Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Ora: 1
Materia: ANATOMIA II
Professore: Toesca
Sbobinatore: Bianca Salce
Controllore: Marta Ruberto
Argomenti trattati: Nervi cranici: nervo abducente, nervo ipoglosso e nervo
trigemino
Stiamo descrivendo un nucleo di nervi cranici che come componente funzionale
hanno solo la componente efferente somatica e
i cui nuclei motori sono distribuiti in una
colonna che si trova subito ai lati linea mediana.
Abbiamo descritto il terzo e il quarto paio,
saltiamo il quinto. Portandoci pi in basso
troviamo il sesto paio di nervi cranici o nervo
abducente.
VI PAIO: NERVO ABDUCENTE
E un nervo esclusivamente motore infatti la sua
componente funzionale una componente
efferente somatica viscerale.
Il nucleo dellabducente si trova nella parte
posteriore del ponte, nella parte che costituisce
il pavimento del quarto ventricolo, ai lati della
linea mediana. E circondato posteriormente
dal nervo faciale. Il nervo faciale si porta
posteriormente,
circonda
il
nucleo
dellabducente per poi portarsi anteriormente.
In questo modo a livello del pavimento del
quarto ventricolo (quindi sulla faccia posteriore
del ponte) troviamo una piccola sporgenza
identificata come collicolo del faciale, data proprio dal comportamento del nervo
faciale che va a circondare posteriormente il nucleo del nervo abducente.
Quindi labducente si porta anteriormente e la sua emergenza a livello del solco
bulbo-pontino, al di sopra della piramide bulbare. A questo punto si porta in avanti
e passa sullapice della rocca petrosa dellosso temporale, decorrendo
inferiormente al seno petroso superiore (uno dei seni venosi della dura madre che
drena il seno cavernoso). Buca la dura madre e lo ritroviamo all'interno del seno
cavernoso.
Lemergenza del nervo ipoglosso sulla faccia anteriore del ponte tra la piramide
e l'oliva inferiore: vedete le numerose radicole che fuoriescono e che poi si vanno
a riunire in queste due radici che poi confluiranno in un unico nervo. A livello della
sua emergenza il nervo ipoglosso passa
tra larteria vertebrale, che si sta
portando verso lalto per poi confluire
nellarteria basilare assieme allarteria
vertebrale
controlaterale.
Posteriormente ad essa, allarteria
vertebrale, origina larteria cerebellare
posteriore inferiore. Queste due radici
confluiscono in un unico tronco (che
sar il nervo ipoglosso) che esce dal
cranio
passando
nel
canale
dellipoglosso. Si porta poi verso il
basso dove decorre lateralmente alla
faringe, siamo nella regione chiamata
spazio latero-faringeo.
Portandosi esternamente dal cranio prende rapporto con le strutture che formano
il fascio vascolo nervoso del collo: larteria carotide (a questo livello larteria
carotide interna), il nervo vago e la vena giugulare interna. Portandosi
posteriormente abbiamo anche la catena gangliare simpatica paravertebrale.
Portandosi in avanti passa tra la vena giugulare interna e larteria carotide interna
e si trova in stretta vicinanza con un ganglio sensitivo del nervo vago: il ganglio
inferiore del nervo vago. Quindi prende rapporto con il ganglio cervicale superiore,
il ganglio inferiore (sensitivo) del nervo vago, passa tra la vena giugulare interna e
larteria carotide interna, si porta in avanti, abbandona la regione laterale alla
faringe e ce lo ritroviamo nella regione carotidea.
Qui abbiamo aperto la regione carotidea nella parte anterolaterale del collo, dove
possiamo vedere larteria carotide
interna, la vena giugulare interna, il
dodicesimo paio e larteria carotide
esterna. Il tutto coperto in superficie dal
muscolo
sternocleidomastoideo.
Davanti a questo muscolo quando
abbiamo descritto il collo abbiamo
descritto la regione carotidea, a questo
livello infatti presente il triangolo di
Farabeuf,
delimitato
dalla
vena
giugulare interna, dal tronco venoso
tireo-linguo-faringofacciale,
e
superiormente la base di questo
4
triangolo delimitata proprio dal nervo ipoglosso. Il triangolo punto di repere per
la legatura dellarteria carotide. Principalmente per larteria carotide esterna perch
linterna pi profonda. Vediamo che aprendo questa regione possiamo
distinguere le due carotidi: oltre che per la
posizione un altro metodo per distinguerle
il fatto che larteria carotide esterna cede
dei rami, mentre l'interna non cede rami
finch non entra a livello del foro
carotideo
nel
neurocranio.
Quindi va a delimitare questi due triangoli, si infila nella fessura tra il muscolo
miloioideo e il muscolo ipoglosso e raggiunge la regione della lingua.
Il nervo ipoglosso innerva:
-la muscolatura della lingua (che si suddivide in intrinseca ed estrinseca),
-il muscolo genioioideo (che uno dei muscoli sopraioidei),
-in pi viene raggiunto da alcuni rami che provengono dai primi nervi spinali
5
LA LINGUA
E un organo che troviamo a livello della parte inferiore della cavit orale, si
appoggia sul pavimento della bocca. Il pavimento della bocca quindi non
costituito dalla lingua ma principalmente dal muscolo miloioideo con laiuto degli
altri muscoli sopraioidei. E un organo molto mobile per svolgere tre funzioni che
sono la masticazione, la deglutizione e la fonazione. Per questo provvisto di un
ricco corredo muscolare che possiamo suddividere in due gruppi: muscoli
intrinseci ed estrinseci.
I muscoli intriseci hanno origine
e inserzione all'interno della
lingua stessa, quindi fanno
compiere alla lingua i movimenti
pi fini, invece il gruppo dei
muscoli estrinseci costituito
da quattro muscoli pari che
uniscono la lingua alle strutture
circostanti e hanno la funzione
di far muovere la lingua in toto.
Muscoli intrinseci:
Muscolo longitudinale
superiore
direzione
anteroposteriore a livello della faccia superiore della lingua
Muscolo longitudinale inferiore
stessa direzione anteroposteriore a livello della faccia inferiore della lingua.
Muscolo trasverso
con fibre che hanno andamento da un lato all'altro .
Muscolo verticale
fibre con direzione verticale da inferiore a superiore e viceversa
Muscoli estrinseci:
Quattro muscoli pari:
muscolo palatoglosso
6
muscolo genioglosso
muscolo ioglosso
muscolo stilo-glosso
INSERZIONI
-Il muscolo palatoglosso uno dei muscoli del palato molle: parte dal palato molle
e si porta sulla parte posteriore della lingua andando a formare larco palatino
anteriore.
-Il muscolo stilo-glosso parte dal processo stiloideo e raggiunge la parte inferiore
della lingua.
-Il muscolo ioglosso va dall'osso ioide alla parte inferiore della lingua.
-Il muscolo genioglosso ha origine dall'apofisi geni (o
spina mentale, a livello della linea mediana sulla faccia
interna del copro della mandibola) e si spande come a
ventaglio e raggiunge la lingua.
FUNZIONI
-Il muscolo palato glosso ha come funzione di
sollevare la radice della lingua e insieme al
controlaterale restringe listmo delle fauci durante la
deglutizione.
-Il muscolo stiloglosso porta la lingua indietro e in alto.
-Il muscolo ioglosso abbassa la lingua.
-Il muscolo genioglosso, che si apre a ventaglio, rende
concava la parte superiore della lingua, importante nel
momento in cui mettiamo cibo in bocca: forma una sorta di cucchiaio per
accogliere il cibo che viene messo in bocca. Inoltre porta la lingua in avanti. In
particolare il muscolo che fa sporgere la lingua al di fuori della bocca (quando
facciamo la linguaccia diciamo).
STRUTTURA DELLA LINGUA
Ha due porzioni: porzione posteriore o radice della lingua (parte fissa) e la porzione
anteriore o corpo della lingua (dotata di grande mobilit). La radice e il corpo sono
separate dal V linguale, a livello del quale sono presenti le papille vallate. Nella
7
mucosa che riveste la radice della lingua possiamo trovare un ricco aggregato
linfatico, la tonsilla linguale, compresa tra le due tonsille palatine accolte tra i due
archi palatini. A differenza della tonsilla palatina che un organo asportabile
perch circondato da una capsula connettivale, la tonsilla linguale fa parte di quel
tessuto linfatico che ritroviamo nello spessore delle mucose e non perci
asportabile.
A livello della superficie superiore sono presenti le papille linguali (che averte gi
fatto).
Anteriormente la lingua presenta una porzione pi appuntita chiama apice o punta
della lingua.
La faccia inferiore presenta una muscosa di rivestimento senza le papille linguali,
piuttosto sottile, che presenta sulla linea mediana una piega con la funzione di
unire la superficie inferiore della lingua al pavimento della bocca: il frenulo della
lingua. Il frenulo deve avere una certa lunghezza, non pu essere n troppo lungo
n troppo corto perch altrimenti ci sono problemi nella fonazione, deglutizione,
masticazione ecc.
Ai lati del frenulo linguale a livello del pavimento della bocca abbiamo due piccole
sporgenze: le caruncole sottolinguali, punto di sbocco della ghiandola
sottomandibolare
Ai lati delle caruncole troviamo due sollevamenti, dati dalla presenza delle
ghiandole sottolinguali, rivestiti dalla mucosa di rivestimento del pavimento della
bocca.
La mucosa che riveste la faccia inferiore della lingua una mucosa piuttosto sottile
tanto che si riesce quasi a individuare al di sotto il decorso dei vasi linguali, in
particolare della vena linguale. Questa regione sotto la lingua viene sfruttata per la
somministrazione di farmaci che devono agire velocemente. Se noi
somministriamo un farmaco per via orale deve percorrere tutto l'apparato
digerente, essere assorbito e per entrare in circolo ci mette diverse ore. Un farmaco
che deve agire velocemente invece, ad esempio un farmaco per il cuore, viene
somministrato per via sottolinguale (farmaci sublinguali) perch qui abbiamo lo
sbocco
delle
ghiandole
sottomandibolari
e
sottolinguali. Un farmaco somministrato per questa
via viene quindi digerito immediatamente dalla saliva
secreta da queste ghiandole. Inoltre abbiamo detto
che la mucosa della faccia inferiore della lingua
sottile, l passa la vena linguale, perci lassorbimento
facile e immediato. Oltre alla comodit: infatti un
punto di accesso facile.
8
Passiamo adesso a un gruppo di nervi cranici, la cui derivazione dalla testa delle
corna anteriori, che sono accomunati dallavere il nucleo efferente lungo una
colonna, e questo gruppo di nuclei si trova nella parte pi anteriore e laterale. Il
gruppo precedente era spostato invece verso la parte posteriore del tronco
encefalico subito ai lati della linea mediana.
Quindi allinterno del cranio un unico nervo, poi uscendo dal cranio si suddivide
in questi tre rami.
A queste tre branche sono annessi dei
gangli parasimpatici i quali non vengono
raggiunti da fibre parasimpatiche del nervo
trigemino, perch vedete che come
componente funzionale non trasporta le
fibre efferenti generali viscerali.
Gangli parasimpatici annessi al trigemino:
10
12
In periferia queste tre branche sono annesse a dei gangli parasimpatici (ciliare per
loftalmico, pterigopalatino per il mascellare e sottomandibolare o otico per il
mandibolare). Quindi in periferia queste ramificazioni danno passaggio agli
autostoppisti (fibre parasimpatiche postgangliari che per raggiungere il loro
territorio di innervazione chiedono un passaggio alle ramificazioni di altri nervi
perch loro da sole non sono in grado di raggiungerlo).
13