uno o pi ticket di ingresso a manifestazioni pi prestigiose e pi ricche!).
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Lesperienza fra laltro ci insegna che per vincere a Poker bisogna soprattutto saper
lasciare: laudacia difficilmente premiante, soprattutto nei tornei pi impegnativi.
Per cui, estremizzando il concetto, bisognerebbe soltanto passare, passare e passare
confidando in qualche isolatissima mano eccellente e rinunciando a tutte le altre,
con la speranza che siano gli altri a fare per noi il lavoro sporco.
Sarebbe bello tutto questo, ma non lo si pu fare allinfinito, in quanto gli avversari di
volta in volta esclusi dalla partita lasciano le proprie chips ai vincitori, che quindi si
rinforzano ed acquisiscono un vantaggio crescente nei nostri riguardi; senza contare
che il progressivo incremento delle puntate obbligatorie (buio, contro buio ed
eventuale ante) finirebbe prima o poi per prosciugare tutte le nostre riserve.
Tanto per farvi capire bene cosa penso io a riguardo, vi dico che io generalmente mi
faccio un brutto giudizio (ed ho quasi sempre ragione) di quei giocatori che vincono
(o si vantano di vincere) troppe mani. Aggiudicarsi le giocate con eccessiva
frequenza solitamente non affatto un indizio di bravura, dal momento che
implicitamente si afferma di prendere parte attivamente a troppe mani. E questo un
gravissimo errore, almeno nel Poker Sportivo!
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Vi faccio notare, infatti, che in questo gioco non vi simmetria fra una mano vinta e
una mano persa, nel senso che la prima pu non essere rilevante ai fini dellesito
finale (specie se avviene nella prima frazione della partita, quando ancora lincidenza
di buio e contro buio minima), laddove potrebbe bastare una sola mano persa per
uscire definitivamente dal gioco.
E voglio ricordarvi che una singola mano pu essere persa per pura e semplice
sfortuna anche contro lavversario pi scarso del mondo. Noi che intendiamo
ridurre al minimo lincidenza del fattore fortuna (in questo caso fortuna altrui)
non dobbiamo commettere lerrore di esporci con frequenza al rischio di rilanci e All
In imbarazzanti. Il nostro interesse quello di prendere parte a POCHE MANI,
FORTI e BEN SFRUTTATE e di evitare quanto pi possibile il rischio di inutili e
pericolose complicazioni.
Nel seguito del presente e-book vi presenter una tabella molto semplice, piuttosto
diversa rispetto a quelle che potrete trovare gratuitamente su tanti siti dedicati al
Texas Holdem (vi consiglio, a riguardo, di consultare Google alla voce Texas
Holdem Probabilit), in quanto volutamente meno precisa e pi prudente.
Ecco perch, a mio parere, saranno tante le situazioni in cui potrebbe prevalere
lincertezza. E nellindecisione, il mio consiglio quello di preferire sempre la
condotta pi prudente: lasciare una mano che si sarebbe vinta pu creare rammarico
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C da dire che non tutte le situazioni sono uguali: se di fronte abbiamo un avversario
che ha molte meno chips di noi, sappiamo gi in partenza che non potremo farci male
pi di tanto, e quindi possiamo osare un po di pi. Per contro, se ormai siamo quasi
spacciati in quanto la nostra dotazione quasi esaurita e i bui incalzano a ritmo
crescente, pu valere la pena di tentare il tutto per tutto. Ma ricordate sempre che
nelle situazioni di normalit meglio correre il rischio di un mancato incasso che
quello di una rovinosa perdita.
Devo confessare che in fin dei conti rispetto molto quei giocatori (ce n pi di uno)
che si sottopongono a un lungo (e suppongo volontario) Sit Out iniziale, ossia che
non si siedono al tavolo prima che si sia esaurita la fase preliminare.
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Le mani da giocare
Il vero pericolo, le classiche mine vaganti, sono gli All-In, di cui in molti tavoli
(specie in quelli dilettantistici) si tende ad abusare: ricordiamo che un solo All-In
andato male pu essere sufficiente a comportare luscita da un torneo
La possibilit che un All In possa andare male, sia pure fortunosamente, viene spesso
sottovalutata. Eppure anche la situazione in assoluto pi favorevole (coppia di Assi in
pre-flop giocata contro un solo avversario) presenta circa un 20% di probabilit
matematica di perdere la mano. Per rendersi conto del pericolo bisogna pensare che
facendo due tentativi anzich uno, la probabilit di essere battuti sale circa al 35%, e
facendo tre tentativi si arriva intorno al 50%. Quindi se noi nel corso di una partita
facciamo 3 All In, anche con le migliori carte possibili e contro un solo avversario,
comunque abbiamo una probabilit su due di perderne almeno una e magari di
vanificare cos ogni nostra speranza di successo.
Tante volte non si riflette abbastanza su quella che dovrebbe essere la considerazione
pi ovvia ed immediata: le mani pi probabili sono anche quelle in cui si pu vincere
di pi: perch giocare le altre?
Ci sono dei giochi (ad esempio le scommesse sul calcio) in cui un dato evento
premiato con una vincita pi alta in quanto meno probabile. Nel nostro caso invece
non cos, per cui scegliere le mani pi probabili doppiamente vantaggioso.
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La tabella presentata nella pagina precedente frutto, come dicevo, di una mia
personale rielaborazione di quelle che sono le probabilit oggettive nella fase di prefold. Il motivo di questo ritocco (a mio avviso sostanziale) si collega strettamente
con laccennata impostazione strategica di tipo prevalentemente difensivo, ma non
rinunciatario.
Quindi parlo di primi posti, posizioni intermedie e ultimi posti: tutti parametri che,
ovviamente, variano in base al numero dei giocatori presenti al tavolo.
E ho ritenuto opportuno, in questa prima fase, concentrarmi soprattutto sul flop, ossia
sulla scopertura delle prime 3 carte comuni, quelle che in buona parte decidono
lesito delle partite.
In linea di massima, infatti, non conviene quasi mai contrastare la prima sentenza,
quella che si intuisce, appunto, dopo la scopertura del flop. A proposito del quale
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Nei primi due posti il rilancio consigliato solo con coppia di Assi o di Re, ovvero
con A e K dello stesso seme. Se siamo in piccolo buio ci adeguiamo (senza
rilanciare) al grande buio con coppia minima di 10, con A e K, anche di seme
diverso, o con A e Q dello stesso seme. Altrimenti non lasciamoci tentare.
Nelle ultime posizioni in linea di massima si gioca con qualunque coppia, con Asso e
unaltra qualunque carta dello stesso seme, con K e Q oppure Q e J dello stesso seme;
con i punteggi superiori si rilancia. Occorre poi tenere in particolare considerazione i
4/5 di colore o di scala.
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Insomma, dopo essere stati capaci di attendere magari per ore una combinazione
particolarmente favorevole, sappiate che dovete spremerla fino alla fine, senza aver
pi tentennamenti o paure (salvo che non si verifichino cambiamenti oggettivi e
decisivi nella situazione di gioco).
La nostra strategia principale , come gi visto, basata soprattutto sul flop, ossia sulla
fase chiaramente pi importante di ogni singola mano. Ma con questo non voglio
certo dire che le fasi successive non esistano affatto.
Se le prime 3 carte comuni non vi hanno favorito, ci non vuol dire che siete fuori dal
gioco. In fin dei conti probabile che non abbiano favorito neanche i vostri avversari.
E se c questa possibilit, continuate a dimostrare sicurezza: potrebbe tornarvi
comunque molto utile.
Per contro valutate bene i possibili incastri degli avversari: attenzione in particolare a
scale e colori, che sono spesso i nemici pi insidiosi e meno immediatamente visibili.
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TABELLA 1
Posizioni intermedie
Posizioni finali
Coppia di Assi
Coppia di Re
Coppia di Donne
Coppia di Fanti
Coppia di 10
Coppia di 9
Coppia di 8
Altre coppie
Rilancio
Rilancio
Chiamata
Chiamata
Chiamata
Rilancio
Rilancio
Rilancio
Rilancio
Chiamata
Chiamata
Chiamata
Rilancio
Rilancio
Rilancio
Rilancio
Rilancio
Chiamata
Chiamata
Chiamata
A K stesso colore
A Q stesso colore
A J stesso colore
A 10 stesso colore
A con altra carta stesso colore
K Q stesso colore
K J stesso colore
Q J stesso colore
Q 10 stesso colore
Rilancio
Chiamata
Rilancio
Rilancio
Rilancio
Chiamata
Chiamata
Chiamata
Rilancio
Rilancio
Rilancio
Rilancio
Chiamata
Chiamata
Chiamata
Chiamata
Chiamata
AK
AQ
AJ
KQ
QJ
Chiamata
Chiamata
Chiamata
Chiamata
Chiamata
Rilancio
Chiamata
Chiamata
Chiamata
Chiamata
19
TABELLA 2
Posizioni intermedie
Posizioni finali
Coppia di Assi
Coppia di Re
Coppia di Donne
Coppia di Fanti
Coppia di 10
Coppia di 9
Coppia di 8
Altre coppie
Rilancio
Rilancio
Rilancio
Chiamata
Chiamata
Chiamata
Chiamata
Rilancio
Rilancio
Rilancio
Rilancio
Rilancio
Chiamata
Chiamata
Chiamata
Rilancio
Rilancio
Rilancio
Rilancio
Rilancio
Rilancio
Rilancio
Chiamata
A K stesso colore
A Q stesso colore
A J stesso colore
A 10 stesso colore
A con altra carta stesso colore
K Q stesso colore
K J stesso colore
K 10 stesso colore
K con altra carta stesso colore
Q J stesso colore
Q 10 stesso colore
J 10 stesso colore
Rilancio
Rilancio
Chiamata
Chiamata
Chiamata
Rilancio
Chiamata
Rilancio
Rilancio
Rilancio
Rilancio
Chiamata
Rilancio
Rilancio
Chiamata
Chiamata
Rilancio
Chiamata
Chiamata
Rilancio
Rilancio
Rilancio
Rilancio
Rilancio
Rilancio
Rilancio
Rilancio
Chiamata
Rilancio
Chiamata
Chiamata
AK
AQ
AJ
A 10
A con altra carta colore diverso
KQ
KJ
K 10
QJ
Rilancio
Chiamata
Chiamata
Rilancio
Rilancio
Chiamata
Chiamata
Chiamata
Chiamata
Chiamata
Rilancio
Rilancio
Rilancio
Chiamata
Chiamata
Rilancio
Chiamata
Chiamata
Chiamata
Chiamata
Chiamata
Come si evince dallo schema, le mosse da fare a parit di pocket cards dipendono
molto dalla posizione occupata sul tavolo.
Sia le fasi di gioco che le posizioni data lestrema variabilit delle situazioni rappresentano riferimenti volutamente orientativi a cui la sensibilit del giocatore
dovr contribuire per lottenimento di un risultato ottimale.
Ad integrazione delle presenti Tabelle Strategiche si raccomanda la lettura dellebook
Texas Holdem Strategy presentato sul sito-blog www.sapervincere.blogspot.com.
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