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Friuli

Domenica 3 gennaio 2016

FONDAZIONE
Crup

13

PUD

LINIZIATIVA

FARANDOLA

Orchestrapertutti:
cosiragazziimparano
lamagiadellamusica

Al neurologo
stato dedicato
un francobollo

Antonella Lanfrit
UDINE

Atti ufficiali di istituzioni italiane e la letteratura internazionale hanno gi cominciato a rivalutare il ruolo che Gaetano Perusini ebbe per l'individuazione e lo
studio di una malattia purtroppo
di grande attualit, tanto da
abbinare il suo nome a quello
pi noto del medico per cui
lavor, Alzheimer-Perusini.
A questo insigne neurologo, nato a Udine il 24 febbraio 1879 e
morto a soli 36 anni l'8 dicembre
2015 a San Floriano vicino a
Cormons, mentre prestava soccorso a soldati feriti sul Collio
nel corso della I Guerra Mondiale, oggi viene riconosciuto l'apporto originale e personalissimo
alle ricerche sulla demenza che
Alzheimer stava conducendo a
Monaco di Baviera e con il quale
lavor.
Per la verit lo stesso medico
tedesco riconobbe l'apporto di
Perusini, ma in generale per
molto tempo fin nell'oblio, in
specie nella terra che gli diede i
natali.
A riportare questa interessante
e appassionata figura all'attenzione dei pi stato nel 2010 un
libro di Bruno Lucci e una
ulteriore pubblicazione del 2012
sostenuta anche dalla Fondazione Crup dal titolo "Memoria
ritrovata. Gaetano Perusini e
Alois Alzheimer", ancora a firma di Bruno Lucci.
Su questo percorso di riscoperta
si inserita sul finire del 2015
l'ulteriore iniziativa promossa
dal professore di Neurologia
all'Universit di Udine e deputato del gruppo "Per l'Italia-Centro democratico", Gian Luigi Gigli, che riuscito ad ottenere un
francobollo commemorativo del
medico e patriota udinese per il
centenario della sua scomparsa.
Per la presentazione dell'evento, si sono ancora una volta
aperte le porte della Fondazione
Crup. Sono veramente grato al
professor Gigli - ha detto il
presidente della Fondazione, Lionello D'Agostini - per aver
voluto ricordare con questa iniziativa Perusini, uomo e medico

Perusini,lariscoperta
diungrandeudinese


DAGOSTINI

Un uomo
e un medico
che ha fatto
la storia
del Friuli
di straordinarie capacit umane
e professionali, che ha fatto la
storia della nostra Piccola Patria anche oltre i confini regionali e anche nazionali.
Presenti, tra gli altri, oltre al
biografo Lucci, Corrado Di Rito,
Leonardo Sechi, Giuseppina Perusini, associato all'ateneo friula-

no e nipote di Gaetano Perusini,


Mariangela Benedetti Esente,
presidente dell'associazione Alzheimer di Udine. Il francobollo pu essere l'occasione per
mettere in campo altre opportune iniziative di celebrazione della sua figura, ha aggiunto il
professor Gigli. Perusini frequent il liceo Stellini e si diplom nel 1895. In seguit si iscrisse a Medicina a Pisa.
Quattro anni pi tardi si trasfer
a Roma e cominci a frequentare la clinica psichiatrica. Nel
1906 si trasfer a Monaco attratto dalla modernit della clinica
psichiatrica diretta da Kraepelin. Alla fine dello stesso anno,
Alzheimer, che dirigeva il laboratorio di neuropatologia, affid
al giovane Perusini lo studio di
una caratteristica malattia della corteccia cerebrale. Nel
1908 Perusini concluse il suo
importante lavoro in lingua tedesca, che avrebbe costituito la
base della descrizione della demenza precoce.
riproduzione riservata

ALZHEIMER
Unimmagine del
neurologo friulano
Gaetano Perusini
Il neurologo diede
un apporto originale
alle ricerche sulla
demenza di
Alzheimer

UDINE - Il Centro diurno per minori "Sai


fischiare" nell'ambito delle attivit sociali e
formative del Collegio don Bosco di Pordenone una struttura a carattere semiresidenziale rivolta principalmente ai minori in
carico ai servizi socioassistenziali e sanitari
dell'area territoriale dell'Ambito 6.5.
Il Centro risponde alle esigenze di minori che si trovano in situazioni di disagio
socio-ambientale, di ritardo scolastico, o a
rischio educativo e di un modello positivo
che stimoli rapporti familiari e sociali
adeguati, scongiurandone l'allontanamento dal proprio nucleo. In casi particolari il
Centro pu fungere da supporto a rientro
in famiglia di minori gi precedentemente
inseriti in comunit. Vengono ospitati fino
a un massimo di 10 ragazzi in et compresa fra gli 11 e i 16 anni, segnalati dai
servizi sociali e bisognosi di interventi
educativi.
L'Ufficio sociale del Don Bosco, entro
cui maturato anche il progetto "Sai
fischiare", nato circa tre anni fa su
desiderio del Consiglio della casa del
Collegio di dare vita a un'indicazione del
rettore maggiore dei salesiani che chiedeva di dedicarsi specificatamente ai giovani
meno fortunati.
L'idea di attivare un ufficio garantisce
una maggiore capacit di professionalizzare gli interventi e un
dialogo costante con le amministrazioni pubbliche con collaborano alla realizzazione delle attivit. Dedicato ai ragazzi tra i 6 e i
13 anni affinch coltivino l'amore
per la musica e sperimentino i
loro talenti, il progetto "Orchestra per tutti" ideato da Farandola societ coop sociale onlus di
Pordenone. Propone un laboratorio orchestrale per sviluppare o
approfondire la conoscenza di
uno strumento musicale o imparare le tecniche concertistiche. Il
progetto stato riconfermato per
quest'anno da alcuni istituti comprensivi di Pordenone."Orchestra per tutti" prevede ritrovi
settimanali in cui si apprende la
tecnica di base e si studiano i
brani da eseguire con l'orchestra, con la
quale si fanno prove a cadenza quindicinale. Tutto il percorso porter all'allestimento di un concerto finale. Prevista inoltre
l'organizzazione di due sessioni intensive
nel corso dell'estate di una settimana
ciascuna.
A.L.
riproduzione riservata

IL PROGETTO DEL SODALIZIO PORDENONESE

Educazione, limportanza di suonare in gruppo


di Marco Maria Tosolini
L'Italia, che vanta una tradizione
millenaria di ricchezze musicali sacre e profane, a differenza di molti
paesi del mondo non ha ancora la
musica come materia obbligatoria di
formazione nella scuola primaria e
nella primaria di secondo grado ha
poco spazio orario e non costituisce
certo una materia "fondante". Varie

riforme nel corso dei decenni non


hanno mai preso in considerazione un
normale allineamento ai paesi pi
evoluti e sensibili in questo senso,
dotati, magari di minor storia e mezzi.
Dunque particolarmente meritoria
e formativa l'attivit di un sodalizio
associativo come la Societ cooperativa Farandola di Pordenone, che propone e organizza un percorso di
esperienza orchestrale vero e proprio
per giovanissimi di varie scuole di

alcuni istituti comprensivi. Un'occasione - quella fornita a questi giovani


e giovanissimi studenti - che va oltre
la preziosit dell'esperienza artistica
e musicale, pur innegabile. Infatti,
chi svolge attivit musicale, a qualsiasi livello essa sia, sa bene che l'aspetto
naturalmente educativo formidabile. Chi suona in gruppo, in formazione
da camera, in orchestra impara in
modo armonioso - il caso di dirlo molte caratteristiche della relazionali-

t bilanciata e proficua, nel segno


dell'ammirazione di chi fa meglio e
della disponibilit di chi inizialmente
meno dotato: senza la retorica della
parola, con la semplicit immagante
del suono e della sua costruzione e
interpretazione. Tutto ci nell'auspicio che, prima o poi, le istituzioni
pubbliche nazionali capiscano la urgente necessit di "musicalizzare" la
scuola in senso europeo.
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