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ANALISI DELLA RELIGIONE POPOLARE GIAPPONESE

Per la maggior parte dei giapponesi la religione fondamentale ed occupa


molto del loro tempo.
La religione popolare un credo indigeno che raccoglie vari elementi di altre
fedi quali Shinto,
Buddhismo, Taoismo, Confucianesimo. Non ci sono pero testi classici, come il
Kojiki, n strutture
gerarchiche o forme di organizzazione come il Jinja Honch o (Associazione dei
Santuari Shinto).
Questa tipologia di fede non si serve di alcuna propaganda, ma sembra
piuttosto il frutto di
tradizioni trasmesse all interno delle comunit rurali attraverso i riti,che
sostituiscono la dottrina.
Nelle altre religioni, il fedele porge la sua offerta e venera la divinit attraverso
degli altari o dei
pilastri che richiamino la presenza del kami; in cambio ottiene protezione.
Anche gli anziani sono
oggetti di culto e i fedeli partecipano a festival di carattere religioso, cos come
i passaggi
fondamentali della loro vita coincidono con riti e cerimonie. Nonostante i
festival rientrino nella
sfera dello Shinto e i riti mortuari in quella del Buddhismo, anche la religione
popolare si serve
degli stessi mezzi per interagire con la vita dei suoi fedeli.
RITI
Per rito si intende una serie di azioni religiose eseguite in base ad un sistema,
generalmente
segreto.E una tradizione sociale ormai consolidata che rafforza l integrit e la
fede dell individuo
e della societ. Definisce inoltre una precisa visione religiosa del mondo.
I riti indi viduali,che riguardano il singolo,fanno parte di un sistema pi vasto
che abbraccia l intera
vita della comunit e che costituisce l aspetto fondamentale della religione
popolare.
Ogni azione religiosa che compone il rito consiste in un attore (un singolo o un
gruppo), un
oggetto di venerazione (che pu essere l attore stesso),una situazione (tempo
e spazio)e
l orientamento dell attore.
Gli elementi rituali sono una serie di azioni religiose incluse in una situazione
definita e sono parte
fondamentale dell intero rituale.
I riti religiosi seguono un complesso sistema simbolico ed ogni elemento
utilizzato rappresenta
qualcosa di preciso. Un simbolo qualcosa che esprime un significato segreto,
nascosto. Questo
vuol dire che un rituale religioso, composto da una serie di simboli, forma a sua
volta un sistema di
significati.

Tutti gli elementi di un rituale sono organizzati seguendo un motivo, che ne


determina il significato.
Il tema che sta alla base di ogni rito la creazione di un esperienza mistica per
chi vi partecipa.
Ogni rito quasi una rappresentazione teatrale che segue un tema principale.
Ogni elemento
rituale che si struttura come un sistema di significati rappresenta un atto dell
opera.
Un esempio concreto pu essere il Bon, il Festival dei defunti, che nei suoi riti
include la visione
dualistica di un mondo degli umani ed uno dei defunti e il forte desiderio dei
fedeli di incontrare i
loro antenati.Quest ultimo proprio il tema principale del rito e la recita si
svolge dal primo al
quindici luglio.
Il primo elemento rituale consiste nella purificazione dei sepolcri e delle
case.Segue l erezione di
un altare dedicato agli antenati e la pulizia della strada che essi dovranno
percorrere per
discendere dalle montagne. La situazione relig iosa,nonch secondo elemento
rituale, l invito ,
seguito dal terzo elemento,l esorcismo degli spiriti negativi che potrebbero
disturbare l arrivo
degli antenati. I monaci buddhisti recitano sutra e si mettono in comunicazione
con gli antenati
(quarto elemento). Dopo quindici giorni, gli spiriti tornano nel loro mondo
(quinto elemento).
Purificazione,invito,esorcismo,comunicazione e ritorno nell altro mondo sono
quindi gli atti che
compongono questo rito.
Anche la vita di ogni persona scandita da dei riti che si svolgono lungo tutti i
dodici mesi
dell anno.Questi,possono essere divisi in tre principali categorie:culto degli
antenati,riti per
l agricoltura e cerimonie di esorcismo e purificazione.
I riti per gli antenati si svolgono per il Nuovo Anno e per il Bon e generalmente,
dopo essersi
purificati ed aver esorcizzato gli spiriti, i fedeli invitano gli antenati nelle loro
case per porgere
offerte e reincontrarsi.
I rituali per l agricoltura sono il Festival della Primavera e quello dell Autun no.
Oltre a questi, nei
villaggi rurali vengono praticati diversi riti per proteggere la crescita delle
risaie.
Per quanto riguarda i riti di esorcismo e purificazione, i pi famosi sono il
Festival delle Bambole e
quello della Divinit del Vento. Spesso p er queste cerimonie restano ancorate
all agricoltura,per
cui questa terza categoria potrebbe anche non essere considerata.
I riti per gli antenati si svolgono su asse orizzontale, da dicembre a gennaio e
da giugno a luglio. Al

contrario,quelli per l ag ricoltura seguono un ordine verticale (marzo, aprile,


settembre, ottobre,
dicembre).I primi hanno lo scopo di saldare i rapporti sociali all interno dei
villaggi,i secondi
invece di assicurare prosperit e abbondanza al raccolto: entrambi, quindi,
coprono gli aspetti
fondamentali della vita nelle piccole comunit.
I riti di passaggio si svolgono durante le fasi pi critiche della vita umana, come
la nascita, la
pubert, il matrimonio e la morte. In questo modo, anche nei momenti pi
difficili il fedele sente la
protezione dei kami.
In caso di morte, il defunto dovr percorrere nell altro mondo una serie di
passaggi paralleli a
quelli gi compiuti in vita, fino a diventare egli stesso una divinit. Quando
nasce un bambino, i riti
simboleggiano la nascita della sua anima. Da quel momento, ci saranno
speciali cerimonie per il
suo terzo, quinto e settimo compleanno, per poi arrivare direttamente alla
pubert. Soltanto
coloro che si sposano e danno vita ad una nuova generazione potranno poi
essere venerati dopo la
morte.
I riti che accompagnano il defunto all altro mondo assicurano il mantenimento
della separazione
tra i due mondi. Le conseguenze delle azioni dei vivi si riflettono sulla qualit
della vita dei
defunti e sullo sviluppo della loro anima. Se la famiglia non venera i proprio
defunti, essi
potrebbero trasformarsi in morti inquieti e portare sventura, oltre che rendere
necessario
l intervento di un medium o addirittura un esorcista.
In un certo senso,la struttura delle cerimonie nel corso dell anno segue il ritmo
delle stagioni,cos
come la struttura dei riti di passaggio legata al ciclo della vita.
Inoltre, le cerimonie annuali e i riti di passaggio del Giappone rurale sono
basate sulla cosmologia
e sulla percezione della vita umana come un microcosmo.

IL CONCETTO DI NATURA NELLA RELIGIONE POPOLARE

Le cerimonie e le leggende che compongono la religione popolare giapponese


sono nate nei
villaggi rurali,in cui il lavoro dell uomo era basato quasi esclusivamente sulla
natura,rendendo
quest ultima strettamente legata alla vita mistica.
Natura si riferisce generalmente ai fenomeni generati e sviluppati in maniera
spontanea, al
contrario della cultura che il prodotto dell agente umano.In giapponese viene
utilizzato il
termine shinzen ,che significa anche avvenimenti naturali (onozukara), che
si rif al concetto di

forma originale di tutte le cose della filosofia cinese.Il termine onozukara


indica uno stato
autonomo come quello di terra e paradiso,nei quali l azione di un singolo non
dipendono da un
potere esterno. Da questi presupposti si evoluto il concetto di una vita in
volontario accordo con
il ritmo dell universo,che ben si sposa con la morale giapponese.
I corpi celesti (sole, luna e stelle), sostanze inerti (aria, terra, rocce, acqua e
fuoco), piante e
animali possono essere considerati natura (shinzen). Sono suddivisi in reame
celeste, in cui
convivono gli elementi inorganici, e reame terrestre, in cui vivono i restanti
elementi naturali; tra i
due mond i vi l aria.
Gli elementi naturali come piante e animali dipendono dalle condizioni
climatiche, a loro volta
influenzate da sole, luna e stelle. Questa convivenza spontanea appunto
frutto della natura, cos
come lo sono le catastrofi naturali.
Il corpo e la mente dell uomo sono a loro volta considerati natura inter iore
,ed esistono
se paratamente dagli altri fenomeni.L uomo convive con la natura e ne viene
influenzato e il
prodotto di questa relazione la cultura.
Esisterebbero tre modi per approcciarsi al mondo e alla sua creazione. Nel
primo, un dio ha creato
sia la natura che l uomo,dando a quest ultimo il potere di controllare la prima
( il caso di
Cristianesimo e Islam).Nel secondo,l uomo controlla la natura e l intervento di
dio necessario
solo in alcuni casi (questa idea nata in seguito al Rinascimento).Nel terzo,l
uo mo e gli dei sono
inclusi nelle attivit spontanee della natura ( il caso del Giappone).
NATURA E SACRO
Nella religione popolare, sii ritiene che i kami risiedano negli elementi naturali,
come alberi, rocce
e animali, e che si manifestino attraverso fenomeni quali vento o tempeste o
possedendo gli esseri
umani. Gli stessi elementi della natura vengono utilizzati durante le cerimonie
come idoli.
Il sole il kami che protegge gli uomini dando loro sostentamento,per cui sia l
alba che il
tramonto sono venerati. Amateratsu, divinit associata al sole, anche la dea
ancestrale della
famiglia imperiale. La luna regna durante la notte ed associata al mistero,
venerata attraverso la
pratiche dello tsuki machi (attesa della luna), e temuta durante le eclissi. Ad
essa associato
Tsukuyomi, fratello di Amateratsu. La Stella Polare e la costellazione dell Orsa
Maggiore sono

invece venerate come il Bodhisattva My o ken e i suoi subordinati. Si ritiene


che i pianeti Giove,
Marte, Saturno, Venere e Mercurio influenzino la fortuna delle persone, mentre
le stelle cadenti e
le comete portino sfortuna. Altri fenomeni naturali considerati sacri sono i
tornadi, le tempeste, i
tifoni, gli arcobaleni, i miraggi e le visioni.
La terra figurata come una donna di nome Chiboshin (divinit madre della
terra). Fin
dall antichit le popolazioni giapponesi hanno preferito insidiarsi a valle,dove
era pi facile
coltivare il riso, per cui qualsiasi altra tipologia di territorio ha assunto
caratteristiche sacre. Anche
le rocce possono essere oggetto di venerazione, in quanto considerate
residenza degli spiriti;
importanti sono anche i cosiddetti ubuishi, piccoli ciottoli che contengono le
anime dei bambini
appena nati.Alcune cerimonie prevedono anche l uso di materiali come oro,me
rcurio o meteoriti.
L acqua considerata fondamentale per le abluzioni e i riti di purificazione.Le
cascate ed i fiumi,
ritenute le dimore di divinit e draghi, sono anche le mete per le pratiche
religiose sulle montagne.
Il fuoco serve per dare il benvenuto agli spiriti degli antenati ed indicare loro la
strada verso i
villaggi.
Anche le piante possiedono una loro sacralit: il caso della spiga di riso,
grano, miglio, legumi e
persino paglia,utilizzata per l attrezzatura dei rituali.I fiori e alcuni alberi sono
invece utilizzati in
rituali come il Bon per accogliere gli spiriti. Gli alberi sacri hanno tronchi
centenari con forme o
cavit particolari e spesso hanno uno shimenawa, una corda che segna i confini
della dimora di un
kami.
Per quanto riguarda le montagne, ne esistono due tipi: quelle piene di verde e
di alberi, chiamate
kannabi, e quelle aride con sole rocce. Le prime hanno vette pi basse e sono
in prossimit dei
villaggi, cos che i santuari si trovino alla base. Le seconde sono ripide e molo
alte, come i vulcani, e
sono riservate ai membri dello Shugend o che vi praticano i loro ritiri.
Anche gli uccelli sono sacri; in particolare i corvi, in tempi antichi, erano ritenuti
i messaggeri delle
divinit. Il serpente invece una manifestazione del kami dell acqua e della
montagna, nonch
legato ai draghi. I cervi, i cinghiali selvatici e gli shishi (leoni leggendari)sono
anch essi
manifestazioni della divinit della montagna. La rana associata alla luna ed
messaggera tra le

due divinit del l acqua e della terra.La tartaruga e la gru simboleggiano


longevit,i cavalli sono
sacri perch indispensabili all agricoltura,oltre che montature degli dei.
I ragni rientrano tra gli insetti ritenuti sacri perch messaggeri di auspici pi o
meno positivi. I pesci
che percorrono le correnti a seconda delle stagioni, come i salmoni, sono sacri.
La stessa cosa si
pu dire dei pesci gatto, capaci di preannunciare i terremoti.
Generalmente sono ritenuti sacri tutti gli animali che vivono a ridosso dei tre
spazi (montagna,
villaggio e mare).
ONOZUKARA (AVVENIMENTI NATURALI)
Il paradiso e la terra sono posti su asse verticale, per cui il sole, la luna e le
stelle sono nella parte
superiore, mentre la terra e ci che la compone stanno alla base. Gli uomini e
gli animai vivono
quindi al centro,sotto l influenza degli astri.
Sull asse orizzontale si assiste ad una suddivisione dello spazio in tre parti:le
montagne,il villaggio
e il mare.
Secondo la leggenda, un giorno il kami della montagna si rec presso il mare,
dove ebbe una
relazione con Otohime, figlia del kami del mare Ryu o . Quando la donna and a
cercare il consorte
sulle montagne,si sent prossima al parto e ricevette l aiuto di un cacciatore
chiamato Nishiyama.
Dopo il parto e dopo essere diventata la dea della montagna, garant la sua
protezione al
cacciatore. Da quel momento montagna e mare furono collegati. Entrambi
accolgono le anime e
gli spiriti. Quando gli spiriti degli antenati tornano nel loro mondo alla fine del
Bon, sulle rive del
fiume vengono lasciate offerte e idoli in legno in onore degli spiriti che non
riescono ad avere la
salvezza. Sembra che gli spiriti negativi,dopo essere stati purificati dall
acqua,possano ascendere
dal piano orizzontale in cui risiedono al paradiso, dove rinascono per poi
ridiscendere sulle
montagne e infine nei villaggi.
Il tempo diviso a seconda dei movimenti del sole e delle stelle, le attivit
degli animali e cos via.
Il passaggio tra giorno e notte un momento di confine. Anche i nomi dei giorni
della settimana
richiamano quelli dei pianeti.
Il calendario pu essere solare o lunare (taiinreki ).Quest ultimo era usato in
Giappone fino al 1872.
La luna piena nel quindicesimo giorno del mese,inoltre,non solo rappresenta l
inizio di un nuovo
ciclo luna re ma anche dell anno (il Festival per il nuovo anno il quindici
gennaio mentre il Bon il

quindici luglio).Nel calendario solare,il percorso annuale dell altro diviso in


ventiquattro parti
uguali, degli intervalli chiamati sekki, ciascuno con un proprio nome.
La divisione annuale pi comune quella basata sulle stagioni ma ve ne sono
anche di basate sulle
tipologie di raccolto, economia oppure motivi religiosi.
NATURA INTERIORE
Il contrasto tra natura interiore dell uomo e natura esterna corrisponde a
quello tra natura
intrinseca ed estrinseca, microcosmo e macrocosmo.
Le due nature ,interna ed esterna,hanno in comune l esistenza di un anima o
spirito (seirei), base
della vita. Nel caso degli uomini questo spirito detto reikon (seirei per i vivi,
shirei per i defunti),
per gli elementi della natura chiamato seirei e per le divinit shinrei. Alla
base di ogni essere
vivente c lo spirito detto ki (il ch i della tradizione cinese)e l espressione ki
la si trova anche nei
termini che indicano lo stato dello spirito per gli uomini ,o del clima e dell
atmosfera per la natura.
Alla creazione di tutte le cose partecipano le due forze dello yan e dello yang e
le cinque forze
(gogy o : legno, fuoco, terra, metallo e acqua).
Nella filosofia del Buddhismo esoterico, tutte le cose sono state create con la
stessa natura di
Buddha, dai sei elementi (r o kudai), e possiedono i tre segreti (sanmitsu).
Nella religione popolare, questo contrasto tra natura interiore ed esteriore
sottolineato dal
paragone tra la nascita e la morte dell uomo,il sorgere e il tramontare della
luna,la crescita delle
piante.
Fino al 1872,l agricoltura de i villaggi rurali si basava al calendario lunare: in
poche parole,
attraverso la divinazione delle fasi lunari era possibile prevedere un giorno pi
o meno propizio.
Secondo il Kojiki, la tradizione agricola ebbe inizio quando Tsukiyomo uccise
Ukemochi, dio della
terra, e coltiv le cinque spighe che rilasci il suo corpo. Sempre in base alle
fasi lunari,l anno pu
essere diviso in due parti: i sei mesi in cui i campi godono della protezione del
kami della risaia, e i
restanti in cui la divinit torna sulla montagna.L agricoltura,in pratica,consiste
nel pianta re un
seme nella terra e aspettare che cresca grazie all acqua portata dalla luna e
alla luce del sole.
Questo processo richiama quello del concepimento di un bambino, il suo
sviluppo nel grembo
materno, la nascita e la sua crescita, e le fasi lunari.
La luna e la natura della donna sono legate allo yin,come l uomo e il sole lo
sono allo yang.A

causa di questa similitudine, nei villaggi il ventitreesimo giorno del mese,


quando la luna a met
del suo ciclo, le donne sposate si riuniscono per aspettare l ascesa della luna e
pregare per il
concepimento.
Anche la morte e la rinascita fanno parte del ciclo naturale delle cose.
Anticamente, le ossa dei
defunti venivano lavate e sotterrate con gli altri resti solo quando questi
avevano passato
sufficiente tempo a contatto con gli elementi naturali. Tempo dopo fu introdotta
la pratica della
cremazione.Il luogo di sepoltura era paragonato al grembo materno e
suggeriva l idea di rinascita
dell anima.Dopo trentatre anni,a meno di aver ricevuto i dovuti onori dai
discendenti, questi
spiriti sono destinati a diventare a loro volta delle divinit.
DISTRUZIONE DELL AMBIENTE NATURALE
L avvento dell era moderna e delle nuove tecnologie hanno portato all
evoluzione,e spesso alla
distruzione, degli ambienti naturali. Ci ha spinto sempre pi i fedeli a insistere
per un ritorno alla
religione o perlomeno per una convivenza pi armoniosa con la natura e la sua
spontaneit.
Nei villaggi rurali giapponesi, i kami risiedono proprio nella natura e sono la
manifestazione dei
Buddha. Scandendo il tempo con festival e cerimonie, i contadini mantengono
viva la tradizione
agricola e godono dei benefici della natura. Dopo la nascita, soltanto attraverso
la benedizione
della natura l uomo pu ambire a mete come la pubert,il matri monio, la
procreazione e la morte.
Questo dimostra come nella mentalit nipponica il microcosmo, cio la natura
di ogni individuo,
sia strettamente collegata alla spontaneit del macrocosmo: vivere senza
seguire questi
preconcetti significa offendere le divinit. A volte sono gli spiriti stessi ad
essere corrotti: il caso
dei morti inquieti.
Spesso l egoismo dell uomo porta all inquinamento della natura e alla sua
distruzione,o al
desiderio morboso di diventare un kami. In questo caso la natura si ribella
attraverso le catastrofi.

LA RELIGIONE GIAPPONESE E I BENEFICI TERRESTRI

Il termine benefici terrestri (genze riyaku) si riferisce alle preghiere e alle


invocazioni offerte da
coloro che fanno parte di una fede religiosa e ai benefici diretti che questi
ultimi ottengono grazie
al loro comportamento nei confronti delle divinit. Generalmente si tratta di
prosperit nei

raccolti o nel cibo, successo negli affari e nelle relazioni sociali, nascite e
allontanamento della
sventura.
Inizialmente genze riy aku era un termine buddhista che si riferiva alla
benedizione ottenuta in
questo mondo dai Buddha o dai bodhisattva, credendo nelle sacre scritture e
cantando il nome dei
Buddha .Spesso veniva usato insieme alla parola genzeyaku (benefici nel
mondo attuale) e
indicava l ottenimento della longevit,la protezione dalla sfortuna e la
prosperit.
Questa concezione di benefici ottenibili sia in questa vita che in future rinascite
si basa sull idea
buddhista di riyaku ,che significa ottenere buona fortuna e b enedizione
seguendo gli
insegnamenti di Buddha e sulla credenza che esiste un altra vita.
IL RUOLO DEI GENZE RIYAKU
Lo scopo della religione nella vita dell uomo quello di offrirgli salvezza e
conforto dalla
frustrazione. Ciascun fedele assume quotidianamente un certo atteggiamento
cercando di seguire
una direzione, ma non sempre le cose vanno come dovrebbero ed egli
inevitabilmente si affida al
proprio credo.
Intendere genze riyaku come benefici raggiungibili in questa vita,nella realt
ult ima, significa
avere l opportunit di ottenere salvezza attraverso la fede in svaria ti ambiti.
La fede di ciascun individuo pu essere divisa in tre categorie di atteggiamenti:
richiesta (seigantai,
il tentativo di risolvere i problemi quotidiani), aspirazione (kikyutai, il tentativo
di risolvere i
problemi legati alla religione) e illuminazione (taijutai ,il raggiungimento dell
apice religioso).
Le azioni religiose invece si dividono in quattro tipi: etica, venerazione, terapia
religiosa (legata
all idea di aspirazione e di venerazione)e fede.
TIPI DI BENEFICI
I rituali Shinto votati alle esigenze quotidiane dei fedeli sono oltre cinquanta e
sono suddivisi in:
riti di passaggio (inclusi quelli della vita e della morte); riti di carattere
generale; allontanamento
della sfortuna; i festival del k o (confraternite religiosa);riti per l edilizia e l
agricoltura;fenomeni
naturali; cerimonie per i kami; cerimonie di apertura e per augurare buona
fortuna prima di un
viaggio. Non mancano anche cerimonie di esorcismo o per allontanare gli spiriti
inquieti, ma
sicuramente i rituali pi importanti son quelli legati all agricoltura.
Anche il Buddhismo ha fatto sua la concezione dei benefici terreni: nel Sutra
del Loto spiegato

che pratiche come l invocazion e del nome di Buddha possono portare al loro
ottenimento. La
pratica del nenbutsu ,legata alla fede nella Terra Pura, un altro esempio dell
importanza dei
benefici che la fede pu portare.
Il concetto dei benefici secolari una parte fondamentale del Buddhismo
esoterico, basato
fondamentalmente sugli incantesimi e le preghiere e sulle cerimonie per
allontanare la sfortuna e
garantire una crescita sana all individuo.
Stando al Misuh o s o j o di Kukai, esistono due tipologie di cerimonie,
senryakushu e himitsushu. La
prima categoria si riferisce al passaggio dei sutra, che simbolicamente equivale
alla spiegazione
delle cause dei malesseri.Himitsushu,invece,si riferisce all uso di incantesimi
per curare
direttamente le malattie, dopo aver ricercato la loro causa.
Lo Shugend o offre una serie di kirigami, testi di pratiche segrete, tramandati
dagli shugenja. In essi
sono raccolte le varie cerimonie che vengono incontro alle esigenze dei fedeli,
realizzate
attraverso l allontanamento degli spiriti negativi.At traverso la divinazione, lo
shugenja apprende
la causa dei malesseri e se necessario pratica i dovuti esorcismi.
Nell et moderna,al bisogno di conforto dei fedeli hanno sopperito le
cosiddette nuove religioni,
che offrivano sollievo in epoche di disastri, nostalgia e confusione. Al contrario
dello Shugend o ,
queste dottrine spiegavano che la causa della cattiva sorte fosse la mancanza
di venerazione degli
antenati. Veniva quindi praticato un rito di divinazione sulla base del cognome
del fedele e si
consigliava il cambio di atteggiamento necessario.
BENEFICI E RELIGIONE
I giapponesi hanno assorbito le varie religioni, mescolandole tranquillamente
nella loro vita
quotidiana.
E pratica comune cercare di risolvere i propri problemi grazie a dei poteri sov
rannaturali.
Generalmente si rivolgono le proprie preghiere alle divinit dello Shinto o del
Buddhismo
(shinbutsu) in occasioni particolari, ad esempio per il novo anno. In alcuni
santuari sono persino in
vendita degli amuleti (fuda) per la prosperit e la salvezza. Utilizzando questi, il
fedele cerca la
serenit nella sua vita quotidiana.
Per attenuare l ansia per il futuro,i fedeli richiedono spesso rituali per la
divinazione,che
permettono non solo di predire i giorni pi o meno fortunati ma anche l an
damento della propria

vita sentimentale o lavorativa. A volte viene richiesto ad un medium di


incanalare lo spirito cos da
interrogarlo riguardo il futuro.
Esistono, nel Buddhismo esoterico, dei rituali speciali: il caso del goma, che
consiste
nell acce ndere un fuoco sacro su un altare. La cerimonia si divide in quattro
stadi: katendan
(rituale per Agni, divinit del fuoco), yoshukudan (cerimonia per le divinit delle
stelle), honzondan
(rito per l oggetto di venerazione principale)e setendan (rito per deva, divinit
guardiana). Il
cerimoniere invoca Agni e poi chiede alle stelle la causa della sventura del
fedele, finendo col
chiedere a deva di proteggerlo.L intero rituale corrisponde all idea di terapia
religiosa.
In tempi recenti le nuove religioni, come la setta Rissh o K o sei Kai, hanno
adottato la tecnica
dell hoza , i circoli di discussioni, formati da un maestro e i suoi seguaci.
Disposti in cerchio, i fedeli
parlano dei loro problemi e ascoltano i consigli del maestro.
La religione giapponese si basa su due tipologie di divinit: da una parte gli
esseri sovrannaturali
che portano cibo e serenit ( il caso degli antenati),e dall altra gli spiriti
fondatori dell esistenza e
della realt.
Esiste un numero illimitato di divinit, siano esse kami o Buddha, e la loro
relazioni con gli esseri
umani ambigua: essi possono entrare facilmente nel mondo degli uomini, ai
quali a loro volta
concesso diventare dei. Le divinit ricompensano il fedele con dei benefici (la
cui natura dipende
dal tipo di kami), ma al tempo stesso possono diventare vendicative quando
non ricevono i giusti
onori.
RINNOVAMENTO DELLA RELIGIONE TRADIZIONALE
Dal periodo Tokugawa in poi sono nati tanti nuovi gruppi religiosi, che hanno
raccolto numerosi
proseliti in qua nto fonte di salvezza e conforto in un epoca di
alienazione,industrializzazione e
bisogno di affermazione sociale. La maggior parte di queste sette si presentava
inizialmente come
dottrine di natura sciamanica o messianica che si opponevano all industrial
izzazione, ma col
tempo anch esse furono costrette ad assumere forme di organizzazione pi
precise.
Tra le sette orientate all umanesimo moderno ci sono Rissho K o sei Ka, S o ka
Gakkai e Omotoky o .
Tra quelle che si oppongono all industrializzazione,vanno cit ate Genri Und o e
Iesu-no-Haobune (di

orientamento Cristiano). Alcune di esse sono collegate alle dottrine classiche:


il caso della setta
K o d o Ky o dan, legata alla setta Tendai.
Attualmente queste dottrine si considerano separate dalla religione
tradizionale ,termine con il
quale ci si riferisce al credo formatosi tra il periodo Muromachi e quello AzuchiMomoyama,
supportato nelle realt rurali.Alla base di questa religione tradizionale c il
culto degli antenati.
Dopo la Restaurazione Meiji, fu imposto lo Shinto di Stato, basato sul sistema
imperiale e
rappresentato dal Santuario di Ise.Nonostante l opera di proselitismo nelle
scuole e tra le varie
classi sociali, la religione popolare non fu mai dimenticata. Questa dottrina
imposta dallo Stato
decadde nel secondo dopoguerra, lasciando definitivamente il posto alle nuove
religioni, che si
occuparono di appropriarsi delle caratteristiche della tradizione.
PROFILO DEL GEDATSUKAI
Il Gedatsukai fu avviato nel 1929 quando il suo fondatore Okano Eiz o (Seiken),
nel delirio della
febbre,visse un esperienza mistica.Si tratta di una religione orientata alla
tradizione,influenzata
dallo Shinto, dallo Shugend o e dal Buddhismo esoterico, da cui riprende il
tema del pellegrinaggio.
Secondogenito di una famiglia particolarmente stimata, Okano svolse il suo
apprendistato presso
un fornitore di sake di Tokyo, ma poco dopo torn nel suo paese natale per
avviare una propria
attivit. Il suo business purtroppo fall, cos fugg in Corea. Tornato nuovamente
a casa, riprov a
lavorare in proprio,ma fall nuovamente e ritorn a Tokyo,dove trov un
occupazione presso il
porto. Fond una propria compagnia di spedizioni, e questa volta ottenne
successo; trascorse il
resto della sua vita facendo opere di bene. Sfortunatamente nel 1925 si
ammal di polmonite; sua
madre cerc di curarlo con del t all ortensia,e in quel momento Okano visse
un esperienza
mistica, che gli port un enorme potere. Ripresosi dalla malattia, si dedic a
pratiche religiose
come i pellegrina ggi.Qualche anno dopo ottenne una rivelazione all interno di
un piccolo
santuario Aama no Tajikarao no Mikoto gli ordin di creare una dottrina - per
cui l anno
successivo, nel 1930 circa, fond ufficialmente il Gedatsukai, a casa sua, che
ne divenne la sede
centrale. Per i principi della sua setta, Okano si ispir allo Shinto e al
Buddhismo e la registr come
branca del Daigo Sanb o in, ottenendo il riconoscimento ufficiale.

Nel 1937 Okano svilupp la teoria dei Cinque Principi (Goh o soku), costru
attrezzature come la
Torre per il Festival delle Anime e avvi la pubblicazione di un mensile per
propagandare la sua
dottrina.Durante la Seconda Guerra Mondiale il Gedatsukai raggiunse l apice
del suo successo e,
terminata la guerra, si preoccup di aiutare economicamente i suoi seguaci.
Okano mor nel 1948 e gli fu assegnato il nome postumo di Gedatsu Kong o . Il
suo successore fu il
figlio di suo nipote,ma solo spiritualmente.L amministrazione della setta fu
affidata ad un
consiglio a cui capo c era Nagata Hi deaki. Nel 1962 Kishida Eizan divenne il
leader amministrativo
del Gedatsukai e lo ridefin nelle sue caratteristiche.
Il Gedatsukai veneravano tre divinit: Tenjin Chigi Omikami (Il Dio della Terra e
del Paradiso),
Gochi Nyorai (i cinque saggi) e Gedatsu Kong o , lo spirito del fondatore. A
Tenjin Chigi Omikami era
dedicato un intero santuario nella Terra Sacra; alla sua sinistra vi era la pagoda
a cinque piani e a
destra il tempio Gochi Nyoraid o .
Tra i rituali pi importanti della dottrina ci sono:il servizio del t all ortica
(amacha kuyo ) per il
riposo delle anime dei defunti;la purificazione;la meditazione sui cinque
principi (goho shugyo ).
Questi sono i tre sacri riti.
Tra i riti annuali c il festival commemorativo per la fondazione del
Monumento dello Spirito del
Sole, il pellegrinaggio verso i tre siti sacri (Santuario di Ise, di Sashihara e di
Sennyuji), il Festival
della Primavera e dell Autunno,il Memoriale per Gedatsu Kongo .
Dal 1995 il leader amministrativo della setta Okano Takenori, figlio adottivo
del fondatore.
Attualmente la setta presente in tutto il territorio e addirittura in America.
Il padre di Okano Seiken era un sendatsu (leader) di un fujik o , una
confraternita religiosa del
monte Fuji. Lo stesso Okano, prima di fondare la sua setta, si era sottoposto a
diverse pratiche
ascetiche, imparando le tradizioni del Buddhismo, dello Shinto e della religione
popolare.
Dopo la fondazione nel 1929,il Gedatsukai divenne un organizzazione
subordinata alla setta
Shingon, cos da poter ottenere il riconoscimento legale, e lo stesso Okano
mantenne saldi i
rapporti con le varie tradizioni religiose.
Nel 1940,nell anniversario della fondazione della nazione,Okano eresse un
monumento per
celebrare l evento e l anno successivo avvi la pr atica del pellegrinaggio
verso i tre luoghi sacri.
Questo sottolinea il suo orientamento verso la religione tradizionale e lo Shinto.

La topografia della Terra Sacra, disegnata da Okano, richiama gli elementi


tradizionali. A sinistra
(ovest) vi una fitta foresta che porta ad una serie di strutture dedicate a
Tenjin Chigi, divinit
principale, pi altri santuari e la Torre del Festival delle Anime; qui che
vengono celebrati i
festival pi importanti.Alla destra del santuario c una strada intorno alla
quale c il palazzo
memoriale per Gedatsu Kong o e il museo ad egli dedicato. Queste aree sono
considerate i reami
sacri legati al Gedatsukai e l ala destra,con i suoi santuari,rappresenta una
dedica alla religione
che ha influenzato Okano .Quest ultimo,infatti, sembrerebbe aver
reinterpretato gli elementi
dello Shinto e del Buddhismo che avevano fatto parte della sua formazione
religiosa, inglobandoli
in un ambiente tipico della religione folkloristica.La linea che percorre l intera
area da destra a
sinistra collegando tutti gli elementi rappresenta lo sviluppo della fede dello
stesso Okano. I
festival della primavera e dell autunno si rifanno agli stessi celebrati nei
villaggi rurali,cos come le
altre cerimonie. La dottrina del Gedatsukai sprona il fedele a visitare non solo i
santuari individuali,
ma anche gli altari dello Shinto e del Buddhismo,insegnando al tempo stesso l
importanza di
venerare gli antenati.
L intera configurazione dell area sacra suggerisce una visione che pone l
essenza del fon datore al
centro di tutto.
Com ovvio,Okano apport delle modifiche alle pratiche e ai rituali delle relig
ioni che lo avevano
influenzato, inglobandoli con quello che l esperienza mistica gli aveva
insegnato.
Pare che durante il coma avesse incontrato suo padre e suo nonno, che lo
avrebbero guidato in un
altro mondo fino a conoscere Shaka Nyorai, il quale a sua volta gli avrebbe
donato un liquido
dorato. Bevendolo, Okano sent qualcosa premere per uscire dal suo corpo:
fuori dal suo sogno,
infatti, lo storico fondatore stava vomitando liberandosi dalla malattia e, di
conseguenza, dal coma.
Questa esperienza gli aveva insegnato che ciascuno pu diventare una cosa
solo con Dio,
approcciandosi umilmente a quest ultimo.
Tenjin Chigi Omikami, divinit principa le della dottrina, considerato il
governatore dell intero
universo, fondatore di tutte le cose sia buone che cattive. Gochi Nyorai,
seconda divinit principale,

la manifestazione dello stesso Tenjin Chigi, e suggerisce che Dainichi Nyorai


sia quindi un suo
prototipo. Le sei forme dei Goshugo Okami rappresentano la volont della
dottrina di spiegare le
divinit della religione popolare, come i tengu. Le restanti figure venerate,
invece, rappresentano il
fondatore stesso.
Il neofita del Gedatsukai deve per prima cosa scrivere una lettera al dio
tutelare per scusarsi per i
peccati commessi, cos da ottenere la sua protezione.
Secondo la dottrina,l essere umano composto da carne e anima;una parte di
quest ultima (kon),
esposta alla rappresentazione in terna della vita cosmica.L altra parte
(haku), rappresenta
l indole della persona ed divisa in sei parti.Prima che l individuo si
sottoponga agli esercizi
spirituali, la sua indole composta da sei caratteristiche (arroganza, vendetta,
talenti inespressi,
pigrizia) che si evolvono in qualit (nobilt, saggezza, tolleranza, buona
fortuna, onest, virt)
dopo le pratiche ascetiche e la redenzione dei peccati, grazie anche alla guida
di uno dei Goshugo
Okami. Questi ultimi svolgono il ruolo dei mediatori tra gli individui e Tenjin
Chigi Omikami.
Secondo il Gedatsukai, la causa del destino avverso sono gli spiriti di coloro che
non hanno inviato
le proprie lettere ai numi tutelari o che, dopo la morte, non hanno ricevuto i
giusti onori dalla
famiglia. Attraverso la meditazione goho , possibile individuare precisamente
la causa della
propria sfortuna. Durante il rito, il fedele tiene un talismano (reifu) con
entrambe le mani e
attraverso i movimenti del proprio corpo riconosce la causa del suo dolore,
guidato dal potere
sacro del reifu (su cui inciso il seme di Gochi Nyorai). Individuata la causa
della sua sfortuna, al
fedele non resta che scrivere la propria lettera di pentimento e praticare un
amacha kuyo , un rito
propiziatorio.Quest ulti mo si rif al presunto potere sacro del t di ortica, che
va bevuto insieme
agli dei e versato dove si ritiene dimorino gli spiriti negativi. La stessa
cerimonia viene praticata
durante il Festival delle Anime,due volte all anno.
Ci che differenzia il Gedatsukai dalle altre dottrine, che il fedele pratica da
solo i rituali che
servono per esorcizzare gli spiriti negativi, senza rivolgersi a dei monaci esperti
come invece
accade per esempio nel Buddhismo.
Nella sua vita Okano visse pi volte l esperien za del fallimento e del dover
tornare a casa,

sviluppando cos dell affetto per il proprio paese e per i santuari che,ogni
volta,torna va a visitare.
Una volta fondata la sua setta, continu a supportare i commercianti locali, ad
evidenza del suo
amore per quei luoghi. Durante il soggiorno in Corea, inoltre, Okano svilupp un
forte patriottismo,
tanto da decidere di fondare un monumento per l anniversario della nascita
della nazione.
Non quindi un caso se durante la Seconda Guerra Mondiale e nel successivo
dopoguerra, la
dottrina accolse i contadini che avevano perso la loro casa o vivevano nei
villaggi rurali.
Come gi detto, la religione folkloristica gioca un ruolo importante nel
Gedatsukai, in quanto i
fedeli sono guidati dai loro numi tutelari.

IL CICLO DELLA RINASCITA

Nel 1992 una commissione riunita dal Ministero della Salute, dichiar la vita
come lo stato in cui gli
organi interni mantengono le loro funzioni e sostentano l attivit fisica e
mentale,e la morte come
il momento in cui questa coesione smette di esistere. La cessazione di qualsiasi
attivit cerebrale,
quindi, equivaleva alla morte. Questa definizione della vita si contrapponeva
alla concezione
religiosa della vita, basata sullo scorrere del sangue. La vita, inoltre, era
rappresentata dallo spirito
che convergeva nel corpo dopo la nascita.
Generalmente,un giapponese in punto di morte preferirebbe l eutanasia
piuttosto che vivere in
stato vegetativo. Addirittura in alcune famiglie si pone fine alla vita dei malati
terminali o dei
portatori di handicap per evitare loro un futuro di sofferenza. La paura della
morte, da sempre,
viene combattuta in compagnia, circondandosi dei propri famigliari persino
negli ospedali. In caso
di malati di cancro, si tende ad evitare di dire quale malattia li attanaglia, cos
da assicurargli una
morte serena.
La medicina moderna orientata all allungamento della vita,come le antiche
religioni cercavano
di fare con presunti elisir ed incantesimi.L unico modo per alleviare la paura
della morte,in ogni
caso, sperare in una vita futura.Uno dei modi possibili per conquistare l
immortalit pu
essere la donazione degli organi oppure,nell ottica religiosa,venerare i resti dei
defunti.E proprio
questa la causa dell importanza di continuare la propria disc endenza
attraverso le nuove
generazioni.

Dopo la morte di un individuo, la sua famiglia cerca di richiamare lo spirito


chiamandolo pi volte
per nome, offrendogli del riso e cos via. Se ci non dovesse funzionare,
bisognerebbe allora
trasferire quello spirito dal corpo ormai senza vita (per il quale si terr una
veglia detta tsuya) alla
tavoletta memoriale,dandogli un nome buddhista postumo e cremando il
corpo.Quest ultima
pratica viene svolta alla fine del periodo di lutto e altre cerimonie in onore del
defunto si tengono
in occasioni particolari, ad esempio al settimo o al tredicesimo anniversario
dalla morte. Dopo
trentatre anni, lo spirito diventa finalmente un kami ancestrale.
L idea di fondo che le anime risiedano nel grembo della madre e possano
quindi continuamente
rinascere.
Esistono innumerevoli leggende riguardo individui tornati in vita o ritornati al
mondo dopo un
periodo di soggiorno all inferno.Ci non significa che l uomo debba
reincarnarsi per forza in un
altro essere umano, pu bens rinascere anche sotto forma di animale.
Nella mentalit giapponese, quindi, vivere non significa solo esistere in questo
mondo, ma anche
nell altro .

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