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Quello che mi disse il Negro sul fenomeno della morte durante i seminari che seguivo a Mendoza.
Incominciammo con un pezzo, poi un altro, per, io pi o meno, li ho ricostruiti cos.
Lui dice:
C'e un doppio, e questo lo diamo per scontato. Questo Doppio registra tutto quello che succede durante
la vita come se fosse una specie di... Lui la chiama "copia carbone" o fotocopia del corpo e tutto ci che
succede uno lo registra li. Non solo quello, ma anche le caratteristiche con le quali uno nasce sono li,
registrate nel Doppio. Perch qui sorge un problema piuttosto serio che sarebbe... in che termini potremmo
parlare di giustizia umana se uno effettivamente non conosce le condizioni che si sono date per una
persona? Per esempio, uno nasce zoppo, uno cieco oppure con uno sviluppo intellettuale molto basso, o
molto alto; uno nasce in una situazione ambientale di un certo tipo, un altro in una situazione molto
sfavorevole, un altro in mezzo a un campo. Le cose sono diverse no? La capacit di sviluppo che uno ha, e
quindi come possiamo giudicare una persona, dov' la giustizia? Sono domande che vi sarete posti mille
volte.
Lui diceva che anche quelle caratteristiche con cui uno viene al mondo e l'ambito nel quale ciascuno
nasce sono registrati nel Doppio.
Diceva che ciascuno nasce con una determinata caratteristica che lui chiama "direzione mentale" che
potrebbe essere ci che i greci chiamano "Daimon" che la forza che spinge una persona in una direzione o
un'altra, che porta preferibilmente in una direzione piuttosto che in un'altra, e poi si va sviluppando
nell'ambito in cui uno sta, nel quale uno nasce, e questo della direzione mentale che uno ha alla nascita e
tutte le cose che gli succedono nella vita, se stato in un ambito favorevole o no, si registra nel Doppio.
Quindi se c' un tipo di giudizio post-mortem un giudizio molto diverso dal giudizio umano. Quindi tutto
ci che gli stato dato all'inizio pi ci che successo nella interrelazione con un ambito pi o meno
favorevole e tutte le cose che gli capitano durante la vita si registrano li come una fotocopia perfetta, si
accumulano li.
Quindi vi descrivo il panorama come lui me lo ha presentato.
La morte. Cos' la morte?
Mi diede una definizione che ricordo precisamente.
Diceva: "La morte la massima illusione"
Perch cos?
La ragione questa:
Diceva: Durante la vita uno riceve impulsi non solo dalla memoria ma anche dall'ambito esterno e quindi
si ubica anche rispetto all'ambito esterno, risponde a cose che sono fuori di se e si muove verso di esse.
Ma quando muori il tuo corpo non ha pi la possibilit di rispondere a stimoli, di captarli, di sentirli; quindi
l'unica cosa che resta la memoria, nel doppio. Detto con il nostro linguaggio, c' rappresentazione ma non
percezione. Se non c' percezione, ci sono solo i ricordi, organizzati in un certo modo.
Quindi dopo la morte, a parte il fatto che il soggetto non capisce, un soggetto senza lavoro interno non
capisce che morto, e quindi si taglia la relazione con il mondo e sorgono tutti i suoi contenuti, i suoi climi e i
suoi contenuti, e quei climi vanno organizzando un paesaggio come il paesaggio del sogno o il paesaggio
della trasferenza e lui si muove illusionato in questi paesaggi credendoli reali. La similitudine che posso
avere con questo fenomeno quella del sogno o della trasferenza. Nel sogno io sono in un certo paesaggio
che io stesso costruisco, ma io non so che lo costruisco io.
II soggetto non si rende conto, non ha altro riferimento, gli succede come nel sogno. Lui sta dentro il
paesaggio ma non si rende conto che lo sta costruendo lui, e automaticamente i paesaggi che costruisce
avranno un argomento, uno sviluppo fino a che giunge a un punto dove si da la contraddizione.
Io mi chiedo, in questo punto: il soggetto vivo o morto?, chi che percepisce? Questo un guaio. Chi
che mi vede?
Cos stiamo mettendo una ipotesi, cio che esista il doppio.
Perch se pensiamo che esista solo il corpo allora un altro guaio.
II doppio sta lavorando con la sua memoria.
La connessione fra la memoria, il doppio e il corpo, questo io non so come funziona. Andiamo avanti
supponendo che il doppio esista, e la prossima domanda : come agisce il doppio sul corpo?
Questo non l'ho chiaro, e neppure in che momento inizia il fenomeno, io trasmetto quello che mi ha detto.
Restiamo a, lui all'interno di un paesaggio che lui stesso costruisce senza saperlo e che lo porta
automaticamente alla sua contraddizione.
E dopo questo alcuni di questi doppi, quelli che restano l e non possono procedere oltre si dissolvono,
perdono la loro unit, il paesaggio che essi hanno costruito attraverso la contraddizione si dissolve.
E altri no. Altri arrivano a un paesaggio come ci sono nella maggior parte delle religioni, arrivano ad un
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Il resto, la morte come illusione e come creazione di immagini di un sogno nel quale si vanno costruendo
paesaggi in accordo con il clima che avevi in vita, anche, senza spaventarmi, genera in me molta voglia di
lavorare perch in ogni modo che lo voglia o no, apparir quello che ho. Questo mi spinge a lavorare. Posso
nascondermi come lo struzzo ma in ogni modo quello che ho apparir cosicch meglio che lo lavori. Meglio
che arrivi a una unit interna perch anche se fai come lo struzzo apparir in ogni modo.
Questo ci che credo utile... il resto sono aneddoti che non comprendo.