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N.

30 - novembre 2008 - anno XV


Per informazioni sugli artic
sui prodotti citati rivolger oli o
si a:

Poste Italiane S.p.A. Sped. in abb.post. D.L. 353/2003 (conv. in


L. 27/02/2004 n.46) art.1, comma 1, aut. N 070093 del 27/11/2007.
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Francesco Esposito, Biagio Marra,
Mario Moscati, Riccardo Rapparini,
Giorgio Zanarini. Direttore
responsabile: Giorgio Zanarini.
Redazione e amministrazione:
Consorzio Alveolater , Viale Aldo Moro
16, Bologna, tel. 051 509873. Concept, editing, grafica, redazione e
impaginazione: M+W di Mario Moscati & C, Bologna, tel. 051 444312.
Stampa: Modulgrafica Forlivese, Forl, tel. 0543 720596.

ertificazione
energetica
degli edifici

NUOVA NORMA UNI EN ISO 10456

SOMMARIO
1 EDITORIALE:

Certificazione energetica
degli edifici
Linfluenza dellumidit
sulla trasmittanza delle
pareti

La confusione aumenta ancora!!!

Giorgio Zanarini
direttore Consorzio Alveolater

2 Dov pi corretto
posizionare lisolante
(quando necessario)?
RASSEGNA: Nuovi blocchi
per tamponamento a fori
riempiti con lana di roccia
3 Nuove regole sullo
spessore delle murature

ormai noto che il 1 agosto di questanno il Senato ha approvato lemendamento allart. 35 del decreto
legislativo n. 112/08 con il quale viene cancellato
lobbligo di fornire il documento
relativo alla certificazione energetica delledificio o dellunit
immobiliare al
nuovo proprietario al momento
del rogito o allinquilino allatto della
stipula del contratto di locazione.
Allo stesso modo lart. 35 elimina lobbligo di fornire al nuovo proprietario
o allinquilino la certificazione relativa agli impianti, prevista dal decreto
ministeriale 37/2008. Attenzione
per: resta comunque lobbligo della
stesura del certificato energetico e il
diritto del neoproprietario o locatario di richiederlo al precedente.
Naturalmente, e questo non che il
primo elemento di confusione (vedi
Editoriale di Alveolater Notizie n.
29 La confusione aumenta!!!), larticolo approvato non costituisce deroga alle disposizioni regionali gi
adottate in materia di certificazione
energetica da alcune regioni (ad
esempio, Lombardia ed Emilia-Romagna), che rendono obbligatorio il
trasferimento del documento di certificazione energetica al nuovo proprietario o inquilino.
Per ora nulla di particolarmente grave, ma certamente una conferma
della cedevolezza delle norme
energetiche nazionali nei confronti
di analoghe norme regionali e della
discutibile logica della politica energetica definita e attuata a livello regionale.

=e

base
f (
2

10,dry
utile

4 Nuovi limiti di consumo


e di trasmittanza termica
6 Quali norme per
determinare la trasmittanza
delle murature?
Specifiche tecniche per il
calcolo delle prestazioni
energetiche
7 Nuovo decreto sulla
salute e la sicurezza nei
luoghi di lavoro
8 Alveolater dItalia
10 Sistema di

muratura armata in
blocchi a fori orizzontali

11 Approvate le
Norme tecniche anche
per le costruzioni in legno

Se prima veniva lasciata al termotecnico libert


di scelta per valutare le maggiorazioni, ora la
nuova Uni En Iso 10456 fornisce i parametri per
determinare con precisione linfluenza dell
umidit sul valore di trasmittanza delle pareti.
Allegato ZA della norma Uni En
771-1 prevede che il cartiglio Ce
riporti, fra le altre informazioni, il valore
della conduttivit equivalente del blocco allo stato secco. Il fac-simile del cartiglio, presente nellAllegato ZA, riporta
infatti la dicitura Conducibilit termica
equivalente 10,dr y.
Per evitare discordanze con questo
dato, che il produttore deve comunicare, anche il valore della conduttivit
equivalente e della trasmittanza U della parete, forniti a richiesta, sono sempre stati determinati sulla base di valo-

ri allo stato secco, e quindi senza tenere conto dellumidit presente nella parete in condizioni duso, lasciando al
termotecnico il compito di valutare e
applicare le necessarie correzioni in
funzione della destinazione duso del
fabbricato e quindi in funzione del prevedibile tasso di umidit dellambiente.
La Uni En 1745 Muratura e prodotti
per muratura. Metodi per determinare i
valori termici di progetto specifica infatti che i valori di conduttivit 10,dr y (se
ricavato da tabella) o base (se ricavato
(continua in ultima pagina)

12 Un bellesempio di
applicazione di blocchi
per muratura armata

14 Nuova campagna
di sensibilizzazione sul
laterizio
15 Newsletter delle
Sezioni Andil Coperture
e Faccia a Vista
Alloggi a canone
sostenibile
16 (segue dalla prima pagina)

Linfluenza dellumidit
sulla trasmittanza delle
pareti
Presentati al Saie i blocchi
Alveolater innovazione

Lo studio pubblicato a
fianco ha evidenziato, tra
laltro, che la massa
superficiale della parete
non il solo parametro
idoneo a stabilire la bont
della prestazione termica
in regime variabile e che,
per confrontare differenti
soluzioni di involucro in
regime termico dinamico,
bisogna fare riferimento
anche alla coppia di
parametri fattore di

STUDI E RICERCHE

Dov pi corretto posizionare


lisolante (quando necessario)?
Uno studio, che ha confrontato diverse tipologie di pareti in blocchi
di laterizio con e senza isolante aggiunto, ha concluso che a parit
di trasmittanza la soluzione migliore la parete monostrato omogenea.
Pareti di uguale trasmittanza termica
Pareti di uguale spessore complessivo

intonaco di calce e gesso

MIGLIORE
IN ASSOLUTO

MIGLIORE
TRA LE PARETI
CON ISOLANTE

MIGLIORE
TRA LE PARETI
CON ISOLANTE SU
DI UN SOLO LATO

Parete monostrato
omogenea
Parete con isolante sui
lati interno ed esterno

PEGGIORE
IN ASSOLUTO

Parete con isolante


sul lato esterno

laterizio forato

cm 1,5

1,5

30
33

decremento e
sfasamento, oppure alla
trasmittanza termica
periodica, considerata
come numero complesso
(modulo e fase).
Lo studio ha infine
concluso che, a parit di
trasmittanza, la migliore
soluzione in assoluto
quella costituita della
parete monostrato
omogenea, in quanto
caratterizzata dal minor
valore di trasmittanza
termica periodica.

n interessante studio condotto

U dal professor Pietro Stefanizzi e

dalla ricercatrice Valentina Augenti,


pubblicato sulla rivista Costruire in laterizio n. 125 (organo ufficiale di Andil
Assolaterizi), ha analizzato diverse soluzioni di pareti monostrato in laterizio
e a doppio strato in laterizio con isolante.
Lo studio ha evidenziato che la massa
superficiale della parete non il solo
parametro idoneo a stabilire la bont
della prestazione termica in regime variabile e che, per confrontare differenti
soluzioni di involucro in regime termi-

22

co dinamico, bisogna fare riferimento


anche alla coppia di parametri fattore
di decremento e sfasamento, oppure
alla trasmittanza termica periodica,
considerata come numero complesso
(modulo e fase).
Lo studio conclude che, a parit di trasmittanza, la migliore soluzione in assoluto quella costituita della parete
monostrato, omogenea, in quanto caratterizzata dal minor valore di trasmittanza termica periodica; mentre la peggiore soluzione quella con isolante
concentrato nella met della parete
prospiciente il lato interno.

esterno

interno

esterno

4
22

NOVIT
ALVEOLATER

interno

esterno

interno

interno

esterno

Parete con isolante


sul lato interno

22

Tra le pareti con isolante concentrato


in unico spessore, il migliore comportamento lo si ottiene mettendo lisolante sul lato esterno.
Fra le pareti con isolante, le prestazioni
migliori si ottengono posizionando lisolante (a parit di spessore complessivo) sia sul lato esterno che sul lato
interno.
Inoltre lo studio conferma che la parete monostrato, a parit di spessore,
trasmittanza termica stazionaria e
massa superficiale, la soluzione che
realizza uno sfasamento maggiore rispetto alle altre ipotesi esaminate

Nuovi blocchi per


tamponamento a
fori riempiti con
lana di roccia

La societ Laterizi Alan Metauro, nello stabilimento di


Cartoceto (Pu), produce un
nuovo blocco per tamponamento, a incastro, con riempimento in lana di roccia, di
formato 35x25x25 cm, per
pareti di spessore di 35 cm.
Il disegno e le caratteristiche degli incastri ne consentono la posa sia a fori verticali sia a fori orizzontali. In
questo modo, lasciando
vuota la fila di fori rivolta
verso linterno del fabbricato, possibile definire anche il tracciato degli impian-

PER IL CONTENIMENTO DEI CONSUMI ENERGETICI

Nuove regole sullo


spessore delle murature
Approvato il dlgs n. 115 (attuativo della direttiva 2006/32/Ce) in base al
quale lItalia dovr ridurre i consumi energetici del 10% entro il 2016. Nel
provvedimento anche le indicazioni sugli spessori delle murature.
el precedente numero di Alveola
Notizie si riferito su di uno
schema di decreto legislativo approvato in prima lettura dal consiglio dei ministri relativamente allaumento di
spessore delle murature. Il Consiglio
dei Ministri ha successivamente approvato, nella riunione del 30 maggio
2008, in via definitiva il decreto legislativo n. 115, Gazzetta Ufficiale n. 154
del 3 luglio 2008 Attuazione della direttiva 2006/32/Ce relativa all'efficienza
degli usi finali e i servizi energetici e
abrogazione della direttiva 93/76/Cee
direttiva in base alla quale l'Italia dovr
ridurre i consumi energetici del 10%
entro il 2016, e in questo provvedimento sono appunto contenute le indicazioni sugli spessori delle murature.
L'art. 11, infatti, prevede incentivi "urbanistici" per gli edifici (di nuova costruzione o esistenti) pi efficienti dal
punto di vista energetico. In particolare, per gli edifici di nuova costruzione,
il comma 1 dellArt. 11 prevede che i
maggiori spessori non siano considerati nei computi per la determinazione
dei volumi, delle superfici e nei rapporti di copertura. Anche per gli edifici esistenti, sui quali si intende realizzare interventi di riqualificazione energetica,
che comportano maggiori spessori delle murature esterne e degli elementi di
copertura, prevista (art. 11 comma
2) la deroga alle normative nazionali e
locali per le distanze minime tra edifici
e dalle strade. Infine, le installazioni di
impianti solari termici o fotovoltaici che
non alterino la sagoma dell'edificio
sono considerati un intervento di manutenzione ordinaria e quindi non necessitano di Dia (v. box a lato)

N ter

ti elettrici limitando le rotture dovute alle tracce. Nel


caso di riempimento parziale, la trasmittanza della parete, con intonaco di 1,5 cm
per parte, valutata con un
calcolo agli elementi finiti e
con le opportune maggiorazioni dovute allumidit di
equilibrio (norma Uni En
10456) di 0,36 W/m2K e
quindi idonea per tamponamenti in zona D dal 1 gennaio 2010. Se invece il riempimento completo, la
trasmittanza scende a
0,335 W/m2K, valore che

Incentivi urbanistici per gli edifici pi efficienti


dal punto di vista energetico (dlgs n. 115, G.U. n. 154)
Edifici di nuova costruzione
Non sono da considerarsi nei computi per la determinazione dei volumi, delle
superfici e nei rapporti di copertura (art. 11, comma 1):
gli spessori delle murature esterne, delle tamponature o dei muri portanti
per la parte eccedente i 30 centimetri e fino ad un massimo di 25 cm;
il maggiore spessore dei solai e tutti i maggiori volumi e superfici necessari
all'esclusivo miglioramento dei livelli di isolamento termico o di inerzia
termica degli edifici, fino a un massimo di 15 cm per i solai intermedi.
Sempre nel rispetto di tali limiti permesso derogare a quanto previsto dalle
normative nazionali, regionali o dai regolamenti edilizi comunali, in merito:
alle distanze minime tra edifici;
alle distanze minime dalle strade;
alle altezze massime degli edifici.

Edifici esistenti
Per interventi di riqualificazione energetica che comportano maggiori
spessori delle murature esterne e degli elementi di copertura, prevista la
deroga alle normative nazionali e locali, alle distanze minime tra edifici e
dalle strade (art. 11, comma 2):
nella misura massima di 20 centimetri per il maggiore spessore delle pareti
verticali esterne e delle altezze massime degli edifici;
nella misura massima di 25 centimetri, per il maggior spessore degli
elementi di copertura.
La deroga pu essere esercitata nella misura massima da entrambi gli edifici
confinanti.

Installazione di impianti solari termici o fotovoltaici


Le installazioni di impianti solari termici o fotovoltaici sui tetti degli edifici, con la
stessa inclinazione ed orientamento della falda e che non alterino la sagoma
dell'edificio, sono considerati interventi di manutenzione ordinaria e pertanto non
sono soggetti a Dia. Sar quindi sufficiente una semplice comunicazione preventiva
al Comune, ad esclusione per degli edifici ricadenti nei centri storici (comma 3).

consente il rispetto del valore di trasmittanza limite


in zona E dal 1 gennaio
2010. Questi valori si ottengono con malta normale di conduttivit 0,93
W/mK sia per la posa che
per lintonaco. Se la posa
avviene con malta termica
(conduttivit 0,27 W/mK),
la trasmittanza della parete, con i blocchi tutFori riempiti con lana di roccia
ti riempiti, scende
2
a 0,28 W/m K. Ulteriori
miglioramenti sono possibili con intonaci a bassa
conduttivit termica

Fori vuoti

A sinistra nella pagina a


fianco, il nuovo blocco
Alveolater a fori riempiti
con lana di roccia,
utilizzabile per
tamponamento sia a fori
verticali che orizzontali,
prodotto dalla Laterizi
Alan Metauro di
Cartoceto (Pu).
A fianco, il disegno della
mesh con landamento del
flusso termico in due tipi
di blocco: uno con tutti i
fori riempiti con lana di
roccia (a sinistra), laltro
con i fori riempiti salvo
una fila (a destra).

BLOCCHI
ALVEOLATER
SETTI SOTTILI

AGEVOLAZIONI FISCALI PER IL RISPARMIO ENERGETICO

i blocchi Alveolater Setti


Sottili per tamponamento
sono unottima soluzione
per ottenere valori di
trasmittanza termica in
grado di soddisfare i
recenti decreti per il
contenimento dei
consumi energetici (nelle
immagini: a fianco, il
particolare della foratura,
sotto, un esempio dei
blocchi).
Questi elementi si
caratterizzano per uno
spessore dei setti molto
sottile, fatto che
consente, a parit di
dimensioni del blocco, di
aumentare in maniera
considerevole la quantit
delle camere daria.
Lelevato numero di file di
fori piccoli e stretti
disposti
perpendicolarmente al
flusso termico consente
di sfruttare al meglio le
propriet dellaria in
quiete. noto infatti che
laria in quiete un
ottimo isolante e che la
conduttivit delle lame
daria, essendo in
funzione della dimensione
della cavit, si
incrementa al diminuire
della grandezza dei fori.
I blocchi Alveolater Setti
Sottili, nello spessore di
48 cm, grazie alla
possibilit di svincolare lo
spessore della muratura
dalla volumetria del
fabbricato (v. pag. 3),
permettono gi da ora di
soddisfare le richieste per
il 2010 dei decreti sul
contenimento dei consumi
energetici per tutte le
zone climatiche.

Nuovi limiti di consumo


e di trasmittanza termica
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto che modifica
i limiti di consumo e di trasmittanza termica necessari per
accedere alla detrazione del 55% sulle imposte.
l decreto che fissa i nuovi limiti di
consumo e di trasmittanza termica (Attuazione dell'articolo 1, comma
24, lettera a), della legge 24 dicembre
2007, n. 244, per la definizione dei valori limite di fabbisogno di energia primaria annuo e di trasmittanza termica
ai fini dell'applicazione dei commi 344
e 345 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296) stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 66 del
18 marzo 2008 ed quindi operativo.
Nelle tabelle pubblicate a pagina 5
sono indicati i nuovi valori fissati dal
decreto. Nel box a lato, invece, riportata la classificazione degli edifici prevista dal dpr 412/93.
Valori limite del fabbisogno di energia
per la climatizzazione invernale
Fino al 31 dicembre 2009 il nuovo decreto impone il rispetto dei valori limite
che il dlgs 311/2006 fissa a partire
dal 1 gennaio 2010. Dal 1 gennaio
2010 sono fissati i nuovi valori riportati nelle tabelle del quadro A.
Valori limite di trasmittanza termica
dei componenti
Anche in questo caso, per usufruire
della detrazione del 55%, fino al 31 dicembre 2009 occorre rispettare i valori
limite che il dlgs 311/2006 fissa a
partire dal 1 gennaio 2010. Dal 1
gennaio 2010 sono fissati i nuovi valori riportati nelle tabelle del quadro B

Anticipati
al 2009 i l
imiti
previsti pe
r il
2010

Classificazione
degli edifici secondo il dpr 412/93
Art. 3
1. Gli edifici sono classificati in base alla loro destinazione d'uso nelle
seguenti categorie:
E.1 Edifici adibiti a residenza e assimilabili:
E.1 (1) abitazioni adibite a residenza con carattere continuativo, quali
abitazioni civili e rurali, collegi, conventi, case di pena, caserme;
E.1 (2) abitazioni adibite a residenza con occupazione saltuaria, quali
case per vacanze, fine settimana e simili;
E.1 (3) edifici adibiti ad albergo, pensione ed attivit similari;
E.2 Edifici adibiti a uffici e assimilabili: pubblici o privati, indipendenti o
contigui a costruzioni adibite anche ad attivit industriali o artigianali,
purch siano da tali costruzioni scorporabili agli effetti dell'isolamento
termico;
E.3 Edifici adibiti a ospedali, cliniche o case di cura e assimilabili ivi compresi
quelli adibiti a ricovero o cura di minori o anziani nonch le strutture
protette per l'assistenza ed il recupero dei tossico - dipendenti e di altri
soggetti affidati a servizi sociali pubblici;
E.4 Edifici adibiti ad attivit ricreative, associative o di culto e assimilabili:
E.4 (1) cinema e teatri, sale di riunione per congressi;
E.4 (2) mostre, musei e biblioteche, luoghi di culto;
E.4 (3) bar, ristoranti, sale da ballo;
E.5 Edifici adibiti ad attivit commerciali e assimilabili: quali negozi, magazzini
di vendita all'ingrosso o al minuto, supermercati, esposizioni;
E.6 Edifici adibiti ad attivit sportive:
E.6 (1) piscine, saune e assimilabili;
E.6 (2) palestre e assimilabili;
E.6 (3) servizi di supporto alle attivit sportive;
E.7 Edifici adibiti ad attivit scolastiche a tutti i livelli e assimilabili;
E.8 Edifici adibiti ad attivit industriali ed artigianali e assimilabili.

Quadro A

1 - Valori applicabili fino al 31 dicembre 2009


a) Edifici residenziali della classe E1 (classificazione art. 3 dpr 412/93), esclusi collegi,
conventi, case di pena e caserme.
Tabella 1 - Valori limite dellindice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale, espresso in mkWh/m2 anno.
Rapporto
Zona climatica
di forma
A
B
C
D
E
F
delledificio
fino a
a
a
a
a
a
a
a
a
oltre
S/V
600
601
900
901
1400
1401
2100
2101
3000
3000
GG
GG
GG
GG
GG
GG
GG
GG
GG
GG
<_ 02
8,5
8,5
12,8
12,8
21,3
21,3
34
34
46,8
46,8
<_ 09
36
36
48
48
68
68
88
88
116
116

b) Tutti gli altri edifici.


Tabella 2 - Valori limite dellindice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale, espresso in mkWh/m2 anno.
Rapporto
Zona climatica
di forma
A
B
C
D
E
F
delledificio
fino a
a
a
a
a
a
a
a
a
oltre
S/V
600
601
900
901
1400
1401
2100
2101
3000
3000
GG
GG
GG
GG
GG
GG
GG
GG
GG
GG
<_ 02
2,0
2,0
3,6
3,6
6
6
9,6
9,6
12,7
12,7
<_ 09
8,2
8,2
12,8
12,8
17,3
17,3
22,5
22,5
31
31

2 - Valori applicabili fino al 1 gennaio 2010


a) Edifici residenziali della classe E1 (classificazione art. 3 dpr 412/93), esclusi collegi,
conventi, case di pena e caserme.
Tabella 3 - Valori limite dellindice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale, espresso in mkWh/m2 anno.
Rapporto
Zona climatica
di forma
A
B
C
D
E
F
delledificio
fino a
a
a
a
a
a
a
a
a
oltre
S/V
600
601
900
901
1400
1401
2100
2101
3000
3000
GG
GG
GG
GG
GG
GG
GG
GG
GG
GG
<_ 02
7,7
7,7
11,5
11,5
19,2
19,2
27,5
27,5
37,9
37,9
<_ 09
32,4
32,4
43,2
43,2
61,2
61,2
71,3
71,3
94,0
94,0

b) Tutti gli altri edifici.


Tabella 4 - Valori limite dellindice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale, espresso in mkWh/m2 anno.
Rapporto
Zona climatica
di forma
A
B
C
D
E
F
delledificio
fino a
a
a
a
a
a
a
a
a
oltre
S/V
600
601
900
901
1400
1401
2100
2101
3000
3000
GG
GG
GG
GG
GG
GG
GG
GG
GG
GG
<_ 02
1,8
1,8
3,2
3,2
5,4
5,4
7,7
7,7
10,3
10,3
<_ 09
7,4
7,4
11,5
11,5
15,6
15,6
18,3
18,3
25,1
25,1

Quadro B

1 - Valori applicabili fino al 31 dicembre 2009 per tutte le tipologie di edifici


Tabella 1 - Valori limite della trasmittanza termica utile U delle strutture componenti linvolucro edilizio espressa in W/m2K.
Zona climatica
strutture opache verticali
strutture opache orizzontali o inclinate
finestre comprensive di infissi
coperture
pavimenti (*)
A
0,62
0,38
0,65
4,6
B
0,48
0,38
0,49
3,0
C
0,40
0,38
0,42
2,6
D
0,35
0,32
0,36
2,4
E
0,34
0,30
0,33
2,2
F
0,33
0,29
0,32
2,0
(*) Pavimenti verso locali non riscaldati o verso lesterno.

LE DIVERSE
TIPOLOGIE
DEI LATERIZI
TERMICI
ALVEOLATER

Blocchi classici
alleggeriti con materiali
combustibili, che non
lasciano residui dopo la
cottura. Idonei per
murature portanti,
tamponamenti e divisori.

Blocchi microalveolati
con segatura o farina di
legno per murature
portanti, tamponamenti e
divisori.

Blocchi per tamponamenti


a prestazioni termiche
maggiorate grazie
allelevato numero di file
di fori perpendicolari al
flusso termico.
Permettono alle pareti
monostrato, negli
spessori determinati, di
rispondere alle severe
prescrizioni dei recenti
decreti sul contenimento
dei consumi energetici.

Blocchi ad alte
prestazioni termiche per
muratura armata.
Con questi elementi
possibile costruire in zona
sismica edifici con un pi
elevato numero di piani
rispetto alle normali
murature.

Blocchi con inclusi nella


massa laterizia granuli di
perlite. Idonei per
murature portanti,
tamponamenti e divisori
hanno elevate prestazioni
termiche e notevoli
caratteristiche
meccaniche.

2 - Valori applicabili dal 1 gennaio 2010 per tutte le tipologie di edifici


Tabella 2 - Valori limite della trasmittanza termica utile U delle strutture componenti linvolucro edilizio espressa in W/m2K.
Zona climatica
strutture opache verticali
strutture opache orizzontali o inclinate
finestre comprensive di infissi
coperture
pavimenti (*)
A
0,56
0,34
0,59
3,9
B
0,43
0,34
0,44
2,6
C
0,36
0,34
0,38
2,1
D
0,30
0,28
0,30
2,0
E
0,28
0,24
0,27
1,6
F
0,27
0,23
0,26
1,4
(*) Pavimenti verso locali non riscaldati o verso lesterno.

Blocchi per tamponamenti


ad accresciute
prestazioni termiche con
cavit trattate con
vernice basso-emissiva
o riempite di sale a
cambiamento di fase
(v. pag. 16).

Con lentrata i vigore, dal


1 aprile 2006,
dellobbligo della
marcatura Ce per i
prodotti in laterizio per
murature, i valori delle
prestazioni termiche dei
singoli elementi, e quindi
delle muratura, devono
essere necessariamente
ottenuti applicando la
norma Uni En 1745 e non
la precedente Uni 10355.
E a questo obbligo i
produttori si sono
immediatamente
adeguati. Sembrerebbe
quindi tutto chiaro. Ma
l'Allegato M del decreto

311, integrativo del


decreto 192, cita, fra le
norme di riferimento, la
Uni 10355 e non la Uni En
1745.
Le specifiche tecniche
Uni/Ts 11300 sono
coerenti con la serie di
norme elaborate dal Cen
nellambito del mandato
M/343 a supporto della
Direttiva europea 2002/
91/ Ce sulle prestazioni
energetiche degli edifici e
forniscono univocit di
valori e di metodi per
consentire la
riproducibilit e la
confrontabilit dei
risultati.

CAOS NORMATIVO

Quali norme per determinare


la trasmittanza delle murature?
Le ultime bozze delle Linee Guida per la certificazione energetica
richiamano la Uni En 1745, riconoscendo alle norme 10355 e 10351
il solo valore di banca dati, ma questo non vale per tutta Italia.
a norma Uni 10355 Murature e
solai. Valori della resistenza termica e metodo di calcolo pubblicata
nel 1994, richiamata nel decreto del 6 agosto
1994 Recepimento delle norme Uni attuative
del decreto del
Presidente della
Repubblica 26
agosto 1993, n.
412 recante il
regolamento per
il contenimento
dei consumi di
energia degli impianti ter mici
degli edifici, e
rettifica del valore limite del fabbisogno energetico normalizzato, stata
per lungo tempo il principale riferimento e ha indicato un metodo di calcolo,

obbligo i produttori si sono immediatamente adeguati. Sembrerebbe quindi


tutto chiaro. Ma l'Allegato M del decreto 311, integrativo del decreto 192,
cita, fra le norme di riferimento, la Uni
10355 e non la Uni En 1745; mentre
le ultime bozze delle Linee Guida per la
certificazione energetica richiamano
correttamente la Uni En 1745, riconoscendo alle norme 10355 e 10351 il
solo valore di banca dati.
Questo ha generato confusione normativa a livello regionale. Mentre la Regione Emilia-Romagna, ad esempio, fa riferimento alla Uni En 1745, la Regione
Lombardia, che per prima ha emanato
una normativa regionale sulla base del
decreto 311, richiede che la prestazione termica delle murature sia valutata
con la Uni 10355.
A questa norma deve necessariamente
adeguarsi, per ora, chi opera in quella
regione, nonostante levidente incongruenza normativa

DETERMINAZIONE DEL FABBISOGNO ENERGETICO DEGLI EDIFICI

Specifiche tecniche per il calcolo


delle prestazioni energetiche
Elaborate dal Comitato termotecnico italiano, le specifiche tecniche sono
rivolte alle applicazioni previste dalla Uni En Iso 13790:2008, quali
calcolo di progetto (design rating), valutazione energetica degli edifici ecc.
l Comitato termotecnico italiano
(Cti) ha elaborato le specifiche
tecniche Uni/Ts 11300, Parte prima e
Parte seconda,
relative alle prestazioni energetiche degli edific i . L a U n i / Ts
11300-1:2008
Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 1: Determinazione del
fabbisogno di
energia termica
dell'edificio per
la climatizzazione estiva ed invernale definisce le modalit per lapplicazione nazionale della Uni En Iso 13790:2008 (Prestazio-

agli elementi finiti, che la maggioranza


dei produttori ha adottato per fornire
agli utenti, professionisti e imprese,
una valutazione delle caratteristiche
termiche delle murature in laterizio, in
sostituzione delle prove di laboratorio.
Il decreto legislativo 192 del 19 agosto
2005 ha per abrogato il decreto 6
agosto 1994 e quindi, automaticamente, anche la norma Uni 10355.
Subito dopo, ed esattamente nel mese
di settembre 2005, stata pubblicata
la norma Uni En 1745, in lingua italiana, dal titolo Muratura e prodotti per
muratura. Metodi per determinare i valori termici di progetto, e quindi dal primo aprile 2006, con lentrata i vigore
dellobbligo della marcatura Ce per i
prodotti in laterizio per murature, i valori delle prestazioni termiche dei singoli
elementi, e quindi delle muratura, devono essere necessariamente ottenuti
applicando questultima norma e non
la precedente Uni 10355. E a questo

ne energetica degli edifici - Calcolo del


fabbisogno di energia per il riscaldamento e il raffrescamento) con riferimento al metodo mensile per il calcolo
dei fabbisogni di energia termica per riscaldamento e per raffrescamento.
La specifica tecnica rivolta alle applicazioni previste dalla Uni En Iso
13790:2008, quali calcolo di progetto
(design rating), valutazione energetica
di edifici attraverso il calcolo in condizioni standard (asset rating) o in particolari condizioni climatiche e desercizio (tailored rating).
La Uni/Ts 11300-2:2008 Prestazioni
energetiche degli edifici - Parte 2: Determinazione del fabbisogno di energia
primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione
di acqua calda sanitaria fornisce dati e

metodi per la determinazione:


- del fabbisogno di energia utile per acqua calda sanitaria;
- dei rendimenti e dei fabbisogni di
energia elettrica degli ausiliari dei sistemi di riscaldamento e produzione di
acqua calda sanitaria;
- dei fabbisogni di energia primaria per
la climatizzazione invernale e per la
produzione dell'acqua calda sanitaria e
si applica a sistemi di nuova progettazione, ristrutturati o esistenti.
Le specifiche tecniche sono coerenti
con la serie di norme elaborate dal Cen
nellambito del mandato M/343 a supporto della Direttiva europea 2002/91
/Ce sulle prestazioni energetiche degli
edifici e forniscono univocit di valori e
di metodi per consentire la riproducibilit e la confrontabilit dei risultati

APPROVATO E PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE

Nuovo decreto sulla salute e


la sicurezza nei luoghi di lavoro
Il decreto rappresenta la fonte primaria della normativa sulla prevenzione
alla quale fare riferimento per tutte le attivit riguardanti la sicurezza
sul lavoro. Riformulato lintero corpo normativo in materia.
ul supplemento ordinario n. 108
/L della Gazzetta ufficiale n. 101
del 30 aprile 2008 stato pubblicato il
decreto legislativo 9 aprile 2008, n.

81, recante Attuazione dell'articolo 1


della legge 3 agosto 2007, n. 123, in
materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Il decreto

Decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81


Norme abrogate
Decreto legislativo 14 agosto 1996, n. 493;
Decreto legislativo 14 agosto 1996, n. 494;
Decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 187;
Articolo 36 bis, commi 1 e 2 del decreto legge 4 luglio 2006 n. 223,
convertito con modificazioni dalla legge 5 agosto 2006 n. 248;
Articoli: 2, 3, 5, 6 e 7 della legge 3 agosto 2007, n. 123.

Titoli
Titolo I - (art. 1-61) - Principi comuni (Disposizioni generali, sistema
istituzionale, disposizioni sulla gestione della previdenza nei luoghi di lavoro,
disposizioni penali);
Titolo II (art. 62-68) - Luoghi di lavoro (Disposizioni generali, Sanzioni);
Titolo III (art. 69-87) - Uso delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di
protezione individuale (Uso delle attrezzature di lavoro, uso dei dispositivi di
protezione individuale, impianti e apparecchiature elettriche);
Titolo IV (art. 88-160) - Cantieri temporanei o mobili (Misure per la salute e
sicurezza nei cantieri temporanei e mobili, Norme per la prevenzione degli
infortuni sul lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota, sanzioni);
Titolo V (art. 161-166) - Segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro
(Disposizioni generali, sanzioni);
Titolo VI (art. 167-171) - Movimentazione manuale dei carichi (Disposizioni
generali, sanzioni);
Titolo VII (art. 172-179) - Attrezzature munite di videoterminali (Disposizioni
generali, obblighi del datore di lavoro, dei dirigenti e dei preposti, sanzioni);
Titolo VIII (art. 180-220) - Agenti fisici (Disposizioni generali, protezione dei
lavoratori contro i rischi di esposizione al rumore durante il lavoro,
protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a vibrazioni, protezione dei
lavoratori dai rischi di esposizione a campi elettromagnetici, protezione dei
lavoratori dai rischi di esposizione a radiazioni ottiche, sanzioni);
Titolo IX (art. 221-265) - Sostanze pericolose (protezione da agenti chimici,
protezione da agenti cancerogeni e mutageni, protezione dai rischi connessi
allesposizione allamianto, sanzioni);
Titolo X (art. 266-286) - Esposizione ad agenti biologici (obblighi del datore
di lavoro, sorveglianza sanitaria, sanzioni);
Titolo XI (art. 287-297) - Protezione da atmosfere esplosive (disposizioni
generali, obblighi del datore di lavoro, sanzioni);
Titolo XII (art. 298-303) - Disposizioni diverse in materia penale e di
procedura penale;
Titolo XIII (art. 304-306) - Disposizioni finali.

entrato in vigore il 15 maggio, fatta


salva la
diversa
decorrenza
di alcune disposizioni
specifiche.
Con lapprovazione e pubblicazione del decreto sulla sicurezza del lavoro si
concluso liter del provvedimento di riformulazione dellintero
corpo normativo in materia mediante lemanazione di un cosiddetto Testo
Unico.
Il decreto legislativo approvato rappresenta la fonte primaria della normativa
sulla prevenzione alla quale fare riferimento per tutte le attivit riguardanti la
sicurezza sul lavoro. Il decreto affronta
il tema della sicurezza del lavoro con
lobiettivo di migliorare il funzionamento dei tre sistemi della prevenzione, ossia il sistema istituzionale, il sistema
delle imprese e quello delle relazioni
tra parti sociali.
Il decreto si compone di 306 articoli
suddivisi in 13 titoli (v. box a lato) e da
51 allegati tecnici. Con lentrata in vigore della normativa, sono state abrogate varie norme (V. box a lato).
Decorrenze differenti rispetto a quella
generale del 15 maggio 2008 e disposizioni sulla valutazione dei rischi e la
redazione del documento con le nuove
modalit di cui agli articoli 17 e 28,
hanno avuto decorrenza 90 giorni dopo
la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale
del testo, ovvero dal 29 luglio 2008.
Lart. 29, comma 5 del decreto consente alle imprese che occupano fino
a 10 lavoratori la possibilit di autocertificare la valutazione del rischio senza
la redazione dello specifico documento. Questa deroga decadr dopo 18
mesi dallentrata in vigore di un apposito decreto da emanare e comunque
non oltre il 30 giugno 2012.
Le disposizioni del Titolo VIII sui campi
elettromagnetici sono entrate in vigore
il 30 aprile 2008, mentre quelle sulle
radiazioni ottiche artificiali entreranno
in vigore il 26 aprile 2010

Con lapprovazione e
pubblicazione del decreto
sulla sicurezza del lavoro
si concluso liter del
provvedimento di
riformulazione dellintero
corpo normativo in
materia mediante
lemanazione di un
cosiddetto Testo Unico.
Il decreto legislativo
approvato rappresenta la
fonte primaria
della
normativa
sulla

prevenzione
alla quale fare riferimento
per tutte le attivit
riguardanti la sicurezza
sul lavoro. Il decreto
affronta il tema della
sicurezza del lavoro con
lobiettivo di migliorare il
funzionamento dei tre
sistemi della prevenzione,
ossia il sistema
istituzionale, il sistema
delle imprese e quello
delle relazioni tra parti
sociali.
Il decreto si compone di
306 articoli suddivisi in
13 titoli e da 51 allegati
tecnici. Con lentrata in
vigore della normativa,
sono state abrogate varie
norme. Decorrenze
differenti rispetto a quella
generale del 15 maggio
2008 e disposizioni sulla
valutazione dei rischi e la
redazione del documento
con le nuove modalit di
cui agli articoli 17 e 28,
hanno avuto decorrenza
90 giorni dopo la
pubblicazione in Gazzetta
Ufficiale del testo, ovvero
dal 29 luglio 2008.
Lart. 29, comma 5 del
decreto consente alle
imprese che occupano
fino a 10 lavoratori la
possibilit di
autocertificare la
valutazione del rischio
senza la redazione dello
specifico documento.
Questa deroga decadr
dopo 18 mesi dallentrata
in vigore di un apposito
decreto da emanare e
comunque non oltre il 30
giugno 2012.

Alveolater dItalia

Produttori e formati dei blocchi Alveolater

Curr Carmelo Laterizi di G.S.T. srl,


Contrada Timoniere,
98040 Torregrotta (Me),
tel. 090 9942181, fax 090 9943464,
info@currolaterizi.it,
www.currolaterizi.it
Produzione: Alveolater.

Gruppo Fantini (Ala Fantini - Celam


Alveolater - Ilas Alveolater - Saba),
Via San Rocco 45, 71036 Lucera (Fg),
tel. 0881 527111, fax 0881 527248,
info@fantiniscianatico.it,
www.fantiniscianatico.it

Classe 45
30 x 24 x 24
20 x 30 x 24
13 x 30 x 24

Stabilimenti:
- Lattarico (Cs), tel. 0984 939820,
fax 0984 938092;
- San Martino Valle Caudina (Av),
tel. 0824 840149, fax 0824 840907

Classe 55
30 x 25 x 24 incastro
30 x 24 x 24

Produzione: Alveolater,
AlveolaterMuratura Armata.

Classe 60
38 x 24 x 24 setti sottili
30 x 24 x 24
30 x 24 x 24 fori orizzontali
20 x 24 x 24 fori orizzontali
15 x 24 x 24 fori orizzontali

Fornaci Giuliane spa, Via Isonzo 145,


34071 Cormns (Go),
tel. 0481 638111, fax 0481 60012,
info@fornacigiuliane.it
www.fornacigiuliane.it
Stabilimenti:
- 34071 Cormns (Go), Via Isonzo 145,
tel. 0481 638111, fax 0481 60012
- 34078 Sagrado (Go), Via Fornaci 1,
tel. 0481 99226, fax 0481 92768

Classe 45
30 x 25 x 25 muratura armata
14,5 x 30 x 25 muratura armata
14,5 x 25 x 25 muratura armata
Classe 60
37 x 25 x 25 fori orizzontali
35 x 25 x 25 fori orizzontali
30 x 25 x 25 fori orizzontali
25 x 25 x 25 fori orizzontali
20 x 25 x 25 fori orizzontali
15 x 25 x 25 fori orizzontali
12,5 x 25 x 25 fori orizzontali
10 x 25 x 25 fori orizzontali
25 x 25 x 33 fori orizzontali
20 x 25 x 33 fori orizzontali
15 x 25 x 33 fori orizzontali
12,5 x 25 x 33 fori orizzontali
10 x 25 x 33 fori orizzontali
30 x 25 x 25 Iper incastro
18,1 x 37 x 24
17,1 x 35 x 25
14,6 x 30 x 24

14 x 25 x 19 muratura armata
12 x 30 x 19 muratura armata
12 x 25 x 19 muratura armata
45 x 30 x 19
30 x 25 x 19
30 x 50 x 19 incastro
30 x 25 x 19 incastro
20 x 30 x 19
16 x 30 x 19
14 x 30 x 25
14 x 30 x 19
12 x 30 x 19
Classe 50
8 x 50 x 19 incastro
10 x 50 x 19 incastro
12 x 50 x 19 incastro
17 x 50 x 19 incastro
Classe 55
35 x 25 x 19
30 x 50 x 19 incastro
30 x 25 x 25
30 x 25 x 19
30 x 25 x 19 incastro
28 x 25 x 19
25 x 50 x 19 incastro
25 x 25 x 19 incastro
16,5 x 30 x 25
16,5 x 30 x 19
12 x 25 x 19
12 x 25 x 25
Classe 60
48 x 25 x 18 setti sottili/incastro
35 x 25 x 19 setti sottili
35 x 25 x 19 incastro
30 x 25 x 25
30 x 25 x 19
30 x 25 x 25 incastro
30 x 25 x 19 incastro
20 x 25 x 25
20 x 25 x 19

Classe 50
35 x 25 x 19
30 x 25 x 19
25 x 20 x 19
25 x 18 x 19
17 x 50 x 24,5
17 x 50 x 19
12 x 50 x 24,5
8 x 50 x 24,5
Classe 55
30 x 25 x 19

Laterizi Alan Metauro srl,


Via S. Anna 36, 61030 Cartoceto (Pu),
tel. 0721 897526, fax 0721 897198,
alan@alanmetauro.com,
www.alanmetauro.com
Stabilimenti:
- 61030 Cartoceto (Pu),
Via S. Anna 36, tel. 0721 897526,
fax 0721 897198,
- 61010 Secchiano Marecchia (Pu),
Via Montefeltro 118, tel. 0541 912331,
fax 0541 912154
Produzione: Alveolater, AlveolaterBio,
AlveolaterMuratura Armata,
AlveolaterSetti Sottili, Perlater.
Classe 45
40 x 25 x 19
35 x 25 x 19
30 x 25 x 19 muratura armata
25 x 25 x 19 muratura armata
16 x 30 x 19 muratura armata

Classe 50
8 x 25 x 25 tramezza fonoisolante
42 x 25 x 24 incastro
38 x 25 x 24 incastro
35 x 25 x 24 incastro
30 x 25 x 19 universale
25 x 45 x 24 incastro
20 x 45 x 24 incastro
17 x 45 x 24 incastro
Classe 55
30 x 25 x 19 universale
30 x 25 x 24 incastro
25 x 25 x 24 incastro
Classe 60
30 x 25 x 24 incastro
30 x 25 x 19

Later Sistem srl, Via della Nautica 3,


09122 Cagliari,
tel. 070 240190, fax 070 240941,
latersistem.cagliari@tiscali.it
Produzione: Alveolater.
Classe 45
30 x 25 x 25
30 x 23 x 24 incastro
25 x 23 x 24 incastro
15 x 20 x 30
12 x 25 x 30
Classe 55
30 x 23 x 24 incastro
25 x 23 x 24 incastro
Classe 60
25 x 30 x 30 fori orizzontali

Nencini Laterizi spa,


Sanlorenzo Laterizi srl,
Via Salaiola 28, 57010 San Pietro in
Palazzi-Cecina (Li), tel. 0586 6181,
fax 0586 662416, grupponencini@tin.it

Produzione: Alveolater, Perlater.


Classe 45
30 x 25 x 19
38 x 25 x 24,5 incastro
35 x 25 x 24,5 incastro
30 x 25 x 24,5 incastro
12 x 30 x 24,5
12 x 30 x 19
12 x 25 x 24,5
12 x 25 x 19

Laternova srl, stabilimento Margonara,


Via Ronchi 91,
46020 Ronchi di Palidano (Mn),
tel. 0376 58465/6, fax 0376 528223,
margonara@margonara.it
www.margonara.it
Produzione: Alveolater, AlveolaterBio.
Classe 45
38 x 25 x 24 incastro
35 x 25 x 19 incastro
30 x 25 x 19 universale
30 x 25 x 19 incastro
30 x 25 x 24 incastro
12 x 38 x 24 incastro
12 x 30 x 19
12 x 30 x 24
12 x 25 x 24
12 x 25 x 19
12 x 25 x 15
12 x 50 x 24,5

Stabilimento: Grosseto,
tel. 0586 6181, fax 0586 662416
Produzione: Alveolater.
Classe 45
45 x 25 x 19
30 x 25 x 19
12 x 30 x 19
12 x 25 x 19
Classe 50/55
45 x 25 x 19
30 x 25 x 19
33 x 25 x 19 incastro
20 x 25 x 19
Classe 60
45 x 16 x 19
30 x 25 x 19
30 x 25 x 19 incastro
25 x 25 x 19 incastro

15 x 25 x 25 fori orizzontali
12 x 25 x 25 fori orizzontali
10 x 25 x 25 fori orizzontali

Nigra Industria Laterizi srl,


Traversa Mazzini 2,
10037 Torrazza Piemonte (To),
tel. 011 9180034, fax 011 9189517,
info@nigra.it, www.nigra.it
Produzione: Alveolater.
Classe 45
35 x 25 x 19
30 x 25 x 19
30 x 25 x 19 incastro
25 x 30 x 19 incastro
20 x 30 x 19
14 x 25 x 19
12 x 30 x 19
10 x 30 x 19
8 x 30 x 19

Sila srl, Via Calatafimi 32,


45100 Rovigo, tel. 0425 405218,
fax 0425 908556, info@silasrl.it
www.silasrl.it
Produzione: Alveolater.
Classe 45
30 x 25 x 19 incastro
30 x 25 x 19
25 x 30 x 19 incastro
20 x 30 x 19
12 x 30 x 19
12 x 25 x 19

Classe 55
38 x 25 x 19
30 x 25 x 19
20 x 30 x 19

Sarda Laterizi spa, Via Pigafetta 1,


07046 Porto Torres (Ss),
tel. 079 516104, fax 079 516170,
sardalat@tiscali.it
Produzione: Alveolater.
Classe 45
25 x 23 x 22,5 incastro
30 x 23 x 22,5 incastro
Classe 55
25 x 45 x 22,5 incastro
30 x 45 x 22,5 incastro
Classe 60
20 x 45 x 22,5 incastro
25 x 45 x 22,5 incastro

Produzione: Alveolater,
AlveolaterMuratura Armata.
Classe 45
45 x 30 x 19
30 x 25 x 19
30 x 25 x 19 muratura armata
30 x 14,5 x 19 muratura armata
Classe 55
30 x 25 x 25
12 x 30 x 25
Classe 60
40 x 25 x 25 fori orizzontali setti sottili
37 x 25 x 25 fori orizzontali
35 x 25 x 25 fori orizzontali
30 x 25 x 25 fori orizzontali
30 x 25 x 25 fori orizzontali setti sottili
35 x 25 x 25 fori orizzontali setti sottili
25 x 25 x 25 fori orizzontali
20 x 25 x 25 fori orizzontali

Produzione: Alveolater, AlveolaterBio,


AlveolaterSetti Sottili.
Classe 45
42 x 25 x 24,5 incastro
38 x 25 x 24,5 incastro
38 x 25 x 19
35 x 25 x 24,5 incastro
35 x 25 x 19
30 x 27 x 19 incastro
30 x 25 x 24,5 incastro
30 x 25 x 19
30 x 25 x 19 incastro
25 x 45 x 19 incastro
25 x 30 x 24,5 incastro
25 x 30 x 19 incastro
20 x 45 x 24,5 incastro
20 x 45 x 19 incastro
20 x 30 x 19
20 x 25 x 19
18 x 25 x 19
17 x 45 x 24,5 incastro
13 x 38 x 19
12 x 50 x 25 incastro
12 x 50 x 19 incastro
12 x 38 x 24,5
12 x 35 x 24,5
12 x 35 x 19
12 x 30 x 24,5
12 x 30 x 19
12 x 25 x 24,5
12 x 25 x 19
8 x 50 x 25 incastro
8 x 50 x 19 incastro

Classe 50
25 x 30 x 19
25 x 30 x 24,5 incastro
30 x 25 x 24,5 incastro
Gruppo Stabila spa,
Via Capiterlina 141,
36033 Isola Vicentina (Vi),
tel. 0444 977009, fax 0444 599040,
info@gruppostabila.it
www.gruppostabila.it
Stabilimenti:
- Capiterlina,
36033 Isola Vicentina (Vi),
Via Capiterlina 141,
tel. 0444 977009, fax 0444 599040
- Atesina/Zaf,
37055 Ronco allAdige (Vr),
Via Crosarona 11/19,
tel. 045 6615500, fax 045 6515502
- Sel
41100 Modena, Via Scartazza 30,
tel. 059 280196, fax 059281131

Classe 55
25 x 30 x 19
Classe 60
35 x 25 x 19
30 x 25 x 19
20 x 25 x 19

Classe 50
30 x 25 x 19
30 x 25 x 19 incastro
25 x 30 x 19 incastro
20 x 25 x 19
18 x 25 x 19

Vela spa, Sede e stabilimento


Via Provinciale 28,
25040 Corte Franca (Bs),
tel. 030 984261, fax 030 984254,
velaspa@tin.it, www.velaspa.it

Classe 55
30 x 25 x 24,5 incastro
30 x 25 x 19
30 x 25 x 19 incastro
28 x 25 x 19
25 x 30 x 24,5 incastro
25 x 30 x 19 incastro

Stabilimento Bologna:

- Fornace Dosson
31030 Casier (Tv), Via Santi 77,
Dosson, tel. 0422 633147,
fax 0422 330884
Siai srl, Via Mediterraneo 40,
86030 Petacciato Scalo (Cb),
tel. 0875 67302, fax 0875 678553,
info@siailaterizi.it, www.siailaterizi.it

27050 Casei Gerola (Pv),


tel. 0383 60157/8, fax 0383 60280,
info@gruppo-ilv.it

38 x 25 x 19
35 x 25 x 19
30 x 25 x 24,5 incastro
25 x 30 x 24,5 incastro
30 x 50 x 19 incastro
30 x 25 x 19
25 x 50 x 19 incastro
20 x 50 x 19 incastro
20 x 50 x 24,5 incastro
20 x 30 x 24,5
20 x 30 x 19
17 x 50 x 24,5 incastro
17 x 33 x 24,5 Trieste
17 x 33 x 19 Trieste
12 x 50 x 24,5 incastro
12 x 38 x 24,5
12 x 35 x 24,5
12 x 30 x 24,5
12 x 25 x 24,5
12 x 30 x 19
12 x 25 x 19
8 x 50 x 24,5 incastro

- 40131 Bologna, Via C. Colombo 56,


tel. 051 6328111, fax 051 702570,
fornaciai@velaspa.it

Classe 60
30 x 25 x 19
35 x 25 x 19
35 x 25 x 19 setti sottili
38 x 25 x 19 setti sottili
30 x 27 x 19 incastro
20 x 25 x 25

Produzione: Alveolater , Alveolater Bio.


Classe 45
42 x 25 x 24,5 incastro
38 x 25 x 24,5 incastro
35 x 25 x 24,5 incastro

ILV spa, Sede e stabilimento


Regione Magenta 1,

LEGENDA
I blocchi sono sempre a fori verticali salvo quando vi lindicazione
fori orizzontali.
Dimensioni (cm) = a x b x c
Blocchi a fori verticali o a incastro
a (larghezza) = dimensione nel senso dello spessore del muro
b (lunghezza) = dimensione nella direzione longitudinale del muro
c (altezza) = dimensione nel senso verticale del muro
Blocchi a fori orizzontali
a (larghezza) = dimensione nel senso trasversale del muro
b (altezza) = dimensione nel senso verticale del muro
c (lunghezza) = dimensione nella direzione longitudinale del muro

blocco a fori
orizzontali
blocco a fori
verticali

b
b

blocco a
incastro

sono marchi del Consorzio Alveolater - Viale Aldo Moro 16 - 40127 Bologna - tel. 051 509873 - fax 051 509816
consorzio@alveolater.com - www.alveolater.com - www.muraturaarmata.it

Sviluppato nellambito del


progetto Diswall, il nuovo
sistema di muratura
armata proposto dalla
Laterizi Alan Metauro di
Cartoceto (Pu),
costituito da blocchi a fori
orizzontali contenuti fra
pilastri realizzati con i
consueti elementi a fori
verticali. I blocchi in
laterizio a fori orizzontali
sono stati progettati
agendo sulla geometria e
sulla composizione dei
materiali costituenti.

RICERCA EUROPEA DISWALL - NUOVO SISTEMA COSTRUTTIVO

Sistema di muratura armata


in blocchi a fori orizzontali
Il Dipartimento di Costruzioni e Trasporti dellUniversit di Padova ha
testato una soluzione di muratura armata proposta dalla Laterizi Alan
Metauro di Cartoceto (Pu) costituita da blocchi Alveolater a fori orizzontali
contenuti tra pilastri realizzati con i consueti elementi a fori verticali.

armatura verticale

armatura orizzontale a traliccio o a barre singole

blocchi a fori verticali


(colore nero)
blocchi a fori orizzontali
(colore rosso)

Sotto, un muretto di prova


sottoposto al test di
compressione
monoassiale. Sono stati
provati campioni con
armatura orizzontale sia in
barre singole che a
traliccio.

10

ellambito del progetto di ricerca

N Diswall, cofinanziato dalla Commissione europea (se n parlato, in


termini generali, sul numero 25 di Alveolater Notizie del maggio 2006),
sono state proposte nuove soluzioni
per la muratura armata.

LUniversit di Padova, Dipartimento di


Costruzioni e Trasporti (F. da Porto, F.
Mosele, C. Modena), ha testato tra laltro la soluzione proposta dalla Laterizi
Alan Metauro di Cartoceto (Pu), basata
su muratura in elementi con posa in
opera a fori orizzontali contenuta fra pilastri realizzati con i consueti blocchi a
fori verticali. I blocchi in laterizio a fori
orizzontali sono stati sviluppati agendo
sulla geometria e sulla composizione
dei materiali costituenti.
Lo scopo era quello di ottimizzare il
comportamento della muratura armata
soggetta ad azioni nel piano, sulla
base del concetto, menzionato dallEurocodice 8, di robustezza del blocco.
La percentuale di foratura del blocco
minore del 45% e le dimensioni nominali sono 250 x 300 x 200 mm (lunghezza x spessore x altezza). La sezione caratterizzata da cartelle rettilinee
e continue, dello spessore di circa 12
mm, con elevati raggi di curvatura alle
intersezioni.
Sulle facce di posa sono presenti gli incavi per il posizionamento dellarmatura orizzontale. La malta stata sviluppata appositamente per questo sistema costruttivo, intervenendo in particolare sulle propriet di consistenza,

plasticit e lavorabilit. Lo studio del


nuovo blocco e della malta ha permesso di ottenere materiali caratterizzati
da ottime caratteristiche meccaniche
ed adatti per la realizzazione di muratura armata.
Nelle colonne armate, realizzate con
blocchi con profilo a C, larmatura verticale costituita da barre ad aderenza
migliorata. Per larmatura orizzontale
sono state impiegate sia due barre alloggiate nelle cavit dei blocchi a fori
orizzontali, sia i tralicci prefabbricati
disponibili in commercio.
La presenza degli incavi sulla superficie del blocco ha garantito lesatto posizionamento e il buon avvolgimento in
malta delle armature. Nelle foto a destra sono documentate alcune fasi di
realizzazione dei campioni per le prove
sperimentali. Lesecuzione a regola
darte del giunto armato non ha comportato una modifica sostanziale delle
procedure abituali di costruzione per
muratura semplice. Anche il riempimento a ogni corso dei vani verticali armati risultato agevole.
Sono stati quindi testati i singoli componenti del sistema e la loro combinazione, per approfondire la comprensione del comportamento globale a partire dalle propriet dei componenti e dalla loro mutua interazione.
Le colonne di confinamento sono state
costruite a due diverse altezze, con 5 o
3 corsi, per valutare linfluenza della
snellezza sui risultati sperimentali.
Le prove di compressione monoassiale
(v, foto a sinistra) su pareti sono state
programmate ed effettuate su due serie di campioni, una realizzata con armature orizzontali costituite da barre di
acciaio singole, la seconda con armatura tralicciata.
Per ciascuna serie sono stati costruiti
e testati tre campioni senza colonne di
confinamento, e un campione del sistema, completo di colonne. Larmatura verticale delle colonne era costituita
due barre di diametro 16 mm poste ad
ogni estremit del muro.
Le prove di compressione monoassiale
hanno messo in luce un comportamento dei pannelli, realizzati con soli blocchi a fori orizzontali, adeguato per una
muratura portante sia in termini di deformabilit che di resistenza.

armatura verticale

blocchi a fori verticali

blocchi a fori orizzontali


canali per lalloggiamento dellarmatura orizzontale
armatura orizzontale
vani tra i blocchi per lalloggiamento dellarmatura verticale

1,5
3

cm 20

30

La presenza delle colonne di confinamento, con blocchi a fori verticali ai


lati delle pareti, ne ha modificato il
comportamento, conferendo maggiore
resistenza e rigidezza.
Non sono emerse problematiche particolari nella zona di interfaccia tra le
due porzioni di muratura. Si anche
osservato che le caratteristiche in ter-

25

mini di resistenza ultima e deformabilit non variano significativamente nel


caso vengano utilizzate, per larmatura
orizzontale, barre singole oppure tralicci prefabbricati.
Questi ultimi, per, forniscono una
maggiore stabilit e contribuiscono ad
una migliore diffusione delle tensioni
sulla parete. Lomogeneizzazione dei

valori sperimentali di resistenza a compressione ottenuti sulle due componenti del sistema (colonne e muratura
con soli blocchi a fori orizzontali) ha
consentito di stimare con accuratezza
la resistenza a compressione del sistema completo.
Nonostante le formulazioni di normativa sovrastimino i valori di resistenza
delle due componenti, sia nel caso della norma italiana (che non distingue le
due possibili orditure dei blocchi) sia
nel caso dellEurocodice 6 (che invece
attua tale distinzione), entrambe tuttavia sono in grado di cogliere landamento sperimentale della resistenza e
quindi, opportunamente calibrate, possono fornire una base valida per il progetto di questo nuovo sistema di muratura armata

Approvate le Norme tecniche


anche per le costruzioni in legno
l decreto 14 gennaio 2008 Norme tecniche per le costruzioni fu
approvato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale senza il Capitolo 11.7 e senza le
tabelle 4.4.III e 4.4.IV relative alle costruzioni in legno, a causa di un parere
circostanziato dellAustria, nel quale si
riteneva che le norme relative al legno
avrebbero creato ostacoli alla libera circolazione dei servizi o alla libert di
stabilimento degli operatori di servizi
nellambito del mercato interno. Lemissione di un parere circostanziato
da parte di uno Stato membro determina infatti il rinvio dell'adozione delle regole tecniche di sei mesi dalla data in
cui la Commissione europea ha ricevuto la comunicazione del progetto di regola tecnica.
Trascorso il termine, fissato al 20 marzo 2008, senza nuove comunicazioni

Sopra, la confezione dei


muretti di prova.
A sinistra, il blocco a fori
orizzontali.
Le prove di compressione
monoassiale a cui sono
stati sottoposti i muretti
realizzati con soli blocchi
a fori orizzontali hanno
messo in luce un
comportamento dei
pannelli adeguato per una
muratura portante sia in
termini di deformabilit
che di resistenza.
La presenza delle colonne
di confinamento, con
blocchi a fori verticali ai
lati delle pareti, ne ha
modificato il
comportamento,
conferendo maggiore
resistenza e rigidezza.
Le nuove norme
riguardano il legno
massiccio e i prodotti a
base di legno per usi
strutturali.

da parte della Commissione europea,


il Ministero ha proceduto ad approvare
il capitolo 11.7 e le tabelle 4.4.III e
4.4.IV del dm 14 gennaio 2008 con
decreto ministeriale del 6 maggio
2008, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 153 del 2 luglio scorso.
Queste norme riguardano il legno massiccio e i prodotti a base di legno per
usi strutturali; il capitolo 11.7 prevede
che la loro produzione, fornitura e utilizzazione avvengano in applicazione di
un sistema di assicurazione della qualit e di un sistema di rintracciabilit.
Il capitolo prevede, inoltre, che i laboratori di cui allart. 59 del dpr n. 380/
2001 e gli organismi di prova abilitati ai
sensi del dpr n. 246/93 in materia di
prove e controlli sul legno siano abilitati
ad effettuare le prove e i controlli, sia
sui prodotti che sui cicli produttivi
11

Sotto, il blocco
Alveolater per muratura
armata BMA 25x30
(dimensioni cm
30x25x19), prodotto
dalla Laterizi Alan
Metauro di Cartoceto
(Pu), impiegato
nellintervento.

REALIZZAZIONI

Un bellesempio di applicazione
dei blocchi per muratura armata
Lutilizzo di questo sistema costruttivo, eliminando i pilastri in cemento
armato, permette non solo di contenere i costi, ma anche di ridurre i ponti
termici a favore di un incremento dellisolamento termico complessivo.

Sopra, vista di uno degli


edifici gi realizzati.
A un anno dalla
realizzazione del primo
edificio (costituito da
undici residenze), i
progettisti, larchitetto
Luigi Viola e il geometra
Sandro Pennacchioli (che
anche il costruttore),
traggono un primo bilancio
sul sistema costruttivo in
muratura portante
armata, e ci rilasciano le
seguenti dichiarazioni: La
muratura armata, rispetto
agli edifici realizzati con il
sistema a telaio in
cemento armato,
permette di evitare la
costruzione di un
considerevole numero di
travi e pilastri (con un
conseguente sensibile
risparmio di calcestruzzo,
casseri e armature
lavorate) che, nelledilizia
di piccola dimensione,
incidono notevolmente sui
costi di costruzione.
Sotto, il marchio della
Laterizi Alan Metauro di
Cartoceto (Pu), fornitrice
dei laterizi e dei blocchi
Alveolater per muratura
armata.

12

intervento di edilizia residenziale, che sorge in Via Monteciapellano a Mondolfo (Pu), riguarda tre distinti edifici/lotti, le cui forme scaturiscono principalmente dalle particolari
caratteristiche morfologiche e panoramiche dellarea.
Obiettivo principale del progetto stato quello di rispettare il pi possibile il
pendio naturale e di offrire, al contempo, al maggior numero di residenze la
vista sulla vallata e verso il mare.
Il progetto, pertanto, riprende lo schema tradizionale dellinsediamento rustico, adagiando gli edifici lungo i bordi
del lotto e liberando unarea/aia al
centro, da adibire a parco-giardino condominiale, sulla quale far affacciare
tutti gli elementi caratteristici della costruzione: i giardini privati, i portici, i
terrazzi, le scale.
La composizione planimetrica ha previsto dunque, nella parte pi alta del lotto, un primo corpo di fabbrica disposto
ad L. Un secondo corpo di fabbrica,
invece, organizzato in linea ed stato previsto nella parte pi a valle, mentre un terzo, di entit minore, chiude il
complesso.
La viabilit stata disposta su due livelli ben distinti: una per il passaggio
delle auto a uso esclusivo dei residenti

TUTTI I NOMI
DELLINTERVENTO
Realizzazione di edifici
residenziali a Mondolfo (Pu),
Via Monteciapellano.
PROGETTO E DIREZIONE LAVORI
architetto Emilio Viola
Mondolfo (Pu), Via Cavour 11
geometra Sandro Pennacchioli
Mondolfo (Pu),
Viale Vittorio Veneto 3
PROGETTO STRUTTURALE
ingegnere Nicol Scenna
Mondolfo (Pu), localit Marotta,
Via Litoranea 137
IMPRESA PROPRIETARIA
E REALIZZATRICE
Pennacchioli Costruzioni s.r.l.
Mondolfo (Pu),
Viale Vittorio Veneto 3
FORNITORE LATERIZI
Laterizi Alan Metauro s.r.l.
Cartoceto (Pu), Via SantAnna 36
(blocchi Alveolater per muratura
armata BMA cm 30x25x19)

per accedere ai garage del piano interrato; laltra, invece, costituita da percorsi pedonali che si sviluppano lungo
il giardino comune.
Fondamentale nel programma progettuale stata la scelta delle strutture
realizzate in blocchi Alveolater per muratura portante armata (forniti dalla Laterizi Alan Metauro di Cartoceto-Pu) e
la copertura in legno.
Lo scopo di questa scelta stato quello di rispettare non solo la tipologia dellinsediamento rurale, ma anche una
tradizione edilizia troppo spesso dimenticata a favore di costruzioni strettamente legate alle strutture a telaio in
cemento armato. Questultimo sistema costruttivo, che tra laltro presenta
numerosi inconvenienti anche sul piano dellisolamento termico, ha contribuito in maniera purtroppo rilevante
alla dissoluzione nel tempo di un patrimonio di conoscenze edilizie di indubbio valore.
Pertanto lobiettivo che si sono posti i
progettisti stato anche quello di coniugare la soluzione formale architettonica a una tipologia strutturale per cos
dire tradizionale in laterizio (anche se
di tecnologia avanzata) per formare un
unicum con il paesaggio collinare.
Entrando pi nello specifico dell'in-

tervento, si nota come sia stata


posta particolare attenzione sia nella
cura dei dettagli in fase di progetto, sia
nella qualit esecutiva da parte delle
maestranze.
Anche se nella zona dove sorge linsediamento non diffuso lutilizzo di sistemi costruttivi duttili, come la muratura portante armata, stata comunque usata una tecnica ampiamente
consolidata per la posa in opera delle
barre in acciaio verticali e orizzontali
che contraddistinguono il sistema costruttivo in muratura armata in blocchi
Alveolater. Si infine posta molta
cura nella realizzazione dei particolari
della muratura, quali, ad esempio, gli
angoli, gli innesti a T e le porzioni di
muratura di notevole estensione.
A un anno dalla realizzazione del primo
edificio (costituito da undici residenze),
i progettisti, larchitetto Luigi Viola e il
geometra Sandro Pennacchioli (che
anche il costruttore), traggono un primo bilancio sul sistema costruttivo in
muratura portante armata, e ci dichiarano: La muratura armata, rispetto
agli edifici realizzati con il sistema a telaio in cemento armato, permette di
evitare la costruzione di un considerevole numero di travi e pilastri (con un
conseguente sensibile risparmio di calcestruzzo, casseri e armature lavorate), che nelledilizia di piccola dimen-

sione incidono notevolmente sui costi


di costruzione.
Lutilizzo poi in ambito strutturale del
sistema di muratura armata in blocchi
di laterizio proseguono i progettisti
ha permesso anche di ridurre, grazie
alleliminazione dei pilastri in cemento
armato, il numero e l'entit dei ponti
termici che nei sistemi a telaio costituiscono una delle problematiche pi difficili da affrontare, contribuendo cos a
elevare le prestazioni termiche complessive delledificio.

Ultimo aspetto, ma non ultimo per importanza, ci dicono in conclusione


larchitetto Viola e il geometra Pennacchioli rappresentato dal fatto che la
struttura in laterizio, presentando unelevata omogeneit termica, preserva le
murature dallinsorgere di cavillature e
fessurazioni, spesso presenti negli edifici, anche recenti, realizzati con strutture in cemento armato. E questo a
causa degli innumerevoli punti di giunzione tra pilastri, travi e murature di
tamponamento

NUOVO QUADERNO DEL CONSORZIO ALVEOLATER

Da Adobe a Zona sismica

Sopra, alcune fasi della


realizzazione in cantiere
della muratura armata e
una veduta complessiva
dellintervento.
I progettisti hanno
sottolineato, tra laltro,
che lutilizzo in ambito
strutturale del sistema di
muratura armata in
blocchi di laterizio
permette di ridurre, grazie
alleliminazione dei
pilastri in cemento
armato, il numero e
l'entit dei ponti termici.

Distribuito gratuitamente
allultimo Saie di Bologna,
il Quaderno 8 ora
disponibile esclusivamente
in formato pdf.

I tecnici che hanno visitato lo stand Alveolater al Saie 2008, e che ne hanno fatto richiesta, hanno ricevuto il nuovo Quaderno 8, Vocabolater. Le murature dallA alla Z. Il Quaderno raccoglie e illustra termini e concetti legati al mondo dei laterizi e pi in generale al mondo delle costruzioni. Termini e concetti oggi ancora pi importanti perch in
gran parte richiamati dalle nuove leggi e decreti relativi alle
problematiche termiche, statiche e acustiche e per i quali
Scaricabil
e
necessaria una, seppur limitata, conoscenza. Nel Quaderg
ra
tuitamente
no 8, vero e proprio vocabolario, sono illustrate oltre 150
voci, che iniziano con Adobe e terminano con Zona sismica. Completano il volumetto le voci di capitolato per murature Alveolater e Perlater portanti (anche armate) e di tamponamento. Terminato il Saie, il quaderno ora disponibile esclusivamente
in formato pdf scaricabile dal sito www.alveolater.com La divulgazione I Quaderni del Consorzio.

13

Nelle immagini, la nuova


campagna pubblicitaria
promossa da Andil
Assolaterizi. Nelle diverse
pubblicit compaiono
come testimonial il
direttore dellagenzia
CasaClima, ingegner
Norbert Lantschner, e gli
architetti Pier Paolo
Guicciardini e Marco
Magni, Adolfo Natalini,
Massimo Carmassi e
Maurizio Masi.
Ogni testimonial pone in
evidenza una tra le tante
qualit del laterizio.
Gli architetti Piero Paolo
Guicciardini e Marco

ANDIL ASSOLATERIZI

Nuova campagna di
sensibilizzazione sul laterizio
Alcuni tra i pi autorevoli architetti italiani e il direttore dellagenzia
CasaClima sono scesi in campo come testimonial deccezione a favore
del laterizio. Ognuno con un suo punto di vista, ma tutti daccordo sulle
grandi qualit di questo straordinario materiale.
ostruire bene oggi significa ridurre i costi di manutenzione domani. Parola dellarchitetto Adolfo Natali-

Un sistema edilizio, a parit di consumo energetico e ambientale legato alla


sua realizzazione, sar tanto pi sostenibile quanto pi consistente sar
la sua durata. Pi lunga la vita utile di
un edificio, maggiormente diluiti saranno gli impatti a monte e a valle della
fase duso; ancor pi se, al contempo,
minori saranno gli oneri di manutenzione. Il laterizio dura nel tempo, mantiene pressoch inalterate le proprie prestazioni, senza particolari interventi
manutentivi, ha un impatto minore di
altri materiali da costruzione. Senza dimenticare, tra laltro, le condizioni interne di comfort termo-igrometrico e
acustico che in grado di assicurare.

al raffrescamento estivo. Si stima, infatti, che i consumi relativi alle fasi di


costruzione e demolizione, nonch di
produzione dei materiali, siano estremamente contenuti ed equiparabili a
soli 4-5 anni di gestione delledificio. In
termini di qualit ecosistemica, tutte le
soluzioni in laterizio presentano un impatto ambientale sicuramente tra i pi
contenuti. Altro fattore da non sottovalutare la conoscenza dei materiali e
delle loro potenzialit duso da parte
delle maestranze; concetto, questo, ripreso dallarchitetto Maurizio Masi,
che individua nei materiali noti e collaudati, non solo il loro facile impiego in
cantiere, e quindi sicurezza, praticit,

ni, che sceso in campo, insieme ad


altri autorevoli addetti ai lavori, per
esprimere, attraverso le proprie opere,
gli imperativi della qualit del costruire nellambito della campagna di sensibilizzazione, promossa dallAndil Assolaterizi (Associazione nazionale degli
industriali dei laterizi).
Il messaggio dellarchitetto Natalini si
focalizza sui costi di manutenzione e
sulla durabilit dei sistemi costruttivi.

Su questi temi si esprime anche Massimo Carmassi, che considera le soluzioni in laterizio sistemi intelligenti capaci di mettere al sicuro futuro e ambiente. Nel ciclo di vita di un edificio in
laterizio, la fase di esercizio incide pi
di tutte sulleffetto serra potenziale e
sulluso complessivo di energia; basti
ricordare come il consumo delle risorse in edilizia sia prevalentemente da
imputare al riscaldamento invernale ed

correttezza nellesecuzione, ma anche


la garanzia del mantenimento delle
prestazioni nel tempo.
Gli architetti Piero Paolo Guicciardini e
Marco Magni sottolineano che il fabbisogno energetico per il raffrescamento
estivo pu essere anche di 5-6 volte
superiore a quello necessario per il riscaldamento invernale. Fare affidamento sul solo isolamento per risparmiare energia spesso insufficien-

Magni, ad esempio,
sottolineano i vantaggi
dellinerzia termica. Essi,
infatti, affermano che il
fabbisogno energetico di
un edificio per il
raffrescamento estivo pu
essere superiore anche di
5-6 volte rispetto a quello
necessario per il
riscaldamento invernale.
Fare affidamento sul solo
isolamento per risparmiare
energia spesso
insufficiente in assenza di
unadeguata capacit e
accumulo termico delle
superfici di involucro. Un
involucro edilizio massivo,
caratterizzato cio da una
buona inerzia termica,
consente di assicurare una
permanente sensazione di
benessere, soprattutto
nel periodo estivo,
limitando il ricorso al
condizionamento, con un
risparmio che pu arrivare
anche sino al 30%
rispetto ad una soluzione
leggera, a parit di
trasmittanza termica,
ubicazione geografica e
condizioni duso (v.
Alveolater Notizie n. 27).
Anche Norbert Lantschner,
direttore di CasaClima,
crede nel ruolo del
laterizio per il contenimento
dei consumi energetici in
edilizia. Per questo Andil
e CasaClima (v.
Alveolater Notizie n. 29)
hanno sottoscritto un
accordo per promuovere
una maggiore sensibilit
degli operatori sul tema
del raffrescamento estivo
e sui vantaggi delledilizia
massiva.

14

te in assenza di unadeguata capacit e accumulo termico delle superfici


di involucro. Un involucro edilizio massivo, caratterizzato da una buona inerzia termica, consente di assicurare
una permanente sensazione di benessere, soprattutto nel periodo estivo, limitando il ricorso al condizionamento,
con un risparmio che pu arrivare anche al 30% rispetto a una soluzione
leggera, a parit di trasmittanza termica, ubicazione geografica e condizioni duso (v. Alveolater Notizie n. 27).
Anche Norbert Lantschner, direttore di
CasaClima, crede nel ruolo del laterizio
per il contenimento energetico in edilizia. Per questo Andil e CasaClima (v. Alveolater Notizie n. 29) hanno sottoscritto un accordo per promuovere una
maggiore sensibilit degli operatori sul
tema del raffrescamento estivo e sui
vantaggi delledilizia massiva, soluzione
capace di rispondere al meglio, ed in
modo integrato, a tutte le problematiche edilizie: stabilit strutturale, economicit di gestione, efficienza energetica, compatibilit ambientale, durabilit,
comfort termoigrometrico e qualit dellambiente abitato, sicurezza al fuoco.
Cinque diversi messaggi, dunque, che
evidenziano, in modo semplice ed efficace, le eccellenti caratteristiche proprie dal laterizio, per dimostrare, dati
alla mano, che con il laterizio si pu

Newsletter delle Sezioni


Andil Coperture Per riceverle
e Faccia a vista sguraffictuieitanmteefantern
al mese di maggio di questanno
sono disponibili le prime edizioni
della Gazzetta delle Coper ture
(www.copertureinlaterizio.it) e della
Gazzetta del Faccia a Vista (www.lateriziofacciavista.it). Si tratta di due
nuovi periodici virtuali, curati da
Andil Assolaterizi (Associazione nazionale degli industriali dei laterizi),
che vanno ad affiancarsi alla gi
consolidata Gazwww.copertureinlaterizio.it
zetta dei Solai
(www . solaioinlaterizio.it) che dal
2003 rappresenta un efficace strumento di informazione e consulenza,
un concreto aiuto per chi opera nel
mondo delle costruzioni.
Per accedere gratuitamente a queste
iniziative sufficiente iscriversi ai relativi siti (coperture, faccia a vista e solai in laterizio), indicando un indirizzo email dove si desidera ricevere le newsletter. Gli utenti registrati, inoltre, potranno liberamente accedere a tutte le
aree dei siti e, attraverso appositi link,
collegarsi con la home page dellAndil
e con la rivista Costruire in Laterizio

richiesta

www.lateriziofacciavista.it

Alloggi a canone sostenibile


Un nuovo decreto del Ministero delle Infrastrutture destina i 311 milioni
455 mila euro messi a disposizione dal d.m. dell8 marzo 2006 alla
realizzazione di alloggi da offrire in locazione a canone sostenibile.
ulla Gazzetta Ufficiale n. 115 del
17 maggio 2008, stato pubblicato il decreto del Ministero delle Infrastrutture 26 marzo 2008, relativo al
Programma di riqualificazione urbana
per alloggi a canone sostenibile.
Il nuovo decreto destina i 311 milioni
455 mila euro messi a disposizione
dal d.m. dell8 marzo 2006, alla realizzazione di alloggi da offrire in locazione
a canone sostenibile e al miglioramento dellequipaggiamento infrastrutturale dei quartieri con presenza di condizioni di forte disagio abitativo.
Di questi, 280 milioni 309 mila 500
euro sono stati ripartiti tra Regioni e
Province autonome sulla base dei coefficienti gi utilizzati per i Contratti di
quartiere II (coefficienti riportati nellallegato A), mentre una quota pari al
10% sar assegnata in seguito come
finanziamento aggiuntivo premiale.
A queste risorse va aggiunta una quota
di finanziamento regionale pari al 30%
delle risorse statali attribuite a ciascuna Regione e una quota comunale pari
al 14% del finanziamento complessivo

Stato-Regione. Una quota non inferiore


al 20% del complessivo apporto finanziario Stato/Regione stata destinata,
inoltre, al finanziamento delle proposte
presentate da Comuni con popolazione
fino a 15 mila abitanti.
Entro il mese di giugno, quindi, le regioni e le province autonome interessate
alla ripartizione dei fondi hanno comunicato, al Ministero delle Infrastrutture,
Direzione generale per le politiche abi-

Sotto, due esempi della


Gazzetta delle
Coperture e della
Gazzetta del Faccia a
Vista. I due nuovi
periodici virtuali (nel
senso che vengono inviati
solo per posta
elettronica), sono curati
da Andil Assolaterizi e
vanno ad
affiancarsi alla gi
consolidata
Gazzetta dei
Solai che dal
2003 rappresenta
un efficace
strumento di

tative, la disponibilit a far confluire la


quota di finanziamento regionale.
Il Programma di riqualificazione urbana
per alloggi a canone prevede il recupero o la realizzazione di alloggi di edilizia
residenziale sociale mediante iniziative
attivate sia da operatori pubblici che
da operatori privati.
Questi alloggi dovranno comunque essere affittati a canone agevolato, cio
non superiore al 70% del canone concordato calcolato ai sensi dell'art. 2,
comma 3, della L. 431/1998, e comunque non inferiore al canone di edilizia pubblica vigente in ciascuna regione e provincia autonoma, per almeno
25 anni (art. 2, comma 285, della legge finanziaria 244/2007)
Le abitazioni cos finanziate dovranno
avere un rendimento energetico superiore di almeno il 30% rispetto a quello
previsto dalla vigente normativa (dlgl.
311/2006). Andranno quindi ricercate
soluzioni progettuali, preferibilmente di
tipo passivo e bioclimatico, in grado di
limitare il fabbisogno di energia primaria nei limiti indicati

informazione e
consulenza, e quindi un
concreto aiuto per chi
opera nel mondo delle
costruzioni. Per accedere
gratuitamente a questa
iniziativa sufficiente
iscriversi ai relativi siti
(coperture, faccia a vista
e solai in laterizio),
indicando un indirizzo
e-mail dove si desidera
ricevere le newsletter
(v. articolo in alto).

AVVISO AI
LETTORI
Chi ricevesse pi di
una copia di Alveolater Notizie pregato
di segnalarlo al Consorzio Alveolater
(tel. 051 509873, fax
051 509816, e-mail
consorzio@alveolater.com). Grazie.
Ai sensi dellart. 13 della legge 196/2003, le finalit del
trattamento dei dati relativi
ai destinatari di Alveolater
Notizie consistono nellassicurare laggiornamento dellinformazione tecnica mediante linvio della rivista a
soggetti identificati per la
loro attivit professionale.
Il Consorzio Alveolater garantisce il rispetto dei diritti
dei soggetti interessati di
cui allart.7 della legge.

15

Fino a poco tempo fa non


era disponibile in Italia una
norma specifica, nazionale,
che consentisse di
determinare il coefficiente

(segue dalla prima pagina)

per via sperimentale) devono essere


aumentati per tenere conto dellumidit di equilibrio al fine di ottenere il va-

f
m

=e

correttivo della
trasmittanza in ragione
dellumidit, e pertanto la
riduzione di resistenza
termica R poteva essere
valutata, come previsto al
punto 5.1 della Uni En
1745, in condizioni medie
di umidit di equilibrio del
laterizio, pari al 6%. Nel
mese di maggio 2008
stata pubblicata, in lingua
inglese, la norma Uni En
Iso 10456, versione
ufficiale della norma
europea En Iso 10456:
2007. Questa norma
sostituisce la Uni En
12524:2001, che viene
cos ritirata.

Cresme

base
f (
2

10,dry
utile

lore utile necessario per la determinazione della trasmittanza della parete,


e, al punto 4.3, riporta la formula che
consente, noto il valore dellumidit di
equilibrio indicato da una specifica
norma nazionale e attraverso il fattore
di conversione f, riportato nelle tabelle dellAppendice A, di ricavare il coefficiente correttivo.
Fino a poco tempo fa non era disponibile in Italia una norma specifica, nazionale, che consentisse di determinare il coefficiente correttivo, e pertanto
la riduzione di resistenza termica R poteva essere valutata, come previsto al
punto 5.1 della Uni En 1745, in condi-

zioni medie di umidit di equilibrio del


laterizio (1% in volume), pari al 6%.
Nel mese di maggio 2008 stata pubblicata la norma Uni En Iso 10456, in
lingua inglese, con il titolo Valori tabulati di progetto e procedimenti per la determinazione dei valori termici dichiarati e di progetto, versione ufficiale della
norma europea En Iso 10456 : 2007.
Questa norma sostituisce la Uni En
12524:2001, che viene cos ritirata.
Siccome la Uni En Iso 10456 pi volte richiamata nella Uni En 1745, norma obbligatoria ai fini della marcatura
Ce, ne segue che la Uni En Iso 10456
oggi norma nazionale e per tanto
deve essere utilizzata per determinare
il valore del contenuto di umidit in
condizioni duso, espressa in percentuale di volume (m3/m3), sia dellargilla
che della malta di allettamento e di intonaco.
Per largilla cotta, di densit compresa
fra 1000 e 2400 kg/m3 il valore di ,
definito a temperatura di 23 C e umidit 50% e 80%, pu variare da 0,007
(per umidit relativa 50% a 23 C) a
0,012 (per umidit relativa 80% a 23
C). Con questi valori possibile ricavare, utilizzando la formula riportata al
punto 4.3 della Uni En 1745, il coefficiente Fm di correzione per umidit:

Fm = e f (

Sopra, un particolare
dello stand Alveolater .
Nel corso della
manifestazione stato
distribuito gratuitamente
il Quaderno Alveolater n. 8
Vocabolater. Le murature
dallA alla Z attualmente
disponibile solo in formato
pdf scaricabile dal sito del
Consorzio Alveolater
(v. pag. 13).

16

)
1

dove 1 il contenuto di umidit allo

con il valore 0,012:

Fm = 1,127 = 12,7%
con il valore 0,007:

Fm = 1,072 = 7,2%
Analogamente devessere aumentato
anche il valore di conduttivit della malta. In questo caso (Uni En Iso 10456,
pag. 13 mortar) il contenuto di umidit varia da 0,04 (Ur = 50%) a 0,06 (Ur
= 80%). Pertanto la formula, poich f
vale 4 (prospetto A 12 Uni En 1745),
indica un incremento Fm = 1,173 e Fm
= 1,271 e cio 17,3 o 27,1%.
Dalle verifiche eseguite al fine di valutare linfluenza dellumidit, condotte
applicando prudenzialmente alle pareti
esterne i valori correttivi pi elevati, la
resistenza termica R allo stato secco
della muratura priva di intonaco, deve
essere ridotta mediamente del 7,2% (o
aumentata del 7,2% la conduttivit
equivalente di parete).
Nel caso di pareti interne (contropareti
in pareti doppie, pareti di separazione
fra unit immobiliari) si possono assumere i valori meno elevati e la resistenza termica R si riduce del 45%

impegnato nella ricerca di


Presentati al Saie i blocchi S empre
prodotti innovativi, il Consorzio Alha presentato al recente Saie
Alveolater innovazione diveolater
Bologna le ultime novit finalizzate

A fianco, i nuovi blocchi


Alveolater Innovazione
esposti allultimo Saie di
Bologna. Nella foto si
nota la lastra di plexiglas
posta a protezione della
foratura dei blocchi. Essa
stata collocata allo
scopo di rendere visibile il
sale, posto allinterno dei
fori di una delle due
tipologie di blocchi,
altrimenti racchiuso in
appositi contenitori.

stato secco = 0 [m3/m3] e 2 il contenuto di umidit in esercizio.


Poich per largilla (vedi Appendice A,
prospetto A1 Uni En 1745) il valore di
f pari a 10, applicando la formula si
otterr il coefficiente correttivo:

Blocchi con cavit trattate


con vernice basso-emissiva

Blocchi con riempimento di


sale a cambiamento di fase

ad accrescere ulteriormente le caratteristiche di isolamento termico e


inerzia termica dei
blocchi in laterizio.
Nel caso specifico si tratta di una
ricerca, tuttora in corso, frutto di
una convenzione tra il Consorzio
Alveolater e il Dipartimento di
Energetica dellUniversit Politecnica delle Marche di Ancona.
Tra i nuovi prodotti presentati allo stand
del Consorzio (visibili nella foto a sinistra) segnaliamo:
Blocchi con cavit trattate
con vernice basso-emissiva
La vernice basso emissiva riduce lo
scambio termico per irraggiamento allinterno dei fori e, quindi, riduce la trasmissione di calore.
Blocchi con riempimento di
sale a cambiamento di fase
Il sale, cambiando di fase in funzione
della temperatura, da solido a liquido e
viceversa, accumula e cede calore latente e riduce in modo rilevante le
oscillazioni della temperatura nellambiente abitato

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