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BIOVALLEE
Definizione
di
un
eco-territorio
di
riferimento
!"#$%&&''!"(
#$%&&'$('&%")%"&*+*&%,-%"
Settembre
2011
!.&(/0%-$'1%"%203(&4$('&%"#"5%0$%67&%"89::"
!
!
CONTESTO
________________________________________________________________________________
Biovalle
un
"Grande
Progetto
(della
regione)
Rhne-Alpes
"
(GPRA),
iscritto
nella
delibera
del
Consiglio
Regionale
del
19
maggio
2005,
che
pu
essere
definito
come
"un
progetto
di
sviluppo
strutturato
fondato
sulla
base
di
singoli
punti
di
forza,
e
della
cui
influenza
potr
beneficiare
l'intera
regione.
La
Biovalle
associa
le
Comunit
dei
Comuni
della
Valle
della
Drme,
del
Crestois,
del
Pays
de
Saillans
e
del
Diois,
e
la
citt
di
Crest.
Il
protocollo
d'intesa
Biovalle
stato
firmato
l8
ottobre
2010
in
Eurre.
Il
progetto
consiste
nel
far
convergere
verso
questi
tre
obiettivi
l'insieme
delle
politiche
pubbliche
attuate
sul
territorio,
e
le
iniziative
economiche,
associative
e
civiche,
al
fine
di
diventare
una
"Friburgo
rurale",
dal
nome
della
citt
tedesca
impegnata
da
oltre
30
anni
in
azioni
di
sviluppo
sostenibile.
Gli
obiettivi
da
conseguire
sono
ben
definiti:
il
50%
delle
aziende
agricole
in
agricoltura
biologica
entro
il
2015;
fermare
l'urbanizzazione
su
terreni
agricoli
entro
il
2015;
coprire
entro
il
2020
il
consumo
di
energia
da
fonti
rinnovabili
...
DKDW>K/!
METODOLOGIA
________________________________________________________________________________
$%!&'()*+*,*-./!01*20/3(.4/!5(.,.2'/!/2(!+.4.2'/!/6!+/57!0)%2/2!8!!
La
metodologia
stata
suddivisa
in
due
fasi:
p !"#$%&'(#$)#$%*+(%#,-./#$#0%1+*'-+.*#$95.!4.2/!:!*541.1!,/!;!3)%&0!+/2!0*22.<,/2!=>!2*.(!:!
+'?.6.1!+/2!?5(512!0*22.<,/2!0*51!@.*4%,,'/A!!/6!BCDCE!!
una
fase
di
prospettiva
esplorativa
volta
a
definire
i
possibili
scenari
futuri
per
la
Biovalle
nel
2040.
p !"#$%&'(#$)#$%*+(%#,-./#$(-*'-23.4!#$*F!,/2!',52!4%,.+/1*6(!,/51!23'6%1.*!2*5)%.(%<,/!0*51!
"(/11.(*.1/!+/!1'?'1/63/>!!/(!,/!+'3,.6/1*6(!/6!%7/2!2(1%('-.95/2!/(!0.2(/2!
una
fase
di
prospettiva
strategica
in
cui
sar
individuato
lo
scenario
auspicabile
per
la
!
Biovalle,
e
le
relative
declinazioni
in
assi
strategici.
!
G/!1%00*1(!01'2/6(/!,/2!!1'25,(%(2!+/!,%!0)%2/!+/!01*20/3(.4/!/70,*1%(*.1/E!
Questo
rapporto
presenta
i
risultati
della
fase
di
prospettiva
esplorativa.
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
Questo
esercizio
di
prospettiva
esplorativa,
volto
a
analizzare
il
campo
delle
possibilit,
sar
il
G/(!/7/13.3/!+/!
punto
di
partenza
del
processo.
Lobiettivo
non
quello
di
identificare
tutte
le
ipotesi
possibili,
n
)2%'*-$)#$1'$)25'*,&#^
davere
una
vocazione
programmatrice
o
pianificatrice.
Le
quattro
ipotesi
di
evoluzione
forse
non
si
realizzeranno
mai,
la
realt
sar
probabilmente
una
combinazione
di
vari
elementi
delle
differenti
ipotesi
che
serviranno
per
aprire
il
dibattito
sulla
definizione
di
uno
scenario
2/1*6(!2%62!+*5(/!H%&%.2>!,%!1'%,.('!2/1%!01*<%<,/&/6(!56!%22/&<,%-/!+/!0,52./512!+/!3/2!)I0*"
auspicabile,
condiviso
dagli
attori
locali,
dai
rappresentanti
istituzionali,
e
dalla
popolazione.
()J2/2!95.!2*6(!+*63!,:!
0%1!,/2!%3(/512!,*3%57>!,/2!',52>!/(!,%!0*05,%(.*6E!
Questo
esercizio
non
esprime
una
volont
politica,
ma
tende
a
facilitare
il
lavoro
dei
decisori
!
locali
c"#$
on
l-*')!.-$
a
presentazione
sintetica
di
alcune
ipotesi
per
un
futuro
possibile.
Queste
6#-$ #0#*,.,#$
#"$ *.#"$ !"#$
/+1+"-2$
%+1.-.4!#
ipotesi
di
sono
il
risultato
del
lavoro
di
un
gruppo
di
esperti,
ricercatori
e
attori
locali
-
riunitosi
il
19
luglio
+/512!,*3%57!0%1!,%!01'2/6(%(.*6!2I6()'(.95/!+/!95/,95/2!562!+/2!?5(512!0*22.<,/2E!G/2!)I0*()J"
2011,
il
7,
8
e
9
settembre
2011,
e
il
28
settembre
2011
al
fine
di
fornire
un
parere
illuminato
"!!
ai
rappresentanti
istituzionali.
1'56.2!,/!KL!H5.,,/(!BCKK>!,/2!M>!N!/(!L!2/0(/&<1/!BCKK>!/(!,/!BN!2/0(/&<1/!BCKK!"!
56!%4.2!;!'3,%.1'!=!%57!',52E!!!
METODOLOGIA
!
________________________________________________________________________________
DKDW>K/"
Note:
per
facilitare
la
comprensione
degli
scenari,
le
entit
geografiche
menzionate
sono:
$%&'!
-(%))*'+"+%(&",""
Biovalle,
per
linsieme
dei
comuni
illustrati
dalla
carta
qui
sotto;
!-'++%.+"/"
p
-pil
D0'"
iois,
per
i3%.4"
l
perimetro
coperto
6%.7'4&"
dalla
Comunit
dei
Comuni
del
-'"
Diois;
12%2+"
0'" 3*42)5&4'"
384" 08" 9%)).(8.&*"
9%)).('+" -."
12%2+"/"
- la
Valle
della
Drme,
per
il
perimetro
comprendente
le
Comunit
dei
Comuni
del
p 08"7800*'"-'"08"14:)'"3%.4"0'"3*42)5&4'"4'6%.748(&"0'+"9%)).(8.&*+"-'"9%)!
Crestois,
del
Pays
de
Saillans
e
della
Valle
della
Drme,
e
il
comune
di
Crest.
).('+"-."94'+&%2+;"-."<8=+"-'">82008(+"'&"-."?80"-'"14:)';"82(+2"@.'"08"6%)!
).('"-'"94'+&A"
!
94'+&%2+"
"
"
"
"
"
!"#$%&%'#()#*)((+,#-,#./01,#,23#4(,5",1,"3#5"3+6/+,#7#()#1+3/848(,#9)(,"35"852,#:;5#)#<8"";#
/
sZ
>
(influenze
territoriali)
!
,23#=8/3,1,"3#/+-;53,'#-)"2#;"#<8"3,>3,#6+"+/)(52+#-,#-515";358"#-,2#=5")"<,2#4;?(5:;,2@#
________________________________________________________________________________
!"#$%&'$#%$()*+*,*!"#$"%&'("("&')*+",'-'
Il
sifone
metropolitano
!
K
E$2/&'$)'-!0'11.0*1.#/'-!
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K
>
>E"
Nel
" 2040,
la
valle
della
Drme
metropoli
di
Valence
che
avr
-!!"#$%&'("-%&'
-'
/!!"#$%&'()#*+,&'
/' sar
completamente
integrata
nella
conosciuto
una
rapida
espansione.
Viceversa
il
Diois
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! rimarr
lontano
dai
fenomeni
metropolitani,
a
!
>>
x ?,-.-0#$)'! ('-!
'0! ('-!
#)0.9.0,-! ('!
x "#$%&'!('!)*+,-.*$!-*).#/'!'0!0'11.0*1.#/'!"!(,-'10.2.3
causa
della
progressiva
diminuzione
dei
servizi
e
dell'aumento
dei
2./.61'-!
prezzi
#71.)*/'-!
dell'energia
che
d^E
01#$-2*1:#0.*$!!
)#0.*$!(&!4.*.-!5!#))6-!.$,7#&8!#&8!-'19.)'-!'0!!':;/*.-!!
ostacoleranno
la
mobilit.
Il
margine
di
manovra
delle
autorit
locali
si
ridurr
notevolmente,
in
un
"
x !!
x <=>')0.2-!,$'17,0.%&'!'0!)/.:#0.%&'!$*$!#00'.$0-!!
contesto
generalizzato
di
diminuzione
dei
finanziamenti
pubblici.
G#;0.2!
x W
$*$!*17#$.-#0.*$!('-!2./.61'-!#71.)*/'-!!
x >
;*/.0.%&'-!&1=#.$'-!!
x ?'$2*1)':'$0!('!/#!7*&9'1$#$)'!#9')!/#!:,01*;*/'!
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x
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!
!
3!I!3!
!
!"#$"!"
________________________________________________________________________________
PUNTI DEBOLI
PUNTI FORTI
________________________________________________________________________________
RISORSE
Lurbanizzazione
e
la
perdita
della
diversit
agricola
porteranno
a
una
banalizzazione
dei
paesaggi
a
cui
si
aggiunger
una
diminuzione
della
funzionalit
ecologica
globale
e
della
biodiversit.
Verr
creata
una
rete
ecologica,
ma
coprir
solo
le
aree
gi
protette
nel
2010.
Le
risorse
naturali,
gestite
in
parte
per
soddisfare
i
bisogni
dei
vicini
agglomerati
urbani,
saranno
sotto
pressione.
Lacqua
diverr
un
fattore
limitante,
dipendente
da
apporti
esterni,
e
fonte
di
conflitti
per
il
suo
utilizzo.
I
boschi
saranno
super
sfruttati.
ENERGIA
-
CLIMA
A
causa
del
forte
aumento
della
popolazione
e
dello
scarso
coinvolgimento
delle
comunit
locali,
le
emissioni
globali
di
gas
a
effetto
serra
non
saranno
diminuite
che
dell8
%
dopo
il
2010.
La
gestione
energetica
sar
limitata,
per
mancanza
di
operazioni
su
vasta
scala
in
materia
di
riabilitazione
termica
dei
vecchi
edifici
e
per
il
numero
elevato
di
spostamenti
in
vettura.
Infine
le
strategie
di
adattamento
al
cambiamento
climatico
saranno
poco
coordinate
dai
poteri
pubblici:
i
territori
agiranno
colpo
su
colpo,
in
reazione
agli
avvenimenti.
SVILUPPO
ECONOMICO
Per
mancanza
di
strategia
economica
proattiva
a
livello
locale,
le
attivit
non
residenziali
(industrie,
logistica...)
scompariranno.
Il
principio
degli
eco-parchi
sar
stato
abbandonato.
Alcune
filiere
agricole
si
destruttureranno,
altre
si
specializzeranno
(Denominazione
di
Origine
Controllata,
Agricoltura
Biologica)
e
si
rinforzer
la
filiera
delle
piante
aromatiche
e
mdicinali.
Tuttavia
lurbanizzazione
controllata
nei
territori
a
valle
accentuer
la
pressione
sui
terreni
agricoli.
Lagricoltura
diverr
una
variabile
delle
politiche
urbane.
Per
ultimo,
la
residenzializzazione
delleconomia
accentuer
la
dipendenza
del
territorio
dai
vicini
agglomerati
urbani,
tanto
pi
che
gli
introiti
da
trasferimenti
diminuiranno.
COESIONE
SOCIALE
La
coesione
sociale
diminuir
a
causa
della
mancata
integrazione
dei
nuovi
arrivati.
A
valle,
il
prezzo
dei
terreni
aumenter
a
causa
di
un
arrivo
massiccio
di
categorie
socio-professionali
superiori,
che
indeboliranno
le
popolazioni
pi
modeste.
Le
zone
montane
del
Diois
verranno
abbandonate
dalle
categorie
socio-professionali
superiori
e
dagli
anziani
pi
fragili,
per
mancanza
di
sufficienti
servizi
in
loco.
La
popolazione
invecchier,
e
i
giovani
che
avranno
lasciato
il
territorio
non
saranno
rimpiazzati
da
nuovi
arrivi.
Lindividualismo
si
rinforzer
nella
valle
della
Drme,
sconvolgendo
una
cultura
della
solidariet
che
durava
da
secoli.
Le
attivit
culturali
e
associative
diventeranno
residuali.
GOVERNANCE
Il
Diois
manterr
una
certa
autonomia
decisionale,
ma
con
mezzi
ridotti.
La
governance
della
valle
della
Drme
sar
completamente
integrata
a
quella
della
metropoli
di
Valence.
Da
parte
di
Valence,
la
valle
verr
vista
come
uno
spazio
di
approvvigionamento
di
risorse
naturali
e
di
sfruttamento
del
suolo.
Nel
2040,
il
progetto
Biovalle
sar
stato
abbandonato
da
tempo,
e
le
dinamiche
locali
si
svolgeranno
fra
uno
spazio
montano
in
declino
e
uno
spazio
a
valle
dipendente
dallesterno.
8QDUFKLSHOGLQLWLDWLYHV!
!"#!$!#%&''&()*%!)(&)+,-#%!(&"+)(.-+!-'&/&"+).-,)%"&)(+,%0+%,&)+&,,!+1,!-'&).&%)0123,&"+&4)5'1,()
!
!"#$%&'$#%$()*+*,*-.*/01203!*415*6.7!013--4!68*9*
(il
puzzle
territoriale)
!
&(+)#301""&0+3&)#&()+&,,!+1!,&()#%),&(+&)#&)'-)$-''3&)#&)'-)6,7/&)*%!)1"+)01""%)#&()3$1'%+!1"()
________________________________________________________________________________
%&"'()*+&,"-.&"/.,+012")1"3+245"+/26-!:
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Un arcipelago di iniziative
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/87-"
41" =1331-;" " E1"-4@3@&+0131&,"
+"
!
Nel
2040,
le
dinamiche
locali
saranno
la
risultante
di
! una
somma
di
singole
opportunit
e
iniziative
)*+3'.78@"-1-"*+'5,741-D"1881"1-/621"+5&-5"4@3+2212"7&1"&.7?1881"?51;"
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x "#$! %&'()*+#$! &,$')-$! $%'&./01-#+#23! #3! 02/0405
individuali
che
s#3!i
t%&04,#$!
raducono
spazialmente
in
una
struttura
territoriale
incoerente.
La
zona
di
02030.304#$!
%-()01-#$!
F!
-2!
+'/#!
'%%'&3-5
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-1" =+5," -.7?1&," 2+)).3/+0&12" /+2" 41-" ?.5-5&-D" 3+5-"
confluenza
sar
sotto
l'influenza
dellagglomerato
urbano
di
Valence,
ma
rimarr
scollegata
dal
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dei
territori
della
valle
della
Drme
che
avranno
conosciuto
sviluppi
molto
variabili,
sia
in
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sociali,
e
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________________________________________________________________________________
PUNTI DEBOLI
PUNTI FORTI
________________________________________________________________________________
RISORSE
Lo
sfruttamento
individuale
delle
risorse
(legno,
acqua,
energia...)
diverr
una
necessit,
per
compensare
il
calo
generalizzato
degli
introiti.
In
alcuni
casi,
gli
attori
locali
sapranno
gestire
al
meglio
le
loro
risorse
(come
nel
caso
di
iniziative
private
per
la
gestione
dellacqua)
proteggendo
lambiente,
ma
in
molti
altri
casi,
la
mancanza
di
organizzazione
collettiva
produrr
degrado
ambientale:
banalizzazione
dei
paesaggi,
conflitti
di
interesse
sulluso
delle
risorse
idriche.
ENERGIA
-
CLIMA
Le
collettivit
non
sapranno
rispondere
in
modo
coordinato
alle
sfide
del
cambiamento
climatico,
e
daranno
vita
a
iniziative
individuali
eterogenee.
Alcune
localit,
o
eco-villaggi,
svilupperanno
strategie
energetiche
fondate
sullautonomia
e
sulle
energie
rinnovabili
alle
quali
si
aggiungeranno
iniziative
individuali
(auto-ristrutturazione,
installazione
di
pannelli
solari
o
del
micro-eolico...).
Lutilizzazione
dellautomobile
rester
predominante
a
causa
della
quasi
sparizione
dei
trasporti
pubblici.
La
mancanza
di
coerenza
fra
queste
azioni
porter
a
una
diminuzione
delle
emissioni
dei
gas
a
effetto
serra
solo
dell8
%
in
rapporto
al
2010.
SVILUPPO
ECONOMICO
Sul
territorio
si
manterr
uneconomia
residuale.
In
parallelo
si
svilupperanno
nuovi
modelli
economici:
economia
sociale
e
solidale,
scambio
di
servizi,
turismo
di
prossimit,
telelavoro...
Lofferta
di
impiego
si
far
sempre
pi
rara,
e
in
gran
parte
avr
forme
precarie.
Lofferta
di
formazione
tradizionale
decliner
a
vantaggio
dellauto-formazione
e
di
centri
associativi.
Lagricoltura
soffrir
per
i
conflitti
sulluso
dellacqua
e
dei
suoli
e
si
indirizzer
verso
produzioni
a
terreno
non
irrigato
o
irrigato
da
iniziative
private.
La
parte
dellagroalimentare
diminuir.
Lagricoltura
di
sussistenza
si
svilupper
con
la
diffusione
degli
orti,
del
giardinaggio,
della
vendita
diretta,
delle
Associazioni
per
il
Mantenimento
dellAgricoltura
Contadina.
COESIONE
SOCIALE
Il
territorio
presenter
sacche
di
coesione
e
zone
di
disgregazione
sociale,
in
relazione
alle
reazioni
locali
al
fenomeno
dellimpoverimento
generalizzato
e
a
una
diminuzione
del
reddito
di
trasferimento.
Queste
iniziative
si
tradurranno
in
risposte
localistiche,
ma
innovative,
come
per
esempio
lo
sviluppo
di
nuove
forme
di
solidariet
nel
campo
degli
alloggi:
eco-villaggi,
alloggi
condivisi
o
temporanei,
abitazioni
intergenerazionali...
Le
nuove
forme
di
solidariet
attireranno
numerosi
giovani
che
sinstalleranno
sul
territorio,
per
le
disuguaglianze
sociali
e
territoriali
aumenteranno.
Gli
abitanti
dal
reddito
basso
abbandoneranno
la
Biovalle,
o
risaliranno
lungo
la
Valle
della
Drme,
per
sfuggire
allaumento
dei
prezzi
e
degli
affitti
causati
dallarrivo
delle
classi
agiate
venute
da
fuori.
GOVERNANCE
Non
vi
sar
pi
una
governance
globale,
ciascun
micro-territorio
porter
avanti
una
sua
modalit
di
organizzazione,
con
iniziative
coordinate
localmente
dalle
collettivit.
Il
declino
della
cittadinanza
elettiva
avverr
a
vantaggio
della
cittadinanza
spontanea,
o
al
contrario
dar
vita
a
un
totale
disinteresse
per
la
politica.
I
territori
si
limiteranno
a
reagire
agli
avvenimenti
o
alle
opportunit
che
gli
si
presenteranno.
10
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(la
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territoriale)
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Le risorse globalizzate
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Nel
2040,
il
progetto
Biovalle
porter
a
una
separazione
funzionale
fra
il
Diois,
divenuto
"parco
!)9"2)"
!
x W
giochi",
e
la
Valle
della
Drme
iscritta
nella
competizione
globalizzata.
Mentre
il
Diois,
dichiarato
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"Riserva
Nazionale
della
Biosfera
",
si
spopolato,
la
valle
della
Drme
si
strutturer
attorno
ai
sdd,
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poli
urbani
principali
in
funzione
di
un
progetto
di
sviluppo
fra
le
citt
di
Valence
e
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11
________________________________________________________________________________
PUNTI DEBOLI
PUNTI FORTI
12
________________________________________________________________________________
RISORSE
Il
Diois
sar
insignito
di
numerose
denominazioni
nazionali
ed
europee
(Parco
Regionale
Naturale,
Riserva
della
Biosfera)
che
proteggeranno
la
biodiversit
locale.
Sar
gestito
come
un
giardino
che
fornir
beni
e
servizi
di
qualit
al
mondo
urbano
tramite
un
ambiente
preservato
mantenuto
dallagricoltura.
La
domanda
dacqua
potabile
diminuir
a
livello
locale
e
lacqua
verr
esportata
nelle
zone
circostanti.
Le
aree
boschive
si
espanderanno
sempre
di
pi
a
causa
della
loro
sotto
utilizzazione.
ENERGIA
-
CLIMA
Con
la
diminuzione
della
popolazione,
le
emissioni
di
gas
a
effetto
serra
caleranno
di
oltre
il
20%.
La
popolazione
agiata,
divenuta
maggioritaria,
potr
permettersi
di
ristrutturare
le
proprie
abitazioni
migliorando
lisolamento
termico.
Il
reddito
elevato
gli
consentir
di
superare
laumento
del
costo
della
benzina
e/o
di
acquistare
veicoli
elettrici.
Lautonomia
energetica
del
territorio
verr
ottenuta
grazie
alla
costruzione
di
parchi
e
eolici
realizzati
da
grandi
investitori.
SVILUPPO
ECONOMICO
La
Valle
della
Drme
si
inserir
nella
competizione
globale
attraverso
attivit
avanzate:
tecnologie
ambientali,
attivit
di
nicchia
tramite
le
tecnologie
dellinformazione
e
della
comunicazione,
prodotti
agricoli
di
qualit
e
bioindustriali.
Alcune
attivit
di
formazione,
collegate
a
queste
attivit
verranno
impiantate
nel
territorio.
Nelle
zone
montane
si
svilupperanno
i
settori
della
salute,
del
benessere
e
del
turismo
verde,
creando
qualche
posto
di
lavoro
ma
in
forma
essenzialmente
stagionale
e
precaria.
La
cultura
locale
non
verr
valorizzata
se
non
da
processi
di
folklorizzazione
e
da
festival
di
tipo
elitistico.
COESIONE
SOCIALE
Le
diseguaglianze
sociali
esploderanno
su
tutto
il
territorio:
il
reddito
medio
aumenter,
ma
principalmente
per
selezione
con
la
partenza
delle
fasce
di
popolazione
meno
abbienti
e
larrivo
di
categorie
socio-
professionali
pi
agiate.
In
montagna,
i
pochi
che
saranno
rimasti
dovranno
fare
affidamento
sulle
proprie
risorse.
I
poteri
pubblici
avranno
poca
influenza
su
queste
dinamiche
che
peraltro
non
avranno
cercato
di
contrastare.
Alcuni
insediamenti
di
comunit
chiuse
e
protette
emergeranno
sporadicamente
nel
Diois.
GOVERNANCE
Nelle
zone
a
valle
il
settore
privato
avr
un
peso
pi
importante
di
quanto
ne
abbia
oggi,
e
si
assocer
in
partnership
con
le
comunit
locali.
Le
reazioni
della
societ
civile
si
manifesteranno
attraverso
lobby
ben
organizzate
e
finanziate
dalle
categorie
socio-professionali
superiori.
Si
strutturer
unagglomerazione
fra
i
poli
principali
della
Valle
della
Drme.
Un
polo
simile,
con
il
quale
avr
luogo
unintensificazione
degli
scambi,
sorger
sulla
riva
sinistra
del
Rodano,.
Nelle
zone
montane,
lEuropa,
lo
Stato
e
la
Regione
saranno
gli
attori
principali,
essendo
i
gestori
e
i
prescrittori
delle
riserve
naturali.
Il
Diois
far
parte
di
una
rete
di
spazi
naturali
preservati
che
andranno
dallAlto
Giura
al
Verdon.
13
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(la
rete
territoriale)
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La rottura sostenibile
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Nel
2040,
con
unazione
pubblica
rinnovata,
la
Biovalle
diverr
un
eco-territorio
rurale
di
=%001)"(A"-0"%.+%"*+(.=1".&")3,0(-5"
riferimento.
La
struttura
multipolare
si
baser
su
poli
urbani
e
borghi
rurali
rinforzati
che
-!!"#$%&'(")%&'-'
/!!"#$%&'(*#+,-&'/'
"
ospiteranno
i
servizi
e
le
attivit
principali.
Lo
sviluppo
! sostenibile
diverr
la
forza
motrice
dello
!
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sviluppo
economico
e
sociale.
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14
________________________________________________________________________________
PUNTI
DEBOLI
PUNTI FORTI
PIANIFICAZIONE
DEL
TERRITORIO
La
crescita
demografica
proseguir
dopo
il
2010
con
larrivo
di
ulteriori
13.000
abitanti.
Per
accogliere
questi
nuovi
arrivi
le
comunit
rinforzeranno
la
struttura
urbana
concentrando,
attraverso
strumenti
di
pianificazione
strutturale,
la
crescita
nelle
principali
citt
e
centri
rurali.
La
sub-urbanizzazione
sar
controllata
e
i
terreni
agricoli
verranno
preservati.
Le
forme
architettoniche
dominanti
diverranno
gli
alloggi
raggruppati
e
le
piccole
collettivit.
Questa
struttura
urbana
permetter
una
migliore
ottimizzazione
dei
trasporti
pubblici
(bus,
treno)
che
saranno
potenziati
nelle
citt
e
nei
borghi
rurali.
RISORSE
Le
risorse
saranno
la
forza
motrice
del
rinnovamento
economico,
e
ci
comporter
significativi
costi
di
gestione
e
di
protezione:
attrattivit,
turismo,
agricoltura
La
produzione
di
energie
rinnovabili
si
svilupper
e
gli
attori
della
filiera
del
legno
riusciranno
a
vincere
la
sfida
di
riorganizzare
la
produzione
della
legna
da
ardere
e
a
sviluppare
lattivit
delle
costruzioni
in
legno.
La
gestione
delle
risorse
sar
ottimizzata
da
una
governance
forte
che
si
far
garante
di
uno
sfruttamento
sostenibile
che
consenta
la
loro
rinnovabilit.
La
biodiversit
sar
mantenuta
grazie
alla
creazione
di
unestesa
rete
verde.
Lapprovvigionamento
idrico
verr
garantito
per
mezzo
di
azioni
locali
(dighe,
bacini
sotterranei).
15
________________________________________________________________________________
ENERGIA
-
CLIMA
Limpegno
esemplare
delle
comunit
in
materia
di
politiche
energetiche
consentir
la
mobilitazione
globale
del
territorio
al
fine
di
raggiungere
una
maggiore
autonomia
energetica.
La
riduzione
dei
consumi
energetici
e
delle
emissioni
di
gas
a
effetto
serra
sar
superiore
del
22%
rispetto
al
2010,
grazie
da
un
lato
a
numerose
azioni
coordinate
(efficacia
energetica)
sulle
abitazioni
e
sulla
mobilit,
e
dalla
forte
evoluzione
dei
comportamenti
individuali
e
collettivi.
Tuttavia
ci
non
consentir
di
conseguire
gli
obiettivi
del
fattore
4
entro
il
2050.
Saranno
valorizzate
le
diverse
fonti
energetiche
locali
(solare,
idraulico,
eolico,
legname).
SVILUPPO
ECONOMICO
Lo
sviluppo
economico
della
Biovalle
si
fonder
sullutilizzo
delle
proprie
risorse,
limitando
la
dipendenza
dagli
agglomerati
esterni.
Si
diffonderanno
centri
di
formazione
specialistica
in
materia
di
sviluppo
sostenibile,
e
sar
rafforzato
il
partenariato
strategico
con
le
universit
di
Lione
e
di
Grenoble.
Saranno
creati
nuovi
eco-parchi
che
permetteranno
lo
sviluppo
di
nuove
imprese
artigianali,
industriali,
di
servizi,
che
presenteranno
varie
forme
statutarie
coerenti
con
le
dinamiche
delleconomia
sociale
e
solidale.
Le
industrie
e
le
filiere
corte
valorizzeranno
le
risorse
agricole
locali
(viticultura,
piante
aromatiche
e
officinali,
bestiame,
sementi)
con
la
preponderanza
della
produzione
biologica.
Il
paesaggio
e
la
qualit
della
vita,
preservati
dalla
banalizzazione,
diverranno
il
motore
di
un
turismo
di
prossimit
strutturato
dagli
operatori
del
settore.
Il
consolidamento
dei
poli
consentir
il
mantenimento
delle
infrastrutture
territoriali
per
il
commercio
e
per
i
servizi
intermedi
e
di
prossimit.
COESIONE
SOCIALE
Il
mantenimento
dei
servizi,
la
creazione
di
impiego
locale,
lo
sviluppo
del
trasporto
pubblico
e
del
piccolo
trasporto
collettivo,
saranno
altrettanti
fattori
di
consolidamento
di
una
vera
coesione
sociale.
La
vita
associativa
e
culturale
funger
da
collante
di
questa
coesione
e
contribuir
allo
sviluppo
economico.
Il
territorio
continuer
ad
attirare
le
categorie
socio-professionali
superiori.
Il
valore
aggiunto
cos
prodotto
sar
reinvestito
a
livello
locale
permettendo
una
crescita
di
posti
di
lavoro
di
qualit
che
spingeranno
verso
lalto
il
cumulo
degli
introiti
e
consentiranno
di
mantenere
la
popolazione
locale.
GOVERNANCE
Lazione
pubblica
si
rafforzer
e
strutturer
interagendo
in
partenariato
con
i
territori
vicini.
Linsieme
degli
attori
agir
in
sinergia
con
il
progetto
Biovalle,
permettendone
cos
lo
sviluppo.
Le
istanze
di
democrazia
partecipativa
rinforzeranno
la
governance
locale.
Con
questi
punti
di
forza
la
Biovalle
sar
integrata
nella
rete
nazionale
ed
europea
degli
eco-territori.
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