Una strategia europea condivisa per la crescita, il
lavoro, la stabilit: Position paper del Governo Italiano
_ febbraio 2016 Il progetto europeo vive oggi uno dei suoi momenti pi difficili, durante il quale necessario investire nella ricostruzione del rapporto di fiducia con i cittadini e tra gli Stati membri. Una delle grandi cause di questa difficolt si annida nella debole crescita economica, che condiziona il comportamento dei Paesi, spesso poco inclini a scelte coraggiose. Secondo il Governo italiano, lUnione europea potr continuare a esistere e a prosperare soltanto se i Paesi membri si mostreranno intenzionati a proseguire nel processo di integrazione, che rappresenta la chiave per una crescita economica forte e omogenea. Per questo motivo, il Governo ha voluto rilanciare il dibattito sullo stato dellUnione proponendo misure concrete che possano rivitalizzare le economie europee e dare nuova linfa allanima federalista dellEuropa. Di seguito, trovate una sintesi di tutte le misure proposte dal Governo italiano: Politiche fiscali. Il Governo vuole incentivare i Paesi europei al pieno utilizzo della flessibilit di bilancio per supportare la crescita. Inoltre, viene chiesta una maggiore simmetria negli interventi di riequilibro macroeconomico (con chiaro riferimento al surplus tedesco). Per fare ci, si chiede che il nuovo board europeo per la supervisione dei bilanci sia in grado di emettere raccomandazioni sulla formulazione delle politiche fiscali dei singoli Paesi. Politica economica e di bilancio. necessario avere una politica economica condivisa. Per questo il Governo chiede una maggiore convergenza tra le politiche economiche europee per ritornare a crescere. Investimenti. necessario potenziare il FEIS, il Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici, lanciato dalla Commissione Juncker nellestate 2014. Si propone inoltre la trasformazione del fondo salva-stati in un Fondo Monetario europeo, che sia capace di aggregare gli investimenti comunitari e nazionali (per lItalia, quelli provenienti dalla Cassa Depositi e Prestiti). Il responsabile della gestione di questo fondo potrebbe essere il Ministro europeo delle Finanze.
Disoccupazione. Il Governo propone un sussidio europeo comune contro la disoccupazione per
limitare la disoccupazione ciclica nei singoli Paesi. Il funzionamento del fondo sarebbe garantito da un organismo terzo, perfettamente indipendente dai governi e dalle autorit politiche, non favorendo cos il cosiddetto azzardo morale (in microeconomia, forma di opportunismo post-contrattuale, che pu portare gli individui a perseguire i propri interessi a spese della controparte, confidando nella impossibilit, per quest'ultima, di verificare la presenza di dolo o negligenza). Migrazioni. Si prevede lemissione di eurobond (obbligazioni la cui solvibilit sarebbe garantita da tutti i Paesi dellUnione) per finanziare interventi transnazionali come la crisi migratoria. Si chiede infine la condivisione della responsabilit nella gestione delle frontiere tra i Paesi, evitando che siano soltanto gli Stati di frontiera a dover impiegare risorse per gestire lattuale ondata migratoria.
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Banche. Il Governo chiede un rafforzamento dei meccanismi di supervisione e lapprovazione del
fondo di garanzia dei depositi europei (EDIS) per proteggere i risparmi dei cittadini europei e migliorare il funzionamento dellunione bancaria, assicurando cos una maggiore efficienza e stabilit del settore.