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ALMANACCO
DALLIDEA DI COOPERAZIONE
ALLA COOPERAZIONE DELLE IDEE
Lettera ai cooperatori
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Accadde domani: attivit di Altra Formazione
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Oltre il confine
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Cittadinanza cooperativa
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Coop Contest: idee per Coop
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Seminari di psicologia per cooperanti consapevoli
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Laboratorio linguistico
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La grande guerra
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Il Demo-grafico
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Il Prodotto a Marchio Coop: un bene comune!
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Social Media Coop
26 Exposcuola
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33
Diario di semina
63
Prodotti dellorto
63 Ri-corsi
64
A casa delle Cooperative
66
Proposte metodologiche
71
Ringraziamenti
Contatti
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LETTERA AI COOPERATORI
Il 2015, per noi di Scuola Coop, stato un anno decisamente particolare.
Abbiamo assistito, e un po partecipato, a Expo. Comunque la si pensi
su questo evento, abbiamo constatato che molti colleghi, anche solo
per il fatto di lavorare in un luogo diverso, di taglio internazionale, si
sono rivitalizzati sviluppando anche un certo orgoglio. Orgoglio che
esiste nella quotidianit per alcuni, per altri sopito, per altri assente
o addirittura trasformato in ostilit.
Abbiamo assistito alla rivoluzione geopolitica di Alleanza 3.0 e nello
stesso tempo al fallimento di due Cooperative storiche con il corredo
di ferite, dolore e disillusione che molti soci e le loro famiglie hanno
subito nei territori in cui queste Cooperative operavano. Un danno
che sbaglieremmo a considerare solo dimmagine.
Abbiamo assistito alla cronaca di Mafia Capitale. Un pessimo e
ingiusto linguaggio per definire, per, la innegabile degenerazione e
strumentalizzazione di una parte del modello cooperativo piegato a
logiche di rapina.
Dal canto nostro, nel nostro piccolo, abbiamo riavviato il Coop Contest e realizzato il sogno di cimentarci in una nuova attivit che abbiamo chiamato Cittadinanza Cooperativa. Una attivit che affronta in chiave partecipata il tema dellidentit, dellorganizzazione, del
ruolo contemporaneamente economico e sociale dellimpresa cooperativa. Una novit assoluta sul tema dei valori, ci permettiamo di
dire forti dei giudizi di chi vi ha partecipato. Un buon esempio di
Altra Formazione.
Quello che ormai ci sembra evidente che ogni volta che si prendono un po dei nostri cervelli senza preoccuparsi troppo del loro status
sociale e ci si mette insieme per studiare e divertirci, vengono fuori
cose belle se non bellissime, utili se non necessarie. A basso costo
economico, ad alta soddisfazione sociale.
Abbiamo notato che costruire situazioni in cui si possono sperimentare e realizzare progetti significa dimostrare che il presente si pu
cambiare. Perch se non si ha la possibilit, o si crede di non avere la
possibilit, di cambiare il presente, allora si diffonde la depressione e
il futuro diventa oltre che minaccioso, inimmaginabile.
A noi sembra evidente che i cooperatori non possono permettersi di
Cari Cooperatori,
tutto questo per essere affrontato richiede coraggio, molta determinazione, consapevolezza di essere parte di fenomeni di cui siamo
responsabili, ma il cui controllo dovrebbe essere riconosciuto per
quello che : delirio di onnipotenza.
Questa crisi del mondo richiede lintelligenza, la disponibilit, lesperienza di tutti. Meglio: di tutti quelli che lo desiderano perch
sentono e hanno voglia di esserci. In un film spettacolare americano
la presenza di un senza casa nella cerchia dei sopravvissuti diventa
utile perch nessuno come un senza casa in grado di insegnare
concretamente trucchi di sopravvivenza a chi sempre stato al caldo
dinverno e al fresco destate.
Abbiamo bisogno di ripensare il nostro mondo a partire dai luoghi in
cui abitiamo. I luoghi del lavoro, le nostre case e famiglie, le scuole
e gli ambienti che i nostri figli frequentano subendo spesso formule
inventate dai grandi.
Abbiamo bisogno di stare pi insieme, fiduciosi che il nostro pensiero abbia un valore e del fatto che mettere insieme questi pensieri
e questi valori non sia teoria, ma una pratica che non ci possiamo
permettere di disdegnare. Fiduciosi che mettere insieme pensieri e
valori ci aiuter a trovare soluzioni inedite, ma soprattutto a dare un
vero senso alla parola comunit e ai suoi principali ingredienti: la
capacit e la volont di cooperare che richiedono grande e costante
professionalit.
Cari cooperatori,
nel mondo in cui siamo, che non fuori di noi, ma di cui facciamo parte e che contribuiamo a spingere nelluna o nellaltra direzione, non ci sembra sufficiente e adeguato pensare solo a una ripresa
delleconomia o a un rilancio dei consumi.
Parte della possibile soluzione sta nel trovare il modo di discuterne.
Trovare il modo di ascoltarci di pi. Trovare il modo di poter immaginare insieme mondi e vite diverse.
Tutto questo vale per tutto il mondo delle imprese che, piaccia o
meno ai teorici del profitto, sono sempre contesti sociali. Vale ancor di pi per lintero mondo cooperativo, nato e cresciuto grazie a
logiche non esclusivamente contabili.
Per quanto riguarda Coop, i suoi soci e chi vi lavora, tutto questo
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ACCADDE DOMANI:
ATTIVIT DI ALTRA FORMAZIONE
Siccome viviamo in un mondo in cui prevalente il ragionamento
per opposti, abbiamo il fondato sospetto che quando si parla di Alta
Formazione si abbiano in mente anche attivit di bassa formazione
(in questo caso non si capisce perch non le dismettiamo o le miglioriamo fino a farle diventare alte). Generalmente quando si parla
di Alta Formazione si pensa che alti debbano essere i docenti e
altrettanto alti i partecipanti. Laltezza a cui si fa riferimento non
ha che fare con il sistema metrico decimale, ma con lo status, vero,
presunto o auspicabile. Si parla di Alta Formazione, quindi, quando
abbiamo a che fare con contesti ritenuti di elevato livello, talvolta
indipendentemente dai contenuti formativi, che possono risultare secondari. Ragion per cui non stupisce che si considerino interventi di
Alta Formazione anche (non solo) i soliti argomenti stantii e scientificamente opinabili purch tra i docenti figuri qualche indiscutibile
barone universitario oppure qualche Business School da annoverare
come garante della propria formazione.
A Scuola Coop consideriamo Alta Formazione tutto ci che non odora di formattazione e questo indipendentemente dal censo di chi vi
partecipa. Non distinguiamo tra attivit di alto e basso livello. Semmai possiamo distinguere tra attivit pi o meno tradizionali e pi o
meno originali, ma cercando di raggiungere sempre unalta qualit
che anche qualit di rapporto con le persone che arrivano o che
raggiungiamo nelle loro sedi.
Per questo abbiamo deciso di intitolare questa sezione Attivit di
Altra Formazione.
Qui confluiranno corsi di particolare pregio dal punto di vista della
metodologia, oppure sperimentazioni su argomenti solitamente ritenuti marginali, oppure ancora tutte quelle attivit che prevedono sia
possibile una elaborazione non predefinita.
Altra Formazione quindi rivolta anche ai Dirigenti, che non si percepiscono unti dal signore e che oggi si ritrovano ad affrontare problemi inediti sui quali non esistono risposte predefinite, consulenze
certe, algoritmi risolutivi.
Possiamo garantire un ambiente caldo, sereno, esteticamente adatto
a far sentire bene le persone che lo frequentano, intellettualmente
stimolante.
Possiamo garantire docenze e professionisti di altissimo livello, anche
internazionale, conosciuti per le loro qualit intellettuali, scientifiche
ed umane.
Possiamo garantire consulenti artigiani che non ci offrono prodotti
standard che ci omologherebbero, abbassandoci il senso critico.
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Oltre il confine
Cosa c Oltre il confine? Lignoto? Il nemico? La libert? La novit?
Lunica maniera provare a darci uno sguardo e capire se pu essere
anche utile farci un giro.
Nel biennio scorso abbiamo fatto tre incursioni provando a capire
come vengono affrontati alcuni temi allordine del giorno in organizzazioni per noi diverse.
Come si forma una classe dirigente? Quale patto intergenerazionale
allinterno delle imprese? Quale welfare aziendale? Erano i tre titoli
delle iniziative in cui abbiamo ascoltato testimonianze di grandi imprese private (Autogrill, Banca Intesa e il gruppo editoriale Burda) e
contributi di alcuni dirigenti delle nostre Cooperative.
Ne sono emerse distanze allapparenza incolmabili e vicinanze inaspettate, visioni profondamente alternative ma anche contiguit di
prospettiva: in definitiva emerso quello che normalmente emerge
visitando il confine, un mondo nuovo, diverso ma spesso riconoscibile. Un mondo che sicuramente aiuta a conoscersi meglio.
Forti di questa esperienza nel 2016 ci ripromettiamo di varcare altri
confini, non pi quelli di altre governance di impresa, ma quelli di
temi che seppur inerenti al nostro operare non sono immediatamente
posti al centro del nostro agire.
Un tema quello delle neuroscienze (s s, proprio quelle). Quello
che si sa del cervello e del suo funzionamento
ancora abbastanza poco, ma di quel poco il
novanta per cento stato scoperto negli ultimi quindici anni. Questo significa che ci
che abbiamo eventualmente imparato nei
nostri percorsi istituzionali va rimesso totalmente in discussione: non detto che
fosse sbagliato, per ora ci sono dei riscontri empirici con cui bisogna fare i
conti, se non si vuole rimanere ancorati
a pregiudizi teorici. Le neuroscienze e
le relazioni allinterno delle organizzazioni, le dinamiche dellapprendimento, il neuromarketing sono solo alcune delle possibili connessioni con i
territori dellagire quotidiano.
Altro tema di attualit, ma avvolto da fitte nebbie che sfumano le gi precarie certezze,
quello delle scienze
dellalimentazione. Si
va per ondate, che alcune volte scemano in flebili risacche mentre altre diventano cos alte che solo gli aitanti professionisti del surf hanno
speranze di domare. Chi come e quando ha dichiarato guerra allolio
di palma? E perch questa guerra stata vinta in termini di opinione
pubblica? E una mela al giorno lo toglie o lo attira il medico di torno?
E se ogni gonfiore di pancia dovuto al grano o alla farina 00 come
faremo da qui in avanti? E davvero siamo in grado di definire in unaula di tribunale cosa fa di un organismo un organismo geneticamente
modificato? Senza entrare nei contenuti delle singole questioni, appare del tutto evidente che una maggiore alfabetizzazione su questi
temi sia necessaria e che leducazione al consumo consapevole, o
meglio ancora alla cittadinanza, diventi doverosa materia di studio.
Terza tematica da geografia dei confini: linnovazione sociale, o limprenditoria sociale, o il capitalismo contestuale, o leconomia civile
(o, o, si pu continuare per un bel po); non sono le parole che mancano. Qui i confini sono pi visibili e praticabili: sono tutte quelle iniziative che, a cavallo tra il sociale e leconomico, marcano un modo
nuovo (o antico?) di stare nel mercato. In cui lidea della sostenibilit
meramente economica non ha senso se non collegata a quella sociale e a quella ambientale: tutte dinamiche compatibili con il bene comune. Seppur ancora minoritario sembra esistere un piano culturale
emergente in cui le nozioni di realizzazione del s, di legame sociale
e libert vengono rielaborate a partire da una concezione del valore
legato al contesto, non solo territoriale, ma anche simbolico. Cosa dicono questi fenomeni a una vecchia impresa cooperativa? Che non
pi sola? Che pu contare su nuovi compagni di viaggio se apprende
nuovi linguaggi e codici? O che invece percepita come vetusta e
superata da chi nello spirito ne condividerebbe ideali e valori?
Una quarta tematica da confini concettuali: layout di
punto vendita o negozi arredati per accogliere e facilitare chi fa la spesa? Giovani e anziani sono attratti dagli stessi luoghi? Perch le strutture Coop
si distinguono difficilmente dalle strutture della
grande distribuzione non cooperativa? il tema
della progettazione degli spazi e delle strutture,
attorno alle persone e ai messaggi e servizi da
veicolare, prima che attorno alle merci. Con lattenzione rivolta alle diverse generazioni di soci.
Questi sono i viaggi ai confini, che vi invitiamo a
esplorare insieme.
Scarpe rotte e pur bisogna andar
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Cittadinanza Cooperativa
Confermiamo il percorso di Cittadinanza Cooperativa, che ha visto la
luce a Scuola Coop nel 2015 dopo 9 mesi di gestazione (i tempi della
natura non sono casuali!). Tanta preparazione servita per mettere a
punto un contesto di apprendimento articolato e replicabile, in cui
i partecipanti possono seguire propri percorsi di approfondimento,
lavorando sulla base di interessi personali e organizzativi. La gestazione servita per rielaborare il bagaglio di conoscenze e temi che i
gruppi di studio realizzati a Scuola negli ultimi anni hanno portato,
finora rimasti a beneficio esclusivo, o quasi, dei partecipanti ai gruppi. Nel percorso di Cittadinanza trovano voce lepistemologo Miguel
Benasayag, leconomista Luigino Bruni, lo studioso di organizzazioni
complesse Alberto F. De Toni e molti altri autori di cui abbiamo raccontato negli ultimi anni sul nostro Almanacco.
Una polifonia di voci che ci aiuta a leggere linterno delle nostre organizzazioni e anche la realt che le circonda, con uno sguardo nuovo,
alla ricerca di buone pratiche. Le pratiche di buona cittadinanza sono
quelle che tengono assieme il benessere organizzativo il benessere
delle persone che lavorano e la sostenibilit economica e ambientale delle nostre imprese. Sono anche le pratiche che attivano alleanze e mettono in relazione Coop con imprese, istituzioni e soggetti
socio-culturali che analogamente operano nellinteresse dei cittadini.
lidea di innovazione sociale: operare su base locale per mettere in
rete le energie che esistono e che sono in grado di dare risposte ai
bisogni emergenti. Lontani dal mondo della filantropia e del localismo, si cerca di agire una cittadinanza responsabile attraverso progetti che diventano modelli di innovazione, il cui senso replicabile.
Cos allinterno dellorganizzazione: il ricorso allintelligenza diffusa
che migliora le risposte organizzative partendo dal basso e dalle periferie, emerge in diverse pratiche, che nascono perch gerarchia e
centralismo spesso non sono del tutto funzionali in realt complesse.
Le idee di base e le buone pratiche di Cittadinanza Cooperativa sono
gi un archivio multimediale, che contiamo di alimentare con lavvicendarsi delle varie edizioni: materiali didattici, video interviste, idee
progettuali dei partecipanti. Il modo migliore per entrare nello spirito
di questo percorso quello di cominciare a leggere e visionare quanto si prodotto. Nel sito di Scuola Coop, sezione Gruppi al lavoro,
presente un indice per la navigazione e la visione di tutti i contenuti.
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Laboratorio linguistico
Oggi viviamo in immense citt che si mostrano moderne,
orgogliose e addirittura vanitose. Citt che offrono innumerevoli piaceri
e benessere per una minoranza felice ma si nega una casa a migliaia di
nostri vicini e fratelli, persino bambini, e li si chiama, elegantemente, persone senza fissa dimora. curioso come nel mondo delle ingiustizie abbondino gli eufemismi. Non si dicono le parole con precisione, e la realt
si cerca nelleufemismo.
Una persona, una persona segregata, una persona accantonata, una persona che sta soffrendo per la miseria, per la fame,
una persona senza fissa dimora; espressione elegante, no?
Voi cercate sempre; potrei sbagliarmi in qualche caso,
ma in generale dietro un eufemismo c un delitto.
Dal discorso di Papa Francesco ai partecipanti
allincontro mondiale dei movimenti popolari
28 ottobre 2014
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La grande guerra
Dopo il successo della prima edizione proseguiamo con questo percorso che mette insieme la nostra storia e il funzionamento delle organizzazioni.
Uno, due nonni fa, cio ieri anche se sono passati centouno anni,
scoppiava la prima guerra mondiale.
La modernit aveva reso possibile, con la produzione di nuove armi
e con lindustrializzazione anche dei rapporti umani, una forma di
guerra sconosciuta nei secoli precedenti.
Fu uno sconvolgimento totale, non solo per la guerra in s, per gli
effetti sul campo, ma anche per le conseguenze sociali e civili. Pochi
sanno, ad esempio, che il massiccio impiego di uomini sul fronte rese
necessaria e possibile la positiva emancipazione di molte donne,
che iniziarono a occupare posti di responsabilit e a svolgere mestieri tradizionalmente considerati maschili. Ci sconvolse unopinione
pubblica maschile e maschilista. Effetti paradossali che testimoniano
la complessit dei fenomeni umani.
Al di l della retorica e delle celebrazioni, la Grande Guerra ha in
ogni caso condizionato in profondit la vita sociale, politica e umana
del nostro Paese. E il rapporto tra chi governa e chi governato stato
segnato in modo tale da far sentire ancora oggi i propri effetti.
In occasione del centenario, si moltiplicano le celebrazioni, gli esercizi di memoria, la pubblicazione di film e libri. Molta di questa produzione interessante e potrebbe sembrare inutile o marginale che
Scuola Coop, o una Cooperativa come Coop Consumatori Nordest
che ha sperimentato unattivit di questo genere per una parte dei
propri gruppi dirigenti, promuovano, a loro volta, unattivit sul tema.
Cosa centra la storia della prima guerra mondiale, cosa centrano i
nostri nonni soldati con le Cooperative, con le attivit imprenditoriali,
con lorganizzazione delle risorse umane? Con i risultati da portare a casa, con le quote di mercato? Il fatto che la Grande Guerra
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Il Demo-grafico
Da tre anni un piccolo gruppo di appassionati sta studiando con
Scuola Coop cosa succede nella nostra societ in termini demografici.
Sempre pi spesso i temi affrontati si connettono con le domande
che si sviluppano nelle Cooperative.
Come impattano nelle nostre politiche commerciali, sociali e del personale le dinamiche della struttura della popolazione? A quali famiglie pensiamo quando strutturiamo le nostre offerte di beni e servizi? E se siamo tutti daccordo nel dire che lintergenerazionalit un
tema ineludibile per il benessere delle organizzazioni siamo sicuri di
condividere anche il significato di generazione? Classi di et? Culture
condivise? Entrambe? E se domani passa la legge sullo ius soli, il milione di bambini coinvolto smetterebbe di essere straniero per legge e
continuerebbe a esserlo per bisogni e cultura?
E questi benedetti animali che vivono nelle nostre case li computiamo nella struttura delle famiglie o no? E che prodotti e servizi
vogliamo offrire per loro? Domande, domande, domande. E le risposte?
La demografia un po ci aiuta soprattutto nella
prospettiva di medio periodo. Le inerzie
sono tali che ci che succede dal punto di
vista della struttura della popolazione da
qui a dieci anni facilmente prevedibile... forse meglio saperlo, prima di prendere alcune decisioni.
Intanto sono in fase conclusiva ricerche effettuate in diverse Cooperative per conoscere a fondo
la struttura della popolazione lavorativa e gli scenari a breve e
medio periodo.
Stiamo invecchiando mediamente di quasi di un anno
ogni dodici mesi: sembra
una battuta invece un
bel problema.
Qualche riflessione
approfondita su questi
temi ci piacerebbe
condividerla con un
gruppo pi ampio di
colleghi.
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Exposcuola
Scriviamo questanno a poca distanza dalla conclusione di Expo. Si
intrecciano diverse prospettive nellabbozzare una valutazione complessiva dellesperienza: quella di cittadini, quella di visitatori, quella
di lavoratori e anche quella di micro protagonisti dellevento. Ovviamente in questo contesto proviamo a dire cosa ha rappresentato Expo
per Scuola Coop.
Intanto, a monte, la soddisfazione nel vedere riconosciuto il valore di
un progetto elaborato nel primo Coop Contest denominato Geocoop.
Con la sua idea portante di ridisegnare un layout del supermercato attorno alle filiere delle materie prime ha ispirato il lavoro del team di Carlo
Ratti, incaricato di presentare il supermercato del futuro.
stato allora quasi naturale invitare a Expo i partecipanti al Coop
Contest delle due passate edizioni, non solo per guardare insieme
il film del secondo Contest, ma anche per ribadire la fiducia nelle
capacit del nostro sistema di stare al passo con i duri tempi, anche
grazie al contributo propositivo delle nuove generazioni di colleghi.
stato un modo metaforico, ma neanche troppo, di ricordarci della
necessit di nutrire Coop di nuove idee e nuove passioni.
Con la stessa logica abbiamo chiesto ai nostri colleghi di scrivere storie che ci aiutassero a descrivere in maniera diversa lagire quotidiano
in Coop. nato cos il secondo Il Baule delle Storie. Storie Coop
nellanno di Expo. Un libro che serve a mantenere viva la memoria,
individuale e collettiva. Parla della nostra cultura, di chi siamo, di chi
vogliamo essere e lo fa dando la parola a chi Coop la vive ogni giorno
da protagonista, al di l del ruolo organizzativo che riveste.
Ricordiamo inoltre il contributo dato ad ANCC nel progettare alcuni
pregevoli seminari tenutisi ad Expo, che hanno ancor di pi rimarcato
la voglia del nostro sistema di riflettere sui grandi temi dellalimentazione, della giustizia sociale e della sostenibilit ambientale.
Lultima segnalazione relativa al gruppo di ricerca che, coordinato
da Scuola Coop e composto da ex partecipanti al Contest, ha provato
ad osservare i padiglioni di Expo nel loro insieme con lobiettivo di
fornire a Coop segnalazioni e suggerimenti utili. Ne scaturito un
insieme di documenti interessanti sulle strategie di comunicazione,
sugli strumenti e le modalit di veicolazione dei contenuti e sulla
fruizione della visita nei diversi padiglioni. Alcuni temi trasversali
sono poi emersi dalla ricerca come elementi di riflessione per le nostre strutture: tra questi i suoni, il verde, lintrattenimento e il merchandising. Tutto il materiale fotografico a disposizione sul nostro
sito, nella sezione Gruppi al lavoro, ricerca Expo.
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IL NONNO CON
LA SPORTA A FIORI
Allimprovviso si rese conto che
non sapeva dove abitasse, n il suo
nome, laveva soprannominato
affettuosamente il nonno con la
sporta a fiori.
In verit non gli aveva mai fatto
troppe domande, si limitava
ad ascoltarlo, in silenzio, con il bip
della cassa che faceva da sottofondo, perch aveva intuito che era
quello di cui lui aveva bisogno.
Di qualcuno che avesse ancora
voglia di ascoltare le sue parole.
Con la voce un po roca, ogni
giorno, le regalava una piccola parte
di s ed in cambio, chiedeva
solo un sorriso.
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Canale Youtube
Se vero che il sito comincia a crescere, il canale Youtube non
da meno. I video che settimanalmente carichiamo sul Canale Scuola
Coop di questo social sono materiali didattici, interviste, interventi
di seminari, piccoli e grandi docu-film. Il video (soprattutto se breve
e ben fatto) lo strumento pi immediato e pi apprezzato, per raccontare le storie e i momenti che ci appassionano, e per esplorare e
condividere i temi che ci stanno a cuore, per respirare attraverso il
web laria che si respira qua. E per riascoltare contenuti interessanti,
e sentirsi vicini anche quando non ci si incontra da qualche tempo.
Siamo diventati abbastanza bravi a raccontare con le immagini, anche perch guidati e affiancati da validi professionisti come Matteo
De Niccol, Iacopo Landi e Monia Nannini.
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DIARIO DI SEMINA
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Percorsi
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Capi negozio
Artigiani della complessit
Cittadinanza Cooperativa
La Comunicazione Interpersonale
e la conduzione dei gruppi di lavoro
La gestione dei progetti
La gestione dei conflitti
Un reparto lanno. Ortofrutta un territorio di confine
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Corsi
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Comincio da capo
Il Capo Coach
Collaborare
Gruppi in scena: le costellazioni sistemiche
Lavorare in unorganizzazione che cambia
Farsi ascoltare: gli strumenti del racconto
Comunicare in pubblico
Visione e valori: comunicare senso nelle organizzazioni
Errare umano, apprendere organizzazione
Alle radici dellinnovazione
Che stress!
Altro che filosofia! Riflessioni e pratiche per agire
in maniera efficace
La gestione del tempo nellera della fretta
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DIARIO DI SEMINA
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PERCORSI
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Capi negozio
Il Master favorisce la sistematizzazione delle esperienze individuali
dei partecipanti in un quadro gestionale complesso come quello dei
Supermercati Coop.
La condivisione del percorso con colleghi di altre cooperative, testimoni di diverse realt organizzative, offre uno spettro di analisi e
riflessione unico, che trova una sintesi alta nei valori Coop.
Le aree al centro dellattenzione sono lidentit del ruolo in cooperativa, la conduzione e lo sviluppo del personale, lanalisi e la comprensione dei comportamenti di acquisto dei clienti, gli strumenti
della gestione economica del punto vendita, il sistema Coop.
Le metodologie didattiche si basano su esercitazioni, giochi didattici,
visione di film, discussioni, visite guidate a strutture eccellenti.
Sono previsti inoltre seminari e testimonianze aziendali.
Destinatari
Capi negozio di supermercato
Durata
15 giorni
5 moduli di 3 giorni ciascuno
Docenza
Scuola Coop, Societ di Consulenza, Testimonianze di Sistema
Parole chiave
Guida, cooperazione, analisi, proposte, scambio, gestione, relazione,
numeri, mercato, gioco, attivazione, vendite, prodotto a marchio, organizzazione, mestiere
PERCORSI
37
PERCORSI
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Cittadinanza Cooperativa
Il percorso rivolto a chi nel proprio sviluppo professionale - cerca
un contesto di riflessione e apprendimento in cui si riempia di senso
la cittadinanza cooperativa, cio lagire consapevole delle persone
che lavorano allinterno delle nostre organizzazioni. La cittadinanza
cooperativa , nella nostra accezione, la cultura che ci accomuna,
lappartenenza che ci motiva, ma anche una visione del futuro. Non
pensiamo a una proposta monolitica e pre-confezionata, il contrario:
siamo pronti a cogliere quanto emerger dal gruppo e ad accogliere
le varianti (la famosa biodiversit che rafforza la specie). Quali buone
pratiche tengono assieme benessere delle persone, sostenibilit economica e sostenibilit ambientale? Quali relazioni ha senso instaurare con le realt emergenti di innovazione sociale e con gli attori del
territorio che hanno aspettative nei confronti di Coop? Queste alcune
delle domande guida.
Abbiamo provato a mettere insieme, e successivamente selezionare, tutto il bagaglio di esperienze e di studio accumulato negli ultimi anni grazie alla frequentazione di studiosi del calibro di Luigino
Bruni, Miguel Benasayag, Alberto F. De Toni, Adriano Zamperini,
Francesco Varanini e altri. Con loro abbiamo realizzato seminari e gruppi di studio, i cui contenuti meritano di essere messi a disposizione e fatti circolare. Nessuno meglio di loro
ci potrebbe condurre nel proprio specifico ambito di studio e approfondimento. La nostra ambizione, con questo
percorso, unaltra: quella di diffondere, far conoscere,
declinare nel nostro mondo e nei contesti che ci sono
vicini le loro idee e le proposte, mettendo a fuoco i
collegamenti - densi e molteplici - che tra i vari autori
esistono.
Quello delle logiche e pratiche di cooperazione (sia allinterno dei confini organizzativi che
oltre, nel mercato e nella societ) un tema
attorno al quale lavoriamo da anni, in modo
interdisciplinare, accompagnati dagli studi
sopra citati.
PERCORSI
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PERCORSI
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La comunicazione interpersonale
e la conduzione dei gruppi di lavoro
Siamo animali sociali che debbono la loro vita alla capacit di comunicare (avete presente il primo attimo di vita: gi l esercitiamo le
nostre abilit comunicative). Quindi per certi versi siamo gi tutti professionisti della comunicazione. Eppure spesso ci accorgiamo come
sia difficile relazionarci e comunicare con gli altri, siano essi a noi
vicini o semplicemente altri occasionali.
Crediamo dunque che riflettere sulle modalit di una comunicazione
interpersonale efficace possa consentire rapporti migliori e uno stile
di comportamento organizzativo coerente e produttivo.
Il corso che proponiamo permette ai partecipanti di sperimentare
concretamente i principi base della comunicazione interpersonale,
di riconoscere i tratti originali del proprio stile di comunicazione e
di approfondire la conoscenza dei temi legati alla conduzione dei
gruppi di lavoro.
I moduli sono concepiti in modo da prendere dimestichezza con i
principi base della psicologia sistemica relazionale, attraverso una
pluralit di metodi: momenti di riflessione, esercitazioni, casi aziendali, simulazioni e visione di film. Il percorso stato ristrutturato e
prevede un modulo di sperimentazione del linguaggio del corpo,
delluso della voce, della gestione dello spazio attraverso le tecniche
teatrali, un piccolo laboratorio che consentir di lavorare sui concetti
in modo nuovo e arricchir gli strumenti utilizzati.
I contenuti riguardano le dinamiche in un gruppo di lavoro, gli stili
di conduzione, il conflitto, la comunicazione strategica e lo stile di
comunicazione personale.
Destinatari
Qualsiasi ruolo di responsabilit che preveda il coordinamento di
altre persone
Durata
6 giorni
3 moduli di 2 giorni ciascuno
Docenza
Scuola Coop, Elisabetta Montanari - Coop Alleanza 3.0, Nicoletta
Gava
Parole chiave
Comunicazione, relazioni, guida, dinamiche di gruppo, gioco, corpo, linguaggi, conflitto
PERCORSI
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PERCORSI
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PERCORSI
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CORSI
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Comincio da capo
Chi chiamato a guidare un gruppo di lavoro ricopre un ruolo
delicato e fondamentale: orientare il gruppo nel realizzare risultati di
qualit, costruire un contesto aperto in cui non manchino il sostegno,
lesempio e sia favorita la partecipazione di tutti.
Questo percorso propone di lavorare sulle capacit di guida e
direzione di capi da poco in ruolo, attivando le aree di interesse
di ognuno per consolidare la consapevolezza di se e affrontare la
quotidianit con le sue fasi pi stressanti e gli eventi non previsti, per
valorizzare il portato relazionale di ogni gruppo tale da permettere
di coinvolgere i propri collaboratori, delegando loro responsabilit e
definendo percorsi di crescita professionale.
I partecipanti sperimentano cos le varie dimensioni relative al
ruolo di direzione, apprendendo comportamenti che consentano di
equilibrare e integrare obiettivi economici, organizzativi, relazionali
e di sviluppo della squadra, in coerenza con il contesto cooperativo.
La metodologia formativa e attiva ed esperienziale, i partecipanti
sono coinvolti in un processo che valorizza anche la famiglia
professionale dei responsabili, integrandone le differenze (di et e
anzianit professionale, di conoscenze ed esperienze, di genere e
cultura). Il lavoro in aula prevede la combinazione di strumenti e
tecniche manageriali e sperimentazioni derivate da varie discipline
(per es. quelle espressive come il teatro, larte, la scrittura).
Destinatari
Neo o futuri responsabili di gruppi di lavoro
Durata
3 giorni
1 modulo da 2 giorni pi 1 giorno
Docenza
Alberto Robiati
Parole chiave
Guida, organizzazione, motivazione, fiducia, delega, collaborazione
CORSI
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CORSI
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Il Capo Coach
La figura professionale del coach ormai diffusa in molti ambiti, il
pi noto forse quello sportivo.
Un capo diventa coach nel momento in cui inizia a pensare che il
proprio collaboratore sia in grado di costruire in autonomia la strada
per perseguire un obiettivo assegnato, raggiungerlo e migliorare col
tempo il metodo usato.
Coach in inglese significa anche carrozza: un mezzo che pu
facilitare il passaggio da una situazione presente (problematica) ad
una futura (desiderata).
Nel corso si lavora sul senso dellessere coach allenatore dei
propri collaboratori, cio sulla capacit di costruire una relazione
motivante e basata sulla fiducia.
Una relazione che favorisca la loro crescita facendo leva sulla consapevolezza, sullorientamento agli obiettivi, sullassunzione di responsabilit, e che preveda il miglioramento delle performance complessive.
Strumenti del manager coach sono le domande potenti, lascolto
attivo, lassegnazione di compiti step by step, il feedback, la celebrazione dei risultati.
Ogni strumento nel processo di coaching assume una finalit peculiare.
Attraverso un laboratorio esperienziale, si prende consapevolezza su
come poter delegare in modo efficace, stimolare il miglioramento
delle performance in modo rispettoso, definire obiettivi di sviluppo
concreti, guidare i collaboratori nel superamento di ostacoli e vincoli
e nella risoluzione di problemi. Su questultimo aspetto il corso presenter una novit: la possibilit di sperimentare un approccio legato
alla capacit di attivarsi e attivare i propri collaboratori alla ricerca di
soluzioni che consentano non solo di superare i problemi ma anche
di fornire informazioni e prospettive nuove per lanalisi degli stessi.
Destinatari
Responsabili di gruppi di lavoro
Durata
3 giorni
1 modulo da 2 giorni pi 1 giorno
Docenza
Nicola Naddi
Parole chiave
Coaching, guida, relazione, domande, obiettivi, comunicazione, soluzioni
Collaborare
Molte proposte formative sono rivolte ai responsabili di gruppi di lavoro, lavorare sulle loro capacit di guida sembra essere un tassello
importante per il funzionamento dei gruppi.
Questo corso sposta la prospettiva dal capo che guida il gruppo al
collaboratore che ne fa parte, lavorando sulle sue esigenze e sui fattori che determinano la relazione che egli costruisce sia con il capo
che allinterno del gruppo di lavoro.
Cosa potrebbe essere utile sapere per offrire un contributo professionale allorganizzazione e interagire meglio con il proprio responsabile?
Quali dinamiche condizionano il rapporto tra capi e collaboratori?
Il corso consente di sperimentare diversi stili di collaborazione e di
esplorare le varie aree del ruolo, aiuta a riflettere sulle richieste organizzative e a trovare la propria sintonia lavorativa.
Attraverso giochi didattici e sperimentazioni sar possibile sondare i
propri ambiti di autonomia nei quali riconoscere la
peculiarit del proprio contributo e le leve di motivazione,
elementi di consapevolezza utili in contesti
di cambiamento organizzativo.
Destinatari
Chi fa parte di gruppi di lavoro
Durata
2 giorni
Docenza
Francesco Muzzarelli
Parole chiave
Collaborazione, motivazione,
relazione, autonomia
CORSI
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CORSI
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Destinatari
Chi coordina e guida gruppi di lavoro o chi ne fa parte
Durata
2 giorni
Docenza
Georg Senoner, Scuola Coop
Parole chiave
Relazione, gruppi, conflitto, guida, comunicazione, collaborazione
CORSI
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Comunicare in pubblico
Il corso loccasione per migliorare le proprie capacit di intervento
in pubblico, si tratti di assemblee, riunioni o incontri di formazione.
Lattivit di aula permette di sperimentare ci che pu servire a migliorare lascolto proprio e altrui. Gli aspetti teorici e i contenuti proposti,
inoltre, permettono di migliorare le proprie capacit espressive e di
prendere dimestichezza con concetti utili alla comprensione delle
dinamiche organizzative, delle relazioni interpersonali, dei conflitti.
Lattivit si basa su un forte coinvolgimento dei partecipanti, i quali
avranno loccasione di verificare con il gruppo il proprio stile di comunicazione e sperimentare qualche trucco del mestiere.
Destinatari
Tutte le funzioni aziendali
Durata
3 giorni
1 modulo da 2 giorni pi 1 giorno
Docenza
Fabrizio Silei
Parole chiave
Consapevolezza, stile, comunicazione, paure, linguaggi, benessere
Visione e valori:
comunicare senso nelle organizzazioni
Senso un termine che apre a diversi significati, tutti leggibili in un
contesto organizzativo: senso come direzione, significato, percezione, consapevolezza, motivazione.
Le organizzazioni sono un complesso di strategie, relazioni interpersonali, procedure, che costituiscono la cornice, il senso del proprio
operare e che spiegano la natura dei risultati e dei comportamenti
attesi. Le persone che vi lavorano sono parte di questa cornice. Ne
subiscono gli effetti, ma contribuiscono anche alle sue coerenze o
incoerenze portando il proprio stile, le proprie caratteristiche, le proprie convinzioni e il proprio sapere professionale. Due sensi, quello
delle organizzazioni e dei singoli individui che sono uno parte dellaltro, si integrano e si scontrano in una relazione sempre dinamica.
Due sensi che, separati, rischiano di diventare sensi unici.
La proposta rivolta a tutte le figure gestionali che vogliano approfondire le modalit relazionali pi efficaci per mobilitare le energie
dei propri collaboratori e contestualizzare operativamente la visione; sviluppare una comunicazione efficace che generi impegno nel
conseguimento dei risultati; riflettere sullimportanza della coerenza
valoriale.
Lattivit prevede una alternanza tra momenti di aula e visite guidate
a luoghi simbolici presenti sul territorio. Questanno la citt con i suoi
quartieri, le vie, le piazze, i parchi offrir una metafora di ragionamento sul tema del bene comune, sul contributo che ciascuno di noi
pu portare alla costruzione di un progetto collettivo.
Destinatari
Tutte le funzioni aziendali
Durata
2 giorni
Docenza
Alessandro Rizzi
Parole chiave
Comunicazione, costruzione, valori, apprendimento, esperienze
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Che stress!
Il pensiero sistemico, la Programmazione Neurolinguistica e lapproccio strategico alla soluzione dei problemi, insieme al linguaggio
indiretto di Milton Erickson, costituiscono le basi teoriche di questa
attivit: apprendere alcuni metodi per rendere i propri stati emotivi
pi costruttivi e positivi.
Nel corso della nostra vita impariamo ad allenare il corpo e la mente.
raro per che ci venga insegnato a rilassarci, quando occorre, e a
recuperare energia per proseguire al meglio nel corso della giornata.
Il corso, di natura esperienziale, si propone di incrementare la consapevolezza di s e di aiutare le persone a scoprire nuovi possibili
comportamenti per gestire e affrontare le situazioni stressanti.
Tra i contenuti affrontati: cosa lo stress, la reazione allo stress, come
prevenirlo e gestirlo, tecniche di rilassamento.
Destinatari
Tutte le funzioni aziendali
Durata
2 giorni
Docenza
Nicoletta Gava
Parole chiave
Benessere, ricerca, emozioni, resilienza
CORSI
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DIARIO DI SEMINA
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DIARIO DI SEMINA
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PRODOTTI DELLORTO
In questa sezione dellAlmanacco riportiamo una serie di proposte e
attivit che sono nel patrimonio di Scuola Coop e che sono attivabili
su richiesta delle Cooperative.
La sezione Ri-corsi rimanda a tutte le attivit formative che, pur non
essendo rientrate nel Diario di Semina di questanno, riteniamo siano
ancora valide e per ci sempre disponibili per esigenze specifiche.
Di seguito raccontiamo le esperienze nate in collaborazione con le
singole Cooperative: materiali didattici, percorsi formativi, docenze
su singole tematiche. Infine riportiamo una serie di proposte che integrano lofferta corsuale: si tratta di metodologie che presuppongono
la personalizzazione dei contenuti per i diversi committenti.
Occasioni da costruire insieme.
Ri-corsi
Le attivit che insieme, nel tempo, abbiamo costruito e sperimentato
sono state tante. Molte di queste sono state realizzate fino ad esaurimento della richiesta, altre, sono state sostituite da nuove proposte
che ogni anno prendiamo in considerazione per il nostro Almanacco.
Ancora oggi per ci capita che venga richiesta lattivazione di un
corso non presente nellindice perch particolarmente adatto a una
situazione o maggiormente efficace di altri nel trattare una tematica.
Spesso anche noi, nel riprogettare le nostre attivit attingiamo a questo bagaglio di esperienze che non dimenticato ma conservato,
come tutte le cose che non vogliamo perdere perch prima o poi ci
serviranno di nuovo.
Per questo abbiamo pensato di mettere in evidenza non solo quanto
c di nuovo ma di rendere ancora disponibili tutte quelle attivit che
hanno funzionato e che costituiscono ancora oggi una valida alternativa e possono essere riattivate su richiesta.
Ovviamente il patrimonio conoscitivo presso gli Uffici formazione
delle vostre Cooperative ma potete dare unocchiata alle passate edizioni dellAlmanacco anche sul nostro sito, nella sezione Magazzino
delle Idee.
PRODOTTI DELLORTO
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Unicoop Firenze
stata realizzata una giornata di formazione sugli strumenti di partecipazione per gli educatori che collaborano con la Cooperativa.
Scuola Coop ha collaborato con i coordinatori delle attivit sociali alla
costruzione di un progetto per il recupero e la trasmissione della memoria nelle sezioni soci e di un percorso formativo per giovani consiglieri.
stata realizzata una giornata formativa sullo strumento La So! Coop
interamente dedicata ai colleghi della formazione e alcune giornate di
La So! Coop in occasione delle ristrutturazioni di alcuni punti vendita.
Su richiesta della Cooperativa stato realizzato un incontro formativo
e studiato uno strumento agile per la raccolta partecipata delle segnalazioni dei soci utili per la costruzione del budget.
Inoltre stato organizzato un seminario con la Direzione del Personale e la Direzione Commerciale sugli scenari demografici della
Toscana legandoli ai fenomeni emergenti nella prospettiva del marketing.
PRODOTTI DELLORTO
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Proposte metodologiche
La So! Coop
La So! Coop il gioco didattico realizzato da Scuola Coop quattro
anni fa e che ormai entrato a pieno titolo tra gli strumenti formativi
utilizzati per diffondere e consolidare la conoscenza su vari aspetti
del mondo Coop.
Anche questanno sono state numerose le richieste non solo di attivit
realizzate con La So! Coop ma anche di personalizzazioni per le esigenze delle Cooperative. Come Scuola, in occasione delle Giornate
del Prodotto a marchio, abbiamo sperimentato una modalit di gioco
rivolta anche a gruppi ampi e realizzato diverse edizioni del gioco,
specifiche per linea di prodotto e dalla durata variabile. Anche i temi
della sicurezza sono stati riproposti con La So! Coop in una versione
realizzata in collaborazione con la Commissione Salute e Sicurezza
sul Lavoro di ANCC e a breve sar sperimentato in aula.
Per chi non lo conoscesse non si tratta soltanto di uno strumento
didattico, ma di unoccasione per apprendere in modo divertente,
costruendo le conoscenze con il contributo proprio e degli altri.
Il gioco costruito come i pi noti quiz, prevede un tabellone con
domande aperte di difficolt crescente.
Ogni squadra, a turno, prova a rispondere alle diverse domande, mettendo in comune le conoscenze dei singoli e rielaborando le diverse
informazioni che emergono. In questo modo ogni gruppo prende in
considerazione ci che gi sa e arriva a costruire la conoscenza specifica procedendo per diversi livelli di approfondimento. Il gioco
coordinato da un animatore che supporta le varie squadre nella formulazione della risposta, fornendo spunti di riflessione o suggerimenti per mettere in moto il processo di ricerca e aggiungendo elementi
di curiosit o dettaglio alle risposte dei partecipanti.
La struttura di La So! Coop particolarmente duttile, poich si sviluppa sulla piattaforma online Moodle.
I contenuti possono essere personalizzati cos come la durata o la
difficolt del gioco, che possono variare a seconda delle esigenze di
erogazione e di popolazione professionale presa a riferimento.
PRODOTTI DELLORTO
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PRODOTTI DELLORTO
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Strumenti di partecipazione
Da sempre, nella progettazione delle proposte formative di Scuola
Coop il protagonismo dei partecipanti fattore critico necessario
per la buona riuscita delle attivit. Negli ultimi anni abbiamo sperimentato diverse metodologie didattiche sia per grandi che per piccoli numeri. Alcuni di questi strumenti li utilizziamo nella loro forma
originale, altri sono il frutto delle nostre rivisitazioni e di un po di
fantasia nellinventarci nuove applicazioni.
Con le nostre proposte crediamo di offrire risposta a tre ambiti tipici
delle dinamiche di gruppo:
La conoscenza reciproca dei componenti il gruppo
La facilitazione ed emersione di idee e proposte
Lanalisi e il confronto di diverse prospettive su un unico tema
Allo storico utilizzo dellOpen Space Tecnology (OST) si sono affiancate negli ultimi anni altre modalit che abbiamo testato in occasione
di nostri corsi o di richieste specifiche provenienti dalle Cooperative.
Non le elencheremo perch ciascuna di queste necessita di una dettagliata spiegazione e di un contesto di riferimento
ma vi invitiamo a contattarci qualora aveste
voglia di progettare e costruire insieme attivit di questo tipo.
PRODOTTI DELLORTO
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PRODOTTI DELLORTO
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Il coaching fa Scuola
Il coaching un metodo attraverso il quale il coach accompagna la
persona verso il conseguimento di un obiettivo opportunamente determinato. Ha il pregio di aumentare la consapevolezza di s e del
contesto, delle risorse a propria disposizione e dei vincoli; inoltre rafforza il commitment verso il raggiungimento dellobiettivo, attraverso
la stesura e il monitoraggio di un piano di azione.
Il coaching si basa su una relazione di sostegno, fiducia e collaborazione, pienamente coerente con i valori cooperativi. Una idea di
impostazione dei rapporti tra capi e collaboratori e tra colleghi che ci
piace far conoscere e diffondere.
Anche per il 2016 Scuola Coop a disposizione delle Cooperative
che vogliono condividere lutilizzo di questa metodologia e attivare
percorsi.
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RINGRAZIAMENTI
Come ogni anno ci troviamo a scrivere questa pagina ripercorrendo
con la mente il tempo trascorso e i tanti volti incontrati che lhanno
reso significativo.
Un grazie particolare va ai colleghi di Coop Lombardia che questanno, occupandosi di Expo, sono stati accoglienti, disponibili e problem solver ogni volta che ne abbiamo avuto bisogno.
Un ringraziamento corale a tutti i colleghi della neonata Coop
Alleanza 3.0, con molti di loro abbiamo scritto la storia di Scuola
Coop, con alcuni continueremo a farlo, con altri speriamo di continuare a collaborare con il piacere che solo le buone relazioni sanno dare.
Grazie ancora ai colleghi di Coop Italia con i quali abbiamo costruito
un bel percorso sul Prodotto a Marchio Coop e una bella ricerca sul
Dopo Expo.
Un ringraziamento a Mauro Lusetti, Presidente di Legacoop, per lattenzione che ci ha dedicato.
Grazie ancora a tutti i colleghi che hanno voluto condividere storie
ed esperienze di Cooperativa in occasione delle giornate del Prodotto
a Marchio e di Cittadinanza Cooperativa.
Grazie a tutte le voci che hanno animato le stop motion dei prodotti
a marchio.
Grazie a Francesco Beltramini che collabora con noi da diversi anni,
solo grazie a lui un po delle parole che viaggiano per Scuola Coop
non si perdono nel vento.
Grazie a Luisa Pilo che per un po non sar fisicamente con noi, poich impegnata a produrre ben pi che unattivit formativa...
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Tipografia ABC - Sesto Fiorentino
Illustrazioni e grafica
Fabrizio Silei
www.fabriziosilei.it
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ACCADDE DOMANI
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